La Pedopornografia. Cos è,come si manifesta e, soprattutto, come combatterla. A cura di Brian,Gianluigi,Michele e Tommaso
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- Teresa Rinaldi
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1 La Pedopornografia Cos è,come si manifesta e, soprattutto, come combatterla A cura di Brian,Gianluigi,Michele e Tommaso
2 Che cos è La pedopornografia è la pornografia (ossia la rappresentazione di atti sessuali) in cui sono raffigurati soggetti in età prepuberale.
3 Chi sono le vittime? Le vittime sono ripartite tra bambini e bambine. Oltre la metà sono bambine coinvolte in attività esplicite o che subiscono evidente violenza sessuale. Inoltre il 40% delle bambine e oltre il 50% dei maschi ha un'età compresa tra i 9 e i 12 anni, il 10% del totale presenta un'età addirittura inferiore.
4 La pedopornografia sul WEB Dall'anno 2001 l Interpol ha raccolto e vagliato oltre immagini pedopornografiche reperite dal Web. Tuttavia, nonostante gli sforzi dei molti Paesi che collaborano alle indagini, solo una cifra esigua di minori che subisce violenza viene attualmente identificata.
5 Come si può mascherare un sito pedopornografico Il medoto più facile per entrare in un sito pedopornografico è con i banner pubblicitari, ad esempio una campagna sullo stop al fumo: appena ci si clicca si viene reindirizzati ad un sito pedopornografico
6 Cosa fare se si scopre un sito La prima cosa da fare,secondo noi, è parlarne subito con un adulto. Lui poi deciderà cosa fare: la scelta più giusta è avvertire la POLIZIA POSTALE
7 Chi è il cyberpedofilo? Il cyber-pedofilo è un individuo altamente pericoloso, perché ancor più di quanto già avvenga nel mondo visibile riesce, in Rete, a mascherare abilmente la propria identità.
8 Come agiscono i pedofili online? Chi ha interesse ad avere contatti con minori con la volontà di indurre gli stessi a fare sesso, a parlarne, a vedere immagini pornografiche sa che il Web è il posto giusto dove avvicinarsi ai giovani, perché sono tutti sempre connessi, liberi e con la convinzione di essere al sicuro.
9 Come avviene l adescamento? Il soggetto adesca la vittima stabilendo un rapporto basato sulla fiducia e sull amicizia e fingendo, il più delle volte, di avere la stessa età del minore a cui si rivolge. Il contatto avviene per lo più in chat e, inizialmente, con discorsi generici e inoffensivi, che tendono però ad appurare se il minore sia solo o non controllato da persone adulte.
10 In seguito il pedofilo introduce gradualmente argomenti sessuali, per testare la disponibilità del soggetto arrivando anche a inviare materiale pedopornografico, per incoraggiare l argomento e quasi a dimostrazione del fatto che tutto ciò è normale, sano e condiviso da molti.
11 A questo punto, se la vittima avrà mantenuto il contatto, il cyber pedofilo diventerà più assiduo e invadente, aprendo discorsi più intimi atti a stimolare la curiosità sessuale del minore e incalzandolo ad agire, prima solo in rete e poi cercando di avvicinarsi sempre di più, attraverso e/o sms fino all estremo tentativo di coinvolgerlo in un incontro non più virtuale ma reale.
12 Cosa fare se si é vittime Se qualcuno è vittima di pedofilia o, peggio ancora,pedopornografia, deve parlarne con un adulto, come un genitore o un professore, e intervenire prima che il materiale si diffonda in rete in modo irreversibile
13 Bisogna denunciare! La denuncia è un atto importante che apre la strada alla messa in sicurezza dei bambini e dei ragazzi e la chiude definitivamente alle intenzioni malate dei pedofili on-line.
14 Cosa possono fare gli adulti? È fondamentale che gli educatori parlino di tutto ciò con i propri ragazzi, così come dovrebbe avvenire nel mondo reale : i ragazzi devono imparare a riconoscere i possibili brutti incontri, in modo da richiedere l immediato intervento di un adulto e degli organi competenti di vigilanza (Polizia Postale).
15 Come prevenire? Naturalmente, la prima regola da insegnare a bambini e adolescenti è quella di non dare mai a nessuno il numero di telefono, l indirizzo di casa, o qualsiasi altro tipo di indicazione sulla scuola e sui luoghi che si frequentano.
16 Esistono particolari software, facilmente reperibili su internet, che impediscono l'accesso a siti per esempio). I "filtri" possono non desiderati (violenti o pornografici essere attivati introducendo parole-chiave o un elenco predefinito di siti da evitare.
17 Ma soprattutto.. NON LASCIATECI SOLI! McdHd8&list=PLF324330AF2017F52&inde x=3
18 Grazie per la visualizzazione Brian,Gianluigi,Michele e Tommaso
Dott.ssa MAURA MANCA, Ph.D Psicologo clinico e forense, Psicoterapeuta Direttore Responsabile della rivista AdoleScienza.it Presidente Osservatorio
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