BCC, sapore aggiunto. Fare banca come lievito del territorio.

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1 BCC, sapore aggiunto. Fare banca come lievito del territorio

2 Lo schema di riferimento del Bilancio sociale e di missione del Credito Cooperativo è stato ideato, progettato e sviluppato da Federcasse Il marchio, il logo del Credito Cooperativo, la simbologia della melagrana, il marchio del Bilancio sociale e di missione del Credito Cooperativo sono marchi registrati di proprietà Federcasse. Sede: Piazza Botero, Bene Vagienna (Cuneo)

3 Presentazione Il significato del Bilancio Sociale La struttura Indice I Valori Differente per norma Differente per identità Differente per storia Differente per valori Differente per missione Differente per strategia Differente per organizzazione Le relazioni con i portatori di interessi I portatori di interessi interni I Soci I Collaboratori Il Sistema del Credito Cooperativo I portatori di interessi esterni I Clienti I Fornitori La comunità locale Il valore aggiunto e la sua distribuzione La contabilità sociale Gli impegni di miglioramento 3

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5 BCC, lievito del territorio. Per norma statutaria, le BCC non hanno come solo obiettivo il profitto, ma contribuiscono alla promozione ed allo sviluppo del territorio, concorrendo alla realizzazione del bene comune. Il ruolo della finanza esercitata dal credito cooperativo, e quindi anche dalla nostra Banca, è finanza per lo sviluppo, che mira in primo luogo a migliorare l economia reale e, più in generale, a realizzare il benessere delle persone, che non è solo avere ma anche vivere con dignità. Il processo che si intende realizzare è quindi una crescita del tessuto sociale che parte dal basso, coinvolgendo tutte le sue componenti e basandosi sul sostegno reciproco e sulla partecipazione. Per questo vogliamo essere attenti non soltanto ad una sana e prudente gestione aziendale, ma anche alle relazioni con i portatori di interessi, primi fra tutti i Soci della Banca, che vivono ed operano nel territorio in cui la BCC è presente. Riteniamo infatti che questa Banca sia stata attivamente partecipe, nei suoi 110 anni di storia che andremo a celebrare il prossimo 14 novembre nella costruzione della prosperità delle comunità in cui ha operato ed opera, specialmente nelle piazze storiche, accordando fiducia e credito a molte realtà di agricoltori, artigiani, operai, piccoli imprenditori, professionisti e famiglie in genere. Lo scopo di questo Bilancio Sociale e di Missione è proprio, per la nostra azienda, la conferma dell impegno dimostrato verso le persone e le realtà locali di cui la Banca fa parte, attraverso la realizzazione di un valore aggiunto che dà sapore al territorio. Il Presidente Matterino Dogliani 5

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7 Presentazione Il significato del Bilancio Sociale Nell esercizio della sua attività, la Società si ispira ai principi cooperativi della mutualità senza fi ni di speculazione privata La Società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune (Art. 2 Statuto Sociale) Questi sono i principi, sanciti dall articolo 2 dello Statuto Sociale, a cui la BCC si ispira per la redazione del Bilancio Sociale. In esso, attraverso la contabilità sociale che quantifica il valore aggiunto prodotto dalla banca di credito cooperativo nei confronti dei propri portatori di interessi, si rimarcano le finalità sociali dell istituto a favore dei soci, dei clienti e degli appartenenti alle comunità locali, perseguendone il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche. In esso, con la riclassificazione dei risultati economici aziendali, si evidenzia la coerenza dell attività svolta dalla banca rispetto agli scopi statutari, di più difficile quantificazione e rappresentazione all interno di un rendiconto tradizionale, dimostrando con i numeri il proprio contributo alla promozione dello sviluppo ed alla costruzione del bene comune. La struttura Questo Bilancio Sociale e di Missione è strutturato in tre parti: 1. I Valori in cui si esplicitano i perché di una banca differente. 2. Le relazioni con i portatori di interessi in cui si analizza l attività sociale della Banca nei confronti dei suoi portatori di interessi (soci, clienti, collaboratori, fornitori, comunità locale, sistema del Credito Cooperativo). 3. Il valore aggiunto e la sua distribuzione in cui si redige una riclassificazione del conto economico secondo il criterio del valore aggiunto (differenza tra il valore della produzione ed i consumi di beni e servizi necessari per ottenere la produzione), e se ne determina la relativa distribuzione tra i diversi portatori di interessi. 7

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9 I Valori 9

10 BCC: differente per norma La Banca di Credito Cooperativo è una banca realmente differente all interno del sistema creditizio. La prima differenza è costituita dalla diversità della norma che la regola: infatti, il Testo Unico Bancario del 1993 e le disposizioni di vigilanza della Banca d Italia ne danno una disciplina specifica riguardo ad alcuni aspetti fondamentali quali: l operatività con i soci, la competenza territoriale, la distribuzione degli utili. Recentemente la riforma del diritto societario ne ha ulteriormente rafforzato le specificità rispetto alle altre categorie di banche ed è stata introdotta una verifica sul possesso dei requisiti mutualistici. I Soci non hanno come obiettivo primario il conseguimento di un guadagno sotto forma di dividendi, ma sono interessati a fruire dei servizi bancari a condizioni vantaggiose. Le norme dettano una disciplina specifica riguardo a: - il loro reclutamento: devono risiedere, avere sede o operare con carattere di continuità nell ambito territoriale della banca; - i vincoli all operatività: più del 50% dell attività creditizia della banca deve essere realizzata a loro favore (la banca può essere autorizzata dalle Autorità di Vigilanza a operare in via prevalente con soggetti diversi dai Soci solo per brevi periodi di tempo e per ragioni di stabilità gestionale); - il diritto di voto: viene assegnato secondo la formula una testa un voto, che significa che ciascun socio può esprimere un solo voto indipendentemente dall entità della partecipazione al capitale sociale; - la partecipazione al capitale sociale: non può avere un valore nominale superiore a 50 mila euro, per evitare situazioni di disparità tra i Soci. La prevalenza dell operatività con i Soci ha assunto una rilevanza ancora maggiore a seguito della riforma del diritto societario, in quanto questo principio viene utilizzato come criterio generale per identificare le cooperative a mutualità prevalente. La competenza territoriale viene definita in base al criterio di continuità territoriale: l operatività deve essere limitata ai comuni nei quali la banca ha la sede legale e le succursali, nonché alle aree limitrofe. Tale territorio deve essere definito nello statuto e almeno il 95% del credito deve essere erogato all interno dell ambito geografico così individuato. 10

11 La destinazione degli utili è sottoposta dal Testo Unico Bancario ai seguenti limiti: - almeno il 70% degli utili netti annuali deve essere destinato a riserva legale, al fine di rafforzare il patrimonio aziendale; - il 3% deve essere corrisposto ai fondi mutualistici per lo sviluppo e la promozione della cooperazione; - gli utili rimanenti, al netto della rivalutazione delle azioni e della quota assegnata a altre riserve o distribuita ai soci, deve essere devoluta a fini di beneficenza o mutualità. Il nuovo diritto societario, tenendo conto di queste peculiarità, ha riconosciuto le BCC come cooperative a mutualità prevalente e ha integrato le disposizioni dettate dal Testo Unico Bancario e dalle Autorità di Vigilanza con quelle specifiche per questa categoria di imprese. Il 1 gennaio 2007 è entrata in vigore la normativa sulla revisione cooperativa che ha l obiettivo di verificare la corretta applicazione dei requisiti mutualistici da parte delle BCC, al fine di garantire il rispetto dei valori distintivi che qualificano la categoria. In particolare, il decreto ministeriale che detta le regole per la vigilanza cooperativa delle BCC stabilisce che tale vigilanza ha una duplice funzione: è diretta a verificare la correttezza nell applicazione dei requisiti mutualistici cui è legato lo specifico trattamento fiscale (la specificità attiene all esenzione dall Ires della quota di utili destinata obbligatoriamente a riserva legale); ha l obiettivo di supportare gli organi di direzione e amministrazione nel costante miglioramento della gestione e del livello di democrazia interna, in modo da promuovere l effettiva partecipazione dei soci alla vita sociale. Come tutte le banche di credito cooperativo, anche la nostra BCC fonda la sua differenza sulla normativa di cui è destinataria, che la rende speciale all interno del panorama creditizio. 11

12 BCC: differente per identità La specifica normativa di cui la BCC è destinataria è riferita alla sua identità di banca cooperativa, mutualistica, locale. La natura cooperativa si esprime nella partecipazione diffusa dei soci, dunque nella democrazia economica, e nella pariteticità tra loro. La BCC è frutto di un iniziativa che nasce dal basso, sotto la spinta dell autoaiuto e dell auto-responsabilità. La mutualità significa per la BCC: - orientare la propria attività prevalentemente a favore dei soci, apportando loro vantaggi sia economici che meta-economici (mutualità interna); - creare finanza e ricchezza per sostenere lo sviluppo ed il benessere della comunità locale sotto il profilo morale, culturale ed economico, e accrescendone l educazione al risparmio e la coesione sociale (mutualità esterna); - valorizzare la cooperazione tra le banche della categoria, per dare attuazione al modello a rete del Credito Cooperativo (mutualità di sistema). Il localismo della BCC è integrale. Essa è una banca: - del territorio: i soci sono espressione del contesto in cui l azienda opera; - per il territorio: il risparmio raccolto sostiene e finanzia lo sviluppo dell economia reale; - nel territorio: appartiene al contesto locale al quale è legata da un rapporto di lungo periodo. L ampliamento territoriale della BCC non può e non vuole essere un allontanarsi dalle origini, ma semplicemente uno sviluppo della società cooperativa mirato al potenziamento della propria identità territoriale ed alla diffusione dei valori propri delle BCC in località talvolta prive di tali realtà bancarie. Su queste caratteristiche si fonda il modello operativo della nostra BCC, fatto di vicinanza, fisica e relazionale, di conoscenza diretta con i clienti, di familiarità, di personalizzazione dei prodotti e dei servizi, di sussidiarietà. L identità delle BCC Cooperazione - democrazia economica - partecipazione diffusa - pariteticità Mutualità - attività a favore dei soci - produzione di utilità e vantaggi, non profitti - cooperazione tra banche Localismo - del territorio - per il territorio - nel territorio 12

13 BCC: differente per storia Il profilo storico L esperienza cooperativa nasce intorno al 1840 nei settori dove l iniziativa privata non è in grado di conciliare l aspetto sociale con quello economico. La prima Cassa Rurale viene istituita da F.W. Raiffeisen ad Anhausen, nella valle del Reno. Attraverso l erogazione del credito esclusivamente ai soci e l applicazione di un tasso di interesse contenuto, la banca si propone di favorire gli investimenti e la modernizzazione del settore agricolo, caratterizzato dalla presenza di imprese di piccole e piccolissime dimensioni. In Italia il Credito Cooperativo si prefigge fin dalle origini obiettivi di utilità sociale, rispondendo alla necessità di liberare le fasce più umili della popolazione dalla miseria e di contrastare l usura. La prima Cassa Rurale, sul modello Raiffeisen, nasce il 20 giugno 1883 a Loreggia, in provincia di Padova, ad opera di Leone Wollemborg. Riunisce 32 soci fondatori, soprattutto contadini e piccoli proprietari terrieri. Con l emanazione nel 1891 dell enciclica Rerum Novarum da parte di Leone XIII, che invita i cattolici a dare vita a forme di solidarietà tese a favorire lo sviluppo dei ceti rurali e del proletariato urbano, sorgono, e il primo ad avviarle è don Luigi Cerutti, le prime Casse Rurali di ispirazione cattolica. Nel 1897, dopo soli 15 anni dalla costituzione della prima banca, sono presenti ben 904 Casse Rurali, dislocate principalmente in Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Lombardia. Fin da subito, le Casse Rurali avvertono l esigenza di fare sistema per valorizzare la cooperazione e favorire il raggiungimento di obiettivi che non potrebbero conseguire singolarmente. Nel 1905 viene fondata la Federazione delle Casse Rurali, che a sua volta promuove la costituzione di numerose Federazioni Locali. Nei primi quindici anni del XX secolo la cooperazione continua a crescere, al pari di tutta l economia italiana, dimostrando di essere un fenomeno destinato a consolidarsi. Sopravvive sia alla crisi economica che segue la prima guerra mondiale che alla politica del regime fascista. Quest ultimo, infatti, la contrasta fortemente, determinandone un generale ridimensionamento. Inoltre, numerosi provvedimenti ne modificano le caratteristiche operative. Il rilancio delle Casse Rurali avviene nel periodo repubblicano con l emanazione della Carta Costituzionale, che all articolo 45 riconosce il ruolo della cooperazione con finalità mutualistiche. Nel 1950 viene costituita la Federazione Italiana delle Casse Rurali e Artigiane, che nel 1967 aderisce a Confcooperative. La legge n. 707 del 1955 riconferma il carattere mutualistico di queste banche e stabilisce che i servizi devono essere rivolti prevalentemente ai soci e le 13

14 operazioni con i terzi non devono superare il 25% dei depositi totali; attenua inoltre la loro responsabilità patrimoniale. A fronte di una quota limitata di mercato agli inizi degli anni Cinquanta, nel decennio successivo si assiste a una intensa espansione delle Casse Rurali. Nel 1963 viene fondato l Iccrea, l Istituto di Credito delle Casse Rurali e Artigiane, con il compito di agevolare, coordinare e incrementare l azione delle singole Casse attraverso lo svolgimento di funzioni creditizie, di intermediazione bancaria e assistenza finanziaria. Nel 1978 viene costituito il Fondo Centrale di Garanzia, con una funzione di autotutela delle banche e, di conseguenza, dei depositanti. Venti anni dopo, in ottemperanza alla Direttiva europea di protezione dei depositanti, esso si trasformerà nel Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo. Il Testo Unico Bancario del 1993 sancisce, in corrispondenza di un cambiamento nella denominazione da Casse Rurali a Banche di Credito Cooperativo il venir meno dei limiti di operatività: le BCC possono offrire tutti i servizi e i prodotti delle altre banche e possono estendere la compagine sociale a tutti coloro che operano o risiedono nel territorio di operatività, indipendentemente dalla professione che svolgono. Negli anni Novanta, il Credito Cooperativo realizza un importante razionalizzazione della propria struttura: nel 1995 diventa operativa Iccrea Holding, capogruppo del Gruppo Bancario Iccrea (cui fanno capo le fabbriche di prodotti e servizi). Durante il Convegno di Riva del Garda, nel 1999 viene formalizzato il sistema a rete del Credito Cooperativo e pubblicata la Carta dei Valori. Nel 2003 la riforma del diritto societario riconosce e conferma alle BCC la loro natura di cooperative a mutualità prevalente. Nel 2004 nasce il Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti (FGO), strumento volontario esclusivo delle BCC che tutela i portatori di obbligazioni clienti delle stesse banche di credito. Nel 2005, nell ambito del Convegno Nazionale di Parma, è stato approvato il Progetto di qualificazione del sistema a rete delle BCC nonché la Carta della Coesione. 14

15 I fi ni che questa istituzione si propone: pareggiare nel credito ai grandi gli imprenditori più minuti ( ). Leone Wollemborg, 1884

16 La nostra storia I passi più significativi della nostra storia. 14 novembre 1897 Presso la casa del Dottor Donato Gazzera (che diverrà poi la prima Sede della Cassa) viene costituita la Cassa Rurale di Prestiti di Bene Vagienna 1898 Si tenne la prima assemblea della Cassa con l intervento dei 130 Soci 1902 Stante la crescente fiducia dimostrata dai Soci, la Cassa di Bene Vagienna si trova nella condizione di avere depositi in esubero. Tale situazione portò ad una diminuzione dei tassi praticati (sulla raccolta) ed all aumento del massimale dei prestiti. In soli 5 anni l attività della Cassa ha saputo risollevare l economia locale e soprattutto conquistare la fiducia dei cittadini 1903 Iniziano a diffondersi i servizi della Cassa; il primo servizio fu rappresentato dall acquisto collettivo di fertilizzanti in modo da spuntare prezzi vantaggiosi 1912 La Cassa inizia ad operare sul territorio di tutto il mandamento (unità territoriale del tempo) di Bene Vagienna, estendendo l operatività al paese di Lequio Tanaro. La Cassa fu riconosciuta Corrispondente della Banca d Italia ed ottenne anche la possibilità di emettere assegni su qualsiasi piazza (Accordo con il Banco di Roma) 1922 Viene inaugurata la nuova Sede: un salone da utilizzare per le riunioni e quale sala d aspetto e due piccole camere ad uso ufficio 1934 La Cassa, l unica della provincia di Cuneo, viene autorizzata a praticare il credito agrario di esercizio 1937 La Cassa assume la denominazione di Cassa Rurale ed Artigiana di Bene Vagienna, in uso fino a pochi anni fa 1962 Il continuo sviluppo della Cassa richiede l assunzione di un impegato 1969 La Cassa raggiunge l ambito traguardo del miliardo di depositi 1974 Il Palazzo dei Marchesi del Villar poi dei Sicca, (monumento nazionale), viene restaurato ed ospita la nuova Sede della Cassa. 16

17 1976 Si raggiungono i 5 miliardi di Lire di depositi e si amplia a Narzole e Monchiero la zona di operatività; iniziano anche e gite sociali che hanno la funzione di far conoscere meglio i sempre più numerosi Soci 1982 Nuove assunzioni portano il numero dei dipendenti a 12, i depositi raggiungono i 23 miliardi 1984 Apertura dello sportello stagionale di Narzole 1987 Piena operatività per lo sportello di Narzole 1990 Inizio servizio Tesoreria Comunale Apertura dello sportello di Fossano 1991 Apertura dello sportello A.T.M. di Lequio Tanaro 1992 Apertura dello sportello di Savigliano 1993 Apertura dello sportello di Verzuolo e dello sportello di Centallo 1994 La Cassa Rurale ed Artigiana di Bene Vagienna assume l attuale denominazione di Banca di Credito Cooperativo di Bene Vagienna. Apertura dello sportello di Roata Chiusani 1995 Incorporazione della Cassa Rurale ed Artigiana di Vottignasco, mantenimento dello sportello di Vottignasco ed apertura dello sportello di Villafalletto Celebrazione del Centenario dalla Fondazione Apertura della Sede Distaccata di Saluzzo 1998 Numero dei dipendenti 92. Numero dei Soci Apertura della Sede Distaccata di Orbassano 1999 Apertura dello sportello di Piasco 2000 Apertura sportello di Revello e di Torino Apertura sportello di Barge Apertura sportello di Rivoli. 17

18 BCC: differente per valori I valori nei quali il Credito Cooperativo si riconosce, e che derivano dalla sua identità, sono delineati in tre documenti principali: - il fondamento è l articolo 2 dello Statuto; - la Carta dei Valori ne è una declinazione; - la Carta della Coesione è la sintesi dello stile della mutualità nelle relazioni interne al sistema BCC. L articolo 2 dello Statuto afferma che la BCC persegue innanzitutto obiettivi di utilità sociale, che si concretizzano nella funzione di promuovere il miglioramento delle condizioni morali e culturali dei soci e della comunità locale a cui appartiene. Attribuisce inoltre alla Banca il compito di promuovere lo sviluppo della cooperazione e della coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio. La Carta dei Valori è il patto che lega il Credito Cooperativo alle comunità locali. Definisce le regole di comportamento, i principi cardine e gli impegni della banca nei confronti del suo pubblico: soci, clienti, collaboratori. La Carta della Coesione inserisce la BCC nel sistema del Credito Cooperativo, traducendo i principi della Carta dei Valori in un contesto di rete. Art. 2 Statuto Sociale Nell esercizio della sua attività, la Società si ispira ai principi cooperativi della mutualità senza fi ni di speculazione privata. Essa ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera. La Società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune. E altresì impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo e a rendere effettivi forme adeguate di democrazia economico-fi nanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci. 18

19 Art. 2: l identità delle BCC attraverso tre secoli 1893 Art Art Art Art Art Art. 2 Che cosa: la missione Migliorare la condizione materiale e morale Migliorare le condizioni morali e materiali Il miglioramento morale ed economico Favorire nelle operazioni e nei servizi di banca Favorire nelle operazioni e nei servizi di banca Favorire nelle operazioni e nei servizi di banca perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, materiali ed economiche degli stessi perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturale ed economiche degli stessi perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturale ed economiche degli stessi Inoltre ( ) sviluppo e promozione della cooperazione e promovendo lo sviluppo della cooperazione e promovendo lo sviluppo della cooperazione e di educare al risparmio e alla previdenza e l educazione al risparmio e alla previdenza e l educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio Chi: i destinatari i soci i soci i soci i soci i soci e gli appartenenti alle comunità locali agricoltori, artigiani e dei membri di comunità locali in cui opera i soci e gli appartenenti alle comunità locali Come: le modalità orientamento sociale costruzione del bene comune democrazia economicofi nanziaria scambio tra i soci mutualistico 19

20 La Carta dei Valori del Credito Cooperativo 1. Primato e centralità della persona Il Credito Cooperativo ispira la propria attività all attenzione e alla promozione della persona. Il Credito Cooperativo è un sistema di banche costituite da persone che lavorano per le persone. Il Credito Cooperativo investe sul capitale umano costituito dai soci, dai clienti e dai collaboratori per valorizzarlo stabilmente. 2. L impegno L impegno del Credito Cooperativo si concentra, in particolare, nel soddisfare i bisogni finanziari dei soci e dei clienti, ricercando il miglioramento continuo della qualità e della convenienza dei prodotti e dei servizi offerti. Obiettivo del Credito Cooperativo è produrre utilità e vantaggi, è creare valore economico, sociale e culturale a beneficio dei soci e della comunità locale e fabbricare fiducia. Lo stile di servizio, la buona conoscenza del territorio, l eccellenza nella relazione con i soci e clienti, l approccio solidale, la cura della professionalità costituiscono lo stimolo costante per chi amministra le aziende del Credito Cooperativo e per chi vi presta la propria attività professionale. 3. Autonomia L autonomia è uno dei princìpi fondamentali del Credito Cooperativo. Tale principio è vitale e fecondo solo se coordinato, collegato e integrato nel sistema del Credito Cooperativo. 4. Promozione della partecipazione Il Credito Cooperativo promuove la partecipazione al proprio interno e in particolare quella dei soci alla vita della cooperativa. Il Credito Cooperativo favorisce la partecipazione degli operatori locali alla vita economica, privilegiando le famiglie e le piccole imprese; promuove l accesso al credito, contribuisce alla parificazione delle opportunità. 5. Cooperazione Lo stile cooperativo è il segreto del successo. L unione delle forze, il lavoro di gruppo, la condivisione leale degli obiettivi sono il futuro della cooperazione di credito. La cooperazione tra le banche cooperative attraverso le strutture locali, regionali, nazionali e internazionali è condizione per conservarne l autonomia e migliorarne il servizio a soci e clienti. 6. Utilità, servizio e benefici Il Credito Cooperativo non ha scopo di lucro. Il conseguimento di un equo risultato, e non la distribuzione del profitto, è la meta che guida la gestione del Credito Cooperativo. Il risultato utile della gestione è strumento per perpetuare la promozione del benessere dei soci e del territorio di riferimento, al servizio dei quali si pone il Credito Cooperativo. Esso è altresì testimonianza di capacità imprenditoriale e misura dell efficienza 20

21 organizzativa, nonché condizione indispensabile per l autofinanziamento e lo sviluppo della singola banca cooperativa. Il Credito Cooperativo continuerà a destinare tale utile al rafforzamento delle riserve in misura almeno pari a quella indicata dalla legge e ad altre attività di utilità sociale condivise dai soci. Il patrimonio accumulato è un bene prezioso da preservare e da difendere nel rispetto dei fondatori e nell interesse delle generazioni future. I soci del Credito Cooperativo possono, con le modalità più opportune, ottenere benefici in proporzione all attività finanziaria singolarmente svolta con la propria banca cooperativa. 7. Promozione dello sviluppo locale Il Credito Cooperativo è legato alla comunità locale che lo esprime da un alleanza durevole per lo sviluppo. Attraverso la propria attività creditizia e mediante la destinazione annuale di una parte degli utili della gestione promuove il benessere della comunità locale, il suo sviluppo economico, sociale e culturale. Il Credito Cooperativo esplica un attività imprenditoriale a responsabilità sociale, non soltanto finanziaria, ed al servizio dell economia civile. 8. Formazione permanente Il Credito Cooperativo si impegna a favorire la crescita delle competenze e della professionalità degli amministratori, dirigenti, collaboratori e la crescita e la diffusione della cultura economica, sociale, civile nei soci e nelle comunità locali. 9. Soci I soci del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a contribuire allo sviluppo della banca lavorando intensamente con essa, promuovendone lo spirito e l adesione presso la comunità locale e dando chiaro esempio di controllo democratico, eguaglianza di diritti, equità e solidarietà tra i componenti la base sociale. Fedeli allo spirito dei fondatori, i soci credono ed aderiscono ad un codice etico fondato sull onestà, la trasparenza, la responsabilità sociale, l altruismo. 10. Amministratori Gli amministratori del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a partecipare alle decisioni in coscienza ed autonomia, a creare valore economico e sociale per i soci e la comunità, a dedicare il tempo necessario a tale incarico, a curare personalmente la propria qualificazione professionale e formazione permanente. 11. Dipendenti I dipendenti del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a coltivare la propria capacità di relazione orientata al riconoscimento della singolarità della persona e a dedicare intelligenza, impegno qualificato, tempo alla formazione permanente e spirito cooperativo al raggiungimento degli obiettivi economici e sociali della banca per la quale lavorano. Riva del Garda, dicembre

22 La Carta della Coesione del Credito Cooperativo 1. Principio di autonomia L autonomia della singola Banca di Credito Cooperativo- Cassa Rurale è uno dei principi fondamentali del Movimento del Credito Cooperativo. L autonomia si esprime in modo pieno e fecondo se si sviluppa nell ambito del sistema del Credito Cooperativo. 1 Tutti i soggetti del sistema propongono e gestiscono le proprie iniziative nel rispetto dell autonomia della singola cooperativa. L autonomia della singola BCC- CR deve essere compatibile con la stabilità della stessa e con l interesse generale. Le BCC-CR custodiscono la propria indipendenza giuridica e la propria sostanziale autonomia imprenditoriale impegnandosi in una gestione sana, prudente e coerente con la propria missione. Esse sono accomunate da una forte omogeneità statutaria e culturale. Il sistema considera un valore prezioso l esistenza del numero più ampio possibile di BCC-CR e ne assicura lo sviluppo nel segno della stabilità, della coerenza e della competitività. 2. Principio di cooperazione La cooperazione tra banche cooperative mutualistiche mediante le strutture locali, regionali, nazionali e internazionali è condizione per conservarne l autonomia e la stabilità e migliorare la loro capacità di servizio ai soci e ai clienti. Il sistema del Credito Cooperativo costituisce un fattore competitivo indispensabile per le BCC-CR e consente di ottenere e mantenere un posizionamento istituzionale, concorrenziale e reputazionale altrimenti irraggiungibili. 3. Principio di mutualità La mutualità di sistema è condizione per realizzare al meglio le forme di mutualità interna (con e verso i soci) ed esterna (con e verso il territorio) previste dalla normativa bancaria e dallo Statuto della BCC-CR. Lo sviluppo di rapporti collaborativi tra le BCC-CR è finalizzato al perseguimento di vantaggi bancari e non-bancari a favore della base sociale, della clientela finale e del territorio*. (* Art. 45 della Costituzione Italiana e art. 2 della Carta dei Valori del Credito Cooperativo). 4. Principio di solidarietà La solidarietà all interno delle BCC-CR e fra le BCC-CR è un principio irrinunciabile del Movimento. Contribuire a creare le condizioni migliori per la nascita, l operatività e lo sviluppo durevole delle BCC-CR rappresenta un valore prioritario e costituisce interesse primario di ciascuna BCC-CR e dell intero sistema del quale essa fa parte. La solidarietà si esprime anche attraverso la condivisione di principi e idee, l elaborazione e la partecipazione a progetti e iniziative comuni, l aiuto vicendevole nei casi di necessità. 1 Art. 3 della Carta dei Valori del Credito Cooperativo 22

23 5. Principio di legame col territorio La BCC-CR nasce, vive e si sviluppa nel territorio. Di esso è espressione e al suo servizio si dedica completamente, in modo indiretto (favorendo i soci e gli appartenenti alla comunità locale nelle operazioni di banca) e in modo diretto (favorendo la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio) Principio di unità L unità del sistema rappresenta un bene irrinunciabile per ciascuna BCC- CR. La convinta adesione delle BCC-CR alle Federazioni Locali e di queste alla Federazione Italiana va perseguita costantemente, pur nel rispetto della volontarietà delle scelte. 7. Principio di democrazia Il principio di democrazia regola sia le relazioni tra i soci della singola BCC-CR sia le relazioni tra le BCC-CR all interno delle strutture di natura associativa consortile che nel tempo esse si sono date e si danno. 8. Principio di sussidiarietà Il sistema del Credito Cooperativo si fonda sul principio di sussidiarietà e si presenta come un sistema coordinato di autonomie basato su strutture operanti a vari livelli con funzioni distinte ma tra loro complementari Principio di efficienza Tutte le iniziative e le forme organizzative del sistema di volta in volta adottate dovranno essere caratterizzate da efficienza. L efficienza dovrà essere valutata in termini economici, qualitativi, relazionali, di stabilità e di coerenza rispetto alla previsione normativa e statutaria. Tutte le iniziative e le forme organizzative del sistema di volta in volta adottate dovranno essere caratterizzate da efficienza. L efficienza dovrà essere valutata in termini economici, qualitativi, relazionali, di stabilità e di coerenza rispetto alla previsione normativa e statutaria. 10. Principio di trasparenza e reciprocità Le iniziative e le relazioni all interno del sistema del Credito Cooperativo sono improntate al principio di trasparenza e di reciprocità. Trasparenza significa stabilire relazioni ispirate alla chiarezza e favorire l accessibilità e la circolazione delle informazioni a tutti i livelli. Reciprocità significa che ciascuna componente si impegna, concordemente alle altre, a contribuire alle attività comuni, nella consapevolezza della responsabilità congiunta e nella prospettiva di un mutuo beneficio. Parma, dicembre Art. 34 del Testo Unico Bancario e art. 2 dello Statuto tipo delle BCC-CR del Definizione di sistema a rete varata in occasione del 12 Convegno Nazionale del Credito Cooperativo, Riva del Garda

24 BCC: differente per missione La missione della Banca di Credito Cooperativo, in coerenza con la sua identità, è quella di: favorire i soci e le comunità locali; perseguire la diffusione del ben-essere, inteso come il miglioramento delle condizioni economiche e meta-economiche di questi (morali, culturali, oltre che economiche); promuovere lo sviluppo della cooperazione; agevolare la coesione sociale; incentivare la crescita responsabile e sostenibile del territorio. Anche la missione della nostra BCC vuole essere coerente alla sua identità di banca del territorio, lavorando per i soci e le comunità locali, per la promozione del ben-essere e dello sviluppo complessivo, per favorire la partecipazione e la coesione sociale. 24

25 BCC: differente per strategia Il XIII Convegno Nazionale del Credito Cooperativo (Controcorrente. Autonomia e coesione. Strategie del Credito Cooperativo per la qualità della rete e lo sviluppo delle comunità locali, Parma 2005) ha ribadito la strategia di rafforzamento del sistema a rete delle BCC. Per misurarsi con il cambiamento. Per fare banca sempre più di qualità. Per essere più competitivi sul mercato e garantire lo sviluppo del sistema anche nel futuro. In particolare, le BCC hanno deciso di investire ancora, e di più, sulla rete. E se rete significa un sistema coordinato di autonomie, governato da regole e meccanismi condivisi e rispettati da tutti, dove ciascuna struttura svolge funzioni distinte ma complementari 1, allora è proprio l aspetto del coordinamento che si è voluto potenziare. Nel modo più coerente con la propria storia e le proprie caratteristiche: puntando sulla valorizzazione della cooperazione. La rete : che cosa è, quali sono i vantaggi Il sistema a rete del Credito Cooperativo è un sistema coordinato di autonomie basato su strutture operanti a vari livelli con funzioni distinte ma complementari tra loro e saldato insieme da regole e meccanismi condivisi e rispettati di indirizzo strategico e di coordinamento. Il sistema rappresenta uno strumento per governare la complessità, unendo i vantaggi del localismo e quelli della dimensione. Perché la rete : - permette di usufruire di economie di costo e di gamma, grazie alla possibilità di centralizzare i servizi accessori e strumentali; - agevola lo scambio delle informazioni e delle esperienze; - favorisce la condivisione della cultura e delle scelte; - consente di accedere a soluzioni e prodotti altrimenti non disponibili; - dà una visibilità e una forza ben superiori a quelli di un marchio locale. 1 Definizione del XII Convegno Nazionale del Credito Cooperativo, Riva del Garda 1999, in: Cooperazione di Credito, n (2000). 25

26 Fulcro della strategia di rafforzamento della rete è l estensione dei meccanismi di garanzia interni attraverso l evoluzione del Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti verso una forma di garanzia incrociata di tutto il Credito Cooperativo, che vada a completare la tutela già prevista dal Fondo di Garanzia dei Depositanti. Il Convegno di Parma ha inoltre individuato alcuni elementi sinergici che si affiancano a questo fattore strategico : - il rafforzamento del processo di esternalizzazione interna, in una logica che vede la realizzazione a livello accentrato delle fasi di lavoro di carattere strumentale, che non attengono al core business, ossia ai rapporti con la clientela; - l ulteriore qualifi cazione del marchio, attraverso la sua evoluzione come marchio di qualità, anzi delle qualità che connotano le BCC; - la piena valorizzazione della formazione identitaria, intesa come momento di condivisione della cultura distintiva delle BCC, e quindi veicolo di coesione. Questo disegno strategico è fi nalizzato a generare vantaggi: - per le BCC che saranno più competitive, potendo contare su una maggiore stabilità e solidità - per la loro clientela che vedrà migliorare la qualità e la convenienza dei prodotti e dei servizi offerti 26

27 La strategia delle BCC: vantaggi per soci e clienti Con l attivazione del nuovo Fondo di Garanzia Istituzionale, la garanzia di sistema, che adesso viene accordata a una compagine defi nita di depositanti e obbligazionisti, verrà estesa a tutti i clienti che vantano un credito nei confronti della BCC. E ciò produrrà numerosi vantaggi: - vantaggi di mercato: accesso ai mercati fi nanziari da parte delle BCC con costi della raccolta più contenuti, grazie a rating migliori, con la possibilità di ribaltare questi vantaggi sulla clientela; - vantaggi di reputazione: derivanti dalla maggiore solidità delle banche, e quindi dalla maggiore competitività; - vantaggi regolamentari: derivanti dalla possibilità di applicare criteri di vigilanza prudenziali più favorevoli, quali la ponderazione zero per i crediti infragruppo, consentendo lo sviluppo degli impieghi. 27

28 BCC: differente per organizzazione La mappa del Credito Cooperativo Il modello organizzativo del Credito Cooperativo ruota intorno alle 438 BCC complessivamente presenti sul territorio nazionale (pari al 55% del totale delle banche italiane) con circa sportelli (l 11,3% della rete degli sportelli) diffusi in 98 province e comuni. Nel 21,7 % dei comuni in cui operano (536 comuni), le BCC sono l unica presenza bancaria, mentre nel 20,2 % dei casi (500 comuni) le BCC hanno un solo concorrente. I comuni che rientrano in almeno un area di competenza delle BCC sono passati da nel 1999 a nel 2004 (+281). Le BCC sono supportate da un lato dal sistema associativo e dall altro dal sistema imprenditoriale. Il primo, composto dalle Federazioni Regionali e dalla Federazione Nazionale, svolge funzioni di coordinamento, assistenza tecnica, consulenza ed erogazione di servizi a favore delle banche associate. Il sistema imprenditoriale si configura come complemento operativo della BCC per quanto riguarda la fornitura di servizi e prodotti. I due principi che garantiscono l efficienza del sistema sono la sussidiarietà e la solidarietà. La sussidiarietà si esercita dalle strutture nazionali e regionali alle banche: le prime svolgono in modo consortile quelle funzioni che sarebbe meno efficiente realizzare sul territorio. La solidarietà riguarda i rapporti di collaborazione e di corresponsabilità che legano le BCC tra loro. 28

29 Il sistema a rete delle BCC Comunità di banche, banche di comunità *socio di Confcooperative 15 Federazioni Locali Federcasse * Federazione Nazionale 438 cooperative bancarie oltre sportelli collaboratori Sistema imprenditoriale (Gruppo (Gruppo Bancario Bancario Iccrea. Iccrea. Cassa Cassa Centrale Centrale Raiffeisen, Raiffeisen, Cassa Centrale delle Casse Rurali Trentine e BCC del Nord Nord Est) Est) 18 Cassa Centrale delle Casse Rurali Trentine e BCC del Fabbriche di prodotti e servizi Coordinamento Coordinamento di di sistema sistema e e guida guida strategica, strategica, relazioni relazioni sindacali, sindacali, consulenza consulenza legale legale e e fiscale, fiscale, studi studi e e ricerche, ricerche, formazione formazione e e organizzazione, organizzazione, lobbying, lobbying, relazioni relazioni ISES internazionali, internazionali, auditing, Roma, 7 giugno 2006 auditing, comunicazione comunicazione Mercati dei capitali, sistema dei pagamenti, finanza strutturata, cartolarizzazioni, finanza agevolata, leasing e corporate banking, gestione del risparmio, assicurazioni, private equity I numeri delle BCC Il Credito Cooperativo occupa una posizione di primo piano nel sistema bancario italiano sotto vari profili: la presenza sul territorio, la solidità patrimoniale e finanziaria, i volumi intermediati, i ritmi di crescita. Dati in milioni di Euro Rilevazione al BCC Variazione Variazione annua annua BCC del sistema IMPIEGHI ,5 + 9,1 RACCOLTA DIRETTA ,6 + 7,5 BCC Sistema italiano RAPPORTO SOFFEREZE/IMPIEGHI 2,8 3,6 29

30 Crediti erogati dalle BCC per alcuni settori di attività economica (milioni di euro) Settore di attività BCC Totale banche Quota mercato BCC % Imprese artigiane ,5 di cui imprese con meno di 20 dipendenti ,5 Altre imprese minori ,8 di cui imprese con meno di 20 dipendenti ,0 Famiglie produttrici ,3 di cui artigiani ,1 Famiglie consumatrici ,4 Istituzioni senza scopo di lucro (settore nonprofit) ,0 (Dati al ) 30

31 L assetto istituzionale ed organizzativo della nostra BCC L assetto istituzionale L assetto istituzionale della nostra Banca è rappresentato dagli Organi sociali, e precisamente dall Assemblea dei soci, dal Consiglio di Amministrazione, dal Collegio Sindacale, dal Collegio dei Probiviri e dal Direttore. L Assemblea dei soci: viene convocata almeno una volta all anno per l approvazione del bilancio di esercizio e la distribuzione degli utili; si riunisce altresì per il rinnovo delle cariche sociali, per deliberare su variazioni statutarie ed altre argomentazioni di volta in volta proposte. Il Collegio Sindacale: è l Organo di controllo che vigila sull osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull adeguatezza dell assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Società e sul suo concreto funzionamento. Il Consiglio di Amministrazione: ha pieni poteri per la gestione ordinaria e straordinaria. Gli Amministratori sono scelti fra i soci, secondo il principio dell autogestione delle cooperative. Il Collegio dei Probiviri: ha la funzione di perseguire la bonaria composizione delle liti che dovessero insorgere tra socio e società. Il Direttore: è il responsabile esecutivo delle decisioni del Consiglio di Amministrazione, ed è capo della struttura operativa della Banca. 31

32 L assetto organizzativo La struttura organizzativa della nostra Banca è stata recentemente ridefinita al fine di aumentare la velocità e la chiarezza dei processi decisionali e di comunicazione, valorizzare il ruolo delle risorse mediante uno strutturato processo di deleghe, migliorare l efficacia dei processi gestionali ed operativi, elevare il livello di efficienza, flessibilità e produttività dei processi. 32

33 La rete La Banca opera oggi con 16 sportelli, collocati nelle province di Cuneo e Torino. provincia di Cuneo sede Bene Vagienna sede distaccata Saluzzo Filiali Narzole,Fossano, Savigliano, Verzuolo, Centallo, Roata Chiusani, Villafalletto, Vottignasco, Piasco, Revello, Barge provincia di Torino sede distaccata Orbassano filiali Torino, Rivoli Ciascuna dipendenza è inoltre dotata di uno sportello Bancomat; sono attivi altresì gli sportelli Bancomat nel Comune di Lequio Tanaro e nel Comune di Verzuolo presso la Frazione di Villanovetta. Attualmente la zona di competenza della Banca comprende le piazze storiche situate nella provincia di Cuneo (n. 53 località, delle quali 5 non bancate) e le piazze di più recente acquisizione situate nella provincia di Torino (n. 25 località). Nella zona di competenza sono presenti n. 897 sportelli Bancari (compresi quelli della Banca). La popolazione totale è pari a abitanti. L ampliamento della rete di vendita ha seguito la logica di assicurare il miglioramento del servizio ai nostri soci e clienti, nonché all intera comunità locale, portando i principi della mutualità e della cooperazione in località talvolta prive di altre realtà appartenenti al Credito Cooperativo. 33

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35 Le relazioni con i portatori di interessi 35

36 I diversi volti della mutualità nelle BCC. Il mutualismo non è un invenzione lessicale né un generico buonismo, ma un modo specifico di fare impresa, una formula moderna di organizzazione e gestione aziendale basata sull unire le forze, sul costruire capitale sociale, sull instaurare relazioni basate sulla reciprocità. Ciò che caratterizza un impresa mutualistica è infatti l obiettivo, che è quello di conseguire un vantaggio: il socio è interessato ai mutui benefici, ai vantaggi reciproci che può ottenere l impresa e non alla remunerazione del capitale investito sotto forma di dividendi. L assenza di una finalità speculativa influenza il modo di stare sul mercato, gli stili di governo, i modelli organizzativi, le scelte strategiche, l operatività di questa tipologia di imprese. Per le BCC la mutualità è una parte fondamentale dell identità e del codice genetico. E un fattore distintivo e competitivo. Un valore sancito dalla legge e che pervade la storia, le strategie, i modelli organizzativi, ma anche lo stile operativo. Tre sono le declinazioni della mutualità delle BCC: interna, rivolta ai soci della Banca; esterna, diretta alle comunità locali nelle quali esse operano di sistema, a favore delle singole BCC e generata dal sistema a rete del Credito Cooperativo. Mappa dei portatori di interessi Clienti Portatori di interessi interni Soci Collaboratori Organizzazioni e aziende del sistema del Credito Cooperativo Portatori di interessi esterni Comunità locale (Enti locali, associazioni, fondazioni, comitati, diocesi, parrocchie, camere di commercio, organizzazioni professionali, mezzi di informazione commercio, organizzazioni) Fornitori 36

37 I Soci I Soci sono il primo focus dell attività imprenditoriale e sociale delle BCC, i primi beneficiari dei vantaggi, bancari ed extrabancari, che esse generano. Essi sono, infatti, parte (non controparte ) della banca. I nostri Soci Il numero dei soci in questi anni è costantemente cresciuto. La compagine sociale, in quest ultimo esercizio, è passata da a soci con un incremento del 3,07%. La Banca, tenuto conto dell importanza vitale e strategica dei soci sul territorio, ha promosso iniziative mirate alla fidelizzazione degli stessi puntando sia all allargamento della compagine sociale nelle piazze storiche sia a diffondere i principi cooperativi della mutualità nei Comuni di recente insediamento. Evoluzione della compagine sociale I soci ammessi nello scorso esercizio ammontano a n. 257, contro le 244 unità ammesse nel I nuovi soci, prevalentemente persone fisiche, hanno avuto un incremento più incisivo nella fascia di età tra i 20 e 30 anni, seguita dalla fascia tra i 30 e 40 anni. 37

38 Classificazione dei soci persone fisiche per anni di età. Classificazione dei Soci per sesso e natura giuridica Suddivisione Soci per Filiale 38

39 Il capitale sociale Il capitale sociale al 31 dicembre 2006 ammontava a ,04 e le azioni sottoscritte ammontavano a La quota media detenuta da ciascun socio si attesta intorno ai euro. Per effetto della rivalutazione azionaria che l Assemblea dei Soci ha deliberato nel maggio 2006, in occasione della ripartizione degli utili di esercizio, l azione ha assunto un valore nominale pari a euro 2,72. Anche quest anno l Assemblea sarà chiamata a deliberare sulla ulteriore rivalutazione, in luogo della distribuzione del dividendo. Evoluzione del capitale sociale 39

40 Valore ai Soci Le agevolazioni e i benefici di cui i soci si avvantaggiano sono di natura bancaria ed extrabancaria. Non tutti sono, per tale ragione, facilmente monetizzabili, pur avendo un indubbio valore anche sul piano economico (si pensi, ad esempio, al garantire l accesso al credito, a servizi connessi alla previdenza, alla cultura e alla formazione). Le iniziative avviate dalla banca verso i soci si possono classificare in tre categorie: la promozione della partecipazione attiva dei soci e la diffusione di informazioni sulla realtà aziendale; i vantaggi bancari, che si concretizzano nell offerta di prodotti e sevizi finanziari a condizioni favorevoli; i vantaggi di carattere extrabancario, che riguardano i prodotti e i servizi di natura non finanziaria. Comunicazione e partecipazione Il momento fondamentale nel rapporto tra i soci e la banca è costituito dall assemblea annuale. La Banca impegna ogni anno capitali e risorse per favorire al meglio la comprensione e la presentazione delle varie fasi del bilancio e della relazione dell organo amministrativo e da alcuni anni si avvale di supporti visivi al fine di fornire una migliore visibilità dei fatti aziendali. Come consuetudine, alla riunione fa seguito il pranzo o la cena sociale quale momento di aggregazione tra i soci e l Amministrazione della Banca nonché tra i soci stessi. Da alcuni anni ha trovato riscontro favorevole l iniziativa di andare incontro ai Soci scegliendo un sede diversa da Bene Vagienna per lo svolgimento della riunione assembleare. Tale proposta, promossa dal Consiglio di Amministrazione, ha pertanto aumentato la visibilità della Banca nelle piazze di più recente insediamento ed ha favorito la partecipazione di quella parte della compagine sociale presente nelle zone di riferimento. Le attività di comunicazione promosse nei confronti dei soci si possono così sintetizzare: L ingresso di ogni nuovo socio è formalizzato dalla lettera di ammissione alla compagine sociale; Il sito internet Attivazione dell Ufficio Soci quale interlocutore tra i soci e la BCC, a cui è affidata la comunicazione nei confronti della compagine sociale; Attivazione di Punti Informativi posti presso la sede e le filiali della Banca, che comprendono una sezione Soci contenente le comunicazioni sulle novità e sulle iniziative programmate dalla Banca a favore della categoria, ed offrono la possibilità di raccogliere le opinioni e i suggerimenti dei Soci stessi per poter migliorare il servizio; Corrispondenza del Presidente in occasione delle Festività Natalizie; 40

41 Comunicazioni di iniziative promosse dalla Banca a favore dei Soci (es. gite sociali). Vantaggi bancari Con riferimento alle incentivazioni di carattere bancario, la Banca ha in primo luogo rispettato il principio della erogazione del credito principalmente ai Soci secondo le regole della mutualità. Nel 2006, su un totale di milioni di euro di attività di rischio assunte dalla Banca, milioni di euro (ovvero il 54,589 %) sono state assunte nei confronti dei Soci. Art. 17 Operatività nella zona di competenza territoriale La Società assume, nell ambito della zona di competenza territoriale, attività di rischio prevalentemente nei confronti dei propri soci. La previsione di cui al comma precedente è rispettata quando più del 50% delle attività di rischio è destinata a soci e/o ad attività prive di rischio, secondo i criteri stabiliti dall Autorità di Vigilanza. Le attività di rischio assistite da garanzia rilasciata da un socio della Società sono considerate attività di rischio verso soci, a condizione che la garanzia prestata sia personale, esplicita e incondizionata. Le attività di rischio non destinate ai soci sono assunte nei confronti di soggetti che siano comunque residenti o operanti nella zona di competenza territoriale. 41

42 Attività di rischio Nell ambito delle iniziative volte al reclutamento di nuovi soci, la Banca ha voluto rivolgersi in modo particolare al modo dei giovani, accrescendo la loro presenza nella propria realtà bancaria. Per promuovere l iniziativa è stato ideato il ContoBene Giovani Soci, un conto corrente specifico senza spese dedicato ai ragazzi tra i 18 e i 30 anni che siano soci della Banca, oppure figli di Soci, nonchè un nuovo tipo di mutuo chirografario avente gli stessi destinatari, favorendo in tal modo il loro approccio con il mondo bancario. I Soci usufruiscono inoltre di condizioni di favore attraverso: il Conto Corrente Socio, che consiste in uno specifico conto con condizioni di favore in caso di sottoscrizione di almeno quote (spese tenuta conto gratuite, commissioni ridotte sulle operazioni effettuate) le commissioni ridotte sul dossier titoli e sulle operazioni di acquisto/ vendita titoli (categoria personalizzata dedicata al Socio). Vantaggi di carattere extra-bancario La Banca offre ai Soci diverse opportunità, che vengono di seguito sintetizzate. Nell ambito della gestione del tempo libero, la Banca ha organizzato, con la collaborazione di agenzie specializzate, viaggi e gite a condizioni particolarmente interessanti. Al riguardo la Banca è intervenuta nell abbattimento dei costi a carico dei Soci per un totale di euro 7.621,00. Da alcuni anni la Banca, in occasione delle Festività Natalizie, ha voluto esprimere il proprio augurio ai Soci attraverso un omaggio da ritirare presso gli sportelli. E stata istituita la Vetrina del Socio presso la sede ed alcune filiali della Banca, nella quale i Soci che svolgono attività di tipo commerciale, artigianale o imprenditoriale possono esporre al pubblico il marchio aziendale ed i loro prodotti e servizi. Questa vetrina, collocata all interno dei locali della Banca, permette ai Soci di usufruire di un canale pubblicitario addizionale e gratuito. 42

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44 I Collaboratori La Carta dei Valori del Credito Cooperativo definisce che i dipendenti del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a coltivare la propria capacità di relazione orientata al riconoscimento della singolarità della persona e a dedicare intelligenza, impegno qualificato, tempo alla formazione permanente e spirito cooperativo al raggiungimento degli obiettivi economici e sociali della banca per la quale lavorano. (art. 11), e che il Credito Cooperativo si impegna a favorire la crescita delle competenze e della professionalità degli amministratori, dirigenti, collaboratori (art. 8). Queste definizioni sono dettate dal ruolo chiave che i dipendenti di una BCC interpretano quotidianamente: essi sono il motore dell azienda e la sua immagine verso l esterno. Sono coloro che contribuiscono in primo luogo alla crescita della Banca e quindi al raggiungimento dei risultati economicopatrimoniali, nonché alla sua affermazione come Banca del territorio attraverso strette relazioni con gli altri portatori di interessi. Alcuni numeri Personale al 31/12/2006 in raffronto con il 31/12/

45 Personale suddiviso per Titolo di studio Personale della struttura Personale per grado Composizione del personale per età Personale suddiviso per sesso 45

46 Costo del personale 2006 in raffronto con il 2005 Formazione e valorizzazione Nel 2006 la Banca ha provveduto ad incrementare l attività di formazione dei propri collaboratori sulla base di un Piano Formativo predefinito. In particolare si è voluto sensibilizzare la crescita professionale: degli operatori di sportello in un ottica di sviluppo delle capacità e dei comportamenti commerciali con nozioni di tecniche di vendita di base dei responsabili delle filiali, delle aree e degli uffici interni con nozioni per sviluppare capacità e comportamenti manageriali sulle tematiche del ruolo del manager, sulle tecniche di comunicazione, sull analisi e gestione dei rapporti con i colleghi, sui concetti di delega e gestione del tempo dei neo assunti, per il tramite della locale Federazione, per la formazione di base, articolata su diversi moduli di tutto il personale dipendente con l approfondimento delle tematiche sull antiriciclaggio connesse alla specifica normativa esterna ed interna di personale di filiale addetto al comparto titoli / Responsabili o Vice Responsabili per l approfondimento e l aggiornamento su prodotti finanziari con società prodotto e di consulenza di personale di sede / filiale relativamente a taluni aspetti giuridici della concessione del credito e dell istruttoria fidi di una persona dedicata alla gestione delle risorse umane di parte del personale per l apprendimento di nozioni di prevenzione e protezione antincendio (proseguendo il percorso già iniziato nel 2005) nonché per il primo soccorso del personale di volta in volta interessato dalle diverse novità tematiche e dall approfondimento di aspetti peculiari, talvolta anche come addestramento procedurale, in parte svolta presso la sede della Banca ed in parte presso la Federazione locale. Nel corso del mese di febbraio 2006, a Nizza, è stata altresì organizzata una Convention per il personale dipendente, alla quale hanno altresì presenziato gli Amministratori ed i Sindaci della Banca. Obiettivo dell incontro era lo scambio di notizie e di informazioni sull andamento della BCC e sugli obiettivi che il Consiglio di Amministrazione proponeva per il 2006 e per gli anni a venire, attraverso la presentazione del Piano Strategico 2005/2007 rivisto e aggiornato, motivo di riflessione comune sul presente e sul futuro della nostra Banca. 46

47 Per il corrente esercizio è prevista una formazione fidi di base generalizzata per gli operatori di filiale dediti al comparto, nonché corsi di formazione approfondita / specialistica sul credito rivolta ad un numero più limitato di persone, in particolare per Responsabili / Vice Responsabili di filiale. Si prevede inoltre una formazione sulle tecniche di vendita avanzata per operatori di filiale. Attualmente si sta svolgendo un percorso formativo per capi filiale, finanziato dai fondi accantonati al Fon.Coop. per la formazione, al quale hanno aderito sei collaboratori scelti tra i Responsabili ed i Vice Responsabili di filiale. Formazione erogata Investimento nella formazione Ore formazione/personale Nel 2006 si è dato corso al progetto di gestione delle risorse umane già avviato nel 2005 con la collaborazione della società Top Energy Consulting. Nel dettaglio, è stato messo a punto un sistema di valutazione che tiene conto di elementi oggettivi e soggettivi di tipo qualitativo, che si svilupperà ulteriormente con elementi quantitativi. Questo processo consente di fornire alla Direzione maggiori e più determinati elementi valutativi per ciascun collaboratore, con la possibilità di suggerire un percorso formativo ad-hoc che consenta una maggiore valorizzazione delle risorse in tempi brevi. Infatti, in considerazione che il patrimonio più importante per l impresa è rappresentato dalle persone che vi lavorano, si vuole creare un gruppo che abbia idee nuove, in grado di differenziare l azienda dai concorrenti. Il ruolo delle persone nel processo di generazione del valore aggiunto risulta così enormemente aumentato. 47

48 Mutualità verso i Collaboratori Esistono due forme di mutualità a vantaggio del personale del Credito Cooperativo: il Fondo Pensione Nazionale e la Cassa Mutua Nazionale. Dal 1987 i lavoratori del Credito Cooperativo usufruiscono del Fondo Pensione Nazionale, il cui obiettivo è quello di permettere agli aderenti di garantirsi una prestazione pensionistica che, unitamente a quella pubblica, permetta di mantenere inalterato il tenore di vita dopo il pensionamento. Vi contribuiscono i dipendenti (per il 2% della retribuzione, elevabile fino al 5%) e l azienda (per il 4% delle retribuzioni). Le risorse vengono investite sul mercato finanziario ed i risultati della gestione finanziaria, al netto dei costi sostenuti per il funzionamento del Fondo Pensione e di quanto necessario a garantire le prestazioni di solidarietà, sono ripartiti pro quota e capitalizzati sui conti individuali. Nel 1994 è stata costituita la Cassa Mutua Nazionale per il Personale BCC, che garantisce ai dipendenti del Credito Cooperativo, ai loro familiari e ai dipendenti in pensione prestazioni sanitarie ad integrazione o in sostituzione di quelle offerte dal Servizio Sanitario Nazionale. Il numero dei beneficiari è andato progressivamente aumentando nel corso del tempo: nel 2005 erano , il 2,9% in più rispetto all anno precedente, equamente ripartiti tra uomini (52,0%) e donne (48,0%). Rispetto alle prestazioni di mercato, la CMN delle BCC ha assicurato un vantaggio agli iscritti soprattutto con riferimento alle prestazioni di alta diagnostica e specialistiche. 48

49 Il sistema del Credito Cooperativo Il Credito Cooperativo esprime la sua peculiarità di sistema anche lungo una direttrice orizzontale, ossia nelle relazioni tra le banche che vi appartengono. Questo è l aspetto più recente della mutualità, sancita dalla Carta della Coesione, ed al centro delle nuove linee strategiche del Credito Cooperativo. La relazione tra le banche si esprime principalmente attraverso forme di reciprocità e di sostegno, una cooperazione gratuita di una banca a favore di un altra che si trova in una situazione di necessità. Si tratta di un mutualismo di reciprocità, che attiva scambi bilaterali di cui entrambi i soggetti si avvantaggiano. La reciprocità si concretizza nell adattare pratiche e soluzioni già testate in alcune realtà ad altre BCC in momentanea difficoltà, con uno scambio di sapere e di modalità di operare. Queste esperienze non si limitano quindi al solo aspetto economico, ma presentano una forte componente sociale, il cui successo dipende dalla giusta combinazione di entrambe le dimensioni aziendali. Uno dei primi esempi della specie è proprio la collaborazione che la nostra BCC ha instaurato con la BCC Don Rizzo di Alcamo (TP) nel 1998, che grazie a questo intervento ha saputo riorganizzarsi e svilupparsi. Microfinanza Campesina Una delle più evidenti collaborazioni internazionali è rappresentata dal progetto Codesarrollo, attivo sin dal Trattasi in particolare di una collaborazione con Codesarollo, cooperativa di risparmio e credito impegnata nel costruire un sistema di Casse Rurali di villaggio in Ecuador. La nostra banca, partecipando al Pool Piemonte-Liguria-Valle d Aosta è una delle 165 BCC che, insieme anche all Istituto Centrale di Categoria, Iccrea Banca, ha messo a disposizione un plafond di finanziamento di dollari (quasi 22 milioni di dollari quelli complessivamente erogati dal sistema BCC) ad un tasso fortemente agevolato (4%). Il progetto, oltre all aspetto finanziario, prevede anche l affiancamento di Codesarrollo per la formazione, l assistenza, la consulenza, il sostegno ad un progetto di sviluppo agricolo, il collegamento con istituzioni nazionali (l Autorità di vigilanza bancaria ecuadoriana) ed internazionali (il BID, Banco Interamericano di Sviluppo). Il progetto, definito Microfi nanza Campesina, presenta caratteristiche che lo rendono originale rispetto agli strumenti tradizionali di aiuto al Sud del mondo: 49

50 - adotta una logica di sostegno alle attività produttive locali, anziché assistenzialistica, in termini sia economici che di trasferimento del knowhow; - riguarda tutto il ciclo economico di produzione; - integra i contributi pratici con quelli finanziari. Ulteriore forma di sostegno allo sviluppo auto-generato di Codesarrollo è la Campagna sulle Azioni di donazione, finalizzata a raccogliere somme a fondo perduto destinate ad accrescere il patrimonio di Codesarrollo e ingenerare un effetto moltiplicatore sui prestiti che questa può concedere alle comunità locali. La cifra complessivamente raccolta supera il milione di dollari. Recentemente, inoltre, con il supporto di Iccrea Banca, Codesarrollo è entrata a far parte del circuito Swift, diventando quindi abile a gestire le rimesse degli immigrati, che possono così raggiungere in tempi certi anche i più sperduti villaggi andini. Al riguardo, è stata lo scorso gennaio siglata una convenzione tra l Istituto centrale delle BCC, Iccrea Banca, e Codesarrollo, che facilita il trasferimento dei fondi, prevedendo condizioni di favore in termini di costi e di tempi. Un ulteriore crescita di Codesarrollo deriverà dal Programma di rafforzamento di Codesarrollo. Credito alle comunità rurali gestito con la BID, che ha come obiettivi specifici: - lo sviluppo di un prodotto finanziario di secondo livello che finanzi le stesse banche che fanno parte di Codesarrollo; - il rafforzamento di queste banche attraverso un percorso di professionalizzazione e assistenza tecnica rivolto ai dirigenti; - la costituzione di una rete tra le banche, in grado di favorire gli scambi, la formazione, la razionalizzazione dei capitali e il potenziamento del movimento finanziario di cui fanno parte. 50

51 I Clienti Il Credito Cooperativo favorisce la partecipazione degli operatori locali alla vita economica, privilegiando le famiglie e le piccole imprese; promuove l accesso al credito, contribuisce alla pianifi cazione delle opportunita (art.4 Carta dei Valori del Credito Cooperativo) Un indicatore della forte prossimità della BCC alla clientela può essere calcolato attraverso il numero di clienti serviti in media presso ciascuno sportello: tanto più basso è questo valore, tanto maggiore è la prossimità della banca alla clientela. Per la categoria delle BCC, l indice di vicinanza è pari a 405, un valore notevolmente inferiore a quello delle altre banche (che si attesta in media a 730), ma più basso di circa un punto percentuale anche di quello registrato dalle stesse BCC nel 2004 (pari a 408). Al Nord l indice registra un valore ancora migliore (compreso tra il 307 dell Alto Adige e il 387 dell Emilia Romagna). Definizione di indice di vicinanza L indice di vicinanza è stato determinato rapportando il numero dei clienti affidati al numero degli sportelli presenti sul territorio. Obbligazioni garantite Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti Il Credito Cooperativo si è dotato di due strumenti fondamentali di tutela dei propri clienti in caso di default di una banca consociata: il Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti (FGO) e il Fondo di Garanzia dei Depositanti (FGD). Il primo rappresenta un iniziativa esclusiva del Credito Cooperativo espressamente rivolta alla tutela dei piccoli risparmiatori. Il FGO, costituito nel 2004 sotto forma di consorzio volontario (la nostra BCC è peraltro annoverata tra i soci fondatori), ha infatti la finalità di intervenire nel caso in cui una banca non sia in grado di rimborsare le obbligazioni da essa emesse. Il Fondo ha ottenuto notevole successo: solo nel primo biennio vi hanno aderito circa 300 banche e ha prestato garanzie a fronte dell emissione di obbligazioni per un valore nominale, al dicembre 2006, di oltre 16 miliardi di euro. Anche il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo, per quanto sia uno strumento obbligatorio, presenta caratteristiche peculiari. Effettua infatti non solo interventi di ultima istanza, ossia finalizzati a rimborsare i depositanti di quelle banche che versano in una situazione di crisi, ma anche interventi di sostegno orientate a prevenire situazioni di crisi delle banche, e quindi nell interesse dei clienti. Per quanto riguarda l incentivazione alla riduzione dell uso del contante, che presenta numerosi aspetti positivi (riduzione dei costi, transazioni economiche più veloci, aumento della sicurezza), la Banca ha rilasciato un totale di n. 539 carte di credito e n.1248 carte bancomat. 51

52 52 Nell approccio alla nuova normativa sui requisiti di capitale (Basilea2), in concreto le BCC hanno definito un proprio sistema per la classificazione e gestione dei rischi di credito, che tiene conto e valorizza le relazioni che le singole BCC riescono a instaurare con le imprese, soprattutto le micro e piccole imprese, e quindi il patrimonio informativo originale di cui esse dispongono per valutare il merito creditizio. Il sistema prevede che ciascun cliente venga allocato, sulla base dell analisi di alcuni parametri e della definizione di un punteggio sintetico, in una delle nove classi di merito, ovvero nella decima, rappresentativa dello stato di default. Tuttavia, il rating così determinato, se non ritenuto congruo dall operatore della banca in relazione agli elementi di carattere soggettivo in suo possesso, può essere variato, in senso migliorativo o peggiorativo. L aggiustamento, di entità predefinita, dovrà essere motivato in forma scritta e registrato. Il processo, pertanto, consente di misurare il merito di credito della clientela con modalità oggettive e standardizzate, valorizzando però la flessibilità e l attitudine distintiva delle BCC ad acquisire e trattare informazioni qualitative sui prenditori, frutto del loro radicamento nel territorio.

53 La rete di vendita La cooperazione mutualistica, il legame con il territorio, l appartenenza alla rete sono elementi basilari per svolgere al meglio la nostra attività, elementi che ci permettono di essere differenti, competitivi e strategici. Al fine di garantire un servizio migliore per qualità ed efficienza, la Banca ha puntato sulla formazione del personale per assicurare cortesia, professionalità e competenza, sull ampliamento e miglioramento delle modalità di contatto con la clientela, aggiungendo ai canali tradizionali anche quelli più innovativi. Oggi la Banca opera con 16 filiali collocate nelle province di Cuneo e Torino, ognuna supportata da uno sportello Bancomat; sono attivi altresì gli sportelli Bancomat in Lequio Tanaro e in Verzuolo frazione Villanovetta. La nostra BCC conferma la sua naturale propensione al radicamento nel territorio dove opera con la logica di assicurare il miglioramento del servizio a Soci e Clienti, apportando i principi di mutualità e cooperazione anche in località prive di realtà appartenenti al Credito Cooperativo. Obiettivo strategico della Banca continua ad essere la ricongiunzione delle due macro aree al fine di aumentare e rendere sempre più capillare la presenza della Banca sul territorio, dandone continuità. In proposito, si prevede l espansione verso l area del Torinese e del Pinerolese. Al 31 dicembre 2006 i nostri Clienti ammontavano a suddivisi come segue: Clienti Numero Sportelli Abitanti Comune Bancari Bene Vagienna Narzole Fossano Savigliano Verzuolo Centallo Roata Chiusani Vottignasco Villafalletto Saluzzo Orbassano Torino Piasco Revello Barge Rivoli

54 I nostri clienti La raccolta Al termine del 2006 la raccolta diretta si assesta a 508,41 milioni di Euro, in aumento dell 1,92%. Tipologia di raccolta Ammontare Variazione /000 annua Conti correnti ,04% Depositi a risparmio ,50% Pronti contro termine ,38% Obbligazioni ,30% Certificati di deposito ,96% Come evidenziato nella tabella, il 2006 ha registrato un buon incremento della raccolta in conto corrente e una diminuzione della raccolta sui depositi a risparmio, sui certificati di deposito e sui pronti contro termine. La raccolta in obbligazioni risulta stabile. Le emissioni obbligazionarie del 2006 sono state effettuate principalmente con rendimenti indicizzati all Euribor: si è ritenuto in questo modo di meglio rispondere alle esigenze della clientela in una fase di tassi in crescita. La raccolta indiretta ammonta a 596,41 milioni di Euro, in aumento del 5,56%. Il risparmio gestito rappresenta il 22,40% della raccolta indiretta, in aumento dal precedente 20,18%. Il risparmio amministrato incide sulla raccolta indiretta per il 77,60%, in diminuzione dal precedente 79,82%. Tipologia di raccolta Ammontare Variazione indiretta /000 annua Quote OICR ,52% Gestioni patrimoniali ,75% Raccolta assicurativa e previdenziale ,15% Titoli di terzi in deposito ,57% 54

55 Gli impieghi Gli impieghi, al netto delle svalutazioni, aumentano del 3,91% rispetto all esercizio precedente. Al termine del 2006 ammontano a circa 374,5 milioni di Euro. Rispetto al 2005 la composizione degli impieghi ha subito delle modifiche rilevanti riguardanti in particolar modo gli utilizzi di conto corrente, che sono diminuiti a fronte di un deciso incremento delle linee di smobilizzo crediti e, a conferma del trend in atto, dell aumento del peso percentuale dei mutui, sia chirografari che ipotecari. Nell esercizio in esame i finanziamenti a lungo termine rappresentano circa il 57,9% del monte impieghi (54,80% nel 2005). In decremento il comparto dei finanziamenti in valuta per la relativa stabilità del mercato dei cambi e per il minor ricorso ad operazioni di carry trade da parte della clientela. E in peggioramento la componente delle sofferenze al netto delle svalutazioni, in principal modo per l avvenuta classificazione di poche posizioni, talune però di importo considerevole, perlopiù assistite da garanzie reali capienti. Il rapporto delle sofferenze nette sul monte impieghi si attesta così al 1,16% (0,71% nel 2005), in ogni caso ancora nettamente inferiore alla media del Sistema bancario nazionale. Tipologia di impiego Ammontare/000 Variazione annua Conti correnti ,88% Finaziamenti per anticipi sbf ,99% Finanziamenti import-export ,18% Finanziamenti in valuta ,85% Portafoglio scontato 84-61,99% Mutui ,75% Sofferenze nette ,85% 55

56 Prodotti e servizi Quando il cliente della BCC entra nella propria Banca, entra di fatto in un Movimento cooperativo articolato e complesso che si muove intorno a lui per meglio servirlo sia in termini di prodotto che di servizi offerti. La nostra Banca è organizzata in un sistema articolato che le permette di essere banca locale ma di competere in termini di gamma di prodotti offerti con le grandi banche nazionali. La Banca di Credito Cooperativo, infatti, è il primo di una catena; è l azionista di un gruppo di società Gruppo bancario Iccrea che opera in modo completo fornendole supporti e servizi strategici. La BCC può, in questo modo, essere vicina al proprio cliente come un gruppo creditizio nazionale non riuscirebbe, grazie ad un sistema produttivo nazionale che garantisce qualità e competitività ovvero relazione diretta con il cliente, tipica di un banca locale, e vantaggi competitivi di un grande gruppo bancario. Tale sinergia permette alla BCC di mettere a disposizione della propria clientela una gamma di prodotti che spaziano in una serie di servizi offerti sia alla clientela IMPRESA che alla clientela RETAIL con lo scopo di personalizzare sempre di più l offerta. In proposito si evidenziano: per gli artigiani, i piccoli imprenditori, i commercianti: crediti speciali a tasso agevolato, convenzioni con consorzi di garanzia e facilitazioni nel leasing; per i liberi professionisti: conto corrente dedicato esclusivamente alla propria attività lavorativa con costi concorrenziali; per gli agricoltori: linee di credito agevolato e convenzioni con consorzi di garanzia; per le famiglie: mutui casa, con incluse assicurazioni danni e vita a condizioni particolari; credito al consumo utilizzando soprattutto i finanziamenti con il marchio Crediper del gruppo Iccrea ; per gli studenti: prestiti a interessi ridotti per far fronte alle spese sostenute in corso di studi universitari oppure per l acquisto di computer ; per i giovani: conti correnti, mutui per la casa e carte di credito a condizioni particolari. In tutti i casi, la Banca si è proposta di fornire un servizio, piuttosto che un singolo prodotto, curando i profili di consulenza ed assistenza e non solo il mero collocamento, a vantaggio del cliente. Il Personale valuta quindi, unitamente al cliente, l adeguatezza dell operazione da concludere, con 56

57 riferimento agli obiettivi di investimento e alla propensione al rischio dichiarati o desumibili oggettivamente dai comportamenti assunti nella precedente operatività con la BCC. In questa ottica, la Banca ha ribadito i principi sui quali si basa la propria attività: Correttezza, integrità ed onestà dell azienda e degli operatori Trasparenza nel fornire informazioni, accessibili anche in termini di linguaggio Controllo attraverso un incrementato sistema di controlli interni Informazione aggiornata sugli investimenti effettuati Professionalità nel fornire consulenza al fine di consentire all investitore di effettuare le scelte in funzione del proprio profilo di rischio rendimento. Conseguentemente, in relazione agli investimenti compiuti dalla clientela, i rapporti sono orientati alla valutazione continua e personalizzata dei profili di rischio-rendimento, secondo quanto formalizzato dalla clientela stessa o oggettivamente identificabili. Il 2006 ha confermato l importante crescita nell ambito del risparmio gestito; è stata completata la gamma di offerta con una nuova linea di Gestioni Patrimoniali denominata Total Return, caratterizzata dalla ricerca di un rendimento assoluto indipendentemente dall andamento dei mercati finanziari. 57

58 I Fornitori La Banca si avvale prevalentemente di Fornitori scelti nell ambito locale in base a criteri di affidabilità, professionalità e competenza, oppure appartenenti al Sistema del Credito Cooperativo, al fine di soddisfare al meglio le esigenze della Banca e dei propri Clienti. Nello specifico, la Banca coopera con il sistema del Credito Cooperativo nelle sue diverse articolazioni, attraverso le società del Gruppo che producono servizi e offrono prodotti come evidenziato nella seguente tabella. Società del sistema del Credito Cooperativo prodotti e servizi utilizzati Società Banca Agrileasing Aureo Gestioni BCC Vita Assimoco Assimoco Vita Iccrea Banca Servizi Bancari Associati Ciscra BCC Capital Prodotti e servizi Leasing strumentale, immobiliare ed auto Fondi comuni di investimento e Fondi pensione Polizze assicurative Vita Polizze assicurative in genere Polizze assicurative Vita Sistema dei pagamenti, tesoreria-gestione liquidità, operatività sui mercati mobiliari, finanziamenti ed operatività con l estero Servizio di Consulenza ed Elaborazione dati Prodotti di comunicazione e modulistica Merchant Bank delle BCC Operazioni di Finanza Straordinaria d Impresa (fusione e acquisizioni, valutazioni, ecc.) BCC Private Equity Fondo di investimento chiuso specializzato nell investimento nel capitale di rischio di aziende non quotate 58

59 La comunità locale Banca di Credito Cooperativo: mutualità sul territorio Il radicamento locale delle BCC implica un forte coinvolgimento nella e con la comunità locale. Le banche che nascono per operare sul territorio di competenza, investendovi almeno il 95% del risparmio raccolto, sono portate a generare relazioni di scambio solide e durature con vari soggetti del territorio. Gli ambiti di azione della BCC a favore delle comunità locali sono i più ampi, veicolando attenzione alla salute, alla previdenza, all ambiente, alla formazione, alla cultura. Ogni anno la Banca sostiene organismi locali (enti pubblici, associazioni, organizzazioni, pro-loco ecc.) per la realizzazione di attività progettuali che caratterizzano la vita delle comunità locali. Il contributo alle Istituzioni La Banca fornisce supporto concreto agli Enti e alle Istituzioni presenti sul territorio attraverso lo svolgimento di servizi di tesoreria e di cassa per: Enti con servizio di tesoreria Comune di Bene Vagienna Comune di Lequio Tanaro Comune di Revello Unione di Comuni Tanaro-Pesio-Stura Infermeria Casa di Riposo di Bene Vagienna Casa di Riposo Don Ernesto Uberti di Barge Asilo Infantile Muratori Asilo Infantile Ansaldi Asilo Infantile Maria SS. di Gorra Enti con servizio di cassa Istituto Comprensivo di Bene Vagienna Consorzio Irriguo San Eusebio Consorzio Irriguo Canale delle Morine 59

60 Nello svolgimento di questi servizi, la Banca non si è limitata a compiere una procedura burocratica, ma ha fornito un servizio impegnandosi a supportare le esigenze finanziarie degli Enti, a garantire consulenza fiscale, finanziaria e normativa, ad erogare contributi, a fornire strumenti evoluti per la gestione degli incassi e dei pagamenti. Gli interventi della BCC... Nel 2006 sono stati erogati, a titolo di beneficenza, sponsorizzazione e rappresentanza, contributi pari a 220 mila euro, così suddivisi fra i principali settori di intervento: Assistenza Attività ricreative e associative Enti Religiosi Cultura e Scuola Sport i più significativi ASSISTENZA Circolo sociale benese (Centro anziani) Soc. Coop IL SOLCO Gruppo anziani Bene Vagienna Casa Famiglia Santa Chiara di Narzole ATTIVITA RICREATIVE E ASSOCIATIVE Ass. Nazionale Alpini - Sez. Cuneo - Gruppo Roata Chiusani Sfi lata carri allegorici di Villafalletto I Magnin di Piasco I Vespazzi del Monviso Comitato Pro Isola - Bene Vagienna A.N.A. Protezione Civile Verzuolo Kachupa Folk Band - Bene Vagienna Lions Club Carrù-Dogliani Amis D Salmour 60

61 Associazione Vigili del Fuoco Volontari Fossano Gruppo Volontari Protezione Civile Villafalletto Assoc. Nazionale Alpini Gruppo di Bene Vagienna Coltivatori Diretti Sommariva Perno Associazione Artigiani e Commercianti Benesi Pian Muné Paesana Srl Banda Musicale CITTÀ DI BENE VAGIENNA PRO LOCO Centallo Assoc. Culturale Amici di Bene Pro loco Vottignasco A.P.A. Cuneo Associazione Musicainsieme Associazione Pede Libero Pro loco Sanbiagese Safety Drive - Assoc. Italiana Guida Sicura Città di Saluzzo / A.R.A.P. Ass.Reg.Allevatori Piemonte Associaz. Turistica Pro Loco di Narzole Assoc. Turistica pro loco di Barge Assoc.Culturale Albatro - Narzole ENTI RELIGIOSI Massari Cappella S.Anna - Villafalletto Gruppo Giovani - Parrocchia di Bene Vagienna Parrocchia SS. Filippo e Giacomo - Verzuolo Parrocchia Santi Pietro e Paolo - Villafalletto Parohia Catolica Sarasau - Romania Parrocchia Ss. Nazario e Celso - Cappella Fraz. Moriglione Parrocchia di S. Bernardo Abate - Roata Chiusani SPORT Augusta Benese Volley Ball Club A.S.D. Barge Calcio ASD Volley Savigliano Sporting Club Fossano Tennistavolo A4 Verzuolo F.C. Cervere Deila Piergiorgio A.S.D. Junior MA.VI. ASD Pallavolo Fossano ASD Golf Club Cherasco Unione Bocciofi la Narzolese S.B.S. Vita Nova - Savigliano 61

62 ACSI Cuneo - gara di bocce Gruppo Aeromodellistico Monregalese Sci Club Maloca A.S. Centallo Volley Narzole U.S. Sommariva Perno Soc. Bocciofi la Vottignasco - Circolo Acli Ass. Sport. Vottignaschese (calcio e tennis) U.S.D. Villarbasse - Torneo dei 3 Palloni Augusta Benese Pallapugno CULTURA E SCUOLA Istituto G. Vallauri - Fossano Comune di Lequio Tanaro (restauro mappe catastali) Comune di Vottignasco (per Scuola Materna) Assoc. Turistico Culturale Raccontarbene Comune di Lequio Tanaro (restauro Confraternita Discipl. Bianchi) 62

63 63

64 64

65 Il valore aggiunto e la sua distribuzione 65

66 Il Valore Aggiunto (IAS) La Contabilità Sociale La BCC, con la propria attività, ha prodotto valore a vantaggio dei soci, della comunità locale, della collettività, dei propri collaboratori, della promozione della cooperazione e della costruzione del proprio sviluppo futuro. L aggregato che esprime la ricchezza generata dalla BCC è il valore aggiunto globale lordo, che può essere calcolato come la differenza tra il valore della produzione e i costi sostenuti per la produzione stessa, al netto delle componenti straordinarie. Nel 2006 questo valore è risultato pari a euro, il 2,71% in più rispetto all anno precedente. Se a tale dato si aggiunge il vantaggio per il socio-cliente, che misura il risparmio di cui si avvale il socio che depositi i propri risparmi e chieda un finanziamento alla banca, il valore aggiunto globale lordo stimato (dato dalla somma tra valore aggiunto globale lordo e questa componente) nel 2006 è stato pari a euro, con un incremento del 0,90% rispetto al Il conto economico (riclassificato secondo la normativa IAS anche per l anno 2005) di seguito riportato evidenzia la formazione del valore aggiunto. Criteri per la determinazione del valore aggiunto globale lordo generato dalla Banca Il Valore aggiunto Globale Lordo Stimato (VaGLS) è la somma fra il valore aggiunto globale lordo effettivo ed un valore determinato come differenziale fra il margine d interesse effettivo proveniente dall attività con i soci e il margine d interesse stimato verso soci, sotto l ipotesi che non vi sia differenziazione fra i tassi applicati ai soci e ai non soci; si configura, in sostanza, come un risparmio per il socio-cliente. La stima è stata effettuata sulla base delle informazioni disponibili per l esercizio 2006 sull operatività dei soci clienti della Banca. Procedimento: 1. determinazione della raccolta e degli impieghi a non soci 2. determinazione interessi attivi ed interessi passivi a soci a. interessi attivi a soci = impieghi a soci x tasso degli impieghi a soci b. interessi passivi a soci = raccolta da soci x tasso della raccolta da soci c. margine d interesse verso soci = interessi attivi a soci - interessi passivi a soci 3. determinazione dei tassi di interesse su impieghi e su raccolta a non soci a. tasso di interesse attivo stimato a non soci = (interessi attivi totali - interessi attivi verso soci)/impieghi a non soci b. tasso di interesse passivo stimato a non soci = (interessi passivi totali - interessi passivi verso soci)/raccolta da non soci 4. determinazione interessi attivi e passivi totali stimati = raccolta e impieghi totali x tassi stimati verso non soci a. determinazione del margine d interesse totale stimato 5. determinazione interessi attivi e passivi verso soci stimati = raccolta e impieghi verso soci x tassi stimati verso non soci a. determinazione del margine d interesse verso soci stimato 6. valore per il socio cliente = margine d interesse verso soci stimato - margine d interesse verso soci effettivo 66

67 Determinazione del valore aggiunto Voci Interessi attivi e proventi assimilati Commissioni attive Dividendi e proventi simili Risultato netto dell attività di negoziazione Risultato netto dell attività di copertura Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: a) crediti 0 0 b) attività fi nanziarie disponibili per la vendita c) attività fi nanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 d) passività fi nanziarie Risultato netto delle attività e passività fi nanziarie valutate al fair value Altri oneri/proventi di gestione Utili (perdite) delle partecipazioni 0 0 TOTALE RICAVI NETTI Interessi passivi e oneri assimilati Commissioni passive Altre spese amministrative (al netto delle imposte indirette ed elargizioni e liberalità) Rettifi che/riprese di valore nette per deterioramento di: a) crediti b) attività fi nanziarie disponibili per la vendita 0 0 c) attività fi nanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 d) altre operazioni fi nanziarie 0 0 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Rettifi che/riprese di valore nette su attività materiali (esclusi ammortamenti) 0 0 Rettifi che/riprese di valore nette su attività immateriali (esclusi ammortamenti) 0 0 Rettifi che di valore dell avviamento 0 0 TOTALE CONSUMI VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali 0 0 Utili (perdite) da cessione di investimenti Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte 0 0 VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO Ammortamenti VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO Spese per il personale Altre spese amministrative: imposte indirette Altre spese amministrative: elargizioni e liberalità Vantaggio per il socio cliente VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO STIMATO RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE Imposte sul reddito dell esercizio dell operatività corrente RISULTATO D ESERCIZIO

68 Ripartizione del valore aggiunto Valore aggiunto globale lordo stimato % Composizione delle categorie di riparto Soci Rivalutazione Quote ,1 Rivalutazione Quote Vantaggio per il socio-cliente ,1 vedi prospetto di determinazione del valore aggiunto e i criteri per la determinazione del valore aggiunto globale lordo Collaboratori ,3 costo del lavoro Riserve per lo sviluppo ,0 riserva legale + altre riserve + rettifi che/ riprese di valore su immobilizzazioni + accantonamento a fondo rischi bancari generali Comunità locale ,2 elargizioni + benefi cenza + Irap + accantonamenti a fondo Irap+ICI Collettività nazionale ,8 Ires + accantonamenti a fondo Ires - oneri e proventi derivanti da fi scalità anticipata + imposte e tasse Promozione della cooperazione ,5 accantonamenti al fondo di promozione della cooperazione 68

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