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1 TESTATA ADNkronos DATA 2 febbraio /02/ :16:00 (ADNKRONOS) ZCZC ADN ECO 0 ADN ECO NAZ RLO CRISI ECONOMICA: UNIONCAMERE, +0,4% PRODUZIONE INDUSTRIALE = Milano, 2 feb. (Adnkronos) - Dopo 6 trimestri negativi torna il segno positivo per la produzione industriale lombarda. Secondo i dati congiunturali di relativi al quarto trimestre 2009, presentati oggi nel palazzo della Regione, la produzione industriale ha fatto segnare un incremento dello 0,4% rispetto al trimestre precedente, dopo 6 trimestri con il segno negativo. Su base annua il dato che emerge vede una flessione del 5,7%, considerata positiva, dopo tre trimestri con oltre il -10%. Anche sul fronte degli ordinativi acquisiti nel quarto trimestre dello scorso anno si e' registrata una crescita del 2,6% su base annua per quanto riguarda la componente estera, mentre per la componente interna si e' registrata una flessione dello 0,6%. Entrambe le componenti rispetto al trimestre precedente fanno registrare un incremento del 3,3% per gli ordini dall'interno e del 2% per quelli dall'estero, con una quota del fatturato estero del 35,5%. In calo, sebbene contenuto, gli investimenti che nel 2009 hanno registrato un 2,8% rispetto all'anno prima. Sempre nel 2009 il 51% delle imprese lombarde ha realizzato investimenti mentre un 42% pensa di realizzarli nel corso di quest'anno, facendo segnare un +9,2% rispetto al Secondo i dati congiunturali di, però, gli imprenditori lombardi si dicono ancora pessimisti e a preoccupare sono soprattutto le prospettive sull'occupazione che a fine 2009 ha fatto registrare una flessione dell'1,5%. Le aziende che hanno fatto ricorso alla Cassa integrazione sono pari al 34,5% del totale. (segue) (Ros/Lr/Adnkronos) 02-FEB-10 14:16 NNNN 02/02/ :37:00 (ADNKRONOS) ZCZC ADN ECO 0 ADN ECO NAZ RLO CRISI ECONOMICA: UNIONCAMERE, +0,4% PRODUZIONE INDUSTRIALE (2) (Adnkronos) - I dati congiunturali sull'economia lombarda nel quarto trimestre 2009, secondo il presidente della Regione, Roberto

2 Formigoni, ''confermano le previsioni positive che già erano state avanzate nel trimestre precedente, consolidando i primi segnali reali di inversione di tendenza e di ripresa dal punto piu' basso toccato del Il sistema produttivo lombardo - ha sottolineato Formigoni - sta uscendo meglio delle altre Regioni dalla crisi. Occorre pero' vigilare ancora sul fronte dell'occupazione anche se - ha osservato - questi dati documentano con i fatti il valore del nostro metodo di governo che attua una sussidiarieta' reale fatta di dialogo, collaborazione e partenariato, con tutti i soggetti del nostro sistema economico''. Dopo avere sottolineato come tutto il Sistema camerale abbia svolto ''un ruolo prezioso ed insostituibile sui territori'', Formigoni ha ricordato l'accordo di programma ''entro cui abbiamo fatto confluire tutte le risorse provenienti dalla Regione e dal Sistema camerale, facendo massa critica delle risorse. Con questo strumento abbiamo sostenuto investimenti pari a circa 289 mln di euro, con un effetto leva molto significativo''. Ancora una volta il presidente Formigoni ha ricordato l'accordo con il governo sugli ammortizzatori sociali, accordo pari a 1,5 mld di euro a cui la Regione partecipa con 262 mln, sottolineando come di questi fondi la Regione ne abbia utilizzati per il 2009 meno della meta'. (segue) (Ros/Lr-Gs/Adnkronos) 02-FEB-10 14:37 02/02/ :43:00 (ADNKRONOS) ZCZC ADN ECO 0 ADN ECO NAZ RLO CRISI ECONOMICA: UNIONCAMERE, +0,4% PRODUZIONE INDUSTRIALE (3) (Adnkronos) - ''Queste risorse - ha sottolineato Formigoni - sono oggi utilizzate per garantire interventi di sostegno al reddito e servizi di politica attiva anche alle fasce di lavoratori che non erano coperti dagli ammortizzatori sociali tradizionali. Ad oggi sono quasi 100 mila i lavoratori di circa 14mila imprese per i quali la Regione ha autorizzato l'accesso alle misure di sostegno al reddito. A questi si sommano anche la dote lavoro e la dote formazione''. Per quanto riguarda il futuro Formigoni ha ribadito la necessità di ''continuare a sostenere il nostro sistema economico proseguendo nel solco tracciato in questi anni e per mettere ulteriore benzina nel motore occorre fare circolare liquidità. Per questo, abbiamo deciso proprio in questi giorni, di anticipare la pac(politica agricola comunitaria) che consiste nell'anticipare con fondi regionali, contributi erogati a circa 38mila imprese agricole lombarde. Un intervento che consentirà alle imprese agricole di incassare circa 300 mln di euro con quasi 5 mesi di anticipo rispetto ai normali tempi di pagamento''. Inoltre il presidente della Regione ha ricordato il finanziamento ai piccoli comuni ''una misura pensata per sostenere la realizzazione di opere pubbliche, fino ad un valore di 400mila euro, e quindi volta a sostenere le imprese, soprattutto locali, del settore edile''. (segue) (Ros/Lr-Gs/Adnkronos)

3 02-FEB-10 14:43 02/02/ :52:00 (ADNKRONOS) ZCZC ADN ECO 0 ADN ECO NAZ CRISI ECONOMICA: UNIONCAMERE, +0,4% PRODUZIONE INDUSTRIALE (4) (Adnkronos) - I dati presentati da, secondo il suo presidente Francesco Bettoni ''confermano una buona inversione di tendenza. E' davvero iniziata la pur lenta risalita dei livelli produttivi che lascia intravvedere un inizio 2010 caratterizzato anch'esso dal segno positivo ma su ritmi di crescita decisamente contenuti. Non possiamo dimenticare - ha osservato che siamo lontani dai livelli produttivi raggiunti prima della crisi e le previsioni generali di crescita per il 2010 oscillano attorno all'1%. In sintesi un andamento che ha sicuramente risentito della crisi finanziaria e che ha determinato un livello di investimenti non paragonabile a quello di anni congiunturalmente migliori, ma che nel corso del ha concluso Bettoni - ha portato molte imprese a positive decisioni di investimenti per migliorare la propria competitività''. Per Gigi Petteni, segretario generale della Cisl '', la vera sfida che ora si presenta e' l'occupazione. Abbiamo finito la discesa e questo e' un dato positivo - ha sottolineato Petteni- e questo evidenzia la necessita' di intervenire sull'occupazione. Bisogna andare oltre gli ammortizzatori sociali, servono politiche mirate, come i contratti di solidarieta' e maggiori investimenti per ricreare occupazione. Non bisogna dimenticare - ha concluso - che in abbiamo perso 100mila posti di lavoro e altri 80mila sono a rischio''. (Ros/Lr/Adnkronos) 02-FEB-10 14:52

4 TESTATA ANSA DATA 2 febbraio 2010 CRISI:TORNA CRESCERE PRODUZIONE INDUSTRIALE LOMBARDIA, +0,4%. ANSA-Regional Service, 2 febbraio 2010, 3.47 GMT, 247 parole, (Italiano) CRISI: FORMIGONI; SISTEMA PRODUTTIVO LOMBARDO REAGISCE BENE. ANSA-Regional Service, 2 febbraio 2010, 3.55 GMT, 273 parole, (Italiano)

5 TESTATA AGI DATA 2 febbraio /02/2010 (AGI1) AGI ECO 0 R01 / LOMBARDIA: PRODUZIONE INDUSTRIALE +0,4%, OCCUPAZIONE -1,5% (AGI) - Milano, 2 feb - Dopo sei trimestri negativi torna il segno positivo per la produzione industriale lombarda, che sale dello 0,4% ma l'occupazione e' ancora in calo (-1,5%). A dirlo sono i dati dell'analisi congiunturale del IV trimestre 2009 su industria e artigianato manifatturiero di Regione, e Confindustria (con la collaborazione delle Associazioni regionali dell'artigianato), effettuata attraverso interviste ad aziende industriali e ad aziende dell'artigianato manifatturiero. Al convegno 'I risultati dell'analisi congiunturale dell'industria e dell'artigianato manifatturieri in IV trimestre 2009', svoltosi questa mattina al palazzo della Regione a Milano, hanno partecipato fra gli altri: Francesco Bettoni (presidente ); Mario Bettini (presidente Casartigiani); Gian Francesco Imperiali (vice presidente Confindustria ); Gigi Petteni (segretario generale Cisl ) e Roberto Formigoni (presidente Regione ). L'ultimo trimestre 2009 ha registrato, dunque, un incremento del dato congiunturale della produzione industriale (+0,4%) e un arretramento del calo tendenziale (-5,7% dopo tre trimestri consecutivi con valori oltre il -10%). Rimanendo sulle variazioni tendenziali, sono state positive quelle registrate dall'alimentare (+1%) e dalla chimica (+0,5%). Ma anche i settori che permangono negativi, registrano valori meno critici rispetto agli scorsi trimestri: i minerali non metalliferi (-8,6%, rispetto al -10,7% dello scorso trimestre) e la meccanica (-7,5% rispetto a -12,4%).(AGI) (Segue) 02/02/ :04:00 (AGI1) LOMBARDIA: PRODUZIONE INDUSTRIALE +0,4%, OCCUPAZIONE -1,5% (2)= (AGI) - Milano, 2 feb. - I settori dell'artigianato, invece, presentano variazioni della produzione su base annua comprese tra il -11,8% della meccanica e il -4% dell'alimentare. Anche qui si segnala un rallentamento della caduta per alcuni settori come la siderurgia (da - 14,8% a -9,6%); la gomma-plastica (da -11,5% a -7,5%); le pellicalzature (da -13,5% a -10,7%); l'abbigliamento (da -12,8% a -10,7%); la carta-editoria (da -9,2% a -7,5%). L'indice della produzione industriale recupera lo 0,4% rispetto al trimestre precedente e sale a quota 94,1 (base anno 2000=100). Svolta positiva, poi, per i beni di consumo finale con +0,4% di variazione congiunturale. Ancora negativi, invece, i beni di consumo intermedi e i beni d'investimento. Mentre nell'artigianato tutti i comparti risultano ancora sofferenti. Anche per le aziende artigiane il fatturato continua a ridursi perdendo il 15,8% rispetto

6 allo stesso trimestre del 2008, con l'indice che scende a quota 67,3. Le imprese artigiane registrano una flessione degli ordinativi per l'interno (-3,5% rispetto al III trimestre 2009) e -0,1% per l'estero. Ancora in flessione l'occupazione, che nell'industria perde l'1,5% rispetto al trimestre precedente. In leggera diminuzione la quota di aziende che fanno ricorso alla CIG (34,5%) mentre si stabilizza la quota sul monte ore trimestrale (4,9%). "Il ha spiegato Bettoni - si e' chiuso con il ritorno del segno + per la produzione industriale lombarda. Anche la variazione su base annua registra una dinamica confortante, dimezzando la variazione negativa. E' davvero iniziata la pur lenta risalita dei livelli produttivi che lascia intravvedere un inizio 2010 caratterizzato anche'esso dal segno positivo ma su ritmi di crescita decisamente contenuti". Preoccupato dalla situazione dell'occupazione e' invece parso Petteni: "La sfida ora e' l'occupazione. Abbiamo finito di scendere, ora la priorità e' intervenire sull'occupazione andando oltre gli ammortizzatori sociali. Occorre fare politiche più mirate attraverso il rafforzamento dei contratti di solidarietà e investimenti mirati per creare occupazione". Tante luci e qualche preoccupazione per Formigoni: "Sono dati positivi, crescono sia produzione industriale che ordinativi. E' confermata la tendenza all'uscita dalla crisi. Il sistema produttivo lombardo sta reggendo bene, stiamo uscendo dalla crisi meglio di altre regioni sia in Italia che in Europa". Ora "il problema e' l'occupazione. Regione e' impegnatissima sulle crisi industriali. Per gli ammortizzatori sociali abbiamo speso meno della meta' del miliardo e mezzo di euro a disposizione ed e' andato bene anche il sistema della dote". (AGI) Cli/Cre 02/02/ :54:00 (AGI1) AGI ECO 0 R01 / LAVORO: FORMIGONI, CONTRO CRISI REGIONE HA SVOLTO SUO RUOLO = (AGI) - Milano, 2 feb. - "E' necessario continuare a fronteggiare l'emergenza occupazionale che sta coinvolgendo migliaia di lavoratori". Cosi' il presidente della Regione, Roberto Formigoni, ha reagito ai dati congiunturali del IV trimestre 2009 presentati da, che parlano di una riduzione dell'occupazione in dell'1,5% negli ultimi tre mesi del "Regione - ha dichiarato Formigoni nel suo intervento alla presentazione del rapporto - ha svolto fino in fondo il suo ruolo di governo, coinvolgendo tutti i diversi attori istituzionali e sociali, di cui e'importante rimarcare la disponibilita' al dialogo". Il presidente ha anche ricordato "il grande accordo con il governo sugli ammortizzatori sociali, grazie al quale si stimano interventi diretti al territorio lombardo per circa 1,5 miliardi di euro, a cui la Regione partecipa impegnando 262 milioni. Ad oggi sono quasi 100mila i lavoratori di circa 14mila imprese per i quali la Regione ha autorizzato l'accesso alle misure di sostegno al reddito (CIG). Questi interventi si sommano a quelli rivolti ai disoccupati e agli altri lavoratori colpiti dalla crisi: 'dote lavoro' e 'dote formazione'". Per quanto riguarda la prima "sono stati impegnati 112 milioni di euro ed ha già assicurato a circa 20mila lavoratori la fruizione di una dote composta di 3mila euro di servizi di formazione ed inserimento lavorativo". Per la seconda, invece, "sono stati investiti 25 milioni di euro, che hanno consentito a circa persone di accedere a percorsi di formazione altamente qualificanti". Formigoni ha ricordato, infine, la 'dote ricercatori e ricerca applicata', si tratta di 58,4 milioni di euro "per sostenere l'attività di ricercatori e assegnisti di ricerca impegnati in settori strategici". (AGI) Cli/Cre

7 TESTATA APCOM DATA 2 febbraio 2010 / In IV trim. produzione torna positiva,male occupazione Formigoni "Dati confermano tendenza di uscita dalla crisi" Milano, 2 feb. (Apcom) - Dopo 18 mesi negativi, nell'ultimo trimestre del 2009 torna a crescere la produzione industriale in, ma proseguono le difficoltà a livello occupazionale. Dai dati elaborati da, Confindustria e Regione, emerge che a livello congiunturale, trimestre su trimestre, la produzione industriale è aumentata dello 0,4%, mentre a livello tendenziale la discesa si è limitata a -5,7% dopo tre trimetri consecutivi con valori superiori a -10%. Sul fronte occupazionale, invece, si è registrata una flessione per l'industria dell'1,5% accompagnata però da una leggera diminuzione della quota di aziende che fanno ricorso alla Cig (34,5%). "I dati confermano la tendenza positiva di uscita dalla crisi. L'attenzione adesso è rivolta all'occupazione e come Regione siamo molto vicini ai piccoli e medi imprenditori nella gestione delle crisi industriali", ha affermato il presidente della Regione Roberto Formigoni. Quanto agli ammortizzatori sociali, Formigoni ha confermato che "non ci sono preoccupazioni, abbiamo speso meno della metà del miliardo di euro ricevuto dal governo, e chi utilizza gli ammortizzatori deve passare una parte del tempo a riqualificarsi per trovare più facilmente lavoro". Positivo anche il bilancio del sistema "doti", mentre non è mancato un appunto alle banche con le quali "ci sono le criticità di sempre, i banchieri dovrebbero garantire un affiancamento superiore" alle imprese. "La vera sfida ora è l'occupazione", ha osservato il segretario generale della Cisl, Gigi Petteni. Secondo il sindacalista "bisogna andare oltre gli ammortizzatori sociali, servono politiche più mirate come i contratti di solidarietà e nuovi investimenti. Non bisogna dimenticarsi che in abbiamo perso 100mila posti di lavoro e altri 70-80mila sono a rischio". / In IV trim produzione torna positiva, male ocupazione -2- In miglioramento anche ordini sia dall'estero sia dall'interno Milano, 2 feb. (Apcom) - Dai dati, Confindustia e Regione relative all'ultimo trimestre 2009 risultano in miglioramento anche le prospettive degli imprenditori e gli ordini sia dall'estero (+2,2%), sia dall'interno (+3,3%). Ancora in difficoltà, invece, in base ai dati delle Associazioni Regionali, le aziende artigiane con la riduzione tendenziale della produzione che si è attestata a -10%, quella congiunturale al -2,8% con l'occupazione in calo, sempre nel trimestre, dell'1,6%. In aumento l'indice della produzione industriale che recupera lo 0,4% rispetto al trimestre precedente salendo a quota 94,1, mentre per le aziende artigiane non si registra ancora una inversione di tendenza ma solo un assestamento della velocità di caduta, con l'indice della produzione che scende a quota 76. A livello di settori, si registra un recupero generalizzato con un ritorno in positivo dell'alimentare (+1%) e della chimica (+0,5%). Ancora pesante invece l'andamento dei minerali non metalliferi (-8,6%) e le manifatturiere varie (-8,1%). In ripresa anche il tasso di utilizzo degli impianti salito per l'industria al 65,3% e per l'artigianato a quota 59,6%. Sul fronte degli investimenti, il 51% delle imprese industriali ne ha realizzati nel 2009 e il 42% prevede di realizzarne nel Il valore degli investimenti del 2009 ha registrato una contrazione del 2,8% rispetto al 2008, mentre per il 2010 le imprese prevedono invece un incremento del 9,2% rispetto al 2009.

8 TESTATA ASCA DATA 2 febbraio 2009

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10 TESTATA Radiocor DATA 2 febbraio 2009 (ECO) Industria:, +0,4% produzione nel quarto trimestre 2009 (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 02 feb - Il quarto trimestre 2009 registra in un incremento del dato congiunturale (+0,4% dato destagionalizzato) e un arretramento del calo tendenziale dei livelli produttivi dell'industria (-5,7% dopo tre trimestri consecutivi con valori oltre il -10%). E' quanto emerge dall'analisi congiunturale del quarto trimestre 2009 su industria e artigianato manifatturiero di Regione,, Confindustria e con la collaborazione delle Associazioni regionali dell'artigianato. Secondo l'indagine, le aziende artigiane manifatturiere registrano maggiori difficolta' rispetto all'industria, ma si stabilizzano sia la riduzione tendenziale della produzione(-10,0% su base annua) che il calo congiunturale(-2,8% rispetto al trimestre precedente, dato destagionalizzato). Com-red (RADIOCOR) :30:50 (0253) 5 NNNN

11 TESTATA MF Dow Jones DATA 2 febbraio 2009 MF Dow Jones - Economic Indicator Produzione Industriale: +0,4% indice 4* trim in MILANO (MF-DJ)--L'indice della produzione industriale in ha segnato nel 4* trimestre un incremento destagionalizzato dello 0,4% a 95,1 punti. E' quanto emerge dall'analisi congiunturale su industria e artigianato manifatturiero di Regione,, Confindustria e con la collaborazione delle Associazioni regionali dell'artigianato, secondo cui si e' registrato anche un arretramento del calo tendenziale dei livelli produttivi dell'industria (-5,7% dopo tre trimestri consecutivi con valori oltre il -10%). Le aziende artigiane manifatturiere registrano maggiori difficolta' rispetto all'industria, ma si stabilizzano sia la riduzione tendenziale della produzione (-10,0% su base annua) che il calo congiunturale (-2,8% rispetto al trimestre precedente, dato destagionalizzato). Quindi per le aziende artigiane non si registra ancora un'inversione di tendenza ma solo un assestamento della velocita' di caduta, con l'indice della produzione che scende a quota 76. Il fatturato a prezzi correnti registra un segno negativo sia su base annua (-9,4%) che rispetto al trimestre precedente (- 1,4%), con l'indice che scende a quota 92,8 (dato destagionalizzato). Per le aziende artigiane il fatturato continua a ridursi perdendo il 15,8% rispetto allo stesso trimestre del 2008, con l'indice che scende a quota 67,3. Il tasso d'utilizzo degli impianti conferma il recupero della produzione: per l'industria sale al 65,3% e per l'artigianato a quota 59,6%. Gli ordinativi acquisiti dalle imprese industriali recuperano su base annua nella componente estera (+2,6%) mentre tendono ad azzerare la caduta nella componente interna (-0,6%). Rispetto al trimestre precedente entrambe le componenti registrano un incremento: +3,3% gli ordini dall'interno e +2,0% gli ordini dall'estero. La quota del fatturato estero sul totale si attesta al 35,5%. Il periodo di produzione assicurata dal portafoglio ordini si assesta a 45 giornate. Le imprese artigiane registrano ancora una flessione degli ordinativi per l'interno (-3,5% destagionalizzato) e una variazione praticamente nulla per l'estero (-0,1%). L'occupazione all'interno del trimestre e' ancora in flessione per l'industria con un saldo del -1,5%. Anche per fattori stagionali S in accelerazione il tasso di uscita che passa dall'1,5% al 2,4%, mentre il tasso d'ingresso rimane stabile allo 0,9%. In leggera diminuzione la quota di aziende che fanno ricorso alla Cig (34,5%) mentre si stabilizza la quota sul monte ore trimestrale (4,9%). Andamento simile per l'artigianato che registra un tasso d'uscita del 2,9% in accelerazione e un tasso d'ingresso stabile all'1,2% (-1,6% il saldo del trimestre) Il 51% delle imprese industriali ha realizzato investimenti nel 2009 e il 42% prevede di realizzare investimenti nel corso del Il valore degli investimenti del 2009 ha registrato una contrazione del 2,8% rispetto al 2008 (determinato essenzialmente dai minori investimenti delle aziende maggiori). Per il 2010 le imprese prevedono invece un incremento del 9,2% rispetto al Le imprese artigiane hanno realizzato investimenti nel 2009 nel 35% dei casi e il 22% prevede di investire nel Gli investimenti del 2009 hanno registrato un incremento del 4,6% rispetto all'anno precedente. Per il 2010 le imprese artigiane prevedono un incremento molto simile (+4,5%). Le aspettative sulla produzione degli imprenditori industriali per il primo trimestre 2010 vedono appaiarsi ottimisti e pessimisti, con un piccolissimo vantaggio per i secondi (-0,1% il saldo). Le aspettative sulla domanda estera confermano il saldo positivo gia' registrato nello scorso trimestre (+8,3%), mentre la domanda interna si avvicina sempre piu' all'ingresso nell'area positiva (-3,5% il saldo). Anche nel caso dell'artigianato questa inversione di tendenza si consolida ma senza raggiungere ancora saldi positivi: -1,8% il saldo delle aspettative sulla produzione; -1,4% per la domanda interna; -2,3% per la domanda estera. Com/mur (END) Dow Jones Newswires February 02, :36 ET (12:36 GMT) Copyright (c) 2010 MF-Dow Jones News Srl.

12 TESTATA Borsa Italiana.it DATA 2 febbraio 2009 Produzione Industriale: +0,4% indice 4* trim in MILANO--L'indice della produzione industriale in ha segnato nel 4* trimestre un incremento destagionalizzato dello 0,4% a 95,1 punti. E' quanto emerge dall'analisi congiunturale su industria e artigianato manifatturiero di Regione,, Confindustria e con la collaborazione delle Associazioni regionali dell'artigianato, secondo cui si e' registrato anche un arretramento del calo tendenziale dei livelli produttivi dell'industria (-5,7% dopo tre trimestri consecutivi con valori oltre il -10%). Le aziende artigiane manifatturiere registrano maggiori difficolta' rispetto all'industria, ma si stabilizzano sia la riduzione tendenziale della produzione (-10,0% su base annua) che il calo congiunturale (-2,8% rispetto al trimestre precedente, dato destagionalizzato). Quindi per le aziende artigiane non si registra ancora un'inversione di tendenza ma solo un assestamento della velocita' di caduta, con l'indice della produzione che scende a quota 76. Il fatturato a prezzi correnti registra un segno negativo sia su base annua (-9,4%) che rispetto al trimestre precedente (-1,4%), con l'indice che scende a quota 92,8 (dato destagionalizzato). Per le aziende artigiane il fatturato continua a ridursi perdendo il 15,8% rispetto allo stesso trimestre del 2008, con l'indice che scende a quota 67,3. Il tasso d'utilizzo degli impianti conferma il recupero della produzione: per l'industria sale al 65,3% e per l'artigianato a quota 59,6%. Gli ordinativi acquisiti dalle imprese industriali recuperano su base annua nella componente estera (+2,6%) mentre tendono ad azzerare la caduta nella componente interna (-0,6%). Rispetto al trimestre precedente entrambe le componenti registrano un incremento: +3,3% gli ordini dall'interno e +2,0% gli ordini dall'estero. La quota del fatturato estero sul totale si attesta al 35,5%. Il periodo di produzione assicurata dal portafoglio ordini si assesta a 45 giornate. Le imprese artigiane registrano ancora una flessione degli ordinativi per l'interno (-3,5% destagionalizzato) e una variazione praticamente nulla per l'estero (-0,1%). L'occupazione all'interno del trimestre e' ancora in flessione per l'industria con un saldo del -1,5%. Anche per fattori stagionali S in accelerazione il tasso di uscita che passa dall'1,5% al 2,4%, mentre il tasso d'ingresso rimane stabile allo 0,9%. In leggera diminuzione la quota di aziende che fanno ricorso alla Cig (34,5%) mentre si stabilizza la quota sul monte ore trimestrale (4,9%). Andamento simile per l'artigianato che registra un tasso d'uscita del 2,9% in accelerazione e un tasso d'ingresso stabile all'1,2% (-1,6% il saldo del trimestre) Il 51% delle imprese industriali ha realizzato investimenti nel 2009 e il 42% prevede di realizzare investimenti nel corso del Il valore degli investimenti del 2009 ha registrato una contrazione del 2,8% rispetto al 2008 (determinato essenzialmente dai minori investimenti delle aziende maggiori). Per il 2010 le imprese prevedono invece un incremento del 9,2% rispetto al Le imprese artigiane hanno realizzato investimenti nel 2009 nel 35% dei casi e il 22% prevede di investire nel Gli investimenti del 2009 hanno registrato un incremento del 4,6% rispetto all'anno precedente. Per il 2010 le imprese artigiane prevedono un incremento molto simile (+4,5%). Le aspettative sulla produzione degli imprenditori industriali per il primo trimestre 2010 vedono appaiarsi ottimisti e pessimisti, con un piccolissimo vantaggio per i secondi (-0,1% il saldo). Le aspettative sulla domanda estera confermano il saldo positivo gia' registrato nello scorso trimestre (+8,3%), mentre la domanda interna si avvicina sempre piu' all'ingresso nell'area positiva (-3,5% il saldo). Anche nel caso dell'artigianato questa inversione di tendenza si consolida ma senza raggiungere ancora saldi positivi: -1,8% il saldo delle aspettative sulla produzione; -1,4% per la domanda interna; -2,3% per la domanda estera. Com/mur February 02, 2010

13 TESTATA Affaritaliani.it DATA 2 febbraio 2009 / Ripresa timida, sale la produzione industriale Martedí :19 Dopo sei trimestri negativi torna il segno positivo per la produzione industriale lombarda, che sale dello 0,4% ma l'occupazione è ancora in calo (-1,5%). A dirlo sono i dati dell'analisi congiunturale del IV trimestre 2009 su industria e artigianato manifatturiero di Regione, e Confindustria (con la collaborazione delle Associazioni regionali dell'artigianato), effettuata attraverso interviste ad aziende industriali e ad aziende dell'artigianato manifatturiero. Al convegno 'I risultati dell'analisi congiunturale dell'industria e dell'artigianato manifatturieri in IV trimestre 2009', svoltosi questa mattina al palazzo della Regione a Milano, hanno partecipato fra gli altri: Francesco Bettoni (presidente ); Mario Bettini (presidente Casartigiani); Gian Francesco Imperiali (vice presidente Confindustria ); Gigi Petteni (segretario generale Cisl ) e Roberto Formigoni (presidente Regione ). L'ultimo trimestre 2009 ha registrato, dunque, un incremento del dato congiunturale della produzione industriale (+0,4%) e un arretramento del calo tendenziale (-5,7% dopo tre trimestri consecutivi con valori oltre il -10%). Rimanendo sulle variazioni tendenziali, sono state positive quelle registrate dall'alimentare (+1%) e dalla chimica (+0,5%). Ma anche i settori che permangono negativi, registrano valori meno critici rispetto agli scorsi trimestri: i minerali non metalliferi (-8,6%, rispetto al -10,7% dello scorso trimestre) e la meccanica (- 7,5% rispetto a -12,4%). I settori dell'artigianato, invece, presentano variazioni della produzione su base annua comprese tra il -11,8% della meccanica e il -4% dell'alimentare. Anche qui si segnala un rallentamento della caduta per alcuni settori come la siderurgia (da - 14,8% a -9,6%); la gomma-plastica (da -11,5% a -7,5%); le pelli-calzature (da -13,5% a - 10,7%); l'abbigliamento (da -12,8% a -10,7%); la carta-editoria (da -9,2% a -7,5%). L'indice della produzione industriale recupera lo 0,4% rispetto al trimestre precedente e sale a quota 94,1 (base anno 2000=100). Svolta positiva, poi, per i beni di consumo finale con +0,4% di variazione congiunturale. Ancora negativi, invece, i beni di consumo intermedi e i beni d'investimento. Mentre nell'artigianato tutti i comparti risultano ancora sofferenti. Anche per le aziende artigiane il fatturato continua a ridursi perdendo il 15,8% rispetto allo stesso trimestre del 2008, con l'indice che scende a quota 67,3. Le

14 imprese artigiane registrano una flessione degli ordinativi per l'interno (-3,5% rispetto al III trimestre 2009) e -0,1% per l'estero. Ancora in flessione l'occupazione, che nell'industria perde l'1,5% rispetto al trimestre precedente. In leggera diminuzione la quota di aziende che fanno ricorso alla CIG (34,5%) mentre si stabilizza la quota sul monte ore trimestrale (4,9%). "Il ha spiegato Bettoni - si e' chiuso con il ritorno del segno + per la produzione industriale lombarda. Anche la variazione su base annua registra una dinamica confortante, dimezzando la variazione negativa. E' davvero iniziata la pur lenta risalita dei livelli produttivi che lascia intravvedere un inizio 2010 caratterizzato anche'esso dal segno positivo ma su ritmi di crescita decisamente contenuti". Preoccupato dalla situazione dell'occupazione e' invece parso Petteni: "La sfida ora e' l'occupazione. Abbiamo finito di scendere, ora la priorita' e' intervenire sull'occupazione andando oltre gli ammortizzatori sociali. Occorre fare politiche piu' mirate attraverso il rafforzamento dei contratti di solidarieta' e investimenti mirati per creare occupazione". Tante luci e qualche preoccupazione per Formigoni: "Sono dati positivi, crescono sia produzione industriale che ordinativi. E' confermata la tendenza all'uscita dalla crisi. Il sistema produttivo lombardo sta reggendo bene, stiamo uscendo dalla crisi meglio di altre regioni sia in Italia che in Europa". Ora "il problema e' l'occupazione. Regione e' impegnatissima sulle crisi industriali. Per gli ammortizzatori sociali abbiamo speso meno della meta' del miliardo e mezzo di euro a disposizione ed e' andato bene anche il sistema della dote".

15 TESTATA Milano Finanza.it DATA 2 febbraio 2009 Produzione Industriale: +0,4% indice 4* trim in 02/02/ MILANO--L'indice della produzione industriale in ha segnato nel 4* trimestre un incremento destagionalizzato dello 0,4% a 95,1 punti. E' quanto emerge dall'analisi congiunturale su industria e artigianato manifatturiero di Regione,, Confindustria e con la collaborazione delle Associazioni regionali dell'artigianato, secondo cui si e' registrato anche un arretramento del calo tendenziale dei livelli produttivi dell'industria (-5,7% dopo tre trimestri consecutivi con valori oltre il -10%). Le aziende artigiane manifatturiere registrano maggiori difficolta' rispetto all'industria, ma si stabilizzano sia la riduzione tendenziale della produzione (-10,0% su base annua) che il calo congiunturale (-2,8% rispetto al trimestre precedente, dato destagionalizzato). Quindi per le aziende artigiane non si registra ancora un'inversione di tendenza ma solo un assestamento della velocita' di caduta, con l'indice della produzione che scende a quota 76. Il fatturato a prezzi correnti registra un segno negativo sia su base annua (-9,4%) che rispetto al trimestre precedente (-1,4%), con l'indice che scende a quota 92,8 (dato destagionalizzato). Per le aziende artigiane il fatturato continua a ridursi perdendo il 15,8% rispetto allo stesso trimestre del 2008, con l'indice che scende a quota 67,3. Il tasso d'utilizzo degli impianti conferma il recupero della produzione: per l'industria sale al 65,3% e per l'artigianato a quota 59,6%. Gli ordinativi acquisiti dalle imprese industriali recuperano su base annua nella componente estera (+2,6%) mentre tendono ad azzerare la caduta nella componente interna (-0,6%). Rispetto al trimestre precedente entrambe le componenti registrano un incremento: +3,3% gli ordini dall'interno e +2,0% gli ordini dall'estero. La quota del fatturato estero sul totale si attesta al 35,5%. Il periodo di produzione assicurata dal portafoglio ordini si assesta a 45 giornate. Le imprese artigiane registrano ancora una flessione degli ordinativi per l'interno (-3,5% destagionalizzato) e una variazione praticamente nulla per l'estero (- 0,1%).

16 L'occupazione all'interno del trimestre e' ancora in flessione per l'industria con un saldo del -1,5%. Anche per fattori stagionali Š in accelerazione il tasso di uscita che passa dall'1,5% al 2,4%, mentre il tasso d'ingresso rimane stabile allo 0,9%. In leggera diminuzione la quota di aziende che fanno ricorso alla Cig (34,5%) mentre si stabilizza la quota sul monte ore trimestrale (4,9%). Andamento simile per l'artigianato che registra un tasso d'uscita del 2,9% in accelerazione e un tasso d'ingresso stabile all'1,2% (-1,6% il saldo del trimestre) Il 51% delle imprese industriali ha realizzato investimenti nel 2009 e il 42% prevede di realizzare investimenti nel corso del Il valore degli investimenti del 2009 ha registrato una contrazione del 2,8% rispetto al 2008 (determinato essenzialmente dai minori investimenti delle aziende maggiori). Per il 2010 le imprese prevedono invece un incremento del 9,2% rispetto al Le imprese artigiane hanno realizzato investimenti nel 2009 nel 35% dei casi e il 22% prevede di investire nel Gli investimenti del 2009 hanno registrato un incremento del 4,6% rispetto all'anno precedente. Per il 2010 le imprese artigiane prevedono un incremento molto simile (+4,5%). Le aspettative sulla produzione degli imprenditori industriali per il primo trimestre 2010 vedono appaiarsi ottimisti e pessimisti, con un piccolissimo vantaggio per i secondi (-0,1% il saldo). Le aspettative sulla domanda estera confermano il saldo positivo gia' registrato nello scorso trimestre (+8,3%), mentre la domanda interna si avvicina sempre piu' all'ingresso nell'area positiva (-3,5% il saldo). Anche nel caso dell'artigianato questa inversione di tendenza si consolida ma senza raggiungere ancora saldi positivi: -1,8% il saldo delle aspettative sulla produzione; -1,4% per la domanda interna; -2,3% per la domanda estera. Com/mur (fine)

17 TESTATA Omnimilano.it DATA 2 febbraio 2010 Economia - 02 febbraio :34 Omnimilano-PRODUZIONE,INDAGINE UNIONCAMERE QUARTO TRIMESTRE: TORNA SEGNO POSITIVO (OMNIMILANO) Milano, 02 feb - Com'era nelle previsioni dello scorso trimestre, la variazione congiunturale della produzione è stata positiva, e anche la variazione annua conferma l'inversione di tendenza e l'avvio di una lenta risalita dal punto di minima toccato a metà Si consolidano alcuni segnali positivi: le aspettative degli imprenditori proseguono la risalita, con quelle sulla domanda estera stabilizzate in zona positiva e quelle sulla produzione ormai prossime al prevalere degli ottimisti sui pessimisti. L'insieme dei vari indicatori coincidenti punta verso un valore positivo, ma contenuto, per la produzione industriale nel primo trimestre del L'analisi congiunturale del quarto trimestre 2009 su industria e artigianato manifatturiero di Regione,, Confindustria e con la collaborazione delle Associazioni regionali dell'artigianato (Confartigianato, CNA, Casartigiani, CLAAI ) è stata effettuata attraverso interviste ad aziende industriali e ad aziende dell'artigianato manifatturiero.

18 TESTATA Il Giornale.it DATA 2 febbraio 2009 martedì 02 febbraio 2010 PRODUZIONE,INDAGINE UNIONCAMERE QUARTO TRIMESTRE: TORNA SEGNO POSITIVO Com'era nelle previsioni dello scorso trimestre, la variazione congiunturale della produzione è stata positiva, e anche la variazione annua conferma l'inversione di tendenza e l'avvio di una lenta risalita dal punto di minima toccato a metà Si consolidano alcuni segnali positivi: le aspettative degli imprenditori proseguono la risalita, con quelle sulla domanda estera stabilizzate in zona positiva e quelle sulla produzione ormai prossime al prevalere degli ottimisti sui pessimisti. L'insieme dei vari indicatori coincidenti punta verso un valore positivo, ma contenuto, per la produzione industriale nel primo trimestre del L'analisi congiunturale del quarto trimestre 2009 su industria e artigianato manifatturiero di Regione,, Confindustria e con la collaborazione delle Associazioni regionali dell'artigianato (Confartigianato, CNA, Casartigiani, CLAAI ) è stata effettuata attraverso interviste ad aziende industriali e ad aziende dell'artigianato manifatturiero.

19 TESTATA Libero-news.it DATA 2 febbraio 2009

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22 TESTATA Yahoo Italia.it DATA 2 febbraio 2009 Produzione industriale : torna il segno positivo dopo sei trimestri negativi Com'era nelle previsioni dello scorso trimestre, la variazione congiunturale della produzione è stata positiva, e anche la variazione annua conferma l'inversione di tendenza e l'avvio di una lenta risalita dal punto di minima toccato a metà Si consolidano alcuni segnali positivi: le aspettative degli imprenditori proseguono la risalita, con quelle sulla domanda estera stabilizzate in zona positiva e quelle sulla produzione ormai prossime al prevalere degli ottimisti sui pessimisti. L'insieme dei vari indicatori coincidenti punta verso un valore positivo, ma contenuto, per la produzione industriale nel primo trimestre del L'analisi congiunturale del quarto trimestre 2009 su industria e artigianato manifatturiero di Regione,, Confindustria e con la collaborazione delle Associazioni regionali dell'artigianato (Confartigianato, CNA, Casartigiani, CLAAI ) è stata effettuata attraverso interviste ad aziende industriali e ad aziende dell'artigianato manifatturiero. Il quarto trimestre 2009 registra un incremento del dato congiunturale (+0,4% dato destagionalizzato ) e un arretramento del calo tendenziale dei livelli produttivi dell'industria (-5,7% dopo tre trimestri consecutivi con valori oltre il -10%). Le aziende artigiane manifatturiere registrano maggiori difficoltà rispetto all'industria, ma si stabilizzano sia la riduzione tendenziale della produzione (-10,0% su base annua) che il calo congiunturale (-2,8% rispetto al trimestre precedente, dato destagionalizzato). L'indice della produzione industriale recupera lo 0,4% rispetto al trimestre precedente salendo a quota 94,1 (dato destagionalizzato, base anno 2000=100). Per le aziende artigiane non si registra ancora un'inversione di tendenza ma solo un assestamento della velocità di caduta, con l'indice della produzione che scende a quota 76. Si sfalda la concentrazione in campo negativo dei settori industriali grazie alle variazioni tendenziali positive registrate dall'alimentare (+1,0%) e dalla chimica (+0,5%); i settori che permangono sul versante negativo registrano valori meno critici rispetto agli scorsi trimestri. I più sofferenti in quest'ultima parte dell'anno risultano i minerali non metalliferi (-8,6%, contro il - 10,7% dello scorso trimestre) e le manifatturiere varie (-8,1%). Il settore della meccanica riduce la contrazione tendenziale dal -12,4% dello scorso trimestre al -7,5%.

23 I settori dell'artigianato presentano variazioni della produzione su base annua comprese tra il - 11,8% della meccanica e il -4,0% dell'alimentare. Anche in questo caso si segnala un rallentamento della caduta per alcuni settori come la siderurgia (dal -14,8% al -9,6%), la gomma-plastica (dal - 11,5% al -7,5%), pelli-calzature (da -13,5% a -10,7%), abbigliamento (da -12,8% a -10,7%), cartaeditoria (da -9,2% a -7,5%) e meccanica (dal -12,8% al -11,8%). Svolta positiva per i beni di consumo finale (+0,4% la variazione congiunturale destagionalizzata). Ancora negativi i beni di consumo intermedi e i beni d'investimento. Nell'artigianato tutti i comparti risultano ancora sofferenti con un rallentamento della caduta tendenziale per i beni di consumo finale (da -9,1% a -8,3%). I dati sulla produzione per classe dimensionale evidenziano un miglioramento per tutte le classi, più marcato per la grande e media dimensione che registrano variazioni congiunturali positive (+1,7% le imprese da 50 a 199 addetti e +1,4% le imprese con più di 200 addetti). Le variazioni tendenziali sono ancora negative ma rallentano sensibilmente, da variazioni dell'ordine del -10% a variazioni intorno al -4%. Anche nell'artigianato i migliori risultati sono appannaggio delle imprese maggiori, ma si tratta solo di un rallentamento della caduta (-9,4% la variazione tendenziale per le imprese con più di 10 addetti contro il -11,3% dello scorso trimestre). Rimane forte, ma in attenuazione, la concentrazione delle imprese nell'area delle variazioni negative della produzione: nell'industria, a fronte del 10% di imprese con variazione nulla, il 57% ha variazioni tendenziali molto negative (oltre il -5%) contro il 22% che ha variazioni molto positive (superiori al +5%). Anche nell'artigianato si riducono leggermente le posizioni in forte calo. A fronte del 17% di aziende stazionarie, sale al 13% la quota che registra in questo trimestre variazioni tendenziali molto positive, mentre scende al 63% la quota delle imprese con variazioni molto negative.

24 TESTATA L Eco di Bergamo.it DATA 2 febbraio 2009 Produzione industriale lombarda dopo 6 semestri torna il segno + 2 febbraio Economia Com'era nelle previsioni dello scorso trimestre, la variazione congiunturale della produzione è stata positiva, e anche la variazione annua conferma l'inversione di tendenza e l'avvio di una lenta risalita dal punto di minima toccato a metà Si consolidano alcuni segnali positivi: le aspettative degli imprenditori proseguono la risalita, con quelle sulla domanda estera stabilizzate in zona positiva e quelle sulla produzione ormai prossime al prevalere degli ottimisti sui pessimisti. L'insieme dei vari indicatori coincidenti punta verso un valore positivo, ma contenuto, per la produzione industriale nel primo trimestre del L'analisi congiunturale del quarto trimestre 2009 su industria e artigianato manifatturiero di Regione,, Confindustria e con la collaborazione delle Associazioni regionali dell'artigianato (Confartigianato, CNA, Casartigiani, CLAAI ) è stata effettuata attraverso interviste ad aziende industriali e ad aziende dell'artigianato manifatturiero. Il quarto trimestre 2009 registra un incremento del dato congiunturale (+0,4% dato destagionalizzato ) e un arretramento del calo tendenziale dei livelli produttivi dell'industria (-5,7% dopo tre trimestri consecutivi con valori oltre il -10%). Le aziende artigiane manifatturiere registrano maggiori difficoltà rispetto all'industria, ma si stabilizzano sia la riduzione tendenziale della produzione (-10,0% su base annua) che il calo congiunturale (-2,8% rispetto al trimestre precedente, dato destagionalizzato). L'indice della produzione industriale recupera lo 0,4% rispetto al trimestre precedente salendo a quota 94,1 (dato destagionalizzato, base anno 2000=100). Per le aziende artigiane non si registra ancora un'inversione di tendenza ma solo un assestamento della velocità di caduta, con l'indice della produzione che scende a quota 76. Si sfalda la

25 concentrazione in campo negativo dei settori industriali grazie alle variazioni tendenziali positive registrate dall'alimentare (+1,0%) e dalla chimica (+0,5%); i settori che permangono sul versante negativo registrano valori meno critici rispetto agli scorsi trimestri. I più sofferenti in quest'ultima parte dell'anno risultano i minerali non metalliferi (-8,6%, contro il -10,7% dello scorso trimestre) e le manifatturiere varie (-8,1%). Il settore della meccanica riduce la contrazione tendenziale dal -12,4% dello scorso trimestre al -7,5%. I settori dell'artigianato presentano variazioni della produzione su base annua comprese tra il -11,8% della meccanica e il -4,0% dell'alimentare. Anche in questo caso si segnala un rallentamento della caduta per alcuni settori come la siderurgia (dal -14,8% al -9,6%), la gomma-plastica (dal -11,5% al -7,5%), pelli-calzature (da -13,5% a -10,7%), abbigliamento (da -12,8% a -10,7%), carta-editoria (da -9,2% a -7,5%) e meccanica (dal - 12,8% al -11,8%). Svolta positiva per i beni di consumo finale (+0,4% la variazione congiunturale destagionalizzata). Ancora negativi i beni di consumo intermedi e i beni d'investimento. Nell'artigianato tutti i comparti risultano ancora sofferenti con un rallentamento della caduta tendenziale per i beni di consumo finale (da -9,1% a -8,3%). I dati sulla produzione per classe dimensionale evidenziano un miglioramento per tutte le classi, più marcato per la grande e media dimensione che registrano variazioni congiunturali positive (+1,7% le imprese da 50 a 199 addetti e +1,4% le imprese con più di 200 addetti). Le variazioni tendenziali sono ancora negative ma rallentano sensibilmente, da variazioni dell'ordine del -10% a variazioni intorno al -4%. Anche nell'artigianato i migliori risultati sono appannaggio delle imprese maggiori, ma si tratta solo di un rallentamento della caduta (- 9,4% la variazione tendenziale per le imprese con più di 10 addetti contro il -11,3% dello scorso trimestre). Rimane forte, ma in attenuazione, la concentrazione delle imprese nell'area delle variazioni negative della produzione: nell'industria, a fronte del 10% di imprese con variazione nulla, il 57% ha variazioni tendenziali molto negative (oltre il -5%) contro il 22% che ha variazioni molto positive (superiori al +5%). Anche nell'artigianato si riducono leggermente le posizioni in forte calo. A fronte del 17% di aziende stazionarie, sale al 13% la quota che registra in questo trimestre variazioni tendenziali molto positive, mentre scende al 63% la quota delle imprese con variazioni molto negative. Scarica l'allegato per saperne di più Indagine congiunturale sul settore manifatturiero lombardo/4 trimestre 2009 disp onibile sul sito dalle 15 del 2 febbraio 2010

26 TESTATA Bergamonews.it DATA 2 febbraio 2009 Economia Congiuntura - Nel quarto trimestre 2009 la variazione congiunturale della produzione è stata positiva, e anche la variazione annua conferma l inversione di tendenza e l avvio di una lenta risalita. L'industria vede il segno più, le imprese artigiane no Com era nelle previsioni dello scorso trimestre, la variazione congiunturale della produzione è stata positiva, e anche la variazione annua conferma l inversione di tendenza e l avvio di una lenta risalita dal punto di minima toccato a metà Si consolidano alcuni segnali positivi: le aspettative degli imprenditori proseguono la risalita, con quelle sulla domanda estera stabilizzate in zona positiva e quelle sulla produzione ormai prossime al prevalere degli ottimisti sui pessimisti. L insieme dei vari indicatori coincidenti punta verso un valore positivo, ma contenuto, per la produzione industriale nel primo trimestre del L analisi congiunturale del quarto trimestre 2009 su industria e artigianato manifatturiero di Regione,, Confindustria e con la collaborazione delle Associazioni regionali dell Artigianato (Confartigianato, CNA, Casartigiani, CLAAI ) è stata effettuata attraverso interviste ad aziende industriali e ad aziende dell artigianato manifatturiero. Il quarto trimestre 2009 registra un incremento del dato congiunturale (+0,4% dato destagionalizzato) e un arretramento del calo tendenziale dei livelli produttivi dell industria (- ( 5,7% dopo tre trimestri consecutivi con valori oltre il -10%) 10%). Le aziende artigiane manifatturiere registrano maggiori i difficoltà rispetto all industria, ma si stabilizzano sia la riduzione tendenziale della produzione (-10,0% su base annua) che il calo congiunturale (-2,8% rispetto al trimestre precedente, dato destagionalizzato). L indice della produzione industriale recupera r lo 0,4% rispetto al trimestre precedente salendo a quota 94,1 (dato destagionalizzato, base anno 2000=100). Per le aziende artigiane non si registra ancora un inversione di tendenza ma solo un assestamento della velocità di caduta, con l indice della la produzione che scende a quota 76. Si sfalda la concentrazione in campo negativo dei settori industriali grazie alle variazioni tendenziali positive registrate dall alimentare (+1,0%) e dalla chimica (+0,5%); i settori che permangono sul versante negativo registrano valori meno critici rispetto agli scorsi trimestri. I più sofferenti in quest ultima parte dell anno risultano i minerali non metalliferi (-8,6%, contro il - 10,7% dello scorso trimestre) e le manifatturiere varie (-8,1%). Il settore della meccanica riduce la

27 contrazione tendenziale dal -12,4% dello scorso trimestre al -7,5%. I settori dell artigianato presentano variazioni della produzione su base annua comprese tra il - 11,8% della meccanica e il -4,0% dell alimentare. Anche in questo caso si segnala un rallentamento della caduta per alcuni settori come la siderurgia (dal -14,8% al -9,6%), la gommaplastica (dal -11,5% al -7,5%), pelli-calzature (da -13,5% a -10,7%), abbigliamento (da -12,8% a - 10,7%), carta-editoria (da -9,2% a -7,5%) e meccanica (dal -12,8% al -11,8%). Svolta positiva per i beni di consumo finale (+0,4% la variazione congiunturale destagionalizzata). Ancora negativi i beni di consumo intermedi e i beni d investimento. Nell artigianato tutti i comparti risultano ancora sofferenti con un rallentamento della caduta tendenziale per i beni di consumo finale (da -9,1% a -8,3%). I dati sulla produzione per classe dimensionale evidenziano un miglioramento per tutte le classi, più marcato per la grande e media dimensione che registrano variazioni congiunturali positive (+1,7% le imprese da 50 a 199 addetti e +1,4% le imprese con più di 200 addetti). Le variazioni tendenziali sono ancora negative ma rallentano sensibilmente, da variazioni dell ordine del -10% a variazioni intorno al -4%. Anche nell artigianato i migliori risultati sono appannaggio delle imprese maggiori, ma si tratta solo di un rallentamento della caduta (-9,4% la variazione tendenziale per le imprese con più di 10 addetti contro il -11,3% dello scorso trimestre). Rimane forte, ma in attenuazione, la concentrazione delle imprese nell area delle variazioni negative della produzione: nell industria, a fronte del 10% di imprese con variazione nulla, il 57% ha variazioni tendenziali molto negative (oltre il -5%) contro il 22% che ha variazioni molto positive (superiori al +5%). Anche nell artigianato si riducono leggermente le posizioni in forte calo. A fronte del 17% di aziende stazionarie, sale al 13% la quota che registra in questo trimestre variazioni tendenziali molto positive, mentre scende al 63% la quota delle imprese con variazioni molto negative. Altre variabili dell andamento congiunturale: Il fatturato a prezzi correnti registra un segno negativo sia su base annua (-9,4%) che rispetto al trimestre precedente (-1,4%), con l indice che scende a quota 92,8 (dato destagionalizzato). Per le aziende artigiane il fatturato continua a ridursi perdendo il 15,8% rispetto allo stesso trimestre del 2008, con l indice che scende a quota 67,3. Il tasso d utilizzo degli impianti conferma il recupero della produzione: per l industria sale al 65,3% e per l artigianato a quota 59,6%. Fra i settori dell industria superano il 70% gli alimentari (77,0%), le industrie varie (72,5%), la chimica (72,4%) e la carta-editoria (70,4%); mentre i minerali non metalliferi rimangono al 58,9%. Fra i settori dell artigianato si registrano i tassi di utilizzo superiori al 60% per gli alimentari (67,5%), carta-editoria (65,4%), gomma-plastica e abbigliamento (61,2%), tessile e legno-mobilio (60,4%). Gli ordinativi acquisiti nel trimestre dalle imprese industriali recuperano su base annua nella componente estera (+2,6%) mentre tendono ad azzerare la caduta nella componente interna (- 0,6%). Rispetto al trimestre precedente entrambe le componenti registrano un incremento: +3,3% gli ordini dall interno e +2,0% gli ordini dall estero. La quota del fatturato estero sul totale si

28 attesta al 35,5%. Il periodo di produzione assicurata dal portafoglio ordini si assesta a 45 giornate. Le imprese artigiane registrano ancora una flessione degli ordinativi per l interno (-3,5% il dato congiunturale destagionalizzato) e una variazione praticamente nulla per l estero (-0,1%). Occorre però ricordare l importanza relativa del mercato estero per le imprese artigiane, anche se la quota del fatturato estero sul totale è cresciuta al 6,8% nell ultimo trimestre. Il periodo di produzione assicurata rimane a livelli contenuti ma cresce fino a 35 giornate. L occupazione all interno del trimestre è ancora in flessione per l industria con un saldo del - 1,5%. Anche per fattori stagionali è in accelerazione il tasso di uscita che passa dall 1,5% al 2,4%, mentre il tasso d ingresso rimane stabile allo 0,9%. In leggera diminuzione la quota di aziende che fanno ricorso alla CIG (34,5%) mentre si stabilizza la quota sul monte ore trimestrale (4,9%). Andamento simile per l artigianato che registra un tasso d uscita del 2,9% in accelerazione e un tasso d ingresso stabile all 1,2% (-1,6% il saldo del trimestre) Il livello delle scorte dei prodotti finiti è ritenuto adeguato dal 76% delle imprese industriali; fra le restanti le valutazioni di scarsità e di esuberanza quasi si equivalgono, con una piccola prevalenza delle prime (-0,6% il saldo). Sale al 40% la quota di aziende che non tiene scorte tra le piccole imprese, contro il 12% delle grandi imprese e il 22% delle medie. Le aziende artigiane manifestano invece segnali di scarsità più marcati (-16,7% il saldo), con il 59,8% che giudica le scorte adeguate. La quota di aziende artigiane che dichiara di non tenere scorte è molto più elevata rispetto all industria (61,2%). Le scorte di materie prime sono adeguate per il 72% delle imprese industriali, con un saldo negativo tra i giudizi di scarsità ed esuberanza (-4,0%). Gli artigiani segnalano scorte adeguate nel 50% dei casi, con una maggior prevalenza, fra le restanti, dei giudizi di scarsità (-10,8% il saldo). Crescono i prezzi medi delle materie prime, correlati alla ripresa della domanda mondiale: le aziende industriali registrano un incremento congiunturale dello 0,4%, mentre per le aziende artigiane l incremento congiunturale è del 1,0%. I prodotti finiti registrano ancora una riduzione dei prezzi: -0,5% per l industria e -1,2% per l artigianato. Il 51% delle imprese industriali ha realizzato investimenti nel 2009 e il 42% prevede di realizzare investimenti nel corso del Il valore degli investimenti del 2009 ha registrato una contrazione del 2,8% rispetto al 2008 (determinato essenzialmente dai minori investimenti delle aziende maggiori). Per il 2010 le imprese prevedono invece un incremento del 9,2% rispetto al Le imprese artigiane hanno realizzato investimenti nel 2009 nel 35% dei casi e il 22% prevede di investire nel Gli investimenti del 2009 hanno registrato un incremento del 4,6% rispetto all anno precedente. Per il 2010 le imprese artigiane prevedono un incremento molto simile (+4,5%). Le aspettative sulla produzione degli imprenditori industriali per il primo trimestre 2010 vedono appaiarsi ottimisti e pessimisti, con un piccolissimo vantaggio per i secondi (-0,1% il saldo). Si è completamente riassorbito il divario negativo degli ultimi trimestri. Le aspettative sulla domanda estera confermano il saldo positivo già registrato nello scorso trimestre

29 (+8,3%), mentre la domanda interna si avvicina sempre più all ingresso nell area positiva (-3,5% il saldo). Anche nel caso dell artigianato questa inversione di tendenza si consolida ma senza raggiungere ancora saldi positivi: -1,8% il saldo delle aspettative sulla produzione; -1,4% per la domanda interna; -2,3% per la domanda estera. Sia per l industria che per l artigianato le aspettative sull occupazione sono ancora pesantemente negative, ma occorre osservare che il 75% delle imprese industriali prevede di non variare i livelli occupazionali come anche l 84% delle imprese artigiane. Martedi 2 Febbraio 2010 Milano - Svolta della produzione industriale: +0,4%. Lo rivela l analisi congiunturale di. Bene gli ordini sia dall estero (+2,2%) che dall interno (+3,3%) Produzione industriale: torna il segno più dopo sei trimestri negativi L ultima frazione del 2009 registra un incremento dello 0,4% per l economia lombarda. Lo dice l analisi congiunturale del quarto trimestre 2009 su industria e artigianato manifatturiero - di Regione,, Confindustria e con la collaborazione delle Associazioni regionali dell Artigianato (Confartigianato, CNA, Casartigiani, CLAAI ) - effettuata attraverso interviste ad aziende industriali e ad aziende dell artigianato manifatturiero. L indice della produzione industriale recupera lo 0,4% rispetto al trimestre precedente salendo a quota 94,1 (dato destagionalizzato, base anno 2000=100). Per le aziende artigiane non si registra ancora un inversione di tendenza ma solo un assestamento della velocità di caduta, con l indice della produzione che scende a quota 76. Segno positivo nel comparto dall alimentare (+1,0%) e dalla chimica (+0,5%); i settori che permangono sul versante negativo registrano valori meno critici rispetto agli scorsi trimestri. I più sofferenti in quest ultima parte dell anno risultano i minerali non metalliferi (-8,6%, contro il - 10,7% dello scorso trimestre) e le manifatturiere varie (-8,1%). Il settore della meccanica riduce la contrazione tendenziale dal -12,4% dello scorso trimestre al -7,5%. I settori dell artigianato presentano variazioni della produzione su base annua comprese tra il - 11,8% della meccanica e il -4,0% dell alimentare. Anche in questo caso si segnala un rallentamento della caduta per alcuni settori come la siderurgia (dal -14,8% al -9,6%), la gommaplastica (dal -11,5% al -7,5%), pelli-calzature (da -13,5% a -10,7%), abbigliamento (da -12,8% a - 10,7%), carta-editoria (da -9,2% a -7,5%) e meccanica (dal -12,8% al -11,8%). Svolta positiva per i beni di consumo finale (+0,4% la variazione congiunturale destagionalizzata). Ancora negativi i beni di consumo intermedi e i beni d investimento. Nell artigianato tutti i comparti risultano ancora sofferenti con un rallentamento della caduta tendenziale per i beni di consumo finale (da -9,1% a -8,3%). I dati sulla produzione per classe dimensionale evidenziano un miglioramento per tutte le classi, più marcato per la grande e media dimensione che registrano variazioni congiunturali positive (+1,7% le imprese da 50 a 199 addetti e +1,4% le imprese con più di 200 addetti). Le variazioni

30 tendenziali sono ancora negative ma rallentano sensibilmente, da variazioni dell ordine del -10% a variazioni intorno al -4%. Anche nell artigianato i migliori risultati sono appannaggio pannaggio delle imprese maggiori, ma si tratta solo di un rallentamento della caduta (-9,4% la variazione tendenziale per le imprese con più di 10 addetti contro il -11,3% dello scorso trimestre). Rimane forte, ma in attenuazione, la concentrazione delle imprese nell area delle variazioni negative della produzione: nell industria, a fronte del 10% di imprese con variazione nulla, il 57% ha variazioni tendenziali molto negative (oltre il -5%) contro il 22% che ha variazioni molto positive (superiori al +5%). Sempre nell artigianato si riducono leggermente le posizioni in forte calo. A fronte del 17% di aziende stazionarie, sale al 13% la quota che registra in questo trimestre variazioni tendenziali molto positive, mentre scende al 63% la quota delle imprese con variazioni molto negative. Le aspettative sulla produzione degli imprenditori industriali per il primo trimestre 2010 vedono appaiarsi ottimisti e pessimisti si legge nello studio -, con un piccolissimo vantaggio per i secondi (-0,1% il saldo). Si è completamente riassorbito il divario negativo degli ultimi trimestri". Le aspettative sulla domanda estera continua la ricerca - confermano il saldo positivo già registrato nello scorso trimestre (+8,3%), mentre la domanda interna si avvicina sempre più all ingresso nell area positiva (-3,5% il saldo). Anche nel caso dell artigianato questa inversione di tendenza si consolida ma senza raggiungere ancora saldi positivi: -1,8% il saldo delle aspettative sulla produzione; -1,4% per la domanda interna; -2,3% per la domanda estera. Sia per l industria che per l artigianato le aspettative sull occupazione sono ancora pesantemente negative, ma occorre osservare che il 75% delle imprese industriali prevede di non variare i livelli occupazionali come anche l 84% delle imprese artigiane. Martedi 2 Febbraio 2010

31 TESTATA E-CremonaWeb.it DATA 2 febbraio 2009 Come è andata l'economia cremonese nel 2009? L andamento del settore manifatturiero cremonese nel quarto trimestre 2009 presenta l indice congiunturale destagionalizzato della produzione industriale finalmente positivo, dopo quattro trimestri consecutivi di segni negativi : +0,5% rispetto al trimestre precedente. Il dato, di per sé non particolarmente significativo, essendo ancora molto prossimo allo zero, è però irrobustito dalla contemporanea conferma della evidente crescita degli ordini (+4,4% gli interni e +2,5% gli esteri sul trimestre precedente ), che getta le basi per buone prospettive future, e dall interruzione della discesa del fatturato (+ 0,1% sul trimestre precedente). Anche le aspettative degli imprenditori cremonesi sono più favorevoli rispetto ai periodi precedenti per quanto riguarda produzione, domanda interna e do-manda esterna. Rimangono però aspettative negative in merito alla situazione occupazionale. Nessun segnale positivo proviene invece dal comparto artigiano dove per-mangono serie difficoltà sia a livello produttivo che di fatturato e anche gli ordini stentano a decollare. Questi, in estrema sintesi sono i risultati della consueta indagine congiunturale trimestrale condotta da. La rilevazione, per quanto ri-guarda il settore industria, si svolge in collaborazione con l Associazione Industriali e, per quanto riguarda il settore dell artigianato, con Confartigianato e CNA, e coinvolge ogni trimestre due campioni distinti di aziende manifatturiere, per un totale di circa 140 imprese cremonesi e tutte le principali attività del comparto presenti in provincia. Le variazioni congiunturali dei vari aggregati sono tutte positive anche se alcuni indicatori sono prossimi allo zero. Rispetto ad un anno fa, invece, permango-no molti segni ancora negativi che attestano un livello del sistema produttivo provinciale che rimane adagiato sugli standard del quarto trimestre E però interessante segnalare l attuale variazione tendenziale della produzione: -0,4%, rispetto al -5% di solo tre mesi fa ed al -6,3% e -7% dei trimestri ancora precedenti. In l andamento congiunturale è sostanzialmente simile a quello cremonese, con un +0,4% della produzione destagionalizzata, con gli ordini in buona crescita (+3,3% e +2% rispettivamente gli interni e gli esteri) e con fatturato e occu-pazione stabili. Le variazioni annue sono invece sensibilmente peggiori dei dati cre-monesi. La produzione, pur rallentando grandemente la caduta, presenta ancora un segno negativo vicino al - 6%, e il fatturato a prezzi correnti diminuisce del -9,7%; anche gli ordini a livello regionale non presentano ancora l evidente risalita del dato cremonese e sono in leggero calo (-0,6% rispetto al trimestre precedente), pur se

32 in evidente recupero rispetto al -8,5% di tre mesi prima. La produzione industriale cremonese presenta quindi nel trimestre variazioni vicine allo zero che sono leggermente positive per il dato congiunturale destagio-nalizzato (+0,5%) e leggermente negative (-0,4%) per il dato tendenziale corretto per il numero di giorni lavorativi. Si conferma il momento migliore per le grandi imprese (+2% annuo) rispetto a quelle più piccole che invece soffrono ancora un calo produttivo che supera il 3% per quelle fino a 50 addetti. Nell ambito regionale la produzione di Cremona su base annua mostra la performance migliore tra le province lombarde. Anche le aspettative degli imprenditori vanno nella direzione positiva e, dopo diversi trimestri, tornano a prevalere coloro che prevedono un ulteriore incremento produttivo nei prossimi tre mesi. La domanda, espressa dall andamento degli ordini, è la variabile maggiormente positiva e quella che, dato il suo carattere tipicamente anticipatore, consente di prevedere una ripresa più robusta della produzione a breve termine. Il dato congiunturale a prezzi costanti, +4,4% e + 2,5% rispettivamente della domanda interna e di quella estera rispetto ai +3,3% e +2% in, è addirittura superato dalle variazioni su base annua (6,9% per gli ordinativi interni e 5,5% per quelli esteri rispetto al -0,6% e +2,6% lombardi). Anche le aspettative sul livello della domanda sono, in provincia, per la prima volta positive per entrambe le componenti dopo sei trimestri di prevalente pessimismo. Il fatturato a prezzi correnti indica invece una perdurante difficoltà per le imprese a tradurre in redditività il recente miglioramento del livello produttivo. Rispetto al trimestre precedente, il dato destagionalizzato è praticamente invariato sia sul fronte interno che estero e su base annua, pur in netto miglioramento rispetto al -10,5 registrato nel trimestre precedente, resta negativo con un valore medio del -4%. Questo trend è confermato dal dato regionale che rimane negativo (-9,7%). Un altra variabile che resta in sofferenza è l occupazione che, seppure praticamente stabile rispetto al trimestre precedente, è in sensibile diminuzione su base annua (-4,7%). I ricorsi effettivi alla Cassa Integrazione Guadagni vengono dichiarati dagli imprenditori cremonesi su livelli attorno al 2% (contro il 5% medio lombardo) in rapporto al monte ore trimestrale, mentre il numero delle imprese che hanno utilizzato la Cig risulta nel trimestre in diminuzione dal 27% al 24%. Per entrambi gli aggregati è chiaramente ravvisabile come la CIG abbia interessato in massima parte le imprese di più piccole dimensioni. Sempre consistentemente negativo e in controtendenza rispetto al leggero miglioramento del trimestre precedente, i valori presentati dal comparto artigiano: sia congiunturalmente che tendenzialmente i numeri sono infatti in peggioramento. La produzione congiunturale è in calo del 2,8% rispetto al dato destagiona-lizzato precedente e, su base annua, la diminuzione supera il 9%. Il fatturato è rispettivamente al -4% e al -12% e neanche gli ordinativi lasciano ben sperare in quanto, a fronte di una variazione leggermente positiva nel dato congiunturale +0,4%, il dato tendenziale si attesta ancora al -2,6%. Anche il numero degli addetti continua a scendere, dell 1% rispetto al trimestre estivo e del 5,9 rispetto all anno prima. Per sintetizzare i risultati dell indagine sostiene il Presidente della Camera Gian Domenico Auricchio - si può affermare che i dati del IV trimestre 2009 consolidano i dati precedenti e sembrano preannunciare, almeno per quanto riguarda l industria, una ripresa dell attività produttiva. Certo è che per affiancare al dato tecnico dell aumento delle principali variabili, un significato economico inequivocabile, bisognerà attendere i prossimi mesi per verificare se l aumento produttivo appena iniziato non si esaurirà solo in un incremento delle giacenze, ma sarà davvero indice di una rinnovata vitalità del settore manifatturiero e andrà ad incidere più profondamente nei bilanci delle imprese e sul livello occupazionale provinciale. Per questo è vitale dare attuazione alle priorità per l attività 2010 indicate unanimemente dal Consiglio camerale, vale a dire continuare a sostenere le nostre imprese nell accesso al credito con interventi volti a favorire l operatività degli Organismi di garanzia fidi e sostenere l occupazione con interventi mirati, come il bando a sostegno dell occupazione attualmente attivo presso la Camera di Commercio.

33 TESTATA Quotidiano del Nord.it DATA 2 febbraio 2010 CdC Bergamo, rapporto su: artigianato di produzione nel IV trimestre 2009 (2/2/ :41) (Sesto Potere) - Bergamo - 2 febbraio Nell artigianato di produzione, l indagine realizzata nel mese di gennaio 2010 da Regione e con la collaborazione delle Associazioni dell Artigianato ha raccolto le risposte di aziende (con almeno 3 addetti) in, di cui 145 in provincia di Bergamo (con una copertura campionaria del 78%). Nel quarto trimestre dell anno la produzione dell artigianato manifatturiero bergamasco, corretta per i giorni lavorativi, diminuisce del -12,2% su base annua, solo in marginale miglioramento rispetto ai risultati precedenti che avevano fatto registrare cali costantemente superiori al 13%. Il risultato di Bergamo è, insieme a quello di Monza Brianza, il più negativo in. L indice destagionalizzato della produzione artigiana scende a quota 77 (con base 100 nel 2002) con una variazione nel trimestre negativa pari al -3,5% (era stata del -3,2% nel precedente trimestre. Il 69,6% delle aziende (erano il 72% nella scorsa rilevazione) registra cali produttivi oltre il -5%, mentre l 8% (rispetto al 2,1% nel I trimestre 2009) dichiara incrementi superiori al +5%. Il saldo complessivo tra segnalazioni di aumento e diminuzione migliora portandosi al -60,9%, contro il -72% della precedente rilevazione. Tutti i settori riportano variazioni grezze della produzione negative su base annua. La meccanica è in calo del -15%, il tessile del -9%. Le variazioni su base trimestrale sono invece prevalentemente positive. Nel tessile la crescita nel trimestre è al di sotto del punto percentuale, ancora negativa (-1,8%) la meccanica. Il fatturato complessivo grezzo cala su base annua del -16,9% (dopo il -19,4% della scorsa rilevazione). Gli ordinativi trimestrali sono in diminuzione (-4,3%) dal mercato interno e in lieve progresso (+0,2%) sull estero. Risultano in aumento i prezzi medi delle materie prime (+1,3%) ma pressoché invariati quelli dei prodotti finiti (-0,1%). Gli addetti delle aziende artigiane manifatturiere (con almeno 3 addetti) diminuiscono, per il decimo trimestre consecutivo, del -1,10% come risultato di un tasso d ingresso di 1,85% e un tasso di uscita al 2,96%. La variazione destagionalizzata (-0,94) indica un ulteriore peggioramento rispetto al trimestre precedente. Le aspettative sono in miglioramento per l andamento atteso della produzione (parità del saldo tra ottimisti e pessimisti rispetto al -2,1% nella scorsa rilevazione) e della domanda interna (-3% rispetto al -7,6% precedente). Tornano negative per la domanda estera (-2,1% rispetto al precedente +6%). Per quanto riguarda l occupazione il quadro resta improntato al pessimismo ma con una relativa diminuzione del saldo negativo (-7,1% contro il -10,9% precedente).

34 TESTATA VareseNews.it DATA 2 febbraio 2010 Milano Svolta della produzione industriale: +0,4%. Lo rivela l analisi congiunturale di. Bene gli ordini sia dall estero (+2,2%) che dall interno (+3,3%) Produzione industriale: torna il segno più dopo sei trimestri negativi L ultima frazione del 2009 registra un incremento dello 0,4% per l economia lombarda. Lo dice l analisi congiunturale del quarto trimestre 2009 su industria e artigianato manifatturiero - di Regione,, Confindustria e con la collaborazione delle Associazioni regionali dell Artigianato (Confartigianato, CNA, Casartigiani, CLAAI ) - effettuata attraverso interviste ad aziende industriali e ad aziende dell artigianato manifatturiero. L indice della produzione industriale recupera lo 0,4% rispetto al trimestre precedente salendo a quota 94,1 (dato destagionalizzato, base anno 2000=100) Per le aziende artigiane non si registra ancora un inversione di tendenza ma solo un assestamento della velocità di caduta, con l indice della produzione che scende a quota 76. Segno positivo nel comparto dall alimentare (+1,0%) e dalla chimica (+0,5%); i settori che permangono sul versante negativo registrano valori meno critici rispetto agli scorsi trimestri. I più sofferenti in quest ultima parte dell anno risultano i minerali non metalliferi (-8,6%, contro il - 10,7% dello scorso trimestre) e le manifatturiere varie (-8,1%). Il settore della meccanica riduce la contrazione tendenziale dal -12,4% dello scorso trimestre al -7,5%. I settori dell artigianato presentano variazioni della produzione su base annua comprese tra il -11,8% della meccanica e il -4,0% dell alimentare. Anche in questo caso si segnala un rallentamento della caduta per alcuni settori come la siderurgia (dal -14,8% al -9,6%), la gommaplastica (dal -11,5% al -7,5%), pelli-calzature (da -13,5% a -10,7%), abbigliamento (da -12,8% a - 10,7%), carta-editoria (da -9,2% a -7,5%) e meccanica (dal -12,8% al -11,8%). Svolta positiva per i beni di consumo finale (+0,4% la variazione congiunturale destagionalizzata). Ancora negativi i beni di consumo intermedi e i beni d investimento. Nell artigianato tutti i comparti risultano ancora sofferenti con un rallentamento della caduta tendenziale per i beni di consumo finale (da -9,1% a -8,3%). I dati sulla produzione per classe dimensionale evidenziano un miglioramento per tutte le classi, più marcato per la grande e media dimensione che registrano variazioni congiunturali positive (+1,7% le imprese da 50 a 199 addetti e +1,4% le imprese con più di 200 addetti). Le variazioni tendenziali sono ancora negative ma rallentano sensibilmente, da variazioni dell ordine

35 del -10% a variazioni intorno al -4%. Anche nell artigianato i migliori risultati sono appannaggio delle imprese maggiori, ma si tratta solo di un rallentamento della caduta (-9,4% la variazione tendenziale per le imprese con più di 10 addetti contro il -11,3% dello scorso trimestre). Rimane forte, ma in attenuazione, la concentrazione delle imprese nell area delle variazioni negative della produzione: nell industria, a fronte del 10% di imprese con variazione nulla, il 57% ha variazioni tendenziali molto negative (oltre il -5%) contro il 22% che ha variazioni molto positive (superiori al +5%). Sempre nell artigianato si riducono leggermente le posizioni in forte calo. A fronte del 17% di aziende stazionarie, sale al 13% la quota che registra in questo trimestre variazioni tendenziali molto positive, mentre scende al 63% la quota delle imprese con variazioni molto negative. Le aspettative sulla produzione degli imprenditori industriali per il primo trimestre 2010 vedono appaiarsi ottimisti e pessimisti si legge nello studio -, con un piccolissimo vantaggio per i secondi (-0,1% il saldo). Si è completamente riassorbito il divario negativo degli ultimi trimestri". Le aspettative sulla domanda estera continua la ricerca - confermano il saldo positivo già registrato nello scorso trimestre (+8,3%), mentre la domanda interna si avvicina sempre più all ingresso nell area positiva (-3,5% il saldo). Anche nel caso dell artigianato questa inversione di tendenza si consolida ma senza raggiungere ancora saldi positivi: -1,8% il saldo delle aspettative sulla produzione; -1,4% per la domanda interna; -2,3% per la domanda estera. Sia per l industria che per l artigianato le aspettative sull occupazione sono ancora pesantemente negative, ma occorre osservare che il 75% delle imprese industriali prevede di non variare i livelli occupazionali come anche l 84% delle imprese artigiane. Milano Formigoni: Stiamo reagendo alla Crisi Così il governatore dopo gli ultimi dati sull economia regionale. Puntiamo su capitale umano e innovazione La sta reagendo alla crisi, registra finalmente dei dati positivi e punta a consolidare la ripresa. Un lavoro che avverrà con il coinvolgimento di tutto il sistema lombardo. Lo ha ribadito il presidente Roberto Formigoni in occasione della presentazione dell'indagine trimestrale sull'economia lombarda messa a punto da, Confindustria e Regione. L'indagine ha permesso di registrare una svolta significativa. Dopo sei trimestri negativi, infatti, torna il segno positivo per la produzione industriale. Si tratta di un +0,4% (dato destagionalizzato) rispetto al trimestre precedente. La caduta tendenziale rallenta fortemente e migliorano le aspettative degli imprenditori. Positivi

36 gli ordini sia dall'estero (+2,2%) sia dall'interno (+3,3%). Si registra un arretramento del calo tendenziale dei livelli produttivi dell'industria (-5,7% dopo tre trimestri consecutivi con valori oltre il -10%). Le aziende artigiane manifatturiere registrano maggiori difficoltà rispetto all'industria, ma si stabilizzano sia la riduzione tendenziale della produzione (-10,0% su base annua) che il calo congiunturale (-2,8% rispetto al trimestre precedente, dato destagionalizzato). "Si tratta di dati - ha detto il presidente Formigoni che mostrano l'inizio di una reale inversione di tendenza, che confermano la nostra capacità di saper reagire alla crisi, ma che certamente non faranno venire meno l'attenzione di Regione al mondo del lavoro, in particolare l'occupazione, per il quale servono ulteriori azioni". "In quest'ottica - ha aggiunto Formigoni - va letta la decisione di Regione e Sistema Camerale di rinnovare l'accordo di Programma fino al Con questo strumento abbiamo investito, dal 2006 a oggi, 289 milioni di euro con effetti positivi sul territorio. Il nuovo Accordo migliora la sua efficacia sul fronte della competitività delle imprese, l'attrattività e la competitività dei territori e la microimpresa e l'artigianato con un rifinanziamento, per il 2010, di 66 milioni di euro". CAPITALE UMANO E INNOVAZIONE - Le leve del rilancio dell'economia lombarda, i fattori su cui investire, sono il capitale umano, l'innovazione e la coesione. "Puntando su queste leve - ha ricordato il presidente - Regione fa registrare oggi dati economici migliori di quelli non solo di regioni italiane ma anche europee". "Per quanto riguarda il capitale umano, grazie al sistema della Dote - ha spiegato Formigoni - Regione ha sostenuto il mondo del lavoro (112 milioni di euro), della formazione (25 milioni), il talento e il merito (58,4 milioni), non rinunciando ad affrontare alcuna delle crisi aziendali che si sono presentate sul territorio. L'accordo con il Governo sugli ammortizzatori sociali - che sono uno strumento, non certo il futuro, ha sottolineato Formigoni - ci ha visto spendere finora il 45% degli 1,5 miliardi di euro stanziati dall'accordo dello scorso anno con il Governo: è un tesoretto che consente di fare affidamento su risorse certe per i lavoratori in mobilità". IN ARRIVO NUOVO PACCHETTO PER LE IMPRESE - Formigoni ha ricordato anche la decisione della Regione di anticipare, per imprese agricole, i fondi della Politica agraria comune (Pac) per un totale di 300 milioni di euro e di dare sostegno ai piccoli Comuni per realizzare opere pubbliche (fino a euro). Non si deve poi dimenticare il ruolo di Regione nell'attivazione di Confiducia, che ha garantito, alla data del 29 gennaio, l'accesso agevolato al credito per 1307 aziende con un movimento di 165 milioni di euro. "Segnali, questi - ha detto Formigoni - della vicinanza concreta di Regione al mondo delle imprese e ai cittadini. Capitoli importanti per i quali, già settimana prossima, dopo il confronto con il mondo sindacale e imprenditoriale potremo, come Regione, annunciare altre innovative forme di sostegno alla ripresa".

37 11 MILIARDI DI GRANDI OPERE - "Occorre ora sostenere lo sviluppo e la ripresa - ha concluso Formigoni -. E lo si deve fare garantendo una continuità con le misure poste in essere anche in questa fase. Accanto a questo occorre portare a termine, in un'ottica di sviluppo sostenibile e di rispetto dell'ambiente, il grande progetto di infrastrutturazione di cui la ha bisogno. In questi mesi Regione ha confermato tutti gli investimenti previsti (11 miliardi) per realizzare le opere viarie e ferroviarie ed altre grandi opere pubbliche, tra cui voglio citare l'apertura dei cantieri della BreBeMi e l'imminente apertura di quelli della Pedemontana. Opere che migliorano la e offrono lavoro, un segnale concreto che Regione vuole continuare a essere al fianco del mondo imprenditoriale e dei cittadini sulla strada della crescita e del rinnovamento" 2/02/2010

38 TESTATA Virgilio notizie.it DATA 2 febbraio 2010 SOLDI / In IV trim. produzione torna positiva,male occupazione Formigoni "Dati confermano tendenza di uscita dalla crisi" Milano, 2 feb.- Dopo 18 mesi negativi, nell'ultimo trimestre del 2009 torna a crescere la produzione industriale in, ma proseguono le difficoltà a livello occupazionale. Dai dati elaborati da, Confindustria e Regione, emerge che a livello congiunturale, trimestre su trimestre, la produzione industriale è aumentata dello 0,4%, mentre a livello tendenziale la discesa si è limitata a -5,7% dopo tre trimetri consecutivi con valori superiori a -10%. Sul fronte occupazionale, invece, si è registrata una flessione per l'industria dell'1,5% accompagnata però da una leggera diminuzione della quota di aziende che fanno ricorso alla Cig (34,5%). "I dati confermano la tendenza positiva di uscita dalla crisi. L'attenzione adesso è rivolta all'occupazione e come Regione siamo molto vicini ai piccoli e medi imprenditori nella gestione delle crisi industriali", ha affermato il presidente della Regione Roberto Formigoni. Quanto agli ammortizzatori sociali, Formigoni ha confermato che "non ci sono preoccupazioni, abbiamo speso meno della metà del miliardo di euro ricevuto dal governo, e chi utilizza gli ammortizzatori deve passare una parte del tempo a riqualificarsi per trovare più facilmente lavoro". Positivo anche il bilancio del sistema "doti", mentre non è mancato un appunto alle banche con le quali "ci sono le criticità di sempre, i banchieri dovrebbero garantire un affiancamento superiore" alle imprese. "La vera sfida ora è l'occupazione", ha osservato il segretario generale della Cisl, Gigi Petteni. Secondo il sindacalista "bisogna andare oltre gli ammortizzatori sociali, servono politiche più mirate come i contratti di solidarietà e nuovi investimenti. Non bisogna dimenticarsi che in abbiamo perso 100mila posti di lavoro e altri 70-80mila sono a rischio".

39 TESTATA Notizie.it DATA 2 febbraio 2010 Economia, Roberto Formigoni: "Così stiamo reagendo alla crisi" 2 febbraio 2010 Ln - Milano) La sta reagendo alla crisi, registra finalmente dei dati positivi e punta a consolidare la ripresa. Un lavoro che avverrà con il coinvolgimento di tutto il sistema lombardo. Lo ha ribadito il presidente Roberto Formigoni in occasione della presentazione dell'indagine trimestrale sull'economia lombarda messa a punto da, Confindustria e Regione. L'indagine ha permesso di registrare una svolta significativa. Dopo sei trimestri negativi, infatti, torna il segno positivo per la produzione industriale. Si tratta di un +0,4% (dato destagionalizzato) rispetto al trimestre precedente. La caduta tendenziale rallenta fortemente e migliorano le aspettative degli imprenditori. Positivi gli ordini sia dall'estero (+2,2%) sia dall'interno (+3,3%). Si registra un arretramento del calo tendenziale dei livelli produttivi dell'industria (-5,7% dopo tre trimestri consecutivi con valori oltre il -10%). Le aziende artigiane manifatturiere registrano maggiori difficoltà rispetto all'industria, ma si stabilizzano sia la riduzione tendenziale della produzione (-10,0% su base annua) che il calo congiunturale (- 2,8% rispetto al trimestre precedente, dato destagionalizzato). "Si tratta di dati - ha detto il presidente Formigoni - che mostrano l'inizio di una reale inversione di tendenza, che confermano la nostra capacità di saper reagire alla crisi, ma che certamente non faranno venire meno l'attenzione di Regione al mondo del lavoro, in particolare l'occupazione, per il quale servono ulteriori azioni". "In quest'ottica - ha aggiunto Formigoni - va letta la decisione di Regione e Sistema Camerale di rinnovare l'accordo di Programma fino al Con questo strumento abbiamo investito, dal 2006 a oggi, 289 milioni di euro con effetti positivi sul territorio. Il nuovo Accordo migliora la sua efficacia sul fronte della competitività delle imprese, l'attrattività e la competitività dei territori e la microimpresa e l'artigianato con un rifinanziamento, per il 2010, di 66 milioni di euro". CAPITALE UMANO E INNOVAZIONE - Le leve del rilancio dell'economia lombarda, i fattori su cui investire, sono il capitale umano, l'innovazione e la coesione. "Puntando su queste leve - ha ricordato il presidente - Regione fa registrare oggi dati economici migliori di quelli non solo di regioni italiane ma anche europee". "Per quanto riguarda il capitale umano, grazie al sistema della Dote - ha spiegato Formigoni - Regione ha sostenuto il mondo del lavoro (112 milioni di euro), della formazione (25 milioni), il talento e il merito (58,4 milioni), non rinunciando ad affrontare alcuna delle crisi aziendali che si sono presentate sul territorio. L'accordo con il Governo sugli ammortizzatori sociali - che sono uno strumento, non certo il futuro, ha sottolineato Formigoni - ci ha visto spendere finora il 45% degli 1,5 miliardi di euro stanziati dall'accordo dello scorso anno con il Governo: è un tesoretto che consente di fare affidamento su risorse certe per i lavoratori in mobilità".

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