DOTTORATO DI RICERCA IN INFRASTRUTTURE E TRASPORTI SCHEDA PER L AMMISSIONE AL III ANNO DI CORSO. SEZIONE A Ricerca di Dottorato

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1 DOTTORATO DI RICERCA IN INFRASTRUTTURE E TRASPORTI SCHEDA PER L AMMISSIONE AL III ANNO DI CORSO Dottorando: Buonanno Sabatino Curriculum: Infrastrutture e trasporti Ciclo: XXX Tutore: Prof.ssa Maria Marsella Co-tutore interno: Ing. Michele Manunta Argomento della ricerca: Controllo di grandi aree urbane mediante l'impiego di metodi e tecnologie di elaborazione avanzati per la gestione, integrazione e analisi in modo efficiente di dati relativi alle deformazioni superficiali ottenuti mediante l impiego di metodologie interferometriche SAR satellitari. SEZIONE A Ricerca di Dottorato 1 Aggiornamento del programma logico e cronologico delle attività (Precisazione del tema prescelto per la Tesi finale; inquadramento delle attività già svolte e da compiere nell ultimo anno, con aggiornamento delle previsioni su obiettivi e metodologia; cronoprogramma). Il tema di ricerca prescelto riguarda lo sviluppo di tecniche e metodologie per l elaborazione efficiente, la consultazione, la gestione e l integrazione di dati SAR satellitari, elaborati con la tecnica SBAS-DInSAR ad alta risoluzione spaziale, con altre sorgenti informative, quali ad esempio dati GPS e misure in situ, per l analisi e il monitoraggio degli spostamenti superficiali in aree urbane. Lo sviluppo incontrollato delle città e la nascita di nuove aree metropolitane hanno messo in evidenza una serie di problematiche legate al territorio ed alle modificazioni indotte su di esso dalla costruzione di nuove infrastrutture civili e di trasporto. In particolare, la costruzione di nuove linee metropolitane urbane e di gallerie, necessarie per snellire il traffico in superficie, specialmente su gomma, comporta una serie d'interventi sul territorio legati in primo luogo agli scavi sotterranei. Altre importanti problematiche sono legate al verificarsi di fenomeni naturali di notevole impatto per la popolazione, soprattutto in aree fortemente urbanizzate, come le frane o alla presenza di bacini acquiferi sotterranei o, ancora, relative a fenomeni di subsidenza-sollevamenti con conseguenze importanti sulla stabilità degli edifici e delle strutture presenti nel territorio stesso. Dall analisi di questi elementi di vulnerabilità del territorio si evince come possa essere strategico avere a disposizione strumenti e metodologie per il monitoraggio frequente e dettagliato del territorio e delle aree urbane, con particolare attenzione agli edifici e alle singole strutture. Inoltre, è necessario disporre di adeguati strumenti per il controllo degli spostamenti e delle deformazioni del territorio, in modo da poter valutare ed eventualmente prevedere la risposta del terreno in seguito alla realizzazione di una nuova infrastruttura. Nell'ambito di tale programma di ricerca, una delle problematiche connesse con l'utilizzo di tecniche SAR in un contesto operativo è, però, la gestione della grande mole di dati a disposizione: dozzine di sensori radar, operanti a bordo di satelliti e aerei (e più di recente anche in sito), acquisiscono continuamente immagini della superficie terrestre richiedendo di archiviare, elaborare e gestire peta-byte di dati e risultati. La grande dimensione di questi dataset richiede strumenti più avanzati di quelli tradizionalmente utilizzati, durante tutte le fasi del processo di generazione delle misure, dall'acquisizione del dato alle attività di gestione necessarie per preservare l accesso a lungo termine alle misure, passando per la condivisione, l analisi e la visualizzazione dei risultati delle elaborazioni. Il progressivo aumento della dimensione dei dataset è legato, inoltre, alla necessità di analisi di serie di dati sempre più grandi, con l'obiettivo di estrarre informazioni aggiuntive rispetto a quelle che si potrebbero ottenere analizzando piccoli dataset relativi a brevi periodi temporali. Inserendosi in questo contesto l'attività di ricerca è orientata verso lo sviluppo di tecniche e strumenti che consentono di elaborare in modo parallelo questa grande mole di dati e una rapida consultazione e analisi dei dati elaborati. A tal fine, sono state impiegate strumenti e tecniche informatiche che garantiscono una elevata efficienza, in termini di portabilità, scalabilità e rendimento computazionale. L attività svolta in questo secondo anno si è focalizzata sul prosieguo delle attività programmate lo scorso anno. In modo particolare le attività svolte hanno riguardato: a) un approfondimento riguardo l utilizzo della tecnica di telerilevamento satellitare denominata Interferometria Differenziale Radar ad Apertura Sintetica (SBAS-DInSAR), che consente la generazione di mappe di velocità e serie temporali di spostamento per l analisi dei fenomeni deformativi superficiali, al fine di individuare ulteriori criticità

2 legate all introduzione di codice parallelo che sfrutta l architettura CUDA delle GPU NVIDIA e dell importazione del dato elaborato in un infrastruttura di gestione di dati geografici; b) il completamento delle attività legate all adattamento di GeoNode, che costituisce una piattaforma di riferimento per la costruzione di infrastrutture SDI (Spatial Data Infrastructure), che consente di realizzare infrastrutture complete e distribuite, aderenti agli standard dell Open Geospatial Consortium, Inc. (OGC), per la gestione, analisi, e integrazione dei dati telerilevati provenienti da diverse sorgenti informative. A tal fine sono state introdotte le modifiche necessarie per supportare i dati elaborati mediante la tecnica (SBAS-DInSAR) e la migrazione alla nuova piattaforma che ha introdotto anche una nuova interfaccia per il suo utilizzo con dispositivi mobile; c) la re-ingegnerizzazione di parte dei moduli della catena di elaborazione (SBAS-DInSAR) ad alta risoluzione, mediante linguaggio di programmazione C, che fa uso delle tecniche di programmazione parallela per l architettura CUDA delle schede grafiche NVIDIA; d) l analisi e l individuazione delle strategie di integrazione del sistema di catalogazione dei dati satellitari provenienti dalle piattaforme sentinel-1a /1B, della catena di elaborazione (SBAS-DInSAR) e del geoportale (su base GeoNode) per la consultazione, gestione e integrazione con altre sorgenti informative dei dati elaborati con la tecnica (SBAS- DinSAR) ad alta risoluzione. 2 Attività di ricerca realizzata nei primi due anni (identificazione e documentazione delle attività di: raccolta dati, sviluppo modelli, calibrazione, validazione delle procedure, eventuali criteri di autoverifica, etc.). Tutte le attività sopra elencate e svolte nei primi due anni sono state orientate a rendere trasparente all utente la complessità legata all integrazione dell enorme quantità di conoscenze (informatiche, di elaborazione del dato satellitare) al fine di consentire all utente di usufruire di uno strumento avanzato, basato sull integrazione di una grande varietà di fonti informative, per effettuare un controllo operativo ed efficace sulla estrazione di dati utili al monitoraggio di strutture antropiche. Le attività legate al punto 1.a) del presente documento hanno riguardato la ridefinizione dei formati dei dati al fine di includere al loro interno informazioni che ne consentissero una maggiore fruibilità da parte dell utente. Inoltre sono stati individuati i moduli relativi all elaborazione dei dati telerilevati ad alta risoluzione più time-consuming e isolate le problematiche legate alla loro introduzione nella catena di elaborazione. Le attività legate al punto 1.b) hanno riguardato la migrazione alla nuova piattaforma di GeoNode (versione 2.4), adattando i moduli sviluppati. In modo particolare sono stati aggiunti al modulo per l importazione del dato elaborato mediante la tecnica SBAS-DInSAR le seguenti features: - integrazione di un plug-in geocoder di google per un individuazione rapida delle strutture urbane; - sviluppo di un plug-in per GeoNode (GXP) che consente nel browser di ottenere uno screenshot della mappa visualizzata; - sviluppo di una funzionalità per la sovrapposizione di grafici relativi a dati di serie temporali di deformazioni di layer diversi; - sviluppo di un modulo che consente l aggiornamento dei dati relativi ad un layer già precedentemente caricato. Questa operazione, per come è progettato l algoritmo di elaborazione SBAS-DInSAR, richiede la sostituzione integrale delle serie di deformazione temporale calcolata per ogni singolo punto. Il modulo implementato consente di fare tale operazione senza far perdere i privilegi di accesso agli utilizzatori del layer. Le attività legate al punto 1.c) hanno riguardato l ingegnerizzazione e l implementazione di alcuni moduli della catena di elaborazione SBAS-DInSAR ad alta risoluzione. La logica di elaborazione del flusso informativo di questi moduli è intrinsecamente parallela: i moduli, infatti, effettuano lo stesso tipo di elaborazione sui singoli punti, partendo da strutture di dati comuni. Questo tipo di elaborazione si adatta bene all architettura CUDA, che consente di implementare moduli di elaborazione elementari che verranno eseguiti in parallelo. Le schede grafiche utilizzate per la nostra implementazione sono due GPU NVIDIA Tesla K20 dotate ciascuna di 5GB di RAM e di 2496 Core ad una frequenza di 700MHz. I moduli implementati ottimizzano l utilizzo della memoria disponibile sulle GPU, caricando dati relativi ad un congruo numero di punti con le strutture dati comuni, al fine di ridurre il trasferimento di informazione da e verso la memoria della GPU. Le attività legate al punto 1.d) hanno riguardato la progettazione dell integrazione del catalogo dei dati Sentinel 1A/1B sistema di elaborazione GeoPortale dei dati relativi alle informazioni di deformazione puntuale. L implementazione riguarderà algoritmi di integrazione e sviluppo di moduli web che consentano all utente di effettuare un elaborazione

3 semiautomatica del dato con relativa pubblicazione sul GeoPortale. Questa attività si pone come una naturale evoluzione ed espansione del lavoro già fatto e pensato in un ottica di una maggiore integrazione dei servizi sviluppati. 3 Esame delle problematiche emerse e degli aspetti critici (breve discussione degli elementi caratterizzanti il lavoro compiuto, con particolare attenzione agli aspetti più critici ed alle difficoltà emerse, con indicazione delle soluzioni individuate o delle alternative praticabili per la prosecuzione delle attività). Le problematiche emerse sono legate alla specificità degli algoritmi coinvolti per l elaborazione SBAS-DInSAR e alla necessità dell'utilizzo delle tecniche SAR in un contesto operativo caratterizzato da diversi tera byte di dati. La grande dimensione di questi dataset ha richiesto l analisi e l impiego di strumenti differenti da quelli tradizionali, durante tutte le fasi del processo di generazione delle misure, dall'acquisizione alle attività di gestione necessarie per preservare l accesso a lungo termine ai dati, passando per la condivisione, l analisi e la visualizzazione dei risultati delle elaborazioni. A tal riguardo sono state affrontate problematiche legate: 1) alla progettazione e realizzazione di un archivio di dati che consentisse una rapida e automatica archiviazione e reperimento degli stessi; 2) alla scelta delle tecnologie relative alla visualizzazione e integrazione con altre sorgenti di dati geografici dei dati elaborati con la tecnica SBAS-DInSAR; 3) alla scelta, delle tecnologie che, oltre a consentire l uso di strumenti di tipo OpenSource, consentisse la reingegnerizzazione degli algoritmi della tecnica SBAS-DInSAR in ambito parallelo con una particolare attenzione alla scalabilità in termini di risorse di calcolo; 4) all integrazione dei sistemi descritti ai punti precedenti al fine di costruire un sistema trasparente all utente, utilizzabile via web, che consentisse a partire dalla selezione dei dati di effettuare un elaborazione SBAS-DInSAR ad alta risoluzione in modo semiautomatico ottenendo come risultato la loro visualizzazione sul geoportale. Le criticità principali hanno riguardato principalmente i punti 2), 3) e 4). In merito al punto 2) la problematica principale ha riguardato l individuazione delle tecnologie, scalabili, OpenSource e OGC compliant che potessero in modo efficiente visualizzare su mappa via web in modo puntuale alcuni milioni di punti ottenuti dall elaborazione di dati SAR ad alta risoluzione in aree urbane. In tale ambito sono state individuate due criticità relative al geoportale Geonode: I) impossibilità di importare direttamente il risultato dell elaborazione come dato di tipo vettoriale; II) impossibilità di visualizzare, oltre alle informazioni spaziali di velocità di deformazione, anche le serie temporali di deformazione; Relativamente al punto I), sono stati implementati, nel linguaggio di programmazione perl, dei meccanismi che generano, a partire dal risultato dell elaborazione, una o più tabelle, in dipendenza dal numero di punti da visualizzare all interno del geodatabase (Postgres/Postgis). Tali tabelle, caricate in modo parallelo, vengono sincronizzate con GeoNode utilizzando il protocollo WMS di Geoserver. Dato il numero elevato di punti da visualizzare su mappa, si è fatto uso del servizio di GeoWebCache, per la costruzione offline di tile del dato. Per avere un perfetto allineamento tra le tile richieste da GeoNode e quelle precostituite di GeoWebCache, è stato necessario apportare qualche modifica al codice di visualizzazione di GeoNode. Il perfetto allineamento consente al visualizzatore presente nel Geoportale di richiedere al server WMS (Geoserver) le tile corrette per l area di interesse. Questo consente di alleggerire il lavoro del server in quanto evita che il dato venga riesaminato nella sua interezza per la costruzione della mappa da visualizzare e il tutto si riduce allo scambio di immagini png di pochi KB. Per quanto riguarda il punto II) il problema è stato superato inserendo nel geodatabase per ogni singolo punto una chiamata web al un modulo PHP che si occupa della costruzione dei grafici sovrapposti delle serie di deformazione temporale del punto. Il link che si occupa di effettuare la chiamata al modulo PHP viene recuperato insieme alle altre informazioni sul punto in esame da una chiamata GetFeatureInfo già presente in GeoNode. Per quanto emerso al punto 3) è stato necessario individuare una strategia che consentisse la re-ingegnerizzazione e implementazione solo delle parti di codice critico già presente nella catena di elaborazione SBAS-DInSAR e relativa integrazione con il codice già esistente. Questo perché il codice è prevalentemente scritto nel linguaggio IDL (Interactive Data Language) che allo stato attuale non consente in modo agevole di sfruttare appieno l architettura CUDA. Per la parallelizzazione del codice si è scelto di sviluppare moduli C utilizzando la libreria C-CUDA di NVIDIA.

4 Per quanto riguarda il punto 4) è stata necessaria un analisi dei requisiti per il sistema al fine di effettuare le opportune integrazioni al geodatabase utilizzato per il catalogo dei dati al punto 1). Gli aspetti più critici hanno riguardato la scelta delle tecnologie da utilizzare al fine dell integrazione delle tre componenti (catalogo catena di elaborazione SBAS- DinSAR e GeoNode). A tal proposito è stato scelto PHP come linguaggio per l implementazione di tutte le procedure lato server relative alla gestione e controllo via web dei processo di calcolo della catena SBAS-DinSAR. 4 Potenzialità di conseguire un impatto scientifico significativo (giudizio critico sulla efficacia ed originalità che la ricerca, al termine del Dottorato, potrà dispiegare, in relazione al quadro scientifico di riferimento e all evoluzione delle conoscenze in corso in ambito nazionale ed internazionale). Nell attività sviluppata durante questo dottorato di ricerca il lavoro è orientato allo sviluppo di metodologie efficienti per l analisi dei fenomeni di deformazione, tipici delle aree urbane, attraverso l uso di satelliti SAR ad alta risoluzione. L attività di ricerca si sta occupando dello sviluppo di tecniche di elaborazione che permettono sia l ottimizzazione dei tempi di calcolo dell elaborazione SBAS-DInSAR che la gestione, analisi e integrazione dei risultati dell elaborazione con altre sorgenti informative. La gestione, elaborazione, analisi e integrazione efficiente sia dei dati che dei risultati delle elaborazioni è diventata sempre più cruciale con l aumentare del numero di piattaforme satellitari e la conseguente riduzione dei tempi di rivisitazione sulle stesse aree. I sensori SAR delle piattaforme TerraSAR-X e COSMO-SkyMed hanno una risoluzione geometrica che si spinge fino ad 1m mentre la costellazione Sentinel-1A/1B arriva fino a 3m, permettendo alle tecniche SAR per il controllo delle deformazioni superficiali di essere applicate fino ad oggetti urbani singoli, quali ponti e strade ed edifici. All interno della mia attività di ricerca dei primi due anni, sono state valutate e implementate le tecnologie che meglio si adattano alla specificità dell elaborazione SBAS-DInSAR sia in termini di elaborazione in parallelo dei dati relativi ai punti di deformazione, che di gestione, analisi e integrazione del dato con altre sorgenti informative. Le soluzioni trovate consentiranno di acquisire, memorizzare ed accedere a grandi volumi di dati; effettuare analisi dei risultati in tempo quasi reale (anche in mobilità); gestire le diverse tipologie di dati (strutturati e non) acquisite da fonti diverse. Quindi lo sviluppo del sistema, che a partire dall acquisizione e catalogazione del dato fino all elaborazione e la pubblicazione in una infrastruttura SDI aderente agli standard OGC, consentirà di fornire alla comunità scientifica un ambiente, che in modo semiautomatico, consente una semplificazione di tutte le fasi legate alla catena di elaborazione SBAS-DInSAR. In un contesto scientifico dove la gestione di enormi quantità di dati e il loro trattamento assume un aspetto cruciale, il lavoro che si sta svolgendo in questa tesi, non solo consente di ottenere degli ottimi risultati in termini di tempi di elaborazione del dato (sui moduli re-ingegnerizzati il miglioramento delle prestazioni è stato valutato in circa un fattore 40), ma porta anche benefici nell ambito della gestione, analisi e integrazione dei risultati dei dati di deformazione ad alta risoluzione con altre sorgenti informative, che diventano non solo fruibili in termini spaziali e temporali attraverso agevoli visualizzazioni ma anche comparabili con dati rilevati da altre metodologie di misura. Inoltre l uso di tecnologie OpenSource aderenti agli standard OGC rende possibile l integrazione dei risultati ottenuti all interno di altri strumenti di analisi. Questi interventi ricopriranno un ruolo importante per l'analisi di tutte le strutture situate all'interno dell'area urbanizzata selezionata, e potranno dare un significativo contributo per la pubblica sicurezza, monitoraggio del rischio e altre importanti osservazioni geodediche che possono giocare un ruolo importante nell interpretazione dei fenomeni causati dall uomo. E da sottolineare, infine, che larga parte della ricerca è stata svolta in stretta collaborazione con l IREA-CNR di Napoli, uno dei più importanti centri di ricerca nel campo dell Interferometria SAR Differenziale. L istituto ha, infatti, in atto diverse cooperazioni con organizzazioni nazionali (varie Università ed Istituti del CNR) ed internazionali (JPL, DLR, Università americane). L IREA, inoltre, è Centro di Competenza, sull Interferometria SAR per il monitoraggio delle deformazioni del suolo, del Dipartimento di Protezione Civile Italiana.

5 5 Schema di impostazione della Tesi finale di Dottorato e programmazione delle attività di completamento. 6 Cronoprogramma (seguire lo schema seguente) n. Attività II Anno (consuntivo) III Anno STUDIO X X I II III IV I II III IV ANALISI DELLE CRITICITÀ X SVILUPPO WEBGIS X X X X GPU (CLOUD) X X X X SVILUPPO TESI X X X X X RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI Berardino, P., Fornaro, G., Lanari, R., & Sansosti, E. (2002). A new Algorithm for Surface Deformation Monitoring based on Small Baseline Differential SAR Interferograms. IEEE Transactions on Geoscience and Remote Sensing, 40, 11, pp Lanari, R., O. Mora, M. Manunta, J. J. Mallorquí, P. Berardino, E. Sansosti (2004): A Small Baseline Approach for Investigating Deformations on Full Resolution Differential SAR Interferograms, IEEE Transactions on Geoscience and Remote Sensing, Vol. 42, July Bonano, M., Manunta, M., Marsella, M. & Lanari, R., (2012), Long-Term ERS/ENVISAT Deformation Time-Series Generation at Full Spatial Resolution via the Extended SBAS Technique, Int. J. Remote Sens., 33, 15, pp , doi: / Ojha, Manunta M., Lanari R., Pepe A., (2015), The Constrained-Network Propagation (C-NetP) Technique to Improve SBAS-DInSAR Deformation Time-Series Retrieval in pubblicazione sulla rivista internazionale IEEE JSTARS Dalmasso S., Casagrande L., (2011). GeoNode condivisione di dati e applicazioni territoriali mediageo Bolelang Sibolla, Terence Van Zyl, Graeme McFerren, Derek Hohls, (2014) : Adding temporal data enhancements to the advanced spatial data infrastructure platform, AARSE2014 C. Clifton, J. Griffith e R. Holland, (2001). GeoNODE: An End-to-End System from Research Components International Conference on Data Engineering IEEE Geonode ( Hochberg R., (2012). Matrix Multiplication with CUDA, pubblicato da Shodor Education Foundation D. B. Kirk and W.-m. W. Hwu., (2010). Programming Massively Parallel Processors: A Handson Approach. Morgan Kaufmann Publishers Inc., San Francisco, CA, USA NVIDIA Corporation, (2011). The CUDA C Best Practices Guide v4.0.

6 SEZIONE B Attività di collaborazione e supporto; formazione ed acquisizione di capacità evolute (massimo 2 pagine) 1 Partecipazione alle attività di didattica presso la struttura di afferenza (attività seminariale, supporto alla didattica frontale, preparazione di materiale didattico, collaborazione per ricevimento studenti, collaborazione allo svolgimento di tesi di laurea e stages). - Attività seminariale sulla realizzazione ed utilizzo del catalogo dei dati satellitari multipiattaforma IREA- CNR - Attività seminariale sulle attività di adattamento e sull utilizzo del GeoPortale basato su GeoNode per la gestione, uso e integrazione con altre sorgenti informative dei risultati di deformazione ottenuti con la tecnica SBAS-DInSAR IREA-CNR 2 Attività di formazione (soggiorni presso strutture di didattica e ricerca in Italia e all estero, corsi curriculari o speciali frequentati, partecipazione a seminari, convegni, workshop, etc.). Partecipazioni a seminari, convegni, workshop, corsi - seminario: Geodinamica, gravimoti, elastomoti e maree, 22/09/2016 CNR-IREA Napoli - partecipazione al workshop Valutazione e Gestione del Rischio 2016" (VGR 2016) - ROMA Atti di congressi: - UNSUPERVISED PARALLEL SBAS-DINSAR CHAIN FOR MASSIVE AND SYSTEMATIC SENTINEL-1 DATA PROCESSING. M. Manunta, M. Bonano, S. Buonanno, F. Casu, C. De Luca, A. Fusco, R. Lanari M. Manzo, C. Ojha, A. Pepe, and I. Zinno - igarss 2016 IGARSS On the synergic exploitation of the EPOS and GEP infrastructures: a step forward in the collaboration between Satellite and Geoscience communities Manunta, Michele; Buonanno, Sabatino; Castalo, Raffaele; De Luca, Claudio; Lanari, Riccardo; Pepe, Antonio; Tizzani, Pietro; Zeni, Giovanni; Zinno, Ivana; Casu, Francesco IREA-CNR, Italy living planet symposium Epos TCS Satellite Data. Michele Manunta, Mioara Mandea, José Luis Fernández-Turiel, Salvatore Stramondo, Tim Wright, Thomas Walter, Philippe Bally, Francesco Casu, Giovanni Zeni, Sabatino Buonanno, Ivana Zinno, Pietro Tizzani, Raffaele Castaldo, Emilie Ostanciaux, Michel Diament, Andy Hooper, Francesco Maccaferri, and Riccardo Lanari EGU - Sentinel-1 DInSAR processing chain within Geohazard Exploitation Platform. Ivana Zinno, Manuela Bonano, Sabatino Buonanno, Francesco Casu, Claudio De Luca, Adele Fusco, Riccardo Lanari, Michele Manunta, Mariarosaria Manzo, Chandrakanta Ojha, Antonio Pepe EGU 3 Collaborazione a studi, ricerche, programmi strutturati (contributi in PRIN, ricerche di Facoltà e di Ateneo, convenzioni, etc., con inquadramento del programma e specificazione dell attività prestata). - Partecipazione alle attività di ottimizzazione della catena di elaborazione dei dati con tecnica SBAS e sviluppo del geoportale di visualizzazione dei risultati nell ambito dell Accordo Operativo che l Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell Ambiente (IREA) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ha stipulato con il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE). Tale Accordo ha lo scopo di effettuare un monitoraggio delle deformazioni superficiali delle aree di interesse per il MiSE, con particolare riferimento ai siti pilota sui quali saranno sperimentate per la prima volta gli Indirizzi e Linee Guida per il monitoraggio delle attività di sottosuolo, mediante analisi interferometriche e modellazioni multi-parametriche e multi-fisiche.

7 - Partecipazione alle attività nell ambito del progetto EPOS - European Plate Observing System per la creazione di una infrastruttura europea di ricerca nell ambito delle Scienze della Terra per lo sviluppo di strumenti per la gestione del geo-rischio e delle geo-risorse. In particolare l attività si è concentrata sull ottimizzazione di parti della catena di elaborazione dei dati e l integrazione dei risultati con altre sorgenti informative. SEZIONE C Informazioni (Tale sezione contiene le informazioni richieste alla fine ogni anno dall Ufficio Dottorati) 1) Titolare di borsa erogata dalla Sapienza - Università di Roma.SI NO x 2) Nazionalità Italiana.. 3) Dottorato in cotutela. SI x NO (se si indicare il cotutore Ing. Michele Manunta..) 4) Dottorato con doppio titolo.. SI NO x 5) Borsa con finanziamento esterno. SI NO x 6) Università di provenienza Università degli studi del Sannio. 7) Numero di mensilità di ricerca spese in una struttura di ricerca estera 0 8) Finanziamenti all interno di reti internazionali di formazione alla ricerca..si NO x 9) Pubblicazioni e altri prodotti degli ultimi 3 anni Per le aree bibliometriche. Articoli pubblicati su riviste peer-reviewed internazionali (ed eventualmente proceedings per le aree che accettano) con impact factor (indicizzate WoS) o indicizzate Scopus. Per le aree non bibliometriche. Prodotti editoriali pubblicati dai dottorandi come Monografie dotate di ISBN e/o pubblicazioni in riviste di fascia A (o prodotti editoriali equivalenti ammessi dalla VQR).

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