IL PATTO PER LA SICUREZZA E LA LEGALITÀ: uno strumento operativo per migliorare la cooperazione interistituzionale. Scillato, 19 febbraio 2014

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1 IL PATTO PER LA SICUREZZA E LA LEGALITÀ: uno strumento operativo per migliorare la cooperazione interistituzionale Scillato, 19 febbraio 2014

2 UN PATTO PER LA SICUREZZA E LA LEGALITÀ I Patti per la Sicurezza e la Legalità sono lo strumento che a partire dalla fine degli anni '90 si propongono di promuovere la cooperazione tra Enti Locali e Autorità di Pubblica Sicurezza nel governo della sicurezza del territorio Modena, 1998: firma del primo Protocollo d'intesa sulla sicurezza e la legalità tra il Sindaco e il Prefetto. Ad oggi sono stati siglati più di 190 atti d i c o o p e r a z i o n e interistituzionale tra Sindaci e autorità rappresentanti il Ministero dell'interno Questi accordi hanno avuto carattere generale (la sicurezza urbana) o tematico (es. contrasto all'infiltrazione della criminalità nelle procedura d'appalto, contrasto allo sfruttamento del lavoro nero, ecc.). SEBBENE ABBIA AVUTO TALVOLTA LIMITI APPLICATIVI EVIDENTI, IL PATTO PER LA SICUREZZA E LA LEGALITÀ RESTA IL PRINCIPALE E PIÙ DIFFUSO STRUMENTO DI COOPERAZIONE TRA ISTITUZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA E LEGALITÀ

3 UN PATTO PER LA SICUREZZA E LA LEGALITÀ La più parte dei comuni che hanno promosso la Città a Rete Madonie-Termini hanno aderito a due Protocolli di Legalità: PROTOCOLLO DI LEGALITÀ DEL PATTO TERRITORIALE DELLE MADONIE (1997 e 2002) 19 COMUNI ADERENTI SO.SVI.MA ENTE PARCO MADONIE ISPETTORATO PROVINCIALE DEL LAVORO ORGANIZZAZIONI ECONOMICHE SINDACATI PROTOCOLLO DI LEGALITÀ IN BASE ALL'ACCORDO QUADRO "CARLO ALBERTO DALLA CHIESA" (dal 2005) 10 COMUNI ADERENTI 6 COMUNI ADERISCONO AD ENTRAMBI I 6 COMUNI NON ADERISCONO A NESSUN PROTOCOLLO CON IL PATTO PER LA SICUREZZA E LA LEGALITÀ SI VUOLE DOTARE LA CITTÀ A RETE DI UNO STRUMENTO ORGANICO A SOSTEGNO DELLA PROPRIA AZIONE DI GOVERNO. UNA PROPOSTA CHE PUÒ SOSTENERE CONCRETAMENTE NUOVE PROGETTUALITÀ, ANCHE FINALIZZATE AD ATTRARRE NUOVI FINANZIAMENTI.

4 UN PATTO PER LA SICUREZZA E LA LEGALITÀ La necessità di aggiornare gli strumenti di cooperazione interistituzionale in materia di sicurezza e legalità, muove da ragioni di evoluzione della sensibilità sociale, culturale e politica, ma anche dalla necessità di adeguare gli stessi all'evoluzione del quadro normativo. Ad esempio: D.Lgs. 163/2006 (Codice Appalti) D.Lgs. 159/2011 (Codice Antimafia) D.Lgs. 109/2012 (Sanzioni a datori di lavoro che impiegano lavoratori stranieri irregolari) L. 119/2013 (Misure contro il femminicidio e la violenza di genere) Inoltre, accanto a temi più propriamente legati al rapporto con la pubblica amministrazione, possono trovare ambito di applicazione quelli che più riguardano l'azione di governo del territorio: Gestione dei beni confiscati Abusivismo edilizio Racket, estorsione ed usura Cooperazione tra le Forze dell'ordine per il presidio del territorio Educazione alla legalità PROPRIO PERCHÈ PUÒ AFFRONTARE MOLTI TEMI, OCCORRE EVITARE CHE IL PATTO PER LA SICUREZZA E LA LEGALITÀ SI LIMITI AD ESSERE ENUNCIATO DI PRINCIPIO, SENZA ASSUMERE LA NECESSARIA VALENZA PROGRAMMATICA E OPERATIVA.

5 UN PATTO PER LA SICUREZZA E LA LEGALITÀ Garantire sicurezza e legalità attraverso lo sviluppo di forme di cooperazione inter e intra istituzionale Promuovere il coinvolgimento degli attori istituzionali e sociali e, attraverso questi, una maggiore consapevolezza dei cittadini degli effetti che illegalità e comportamenti devianti e criminali hanno nella dimensione sociale ed economica del territorio Attuare concrete riforme in alcuni ambiti delle procedure politico-amministrative al fine di contrastare infiltrazioni criminali Sostenere processi innovativi nelle relazioni tra pubblico e privato, finalizzati alla trasparenza nei processi decisionali MIGLIORARE L'AZIONE PUBBLICA NELLE POLITICHE DI SICUREZZA E LEGALITÀ PATTO PER LA SICUREZZA E LA LEGALITÀ = = STRUMENTO DI COOPERAZIONE INTERISTITUZIONALE STRUMENTO DI COOPERAZIONE PROGETTUALE

6 PREFETTURA UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO DI PALERMO ORGANO DECISIONALE CITTÀ A RETE (30 Enti: 28 Comuni, Provincia Regionale di Palermo, Ente Parco Madonie) LUOGO DI CONFRONTO PROGETTUALE REGIONE SICILIANA UFFICIO UNICO CITTÀ A RETE (Coordinamento Tecnico: So.Svi.Ma) RETE INTEGRATA A LIVELLO SOVRACOMUNALE (art. 3.3 del Capitolato Speciale d'appalto) DIAGNOSI DI SICUREZZA LINEE DI INDIRIZZO GRUPPI DI RISCONTRO LOCALI PATTO PER LA SICUREZZA E LA LEGALITÀ COMUNICAZIONE, FORMAZIONE, SENSIBILIZZAZIONE, ASSISTENZA TECNICA, MONITORAGGIO E VALUTAZIONE LUOGO DI CONFRONTO ISTITUZIONALE UN PATTO PER LA SICUREZZA E LA LEGALITÀ IL DISEGNO ISTITUZIONALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PATTO PER LA SICUREZZA E LA LEGALITÀ DELLA CITTÀ A RETE MADONIE-TERMINI

7 UN PATTO PER LA SICUREZZA E LA LEGALITÀ Insieme ai livelli di governo istituzionali della Città a Rete, cosa abbiamo in programma di realizzare in questi due anni: PROCESSO PRODOTTO ANIMARE E SOSTENERE UNA COMPLESSA RETE ISTITUZIONALE REALIZZARE AZIONI E ATTIVITÀ REGIONE SICILIANA PREFETTURA UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO DI PALERMO ORGANO DECISIONALE CITTÀ A RETE (30 Enti: 28 Comuni, Provincia Regionale di Palermo, Ente Parco Madonie) RETE INTEGRATA A LIVELLO SOVRACOMUNALE (art. 3.3 del Capitolato Speciale d'appalto) DIAGNOSI DI SICUREZZA LINEE DI INDIRIZZO Vs. PATTO PER LA SICUREZZA E LA LEGALITÀ GRUPPI DI RISCONTRO LOCALI COMUNICAZIONE, FORMAZIONE, SENSIBILIZZAZIONE, ASSISTENZA TECNICA, MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

8 UN PRIMO PRODOTTO: LA DIAGNOSI DI SICUREZZA E LEGALITÀ La Diagnosi di Sicurezza e Legalità è la ricognizione delle problematiche e delle politiche ad oggi realizzate nel territorio della Città a Rete (a livello locale o sovra locale). Ha lo scopo di far emergere i punti di forza e le debolezze delle esperienze del territorio in relazione ai problemi di contesto, e in ultimo a raccogliere aspettative, istanze e bisogni locali. La Diagnosi è propedeutica al confronto tra i soggetti istituzionali coinvolti nella stipula del Patto per la Sicurezza e la legalità (Organo Decisionale di Città a Rete, Prefettura di Palermo e Regione Siciliana). La struttura della Diagnosi investe quattro ambiti (due centrali e due trasversali e collaterali) che corrispondono alle dimensioni più rappresentative delle condizioni di sicurezza di un territorio: il contesto (territoriale, economico, sociale, di illegalità e criminalità) le politiche (gli interventi a livello locale per la sicurezza e la legalità) - le rappresentazioni (il discorso pubblico e mediatico) - le percezioni (preoccupazioni e allarme dei cittadini) LA DIAGNOSI DI SICUREZZA E LEGALITÀ UTILIZZA PRINCIPALMENTE DATI E INFORMAZIONI GIÀ ESISTENTI, CHE SARANNO RACCOLTI, SISTEMATIZZATI E MESSI A DISPOSIZIONE DEGLI ORGANI DECISIONALI

9 UN PRIMO PRODOTTO: LA DIAGNOSI DI SICUREZZA E LEGALITÀ Per la Diagnosi di Sicurezza e Legalità saranno raccolti dai da fonti varie (Prefettura e Ministero dell'interno, ISTAT, Regione Siciliana, ecc.) in forma quantitativa e qualitativa. Ai referenti dei Comuni della Città a Rete si chiede di facilitare la raccolta di informazioni sulle attività dell'ente, riferite a: Iniziative in materia di sicurezza e legalità - Atti amministrativi e procedure organizzative - Progetti e interventi ad hoc Organizzazione e funzionamento della Polizia Municipale Livello e caratteristiche della cooperazione interistituzionale Presenza e caratteristiche dei beni confiscati Dati sulla vivacità territoriale del tessuto economico, sociale e civile LE INFORMAZIONI QUALITATIVE E QUANTITATIVE SULLE ATTIVITÀ DEI COMUNI DELLA CITTÀ A RETE, RESTITUIRANNO IL QUADRO COMPLESSIVO DELLE POLICIES TERRITORIALI, COMPLETANDO L'ANALISI DI CONTESTO.

10 IL PROCESSO PER IL PATTO DI SICUREZZA E LEGALITÀ D C A Diagnosi di sicurezza e legalità Linee di indirizzo del Patto (entro aprile 2014) B Approvazione del Patto di sicurezza e legalità (entro luglio 2014) Laboratori per la definizione dei Protocolli operativi (da settembre 2014) Prima attuazione dei Protocolli operativi (da gennaio 2015) LE INFORMAZIONI QUALITATIVE E QUANTITATIVE SULLE ATTIVITÀ DEI COMUNI DELLA CITTÀ A RETE, RESTITUIRANNO IL QUADRO COMPLESSIVO DELLE POLICIES TERRITORIALI, COMPLETANDO L'ANALISI DI CONTESTO.

11 Per informazioni e contatti: Eleonora Guidi Tel Cel eleonora.guidi@amapolaprogetti.org Giusi Tumminelli Cel giusi.tumminelli@amapolaprogetti.org

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