ALLE IMPRESE ASSOCIATE. Si riportano di seguito alcuni recenti provvedimenti riguardanti il settore degli appalti pubblici.

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1 CIRCOLARE N ALLE IMPRESE ASSOCIATE LORO SEDI Oggetto: Aggiornamenti in tema di appalti pubblici. Si riportano di seguito alcuni recenti provvedimenti riguardanti il settore degli appalti pubblici. Elevate in via transitoria le soglie per l affidamento diretto e la procedura negoziata (solo per i lavori). Legge 30 dicembre 2018 n. 145, art. 1, comma 912. Fino al 31 dicembre 2019 le stazioni appaltanti possono procedere: a) all affidamento diretto, previa consultazione di tre operatori economici, ove esistenti, di lavori di importo superiore ad 40 mila ed inferiore ad 150 mila; b) mediante procedura negoziata, invitando non meno di 10 operatori economici, per lavori di importo pari o superiore ad 150 mila ed inferiore ad 350 mila. Le suddette procedure si aggiungono a quelle ordinariamente previste dall articolo 36, comma 2, del codice 50/2016. Nell ipotesi a) l affidamento deve essere preceduto da una consultazione, ossia, ad esempio, un confronto tra preventivi richiesti a tre differenti imprese; l ipotesi b) invece richiede un avviso esplorativo, o manifestazione di interesse, cui seguirà l individuazione di un numero minimo di imprese (10) da invitare alla procedura negoziata. Pubblicato il prezzario regionale delle opere pubbliche. D.g.r 28 dicembre 2018 n. XI/1129. Il codice 50/2016 stabilisce che per i contratti relativi ai lavori, il costo dei prodotti, delle attrezzature e delle lavorazioni è determinato sulla base dei prezzari regionali, aggiornati annualmente; regione Lombardia, con la delibera sopra indicata, ha pubblicato il prezzario delle opere pubbliche - in vigore dall 1 gennaio 2019 che costituisce il riferimento per la determinazione degli importi dei lavori pubblici. Dall applicazione del prezzario in esame sono esclusi i progetti a base di gara approvati entro il 30 giugno Inoltre, in via sperimentale e per l annualità in corso, viene riconosciuta la possibilità di adottare per alcune voci di opere compiute (demolizioni, rimozioni, scavi, movimenti terre, opere in c.a., iniezioni, ripristini ed

2 opere stradali) i seguenti coefficienti di variazione percentuale su base territoriale: Bergamo e Brescia 5%; Cremona, Mantova e Pavia 6%; Varese, Como, Lecco e Sondrio 8%. Il prezzario è pubblicato sul seguente sito regionale: Subappalti non autorizzati Elevate le sanzioni. Legge 1 dicembre 2018 n. 132, art. 25. A seguito dell aggravamento delle sanzioni introdotte con la disposizione in esame, invitiamo a verificare che, a fronte della richiesta di autorizzazione al subappalto, sia formalmente rilasciato dall ente il provvedimento richiesto, ovvero in caso di decorso del termine per la formazione del silenzio assenso (una volta decorso il termine di 30 giorni, o di 15 giorni per i cosiddetti microsubappalti, a sensi dell art. 105, comma 18 del codice 50/2016) a comunicare formalmente alla stazione appaltante l avvenuto decorso del termine per l autorizzazione. Ora, l art. 21 della legge 646/9182, definisce come subappalto illecito il delitto che si configura quando chiunque, avendo in appalto opere riguardanti la pubblica amministrazione, concede anche di fatto, in subappalto o a cottimo, in tutto o in parte le opere stesse, senza l autorizzazione dell autorità competente. Le nuove sanzioni prevedono a carico dell appaltatore che abbia affidato lavori in subappalto senza autorizzazione la reclusione da uno a cinque anni (vecchia sanzione, l arresto da sei mesi ad un anno) e la multa (vecchia sanzione, l ammenda) non inferiore ad un terzo del valore dell opera concessa in subappalto. Identica la pena reclusiva prevista a carico del subappaltatore e dell affidatario del cottimo, con una multa pari ad un terzo del valore dell opera ricevuta in subappalto o in cottimo. É, inoltre, prevista la facoltà per l amministrazione appaltante di chiedere la risoluzione del contratto. Art. 80 del codice - Modificata la causa di esclusione riferita all illecito professionale. Art. 5 del decreto-legge 14 dicembre 2018, n Tra i motivi di esclusione elencati nell art. 80 del codice 50/2016, riportati nel documento di gara unico europeo DGUE -, una particolare delicatezza comporta l insieme dei fatti che possono essere ricondotti al concetto di grave illecito professionale, contenuto nel comma 5, lettera c); il decreto-legge in esame ha sostituito la declaratoria di tale lettera con le tre seguenti fattispecie (il quinto comma prevede che le stazioni appaltanti escludono dalla partecipazione alla procedura d appalto un operatore economico in una delle seguenti situazioni, anche riferita a un suo subappaltatore rientrante nella terna dei subappaltatori qualora): c) la stazione appaltante dimostri con mezzi adeguati che l operatore economico si è reso colpevole di gravi illeciti professionali, tali da rendere dubbia la sua integrità o affidabilità; c-bis) l operatore economico abbia tentato di influenzare indebitamente il processo

3 decisionale della stazione appaltante o di ottenere informazioni riservate a fini di proprio vantaggio oppure abbia fornito, anche per negligenza, informazioni false o fuorvianti suscettibili di influenzare le decisioni sull esclusione, la selezione o l aggiudicazione, ovvero abbia omesso le informazioni dovute ai fini del corretto svolgimento della procedura di selezione; c-ter) l operatore economico abbia dimostrato significative o persistenti carenze nell esecuzione di un precedente contratto di appalto o di concessione che ne hanno causato la risoluzione per inadempimento ovvero la condanna al risarcimento del danno o altre sanzioni comparabili; su tali circostanze la stazione appaltante motiva anche con riferimento al tempo trascorso dalla violazione e alla gravità della stessa. La nuova formulazione in esame, in vigore dal 15 dicembre 2018, detta tre autonome situazioni la cui sussistenza può causare l esclusione dell impresa dalla procedura di gara (oppure determinare il diniego dell autorizzazione al subappalto). Si assiste, innanzitutto, ad una maggiore indeterminatezza del concetto di grave illecito professionale, dato che le ipotesi esemplificative riportate nel previgente testo sono state ora sostituite da due ulteriori cause di esclusione, rispettivamente riprodotte nella lettera c-bis) e nella lettera c-ter); si fa notare anche che ora la presenza di precedenti casi di risoluzione per inadempimento, oppure di condanne al risarcimento del danno, potranno essere vagliate dall ente appaltante come episodi riconducibili al concetto di grave illecito professionale, essendo venuto meno il richiamo alla loro contestazione dinnanzi al giudice. Considerata, come detto, la delicatezza e l incertezza sul giudizio di tali cause di esclusione, legate ad un ineluttabile margine di apprezzamento in capo all ente appaltante, tenuto altresì conto delle linee guida di ANAC n. 6/2017 a suo tempo dedicate proprio alla definizione del concetto di grave illecito professionale ed in attesa sia dell esito della procedura di infrazione avviata contro l Italia per il mancato allineamento del codice alle direttive comunitarie sugli appalti, sia del provvedimento della Corte di Giustizia Europea chiamata ad esprimersi proprio sul tema in esame, risulta nei fatti assai arduo azzardare indicazioni utili alle imprese che si dovessero trovare in casi di risoluzione contrattuale per inadempimento. La fatturazione nei raggruppamenti temporanei di imprese. Agenzia delle Entrate-principio di diritto n. 17 del 17 dicembre 2018 Il rapporto esistente tra le associate e la capogruppo di un RTI si inquadra, giuridicamente, nella figura del mandato collettivo speciale con rappresentanza. Ne deriva che gli obblighi di fatturazione nei confronti della stazione appaltante sono assolti dalle singole imprese associate relativamente ai lavori di competenza da ciascuna eseguiti. Questo il principio espresso dall Agenzia delle Entrate lo scorso 17 dicembre 2017 (provvedimento allegato alla presente). In buona sostanza, ogni componente il raggruppamento dovrà fatturare direttamente nei confronti della stazione appaltante la quota dei lavori eseguiti.

4 Posticipata al 15 Aprile 2019 l operatività dell Albo dei commissari di gara. Comunicato del presidente ANAC del 9 gennaio Nelle procedure di gara in cui il criterio di aggiudicazione viene stabilito nell offerta economicamente più vantaggiosa, o migliore rapporto qualità/prezzo, il codice (articoli 77, 78 e 216 comma 12 del codice; linee guida 5/2018 di ANAC) prevede che la scelta della migliore offerta sia affidata al giudizio di una commissione giudicatrice, composta di un numero dispari di commissari (massimo cinque) che, nel sistema a regime, dovranno essere risultare iscritti in uno specifico Albo istituito presso l ANAC. In base ad alcuni provvedimenti (comunicato del presidente ANAC del 18 luglio e del 6 settembre 2018) l entrata in vigore del nuovo sistema era stata inizialmente fissata al 15 gennaio 2019; è invece stata posticipata al 15 aprile 2019 (data da riferire al termine di scadenza per la presentazione delle offerte) a causa del basso numero dei soggetti iscritti. I componenti la commissione dovranno essere pubblicamente sorteggiati dalla stazione appaltante da una rosa di candidati preventivamente comunicata dall ANAC. GT giovanni.taiocchi@ancebergamo.it All./

5 Divisione Contribuenti Principio di diritto n. 17 OGGETTO: Articolo 11, comma 1, lett. a), legge 27 luglio 2000, n Articolo 21 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633 Raggruppamento temporaneo di imprese. Il rapporto esistente tra le associate e la capogruppo di un raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) - istituito per l esecuzione di un appalto pubblico - si inquadra, giuridicamente, nella figura del mandato collettivo speciale con rappresentanza, che, ai sensi dell articolo 48, comma 16, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (c.d. codice appalti pubblici e contratti di concessione) " non determina di per sé organizzazione o associazione degli operatori economici riuniti, ognuno dei quali conserva la propria autonomia ai fini della gestione, degli adempimenti fiscali e degli oneri sociali". Ne deriva che gli obblighi di fatturazione ai sensi dell articolo 21 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, nei confronti della stazione appaltante, sono assolti dalle singole imprese associate relativamente ai lavori di competenza da ciascuna eseguiti. IL CAPO DIVISIONE AGGIUNTO Pier Paolo Verna (firmato digitalmente)