LA LEGGE N. 190/2012 E IL RAPPORTO CON I DECRETI ATTUATIVI. Roma, 15 ottobre 2014

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1 LA LEGGE N. 190/2012 E IL RAPPORTO CON I DECRETI ATTUATIVI Roma, 15 ottobre 2014

2 La legge n. 190/2012 La n. 190/2012 è normativa che si può definire self executing per quanto riguarda la disciplina della corruzione (nomina del responsabile dell anticorruzione e adozione del piano triennale ecc.) La stessa legge contiene anche le due deleghe: - delega sulla trasparenza oggi d.lgs. n. 33/ delega sull incompatibilità e sull inconferibilità in relazione agli incarichi dirigenziali e di responsabilità amministrativa oggi d.lgs. n. 39/

3 Ambito applicazione legge n. 190/2012 La legge anticorruzione si applica integralmente alle sole pubbliche amministrazioni. Le società partecipate (e di conseguenza le controllate ex art c.c.) e gli enti di diritto privato in controllo pubblico sono richiamate: -al comma 34 riguardante l applicazione delle disposizioni sulla trasparenza dai commi 15 a 33 (confluiti nel d.lgs. n. 33/2013 sulla trasparenza) - al comma 49 con riferimento all inconferibilità e all incompatibilità degli incarichi di responsabilità amministrativa e incarichi dirigenziali (ora d.lgs. n. 39/2013). 3

4 La legge n. 190/2012 e i decreti attuativi La legge di delega ha previsto l adozione di due decreti legislativi: -Il d.lgs. n. 33 riguardante gli obblighi di pubblicità e trasparenza - il d.lgs. n. 39 sul conferimento e la compatibilità degli incarichi Per le società controllate e partecipate? È recentemente intervenuta la legge n. 114/2014 (legge di conversione del d.l. n. 90/2014) che ha chiarito l ambito di applicazione del decreto sulla trasparenza. 4

5 L ambito di applicazione del d.lgs. n. 33/2013 prima della riforma L art. 11 ambito di applicazione al secondo comma prevedeva che alle società partecipate dalle PA e alle società da esse controllate si applicavano solo le disposizioni dei commi da 15 a 33 della legge n. 190, e cioè solo le norme relative ai procedimenti di autorizzazione, concessione, scelta del contraente per l affidamento di lavori, servizi ecc. e concorsi e prove selettive. L art. 22 poi prevede che nel sito dell amministrazione è inserito il collegamento con i siti degli enti di cui al comma 1 (tra cui enti privati in controllo pubblico e società partecipate) nei quali sono pubblicati i dati di cui agli artt. 14 e 15 (informazioni sulla nomina degli incarichi di indirizzo politico e dirigenziale: estremi dell atto di conferimento, il cv, i compensi ecc.) 5

6 Incongruenze del d.lgs. n. 33/2013 prima della riforma Incongruenze tra la legge di delega (comma 34) che richiama espressamente per le società partecipate dalle Pa o da esse controllate SOLO i commi da 15 a 33 e l art. 22 che invece estende a tali società la pubblicazione delle informazioni di cui agli artt. 14 e 15 dello stesso decreto (per effetto del collegamento al sito dell ente). 6

7 Segue: Incongruenze nel d.lgs. n. 33 prima della riforma Le circolari della Civit, ora Anac (65/2013) e del Dipartimento della funzione pubblica (n. 1/2014) si sono allineate a tali problematiche, estendendo l ambito di applicazione del decreto. 7

8 Sulle circolari dell Anac (ex Civit) e del Dipartimento della funzione pubblica La circolare n. 65/2013 della Civit si discosta dall art. 11 e prevede (pag. 4 della delibera) che anche alle società partecipate dalle PA e da esse controlloate devono rispettare l art. 14 e pubblicare le informazioni riguardanti gli incarichi politici all interno delle società stesse. Incongruenza: le società di diritto privato, per loro natura, non possono attribuire funzioni di indirizzo politico o di carattere elettivo agli organi societari 8

9 Segue sulle circolari dell Anac (ex Civit) e del Dipartimento della funzione pubblica la circolare n. 1/2014 (pag. 11) ritiene che le società controllate devono applicare integralmente le norme sulla trasparenza, mentre le società partecipate (con partecipazione minoritaria o diversa dal 2359 c.c.) dovranno applicare tali disposizioni limitatamente e con le conseguenze che ne derivano alla loro attività di pubblico interesse. La circolare estende l ambito di applicazione del decreto n. 33/

10 La modifica legislativa avvenuta con d.l. n. 90/2014 convertito in legge n. 114/2014 Il problema interpretativo sull ambito di applicazione del d.lgs. n. 33/2013 agli enti privati in controllo pubblico non è di poco conto atteso che l art. 11 è stato modificato di recente (v. legge n. 114/2014 legge di conversione del decreto sulla PA). La legge ha distinto: - gli enti in controllo pubblico e le società sottoposte al controllo di cui all art c.c. devono applicare integralmente il d.lgs. n. 33/2013; 10

11 Segue: La modifica legislativa avvenuta con d.l. n. 90/2014 convertito in legge n. 114/ le società partecipate (in caso di partecipazione non maggioritaria) solo i commi della legge di delega. Resta una marginale incongruenza poiché l art. 22 al comma 3 NON è stato modificato (le società partecipate devono quindi pubblicare i dati sulla nomina degli incarichi di cui agli artt. 14 e 15?) 11

12 La nuova disciplina sulla trasparenza Le società controllate e gli enti privati in controllo pubblico hanno una serie di oneri ulteriori rispetto alla precedente normativa (che limitava l applicazione ai commi da 15 a 33) come ad esempio: - in generale quelli previsti dal comma 35 della legge di delega che dispone la definizione di categorie di informazioni che le amministrazioni devono pubblicare, l obbligo di pubblicazione di tutti gli atti i docc. e le info. in formato elettronico, nonché l individuazione della durata e dei termini di aggiornamento per ciascuna pubblicazione obbligatoria. - nello specifico (v. d.lgs. n. 33/2013) devono nominare un responsabile per la trasparenza; adottare un piano triennale sulla trasparenza e applicare l istituto dell accesso civico. In base alla nuova modifica: legittimità sopravvenuta per la circolare n. 1/2014 che estendeva tutto il d.lgs. alle controllate e agli enti in controllo pubblico?! 12

13 Il Piano nazionale anticorruzione Il PNA adottato dal Dipartimento della funzione pubblica ha una parte generale e parti specifiche come, ad esempio, la trasparenza e la previsione del piano triennale anticorruzione Nella parte generale individua tra i destinatari (punto 1.3) anche gli enti privati in controllo pubblico e le società partecipate dalla Pa o da esse controllate. 13

14 Segue: Il Piano nazionale anticorruzione - In relazione all adozione di un piano triennale di prevenzione dell anticorruzione (pag. 25) non richiama gli enti in controllo pubblico, ma solo le amministrazioni e gli enti pubblici sottoposti al controllo di regioni ed enti locali. - In relazione alla trasparenza (pag. 35) richiama le società a partecipazione pubblica probabilmente compiendo un mero refuso, intendendo le società controllate. 14

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