Il lavoro agricolo e gli immigrati
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- Giuliana Napolitano
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1 Conferenza Provinciale sull immigrazione Il lavoro agricolo e gli immigrati Sabato 1 dicembre 2007 Salone Consiliare della Provincia di Asti Marianna Comunale direttore patronato della Confederazione Italiana Agricoltori
2 La conferenza pone all esame numerosi temi legati all immigrazione e coinvolge soggetti sociali che trattano a diversi titoli tali temi,danno servizi e informazioni ed elaborano politiche a sostegno di cittadini stranieri che, oltre al lavoro, chiedono casa e assistenza. Riconoscendo la positività dell iniziativa,proprio perché coinvolgente tanti soggetti, è importante sottolineare alcuni aspetti che l immigrazione pone. 1. DIFFICILE ACCETTAZIONE DEGLI INGRESSI paura del diverso da una parte della cittadinanza La difficile accettazione degli ingressi e la paura del diverso va sconfitta creando le opportunità di incontro tra straniero e italiano.gli agricoltori all inizio avevano molte diffidenze su usi e costumi degli stranieri. Oggi le diffidenze sono decisamente affievolite dalla pratica quotidiana e dall acquisizione da parte straniero dello stesso linguaggio. Titolari di aziende agricole e cittadini stranieri messi a confronto in un corso a moduli con tematiche comuni ( lavoro,diritti previdenziali), scambio di esperienze ( conoscenza del perché lo straniero cerca lavoro fuori dalla sua terra), prodotti e cibo, hanno approfondito ed accresciuto le proprie conoscenze.e stata una goccia nel mare,ma può dare la strada da percorrere. ISTITUZIONI E SOCIETA lavorando insieme potremo creare una cornice nella quale tutti possono riconoscersi con un patto di diritti e di doveri assunti dalle parti. 2. GRANDE SENSO DI RESPONSABILITA E SOLIDARIETA da buona parte della cittadinanza I datori di lavoro in agricoltura ormai assumono stranieri in misura che va oltre il 65 % dei lavoratori a tempo determinato,indeterminato e stagionale Alla maggioranza di essi danno alloggio e in molti casi favoriscono i ricongiungimenti familiari. In più punti aggregativi ed associativi, cittadini di tutte le età lavorano in favore di coloro che intendono riscattarsi con il lavoro e l integrazione;va dato ad essi merito del fare nella società ed opportunità di continuare; occasioni di fare cultura e promuovere l intercultura.;va favorito l incontro tra progettualità e vanno razionalizzati gli obiettivi 2
3 3. BISOGNO DI BRACCIA LAVORO Le famiglie contadine, ridotte nel loro nucleo e nel numero di addetti,ricorrono molto spesso a colf e badanti necessariamente stranieri; i cittadini italiani che accettano lavoro in agricoltura e per le cure della casa e della persona sono in numero esiguo. Occorre tenere presente che non viene offerto solo lavoro comune. Spesso il lavoro richiede specializzazioni che non si trovano tra gli stranieri ed è la stessa azienda o famiglia che deve provvedere alla formazione. Su queste necessità le istituzioni,dialogando e interagendo, dovranno trovare momenti unificanti per specializzare e formare. Sarà possibile per il futuro mettere insieme economie e progetti per unificare gli interventi sulla formazione nella nostra provincia? Per la specificità agricole è consigliabile una FORMAZIONE AFFIDATA A ENTI CHE OPERANO NEL SETTORE FINANZIATA NELLA CONSAPEVOLEZZA CHE E UNA RISORSA SOCIALE Una esigenza per la nostra provincia è la specializzazione sulla viticoltura; tra non molto sarà un numero esiguo quello dei potatori. E auspicabile che si intervenga non caricando sulle aziende costi di formazione ( i tempi lunghi di pratica formativa diventano un costo per l azienda) LA FORMAZIONE DIVENTA POSITIVA PER DUE ASPETTI: IL LAVORO DIVENTA PIU STABILE SI CONSOLIDA LA POSSIBILITA DI LAVORO AUTONOMO IN AGRICOLTURA DI CITTADINI STRANIERI Altra esigenza è la formazione sulla sicurezza del lavoro sia per le aziende che per gli operatori del settore agricolo 4. IL DIBATTERSI DEGLI STRANIERI TRA NORME E LEGGI CON DIFFICOLTA ANCORA MAGGIORI CHE PER GLI ITALIANI Uno straniero ha di fronte a sé, per regolarizzare il suo ingresso e la permanenza in Italia, SUI, QUESTURA, DPL, COMUNI,ASL.,in momenti diversi e con documentazioni dalle mille sfumature. E necessario chiedere uno SPORTELLO UNICO, davvero UNICO E importante chiedere al Ministero degli Interni e del Lavoro di dare una unicità effettiva a sportelli e destinazione di personale,anche nell obiettivo di risparmiare tempi e,quindi,risorse. 3
4 Badanti e colf,con la morte del datore,spesso rimangono senza lavoro e magari una nuova famiglia è alla ricerca di una badante. Ricevono aiuto da associazioni,ma non basta. Come fare per rendere meglio nota la disponibilità di questi stranieri? Come fare per dare ai datori di lavoro ed alle famiglie un percorso chiaro che li porti ad incontrare i soggetti disponibili? Il centro per l impiego favorisce questo incontro? E già difficile per noi percorrere le strade della burocrazia,a maggior ragione per chi arriva da paesi diversi e con burocrazie diverse. Ottimo strumento è la guida IN ITALIA IN REGOLA, del Ministero degli interni. Traccia la strada da percorrere dall ingresso al rilascio del permesso di soggiorno,dal lavoro alla cittadinanza Unifica le informazioni da mettere a disposizione ed evita di ripetere la pratica dell informazione,settoriale e parziale. E opportuno che sia strumento in mano allo straniero,a disposizione dei Comuni,degli sportelli che sono luoghi frequentati da immigrati. 5. NOVITA LEGISLATIVE da affrontare quotidianamente da operatori delle istituzioni e del lavoro privato Le novità in fatto di immigrazione e la complessità della materia spesso creano a chi opera a fianco dei datori di lavoro o degli stranieri difficoltà di sintesi e di interpretazione. Se vanno unificati processi in favore degli immigrati è necessario creare momenti ulteriori di formazione ove ad esempio operatori di patronato e nel sociale, rappresentanti di SUI,DPL,ASL, entrando nel merito delle criticità,costruiscano le soluzioni e gli interventi. Costo aggiuntivo per i patronati è la continua esigenza di formazione da autoapprendimento Autoapprendimento come costo aggiuntivo in quanto i patronati offrono gratuitamente consulenza e servizi.e in itinere il decreto del Ministero del Lavoro che dovrebbe far rientrare l attività sull immigrazione tra quella in base alla quale viene ripartito il fondo Patronati;anche i contributi previdenziali obbligatori degli stranieri alimentano tale fondo. 4
5 E EVIDENTE LA CONTRADDIZIONE TRA UN ASPETTO E L ALTRO. LE ISTITUZIONI HANNO IL COMPITO DI NON SOTTOVALUTARE NESSUNO DEI CINQUE PUNTI E DI PORRE ATTENZIONE ALLE DIVERSE ESIGENZE CHE VENGONO DALLE IMPRESE E DALLA CITTADINANZA FLUSSI 2007 Il Decreto flussi 2007 autorizza l entrata di 170 mila lavoratori immigrati e differenzia i termini per la presentazione delle domande di nulla osta secondo ALCUNE tipologie. Le domande vanno inviate ON-LINE e saranno superate le complessità che famiglie ed imprenditori hanno dovuto affrontare sulla propria pelle finora. Finite le file alle poste ed i sacrifici per arrivare primi e sperare di entrare nelle quote annuali. La modulistica è stata semplificata, il datore di lavoro autocertifica tutto per poi esibire i documenti solo quando viene convocato allo SUI per il rilascio al nulla osta all assunzione. Il lavoratore,una volta arrivato in Italia riceverà dal SUI il contratto di soggiorno, una copia della CARTA DEI VALORI e la guida alle leggi sull immigrazione. A discrezione potrà compilare un questionario per una rilevazione statistica sugli arrivi per lavoro in Italia. Allegato 1 Lavoro subordinato In particolare, il DPCM prevede all interno della suddetta cifra, l ammissione in Italia di lavoratori subordinati provenienti da Stati che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere con l Italia specifici accordi di cooperazione in materia migratoria. Si tratta di mila albanesi, algerini, egiziani, filippini, ghanesi, marocchini, moldavi, nigeriani, pakistani, senegalesi, 1.00 somali, tunisini, cittadini dello Sri Lanka, cittadini del Bangladesh e cittadini di altri Paesi non appartenenti all UE che concludano accordi finalizzati alla regolamentazione dei flussi di ingresso e delle procedure di riammissione, art. 2. I termini per la presentazione delle domande per questi lavoratori decorrono dalle ore 8 del quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione del decreto in Gazzetta. Altre quote della cifra complessiva riguardano: ingressi per motivi di lavoro domestico o di assistenza alla persona; per il settore edile; 200 per il settore della pesca marittima; 500 ingressi per conducenti per il settore autotrasporto e della movimentazione merci; ingressi di dirigenti o personale altamente qualificato e per i restanti settori produttivi, art. 3. Per questi lavoratori la presentazione delle domande decorre: dalle ore 8 del diciottesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del decreto per il settore del lavoro domestico e di assistenza alla persona; dalle ore 8 del ventunesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del decreto per tutti i restanti settori. E autorizzata la conversione in permessi di soggiorno per lavoro subordinato di permessi di soggiorno per studio, per tirocinio e per lavoro stagionale, art. 4. Nell ambito della cifra complessiva (170 mila), ingressi sono riservati ai cittadini stranieri non comunitari che abbiano completato i programmi di formazione nel Paese d origine con possibilità di ulteriori ingressi base alla domanda effettiva di lavoratori formati. 5
6 Lavoro autonomo E consentito, inoltre, l ingresso di cittadini stranieri per motivi di lavoro autonomo, appartenenti alle seguenti categorie: ricercatori; imprenditori che svolgono attività di interesse per l economia italiana; liberi professionisti; soci e amministratori di società non cooperative; artisti di chiara fama internazionale e di alta qualificazione professionale ingaggiati da enti pubblici e privati. All interno di questa quota sono previste conversioni di permessi di soggiorno per motivi di studio e formazione professionale in permessi di soggiorno per lavoro autonomo, art. 5. Lavoratori di origine italiana 500 ingressi per lavoro subordinato o autonomo sono riservati a lavoratori di origine italiana, per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado in linea diretta di ascendenza, residenti in Argentina, Uruguay e Venezuela, iscritti ad elenchi speciali istituiti presso le rappresentanze diplomatiche o consolari italiane, art. 6. Le modalità di passaggio dalla procedura telematica, attualmente in essere ( per il lavoro stagionale ), alla procedura di invio anche per lavoro a tempo determinato,indeterminato e colf si auspica che non attenui l efficienza della procedura Le organizzazioni agricole hanno chiesto al Ministero: - priorità nella trattazione delle domande di nulla osta relative al lavoro stagionale.e evidente che tale priorità va mantenuta stante la misura intrinseca dei rapporti di lavoro a carattere stagionale,soprattutto nel settore agricolo; - la presenza di canali di comunicazione e di assistenza dedicati in modo specifico alle Organizzazioni Professionali - la garanzia dell invio massivo,che ha in questi anni consentito alle Organizzazioni di gestire consistenti flussi di domande,garantendo la stessa priorità a tutte le domande inoltrate. Allegato 2 QUOTE D'INGRESSO 2008 PER I LAVORATORI STRANIERI STAGIONALI Il decreto di programmazione transitoria dei flussi d ingresso dei lavoratori stranieri stagionali nel territorio dello Stato italiano, per l anno 2008, è stato firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri l 8 novembre scorso e sarà pubblicato quanto prima nella Gazzetta Ufficiale, successivamente a quello per i flussi non stagionali per il Il suddetto decreto prevede l ingresso di 80 mila lavoratori, da impiegare nel turismo e in agricoltura, provenienti da: Serbia, Montenegro, Bosnia-Herzegovina, ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Croazia, India, Pakistan, Bangladesh, Sri Lanka, Ucraina e da Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere accordi di cooperazione in materia migratoria quali Tunisia, Albania, Marocco, Moldavia ed Egitto. Indipendentemente dalla nazionalità, una parte della quota è riservata ai cittadini stranieri titolari di permesso di soggiorno per lavoro subordinato stagionale negli anni 2005, 2006,
7 Allegato 3 Al Ministero del Lavoro e Previdenza Sociale RICHIESTA ADOZIONE CARNET DI BUONI PER PRESTAZIONI DI LAVORO ESCLUSIVAMENTE IN PERIODO VENDEMMIALE Il Tavolo Tecnico, costituitosi presso la Camera di Commercio di Asti con rappresentanti delle Organizzazioni Agricole e Sindacati dei lavoratori dipendenti e delle Istituzioni Locali,al fine di dare risposta alle esigenze evidenziate dalle aziende agricole per il periodo vendemmiale,richiede a Codesto Ministero di avviare,in via sperimentale,nella Regione Piemonte l adozione di BUONI VENDEMMIA. DURATA DI ADOZIONE periodo vendemmiale come da delibera apposita della Giunta Regionale SOGGETTI per i quali è ammesso il rilascio dei buoni: Studenti medie superiori universitari Pensionati Casalinghe PROPRIETA Buoni giornalieri, numerati progressivamente del valore nominale forfettario pari a euro 5.00 comprendenti solo la quota per la tutela infortunistica ( INAIL) con esclusione di contribuzione INPS,trattenute IRPEF e IRAP. ENTE DISTRIBUTORE BUONI La Camera di Commercio : -rilascia i Buoni numerati ed in duplice copia direttamente alle aziende agricole richiedenti o su delega delle stesse alle Organizzazione Sindacali di categoria -Fornisce a Enti preposti ( INAIL CENTRO IMPIEGO ) elenco aziende e relativi numeri dei buoni ritirati. Al termine delle operazioni di raccolta e comunque non oltre i dieci giorni successivi la fine del periodo vendemmiale : -ritira la seconda copia del buono utilizzato contenenti i dati anagrafici ed il codice fiscale del prestatore d opera. - ritira i buoni non utilizzati e procede al rimborso di quanto anticipato. - sulla base dei buoni utilizzati, forma appositi elenchi contenenti i dati dei prestatori d opera per ogni azienda da inviare agli Enti preposti. AZIENDE Le aziende compilano in tutte le sue parti il buono giornaliero contenente i dati richiesti e lo consegnano datato al prestatore d opera occasionale all atto dell inizio lavoro. Al termine delle operazioni di raccolta e comunque non oltre i dieci giorni successivi la fine del periodo vendemmiale : -restituiscono alla Camera di commercio la seconda copia del buono utilizzato contenenti i dati anagrafici ed il codice fiscale del prestatore d opera. - restituiscono i buoni non utilizzati Le suddette operazioni sono in deroga alle norme che impongono la comunicazione al Centro per l impiego il giorno antecedente l inizio del lavoro. COMPENSO al prestatore d opera occasionale Pagamento diretto dell azienda al lavoratore sulla base della paga oraria come da tabelle previste dal contratto provinciale e per la categoria di riferimento operazioni di raccolta. Il pagamento deve essere documentato da quietanza non fiscale contenente i dati dell azienda e del prestatore d opera;la somma erogata in relazione alle ore effettuate e deve essere sottoscritto dalle parti. La quietanza deve essere conservata in azienda a disposizione degli Enti di controllo. 7
8 Per la vendemmia è auspicabile che si trovi una soluzione del tipo prospettato dai BUONI VENDEMMIA. Le aziende agricole,per questa specifica attività,non possono fare programmi precisi sui tempi di raccolta e sul numero di vendemmiatori necessari. L anticipo nel 2007 del periodo e durata della raccolta ne è una dimostrazione. Anche per tale attività è necessario ricorrere a stranieri; le quote di stagionali sono una mezza soluzione. La difficoltà per l azienda che deve vendemmiare,nasce dai tempi troppo lunghi dell iter della domanda di nulla osta all ingresso per lavoro. Proprio per questo, tra le ipotesi fatte dalle Organizzazioni agricole, c è la richiesta di poter assumere per la vendemmia stranieri che in tempi decisamente più brevi possono entrare in Italia con permesso di turismo. Altre proposta che vengono dal mondo agricolo e anche da immigrati che lavorano nei nostri paesi : UTILIZZARE i buoni vendemmia per stranieri che sono in regola con il permesso di soggiorno e che pur avendo un lavoro hanno giorni a disposizione per le operazioni di raccolta. SCAMBIO DI MANODOPERA tra aziende agricole che, alle possibilità già previste dalle norme, preveda l utilizzo del lavoratore già assunto da una delle aziende e per i momenti eccezionali che si andranno a stabilire. Il tutto con accettazione del lavoratore all atto del contratto. L impresa agricola si modernizza ed evolve, cresce il bisogno di poter disporre anche di strumenti contrattuali idonei a soddisfare la necessità di prestazioni lavorative dotate di adeguato margine di autonomia e flessibilità. Le aziende agricole richiedono da tempo: meno burocrazia e quindi semplificazione costi sopportabili e norme attente alla specificità del settore consapevolezza da parte delle istituzioni che è anche un costo il tempo perso nella ricerca di forza lavoro e di qualificazione dei lavoratori. 8
I FLUSSI DI INGRESSO DI LAVORATORI STRANIERI PER IL 2007
Giovedi' 13/12/2007 I FLUSSI DI INGRESSO DI LAVORATORI STRANIERI PER IL 2007 A cura di: Studio Cozzi Dottori Commercialisti Associati (dott.ssa Cristina Orlando - Consulente del Lavoro - studio.orlando@mclink.it)
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