Il progetto Ads Lombardia

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1 Il progetto Ads Lombardia Paolo Aliata Gruppo Operativo Progetto Regionale Ads

2 Un po di emozione

3 Oggi vorrei provare a parlarvi di. Una carta di identità dell Ads? Perché questa legge ci piace? Il progetto Ads regionale

4 ADS Carta di identità

5 Chi è?

6 Chi è? L Amministrazione di Sostegno è un istituto per la tutela delle persone fragili introdotto con la legge 9 gennaio 2004, n.6. L Amministratore di Sostegno viene nominato per accompagnare, assistere, rappresentare e proteggere una persona (chiamata beneficiario) che manca in tutto o in parte di autonomia nel compimento di determinati atti. E legato al beneficiario da vincoli di solidarietà e fiducia.

7 Per chi?

8 Per chi? Discriminazione fondata sulla disabilità

9 Quando ricorrere all Ads? La misura dell amministrazione di sostegno è in grado di intervenire in tutti i casi di fragilità. La formulazione, estremamente ampia, della norma (art. 404 c.c., infermità o menomazione, fisica o psichica, da cui deriva l impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi ) determina, così, un raggio di azione dell AdS pressoché infinito. È opportuno ricorrere all amministrazione di sostegno in tutte quelle situazioni in cui un soggetto vulnerabile debba essere tutelato nella propria dignità di individuo, nella propria personalità, e, quindi, nella propria possibilità di autodeterminazione.

10 Una definizione di fragilità? Questione di relazioni LA DEFINIZIONE DI DISABILITA

11 Cos è la Disabilità? La Convenzione non definisce in modo esplicito la disabilità la disabilità è un concetto in evoluzione ed è il risultato dell interazione tra persone con minorazioni e barriere attitudinali ed ambientali, che impedisce la loro piena ed efficace partecipazione nella società su una base di parità con gli altri dal Preambolo alla Convenzione

12 Chi può farlo?

13 Chi può farlo? Può fare l Amministratore di Sostegno: una persona designata dal beneficiario o dal genitore un familiare un volontario o un professionista ritenuto idoneo dal Giudice Tutelare il legale rappresentante (o un suo delegato) di un associazione di una fondazione, di un organizzazione di volontariato l amministratore dell Ente locale l operatore socio-sanitario che non abbia in cura o in carico il beneficiario.

14 Chi nomina l Ads?

15 Chi lo sceglie? L Amministratore di Sostegno è scelto dal Giudice Tutelare che tiene conto esclusivamente della tutela e degli interessi del beneficiario. Il suo nominativo può essere segnalato dal beneficiario o dalle persone che presentano ricorso.

16 Chi può presentare il ricorso per la nomina? La domanda (ricorso), da depositarsi in Tribunale per la nomina dell Ads, può essere presentata da: beneficiario stesso coniuge persona stabilmente convivente parenti entro il quarto grado (figli, genitori, fratelli, nonni, zii, cugini) affini entro il secondo grado (suoceri, generi, nuore, cognati) operatori di servizi socio-sanitari tutore o curatore Pubblico Ministero

17 Cosa fa l Ads? L Ads aiuta la persona fragile nel compimento di tutte quelle attività che essa non è in grado di compiere autonomamente. Con l ausilio del giudice tutelare, l Ads pone in essere una protezione che non viene imposta contro il destinatario, ma programmata con esso, coinvolgendo il soggetto fragile in un progetto di recupero di se medesimo. Amministrare una persona fragile non significa solo gestire un patrimonio ma significa tutelare, in senso più ampio, un soggetto vulnerabile.

18 Cosa può fare? L Amministratore di Sostegno compie gli atti che sono specificati nel decreto di nomina e che possono riguardare: la cura del beneficiario (sostegno nella gestione di attività ordinarie; scelta e gestione di collaboratori familiari; proposta e scelta della collocazione abitativa in struttura residenziale; consenso informato) la gestione del suo patrimonio (es. riscossione della pensione, pagamento dell affitto, di tasse e bollette per utenze, gestione dei risparmi) il rendiconto annuale al Giudice Tutelare.

19 Perché ricorrere all Ads? Ogni persona fragile è una persona da valorizzare nelle sue potenzialità e aspettative, è un bicchiere che è sempre un po pieno. L amministrazione di sostegno, a differenza delle misure dell interdizione e dell inabilitazione, diminuendo nel minor modo possibile la capacità di agire, consente di approntare strumenti di protezione cuciti su misura sulla base delle effettive esigenze del soggetto debole. L amministrazione di sostegno, inoltre, è strumento posto anche a tutela dell amministratore, che agisce sempre con l ausilio del giudice tutelare.

20 Come deve svolgere i compiti?

21 Come deve svolgere i compiti L Amministratore di Sostegno può: agire in nome e per conto del beneficiario o supportarlo nelle scelte che può compiere, tenendo conto dei suoi desideri, delle sue aspirazioni e delle sue possibilità, operando sulla base di un vincolo di fiducia che lo lega allo stesso. L Amministratore di Sostegno deve: conoscere e comprendere le aspirazioni, i bisogni, e le esigenze del beneficiario evitare atti o scelte che possono rivelarsi dannosi al beneficiario agire con diligenza e cura informare il beneficiario sugli atti da compiere, confrontarsi con lui e, in caso di disaccordo, informarne il Giudice mantenere un rapporto di collaborazione con i Servizi coinvolti.

22 Quanto dura in carica?

23 Quanto dura in carica Se è un familiare, non ci sono limiti di durata del suo incarico. Se non è un familiare, la durata del suo incarico può essere precisata nel decreto di nomina e comunque non vi è obbligo di prosecuzione oltre i dieci anni. L Amministratore di Sostegno può essere esonerato dall ufficio, anche su sua richiesta, per amministrazione eccessivamente gravosa e può essere sostituito con altro amministratore. Può essere rimosso o sospeso dall ufficio se sia stato negligente o inadeguato nell adempimento dei compiti o abbia abusato dei suoi poteri.

24 Quanto costa? La legge non prevede un compenso economico per le prestazioni

25 Impossibile non sia così! Legge 6/2004 sull AdS Una legge che ci piace!

26 Una legge che ci piace a partire dalle parole Art 1 - La finalità della legge - tutelare con la minore limitazione possibile della capacità di agire, le persone prive in tutto o in parte di autonomia nell espletamento delle funzioni di vita quotidiana Art Doveri dell amministratore di sostegno. Nello svolgimento dei suoi compiti l amministratore di sostegno deve tener conto dei bisogni e delle aspirazioni del beneficiario

27 Una legge che ci piace perché si opera nel campo dei diritti umani della persona

28 OPERARE NEL CAMPO DELLA PROTEZIONE GIURIDICA SIGNIFICA ESSERE CONSAPEVOLI DI OPERARE NELL AMBITO DELLA TUTELA DEI DIRITTI UMANI DELLA PERSONA

29 Diritti umani Si può parlare di diritti umani solo quando ciò che spetta a ogni uomo (moral right) in quanto tale riceve un riconoscimento ufficiale da parte della comunità giuridica e politica (legal right) F. Viola Diritti umani Enciclopedia Filosofica 2006

30 UNIVERSALITA L ambiente dei diritti umani I diritti umani valgono infatti per ciascuno e per tutti, se non valgono per ciascuno e per tutti, sono dei privilegi. UGUAGLIANZA I diritti umani, dunque, hanno lo stesso valore sia per chi ne è consapevole ed è in grado di farli valere, sia per chi non lo è. VALORE DELLA DIGNITA Ogni uomo è valore per innata dignità. Essere valore, non avere valore

31 Le caratteristiche distintive dei diritti umani INDISPONIBILITA INALIENABILITA INVIOLABILITA IMPRESCRITTIBILITA

32 Anche nella nostra costituzione ART 2 - La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell uomo sia come singolo sia nella formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l adempimento inderogabile dei doveri di solidarietà politica, economica e sociale. ART 3 - Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge ( ). E compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli ( ) che limitando di fatto la libertà e l uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana ( ). ART 13 La libertà personale è inviolabile

33 Una legge che ci piace Per l attenzione alla persona

34 Legge 9 gennaio 2004, n 6 Introduzione nel libro primo, titolo XII del codice civile del capo I, relativo all ISTITUZIONE DELL AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ( ) (artt codice civile) FINALITA : Offrire un nuovo strumento che si affianchi a quelli già previsti dal codice civile, in grado di tutelare soggetti non pienamente capaci di provvedere ai propri interessi Assicurare la migliore tutela con la minore limitazione possibile della capacità di agire delle persone in tutto o in parte prive di autonomia nell espletamento delle funzioni della vita quotidiana, mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente Limitare ai casi estremi il ricorso agli istituti dell inabilitazione e dell interdizione attraverso l istituzione dell ads

35 L attenzione alla persona SOGGETTI DESTINATARI (art. 404 c.c.) La persona che per effetto di una infermità ovvero di una menomazione fisica o psichica, si trova nella impossibilità anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi, può essere assistita da un amministratore di sostegno, nominato dal giudice tutelare PERSONA INCAPACE INCAPACITATA PERSONA DEBOLE INDEBOLITA PERSONA IMPOSSIBILITATA

36 Legge 9 gennaio 2004, n. 6 modifica degli articoli ( ) in materia di interdizione e di inabilitazione Il maggiore di età e il minore emancipato, i quali si trovano in condizione di abituale infermità di mente che li rende incapaci di provvedere ai propri interessi DEVONO ESSERE INTERDETTI Il maggiore di età e il minore emancipato, i quali si trovano in condizione di abituale infermità che li rende incapaci di provvedere ai loro interessi, SONO INTERDETTI QUANDO CIO E NECESSARIO PER ASSICURARE LA LORO ADEGUATA PROTEZIONE

37 Corte di Cassazione, sentenza n del 12 giugno 2006 il criterio da adottare al fine di stabilire di volta in volta quale sia, in particolare tra l'amministrazione di sostegno e la interdizione, la misura più idonea alla protezione del soggetto debole non potrebbe essere individuato con riguardo ad un elemento meramente quantitativo, e, cioè, tenendo conto del quantum della incapacità dalla quale il soggetto da proteggere è affetto [ ]. Il discrimen consisterebbe piuttosto nella idoneità dell'uno o dell'altro istituto ad assicurare la protezione più adeguata del soggetto cui esso va applicato. L'amministrazione di sostegno sarebbe l'istituto di elezione e di primo e pronto impiego per l'apprestamento della tutela della persona inferma o menomata e dei suoi interessi, mentre solo qualora tale misura si riveli inadeguata alla concreta situazione, potrebbe farsi luogo a quella più radicale della interdizione.

38 Corte di Cassazione, sentenza n del 12 giugno 2006 Dalla esplicitazione della finalità della legge emerge, in modo incontrovertibile, una linea di tendenza diretta alla massima salvaguardia possibile dell'autodeterminazione del soggetto [ ] a favore di una effettiva protezione della sua persona, che si svolge prestando la massima attenzione alla sua sfera volitiva, alle sue esigenze, in conformità al principio costituzionale del rispetto dei diritti inviolabili dell'uomo.

39 Una legge che ci piace

40 Un nuovo sguardo In alcuni casi cambiare il proprio punto di vista può portare a buoni risultati

41 Uno sguardo che cambia caritativo medico sociale

42 Uno sguardo che cambia CARITATIVO ASSISTENZIALE - La società ha un problema: la persona con fragilità ha bisogno di aiuto; - le soluzioni sono di tipo istituzionale o monetario; - i protagonisti sono gli operatori che si prendono cura della persona MEDICO -La società ha un problema: la persona con fragilità ha bisogno di cure e riabilitazione; -Le soluzioni sono ospedali o centri specializzati; -i protagonisti sono gli operatori sanitari. SOCIALE - La società è un problema per le persone con fragilità: la discriminazione mette a rischio il pieno godimento dei loro diritti; - Le soluzioni sono l eliminazione delle discriminazioni per favorire le pari opportunità; - I protagonisti sono le persone con fragilità e le loro organizzazioni

43 Modello medico MALATO INABILE INVALIDO INFERMO ESCLUSIONE SOCIALE DISCRIMINAZIONE SEGREGAZIONE ISTITUZIONI TOTALI INTERDIZIONE

44 IL TUTORE: STRUMENTO DI INTERDIZIONE E DI CONSERVAZIONE. La cornice di riferimento: la sicurezza sociale e la tutela dei patrimoni. La finalità: sostituzione della persona

45 La distruzione dell ospedale psichiatrico come luogo di istituzionalizzazione L. 180/78 «La follia è una condizione umana. In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione. Il problema è che la società, per dirsi civile, dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia, invece incarica una scienza, la psichiatria, di tradurre la follia in malattia allo scopo di eliminarla. Il manicomio ha qui la sua ragion d'essere»( Franco Basaglia )

46 Un abito su misura Abbandoniamo l interdizione, una gabbia, una camicia di forza dentro cui relegare una persona che tanto non capisce da chiudere in una stanza e buttare la chiave un retaggio di quando a contare era il patrimonio e la necessità di difendere quel patrimonio per la famiglia, una crudeltà, una infamia per la persona e per chi a quella persona vuol bene. Creiamo un abito su misura, proteggiamo dove c è più bisogno, lasciando libertà di movimento, rispettiamo la persona e la sua dignità, finchè è possibile la sua volontà, applichiamo non più il diritto che viene dall alto, dal potere cieco e sordo, ma il diritto che viene dal basso Paolo Cendon

47 Modello bio-psico-sociale PERSONA CITTADINO INCLUSIONE SOCIALE PARI OPPORTUNITA PROGETTI INDIVIDUALI PROTEZIONE GIURIDICA

48 L AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO: STRUMENTO DI PROTEZIONE, MA ANCHE DI PROMOZIONE. La cornice di riferimento: l approccio basato sui diritti umani Le finalità: - protagonismo della persona - pari opportunità/non discriminazione - inclusione sociale

49 Uno sguardo che cambia inserimento integrazione In-clusione

50 Inserimento

51 Integrazione

52

53 Uno sguardo che cambia bisogno diritto

54 Una legge che ci piace! per la vita indipendente ed il diritto a desiderare

55 Il concetto di Vita indipendente Il concetto di Vita indipendente è strettamente collegato al diritto universale all autodeterminazione di ogni essere umano. Vita indipendente definisce la capacità del singolo individuo a prendere decisioni circa la propria vita. RICONOSCIMENTO: Vita Indipendente all AUTODETERMINAZIONE all ADULTITA all ESPERIENZA È il diritto e l'opportunità di perseguire una linea di azione ed è la libertà di sbagliare e di imparare dai propri errori, esattamente come le persone che non hanno disabilità.

56 La vita indipendente come scelta di vita? La persona fragile rischia di essere a volte in una condizione senza spazio e senza tempo (spazi senza socialità o spazi definitivi). Ciò porta ad una sorta di congelamento, ad una condizione di figli per sempre.

57 Perché l Ads Dopo i 18 anni, tutti, ma tutti tutti, diventano grandi La potestà dei genitori si esaurisce. Ognuno è giuridicamente padrone di sé E se qualcuno è in difficoltà, bisogna che qualcun altro gli dia una mano proprio per consentirgli di diventare il più possibile padrone di sé

58 Art 19 - Vita indipendente ed inclusione nella società

59 Art 19 - Vita indipendente ed inclusione nella società Gli Stati Parti alla presente Convenzione riconoscono il diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella società, con la stessa libertà di scelta delle altre persone, e adottano misure efficaci ed adeguate al fine di facilitare il pieno godimento da parte delle persone con disabilità di tale diritto e la loro piena integrazione e partecipazione nella società Le persone con disabilità abbiano: la possibilità di scegliere, su base di uguaglianza con gli altri, il proprio luogo di residenza e dove e con chi vivere e non siano obbligate a vivere in una particolare sistemazione; accesso ad una serie di servizi a domicilio o residenziali e ad altri servizi sociali di sostegno, compresa l assistenza personale necessaria per consentire loro di vivere nella società e di inserirvisi e impedire che siano isolate o vittime di segregazione; i servizi e le strutture sociali destinate a tutta la popolazione siano messe a disposizione, su base di uguaglianza con gli altri, delle persone con disabilità e siano adattate ai loro bisogni

60 Indipendenza ed autonomia L idea di vita indipendente non è assimilabile alla definizione di autonomia dove per vita autonoma si intende la capacità della singola persona ad espletare da sola attività della vita quotidiana anche attraverso l uso di ausili personalizzati. AUTONOMIA INDIPENDENZA

61 Il diritto a dire io

62 Ads garanti e ricercatori Il mio diritto a desiderare e dire io rimane anche se non ho le parole per dirlo al di là di chi realizza il desiderio

63 Io sento anche se non parlo Dico stop a regole e leggi inutili per me ed altra gente Levo le mie urla acute verso il cielo, stridono, Ma mia voce voglio che si oda. ( ) Come non capite i miei gesti? ( ) Bene vi parlo e sopportate miei bizzarri gesti Come Io faccio con voi Quando soffocate con troppe parole Quando fingete che non ci sono e parlate di me Io sento anche se non parlo Ike

64 Magari un niente comunque un niente non imposto la verità è che ogni essere umano è portatore di un proprio progetto di vita: più o meno limpido e ambizioso. Chiunque si alza al mattino e inizia una nuova giornata e vuol dare alla propria esistenza un qualunque significato, grande o piccolo che sia. Durante il corso del tempo ciascun individuo continua a tessere piani, a disegnare l immediato: affitterò una casa, farò l università, tenterò un concorso, mi abbonerò alla stagione teatrale, andrò in vacanza. E poi lo sport, i libri, gli amici vecchi e nuovi da incontrare; una collezione, il fondo assicurativo, la musica, magari niente; comunque un niente non imposto dalle circostanze, neanche da una disgrazia (Cendon)

65 L attenzione alla persona: dove

66 L attenzione alla persona: dove

67 L attenzione alla persona: dove Nella descrizione della situazione di vita: - condizioni di salute - storia personale - relazioni familiari e sociali - attività e interessi - sfera economico finanziaria

68 L attenzione alla persona: dove Nello svolgimento dei suoi compiti l Ads deve tenere conto dei bisogni e delle aspirazioni del beneficiario. (art. 410 c.c.) L amministratore di sostegno deve: -informare (e preventivamente) il beneficiario circa gli atti da compiere nonché il G.T. in caso di dissenso con il beneficiario stesso -farsi portavoce dinnanzi al G.T. di ogni istanza nell interesse del beneficiario -segnalare ogni cambiamento nella situazione di vita e di autonomia del beneficiario, anche al fine di rimodularne la protezione -relazionare periodicamente sull attività svolta e sulle condizioni di vita del beneficiario -amministrare diligentemente il patrimonio e rendere il conto periodico della sua gestione

69 Una legge che ci piace per il progetto di vita

70 Progetto di vita

71 L AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO è parte integrante del PROGETTO INDIVIDUALE Amministrazione di sostegno = strumento specifico e trasversale alle diverse componenti del progetto individuale. Amministrazione di sostegno = strumento personale di protezione, ma anche di promozione in quanto concretizza il progetto individuale, nel pieno rispetto dei diritti umani della persona. Amministrazione di sostegno = strumento di cittadinanza e partecipazione attiva.

72 Una legge che ci piace per le aperture e le connessioni Dopo di noi Adultità/ diventare grandi Durante noi contesto vita indipendente abitare progetto di vita diritti Rappresentanza dei diritti

73 Una legge che ci piace per la quotidianità

74 Per il diritto a dire io nella quotidianità "A volte le persone non si vivono come soggetti desideranti e dimenticano molto spesso di aver voglia di fare qualcosa. In realtà lo vogliono come tutti gli altri, i deboli ancor più degli altri. Si tratta di ascoltarli, aiutarli ad organizzare questa specie di attività smaniosa e sognante in una ragnatela operativa molto laica, molto terrena, molto secolare. Dargli una praticabilità quotidiana, una dimensione spicciola, concreta, pratica. Vivere è fare" Paolo Cendon

75 Una legge che ci piace per un nuovo ruolo per tutti

76 Una legge che ci piace per i nuovi ruoli e nuove famiglie responsabilità per servizi sociali e sanitari giudici tutelari enti pubblici, con personalità giuridica, le organizzazioni di volontariato cittadini società /cultura

77 Nuove responsabilità per LE FAMIGLIE deve acquisire abilità per diventare parte attiva e competente sia nel procedimento (preparazione del ricorso) sia nella gestione del ruolo di AdS deve imparare a progettare il futuro identificando un eventuale persona in cui riporre la fiducia in caso di impossibilità a proseguire nel compito o per il dopo di noi ;

78 Nuove responsabilità per SERVIZI SOCIALI E SANITARI hanno l obbligo di presentare un ricorso al Giudice Tutelare (o effettuare una segnalazione al Pubblico Ministero) quando vengono a conoscenza di fatti che rendono opportuna l attivazione di una amministrazione di sostegno;

79 Nuove responsabilità per I GIUDICI TUTELARI si trovano ad operare in stretta connessione con famiglie, servizi sociali ed enti territoriali;

80 Nuove responsabilità per GLI ENTI LOCALI E LE ISTITUZIONI Gli enti locali e le istituzioni di cui al titolo 2 del c.c., ossia le associazioni e le fondazioni: i loro rappresentanti legali possono essere chiamati a svolgere l incarico di amministratore di sostegno quando i giudici tutelari rilevano ragioni che portano ad escludere dalla nomina i familiari o altre persone fisiche;

81 Nuove responsabilità per IL VOLONTARIATO il Giudice Tutelare, avendo la facoltà di nominare AdS anche persone diverse dai familiari e dai responsabili degli enti ha la necessità di individuare nel territorio altre persone idonee, e noi aggiungiamo disponibili e competenti.

82 Il RUOLO DEL VOLONTARIATO L. 22/93 è volontariato il servizio reso dai cittadini in modo continuativo, senza fini di lucro, attraverso prestazioni personali, volontarie e gratuite, individualmente o in gruppi Finalità e aree di intervento:, b. finalità di carattere civile: area della tutela e del miglioramento della qualità della vita, della protezione dei diritti della persona [ L'attività di volontariato non può essere retribuita in alcun modo nemmeno dal beneficiario Carte dei valori del volontariato il volontario opera in modo libero e gratuito i volontari riconoscono, rispettano e difendono la dignità delle persone; valorizzano la capacità di ciascuno di essere attivo e responsabile protagonista della propria storia.

83 OPERARE NEL CAMPO DELLA PROTEZIONE GIURIDICA SIGNIFICA ESSERE CONSAPEVOLI DI OPERARE NELL AMBITO DELLA TUTELA DEI DIRITTI UMANI DELLA PERSONA

84 ATTENZIONE! Perché quando si assumono responsabilità e si creano dei legami, succedono strane cose

85 Una relazione che protegge

86 Una relazione che protegge Cerco degli amici. Che cosa vuol dire addomesticare? E una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami Creare dei legami? Certo, disse la volpe. Tu, fino ad ora, per me, sei un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l uno dell altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io saro' per te unica al mondo.

87 SI DIVENTA RESPONSABILI Tu sei responsabile della tua rosa Io sono responsabile della mia rosa ripeté il piccolo principe per ricordarselo.

88 HA SENSO FAR FATICA E PERDERE DEL TEMPO Si devono pur sopportare dei bruchi se si vogliono vedere le farfalle... Dicono siano così belle! È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante.

89 IL VALORE SI DIFFONDE NELLO SPAZIO Se tu vuoi bene ad un fiore che sta in una stella, è dolce, la notte, guardare il cielo. Tutte le stelle sono fiorite.

90 IL VALORE SI DIFFONDE NEL TEMPO Così il piccolo principe addomesticò la volpe. E quando l'ora della partenza fu vicina: "Ah!" disse la volpe, " Piangerò". "La colpa è tua", disse il piccolo principe, "Io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi " "E' vero", disse la volpe. "Ma piangerai!" disse il piccolo principe. "E' certo", disse la volpe. "Ma allora che ci guadagni?" "Ci guadagno", disse la volpe, " il colore del grano.

91 CAMBIA IL MODO DI GUARDARE Non si vede bene che con il cuore. L essenziale è invisibile agli occhi Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia. Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende nel silenzio. Che si tratti di una casa, delle stelle o del deserto, quello che fa la loro bellezza è invisibile le invisibile agli occhi del grano

92 SI TRATTA DI SCEGLIERE COME GUARDARE LE PERSONE "Gli uomini hanno delle stelle che non sono le stesse. Per gli uni, quelli che viaggiano, le stelle sono delle guide. Per altri non sono che delle piccole luci. Per altri, che sono dei sapienti, sono dei problemi. Per il mio uomo d'affari erano dell'oro.

93 Questa è la legge che ci piace ma la realtà

94 Quando è partito il progetto in Lombardia L insieme delle azioni per far funzionare la legge è conosciuto e condiviso da chi si sta occupando in modo strutturato di AdS Il terzo settore può e deve diventare il motore dell applicazione della legge Nelle province Lombarde sono stati attivati interventi più o meno strutturati, ma emerge come critica l assenza salvo eccezioni - di organizzazioni in grado di occuparsi in modo stabile di protezione giuridica

95 Intanto la normativa Regionale L.R. 3/2008 istituzione presso le ASL degli Uffici di protezione giuridica delle persone fragili Circolare n 9 del 27 giugno 2008 indirizzi per la costituzione, l organizzazione ed il funzionamento di tali uffici D.R n 8551 del 3 dicembre 2008 ( Linee di indirizzo per la Programmazione dei Piani di Zona 3 triennio ) indicazione ai PdZ della possibilità ( ) che ASL e Comuni associati di un ambito territoriale decidano di organizzare un unico ufficio per la protezione giuridica, avvalendosi della struttura posta all interno del dipartimento ASSI

96 Progetto Amministratore di Sostegno (Ads)

97 Soggetti SOGGETTI PROMOTORI e FINANZIATORI Fondazione Cariplo Coordinamento regionale dei CSV ( in rappresentanza dei Centri di Servizio per il Volontariato provinciali) Co.Ge. Lombardia (Comitato di gestione del fondo speciale per il volontariato in Lombardia) PARTNER ISTITUZIONALE Regione Lombardia PARTNER ATTUATORI Associazione Oltre noi la vita Associazione Ledha

98 Risorse, tempi e luoghi ,00 euro + 3 anni: giugno 2009-dicembre territori

99 Obiettivo: dar gambe alla legge tra principi e realtà, una consapevolezza

100 Obiettivo: dar gambe alla legge sostenere la diffusione e il consolidamento dell'istituto dell'ads in modo coerente con i principi ispiratori della legge e promuovere azioni di supporto ai Servizi di Protezione Giuridica delle persone fragili Per una persona vera vicino ad una persona vera

101 Come: creando un sistema per la protezione giuridica con le rete delle associazioni della fragilità (non solo disabilità) protagonista e propulsore per INFORMARE e FORMARE le famiglie e gli operatori sociali pubblici e privati REPERIRE E FORMARE le persone che intendono svolgere la funzione di AdS GARANTIRE un servizio stabile di supporto e consulenza per gli AdS FAVORIRE L INTERAZIONE con i soggetti pubblici coinvolti (Giudici tutelari, Uffici Protezione Giuridica ASL, Comuni e Piani di zona)

102 Governance Comitato di pilotaggio Fondazione Cariplo Coge Coordinamento CSV Regione Lombardia Associazione Oltre noi la vita Gruppo operativo di progetto Project Leader Referente di Oltre noi Referente di Ledha Associazione Ledha Progetto Ads locale Progetto Ads locale Progetto Ads locale Progetto Ads locale Capofila Referente operativo Comitato di pilotaggio Rete di progetto Partners istituzionali Partners operativi Capofila Referente operativo Comitato di pilotaggio Rete di progetto Partenrs istituzionali Partners operativi. Capofila Referente operativo Comitato di pilotaggio Rete di progetto Partners istituzionali Partners operativi Capofila Referente operativo Comitato di pilotaggio Rete di progetto Partners istituzionali Partners operativi

103 Il gruppo operativo ZACCHEO MOSCHENI DANIELA POLO PAOLO ALIATA

104 I risultati ad oggi Cosa sta succedendo?

105 I risultati ad oggi 15 Progetti Ads in cammino per un nuovo sistema permanente Associazioni in Rete e 309 realtà associative coinvolte azioni locali di sensibilizzazione, informazione e formazione.. 35 sportelli e punti di incontro/prossimità aperti.. 11 Progetti hanno siglato protocolli con le istituzioni.. In corso stabili interlocuzioni con i tutti i Tribunali.. Portale regionale e i 15 siti territoriali on line. Comunità degli addetti del Progetto Ads.

106 Oltre e dentro i numeri sfumature di uno stesso colore

107 I progetti territoriali: le rappresentazioni

108 I progetti territoriali: le rappresentazioni

109 I progetti territoriali: le rappresentazioni

110 Perché questo progetto è una opportunità? Attivazione del terzo settore Nuovo modo di fare il volontariato Un occasione per lavorare insieme potere contrattuale/culturale Aggregare sul tema, e non sull area (dalla, ma) oltre la disabilità Territorialità + azione centrale, coordinata Ragionare in ottica di sistema a più livelli Co-progettazione e co-realizzazione (non un bando)

111 Per chiudere, due attenzioni

112 1/Importante comunicare

113 2/Dov è la realtà? "Secondo alcuni autorevoli testi di tecnica aeronautica, il calabrone non può volare, a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare. Ma il calabrone non lo sa e perciò continua a volare."

114 Grazie per l ascolto Paolo Aliata Gruppo operativo Progetto Ads Lombardia aliata@progettoads.nett 328/

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