Validazione di strategie di lotta biologico integrata su colture orticole in tunnel e pieno campo.

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1 Relazione attività 2011 Validazione di strategie di lotta biologico integrata su colture orticole in tunnel e pieno campo. Sottoprogetto 1 Uso sostenibile dei mezzi di difesa in coltivazioni piemontesi di patata, di brassicacee, di cipolla e di fagiolo Obiettivi Nel corso dell attività 2011 sono state affrontate le seguenti attività: 1. Aggiornamento della situazione fitopatologica di ortaggi allevati in coltura protetta e in campo; 2. Sensibilità ai fungicidi di isolati di Alternaria spp. ottenuti da brassicacee (cavolo, cavolfiore e rucola); 3. Sensibilità ai fungicidi di isolati di Phytophtora capsici ottenuti da solanacee (peperone) e cucurbitacee (cetriolo e zucchino); 4. Aggiornamento delle strategie di difesa del fagiolo da problemi fitopatologici emergenti con particolare riferimento ai patogeni tellurici. Nel corso del progetto sono state visitate numerose aziende orticole del cuneese, astigiano e alessandrino effettuando campionamenti di piante alterate nello sviluppo. Parte del materiale alterato veniva prelevato dai tecnici del CReSO e inviato ai laboratori di Agroinnova (Tabella 1). Presso i laboratori di Agroinnova sono stati effettuati isolamenti dai tessuti alterati di piante di peperone, lattuga, cetriolo, e zucchino impiegando un substrato universale per funghi (PDA) addizionato di streptomicina solfato e substrati selettivi per funghi (Komada selettivo per Fusarium e selettivo per Oomiceti). Dai campioni di lattuga prelevati presso gli orti di Bra e del cuneese è stata osservata la presenza di attacchi di Sclerotinia sclerotiorum e di Sclerotinia minor. Crescente è il ritrovamento presso i produttori orticoli di Rhizoctonia solani osservata su ortaggi a foglia (lattuga, bietola da coste, spinacio). Tale patogeno, sempre nella zona degli orti di Bra, è stato osservato anche su peperone innestato (cv Rocal e Robusto). Su peperone nel mese di settembre del 2011, all interno di aziende specializzate nella produzione di peperone effettuate in ambiente protetto in Piemonte, sono state osservate alterazioni a carico di peperone cv Fenice innestate sul portainnesto cv Rocal. Le piante di peperone innestate risultavano interessate da repentini collassi verificatesi a partire dal mese di luglio, nella fase di piena produzione. Sradicando le piante colpite, che mostravano clorosi fogliari e riduzione dello sviluppo, era possibile osservare un apparato radicale alterato nel colore e interessato da aree di tessuto ingrossato, con fessurazioni e spaccature. Questi sintomo risultavano particolarmente evidenti a carico delle radici più vecchie. Dai tessuti alterati delle radici è stato

2 isolato un fungo che è stato identificato, in base alle caratteristiche morfologiche, come Colletotrichum coccodes. Nel caso di pomodoro sono stati osservati attacchi di Phytophthora capsici sia su pomodoro da industria allevato in pieno campo sia su pomodoro innestato su Beaufort in tunnel. Su melone, allevato in campo e in tunnel presso due aziende piemontesi alessandrine è stato isolato Monosporascus cannonballus (Tabella 1). Nei cicli autunnali-primaverili sono stati osservati con intensità crescente attacchi di Pythium su diverse specie orticole (Tabella 2). Tabella 1- Elenco degli isolati fungini ottenuti da diverse colture orticole nel corso del 2011 Ceppo Ospite Numero/Sigla e/o provenienza Rhizoctonia solani Melone cv Honey moon Az. Sacco (AL) innestato su cv Marengo Monosporascus cannonballus Melone cv Honey moon Az. Sacco (AL) innestato su cv Dinero Monosporascus cannonballus Melone cv Honey moon Az. Dallera (AL) Monosporascus cannonballus Melone cv Honey moon Az. Dallera (AL) innestato su cv Marengo Sclerotinia sclerotiorum Valerianella cv. Pulsar Az Porcellana (AT) Sclerotinia sclerotiorum Indivia cv Maratoneta Az.Mirone (AL) Sclerotinia sclerotiorum lattuga Az. Botticchio-Bra (CN) Sclerotinia minor lattuga Az. Botticchio-Bra (CN) Sclerotinia sclerotiorum Pomodoro Az. Rosso (CN) Sclerotinia sclerotiorum Pomodoro Az. Dutto e Giordanengo (CN) Rhizoctonia solani bietola da Costa Az. Berruto Moncalieri (TO) Rhizoctonia solani Spinacio Az. Berruto Moncalieri (TO) Rhizoctonia solani Indivia cv Myrna Alessandria Rhizoctonia solani melone cv. Thales Az. Sacco (AL) Rhizoctonia solani melone cv. Achille Az. Sacco (AL) Rhizoctonia solani melone cv. Caldeo Az. Sacco (AL) Rhizoctonia solani Peperone cv. Carboni Az. Bonardo (CN) Rhizoctonia solani Peperone innestato cv. Brutus Az. Bonardo (CN) Rhizoctonia solani Peperone innestato cv. Robusto Az. Bonardo (CN) Rhizoctonia solani Peperone innestato cv. Robusto Az. Baravalle, Carmagnola (TO) Rhizoctonia solani Melanzana Az. Botticchio-Bra (CN) Colletotrichum coccodes Peperone innestato cv. Rocal Az. Baravalle, Carmagnola (TO) Colletotrichum coccodes Peperone innestato cv. Robusto Az. Baravalle, Carmagnola (TO) Fusarium oxysporum f. sp. pomodoro cv. Tomawak Baravalle G. Piero- Carmagnolalycopersici Fusarium oxysporum f. sp. pomodoro cv Cuore di Bue Az. Marchisio- Boves- (CN) lycopersici Fusarium oxysporum f. sp. pomodoro cv. Ingrid Az. Bonamico -Savigliano- (CN) lycopersici Fusarium oxusporum cavolo cv. Morana Az. Ribero- Savigliano - ( CN) Fusarium sp. cipolla cv. Red Mech Sata - (AL) Fusarium sp. cipolla Cometa Fusarium sp. cipolla Az.Ortotorri Fusarium sp. cipolla Sata codice n Fusarium sp. Melone Alessandria-CadirLab Fusarium sp. Pomodoro- innestato Beaufort Az. Tibaldi

3 Tabella 2- Elenco degli isolati fungini ottenuti da diverse colture orticole nel corso del 2011 Codice Isolato Ospite Origine (Azienda) PHPY 7 Pythium ultimun* Peperone cv Cuneo 7 Az. Bonardo (BRA) PHPY 7 Pythium ultimun Peperone cv Ofanto Az. Botticchio (BRA) Pythium PHPY 18 aphanidermatum Peperone Az. Sacco - Alessandria PHPY 41 Pythium paroecandrum Peperone cv Fenice Az. Bonardo-Bra PHT PY Pomodoro Uriburi su 34 Pythium perplexum Beaufort Az. Occhetti - Asti 4/11 Pythium ultimun Basilico 5 B Az. Amateis (AL) 5 /11 Pythium ultimun Basilico 1/A Az. Ponzio (TO) 6 /11 Pythium ultimun Lattuga cv 381 Maraldi Ditta Sementiera 7 /11 Pythium ultimun Lattuga cv Samba AZ. Giavazzi ( Osio Sotto) BG 8 /11 Pytium Valeriana BioAgro ( BG) 9 /11 Pythium ultimun Bietola Az. Berruto- Moncalieri- (TO) 11/11 Pythium ultimun Cavolo Az. Rosso - Villafaletto ( CN), 13/11 Pythium Cetriolo cv. Kaman Porcellana (AT) 14/11 Pythium Pomodoro cv Cuore di Bue Rif. Simone Marchisio ( CN) 14/11 Pythium Pomodoro cv Cuore di Bue Rif. Simone Marchisio ( CN) 15/11 Pythium Melone cv. Caldeo AC- AZ3 16/11 Pythium Melone cv. Fonzy AC- AZ1 17/11 Pythium Spinacio Az. Berruto - Moncalieri- (TO) 17/11 Pythium Spinacio Az. Berruto - Moncalieri- (TO) 18/11 Pythium Spinacio Az. Berruto - Moncalieri- (TO) 19/11 Pythium Spinacio Az. Berruto - Moncalieri- (TO) 20/11 Pythium Spinacio cv. Crocodierz Az. Berruto - Moncalieri- (TO) 23/11 Pythium Spinacio cv. Crocodierz Az. Berruto - Moncalieri- (TO) *Isolati identificati mediante tecnica ITS.

4 Incremento delle conoscenze circa la reale gravità dei diversi potenziali patogeni fogliari e basali, di specie orticole appartenenti alle brassicacee con particolare riferimento a Alternaria sp. attualmente responsabile di gravi perdite di produzione su cavolo/cavolfiore in diverse aree di produzione piemontesi. Alternaria è un patogeno noto da tempo, responsabile di alterazioni fogliari su diversi ospiti. Nel caso delle brassicacee (cavolfiore, cavolo broccolo, cavolo cappuccio, cavolo verza) sono conosciute Alternaria brassicae e A. brassicicola che attaccano le brassicacee spontanee e coltivate, mentre attacchi di Alternaria japonica sono stati per la prima volta osservati su rucola coltivata e selvatica in Piemonte. Per il contenimento degli attacchi causati da questo patogeno è possibile ricorrere all impiego di cultivar resistenti, quando disponibili, mentre, in generale è necessario il ricorso a trattamenti fogliari con gli agrofarmaci autorizzati. Ad aggravare la scelta di strategie di difesa da questo patogeno è da considerare la scarsa disponibilità di agrofarmaci ammessi sulle colture minori e, come osservato anche per altri patogeni fungini, la resistenza indotta nelle popolazioni del patogeno da alcuni gruppi di fungicidi. In particolare è nota la resistenza incrociata ai dicarbossimidici e fenilpirroli nel caso di Alternaria spp. su brassicacee di A. solani isolata da patata nei confronti dei fungicidi QoI, di A. alternata su pistacchio nei confronti di azoxystrobin e in seguito di boscalid. I diversi campioni di materiale alterato a causa ti attacchi di Alternaria sono stati prelevati presso le aziende piemontesi (Tabella3) e presso il laboratorio Agroinnova sono stati condotti gli isolamenti su substrato universale per funghi. I diversi isolati sono stati codificati e posti in micoteca alla temperatura di conservazione di 8 C (Tabella 3). L'obiettivo del presente studio è stato quello di valutare la sensibilità di isolati di Alternaria spp., ottenuti da brassicacee (cavolo, cavolfiore e rucola) nei confronti di agrofarmaci utilizzati in campo per il contenimento di questo patogeno Tabella 4). Le valutazioni sono state effettuate in vitro utilizzando il substrato a base di agar (2%) secondo il metodo descritto da Pasche et al., (2004), e fatta eccezione per il saggio condotto con il boscalid per il quale è stato impiegato il substrato agarizzato YBA. I fungicidi tra i quali il difenconazolo (inibitore della sintesi degli steroli IBS), azoxystrobin e pyraclostrobin (inibitori della respirazione mitocondriale, QoI), iprodione (dicarbossimidi) e boscalid (anilidi) sono stati sciolti in acqua distillata sterile per ottenere le sospensioni alla concentrazione di 0,1, 1, 3, 10, 30, 100, 300, 1000, 3000, , mg L -1. In seguito, 1 ml di ciascuna sospensione è stato aggiunto a 100 ml di substrato per ottenere le concentrazioni finali di 0,01, 0,03, 0,1, 0,3, 1, 3, 10, 30, 100, 300 mg L -1 dei diversi principi attivi. Il salicylhydroxamic acido (SHAM, Sigma Aldrich, Germania) dissolto in metanolo (10g L -1 ) è stato addizionato (1 ml per 100 ml) ai substrati avvelenati con i fungicidi QoI. I diversi isolati mantenuti in micoteca presso la collezione Agroinnova sono stati

5 propagati utilizzando il substrato di coltivazione V8 e mantenuti per 7-10 giorni in cella climatica a 25 C e luce continua. La valutazione della sensibilità agli agrofarmaci è stata effettuata misurando l accrescimento diametrale degli isolati di Alternaria alle concentrazioni saggiate 4 e 8 giorni dopo l inoculazione dei dischetti di agar (6mm) ottenuti dalle capsule in propagazione. Le capsule Petri avvelenate con i diversi agrofarmaci e inoculate con i diversi isolati di Alternaria (3 dischetti/capsula) sono state mantenute in cella climatica al buio alla temperatura di 23±1 C. Come testimone di riferimento sono state impiegate capsule Petri allestite con i rispettivi substrati di coltura (Water agar e YBA). Per ciascuna popolazione sono state determinate la Dose Efficace 50 (DE 50 ) e la Concentrazione Minima Inibitoria (CMI) dei fungicidi saggiati e cioè rispettivamente la dose di fungicida capace di inibire del 50% lo sviluppo del patogeno rispetto al testimone e la concentrazione minima di fungicida in grado di inibire completamente lo sviluppo di Alternaria. Nel corso dell attività il Centro Agroinnova si è occupato dello studio della sensibilità varietale di Alternaria sp. ottenuta da cavolo/cavolfiore nei confronti di agrofarmaci comunemente impiegati nell attuazione delle strategie di difesa in campo. Tabella 3- Elenco degli isolati di Alternaria sp. ottenuti da cavolo sottoposti a valutazione. Codice Ospite Origine Alter. Cav 1/10 cavolfiore Az Rosso-Naturamica(CN) Alter. Cav 2/10 cavolfiore Az.Boves-centro sperimentale (CN) Alter. Cav 3/10 cavolo Az. Pagliero- Moncalieri TO Alter. Cav 4/10 cavolfiore romano Az. Chesta Elena-Bernezzo (CN) Alter. Cav 5/10 cavolo AZ.Porcellana (AT) Alter. Cav. 6/10 cavolo Az. Gariglio-Moncalieri (TO) Alter. Cav. 7/10 cavolo Pettiti-Az.Sacchetto G.-Savigliano (CN) Alter. Cav. 9/10 cavolfiore Az. Dutto-Giordanengo-Boves (CN) Alter. Cav. 11/10 cavolfiore Az. Dutto-Giordanengo-Boves (CN) Alter. Cav. 12/10 cavolfiore Az. Dutto-Giordanengo-Boves (CN) Ater. Cav. 14/10 cavolo Pettiti-Az.Cavalli Ern.-Racconigi (TO) Ater. Cav. 15/10 cavolo Az. Sperimentale- Creso (CN) Ruc 1/10 Rucola coltivata Az. Berruto-Moncalieri (TO) Ruc 2/10 Rucola coltivata Bagnolo (TO) Ruc 3/10 Rucola coltivata Az. Amateis (AL) Ruc 4/10 Rucola selvatica Albenga (SV) Ruc 5/10 Rucola coltivata Az. Berruto-tunnel 1, Moncalieri (TO) Ruc 6/10 Rucola coltivata Az. Berruto-tunnel 3, Moncalieri (TO) Ruc 7/10 Rucola coltivata Az. Berruto-tunnel 4, Moncalieri (TO) Ruc 8/10 Rucola coltivata Az. Berruto-tunnel 7, Moncalieri (TO) Ruc 9/10 Rucola coltivata Az. Berruto-tunnel 8, Moncalieri (TO) Ruc 10/10 Rucola coltivata Az. Berruto-tunnel 8, Moncalieri (TO) Ruc 11/10 Rucola coltivata Az. Berruto-tunnel 8, Moncalieri (TO) Ruc 12/10 Rucola coltivata Az. Berruto-tunnel 8, Moncalieri (TO) Ruc 13/10 Rucola coltivata Az. Berruto-tunnel 8, Moncalieri (TO)

6 Tabella 4- Elenco e descrizione dei fungicidi impiegati nel saggio Formulato Principio Concentrazione Dose di ppm dose di Substrato di coltura avvelenato commerciale attivo p.a. (g/l) campo campo Rovral FL Iprodione 270 0,3 l/hl 810 WA+S Score Difenconazolo 250 0,05 l/hl 125 WA+S Cabrio Pyraclostrobin g/hl 100 WA+S+Sham Ortiva Azoxystrobin 250 0,1 l/hl 250 WA+S+Sham Cantus Boscalid g/hl 550 YBA+S I risultati ottenuti nel corso di tre prove hanno evidenziato per iprodione un buon livello di sensibilità con il 96% degli isolati con CMI comprese tra 1 e 10 mgl -1 (Figura 1). Nei confronti di difenconazolo tutti gli isolati sono stati inibiti a concentrazioni di 0,1 mgl -1 con concentrazioni di DE 50 inferiori o uguali a 0,01 mgl -1. Nel caso di boscalid, invece, solo il 24% degli isolati è stato inibito a concentrazioni del fungicida di 30 mgl -1, mentre i restanti isolati si sviluppavano anche in presenza di mgl -1. Solo un isolato di Alternaria sp. ottenuto da rucola è stato inibito a 0,01 mgl-1 di pyraclostrobin, il 60% degli isolati sono stati arrestati nella crescita impiegando 100 mgl -1 di questo fungicida, mentre i restanti sono stati inibiti a concentrazioni uguali o superiori a 300 mgl -1. Nel caso di azoxystrobin invece tutti gli isolati continuavano a svilupparsi in presenza di 300 mgl -1 evidenziando una scarsa sensibilità degli isolati di Alternaria ottenuti da brassicacee a questa classe di fungicidi. Nel caso specifico non è stato comunque osservato un calo di efficacia di azoxystrobin e pyraclostrobin in campo e ulteriori valutazioni dovranno essere effettuate. In base a queste indicazioni a livello aziendale vengono consigliate strategie di difesa integrate, che prevedano, in generale, oltre all impiego in misura ridotta di trattamenti con gli agrofarmaci ancora efficaci anche l adozione di corrette misure agronomiche quali l impiego di razionali densità di semina e sesti di impianto non troppo intensivi e di apporti razionali di elementi fertilizzanti. Inoltre, la diffusione degli attacchi di Alternaria può essere ridotta adottando corrette strategie di prevenzione rivolte a ridurre l entità dell infezione primaria: tra queste misure è importante adottare materiale propagativo e semente sana.

7 Figura 1- Concentrazione minima inibitoria (CMI) per i diversi principi attivi nei confronti degli isolati di Alternaria saggiati.

8 Valutazione della sensibilità ai fungicidi di Phytophthora capsici ottenuta da peperone in Piemonte Phytophthora capsici è un parassita fungino del peperone e di altre solanacee già presente su tali colture da decenni nella zona cuneese, mentre solo negli ultimi anni si sono osservati gravi danni sullo zucchino. Questo patogeno è stato isolato da diverse solanacee e cucurbitacee presso aziende orticole piemontesi (Tabella 5). I risultati di protezione della coltura con i mezzi disponibili sono talvolta parziali considerando la persistenza delle oospore del patogeno nel terreno, e la possibile comparsa di popolazioni del patogeno resistenti ai fungicidi impiegati. Lo scopo del presente lavoro è stato quello di valutare la sensibilità ai fungicidi di 42 isolati di Phytophthora capsici, ottenuti da colture solanacee e cucurbitacee coltivate in Piemonte. Tabella 5- Elenco degli isolati di P. capsici ottenuti da peperone, zucchino e cetriolo sottoposti a valutazione. Codice Ospite Origine Codice Ospite Origine PHC 1 Zucchino CIPE 11/06 F.lli Rosso PHC 30 Cetriolo cv. Edone Az.Botticchio PHC 4 Peperone Cod 1 az. Bonardo PHC 31 Peperone piccante Az.Bonardo-Bra PHC 8 Peperone grande Savigliano (CN) PHC 33 Peperone cv Fenice Porcellana-Asti PHC 9 Peperone corno CIPE 56 PHC 34 Peperone-cv.Cuneo Az. Orti del Casalito Az. Orti del Casalito- PHC 11 Peperone quadrato Cipe AT 1-2 PHC 35 Peperone-cv.Corno Fossano PHC 14 Zucchino Alessandria Sagea PHC 37 Peperone-Corno _ PHC 15 Peperone cv Fenice az. Botticchio PHC 43 Peper-E Az. Bonardo-Bra PHC 16 Peperone cv Cuneo Az Botticchio PHC 44 Peperoncino-piccante Az. Bonardo- Bra PHC 17 Peperone cv Fenice az. Botticchio PHC 46 Peperone-var.Teseo Az. Bonardo Giuseppe- Bra PHC 19 Peperone Lingotto Tulip Az. Porcellana PHC 48 Peperone-var.Sat 414 Az. Bonardo-Bra PHC 20-A- Peperone-var. Cuneo Az. Bava Ceresole -Alba PHC 49 Peper-E Az. Bonardo-Bra PHC 22 Peperone Cv. Corvo Az. Bonardo PHC 50 Var Az. Bonardo Giuseppe- Bra PHC 23 Cetriolo Cv. Edone-Az.Botticchio- Bra PHC 51 Peperone-Ceresello Az. Bonardo-Bra PHC 24 Cetriolo Cv. Edone-Az.Botticchio PHC 53 Peperone-Rossano Az. Bonardo-Bra PHC 25 Peperone Cv.Rossano-Az. Bonardo- Bra PHC 54 Peperone-var.Golden Hann Az. Bonardo-Bra PHC 26 Peperone Cv.Senior-Az.Botticchio- Bra PHC 56 Peperone-var. Carboni Az. Bonardo Giuseppe- Bra PHC 27 Peperone E Az.Bonardo- Bra PHC 58 Peperone-quadrato Az. Pagliero- Carmagnola PHC 28 Peperone Bosco Busca-Az.Isaia Luigi(Cn) PHC 59 Peperone-classico Az. Pagliero PHC 29 Peperone Corno cv.rossano Az. Bonardo PHC 60 Peperone cv Fenice Az. Botticchio - Bra- PHC 30 Cetriolo CV Edona PHC 61 Cv. Senior Az. Botticchio - Bra-

9 I fungicidi saggiati sono stati: azoxystrobin (Ortiva, 23,2% p.a.), iprovalicarb (szx0722 D 99% p.a.), metalaxyl-m (Ridomil gold, 48% p.a.), propamocarb (Previcur, 72% p.a.), cimoxanil (Vitene, 21%), Cyazofamide (Ranman TOP, 40% p.a.), Fluopicolide (AE C TC MU 99%p.a.), Fosetyl-Al (Alliette Bordeaux, 80% p.a.) e dimetomorf (Forum, 50% p.a.). Le valutazioni sono state effettuate in vitro utilizzando i substrati, Potato Dextrose Agar, Corn meal agar, V8. I fungicidi sono stati sospesi in acqua distillata sterile ad eccezione di iprovalicarb e fluopicolide, impiegati come prodotto tecnico, che sono stati sospesi in acetone per ottenere le concentrazioni di 0,1, 1, 3, 10, 30, 100, 300, 1000, 3000, , mg/l. In seguito, 1 ml di ciascuna sospensione è stato aggiunto a 100 ml di substrato per ottenere le concentrazioni finali di 0,01, 0,03, 0,1, 0,3, 1, 3, 10, 30, 100, 300 mg/l dei diversi principi attivi. Il salicylhydroxamic acido (SHAM, Sigma Aldrich, Germania) dissolto in metanolo ( mg/l) è stato addizionato (1 ml per 100 ml) ai substrati avvelenati con azoxystrobin. I diversi isolati sono stati propagati su un substrato selettivo per oomiceti posti in cella climatica a 25 C con luce continua e mantenuti per 5 giorni. La valutazione della sensibilità ai fungicidi è stata effettuata misurando l accrescimento diametrale degli isolati saggiati. I rilievi sono stati condotti 5 giorni dopo l inoculazione dei patogeni sui diversi substrati avvelenati. Per ciascuna popolazione sono state determinate la Dose Efficace 50 (DE 50 ) cioè la concentrazione dei diversi principi attivi in grado di inibire lo sviluppo miceliale del 50% rispetto al testimone e la Concentrazione Minima Inibitoria (CMI) ovvero quella in grado di inibire completamente lo sviluppo di Phythpthora capsici. Le prove sono state ripetute due volte. Dai primi risultati è emerso che la maggior parte dei ceppi saggiati risultano sensibili al dimetamorf con CMI tra 0,3 e 1 mg/l, a fluopicolide e a iprovalicarb con CMI tra 1 e 3 ppm. R i s p ettivamente il 90%, 80% e 76 % degli isolati hanno mostrato una ridotta sensibilità a propamocarb, fosetyl-aluminio e cymoxanil con CMI superiori a mg/l. Per quanto riguarda metalaxyl-m e cyazofamide la maggior parte degli isolati saggiati ha mostrato una riduzione del 50% dello sviluppo a concentrazioni tra 0,3 e 1 mg/l. Ulteriori valutazioni sono in corso di esecuzione su altri 40 isolati di P. capsici ottenuti presso aziende orticole piemontesi.

10 Figura 2- Concentrazione minima inibitoria (CMI) per i diversi principi attivi nei confronti degli isolati di Phytophthora capsici saggiati.

11 Aggiornamento delle strategie di difesa del fagiolo da problemi fitopatologici emergenti con particolare riferimento ai patogeni tellurici: gestione delle problematiche fitopatologiche del fagiolo mediante tecniche di concia Nei confronti del Fusarium oxysporum responsabile delle alterazioni precedentemente descritte è proseguita l attività di valutazione dell impiego della concia dei semi di fagiolo presso il CReSO di Albertasse in presenza di terreno naturalmente infetto. Si è operato su un nucleo di seme della cultivar Billò ottenuti da CReSO nel ciclo precedente. Nel corso della prova che è stata condotta nel 2011 i diversi microrganismi saggiati sono stati applicati in trattamenti di concia secondo le indicazioni del protocollo sperimentale di seguito riportato. Fig. 3-Visione del campo sperimentale. Nel corso della prova condotta nel 2011 sono stati saggiati diversi prodotti utilizzati anche nel 2010 in trattamenti di concia utilizzando un volume d acqua di 100l/q di seme (Tab 6). Parallelamente è stato valutato l effetto della gestione agronomica (fertilizzazione e volumi di irrigazione) sulla diffusione degli attacchi di Fusarium oxysporum e sulla produzione della coltura (Tabella 7). Tabella 6 -Protocollo sperimentale adottato Tesi Formulato commerciale Dose g/kg di seme 1 Testimone non trattato - 2 Mycostop 8 3 Bionitrogen 4 Micosat 1 5 Mancozeb 6 4

12 La coltura è stata gestita dal punto di vista agronomico secondo la tecnica convenzionalmente adottata nel cuneese. Per quanto concerne l apporto di fertilizzanti è stato distribuito, in fase di pre semina, un concime ternario ( titolo B+Zn) alla dose di q 6 / ha; in copertura, a partire dall allegagione dei primi baccelli di norma vengono effettuati apporti di elementi fertilizzanti ( es Nitrato Potassico %) alla dose di 1,5 q / ha frazionato in due interventi in prossimità della pianta dopo irrigazione. Le esigenze di Ca, Mg, S e Fe sono state soddisfatte distribuendo, in pre semina al suolo, uno specifico ammendante del suolo ( Rhizovit Humistin 1) Nella prova in oggetto si è adottato un sistema di adacquamento localizzato con manichette disposte lungo le file; Parte del fertilizzante sopra descritto è stato somministrato in pre semina interrandolo al suolo mentre, in copertura, l apporto è stato effettuato mediante fertirrigazione. Per valutare l effetto di apporti di fertilizzanti diversificati durante il ciclo colturale si sono effettuati apporti frazionati ( Tabella 8 ) in due fasi ( allegagione primi baccelli ed ingrossamento semi ) nelle tesi 1,2,3. Tabella 7 Strategie di gestione agronomica utilizzate Tesi Caratteristiche Testimone non trattato gestione aziendale 1 Gestione aziendale + 25% N 2 Gestione aziendale + 25% K 3 Gestione aziendale + 25% N + 25% K 4 Gestione aziendale - 50% irrigazione Tabella 8 Piano di concimazione aziendale Concimazioni Pre-aratura Letame (300 q/ha) distribuito in tardo autunno in fase di pre aratura Pre-trapianto NPK(Mg-S) (2-20)+B+Zn (6 q/ha) Pre-trapianto RIZOVIT HUMISTIM 1 CaO 30% MgO 8% SO 3 23% Fe 1% (7 q/ha) allegagione primi baccelli (8/07/11) (solo tesi 1 e 3 ) allegagione primi baccelli (11/07/11) ( solo tesi 2 e 3 ) allegagione ultimi baccelli (4/08/11) (solo tesi 1 e 3 ) allegagione ultimi baccelli (8/08/11) (solo tesi 2 e 3 ) Nitrato di calcio 15,5% (12.5 U/ha) Solfato di potassio 42% (22.5 U/ha) Nitrato di calcio 15,5% (12.5 U/ha) Solfato di potassio 42% (22.5 U7ha) Durante la fase di allevamento della coltura sono stati effettuati alcuni interventi di difesa chimica finalizzati sia al controllo delle infestanti che dei principali fitofagi e patogeni agenti di alterazione dell apparato aereo. Lo schema dei trattamenti è riportato in Tabella 9 allegata.

13 Tabella 9 Trattamenti erbicidi e di difesa effettuati sulla coltura Diserbo post-semina e preemergenza (dosi di etichetta) Diserbo di post emergenza (dosi di etichetta) Trattamenti di difesa (dosi di etichetta) 27/06/11 COMMAND 36 CS (clomazone) STOMP AQUA (pendimetalin) DUAL GOLD (S-metolaclor) GONDOR (lecitina di soia - coadiuvante) 15/07/2011 FUSILADE MAX (fluazifop-p- butile) ALTOREX (imazamox) FLEX (fomesafen) GONDOR (lecitina di soia - coadiuvante) 13/06/2011 PIRIMOR (pirimicarb) KARATE (λ cialotrina) NOTAR (corotalonil) NUFILM (pinolene coadiuvante) 24/06/2011 AIRONE (rame idrossido + rame ossicloruro) NOTAR (clorotalonil) 03/08/2011 PIRIMOR (pirimicarb) ORTIVA (azoxystrobin) AIRONE (rame idrossido + rame ossicloruro) NUFILM (pinolene coadiuvante) Schema sperimentale La prova si è condotta in un appezzamento omogeneo di terreno presente presso il Centro Sperimentale Orticolo di Boves. Si è adottato uno schema sperimentale a blocco randomizzato con 4 replicazioni. Seguendo le tecniche di coltivazione proprie dell areale cuneese sono stati utilizzati tutori in bamboo posizionati a distanza di 1 m tra le file e 0,4 m lungo la fila; i tutori sono stati poi legati fra loro a blocchi di 4 stile capanna indiana, ogni capanna è composta da 4 postarelle. In fase di semina si è provveduto a posizionare mediamente 5 semi per ogni postarella ad una profondità di c.a 3 cm.

14 Figura 4 Schema sperimentale adottato. Trattamenti di concia: A= Mycostop, B= Bionitrogen, C=Mancozeb, D=Mycosat, T=testimone non conciato In Tabella 10 si riportano alcune indicazioni relative ai tempi di lavoro adottati nella prova. Tabella 10 -Elenco delle operazioni Attività Data Note Concia dei semi 13/05/2011 Impiego di macchina per concia effettuata presso la struttura Agroinnova TO Semina 20/05/ semi/capannina Rilievo finale 7/09/2011 Per gli aspetti fitopatologici dell apparato radicale Raccolta produzione Nella seconda decade di settembre Raccolta dei baccelli su una capanna / replicazione ( 4 / tesi) e successive valutazioni dei baccelli.

15 Al rilievo finale del 7/09/11 sono state analizzate 50 piante per trattamento estirpando le piante e attribuendo un indice di gravità degli attacchi (Tab.11). Sono state effettuate osservazioni su: Indice di malattia (IM 0-4) Rilievi di produzione Tabella 11. Valori di gravità degli attacchi di F. oxysporum su fagiolo mediante una scala indice malattia da 0 a 4. 0 Nessun sintomo 1 Necrosi radicale sul fittone, scarsamente evidente a carico del fusto. Necrosi radicale sul fittone interessante tutta la zona di emissione di radici laterali. 2 Assenza di imbrunimenti vascolari estesi. Imbrunimenti radicali estesi alle prime porzioni di fusto (1-2 cm). 3 Presenza di imbrunimenti vascolari. Come 3 con apparato radicale fortemente ridotto, deperimenti e riduzione di 4 sviluppo sino a fenomeni di collasso. Al rilievo del 7 settembre 2011 sono state estirpate le piante per ciascuna replicazione (50 piante) osservando la diffusione e gravità dei sintomi causati da F.oxysporum su fagiolo (cv Billò). A tal fine è stata adottata una scala di incidenza dell alterazione come precedentemente descritto. Al rilievo finale è emersa una elevata diffusione degli attacchi del patogeno con una percentuale di piante colpite compresa tra il 58 e l 82%. I dati osservati hanno messo in evidenza come i trattamenti di concia abbiano ridotto significativamente la diffusione del patogeno in presenza di interventi di concimazione azotata maggiorati del 25% rispetto alle condizioni aziendali che prevedono apporti di azoto di circa 90 unità. Andando a verificare la gravità degli attacchi del patogeno è emerso che le piante allevate nelle parcelle non conciate risultavano interessate da attacchi espressi come indice di malattia compresi tra 36 e 51. Nessun effetto significativo è stato fornito dalle differenti strategie di gestione agronomica saggiate in assenza di trattamenti di concia. La concia con Micosat ha invece ridotto significativamente la gravità degli attacchi del Fusarium oxysporum in presenza di una concimazione azotata maggiorata del 25% rispetto alle condizioni ordinarie. Tali valutazioni dovranno essere approfondite nel corso di una seconda prova.

16 Tabella 12-Effetto dei trattamenti sullo sviluppo dell apparato radicale (Boves, 7 settembre 2011) Tesi Gestione agronomica Trattamenti di concia % di superficie radicale colpita % di piante colpite 1 T % N Testimone non conciato 70,7 ab 38,2 abcd 2 T % N Mycostop 35,0 a 15,9 abc 3 T % N Bionitrogen 34,5 a 15,6 abc 4 T % N Mancozeb 32,0 a 14,5 ab 5 T1 + 25% N Micosat 32,7 a 12,5 a 6 Tesi % K Testimone non conciato 81,9 b 46,4 cd 7 Tesi % K Mycostop 47,1 ab 21,1 abcd 8 Tesi % K Bionitrogen 48,3 ab 24,4 abcd 9 Tesi % K Mancozeb 59,3 ab 23,0 abcd 10 Tesi % K Micosat 44,3 ab 19,7 abc 11 T % N + 25% K Testimone non conciato 78,2 b 51,3 d 12 T % N + 25% K Mycostop 50,1 ab 22,8 abcd 13 T % N + 25% K Bionitrogen 45,5 ab 17,9 abc 14 T % N + 25% K Mancozeb 44,2 ab 26,4 abcd 15 T % N + 25% K Micosat 48,0 ab 21,1 abcd 16 T 4-25% irrigazione Testimone non conciato 58,6 ab 36,4 abcd 17 T 4-25% irrigazione Mycostop 62,6 ab 39,9 abcd 18 T 4-25% irrigazione Bionitrogen 48,7 ab 25,1 abcd 19 T 4-25% irrigazione Mancozeb 60,6 ab 40,8 abcd 20 T 4-25% irrigazione Micosat 48,0 ab 29,2 abcd 21 Gestione aziendale Testimone non conciato 71,6 ab 44,9 bcd 22 Gestione aziendale Mycostop 49,7 ab 22,7 abcd 23 Gestione aziendale Bionitrogen 49,5 ab 24,9 abcd 24 Gestione aziendale Mancozeb 47,5 ab 26,0 abcd 25 Gestione aziendale Micosat 48,5 ab 23,6 abcd Per verificare l efficacia del trattamento di concia si è ritenuto opportuno effettuare rilievi sulla produzione. Per raggiungere questo obiettivo in fase di maturazione avanzata dei baccelli si sono effettuate le raccolte all interno delle singole tesi / replicazioni ( valori rilevati su una capanna rappresentativa all interno di ogni parcella). Successivamente la produzione è stata sottoposta a valutazione sia per quanto attiene al n medio di semi / baccello sia per quanto riguarda il peso della granella secca. Le determinazioni sono state effettuate su semi con Umidità Relativa inferiore al 14%.

17 I baccelli sono stati suddivisi in classi riferite alla presenza di granella all interno ( <= a 3 semi; 4 semi ; 5 semi; 6 semi ; 7 o > di 7 semi) Per la determinazione del numero di semi si sono conteggiate tutte le presenze della granella all interno dei baccelli. Tabella 13 Valutazione della produttività, delle caratteristiche dei baccelli e della granella Trattamento gestione agronomica TESI P.te n.ro N. Baccelli secchi contenenti n. semi Peso sgranato N. Semi Peso medio seme Produzione a pianta g non conciato + 25% K T 1/ ,0 596,0 0,9 25,5 non conciato + 25% K T 2/ ,0 785,0 1,1 46,4 non conciato + 25% K T 3/ ,0 453,0 1,0 26,8 617,3 611,3 1,0 32,9 non conciato + 25% N T 1/ ,0 573,0 1,0 46,1 non conciato + 25% N T 2/ ,0 687,0 1,1 47,3 non conciato + 25% N T 3/ ,0 472,0 0,9 22,6 572,0 577,3 1,0 38,7 non conciato aziendale T1/AZ ,0 643,0 1,0 42,3 non conciato aziendale T2/AZ ,0 636,0 0,9 37,6 non conciato aziendale T3/AZ ,0 801,0 0,9 42,1 665,0 693,3 1,0 40,7 non conciato +25%N+25%K T 1/ ,0 627,0 0,9 41,0 non conciato +25%N+25%K T 2/ ,0 616,0 1,0 40,3 non conciato +25%N+25%K T 3/ ,0 774,0 0,9 51,6 633,7 672,3 0,9 44,3 non conciato -50% acqua T 1/ ,0 656,0 0,9 34,9 non conciato -50% acqua T 2/ ,0 627,0 0,9 30,7 non conciato -50% acqua T 3/ ,0 538,0 0,9 31,3 548,3 607,0 0,9 32,3 mycostop + 25% K A 1/ ,0 567,0 1,0 29,1 mycostop + 25% K A 2/ ,0 744,0 1,0 33,5 mycostop + 25% K A 3/ ,0 627,0 0,9 35,5 628,7 646,0 1,0 32,7 mycostop + 25% N A 1/ ,0 684,0 1,0 36,7 mycostop + 25% N A 2/ ,0 588,0 0,9 30,9 mycostop + 25% N A 3/ ,0 596,0 0,9 30,8 580,3 622,7 0,9 32,8 mycostop aziendale A1/AZ ,0 624,0 1,0 41,6 mycostop aziendale A2/AZ ,0 673,0 0,9 34,9 mycostop aziendale A3/AZ ,0 615,0 1,0 30,6 621,0 637,3 1,0 35,7 mycostop +25%N+25%K A 1/ ,0 798,0 1,0 56,1 mycostop +25%N+25%K A 2/ ,0 767,0 1,0 46,5 mycostop +25%N+25%K A 3/ ,0 751,0 1,0 38,0 750,3 772,0 1,0 46,9 mycostop -50% acqua A 1/ ,0 540,0 1,0 28,6 mycostop -50% acqua A 2/ ,0 594,0 0,9 39,9 mycostop -50% acqua A 3/ ,0 698,0 1,0 43,2 587,7 610,7 1,0 37,2 bionitrogen + 25% K B 1/ ,0 597,0 1,0 32,9 bionitrogen + 25% K B 2/ ,0 472,0 0,9 25,3 bionitrogen + 25% K B 3/ ,0 468,0 0,9 23,6 474,0 512,3 0,9 27,3

18 concia gestione agronomica TESI P.te n.ro N. Baccelli secchi contenenti n. semi Peso sgranato N. Semi Peso medio seme Produzione a pianta g Bionitrogen + 25% N B 1/ ,0 640,0 1,0 32,1 Bionitrogen + 25% N B 2/ ,0 755,0 1,0 31,5 Bionitrogen + 25% N B 3/ ,0 453,0 0,8 20,1 593,7 616,0 0,9 27,9 Bionitrogen aziendale B 1/AZ ,0 646,0 1,1 34,0 Bionitrogen aziendale B2/AZ ,0 727,0 1,0 40,4 Bionitrogen aziendale B3/AZ ,0 657,0 1,0 27,4 679,7 676,7 1,0 34,0 Bionitrogen +25%N+25%K B 1/ ,0 855,0 1,0 59,8 Bionitrogen +25%N+25%K B 2/ ,0 664,0 0,9 35,9 Bionitrogen +25%N+25%K B 3/ ,0 731,0 0,9 30,0 703,0 750,0 0,9 41,9 Bionitrogen -50% acqua B 1/ ,0 550,0 0,9 33,7 Bionitrogen -50% acqua B 2/ ,0 588,0 0,9 30,4 Bionitrogen -50% acqua B 3/ ,0 472,0 0,9 30,0 491,3 536,7 0,9 31,4 Mancozeb + 25% K C 1/ ,0 587,0 1,0 35,4 Mancozeb + 25% K C 2/ ,0 614,0 0,9 30,1 Mancozeb + 25% K C 3/ ,0 370,0 0,8 16,0 465,7 523,7 0,9 27,2 Mancozeb + 25% N C 1/ ,0 555,0 1,0 31,4 Mancozeb + 25% N C 2/ ,0 512,0 0,9 24,8 Mancozeb + 25% N C 3/ ,0 524,0 0,9 25,8 500,7 530,3 0,9 27,4 Mancozeb aziendale C1/AZ ,0 705,0 0,9 36,9 Mancozeb aziendale C2/AZ ,0 634,0 1,0 36,1 Mancozeb aziendale C3/AZ ,0 656,0 1,0 48,5 636,3 665,0 1,0 40,5 Mancozeb +25%N+25%K C 1/ ,0 689,0 1,0 42,6 Mancozeb +25%N+25%K C 2/ ,0 690,0 1,0 43,5 Mancozeb +25%N+25%K C 3/ ,0 779,0 1,0 58,0 710,7 719,3 1,0 48,0 Mancozeb -50% acqua C 1/ ,0 800,0 0,9 46,3 Mancozeb -50% acqua C 2/ ,0 653,0 0,9 35,3 Mancozeb -50% acqua C 3/ ,0 561,0 1,0 33,5 625,3 671,3 0,9 38,3 Mycosat + 25% K D 1/ ,0 577,0 0,9 30,4 Mycosat + 25% K D 2/ ,0 749,0 1,0 41,5 Mycosat + 25% K D 3/ ,0 668,0 1,0 32,9 650,7 664,7 1,0 34,9 Mycosat + 25% N D 1/ ,0 552,0 0,9 39,8 Mycosat + 25% N D 2/ ,0 782,0 1,0 54,1 Mycosat + 25% N D 3/ ,0 464,0 0,9 29,9 582,3 599,3 1,0 41,3 Mycosat aziendale D 1/AZ ,0 784,0 0,9 44,8 Mycosat aziendale D2/AZ ,0 706,0 1,0 41,3 Mycosat aziendale D3/AZ ,0 706,0 1,0 42,3 698,3 732,0 1,0 42,8

19 Concia gestione agronomica TESI P.te n.ro N. Baccelli secchi contenenti n. semi Peso sgranato N. Semi Peso medio seme Produzione a pianta g Mycosat +25%N+25%K D 1/ ,0 782,0 0,9 46,9 Mycosat +25%N+25%K D 2/ ,0 632,0 1,0 32,6 Mycosat +25%N+25%K D 3/ ,0 642,0 1,0 41,9 664,7 685,3 1,0 40,5 Mycosat -50% acqua D 1/ ,0 510,0 1,0 27,7 Mycosat -50% acqua D 2/ ,0 508,0 1,0 32,9 Mycosat -50% acqua D 3/ ,0 557,0 1,0 35,4 507,3 525,0 1,0 32,0 I dati raccolti sono poi stati sottoposti all elaborazione statistica in funzione dei differenti apporti di azoto e potassio ed in funzione dei trattamenti di concia della semente, vedi tabelle 14 e 15 Tabella 14 Valutazione della produttività in funzione della gestione agronomica, valori medi gestione agronomica N. Baccelli secchi contenenti n. semi Peso sgranato N. Semi Peso medio seme Produzione a pianta g (test di Tukey, P< 0,05, Sig. 0,00) + 25% K 29,73 44,07 47,87 41,13 28,40 3,93 567,3 591,6 0,95 30,9 a* + 25% N 26,93 38,60 44,27 45,87 28,07 4,73 565,8 589,1 0,95 33,6 ab +25%N+25%K 22,87 40,80 50,20 55,60 39,40 7,40 1,00 692,5 719,8 0,96 44,3 c -50% acqua 21,20 38,40 43,87 42,93 30,47 6,00 1, ,1 0,94 34,2 ab aziendale 19,13 40,73 47,40 50,33 38,87 7,07 660,1 680,9 0,97 38,7 bc *i valori seguiti dalla stessa lettera non differiscono tra loro statisticamente. Dai dati conseguiti si può osservare che la tesi a cui è stata somministrata la maggiore quantità di elementi nutritivi (+ 25% di azoto e + 5% di potassio) ha evidenziato la maggiore produttività. Essa ha inoltre evidenziato buone percentuali di baccelli contenenti un numero elevato di semi con un 55,6% dei baccelli raccolti in campo con 4 semi e 39,4% con 5 semi. L elaborazione dei valori è stata altresì condotta raggruppando le tesi di concia senza cioè tener conto degli apporti differenziati di elementi fertilizzanti. In Tabella 15 si riportano i valori medi delle diverse tesi con elaborazione statistica dei valori riferiti alle produzioni a pianta.

20 Tabella 15 Valutazione della produttività in funzione dei trattamenti di concia, valori medi Concia N. Baccelli secchi contenenti n. semi Peso sgranato N. Semi Peso medio seme Produzione a pianta g (test di Tukey, P< 0,05, Sig. 0,393) Bionitrogen 26,80 42,20 44,87 47,27 31,07 4,53 1,00 588,3 618,3 0,94 32,5 a* Mancozeb 23,67 41,53 48,00 44,20 30,87 6,60 1,00 587,7 621,9 0,94 36,3 a Mycosat 21,60 38,40 47,87 49,33 33,27 5,93 620,7 641,3 0,97 38,3a Mycostop 22,67 41,53 46,40 50,00 36,00 5,47 633,6 657,7 0,96 37,05a Non conciato 25,13 38,93 46,47 45,07 34,00 6,60 607,3 632,3 0,96 37,7 a *p>0.05 Nonostante l analisi statistica effettuata non abbia evidenziato differenze relative alla produzione a pianta, la tesi trattata con mycosat ha presentato una produttività leggermente superiore alle altre.

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