COMUNE DI ANZOLA Domenica, 22 novembre 2015

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1 COMUNE DI ANZOLA Domenica, 22 novembre 2015

2 COMUNE DI ANZOLA Domenica, 22 novembre 2015 Economia e lavoro 22/11/2015 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 30 Premio a Persiceto: il 'Mirasole' di Cimini trattoria dell' anno 1 Politica locale 22/11/2015 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 21 Persiceto, i tributi diventano fai da te Imu e Tasi si calcolano online 2 Sport 22/11/2015 Il Resto del Carlino Pagina 12 Anzolavino: il pericolo è Riolo 3 22/11/2015 Pagina 9 D.COL. M.ROG La manovra riparte da sicurezza e Sud 4 22/11/2015 Pagina 9 DAVIDE COLOMBO Spending review a regime con la riforma del 6 22/11/2015 Pagina 10 Pacchetto Sud in arrivo alla Camera Riduzione Ires vincolata alla clausola /11/2015 Pagina 11 ALESSANDRO SACRESTANO Le Regioni devono riscrivere i requisiti per le «gare» 9 22/11/2015 Pagina 12 FEDERICA MICARDI Confermato lo stop alla Tasi sulla prima casa 10 22/11/2015 Pagina 12 LUIGI LOVECCHIO Esenzione estesa per il comodato ai parenti disabili entro il 2 grado 11 22/11/2015 Pagina 12 LU. LO Lotta agli affitti in nero: l' inquilino deve pagare «solo» l' /11/2015 Pagina 12 LUCA DE STEFANI Risparmio energetico e recupero edilizio, /11/2015 Pagina 13 MARIO CALDERINI L' innovazione diventa una gara 15 22/11/2015 Pagina 19 Tornata di proroghe brevi per evitare ingorghi e multe 17

3 Pagina 30 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Economia e lavoro Premio a Persiceto: il 'Mirasole' di Cimini trattoria dell' anno 'Miglior trattoria dell' anno': è il premio assegnato quest' anno a Franco Cimini, titolare dell' Osteria 'Il Mirasole' di Persiceto, nell' ambito della presentazione della guida l' Espresso 'Ristoranti d' Italia' 1

4 Pagina 21 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Politica locale Persiceto, i tributi diventano fai da te Imu e Tasi si calcolano online PERSICETO SI AVVICINANO le scadenze per il pagamento dei tributi: il 16 dicembre scade il termine per il saldo della Tasi e dell' Imu mentre la seconda rata della Tari deve essere pagata entro il 31 dicembre. Sul sito web del Comune di Persiceto si può calcolare on line Tasi e Imu. La Tari viene invece gestita da Geovest che ha mandato a casa appositi avvisi di pagamento con allegati i modelli F24 precompilati per effettuare il versamento. Per quanto riguarda la Tasi sul sito del Comune, nella sezione tributi, è possibile trovare la tabella riepilogativa delle detrazioni ed effettuare il calcolo; per il versamento della seconda rata Imu, è possibile consultare la tabella riepilogativa delle aliquote e calcolare l' importo. 2

5 Pagina 12 Il Resto del Carlino Sport Prima Categoria Anzolavino: il pericolo è Riolo Bologna GIORNATA numero 12 in Prima Categoria. Prima girone D: Castellarano Vignolese, Flos Frugi Bellarosa, Lama Manzolino, Levizzano Gorzano, Maranello Cerredolese, Pgs Smile Castellettese, Polinago Calcara Samoggia, Vezzano Montagna. La classifica: Vignolese 27, Castellarano 23, Maranello 22, Cerredolese 20, Pgs Smile 17, Manzolino 16, Atletico Montagna, Levizzano 15, Polinago 14, Calcara Samoggia, Vezzano 13, Virtus Gorzano, Flos Frugi 11, Castellettese, Lama 9, Bellarosa 8. Prima girone E: Antonio Placci Bubano Sesto Imolese, Airone Cagliari, Bononia Zola Predosa, Castel del Rio Futa, Dozzese San Benedetto Val di Sambro, Osteria Grande Ozzanese, Riolo Terme Anzolavino, United Montefredente Castenaso. La classifica: Anzolavino 27, Sesto Imolese 24, Castel del Rio 19, Bononia 18, Cagliari, San Benedetto Val di Sambro, United Montefredente 17, Dozzese, Osteria Grande 16, Futa 14, Placci Bubano, Zola Predosa 12, Airone 10, Riolo Terme, Atletico Castenaso Van Goof 9, Ozzanese 4. Prima girone F: Basca Casumaro, Bentivoglio Poggese, Boncellino e Bagnacavallo XII Morelli, Bosco Consandolo, Funo Bevilacquese, Galeazza Real Fusignano, Nuova Codigorese Molinella Reno, Tresigallo Gallo. La classifica: Casumaro, Basca 23, Molinella Reno 21, XII Morelli, Bevilacquese 19, Bentivoglio, Real Fusignano 18, Funo, Gallo, Consandolo 17, Galeazza 15, Nuova Codigorese 14, Tresigallo, Poggese 8, Boncellino e Bagnacavallo 7, Bosco 4. Marco Salicini. 3

6 Pagina 9 La manovra riparte da sicurezza e Sud Caccia alle risorse per le coperture, al momento certa una mini dote da 150 milioni roma Il "pacchetto Sud" con la scelta tra minicredito di imposta sugli investimenti ed estensione della decontribuzione per i neoassunti al 40%. La dote rafforzata per la sicurezza, che Palazzo Chigi sta determinando alla luce dell' emergenza terrorismo aperta da ormai una settimana. Le risorse per assicurare continuità ai servizi gestiti dagli enti di area vasta (edilizia scolastica e strade delle ex Province). I miniritocchi sulla settima salvaguardia e l'«opzione donna», per includere piccole platee che rischiamo di non essere coperte dalle nuove misure. Sono i quattro fronti su cui si concentrerà l' esame della Camera sulla Stabilità appena approvata in prima lettura a Palazzo Madama. Anche se non è escluso che la partita si possa riaprire su altri due nodi: sanità e tetto all' uso del contante. Chiuso il primo round a saldi invairiati e con una ricomposizione degli aggregati di spesa ed entrata di 600 milioni sul 2016 e 300 negli anni successivi, la manovra dovrà restare entro i limiti di indebitamento netto programmato al 2,2% per l' anno venturo, visto che il "via libera" europeo sulla clausola migranti (vale due decimali di Pil) non arriverà prima dei prossimi mesi. Per le modifiche "prenotate" alla Camera, Palazzo Chigi ha già messo in campo una dote analoga a quella prevista per il Senato: 150 milioni del Fondo per le poliche economiche. Che è però al netto delle eventuali ulteriori risorse da destinare alla sicurezza, magari sfruttando l' ulteriore flessibilità di cui ha parlato questa settimana il presidente Jean Claude Juncker. E della possibilità di ricavare un' altra mini dote agendo con coperture collegate alle spese rimodulabili 2015 come già accaduto a Palazzo Madama. Anche se sull' utilizzo di queste spese resta l' incognita coperture per il decreto "Happy days" varato una settimana fa ma non ancora pubblicato, mentre in Stabilità è stato assorbito il decreto salva regioni, che consente ai Governatori di spalmare in 30 anni i disavanzi prodotti dalla gestione dei fondi sblocca debiti. Tra i nodi da sciogliere c' è anche quello del "salva delibere" comunali, mentre i sindacati spingono per allargare la dote per il rinnovo dei contratti pubblici. Proprio ieri la leader della Cgil, Susanna Camusso, e il numero uno Fiom, Maurizio Landini, sono scesi in piazza a Roma nel corteo delle tute blu Cgil contro la manovra: «Continua a non dare risposte su Mezzogiorno, pensioni, occupazione e giovani», ha detto Camusso. Gli emendamenti approvati al Senato intervengono in materia di tassazione immobiliare disponendo, tra l' altro, la riduzione delle imposte Imu e Tasi sugli immobili locati a canone concordato nella misura del 25% rispetto all' imposta determinata in base all' aliquota stabilita dal Comune. Sull' edilizia popolare, è estesa la riduzione al 50% dell' aliquota d' imposta sui redditi societari, attualmente prevista per gli Iacp Continua > 4

7 Pagina 9 < Segue e loro consorzi, agli enti aventi le stesse finalità, anche se istituiti in forma societaria. Per le giovani coppie viene poi potenziata la detrazione del 50% ai fini Irpef delle spese sostenute nel 2016 per l' acquisto di mobili per l' abitazione principale, che si applicherà su un ammontare complessivo fino a euro. Per l' istruzione è disposto l' incremento del fondo integrativo per la concessione di borse di studio (5 milioni), delle risorse per le scuole paritarie (25 milioni), quelle destinate al fondo per l' acquisto dei libri di testo per la scuola dell' obbligo (10 milioni per tre anni) e l' incremento del fondo per il finanziamento ordinario dell' Università (di 25 milioni nel 2016 e 30 dal 2017). A favore dell' Emilia Romagna e della Lombardia, per il completamento della ricostruzione nei territori colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012, si dispongono, per il 2016, misure che consentiranno di utilizzare pienamente le risorse destinate agli stessi territori nella misura di 190 milioni. Ridotto poi il taglio delle risorse destinate a Caf e patronati. RIPRODUZIONE RISERVATA. D.COL. M.ROG 5

8 Pagina 9 L' ultima legge di Stabilità. Pronto il decreto sulla nuova struttura contabile Spending review a regime con la riforma del Bilancio roma Dall' anno prossimo la politica di bilancio dovrebbe correre su binari nuovi, quelli dettati dalla traduzione in norme e procedure definitive del principio dell' equilibrio tra entrate e spese e di sostenibilità del debito pubblico. Canoni rafforzati nel 2012 dal Governo Monti con il nuovo articolo 81 della Costituzione e la legge n. 243, il cui rispetto è indispensabile per l' allineamento dell' Italia alla governance europea prevista dal fiscal compact. Per il 2017 non ci saranno più una legge di Stabilità e una legge di Bilancio distinte ma un unico provvedimento di natura sostanziale, che conterrà nella prima parte norme di variazione di entrata e di spesa come fa oggi la Stabilità, con una seconda sezione con invece le previsioni di entrata e spesa a legislazione vigente con la relativa parte tabellare ridefinita. Il passaggio è decisivo: la nuova legge di bilancio diventerà lo strumento base per la riallocazione delle risorse e il veicolo di verifica di tutte le politiche pubbliche. Addio "variazioni al margine" e leggi di Stabilità che incidono al massimo sul 3 4% della spesa primaria: con la nuova legge di Bilancio unificata Governo e Parlamento in ogni esercizio avranno possibilità di decidere quasi per intero sulla spesa della Pa centrale al netto degli interessi. Prima di arrivare a questa unificazione (per farlo serve una legge) mancano però ancora un paio di passaggi non semplici per la riforma della struttura del bilancio pubblico: due decreti legislativi da adottare in tempi strettissimi, visto che una delega scade a fine dicembre e la seconda a fine marzo 2016 (le deleghe sono previste dagli articoli 40 e 42 della legge 196/2009). Con il primo testo, che il ministro dell' Economia Pier Carlo Padoan dovrebbe portare a breve in Consiglio dei ministri, si punta a integrare la spending review nell' ordinario processo di bilancio: una "istituzionalizzazione" che ci porterà fuori dall' incerta stagione dei commissari straordinari. Nel nuovo schema operativo previsto da questo dlgs il focus si sposta dalla "spesa storica" ai "programmi", con quello che i tecnici chiamano approccio "top down". Significa che, fissati gli obiettivi di spesa triennali con il Def di aprile, nel successivo mese di maggio sulla base delle rendicontazioni dei ministeri e degli obiettivi indicati, con un decreto del Presidente del Consiglio (Dpcm) vengono fissati i budget che ogni ministero gestirà con ampi margini di flessibilità e programmazione. I ministeri potranno gestire in autonomia, con decreti propri e non più dell' Economia, nuove destinazioni di spesa, rifinanziamenti o definanziamenti, nell' ambito del budget assegnato. E il Mef effettuerà un monitoraggio sulla base di accordi con ogni amministrazione (o ministero) di spesa con una valutazione continuativa sulla medesima spesa durante l' intero ciclo di bilancio. Continua > 6

9 Pagina 9 < Segue È la «spending review a regìme» preconizzata ai suoi tempi da esperti come Piero Giarda e già praticata in altri paesi dell' Uem. L' altro passo in avanti per ampliare il perimetro delle spese che rientrano nella "decisione di bilancio" verrà fatto con la progressiva cancellazione delle gestioni extracontabili (articolo 7 del dlgs) mentre sul fronte della gestione delle attività si prevedono nuove semplificazioni per garantire tempi rapidi e certi dei pagamenti. Infine i ministeri dovranno adattarsi a un sistema di contabilità integrata finanziaria ed economico patrimoniale, con un piano dei conti integrato che consentirà la massima trasparenza e possibilità di lettura da parte del Parlamento. Se oggi i ministeri inviano al Mef le proprie indicazioni per la compilazione della Stabilità dopo l' estate, con la nuova struttura di bilancio tutto verrebbe anticipato alla prima parte dell' anno. Sulle tempistiche di presentazione dei documenti di finanza pubblica, ferma la presentazione del Def in aprile e della Nota di aggiornamento (Nadef) tra il 20 e il 25 settembre, il ministro dell' Economia punterebbe ad anticipare al 5 ottobre il varo del nuovo Ddl di bilancio unificato lasciando al 15 ottobre l' invio a Bruxelles del Documento di programmazione di bilancio (Dpb). Ma sulla calendarizzazione ci sarebbero anche opinioni diverse, emerse nel corso dell' indagine conoscitiva condotta sul tema dalle due commissioni Bilancio di Camera e Senato. Fin qui s' è detto del primo dei due decreti legislativi da approntare in lìmine con la scadenza della delega, essendo l' altro, dedicato al rafforzamento del bilancio per cassa, da chiudere come detto entro il marzo prossimo. Poi seguirebbe il disegno di legge che dà vita alla nuova legge di bilancio unificata, da approvare a sua volta in tempi molto stretti se si vuole utilizzare lo strumento (come previsto) già nella prossima sessione di bilancio per la programmazione Si riuscirà in poche settimane a chiudere tutto questo percorso di riforma? In Parlamento se ne dubita molto. Tant' è vero che nel documento finale redatto dopo l' indagine conoscitiva sulla riforma delle procedure di bilancio (hanno partecipato Bankitalia, Ragioneria, Istat, Ufficio di Bilancio) si propone al Governo di rinunciare alle due deleghe accorpando i contenuti dei due decreti legislativi in un disegno di legge unico da discutere, comunque, in tempi brevissimi. Nelle prossime settimane si capirà quale strategia avrà la meglio e non mancheranno i momenti di confronto duro: in Parlamento, per fare un solo esempio, c' è chi, come il presidente della Commissione Bilancio, Francesco Boccia, vorrebbe abbandonare il ricorso alle clausole di salvaguardia nella nuova legge di Bilancio, mentre al ministero dell' Economia le opinioni sono un po' diverse..@columbus63 RIPRODUZIONE RISERVATA. DAVIDE COLOMBO 7

10 Pagina 10 INTERVENTI IN SOSPESO Pacchetto Sud in arrivo alla Camera Riduzione Ires vincolata alla clausola migranti Toccherà alla Camera correggere la manovra per fare posto al pacchetto Sud. Alla fine, infatti, le nuove misure per il sostegno al Mezzogiorno non sono state inserite al Senato perché il Governo ha deciso di effettuare un' ulteriore riflessione sugli interventi da adottare e sulle risorse da utilizzare visto anche il margine di manovra finanziario molto limitato per nuovi correttivi. L' esecutivo ha però garantito che un nuovo intervento ci sarà. Due, al momento, le opzioni sul tavolo: un credito d' imposta sugli investimenti per le aree svantaggiate del Mezzogiorno o un estensione a tre anni anziché due della decontribuzione per le nuove assunzioni nella misura del 40% già prevista dal disegno di legge di stabilità all' esame del Parlamento. Al momento in cui è stata presa la decisione di rinviare il nodo Sud alla Camera l' ipotesi più accreditata sembra essere quella del mini credito d' imposta sugli investimenti. Sul fronte dell' Ires, la possibilità di un taglio già dal 2016 resta vincolato al via libera della Ue sulla flessibilità per i costi dell' ondata migratoria. Con il via libera in toto di Bruxelles alla clausola ci sarebbe a disposizione un margine ulteriore di flessibilità sul deficit dello 0,2% pari a oltre 3 miliardi, che in gran parte verrebbe utilizzata proprio per rendere subito operativo il taglio dell' Ires su tutto il territorio nazionale. Confermato nel testo che approda alla Camera l' esenzione Imu per tutte le società che hanno beni produttivi ancorati al suolo, i cosiddetti "imbullonati". Tra i ritocchi fiscali introdotti dal Senato quello che prevede l' estensione di fatto delle misure per le società di comodo agli imprenditori individuali con beni immobili strumentali: possibilità di optare dal 2016 per un' imposta sostitutiva di Irpef e Irap all' 8%. Previste anche misure per le imprese operanti nel settore dei servizi pubblici essenziali che gestiscono almeno uno stabilimento industriale di interesse strategico nazionale con l' estensione dei programmi di amministrazione straordinaria. Programmi di cessione dei complessi aziendali o di ristrutturazione economica e finanziaria dell' impresa, che potranno avere una durata fino a 4 anni (anziché degli attuali uno o due anni), sulla base dell' autorizzazione del ministro dello sviluppo economico. RIPRODUZIONE RISERVATA. 8

11 Pagina 11 AIUTI Le Regioni devono riscrivere i requisiti per le «gare» Semaforo verde per l' accesso ai fondi strutturali europei Fse, Fesr, Por e Pon da parte dei professionisti. Con il Ddl Stabilità sono state recepite nell' ordinamento nazionale le aperture prospettate dall' ex commissario Ue Antonio Tajani, sulla base dell' assimilazione dei professionisti alle Pmi, a prescindere dalla forma giuridica rivestita. Tuttavia, l' ultima parola perché le disposizioni governative si traducano in un effettivo beneficio a favore dei professionisti, spetta alle Regioni, che dovranno adeguare i propri bandi allargando la base soggettiva anche al mondo professionale. A onor del vero, anche prima delle indicazioni della legge di Stabilità, alcune Regioni (Toscana e Lombardia) avevano già disciplinato l' estensione delle provvidenze ai lavoratori autonomi. Resta da vedere, quindi, in che modo le altre Regioni armonizzeranno tale apertura con le proprie strategie, già ampiamente delineate nelle bozze relative ai programmi inviati a Bruxelles per il periodo In ogni caso, il fatto di ampliare l' ambito soggettivo di riferimento dei potenziali beneficiari dei fondi Ue anche ai professionisti significherà aumentare la capacità del Paese di utilizzare queste risorse, cosa che, invece, non sempre è riuscita in passato. I fondi europei sono organizzati in programmi tematici, dedicati a obiettivi. All' interno dei bandi sono individuate le caratteristiche dei progetti meritevoli di finanziamento in base alle strategie regionali. I fondi strutturali, invero, seppure erogati dalla Ue, vengono gestiti dai Paesi membri per il tramite delle Regioni, ossia i soggetti più sensibili a recepire le esigenze del territorio. Tali necessità sono individuate dalle Regioni sulla scorta dei tavoli di partenariato: una prima conseguenza di quanto disposto dal Ddl Stabilità sarà, ci si augura, un sempre maggiore coinvolgimento dei professionisti in tali consessi. Nel dettaglio, sono molti gli ambiti in cui i bandi potranno allargarsi al mondo delle professioni. Con il Fesr, ad esempio, sono finanziati i settori della comunicazione, dell' energia, dell' istruzione, della sanità, della ricerca e dell' evoluzione tecnologica e in generale progetti che abbiano riflessi occupazionali sul territorio. RIPRODUZIONE RISERVATA. ALESSANDRO SACRESTANO 9

12 Pagina 12 Confermato lo stop alla Tasi sulla prima casa Per i neo papà congedo obbligatorio di due giorni Proroga di un anno per l' astensione facoltativa Attenzione al portafoglio familiare con qualche "defaillance". Nel Ddl stabilità l' esenzione viene estesa alla casa data in comodato al parente disabile oppure ai figli, ma in questa seconda ipotesi solo se il proprietario lascia al figlio la sua unica casa di proprietà, che lo scorso anno era la sua abitazione principale. Sull' Imu Tasi, viene scongiurato l' aumento, ma solo in quei comuni che non lo avevano già deliberato per il 2015; resta dunque la super Tasi a Milano e Roma e salta invece a Bari. C' è poi un' apertura ai neo papà, con due giorni, e non più solo uno, di congedo obbligatorio e la proroga di un anno al congedo facoltativo. Un occhio di riguardo ai giovani, sposati o conviventi, che potranno avere un bonus fiscale del 50% sull' acquisto dei mobili; la spesa massima ammessa è 16mila euro, quindi lo sconto può arrivare a 8mila euro. Prorogato ancora una volta il bonus fiscale sui lavori di ristrutturazione e su quelli finalizzati al risparmio energetico. Ennesimo tentativo per disincentivare gli affitti in nero, l' obbligo di registrazione del contratto cade solo sul proprietario che ha 30 giorni di tempo. Inoltre è vietato pattuire canoni maggiori di quelli indicati nel contratto e il locatore che ha versato più di quanto ufficialmente pattuito può chiedere la restituzione entro sei mesi dal rilascio dell' immobile. Il canone Rai, che scende a 100 euro per il solo 2016, sarà in bolletta ma non prima di metà anno, quindi il primo addebito comprenderà le rate già scadute. Inoltre per sapere se si sarà interessati dal nuovo metodo bisognerà aspettare, ma il pagamento da fare in via autonoma scade a fine gennaio. Per questo primo anno si rischia o di duplicare i pagamenti o di essere sanzionati per un "ritardo inconsapevole". Il limite al contante, infine, è confermato sotto 3mila euro, con l' eccezione dei money transfer che tornano al tetto di mille euro. RIPRODUZIONE RISERVATA. FEDERICA MICARDI 10

13 Pagina 12 IMMOBILI Esenzione estesa per il comodato ai parenti disabili entro il 2 grado L' abitazione principale non pagherà Imu e Tasi, e l' esenzione viene estesa a tutte le fattispecie equiparate e ad alcune situazioni di comodato. Il piatto forte degli emendamenti apportati al Ddl stabilità 2016 riguarda l' abitazione principale. Si conferma l' esenzione totale da Imu e Tasi per proprietario utilizzatore (inquilino o comodatario). L' esonero è esteso a tutte le ipotesi di esenzione Imu previste nell' articolo 13, comma 2, Dl 201/2011, e quindi cooperative edilizie a proprietà indivisa, casa assegnata in sede di separazione e divorzio,alloggi sociali e unità non locate dei dipendenti delle Forze armate. A queste, si aggiungono tre novità: gli immobili non di lusso concessi in comodato a parenti disabili in linea retta o collaterale non superiore al secondo grado; sempre in tema di comodato, viene soppressa l' attuale facoltà regolamentare comunale di assimilazione all' abitazione principale, sostituita con un' esenzione di legge molto restrittiva. Si tratta infatti del comodato a parenti in linea retta entro il primo grado (figli), risultanti da contratto registrato, a condizione però che nel 2015 il proprietario avesse adibito l' immobile a propria abitazione principale e che nel 2016 sia l' unica unità immobiliare posseduta in tutto il territorio nazionale; gli immobili delle cooperative edilizie a proprietà indivisa assegnate ai soci studenti universitari, anche in assenza della residenza anagrafica. Per le unità immobiliari concesse in locazione a canone concordato, Imu e Tasi si applicano con un abbattimento del 25 per cento. Per i terreni agricoli si conferma l' esenzione totale Imu relativa ai beni posseduti e condotti da soggetti in possesso della qualifica di Iap e di coltivatori diretti. La definizione dei terreni collinari e montani, esenti da Imu a prescindere dalla qualifica del possessore, torna ad essere ricollegata alla elencazione contenuta nella circolare 9 del Riduzioni anche per gli imbullonati. Si tratta degli immobili di categoria D e E la cui rendita include il valore dei macchinari e degli impianti connessi al procedimento di produzione. A partire dal prossimo anno il suddetto valore va escluso dalla rendita catastale. Allo scopo, il proprietario deve presentare una variazione doc fa all' agenzia delle Entrate. RIPRODUZIONE RISERVATA. LUIGI LOVECCHIO 11

14 Pagina 12 CONTRASTO DI INTERESSI Lotta agli affitti in nero: l' inquilino deve pagare «solo» l' importo registrato Vietato pattuire canoni di locazione maggiori di quelli risultanti dal contratto registrato. Obbligo di registrazione dei contratti in capo al locatore entro 30 giorni. Azione di ripetizione di quanto versato in più da parte del conduttore esercitabile entro sei mesi dal rilascio dell' immobile. Il Ddl stabilità introduce misure di rigore contro gli affitti in nero. Si tratta di un intervento che "compensa" l' azzeramento delle misure anti evasione dichiarate illegittime dalla Consulta (sentenza 50/2014). A questo riguardo, si ricorda che, in forza dell' articolo 3, Dlgs 23/2011, in caso di contratti non registrati o che indicano un canone inferiore al reale, la registrazione tardiva degli effettivi accordi, da chiunque eseguita, comportava la novazione del contratto di locazione, a un canone non superiore al triplo della rendita catastale. Questa previsione è stata annullata dalla Corte Costituzionale. Ci riprova ora il Senato, ribadendo la nullità degli accordi volto a pattuire un canone maggiore di quello ufficiale. Viene inoltre introdotto un obbligo, a carico del solo locatore, di sottoporre a registrazione il contratto entro il termine perentorio di 30 giorni. Attualmente, per le vigenti disposizioni tributarie, i contratti di locazione vanno registrati entro 30 giorni, con obbligo posto a carico solidalmente del locatore e del locatario. Inoltre, i soggetti passivi possono provvedervi anche dopo tale termine, fruendo della regolarizzazione agevolata del ravvedimento. Non è chiaro quindi quale impatto possa avere la proposta di legge in esame, che interferisce in modo conflittuale con la norma fiscale. Si ritiene tuttavia che i due ambiti debbano restare separati e che la registrazione tardiva oltre i 30 giorni resti sempre possibile, ai fini dell' assolvimento degli obblighi tributari. Si dispone altresì la nullità degli accordi che derogano ai limiti e alle condizioni prescritti nella legge 431/98. Si tratta del divieto: a) di fissare durate superiori a quelle di legge; b) di stabilire canoni superiori a quelli previsti dagli accordi locali, in caso di contratti a canone concordato. In ipotesi di violazione di quest' ultimo divieto, il conduttore può richiedere la ripetizione di quanto pagato indebitamente entro sei mesi dal rilascio dell' immobile. In alternativa, il conduttore può chiedere altresì che il giudice riporti le condizioni contrattuali a quelle di legge, anche nell' ipotesi in cui il locatore non abbia registrato il contratto. RIPRODUZIONE RISERVATA. Continua > 12

15 Pagina 12 < Segue LU. LO 13

16 Pagina 12 RISTRUTTURAZIONI Risparmio energetico e recupero edilizio, bonus del 50 65% prorogati nel 2016 Saranno prorogati fino al 31 dicembre 2016 di tutti i bonus edilizi, cioè quelli per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, per il risparmio energetico "qualificato" degli edifici, per le schermature solari, per gli impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili e per le misure antisismiche. A prevederlo è il testo della legge di stabilità 2016, approvata dal Senato venerdì e ora in discussione alla Camera, il quale, rispetto a quello approvato dal Governo ad ottobre, prevede che le detrazioni del 65% sul risparmio energetico qualificato (pannelli solari, caldaie, pompe di calore, scalda acqua, cappotti, coperture e infissi, riqualificazione energetica generale di edifici, parti comuni, schermature solari, generatori di calore a biomasse combustibili), potranno essere utilizzate «anche dagli istituti autonomi per le case popolari, comunque denominati», per le spese sostenute, dal primo gennaio 2016 al 31 dicembre 2016, per «interventi realizzati su immobili di loro proprietà adibiti ad edilizia residenziale pubblica» (articolo 1, comma 43). In realtà, già oggi questi "enti commerciali", soggetti all' Ires (risoluzioni 16 aprile 1988, n. 9/1294 e 9 luglio 1975, n. 11/906, articoli 73, comma 1, lettera b, Tuir e 6, Dpr 29 settembre 1973, n. 601), rientrano tra quelli che possono beneficare del suddetto bonus energetico (come «tutti soggetti residenti e non residenti a prescindere dalla tipologia di reddito di cui essi siano titolari», circolare 31 maggio 2007, n. 36/E), per le abitazioni che locano a terzi (Associazione italiana dottori commercialisti n. 184 del 10 luglio 2012, Commissione tributaria regionale della Lombardia del 10 giugno 2015, n. 2549/12/2015, Commissione tributaria provinciale di Varese 21 giugno 2013, n. 94, di Lecco 26 marzo 2013, n. 54, di Como 2 luglio 2012, n. 109). Il passaggio al Senato, invece, non ha esteso a questi enti la detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie, che ricordiamo riguarda solo i soggetti Irpef (le persone fisiche e le società di persone, seppur con limitazioni). RIPRODUZIONE RISERVATA. LUCA DE STEFANI 14

17 Pagina 13 INDUSTRIA POLICY STRUMENTI L' innovazione diventa una gara Il forward looking procurement stimola la domanda, oltre la frontiera delle soluzioni tecnologiche conosciute Comprare un prodotto che non esiste ancora e che forse mai esisterà. L' idea è in sintesi questa e se la pratica non vi sembra sufficientemente estrema, immaginate che sia la pubblica amministrazione a farlo, con i soldi dei contribuenti. Si tratta in realtà di un insieme di strumenti di moderna politica industriale, raccolti sotto il nome di forward looking innovation procurement, basati sull' idea di indirizzare la domanda pubblica oltre la frontiera delle soluzioni conosciute, per ottenere il duplice obiettivo di risolvere problemi ancora irrisolti e di stimolare l' innovazione nelle imprese. Come per esempio provò a fare il Governo olandese quando ebbe bisogno di individuare soluzioni originali per il monitoraggio in tempo reale delle dighe che proteggono il Paese. Ma facciamo un passo indietro. Fu nell' autunno del 2005, nella regale atmosfera della residenza di Hampton Court, che i Capi di Stato europei presero atto per la prima volta che c' era un problema con un pezzo significativo della strategia di Lisbona. L' innalzamento degli investimenti in ricerca al 3% del Pil, realizzato esclusivamente col sostegno dell' offerta di conoscenza, non sembrava più sufficiente a restituire al continente competitività e crescita nella misura sperata. Si affidò quindi a un gruppo di studiosi, guidato dall' ex Primo ministro finlandese Aho la redazione di un rapporto che di fatto avviò una nuova generazione di politiche per l' innovazione in Europa, sostenendo la necessità di introdurre le cosiddette demand side policies, politiche dell' innovazione basate sul sostegno alla domanda. Tra queste, il forward lookingprocurement, una definizione che comprende principalmente due strumenti, il procurement innovativo e il procurement precommerciale e in senso molto esteso qualunque forma di acquisizione di tecnologia che introduca forti elementi di negozialità e condivisione di rischi e benefici tra committente e fornitore. In estrema sintesi, la pubblica amministrazione acquisisce soluzioni che si trovano sulla frontiera delle possibilità tecnologiche nel primo caso (soluzioni molto prossime a esistere o che già esistono in piccola scala sul mercato) o addirittura oltre la frontiera delle possibilità tecnologiche (soluzioni che ancora non esistono sul mercato e per le quali è necessaria ulteriore ricerca e sviluppo). Le motivazioni per promuovere il forward looking procurement nell' agenda politica per l' innovazione Continua > 15

18 Pagina 13 < Segue erano allora, come oggi, del tutto evidenti. In primo luogo, la straordinaria leva rappresentata dagli acquisti pubblici, che rappresentano circa il 20% del Pil europeo e il 16% di quello italiano. Significa poter disporre, ad esempio in Italia, di una leva potenziale per le politiche dell' innovazione di circa 250 miliardi, contro pochi miliardi annualmente erogati in incentivi alle imprese e sostegno a innovazione e ricerca. Nonostante l' evidente attrattiva, la consapevolezza e la legittimazione politica di questi strumenti è stata debole. In Europa il processo è stato sostenuto da una serie di importanti direttive, che sono state asimmetricamente recepite dagli Stati membri. L' attenzione riservata dalla Commissione europea, che in particolare nell' ultimo programma quadro Horizon 2020 promuove con decisione le pratiche di procurement innovativo e precommerciale, ha tuttavia indotto, anche in Italia, alcune sperimentazioni di rilievo. Per esempio quella in campo sanitario della Regione Lombardia o quella della Puglia nel campo dell' assistenza all' indipendenza abitativa. Un assordante silenzio sta invece accompagnando una delle più significative esperienze di forwardlooking procurement europee, realizzata dal ministero dell' Università e Ricerca e il ministero dello Sviluppo Economico. I due Ministeri avviarono nel 2013 un ampio processo di consultazione delle amministrazioni locali in alcune regioni del Mezzogiorno, finalizzato a identificare problemi sociali rilevanti, sui quali poter indirizzare azioni di pre commercial procurement, con un budget di oltre cento milioni di euro. Il processo di consultazione ha generato un variegato portafoglio di richieste, per un totale di 64 milioni di euro, nel campo dei sistemi di trasporto intelligenti, della salute, della tutela del territorio e del risparmio energetico. Le sfide sociali individuate saranno oggetto di forward looking innovation procurement. La prima procedura è stata avviata pochi giorni fa dal Miur in collaborazione con l' Agenzia per l' Italia Digitale e riguarda la prevenzione e la rapida attivazione dei soccorsi in caso di disastri naturali, per un valore di 6,5 milioni di euro. La stessa Agenzia per l' Italia Digitale, che si candida a essere centro di competenza nazionale sul tema, ha gestito una delle più grandi gare europee di procurement precommerciale per soluzioni cloud per la pubblica amministrazione. Due sperimentazioni importanti che potrebbero aprire la strada a un utilizzo più estensivo di questi strumenti per la modernizzazione del Paese e l' avvio di una nuova politica industriale. Rimangono certamente aperti problemi rilevanti, non solo relativi alla disciplina degli aiuti di stato, al mercato unico e al recepimento delle direttive nel Codice degli appalti ma anche alla costruzione delle competenze necessarie nella pubblica amministrazione. Altrettanto evidente è tuttavia l' urgenza di completare il tradizionale repertorio di incentivi all' offerta con politiche della domanda efficaci. In fondo la ricetta è molto facile da sintetizzare: fare in Europa col procurement civile quello che negli Stati Uniti e in Israele si è stato fatto col procurement militare. Mario Calderini è professore al Politecnico di Milano RIPRODUZIONE RISERVATA. MARIO CALDERINI 16

19 Pagina 19 I nodi da sciogliere. Impossibile rispettare i termini a causa del caos normativo, il Governo studia correttivi Tornata di proroghe brevi per evitare ingorghi e multe Le prime gare si stanno mettendo in moto, ma la gran parte dei comuni italiani rischia di incorrere in pesanti sanzioni (come la decurtazione del 20% del canone per la distribuzione del gas) se non saranno concesse nuove proroghe di alcuni mesi. Il decreto 226/2011 suddivide la penisola italiana in circa 170 Atem, ambiti territoriali di gara, fissando termini perentori per l' avvio dei bandi tra metà luglio 2015 (tra questi buona parte dei comuni del nord, ma anche l' Atem Roma 1), la gran parte nel 2016, il resto tra il 2017 e il Il problema è che quel decreto doveva essere attuato da linee guida che, una volta emanate, sono risultate in contraddizione con il decreto. Dopo ricorsi al Tar e polemiche, il governo ha dovuto ricorrere alla modifica del decreto, la cui versione revisionata è entrata in vigore a fine luglio, mettendo molti enti locali che erano rimasti in attesa per il quadro incerto automaticamente in ritardo sui tempi dei bandi. E ancora, la scelta di prorogare in passato alcune concessione e altre no, comporterà che nel 2016 dovranno andare contemporaneamente 40 ambiti. Sarebbe, però, novità delle ultime ore l' intenzione del governo di inserire in un decreto di fine anno (forse un Milleproroghe) un articolo che introduce brevi proroghe per gli ambiti i cui termini per i bandi sono già scaduti, mentre eliminerebbe le sanzioni per tutti i comuni. «È evidente che una situazione simile non è sostenibile spiega l' advisor Sergio Cereda, che assiste nell' iter numerosi enti locali. Per consentire agli operatori di poter partecipare alle gare, dovrebbero in andare a gara in contemporanea un numero di ambiti pari a quelli previsti dal decreto per ogni scaglione, dunque non più di 10 12, così attuando in concreto le valutazioni a suo tempo fatte dal ministero». Le proroghe, che questa volta dovrebbero essere solo di alcuni mesi, potrebbero consentire a quei comuni che hanno lavorato e sono in dirittura di arrivo con i bandi di avere il tempo di completare gli adempimenti, «che tra l' altro richiedono anche un passaggio approvativo presso l' Authority per l' energia ed in molti casi presso il ministero dello Sviluppo economico, senza incorrere nelle sanzioni». RIPRODUZIONE RISERVATA. 17

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