SCHEDA DI PROGETTO PER GLI ENTI LOCALI (Legge Regionale 09 maggio 2011, n. 3)
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- Rosa Letizia Galli
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1 SCHEDA DI PROGETTO PER GLI ENTI LOCALI (Legge Regionale 09 maggio 2011, n. 3) A - PARTE GENERALE E DI SINTESI 1. Amministrazione proponente: Comune di Modena Settore Polizia Municipale e Politiche per la Legalità e le Sicurezze; 2. Responsabile del Progetto (indicare settore-ufficio, persona di riferimento, recapiti vari) Unità operativa Politiche per la Legalità e le Sicurezze d.ssa Giovanna Rondinone 059/ giovanna.rondinone@comune.modena.it mosicura@comune.modena.it 3. Denominazione del progetto: LABALT (Laboratorio Appalti, Legalità e Trasparenza): azioni per il rafforzamento di una rete provinciale per l integrità delle pubbliche amministrazioni e la prevenzione del crimine organizzato e di stampo mafioso; 4. Breve descrizione del progetto (utilizzare al massimo caratteri) Oggetto della proposta di accordo è la realizzazione di un percorso che vada a integrare, mettere a sistema e sviluppare in un ottica di coordinamento provinciale le attività messe in campo da Comune e Provincia di Modena in materia di prevenzione e contrasto della illegalità/criminalità economica e organizzata, tenendo conto delle evoluzioni normative recentemente intervenute e previste. Il progetto si incentra su un percorso che vedrà l'evoluzione e lo sviluppo dell'osservatorio Appalti verso un organismo (LABALT) che, con diverse articolazioni, assuma le funzioni di: 1) Centrale Unica di Committenza con l'obiettivo di: - rendere più penetrante l'attività di prevenzione e contrasto ai tentativi di condizionamento della criminalità mafiosa; - favorire la celerità delle procedure ottimizzando le risorse a disposizione nel settore dei contratti pubblici e conseguire standard tecnici e professionali più elevati; - accrescere l'imparzialità e la trasparenza dell'azione amministrativa; La Centrale unica di Committenza metterà a disposizione i propri servizi a favore dei Comuni e delle Unioni situati nel territorio della provincia di Modena, ma in una prima fase, a titolo sperimentale sarà coinvolta l area interessata dal terremoto del maggio Al termine della sperimentazione, si effettuerà una valutazione dell esperienza compiuta e se i risultati raggiunti saranno considerati positivi, l attività sarà estesa a tutti gli enti locali della provincia che ne faranno richiesta. 2) Formazione e consulenza a supporto dello sviluppo di una Rete provinciale per l integrità e la trasparenza delle Pubbliche Amministrazioni e sistema di monitoraggio (osservatorio) del rischio infiltrazioni nei diversi comparti economici Si tratta di far evolvere e consolidare, in un ottica di coordinamento provinciale e di scambio di esperienze, le azioni fin qui messe in campo a livello provinciale in materia di monitoraggio e controllo e di formazione/approfondimento delle tematiche afferenti al campo della legalità, trasparenza, rischio infiltrazioni (vedi punto 7)
2 Si allega una descrizione più dettagliata del progetto (sezione B) 5. Il progetto è già attivo? Sì, ma non ha usufruito del finanziamento della Regione Sì, ed ha già usufruito del finanziamento della Regione No, è ancora da attivare 6. Sostenibilità futura del progetto (indicare se vi è l intenzione di proseguire il progetto e, nel caso, se sono già state attivate risorse a garanzia della sua sostenibilità) Sì, presumibilmente Sì, sono già state attivate risorse a garanzia della sua sostenibilità No 7. Complementarietà del progetto (indicare se il progetto ha collegamenti diretti e tangibili con altri progetti dell amministrazione proponente) Sì (specificare): Il progetto sviluppa l esperienza maturata in provincia di Modena nell ambito dell Osservatorio Appalti Pubblici istituto nel 1999) a cui negli anni hanno aderito sempre più soggetti e ad oggi sono: Comune di Modena, Provincia di Modena, Prefettura di Modena, INPS, INAIL, Direzione Territoriale del Lavoro, Casse Edili, Consorzio Attività Produttive, Azienda USL, Scuola Edile - CTP della provincia di Modena, Camera di Commercio di Modena, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, A.C.E.R. Modena, Sindacati Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil, Associazioni imprenditoriali Confindustria/Ance, Lega Coop, Confcooperative, Api/Collegio Imprenditori Edili, Fam/C.I.A.A.L, Cna-Unione Costruzioni, Lapam/Federimpresa, Associazione Generale Cooperative Italiane - A.G.C.L, Osservatorio Provinciale degli Appalti pubblici, Ordini professionali di Modena Ingegneri, Architetti Paesaggisti e Conservatori, Chimici, Comuni della provincia di Modena. Nel 2011 il Comune di Modena ha siglato il Protocollo d intesa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore degli appalti e concessione di lavori pubblici con la Prefettura di Modena. Il protocollo ha posto particolare attenzione ai controlli antimafia per appalti e concessione lavori pubblici in base a soglie di importi ma ha posto l attenzione, indipendentemente dagli importi ad ambiti cd sensibili (trasporto e smaltimento rifiuti, fornitura e trasporto di terra e di materiali inerti, ecc) Il progetto si inserisce inoltre nelle attività già avviate con il progetto Integrazione banche dati finalizzate alla prevenzione della illegalità/criminalità economica di stampo mafioso di cui ad un precedente accordo del Comune di Modena con la Regione Emilia Romagna sulla legge 3/2011. Il progetto ha previsto lo sviluppo del software ACSOR (acronimo di Anagrafe Comunale Soggetti Oggetti Relazioni, in uso al servizio tributi ai fini dell attività di segnalazioni qualificate e recupero dei tributi locali) per avviare una attività più strutturata benché sperimentale di integrazione di banche dati che da un lato potesse potenziare le attività in essere dell amministrazione comunale per la prevenzione e il contrasto della illegalità diffusa (evasione tributi locali, false
3 dichiarazioni ISEE ecc.), per la lotta alla evasione/elusione fiscale e contributiva, dall altro orientare il percorso di integrazione anche alla prevenzione della criminalità economica e delle infiltrazioni mafiose nell economia legale, attraverso indicatori da testare, al fine di individuare soggetti che presentano elementi di rischio. Le Banche Dati integrate attraverso il software che ha visto alcune personalizzazioni per il Comune di Modena ad oggi sono: - Anagrafe, Catasto, Redditi, Registro imprese (Telemaco), Compravendite immobiliari, Successioni - Locazioni, Licenze commerciali, Posizioni tributarie TARES e TARI, Utenze attive luce e gas fornite dall'agenzia Entrate. Altre esperienze realizzate nel territorio modenese nell ambito delle tematiche della legalità e della criminalità organizzata sono state: - Formazione sulla prevenzione della criminalità organizzata e promozione della cultura della legalità: tra novembre 2012 e settembre 2013 sono state organizzare 7 giornate formative (in collaborazione con Prefettura di Modena, Avviso Pubblico, Libera Modena), rivolte ad amministratori e tecnici sulle seguenti tematiche 1. Gioco Azzardo e criminalità organizzata 2. Meccanismi e indicatori di penetrazione nell economia legale della criminalità organizzata: strumenti di monitoraggio, prevenzione e contrasto 3. Usura ed estorsione alla luce della crisi economica 4. Ecomafie e reati ambientali: quando il crimine saccheggia l ambiente 5. I beni confiscati alle mafie e il ruolo degli enti locali 6. I costi sociali ed economici della corruzione: quale prevenzione nella P.A 7. La nuova legge anticorruzione. Il corso si è inserito in un percorso intrapreso dal Consiglio Comunale, che ha visto la realizzazione di Consigli tematici sulla criminalità organizzata, con la presenza del Procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria Nicola Gratteri, dell'ex Procuratore Capo della Repubblica di Modena Vito Zincani e del giornalista Giovanni Tizian, della presidente della Commissione Antimafia Rosi Bindi. - Rete provinciale per integrità e la trasparenza della pubblica amministrazione: il Comune e la Provincia di Modena hanno promosso un iniziativa, realizzata ad aprile 2014 volta a sviluppare una rete provinciale per l'integrità e la trasparenza della Pubblica Amministrazione attivando un confronto con i responsabili anticorruzione e trasparenza dei Comuni e Loro Unioni, delle Aziende Ausl ed Ospedaliere e dell'università. Obiettivi dell'iniziativa: - Condividere le esperienze dei responsabili per la prevenzione della corruzione e la trasparenza; - Condividere gli strumenti di prevenzione messi in campo con i Piani adottati - Organizzare attività comuni di formazione - Creare uno spazio di confronto, scambio e crescita tra Istituzioni Pubbliche, Associazioni e Cittadinanza in generale sui temi specifici
4 - Condividere con le singole Istituzioni la gestione di casi specifici e problematiche comuni No 8. Per la sua realizzazione, il progetto prevede la collaborazione con soggetti di natura diversa dal proponente (per esempio, forze dell ordine, Prefetture, Questure, volontariato, ASL, sistema scolastico, ecc.)? 1 Sì No 8. Se il progetto prevede la collaborazione di altri soggetti, per ciascun soggetto coinvolto indicare il nome, la natura (ad es. se è un associazione o un istituzione, ecc.) e brevemente la modalità della collaborazione (chi fa che cosa ed eventualmente se vi è da parte di questi soggetti anche una contribuzione finanziaria) Nome altro soggetto Natura altro soggetto Forma di collaborazione Provincia di Modena Istituzione Già sede dell Osservatorio Provinciale Appalti, la provincia di Modena metterà a disposizione tutti i dati dell'osservatorio Appalti, l'esperienza maturata nell'ambito specifico della formazione dei tecnici in materia di regolarità degli appalti e personale competente per la costituzione della centrale unica di Committenza. Prefettura/Forze dell'ordine Istituzione Il programma di attività verrà presentato e condiviso con la Prefettura/Forze dell'ordine in sede di cabina di regia del Patto per Modena Sicura secondo quanto previsto agli art Illegalità e criminalità economica e organizzata (che prevede l'impegno a sviluppare un monitoraggio sugli indicatori di rischio rispetto alle infiltrazioni) e art. 10 Formazione Professionale (che prevede la realizzazione di percorsi di formazione congiunta) Avviso Pubblico Associazione Collaborazione nella definizione dei contenuti e dei relatori più idonei per le giornate di approfondimento ed eventuali eventi collegati Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" Associazione 10. Ambiti di intervento del progetto (barrarne uno o più di uno): Collaborazione nella definizione dei contenuti e dei relatori più idonei per le giornate di approfondimento ed eventuali eventi collegati 1 La collaborazione è da intendere come condivisione dei principi del progetto e compartecipazione, anche finanziaria, nella sua realizzazione totale o in alcune fasi. Si tenga conto, inoltre, che non si intendono come collaborazioni le prestazioni remunerate rese da eventuali soggetti partecipanti all'attuazione del progetto.
5 art. 3 art. 7 art. 10 Prevenzione dell infiltrazione criminale sul piano economico e sociale (prevenzione primaria) Contrasto dell infiltrazione criminale sul piano economico e sociale (prevenzione secondaria) Sostegno agli osservatori locali (monitoraggio e analisi dei fenomeni illegali e mafiosi) Scambio di informazioni e conoscenze fra soggetti diversi sui fenomeni illegali e mafiosi Promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile fra i giovani Attività rivolte agli studenti per attuare, attraverso l istituzione scolastica, le finalità della L.R.3/2011 Attività di qualificazione e di aggiornamento del personale della scuola Attività rivolte agli studenti università per attuare, attraverso l Università, le finalità della L.R.3/2011 Valorizzazione delle tesi di laurea inerenti ai temi della L.R.3/2011 Diffusione della cultura della legalità nella comunità, in particolare fra i giovani Recupero di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata e mafiosa e assegnati Riutilizzo in funzione sociale dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata e mafiosa 11. Destinatari del progetto (indicare i soggetti cui è rivolto il progetto, scegliendone uno o più di uno) Cittadini in generale Giovani Studenti Insegnanti Professionisti Operatori economici Altro (specificare): Funzionari Pubblici, amministratori, operatori delle associazioni di volontariato coinvolti, operatori delle Forze di Polizia, Enti di controllo (INPS, DTL, ecc,) 12. Attività previste (indicare le attività progettuali, scegliendone una o più di una) Informazione (es. seminari, convegni, campagne mediatiche, produzione video, ecc.) Formazione (es. corsi di formazione ad operatori professionali, ecc.) Educazione (es. laboratori didattici nelle scuole) Recupero e riutilizzo di beni confiscati Altro (specificare): Costituzione di una centrale unica di committenza e di un sistema di monitoraggio (osservatorio) dei rischi di infiltrazione nell economia legale; 13. Obiettivi specifici del progetto (indicare uno o più obiettivi) Promuovere la cultura della legalità
6 Sensibilizzare la cittadinanza ai temi della legalità e della criminalità organizzata e mafiosa Educare i giovani alla cultura della legalità Riutilizzare un bene confiscato alla mafia Altro (specificare): specializzare figure professionali all interno delle istituzioni che si occupano di gestione degli appalti, migliorando gli standard professionali in materia di controlli antimafia e prevenzione dei fenomeni d infiltrazione
7 B - DESCRIZIONE SPECIFICA DEL PROGETTO Denominazione del progetto LABALT Laboratorio Appalti, Legalità, Trasparenza Azioni per il rafforzamento di una rete provinciale per l'integrità delle pubbliche amministrazioni e la prevenzione del crimine organizzato e di stampo mafioso PREMESSA Oggetto della proposta di accordo è la realizzazione di un percorso che vada a integrare, mettere a sistema e sviluppare le attività messe in campo da Comune e Provincia di Modena in materia di prevenzione e contrasto della illegalità/criminalità economica e organizzata attraverso azioni strutturali di coordinamento a livello provinciale, tenendo conto delle evoluzioni normative recentemente intervenute e previste, con particolare riferimento alla imminente riforma del codice appalti (Legge Delega per il recepimento di tre direttive europee n. 23/14, 24/14 e 25/14 in materia di appalti e concessioni e la revisione completa del Codice Appalti del 2006), alla disciplina delle Centrali Uniche di Committenza/Stazioni Uniche Appaltanti, ai controlli antimafia, alle novità relative al Piano Nazionale Anticorruzione, alle competenze attribuite agli Enti locali in materia di evasione fiscale e segnalazioni antiriciclaggio). AZIONI CHE SI INTENDE SVILUPPARE Per quanto scritto in premessa l'azione che si intende sviluppare è quella di far evolvere l attività dell Osservatorio Appalti verso un organismo, con diverse articolazioni, che assuma le seguenti funzioni: 1) Costituzione di una Centrale Unica di Committenza La costituzione di una Centrale Unica di Committenza che svolga attività di acquisizione lavori, servizi e beni, in forma associata tra Provincia di Modena, Comune di Modena e i Comuni aderenti persegue l'obiettivo di: a) rendere più penetrante l'attività di prevenzione e contrasto ai tentativi di condizionamento della criminalità mafiosa; b) favorire la celerità delle procedure ottimizzando le risorse a disposizione nel settore dei contratti pubblici e conseguire standard tecnici e professionali più elevati; c) accrescere l'imparzialità e la trasparenza dell'azione amministrativa; La crescente complessità delle procedure per gli affidamenti di lavori e servizi da parte delle pubbliche amministrazioni, determinate principalmente da un quadro normativo in costante, e spesso imprevedibile, evoluzione, genera problemi gestionali particolarmente rilevanti soprattutto per gli enti locali di piccole e medie dimensioni. Le recenti riforme degli assetti istituzionali, che prevedono profonde trasformazioni delle Province e delle loro funzioni, inoltre, sono azioni che cambiano i pesi nel reticolo istituzionale della Regione: si generano nuove problematiche e, nel contempo, si aprono anche spazi per nuove opportunità. Al comune capoluogo e alla nuova provincia spetta il compito di raccogliere questa sfida per costruire innovative forme di sperimentazione gestionale e rappresentare un polo di riferimento per gli enti locali del territorio. La costituzione di una struttura unica a livello provinciale che superi l attuale assetto dell Osservatorio Appalti e si occupi di appalti di lavori, servizi e forniture, di migliorare lo scambio di esperienze sui temi della trasparenza, dell anticorruzione e più in generale del-
8 la tutela della legalità, porta con sé un rafforzamento della azione con diversi vantaggi legati soprattutto alla maggiore competenza tecnico-amministrativa del personale e ad una generale riduzione dei costi di funzionamento. L evoluzione normativa di questi anni e le mutate condizioni richiedono pertanto un salto di qualità, sia sul versante della prevenzione e del contrasto alle diverse forme di illegalità, sia sugli aspetti formativi, che dei servizi necessari al funzionamento degli enti locali. La costituzione di una Centrale Unica di Committenza, che sarà dotata di una struttura tecnica adeguata, assumerà e svilupperà ulteriormente, come detto sopra, il ruolo e le funzioni svolte in precedenza dall'osservatorio Appalti e, al contempo, perseguirà i seguenti obiettivi: - la specializzazione delle figure professionali coinvolte e, di conseguenza, una loro sempre maggiore efficacia nella gestione; ciò consentirà una maggiore speditezza delle procedure di gara, una standardizzazione dei bandi e l'ottimizzazione delle risorse - lo sfruttamento di economie di scala e il raggiungimento di standard professionali di specializzazione più elevati, anche in ordine ai controlli antimafia - un monitoraggio puntuale delle azioni condotte dalle diverse amministrazioni, che dovrà generare - un primo risultato di uniformare le procedure, con particolare riguardo al criterio dell offerta economicamente più vantaggiosa, incrementando la capacità delle imprese di partecipare alle gare, e dunque aumentando l apertura del mercato; ciò garantirà alla stazione appaltante di identificare la migliore offerta all interno di un ventaglio più ampio di possibilità; - la costruzione di un sistema di interazione tra le singole amministrazioni, lasciando alla Provincia una sorta di coordinamento delle politiche di investimento delle singole amministrazioni, con particolare riferimento alle realtà di dimensioni minori. - una maggiore imparzialità e trasparenza dell'azione amministrativa, grazie ad un monitoraggio puntuale e ad un analisi costante dei risultati delle procedure che consenta inoltre di gestire le informazioni in modo continuo, così perseguendo quel principio di legalità che è oggi elemento di valutazione fondamentale dei cittadini e comportamento imprescindibile per la pubblica amministrazione - un incentivo, mediante la spersonalizzazione dell'attività amministrativa, per la prevenzione ed il contrasto ai tentativi di condizionamento della criminalità organizzata - l abbattimento progressivo dei costi di struttura delle singole amministrazioni coinvolte. Metterà a disposizione i propri servizi a favore dei Comuni e delle Unioni situati nel territorio della provincia di Modena, ma in una prima fase, a titolo sperimentale sarà coinvolta l area interessata dal terremoto del maggio Al termine della sperimentazione, si effettuerà una valutazione dell esperienza compiuta e se i risultati raggiunti saranno considerati positivi, l attività sarà estesa a tutti gli enti locali della provincia che ne faranno richiesta. Il nuovo ufficio dovrà operare in stretta relazione con gli uffici di riferimento dei comuni,
9 avvalendosi di personale dotato di specifiche competenze e professionalità in materia di contratti pubblici: in servizio presso la Provincia di Modena; messo a disposizione dalla Struttura commissariale regionale, per quanto riguarda le funzioni svolte a supporto delle aree colpite dagli eventi sismici del maggio 2012 messo a disposizione dai Comuni interessati alle procedure di acquisizione o, eventualmente, da altri Comuni del territorio. La centrale unica di committenza si avvarrà altresì di una unità di supporto, realizzata in collaborazione con ERVET, con funzioni di accompagnamento alla predisposizione degli atti di gara e alla gestione della gara stessa fino alla sottoscrizione del contratto. Tale unità consentirà di: - accedere alle competenze specialistiche necessarie di volta in volta, a seconda degli oggetti delle procedure di gara, - mantenere un presidio costante delle attività e delle procedure esperite - garantire una flessibilità operativa che consenta di assorbire fasi di picco delle attività - utilizzare i sistemi informativi e le banche dati disponibili presso la società; - mantenere all interno di un circuito pubblico e controllato secondo i principi previsti dal controllo analogo le attività della unità di supporto; Per l espletamento di queste funzioni l Osservatorio si avvarrà altresì delle esperienze e delle competenze del Dipartimento di Giurisprudenza dell Università di Modena e Reggio Emilia e del suo Centro Universitario di Studi Public Procurement: Markets and Contracts, che potrà mettere a disposizione anche l attività di giovani ricercatori. Nell ambito delle attività di ricerca potranno poi essere sviluppati approfondimenti analitici a partire dalle basi dati messe a disposizione dall Osservatorio della Provincia di Modena e da Ervet. Il Centro di Studi PPMC potrà inoltre essere coinvolto nella review scientifica dei lavori e rapporti elaborati dall Osservatorio. Il Dipartimento di Giurisprudenza infine potrà mettere a disposizione il proprio personale docente per percorsi formativi rivolti al personale delle stazioni appaltanti e delle imprese e sarà inoltre luogo deputato per incontri tra professionisti, operatori del diritto, imprese e istituzioni con l obiettivo di diffondere le conoscenze raggiunte dal lavoro scientifico e dall esperienza della Centrale unica di Committenza. Oltre a ciò il Centro di Studi PPMC utilizzando la propria banca dati originale sul contenzioso amministrativo in materia di appalti potrà predisporre, analisi economiche originali fondate su archivi amministrativi. Le risorse relative alla costituzione della Centrale Unica di Committenza verranno assicurate dagli Enti Interessati.
10 2) Formazione e consulenza a supporto dello sviluppo di una Rete provinciale per l integrità e la trasparenza delle Pubbliche Amministrazioni e la creazione di un sistema di monitoraggio (osservatorio) del rischio infiltrazioni nell'economica legale Si tratta di far evolvere e consolidare, in un ottica di coordinamento provinciale e di scambio di esperienze, le azioni fin qui messe in campo a livello provinciale in materia di monitoraggio e controllo e di formazione/approfondimento delle tematiche afferenti al campo della legalità, trasparenza, rischio infiltrazioni (Vedi punto 7) assegnando ad una apposta articolazione del Laboratorio Appalti Legalità, Trasparenza le seguenti funzioni: Realizzare analisi sui fenomeni della corruzione, della illegalità/criminalità economica e organizzata e i meccanismi di penetrazione delle organizzazioni di stampo mafioso nei diversi comparti dell economia; Predisporre adeguati percorsi formativi rivolti ad amministratori e tecnici delle Amministrazioni pubbliche sulle stesse tematiche; Elaborare progetti e diffondere buone pratiche a partire dai piani anticorruzione e trasparenza con l'obiettivo di: Condividere le esperienze dei responsabili per la prevenzione della corruzione e la trasparenza, Condividere gli strumenti di prevenzione messi in campo con i Piani adottati, Organizzare attività comuni di formazione, Creare uno spazio di confronto, scambio e crescita tra Istituzioni Pubbliche, Associazioni e Cittadinanza su tali tematiche, Condividere con le singole Istituzioni la gestione di casi specifici e problematiche comuni. Valutare l attualità e l efficacia dei protocolli di legalità in essere, con particolare riguardo ai controlli antimafia, ed eventualmente aggiornarli sulla scorta delle modifiche normative intervenute al fine di ricercare ambiti di miglioramento rispetto alla stessa normativa relativamente alla prevenzione e contrasto delle infiltrazioni attraverso controlli rafforzati preventivi e successivi. Tale percorso sarà occasione per riaprire il confronto su questo temi anche con le Organizzazioni Sindacali, con le associazioni economiche nonché con gli enti di controllo e le stazioni appaltanti che avevano sottoscritto il Protocolli Appalti. Condividere e diffondere best practices messe in atto dai diversi soggetti presenti sul territorio provinciale, a partire da esperienze e progetti avviati (anche grazie alle risorse messe a disposizione dalla legge regionale 3/2011) come, a titolo di esempio: a) il progetto Integrazione di banche dati finalizzata alla prevenzione della illegalità/criminalità economica e organizzata realizzato dal Comune di Modena e incentrato sulla valorizzazione del patrimonio informativo degli Enti locali, integrato con i dati a cui si ha accesso per compiti di istituto, al fine di definire indicatori utili alla individuazione di aree o soggetti a rischio illegalità e infiltrazioni; b) progetto per l'istituzione di un osservatorio per la legalità dell'unione terre D'Argine; c) Osservatorio Permanente sulla Sicurezza Urbana e Legalità istituito dal Comune di Castelfranco d) il Tavolo Distrettuale Legalità dell'unione Distretto Ceramico Verrà a tal fine stilato all'inizio del progetto un programma di attività condiviso tra Provincia e Comune di Modena, che si preoccuperanno di raccogliere le esigenze dei Comuni e loro unioni sulle tematiche sopra richiamate (con particolare riguardo ai piccoli comuni) oltre che di altri enti pubblici, da realizzare in collaborazione con Università, Avviso Pubblico e Libera La collaborazione con l Università consentirà di approfondire dal punto di vista scientifico i temi della legalità e delle infiltrazioni nel tessuto dell'economia legale e, al contempo, la collaborazione con Avviso Pubblico e Libera consentirà di orientare la formazione verso le esigenze specifiche delle pubbliche amministrazioni di sviluppare politiche e competenze
11 tecniche in questo complesso settore Il programma di attività verrà presentato e condiviso con la Prefettura/Forze dell'ordine in sede di cabina di regia del Patto per Modena Sicura secondo quanto previsto agli art Illegalità e criminalità economica e organizzata (che prevede l'impegno a sviluppare un monitoraggio sugli indicatori di rischio rispetto alle infiltrazioni) e art. 10 Formazione Professionale (che prevede la realizzazione di percorsi di formazione congiunta) Verranno organizzate 5 giornate di approfondimento il cui esito sarà la redazione di linee guida applicative per gli enti locali/enti pubblici da diffondere a livello provinciale. Le giornate formative e di approfondimento saranno aperte a tecnici degli Enti Locali, Amministratori, Forze dell'ordine, Referenti di altri enti (Aziende sanitarie, Enti di controllo, Comitato Unico delle Professioni, Associazioni Economiche) Settori dell Amministrazione Comunale coinvolti - Segretario Comunale/Ufficio Contratti - Direzione Generale - Polizia Municipale e politiche per la Legalità e le Sicurezze Costi previsti Azione 1) Costituzione di una centrale Unica di Committenza I costi su cui si chiede un cofinanziamento sono relativi alla attività di ricerca analisi e predisposizione di studi scientificamente validati a supporto del personale della Centrale Unica. Si prevede di finanziare un assegno di ricerca per il Dipartimento di Giurisprudenza ex art. 22 Legge 240/2010 della durata di un anno (minimo di legge) per un totale di La quota parte dell'assegno e le relative attività di ricerca nell'ambito del progetto sono calcolate su 10 mesi (marzo - dicembre) Azione 2) Formazione e consulenza a supporto dello sviluppo di una Rete provinciale per l integrità e la trasparenza delle Pubbliche Amministrazioni e la creazione di un sistema di monitoraggio (osservatorio) del rischio infiltrazioni nell'economica legale Organizzazione di 5 giornate formative; realizzazione di workshop su tematiche e aspetti specifici emersi nell ambito della Rete provinciale; elaborazione di linee guida applicative per gli Enti Locali; TOTALE ,00
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TRA. la Camera di Commercio, Industria Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia, rappresentata da, in virtù della deliberazione di n del.
ALLEGATO SCHEMA DI ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DENOMINATO SOSTEGNO ALL OSSERVATORIO DELLA FONDAZIONE ANTONINO CAPONNETTO ED IN PARTICOLARE PROGETTO DI FORMAZIONE PER GLI IMPRENDITORI
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Green public Procurement in Emilia Romagna: a che punto siamo? Politiche e pratiche per la legalità sviluppate dalla Regione Emilia-Romagna
Green public Procurement in Emilia Romagna: a che punto siamo? Politiche e pratiche per la legalità sviluppate dalla Regione Emilia-Romagna Bologna, 19 aprile 2018 Gian Guido Nobili Responsabile Area Sicurezza
TRA. la Provincia di Rimini, rappresentata dal, in virtù della deliberazione di n del.
ALLEGATO SCHEMA DI ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DENOMINATO OSSERVATORIO PROVINCIALE SULLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E PER LA DIFFUSIONE DI UNA CULTURA DELLA LEGALITÀ IN ATTUAZIONE
Prefetture di Grosseto e Siena
Protocollo d intesa per la tutela della legalità negli appalti ai fini della prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nella realizzazione dei lotti 5-6-7-8, tratto Grosseto-Siena,
INFORMAZIONI PERSONALI
CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Qualifica Amministrazione Incarico attuale ALESSANDRA RIVI Segretario Generale di ruolo Fascia Professionale A Comune di Bomporto e Nonantola (MO) Segretario
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA CONFCOOPERATIVE TOSCANA
PROTOCOLLO DI INTESA tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA (di seguito denominato USR) e CONFCOOPERATIVE TOSCANA (di seguito denominata CONFCOOPERATIVE) Rafforzare il rapporto tra scuola e mondo
Azioni orientate. l educazione alla. La relazione n. 17/2014. Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione
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Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Ufficio V A.T. Como - Settore regionale Ordinamenti e Politiche per gli Studenti Via Pola, 11 20124
TRA. L Unione Valnure e Valchero (PC), rappresentato dal Presidente ;
SCHEMA DI ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DENOMINATO EDUCARE ALLA LEGALITA NEL TERRITORIO DELL UNIONE VALNURE VALCHERO UNIONE IN RETE PER IL CONTRASTO DI ATTIVITA CRIMINOSE DI TIPO
PROTOCOLLO D INTESA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA TRA
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Attività e progetti. Roma, 6 dicembre 2013
Attività e progetti di Avviso Pubblico Anni 2013-2014 Assemblea Nazionale Assemblea Nazionale Roma, 6 dicembre 2013 Passato, presente e futuro Progetti g svolti Progetti in corso Progetti futuri Tipologia
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TRA. Il Comune di Piacenza, rappresentato dal Sindaco Paolo Dosi;
SCHEMA DI ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DENOMINATO RICERCA ESPLORATIVA SUI FATTORI DI RISCHIO CHE POSSONO FAVORIRE L INFILTRAZIONE DELLA CRIMINALITA ORGANIZZATA SUL TERRITORIO
Tutto ciò premesso, si conviene e si sottoscrive il Presente Accordo di programma. Articolo 1 Premesse
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ALLEGATO SCHEMA DI ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DENOMINATO TERRITORIO SCUOLA DI LEGALITÀ IN ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI PREVISTI DALL ARTICOLO 3, LEGGE REGIONALE N. 3/2011 TRA
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PROTOCOLLO D INTESA per la legalità ambientale tra Unioncamere. Unione Italiana delle Camere di commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura Comitato nazionale Albo Gestori Ambientali Libera. Associazioni,
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SCHEMA DI ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DENOMINATO LEGAL-MENTE IN ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI PREVISTI DALL ARTICOLO 3, LEGGE REGIONALE N. 3/2011 TRA La Regione Emilia Romagna,
SCHEMA DI ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DENOMINATO LIBERI DALLE MAFIE 2013/2014: LA CULTURA CONTRO LA MAFIA.
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TRA. La Provincia di Reggio Emilia, rappresentato dal Presidente Giammaria Manghi;
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TAVOLO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO PER PROGETTI FINALIZZATI AL CAMBIAMENTO DEGLI AUTORI DI VIOLENZA 22 giugno 2018 Consigliera Delegata Silvia Cossu La storia La Provincia di Torino Dal 2004 ha