Ciribì Francesco Dottore Commercialista Revisore contabile

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1 A TUTTI I CONSORZIATI LORO SEDI [CIRCOLARE nr 9/2011] A cura del Dr Dottore commercialista in Pistoia Consulente fiscale del Consorzio Italiano Proprietari Campi da golf [Dicembre 2011] FACCIAMO LUCE SUGLI ASPETTI PIU CONTROVERSI DELLA NORMATIVA FISCALE INERENTI LE ASSOCIAZIONI E SOCIETA SPORTIVE DILETTANTISTICHE OPERANTI NEL MONDO DEL GOLF [Seconda parte] 5 QUESITO Continua la rendicontazione degli incontri del 18/11 e 5/12 u.s. (si veda la NEWS LETTER nr 8 seconda parte) * * * Sempre rimanendo all interno dell analisi delle entrate di un circolo di golf, un altro dubbio attiene i proventi derivanti da coloro che risultano tesserati presso federazioni straniere. La normativa, sia ai fini IVA sia ai fini delle imposte dirette, prevede che si possano considerare istituzionali tutte le entrate derivanti da TESSERATI DELLE RISPETTIVE ORGANIZZAZIONI NAZIONALI. In questa dicitura rientrano anche i tesserati delle federazioni estere? Studio Professionale Viale Macallè Pistoia

2 RISPOSTA COLONELLO MELONE No. In questo ambito occorre considerare solo le federazioni e gli enti di promozione sportiva nazionali, per cui tutti i proventi derivanti da giocatori stranieri sono da considerarsi commerciali. RISPOSTA ESPERTI F.I.G. No. Si veda sempre la Risoluzione Ministeriale nr 108 del 06/07/1996 che a tal proposito dice:..l art. 4, comma 4 del D.P.R. 633/72 esclude la rilevanza ai fini IVA delle cessioni e delle prestazioni effettuate dalle associazioni sportive nei confronti di altre associazioni della stessa natura e dei rispettivi soci o associati o partecipanti, solo nell ipotesi in cui tutte le associazioni coinvolte nel rapporto facciano parte per legge, regolamento o statuto di un unica organizzazione locale o nazionale. Il riferimento specifico all organizzazione locale o nazionale esclude che possano andare indenni dall imposizione IVA le prestazioni rese dal Circolo golfistica italiano nei confronti dei soci di altri circoli stranieri, ossia di organizzazioni che evidentemente non sono nazionali bensì extranazionali. Analoghi criteri si rendono applicabili anche ai fini dell imposizione diretta attesa la corrispondente integrazione apportata al terzo comma dell art. 111 del DPR nr 917/86. CONCLUSIONI Pur considerando che la risoluzione ministeriale è un parere di una delle parti in causa, cioè dell Amministrazione Finanziaria, si può ritenere prudenziale considerare proventi commerciali, le entrate derivanti da giocatori stranieri, e quindi soggetti sia ad IVA che ad imposte dirette. 6 QUESITO Sulla base della Legge nr 133/99, entrata in vigore il 1/1/2000, tutte le entrate e le uscite di importo pari o superiore ai 516,46 devono transitare sul conto corrente dell A.S.D. o S.S.D. attraverso: - bollettino di conto corrente postale; - bonifico bancario; - assegno non trasferibile; - bancomat o carta di credito. Studio Professionale Viale Macallè Pistoia

3 Tale disposizione è a mio avviso applicabile anche qualora l operazione sia nel suo complesso superiore a 516,46, ma il pagamento avviene in rate che singolarmente prese siano inferiori a 516,46. Tuttavia in una Guida al contribuente nr 8 del 2000 l Agenzia delle Entrate ha detto che sono consentiti versamenti in contanti di quote associative rateizzate nel corso dell anno per importi singoli inferiori. Quanto sopra è corretto? E se sì, vale solo per le quote associative o in tutti i casi? RISPOSTA COL. MELONE Ritengo possibile il pagamento in contanti delle quote associative superiori a 516,46, purchè il pagamento avvenga a rate singolarmente inferiori a 516,46. Naturalmente tali rate non devono essere ravvicinate nel tempo, in analogia a quanto previsto dalla normativa antiriciclaggio. Tali pagamenti in contanti non sono consentiti in nessun modo per entrate relativa a pubblicità e sponsorizzazioni, le cui fatture siano superiori a 516,46. RISPOSTA ESPERTI F.I.G. Si ritiene la risposta riportata nella Guida al contribuente nr 8 del 2000 mal formulata. L intento era quello di dire che era consentito il versamento in contanti superiore a 516,46, qualora questo si riferisse all incasso di operazioni che singolarmente prese erano inferiori a 516,46, ma che nel loro complesso erano superiori a detto limite. La normativa in questo senso è molto rigida, in nessun modo una A.S.D o S.S.D. può incassare in contanti (anche con rate inferiori a 516,46) la quota associativa annua quando questa sia superiore a tale importo. CONCLUSIONI Pur non concordando del tutto sull interpretazione che gli esperti della F.I.G. hanno dato della risposta data dall Amministrazione Finanziaria nel Febbraio del 2000, si può ritenere assolutamente consigliabile non derogare in nessun caso e in nessun modo all incasso (o al pagamento) con strumenti tracciabili qualora l operazione cui ci si riferisce sia superiore a 516,46. Anche se l incasso o il pagamento avviene in rate inferiori a detto limite. Studio Professionale Viale Macallè Pistoia

4 RACCOMANDAZIONE FINALE Al di là dell esame dei singoli proventi, che al massimo possono dare luogo a qualche contestazione da parte dell Amministrazione Finanziaria il più delle volte di importo limitato, la cosa fondamentale è essere in regola con i requisiti richiesti dalla normativa fiscale per poter usufruire delle agevolazioni fiscali e cioè: PER I PROVENTI DECOMMERCIALIZZATI (green fee, tasse gara, gettoni campo pratica, nolo car, etc. etc., provenienti dai propri associati, partecipanti e tesserati F.I.G.): 1) le A.S.D. abbiano lo statuto redatto nella forma di atto pubblico, scrittura privata autenticata o registrata (per le S.S.D. il problema non sussiste); 2) tale statuto contenga le clausole previste dall art. 5 del D. Lgs. nr 460/97 e che tali clausole siano effettivamente rispettate; 3) essere in regola con il modello EAS; 4) essere iscritti nel Registro del CONI. PER I PROVENTI COMMERCIALI: 1) essere affiliati ad una federazione sportiva nazionale o ad un ente di promozione sportiva; 2) essere iscritti nel Registro del CONI (a tal proposito si ricorda che occorre avere previsto nello statuto la clausola che prevede l obbligo di conformarsi alle norme ed alle direttive del CONI, agli statuti ed ai regolamenti delle Federazioni sportive nazionali o dell ENTE di promozione sportiva cui la società o l associazione intende affiliarsi. 3) aver optato presso l agenzia delle entrate per l applicazione della legge nr 398/91; 4) avere ricavi di tipo commerciale per un importo non superiore ad ,00 annui; 5) essere iscritti nel Registro del CONI; 6) avere nello statuto tutte le clausole previste dalla L. 218/2004 che ha riscritto i commi 18 e 18-bis dell art. 90 della L. 289/2002; *** Per concludere si riportano i risultati dei primi 10 mesi del 2011 sui controlli fiscali sul non profit, riportati in un articolo del Sole 24 Ore del 2/12 u.s. a confronto con lo stesso periodo del PERIODO 1/1 31/10/2011 1/1 31/12/2010 NR ACCERTAMENTI EFFETTUATI NR VERIFICHE EFFETTUATE Studio Professionale Viale Macallè Pistoia

5 REDDITI NON DICHIARATI EMERSI DALLE VERIFICHE (Ires, Irap, ritenute) 233 milioni di euro 110 milioni di euro IVA NON VERSATA 31,5 milioni di euro 22 milioni di euro * * * Si ricorda che chi fosse interessato a chiarimenti sugli argomenti oggetto di circolare, può contattare direttamente lo studio presso i recapiti e secondo le modalità indicate sul sito e Distinti saluti Studio Professionale Viale Macallè Pistoia