Senigallia 31 maggio Fondazione Giacomo Brodolini Istituto per la Ricerca Sociale

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1 Senigallia 31 maggio 2013 Fondazione Giacomo Brodolini Istituto per la Ricerca Sociale

2 La valutazione operativa La tipologia degli interventi I destinatari Le differenze territoriali L attuazione del programma L analisi strategica Il contesto Il raggiungimento dei target Punti di forza degli interventi Alcune sfide aperte Focus su: i giovani i Centri per l Impiego e la Formazione (CIOF) Indicazioni per la futura programmazione 2

3 La valutazione operativa ricostruisce la mappa ordinata della programmazione e della realizzazione dei progetti del POR Marche FSE con l obiettivo di rendere conto dei volumi delle attività erogate Nel 2012: le risorse impegnate ammontano a 206,5 milioni di euro, e raggiungono il 73,3% di quanto programmato; la capacità di spesa, pari a 157,2 milioni di euro, si attesta al 76% delle risorse impegnate; la quota di impegnato e capacità di spesa dell asse II - Occupabilità è superiore alla media regionale, per rispondere alle esigenze di lavoratori e imprese nella gestione dell attività anticrisi, mentre è inferiore alla media regionale la quota di impegnato sugli assi III - Inclusione e IV - Capitale Umano. Rispetto al 2011, la capacità di impegno è salita di 16,3 punti percentuali, mentre quella relativa alla spesa di 5,7 punti. Lo stato di attuazione dei progetti è positivo per la forte correlazione tra temi prioritari (cioè le categorie di spesa) e obiettivi specifici (ovvero le misure della programmazione). 3

4 I progetti formativi assorbono il 30% dell impegnato a livello regionale, e sono effettuati nelle province più industrializzate in misura pari o superiore al 50% delle risorse impegnate I progetti non formativi assorbono il 32% dell impegnato, e sono concentrati per oltre la metà nella Regione per l acquisto di beni/servizi Le work experiences assorbono il 17% dell impegnato, e sono concentrate ad Ascoli Piceno, e in misura minore a Macerata Gli aiuti alle imprese, la consulenza alle imprese, e la creazione d impresa assorbono meno del 10% dell impegnato, e sono concentrati ad Ascoli Piceno (gli aiuti alle imprese e la consulenza alle imprese), nella Regione (gli aiuti alle imprese) e a Macerata (la creazione d impresa) 4

5 Dei quasi 80mila destinatari attivati dal 2007, ben sono stati avviati nel 2012, con un incremento del 47,2% sul Il 51,6% sono donne I destinatari che hanno concluso l'attività entro la fine del 2012 rappresentano sono il 55,7% degli avviati), di cui il 54,0% appartiene alla componente femminile I destinatari sono concentrati sugli assi I Adattabilità (46%), II Occupabilità (23%), IV Capitale Umano (16%) e III Inclusione (12%) Rispetto all'età, i gruppi più numerosi sono le classi (20,9%) e (17,4%) quelli meno coinvolti sono le classi con meno di 15 e con 45 anni e più (sotto il 10%) Rispetto al livello di istruzione: 42,9% con formazione di base, 34,7% con istruzione secondaria superiore e 19,2% con istruzione terziaria, universitaria o superiore Rispetto allo stato occupazionale, il 52,6% dei destinatari sono occupati, il 29,2% disoccupati, il restante 15,6% inattivi Gli avviati con forti svantaggi sono di cui il 71,5% rappresentato da persone con disabilità 5

6 La realizzazione del Programma riflette le differenze della struttura produttiva territoriale e della capacità degli Organismi Intermedi di raccogliere le indicazioni e le domande delle forze sociali: ad Ascoli Piceno, ed in misura minore a Macerata, si ricorre in modo prevalente a misure focalizzate sull occupabilità e sulle politiche attive del lavoro; ad Ancona e Pesaro Urbino - province in cui è più sviluppata l attività manifatturiera - vi è un maggior ricorso a misure quali inclusione sociale e adattabilità; nella provincia di Fermo, la maggior parte delle risorse impegnate è riservata alla realizzazione di attività riferibili all Asse I con il 47,7% degli impegni di sua competenza; la Regione, infine, svolge prevalentemente un ruolo di rafforzamento del sistema scolastico e formativo, e quindi interviene attraverso le misure di capitale umano, con riferimento a corsi formativi lunghi, IFTS e ITS. 6

7 Nella spesa certificata dal Ministero per la Coesione Territoriale: la situazione del pagato appare nettamente superiore alla media; sul FSE Obiettivo Competitività, la Regione Marche ha un livello di risorse impegnate del 70%, rispetto ad una media del 75,7%; rispetto al 2011, si può notare come il ritardo di impegno fosse di ben 13 punti rispetto alla media, e che nel corso di un anno vi è stato un fortissimo recupero. Fattori che possono influire sulla performance dell impegnato: anzitutto le regioni operano con diversi livelli di accentramento, sia territoriale che nelle modalità di bando. Le Marche si caratterizzano per un elevato decentramento della spesa alle province e per un elevato frazionamento dei bandi di gara; nella Regione Marche opera poi una ripartizione regionale del patto interno di stabilità, che può comporta uno slittamento nella registrazione di impegno dovuto all attribuzione delle quote ai Comuni; il dato dell impegno è un indicatore parziale di performance, che va letto congiuntamente a quello dei pagamenti. Qui infatti la performance è migliore, il che significa una forte capacità di aderire alle esigenze di imprese e lavoratori, specialmente per l attività anticrisi. 7

8 Rispetto alla prospettiva di conclusione del programma, si conferma la presenza di un leggero ritardo, pari a circa 2-3 punti percentuali del programmato impegnato impegnato previs ob. teorico medio Tale ritardo non costituisce tuttavia ragione di preoccupazione. Sarebbe sufficiente un impegno di spesa 2013 anche soltanto inferiore di10 milioni a quello 2012 per rientrare perfettamente in linea con l utilizzazione di tutte le risorse programmate. 8

9 Le domande della valutazione strategica Le priorità strategiche della programmazione sono ancora valide o sono necessari dei correttivi per le mutate condizioni di contesto? Quali i destinatari coinvolti dagli interventi? Le riprogrammazioni hanno soddisfatto bisogni prioritari nel quadro socio-economico regionale e nei diversi contesti locali? Hanno tenuto conto di bisogni nuovi? Quindi, la valutazione strategica Esprime un giudizio in merito alla coerenza e alla significatività degli interventi del POR FSE della Regione Marche rispetto ai bisogni di intervento e ai target di destinatari rilevati ad inizio programmazione nel mercato del lavoro e del contesto socio-economico regionali 9

10 Punti di forza: Tasso di occupazione maschile superiore a quello medio italiano ed europeo Tasso di disoccupazione inferiore a quello medio italiano ed EU27 Tasso di disoccupazione maschile inferiore a quello medio europeo Livelli di scolarizzazione della popolazione giovanile superiori a quelli nazionali. Crescita della forza lavoro in possesso di un istruzione terziaria (post diploma) Quota di laureati in materie tecnico-scientifiche superiore alla media nazionale ed europea Punti di debolezza Elevate differenze di genere nei tassi di attività, occupazione e disoccupazione Crescente grado di precarietà della forza lavoro Forte contrazione dei flussi in entrata nel mercato del lavoro Forte aumento temporale della disoccupazione, in particolare giovanile, superiore alla media nazionale Crescita del lavoro non utilizzato (scoraggiati, disoccupati, lavoratori in CIG a zero ore, ) Crescita del fenomeno degli abbandoni della scuola secondaria superiore Quota di adulti coinvolti in percorsi di formazione continua e permanente lontana dagli obiettivi comunitari 10

11 Gli interventi avviati hanno raggiunto il 5,2% del totale della popolazione residente sia per le donne che per gli uomini Particolarmente elevati sono i tassi di copertura: dei giovani tra i 15 e i 24 anni (13,7%) gli individui con un livello di istruzione post secondaria e universitaria (10,4%) le persone in cerca di occupazione,sia inoccupati che disoccupati (38,7%) Nel caso degli immigrati e delle persone con disabilità, il tasso di copertura è pari rispettivamente al 5,6% e al 3,7% I tassi di copertura sono in crescita rispetto al 2011 per tutti i target considerati. Particolarmente consistente è la crescita del tasso di copertura delle persone in cerca di prima occupazione (+4,4 punti percentuali rispetto 2011) 11

12 Gli interventi si sono mossi nella direzione di garantire: il rispetto delle pari opportunità: 1) le donne sono più della metà (il 51,6%) dei destinatari degli interventi avviati; 2) l integrazione nel MdL dei migranti e delle persone con disabilità viene garantita con interventi distribuiti su tutti gli Assi; il supporto ed il sostegno alle persone in cerca di (prima) occupazione, mediante interventi avviati su tutti gli Assi ed in particolare sull Asse II (sul quale si concentra il 48,7% di inoccupati/disoccupati) e sull Asse IV (il 25,2%); la continuità del processo formativo dei lavoratori grazie all avvio di progetti di formazione continua per occupati e di formazione nell ambito dell apprendistato; la competitività regionale nel medio lungo periodo, grazie al rafforzamento del sistema dell istruzione e della formazione e dell innovazione e del trasferimento tecnologico realizzato mediante le iniziative avviate sull Asse IV; una buona copertura dei giovani presenti sul territorio regionale; un adeguato sostegno all inclusione dei giovani a rischio di marginalità sociale: i giovani immigrati e i giovani con disabilità sono sovrarappresentati in questa fascia di età (rispettivamente l 11,1% e il 4,8%, contro il 9,4% e il 3,5%, del totale dei partecipanti agli interventi FSE). 12

13 Si individuano anche alcune criticità che, soprattutto a causa del perdurare degli effetti negativi della crisi economica: l elevato di lavoratori coinvolti in crisi aziendali: i lavoratori in CIG equivalenti a zero ore, nel 2012, sono stimati il 2,2% dell occupazione dipendente in regione il permanere, nonostante i miglioramenti registrati di elevati differenziali di genere nei tassi di attività (15,6 pp), di occupazione (15,9 pp) e di disoccupazione (2,7 pp) il calo dei flussi in entrata nel mercato del lavoro e l incremento dell incidenza delle posizioni di lavoro temporaneo sul totale delle assunzioni, concentrato soprattutto sulla popolazione giovanile la quota di giovani tra i 30 e i 34 anni in possesso di un titolo di studio universitario (23,8%) è ancora distante dalla media Europea (34,6%) e dal valore target del 40% fissato tra gli obiettivi di Europa 2020, nonostante circa 1/5 dei destinatari delle iniziative cofinanziate dal FSE è costituito da persone con un livello di istruzione universitaria (tasso di copertura della popolazione con istruzione terziaria pari al 10,4%) la quota di adulti tra i 25 e i 64 anni coinvolti in percorsi di natura formativa nelle Marche si attesta al 5% contro il 5,7% dell Italia e l 8,9% della UE27, un dato distante dal valore target del 15%, previsto dalla strategia di Europa Dai dati di monitoraggio del POR Marche si evince, tuttavia, che ben il 9,7% della popolazione residente di età compresa tra i 25 e i 64 anni ha partecipato ad attività di natura formativa finanziata dal FSE 13

14 È stato effettuato un approfondimento sulla situazione dei giovani costruendo un indicatore composito (Italia=100) che verifica il posizionamento socio-economico della regione Marche rispetto alle altre regioni italiane per i giovani (tra i 15 e i 29 anni). Aree Var ranking Mercato del Lavoro 143,0 (4 ) 134,7 (8 ) - Imprenditoria 128,0 (5 ) 118,6 (7 ) - Istruzione 159,9 (3 ) 168,3 (3 ) = Aspetti Socio- Demografici 57,5 (17 ) 78,9 (12 ) + Effetti della crisi 90,9 (15 ) 86,9 (14 ) + Indice composito 118,8 (2 ) 119,2 (5 ) - posizionamento nella parte alta della classifica, ad indicare la presenza, nonostante la crisi, di un contesto socio-economico relativamente favorevole ai giovani rispetto al 2011, peggioramento relativo nel ranking dell indicatore composito e dei sottoindicatori mercato del lavoro ed imprenditoria 14

15 Si registra un intensificazione dei carichi di lavoro dal deterioramento del contesto: A fine 2012, gli iscritti alle liste di disoccupazione ha raggiunto le 150 mila unità, a fronte delle 98 mila di fine del 2007, con un incremento del 53% Nel 2012, le dichiarazioni di immediata disponibilità rilasciate sono 50 mila con una variazione complessiva del +71% rispetto al 2007, e i colloqui di orientamento quasi 60 mila con un aumento di oltre 23 mila rispetto al 2007 (65%) Fra il 2011 e il 2012 il flusso delle persone che si iscrivono alle liste di disoccupazione è aumentato di oltre 6 mila unità, ed i colloqui realizzati di oltre 8 mila unità per un incremento del 16% Il servizio di incontro domanda-offerta riguarda il 77% dei soggetti che hanno sostenuto il colloquio di orientamento, con un valore in leggera diminuzione rispetto a quanto rilevato nell'anno precedente, a causa di una generale diminuzione della domanda di lavoro (ed una forte contrazione rispetto al 2007 la, pari al 41%) dovuta agli effetti della crisi Inoltre, si registra un mismatch tra i profili professionali delle persone iscritte nelle liste di disoccupazione e le esigenze espresse dalle imprese: circa i tre quarti delle richieste del sistema produttivo non è andato a buon fine, una quota in leggero aumento rispetto al dato dell'anno precedente. 15

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