Oggetto: Operatori del Corpo di polizia penitenziaria impiegati negli Uffici di esecuzione penale esterna.

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1 _ Unione Italiana Lavoratori Pubblica Amministrazione Ministeri Enti Pubblici Università E.P. Ricerca Vigili del Fuoco Comparto Sicurezza Presidenza del Consiglio Agenzie Fiscali Dirigenza Autorità amministrative indipendenti Prot. n. 026/12 All. 03 (7 pagine) li, 05/02/2012 dott. Gianfranco de Gesu Provveditore Regionale A.P. CATANZARO Oggetto: Operatori del Corpo di polizia penitenziaria impiegati negli Uffici di esecuzione penale esterna. Ripetutamente questo Coordinamento ha segnalato all Amministrazione penitenziaria ai vari livelli di responsabilità la necessità e l opportunità di meglio disciplinare o, quantomeno, orientare l impiego del personale del Corpo di polizia penitenziaria nell ambito degli Uffici di esecuzione penale esterna. Il problema principale è quello di articolare ed armonizzare i piccoli contingenti di polizia, secondo il loro ordinamento, il loro status, le loro prerogative ed i loro precipui doveri, nell ambito dell assorbente organizzazione complessiva caratterizzata dalla più numerosa e pregnante presenza degli operatori del Comparto ministeri. Indipendentemente, difatti, da piante organiche omissive ed anacronistiche che non quantificano l assegnazione di personale del Corpo nelle sedi diverse dagli istituti penitenziari (non foss altro perché calcolate in proporzione alla presenza fisica di detenuti), è ormai, oltre che acclarato, anche codificato che vi debba essere la loro presenza pure in altre sedi per garantire una molteplicità di servizi ed il disimpegno di specifici compiti. A garanzia del sistema ed in aderenza al dettato costituzionale di assicurazione del buon andamento amministrativo, le funzioni, la gerarchia e la figura stessa degli operatori di Polizia penitenziaria non possono dunque, solo in ragione della presenza numericamente residuale, non trovare un organizzazione compiuta, nel puntuale ossequio alla disciplina vigente. D'altronde, in un sistema complesso come quello penitenziario con diverse figure professionali che, secondo le necessità istituzionali, sono diversamente proporzionate in ragione delle esigenze specifiche tanto da far preponderare, sempre e solo in termini numerici, talvolta le une e talvolta le altre, i modelli organizzativi non possono non tener conto delle minoranze che, al contrario, vanno valorizzate ed integrate quale parte essenziale, oltre che sinergica, dell insieme. Pagina 1 di 2 UILPA Penitenziari Coordinamento Regionale Calabria Via Edoardo e Felice Fiore Lamezia Terme uilpapenitenziari@uilpapenitenziari.it Web: Tel Fax

2 Tuttavia, presso l UEPE di Reggio Calabria e non solo, pur dopo l individuazione di soluzioni adeguate e quasi pioneristicamente rispettose dei diversi interessi, si assiste ciclicamente a passi a ritroso come in una sorta di macchina del tempo che periodicamente resetta il progresso. Già nel 2007, difatti, questo Coordinamento fu costretto come altre volte in precedenza ad intervenire con la nota n. 252/07 del 09 luglio che si allega in copia e che si richiama integralmente per la parte che riguarda il ruolo della Polizia penitenziaria negli UEPE. Cosicché la questione si risolse temporaneamente con l ordine di servizio n. 20 del 21 novembre 2008 (allegato), emanato appunto dalla Direzione dell UEPE di Reggio Calabria. Nuovamente, però, con ordine di servizio n. 3 del 26 gennaio 2012 (allegato) la prefata Direzione ha riportato indietro il datario revocando la precedente disposizione. A questo punto, appare auspicabile e si richiede di affrontare la vicenda a livello regionale, se del caso anche nell ambito della già concordata trattativa per la revisione del Protocollo di Intesa, al fine di individuare soluzioni condivise che valorizzino l opera della Polizia penitenziaria nelle sedi diverse dagli istituti penitenziari, al pari delle altre figure professionali, in aderenza alla normativa vigente. Nell attesa di un cortese cenno di riscontro, cordiali saluti. Si allegano: Copia della nota n. 252/07 del 09 luglio 2007 di questo Coordinamento; Copia dell ordine di servizio n. 20 del 21 novembre 2008 della Direzione dell UEPE di Reggio Calabria; Copia dell ordine di servizio n. 3 del 26 gennaio 2012 della Direzione dell UEPE di Reggio Calabria. Pagina 2 di 2

3 Coordinamento Regionale Calabria Vico XI Timpone, Lamezia Terme (CZ) Tel Fax uilpapenitenziari@uilpapenitenziari.it Prot. n. 252/07 All. - - e, p.c. cons. Riccardo Turrini Vita Direttore Generale dell Esecuzione Penale Esterna del Dipartimento dell Amministrazione Penitenziaria R O M A pres. Ettore Ferrara Capo del Dipartimento dell Amministrazione Penitenziaria C. Eugenio Sarno Segretario Generale UILPA Penitenziari Oggetto: Uffici dell Esecuzione Penale Esterna. Ruolo e funzioni del Corpo di polizia penitenziaria. li 09/07/2007 R O M A R O M A Lo scorso 03 luglio presso l Ufficio dell Esecuzione Penale Esterna di Reggio Calabria si è conclusa la contrattazione fra la delegazione di Parte Pubblica, le Organizzazioni Sindacali e la Rappresentanza Sindacale Unitaria per la definizione del nuovo assetto organizzativo della Sede. La negoziazione si è svolta in maniera apprezzabilmente spedita, in un clima di notevole apertura al confronto, dimostrato dalle Parti, che ha consentito di affrontare e superare un buon numero di questioni. Tuttavia la discussione si è sensibilmente animata allorquando si è affrontata la tematica riguardante il ruolo da assumere e le funzioni da assolvere, nell ambito dell Area della Direzione, da parte del piccolo contingente di personale del Corpo di polizia penitenziaria assegnato in quella sede (sia in via definitiva, sia con provvedimento temporaneo). Sintetizzando, secondo il modello proposto in ultima battuta dalla delegazione di Parte Pubblica e condiviso da CGIL, CISL e CONF.SAL-UNSA (in pratica, tutte le OO.SS. intervenute tranne la UILPA Penitenziari), nonché dalla Rappresentanza Sindacale Unitaria, la Polizia penitenziaria presso l UEPE di Reggio Calabria opererà Pagina 1 di 3

4 nell ambito dell Area della Direzione ed avrà nell unità in possesso della qualifica più elevata il referente per la Polizia Penitenziaria. Quest ultimo aspetto non è stato condiviso dalla delegazione della UILPA Penitenziari intervenuta. Da un attento e sistematico esame di tutta la normativa, sia di natura legislativa sia di tipo regolamentare, che disciplina e regola in ogni suo aspetto il servizio del personale del Corpo di polizia penitenziaria e ne determina, altresì, l ordinamento disciplinare, non è difatti rinvenibile la figura del referente. E se, forse, va riconosciuto alla Dirigenza dell UEPE di Reggio Calabria il merito di aver ideato, progettato e creato, con una sorta di motu proprio, detta figura, certamente non può essere sottaciuto che tale opera di ingegnerizzazione è rimasta profondamente incompleta, atteso anche che non sono stati compiutamente definiti, appunto, il ruolo e le funzioni della nuova figura istituita. Per contro, la UILPA Penitenziari aveva proposto che nell ambito del contingente di personale del Corpo di polizia penitenziaria venisse individuato un Coordinatore. Ciò, evidentemente, in aderenza al vigente dettato normativo che, come detto, disciplina il servizio della Polizia penitenziaria ed, in particolare, alla legge 15 dicembre 1990, n. 395, al decreto legislativo 30 ottobre 1992, n. 443, al decreto del Presidente della Repubblica 15 febbraio 1999, n. 82; senza peraltro tralasciare, pure per manifesti aspetti di interconnessione, il decreto legislativo 30 ottobre 1992, n Dalla normativa appena citata, difatti, si evince in maniera inequivocabile che a ciascun ruolo della Polizia penitenziaria possono essere affidate funzioni di coordinamento, di cui vengono indicate, attraverso le declaratorie dei profili, le peculiarità, le forme e gli ambiti in cui devono disimpegnarsi. Tanto più che, presso l UEPE di Reggio Calabria (allora CSSA), già con ordine di servizio n. 33 del 24 dicembre 2001, era stata formalmente costituita un Unità Operativa del Corpo di polizia penitenziaria. Volendo andare oltre, si potrebbe persino richiamare il dettato dell art. 31, 1 comma, D.P.R. 82/99 ( Il personale del Corpo di polizia penitenziaria in servizio in ogni istituto o servizio penitenziario, scuola o istituto di istruzione costituisce un reparto ), tuttavia, almeno in questo contesto ed anche al fine di evitare qualsiasi tipo di strumentalizzazione di cui si avvertono particolarmente i rischi, si preferisce tralasciare. Appare palese, però, che l Accordo raggiunto presso l UEPE di Reggio Calabria sulla materia anzidetta contrasta fortemente con la predetta disciplina, tanto che è stato ritenuto dalla delegazione trattante della UILPA Penitenziari, così come viene giudicato da questo Coordinamento, contra legem. Pagina 2 di 3

5 Ciò non ha consentito, dunque, alla UILPA Penitenziari di sottoscriverlo. Trattandosi, peraltro, di un Accordo che si ritiene, come detto, illegittimo, sarebbe relativamente agevole impugnarlo nelle sedi competenti. Tuttavia, pur non condividendone nella maniera più assoluta la parte sin qui descritta, nel più compiuto ossequio all inalienabile ruolo contrattuale esercitato dalle Parti e nel più fermo rispetto delle regole democratiche, questo Coordinamento ha inteso ed intende prendere atto della maggioranza autonomamente determinatasi al tavolo negoziale. In relazione alla tematica in questione, infatti, il principale obiettivo del Coordinamento regionale UILPA Penitenziari della Calabria è quello di favorire ed incentivare, ad ogni livello, un approfondita riflessione sull opera svolta e su quella che dovrebbe svolgere il Corpo di polizia penitenziaria, le donne e gli uomini che vi appartengono, in ogni contesto in cui, nell interesse supremo dello Stato e, dunque, della collettività, viene impiegato ed evitare che, come fin troppo spesso accade, venga relegato con grave danno anche per l erario a servizi di anticamera e/o alla guida di automezzi, anche a targa c.d. civile, alla stregua di semplici autisti, solo per fare alcuni esempi fra i meno dequalificanti. Per quanto accennato, pure a prescindere dalla discussione che sta riguardando gli istituendi Nuclei di Verifica e dai relativi esiti, si richiede alla S.V. un autorevole e cortese intervento finalizzato a chiarire pragmaticamente il ruolo che deve assumere e le funzioni che deve svolgere nell immediato la Polizia penitenziaria nell ambito degli Uffici per l Esecuzione Penale Esterna. Al Segretario Generale della UILPA Penitenziari, che legge per conoscenza, si richiede altresì di valutare l opportunità di sollevare la questione in occasione del confronto che riguarderà la creazione dei cc.dd. Nuclei di Verifica (previsto per il giorno 11 p.v.) affinché in ogni caso, sin da subito, ed anche nell ambito dei Provveditorati regionali dell Amministrazione penitenziaria che non saranno interessati dalla probabile sperimentazione, venga compiutamente e concretamente affermato il ruolo del Corpo di polizia penitenziaria e le relative funzioni non prescindano dai compiti istituzionali ad esso affidati o, comunque, da quelli direttamente connessi ai medesimi. Nell attesa di un cortese riscontro, distinti saluti. Pagina 3 di 3

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