AZIONI DEL MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE NEL SETTORE DEGLI INCENDI BOSCHIVI ( 1 )

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1 BRUNO PETRUCCI (*) AZIONI DEL MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE NEL SETTORE DEGLI INCENDI BOSCHIVI ( 1 ) Nel richiamare la legge quadro sugli incendi boschivi L. 353/2000 ed in particolare la problematica della pianificazione AIB nelle aree protette statali, si individua il ruolo e vengono sintetizzate le azioni del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Divisione X della Direzione Protezione Natura volte a favorire detta pianificazione. Nel contempo, la raccolta ormai quasi decennale dei dati sugli incendi boschivi nei Parchi nazionali, attraverso il commento ad alcune tabelle riassuntive, permette di avere un piccolo quadro storico dell andamento complessivo a livello nazionale che risulta tendenzialmente positivo. Parole chiave: incendi boschivi; AIB; aree protette; parchi nazionali; Ministero Ambiente. Key words: forest fires; forest fire prevention; protected areas; national parks, Ministry for the Environment. NORMATIVA E PRECEDENTI INIZIATIVE NEGLI ANNI La Direzione per la Protezione della Natura del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (DPN/MATTM) è direttamente interessata al tema degli incendi boschivi in attuazione dell art. 8 comma 2 della Legge 21 novembre 2000, n. 353 «Legge-quadro in materia di incendi boschivi», pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 280 del 30 novembre 2000 a firma di Alfonso Pecoraro Scanio, allora Ministro per l Agricoltura: Art. 8. (Aree naturali protette) 1. Il piano regionale di cui al comma 1 dell articolo 3 prevede per le aree naturali protette regionali, ferme restando le disposizioni della legge 6 dicembre 1991, n. 394, e successive modificazioni, un apposita sezione, definita di intesa con gli enti gestori, su proposta degli stessi, sentito il Corpo forestale dello Stato. (*) Forestale e Direttore tecnico del Settore prevenzione incendi boschivi nelle aree protette Divisione X, Direzione Protezione Natura del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. 1 Lavoro presentato in occasione del Workshop «Danni da incendi boschivi e monitoraggio». Accademia Italiana di Scienze Forestali, Firenze 18 maggio I.F.M. n. 1 anno 2007

2 28 L ITALIA FORESTALE E MONTANA 2. Per i parchi naturali e le riserve naturali dello Stato è predisposto un apposito piano dal Ministro dell ambiente di intesa con le regioni interessate, su proposta degli enti gestori, sentito il Corpo forestale dello Stato. Detto piano costituisce un apposita sezione del piano regionale di cui al comma 1 dell articolo Le attività di previsione e prevenzione sono attuate dagli enti gestori delle aree naturali protette di cui ai commi 1 e 2 o, in assenza di questi, dalle province, dalle comunità montane e dai comuni, secondo le attribuzioni stabilite dalle regioni. 4. Le attività di lotta attiva per le aree naturali protette sono organizzate e svolte secondo le modalità previste dall articolo 7. Il primo atto amministrativo sulla problematica incendi boschivi, in attuazione della L. 353/2000, è stato la predisposizione e quindi l emanazione di uno Schema di Piano per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi nelle aree naturali protette statali, inoltrato nel marzo 2002 ai Parchi Nazionali ed alle Riserve Naturali Statali, quale schema nazionale di riferimento per la predisposizione da parte degli enti gestori delle rispettive proposte di piano antincendi boschivi (di seguito Piano AIB). Questo «Schema di piano AIB», predisposto con l aiuto di alcuni fra i maggiori esperti italiani e destinato a territori sottoposti a particolare tutela ambientale per la loro rilevanza naturalistica, prevede una pianificazione relativamente più complessa rispetto a quella prevista per il resto del territorio nazionale, ove si applicano comunque le «Linee guida» del Dipartimento della Protezione Civile, predisposte anch esse in attuazione dalla normativa. Tale complessità ha determinato delle difficoltà applicative in alcune aree protette statali, per vari motivi di carattere tecnico ed economico conseguenti alla specifica situazione organizzativa e territoriale nonché alla oggettiva rilevanza del problema incendi boschivi sul rispettivo territorio protetto; si riscontrano, infatti, situazioni molto diverse fra loro all interno del complesso sistema delle aree protette italiane. È opportuno ricordare che per la redazione e la realizzazione dei piani, a cura degli enti gestori delle aree protette, la L. 353/2000 non prevede un apposito finanziamento tramite il Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e molti di questi enti lamentano l assenza di finanziamenti mirati al problema incendi boschivi. L iter istruttorio per i piani AIB delle aree protette statali è il seguente: ogni singolo piano AIB pervenuto alla DPN/MATT, viene esaminato dalla stessa e dal Corpo Forestale dello Stato che rilascia il proprio parere; nel caso di conformità al suddetto «Schema di piano» nazionale, il piano AIB dell area protetta viene sottoposto alla/e Regione/i territorialmente interessata/e, (eventualmente insieme ad altri piani di aree protette in pari situazione e della stessa regione), al fine di raggiungere l intesa per il

3 AZIONI DEL MINISTERO DELL AMBIENTE NEL SETTORE DEGLI INCENDI BOSCHIVI 29 suo (o loro) inserimento nella relativa sezione del Piano AIB regionale, così come indicato dalla normativa. Questo iter, relativamente complesso ma finora ritenuto l unico praticabile, che coinvolge tutte le amministrazioni interessate a vario titolo al problema incendi in aree protette statali, determina di fatto difficoltà e tempi lunghi; nel caso di piano AIB dell area protetta a valenza pluriennale, seguiti da meri aggiornamenti operativi annuali, i tempi dell iter risultano più congrui rendendo realisticamente applicabile la norma. ATTIVITÀ PER LA REDAZIONE DEI PIANI AIB Per la parte tecnico redazionale dei Piani AIB in applicazione dello «Schema di piano», la DPN negli anni ha organizzato varie riunioni con i Parchi nazionali alla presenza di esperti AIB (Protezione Civile, Corpo Forestale dello Stato, Accademia Italiana di Scienze Forestali, Società Botanica Italiana, varie Università, ecc.). A partire dal 2001, la Direzione ha stipulato varie convenzioni con associazioni ambientaliste ed associazioni scientifiche per favorire, per quanto possibile, la sensibilizzazione alla tematica e l applicazione della L. 353/2000 nelle aree protette statali. Da una apposita check list sulla pianificazione AIB nei P.N. al , presentata il 1 luglio 2005 ai Parchi ed alle Regioni interessate per focalizzare la situazione ed individuare le strategie per migliorarla, è risultato che diversi Parchi nazionali sono ancora senza Piano AIB e ciò ha determinato la necessità di proseguire con un nuovo supporto tecnico scientifico. L ultima convenzione tuttora in atto prevede anche la realizzazione di un portale su un apposito sito web ( con sezione GIS ed un help desk telefonico, cioè un servizio di supporto multi-mediale volto a fornire ai gestori delle aree protette tutte le conoscenze già disponibili a livello centrale come cartografie tematiche realizzate dalla DPN e loro derivate (ad es. la carta dei modelli di combustibile di ogni Parco nazionale) e di un manuale operativo per la redazione dei Piani antincendi boschivi. Attraverso password di accesso personalizzate, previste per la fase di downloading, ogni Parco può scaricare le carte tematiche relative ai territori d interesse ed inserirle nel proprio GIS; in assenza di quest ultimo, la sezione GIS on-line prevede operazioni dirette di consultazione ed eventualmente di stampa in layout dei tematismi disponibili. In altre parole, si vuole creare un portale dedicato che ospiti la seguente serie di servizi on-line di supporto ai Parchi:

4 30 L ITALIA FORESTALE E MONTANA una sezione introduttiva aperta al pubblico che illustri le finalità e gli attori del progetto; una sezione di GIS on-line che metta a disposizione degli utenti una serie di strati informativi relativi alle aree dei Parchi Nazionali. Un core-set di dati comune a tutti i Parchi costituito da: -copertura di uso del suolo derivante dalla cartografia CLC90 e CLC2000; - modello digitale del terreno; - copertura immagini satellitari Landsat 7 ETM+; - copertura ortofoto digitali a colori naturali IT2000; - cartografia topografica di base; - cartografia stagionali estive e invernali dei fattori predisponenti al rischio d incendio; - cartografia dei modelli di combustibili; - cartografia delle zone intervento prioritario AIB; una sezione nella quale saranno resi disponibili una serie di documenti: - bibliografici inerenti il settore degli incendi boschivi e della relativa pianificazione; - esplicativi di supporto alla pratica implementazione delle procedure indicate nelle Linee Guida Ministeriali (Art. 8, Legge 353/2000); una sezione denominata Frequently Asked Questions (FAQ) ove si raccoglieranno le principali problematiche relative alla Pianificazione AIB e una serie di risposte alle difficoltà più comunemente incontrate nell applicazione delle metodologie per la realizzazione degli obiettivi della PAIB, con specifico riferimento alle realtà territoriali dei singoli Parchi. Un ulteriore iniziativa del MATT, degna di rilievo ed ormai in chiusura, attivata con l Università di Viterbo, riguarda la tutela della biodiversità ed il recupero post-incendio nelle aree forestali delle regioni dell Obiettivo 1, nell ambito del P.O. Ambiente PON ATAS QCS 2000/2006. Per obiettive difficoltà riscontrate presso molte Riserve Naturali Statali (RNS) nella redazione dei piani AIB secondo lo schema nazionale di cui sopra, recentemente la Direzione per la Protezione della Natura ha proposto e quindi coordinato un apposito gruppo di lavoro interministeriale (DPN/MATT, CFS/MIPAF e Dipartimento Protezione Civile/PCM) con relativo supporto tecnico scientifico, attraverso il quale è stato predisposto un nuovo schema di Piano AIB semplificato per le RNS, anche perché queste ultime sono generalmente di dimensioni molto più limitate e con struttura organizzativa più semplice rispetto a quelle dei Parchi Nazionali. Lo schema semplificato, concordato ed ufficialmente approvato, è operativo per le RNS dal giugno Fra le ultime iniziative della Direzione c è la predisposizione di un apposito questionario AIB da compilare a cura dei PN, senza un loro gravo-

5 AZIONI DEL MINISTERO DELL AMBIENTE NEL SETTORE DEGLI INCENDI BOSCHIVI 31 so impegno temporale, per avere una sintesi della situazione annualmente aggiornata e quindi la possibilità di confrontare dati omogenei fra loro, sia storici che attuali; il riscontro, però, non è sempre stato quello auspicato. FORNITURA DI MEZZI ED ATTREZZATURE AIB La Direzione per la Protezione della Natura, per l attuazione delle misure di lotta attiva e di prevenzione degli incendi boschivi nelle zone a rischio elevato nel territorio nazionale, con particolare riferimento ai parchi nazionali, ha predisposto negli ultimi 5-6 anni il potenziamento di mezzi e materiali del Corpo Forestale dello Stato e l impiego di volontari della Protezione Civile specializzati nel settore. Infatti, considerati i mezzi localmente disponibili, spesso carenti ed inadeguati, ha provveduto ad utilizzare alcuni stanziamenti per potenziare le dotazioni dei Coordinamenti Territoriali Ambiente (CTA) del Corpo Forestale dello Stato operanti per la sorveglianza nei Parchi Nazionali, ai quali sono stati forniti autobotti, fuoristrada, moduli antincendio, autovetture 4 x 4, radio, visori notturni, fotocellule carrellate, radio TBT, tute ignifughe, etc. In particolare, a seguito dell Ordinanza del Ministero dell Interno, n. 3073, del , recante «interventi urgenti nei territori gravemente danneggiati dagli incendi verificatisi dal 19 giugno al 10 luglio 2000 ed interventi preventivi nelle aree a maggior rischio di incendi», la Direzione Protezione Natura ha acquistato, con i fondi messi a disposizione dal Dipartimento della Protezione Civile (5 miliardi di vecchie Lire), mezzi ed attrezzature per i suddetti CTA, allo scopo di potenziarne le dotazioni. In base a detta ordinanza è stato attuato un piano di interventi comprendenti anche l impiego di organizzazioni di volontari della protezione civile nei Parchi nazionali per attività di divulgazione, formazione e prevenzione. Quindi, complessivamente dal 1998 ad oggi sono stati stanziati ed utilizzati oltre 6 milioni ( ) di EURO per dotare i CTA di mezzi e materiali adeguati e sono state stipulate delle convenzioni con associazioni ONLUS di volontariato, riconosciute dalla Protezione Civile, per svolgere all interno dei Parchi Nazionali del Centro Sud attività di addestramento e formazione dei volontari locali impiegati nelle attività di antincendio (prevenzione ed avvistamento incendi), nonché per attività di informazione e sensibilizzazione delle popolazioni residenti. Nel novembre 2001, a seguito dell assegnazione alla Direzione Protezione Natura di risorse per i programmi regionali di prevenzione degli incendi boschivi e manutenzione del territorio, in base agli incendi verificatisi nei Parchi nella precedente stagione, sono stati trasferiti a diverse

6 32 L ITALIA FORESTALE E MONTANA Regioni (Calabria, Campania, Lazio, Lombardia, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e Umbria) ed e molti Enti Parco Nazionali (P.N. dell Arcipelago Toscano, dell Aspromonte, del Cilento e Vallo di Diano, del Gargano, del Gran Sasso e Monti della Laga, della Majella, dei Monti Sibillini e del Vesuvio) finanziamenti per una somma complessiva di 12,75 miliardi di lire. UN LIBRO PER MEGLIO OPERARE Ormai da molti anni, la DPN dedica particolare attenzione alla realizzazione di pubblicazioni tematiche rivolte alla protezione della natura e della biodiversità in particolare (per le quali si rimanda al sito Nell ambito di questa attività, nella specifica problematica degli incendi boschivi ha promosso e finanziato la realizzazione del libro «Incendi e complessità ecosistemica Dalla pianificazione forestale al recupero ambientale» che, il 1 luglio del 2005, è stato presentato presso l Orto Botanico di Roma. Il libro è il risultato del proficuo coordinamento di molti autori, noti a livello nazionale, esperti in diversi settori specifici (biologia, pedologia, gestione foreste, cartografia, ecc.) ma tutti collegati in vario modo alla tematica degli incendi boschivi. Fra gli obiettivi principali del Ministero dell Ambiente, che hanno determinato la realizzazione del libro, c era quello di realizzare un valido documento tecnico scientifico, il più completo possibile, di riferimento per chiunque si interessi di incendi boschivi e soprattutto di ausilio per tutti i soggetti chiamati dalla Legge 353/2000 (Legge quadro sugli incendi boschivi) a predisporre piani antincendi boschivi per i rispettivi territori di competenza. In particolare, per gli enti gestori di aree protette necessitava prendere in considerazione elementi ed aspetti ecologici spesso non degnati della dovuta attenzione. Pertanto, si è cercato di analizzare e comprendere il fenomeno degli incendi boschivi sotto vari aspetti, curando in particolare: il fattore ecologico negli ecosistemi forestali e quindi gli effetti sul suolo, sulla vegetazione e sulla fauna; la variabilità degli incendi boschivi nei diversi ambiti geografici e le possibili cause del fenomeno; la pianificazione AIB, soprattutto nelle fasi della previsione e prevenzione, cioè le fasi che la normativa attribuisce direttamente agli enti gestori del territorio a vario titolo; l attività di monitoraggio; la ricostituzione naturale ed i possibili interventi di recupero; ed infine, un capitolo a parte di linee guida per la pianificazione antincendi boschivi nelle aree protette.

7 AZIONI DEL MINISTERO DELL AMBIENTE NEL SETTORE DEGLI INCENDI BOSCHIVI 33 Quindi si comprende bene la complessità del testo e la necessità di rivolgersi a vari specialisti, il cui coordinamento ha permesso la redazione di un documento multidisciplinare, mantenendo una visione d insieme dell intera problematica. Il risultato atteso dalla lettura del testo è quello di suscitare interesse fra gli addetti ai lavori e di proporre strategie e possibili soluzioni sul piano operativo della pianificazione AIB nel territorio forestale ed in particolare nelle aree protette. INCENDI NEI PARCHI NAZIONALI ANALISI DEI DATI STORICI PER MEGLIO COMPRENDERE LA PROBLEMATICA Dopo alcuni anni dalla L. 394/91, con la quale sono stati istituiti diversi nuovi Parchi Nazionali, e dopo un necessario periodo di «assestamento» gestionale degli Enti parco, da 1997 è iniziata la raccolta dei dati sugli incendi boschivi interessanti i PN, per un loro monitoraggio. Dal 2003 anche il CFS, nella propria scheda di rilevazione incendi boschivi «AIB-FN» evidenzia l area protetta interessata dall evento, ma in qualche caso è possibile rilevare qualche piccola discordanza spesso dovuta a criteri di rilievo non proprio omogenei (differenza del limite di superficie minimo di evento registrato o il rilievo di incendi non considerati boschivi e quindi utili per la scheda AIB-FN o la presenza di altre aree protette all interno del parco) o per altre specificità organizzative locali che col necessario coordinamento si sta cercando di evidenziare e superare. In particolare, il Parco Nazionale del Circeo ha fornito negli anni i dati degli incendi anche minimi (< mq), in gran parte non interessanti le schede AIB-FN ai sensi della normativa, ma utili per la verifica dell efficienza nello spegnimento tempestivo dei focolai da parte dell organizzazione AIB locale. I dati riportati nelle tabelle sono quelli forniti dai Parchi Nazionali per mantenere l omogeneità fra tutti i dati rilevati nell intero periodo di nove anni osservato. Quindi, a distanza di quasi dieci anni, è ora possibile avere un quadro «storico» che può avere una minima valenza statistica. Le tabelle (Tab. 1a e Tab. 1b) pertinenti gli «Incendi boschivi nei P.N.» riportano rispettivamente i dati per il periodo iniziale ( ) e quelli del periodo successivo ( ); da una loro prima osservazione si comprende subito la differenza sostanziale fra i vari parchi nazionali ed all interno dei singoli parchi si evidenziano alcuni dati «irregolari» dovuti ad aspetti specifici. Fra questi si evidenzia l evento eccezionale (oltre mille ettari) del 2000 sulla Maiella in alta quota ed i due eventi rilevanti nelle Dolomiti Bellunesi nel 2002, così come le annate particolarmente critiche del 2001 e 2003 del-

8 Tabella 1a Incendi boschivi nei PN ( ). PARCO NAZIONALE n. SUP (ha) n. SUP (ha) n. SUP (ha) n. SUP (ha) n. SUP (ha) Gran Paradiso 2 0,0 1 8,0 0 0,0 3 20,0 1 0,2 Val Grande 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 Stelvio 4 0,1 1 14,8 0 0,0 5 4,6 3 4,3 Dolomiti Bellunesi 4 560,0 3 62,0 0 0,0 2 18,1 2 60,0 Cinque Terre 5 2,7 4 36,3 Arcipelago Toscano 13 47, , ,3 Appennino Tosco Em. 2 5,0 Foreste Casentinesi 0 0,0 2 3,0 0 0,0 0 0,0 3 3,8 Monti Sibillini 6 2,2 5 5,0 3 7,3 7 11,2 8 3,6 G. Sasso e M. Laga 14 48, ,6 2 2, , ,7 Majella 8 20,6 5 16,0 2 0, , ,6 Abruzzo Lazio e Molise 2 16,6 4 13,5 0 0, ,5 0 0,0 Circeo 76 8,2 29 2,6 67 8, , ,0 Vesuvio , , , , ,3 Cilento e V. di Diano , , , , ,1 Gargano 0 0, , , , ,4 Pollino , , , , ,9 Sila 0 0,0 Aspromonte , , , , ,4 Asinara 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 La Maddalena 0 0,0 1 0,0 2 0,0 1 0,3 0 0,0 TOTALE , , , , ,8

9 Tabella 1b Incendi boschivi nei PN ( ). PARCO NAZIONALE n. SUP (ha) n. SUP (ha) n. SUP (ha) n. SUP (ha) n. SUP (ha) Gran Paradiso 1 0,2 2 3,5 0 0,0 1 10,0 0 0,0 Val Grande 0 0,0 1 50,0 2 49,6 1 0,1 1 0,5 Stelvio 3 4,3 5 3,3 3 2,3 5 9,7 2 0,4 Dolomiti Bellunesi 2 60, ,0 6 14,4 1 0,0 1 0,2 Cinque Terre 4 36,3 0 0,0 2 0, ,1 2 0,02 Arcipelago Toscano ,3 6 3, ,7 3 3,1 2 0,02 Appennino Tosco Em. 2 5,0 1 1,0 0 0,0 1 0,9 0 0,0 Foreste Casentinesi 3 3,8 1 0,4 1 0,1 0 0,0 0 0,0 Monti Sibillini 8 3,6 7 27,9 6 2,4 2 9,3 3 0,4 G. Sasso e M. Laga 9 151, , ,5 3 6,2 1 2,0 Majella 15 86,6 0 0,0 6 31,7 0 0,0 0 0,0 Abruzzo Lazio e Molise 0 0,0 1 0,4 0 0,0 2 89,0 0 0,0 Circeo 36 38,0 7 0,1 25 6,9 14 1, ,3 Vesuvio , , , , ,2 Cilento e V. di Diano , , , , ,8 Gargano , , , , ,8 Pollino , , , , ,3 Sila 0 0,0 0 0,0 2 2, ,7 7 76,64 Aspromonte , , , , ,61 Asinara 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 La Maddalena 0 0,0 0 0,0 3 22,1 0 0,0 2 15,0 TOTALE , ,0 779, , , ,2

10 36 L ITALIA FORESTALE E MONTANA l Arcipelago Toscano e soprattutto i primi difficili anni dall istituzione del PN dell Aspromonte. Quest ultimo caso, visto l intero periodo novennale che evidenzia un miglioramento graduale e continuo, denota un approccio gestionale dell Ente parco particolarmente vincente nella lotta agli incendi boschivi, in un area particolarmente difficile anche per gli specifici aspetti socio-economici oltre che fito-climatici; nella fattispecie, dovrebbe avere influito positivamente ed in modo particolare il diretto collegamento di parte dei contributi pagati per la sorveglianza AIB al risultato realmente ottenuto a fine stagione. La Tab. 2 delle «Medie annuali» mette in risalto (in grassetto) i Parchi nazionali più critici del centro-sud ed in particolare evidenzia (nell ultima colonna) il valore medio del rapporto fra il territorio percorso dal fuoco ed il territorio protetto, tanto elevato per l Arcipelago Toscano (2,38) da influire anche sulla media complessiva di tutti i parchi (0,33), che così risulta di grandezza simile al valore medio riscontrabile a livello nazionale (0,30). Nell ultima tabella (Tab. 3) del «Confronto periodi» (fra i primi cinque anni e tutti i nove anni considerati) le ultime tre colonne delle variazioni Tabella 2 Medie annuali nel periodo PARCO NAZIONALE Medie annuali nel Tot. Sup. ha incend. periodo protetta (Ha) / ha prot. (%) n./anno ha/anno ha/inc. Gran Paradiso 1,1 4,6 4, ,01 Val Grande 0,6 11,1 20, ,10 Stelvio 3,1 4,4 1, ,00 Dolomiti Bellunesi 2,3 153,5 65, ,01 Cinque Terre 3,8 5,7 2, ,15 Arcipelago Toscano 11,4 121,4 13, ,38 Appennino Tosco Em. 0,8 0,8 1, ,00 Foreste Casentinesi 0,8 0,8 1, ,00 Monti Sibillini 5,2 7,7 1, ,01 G. Sasso e M. Laga 9,9 95,1 9, ,07 Majella 6,3 155,2 24, ,25 Abruzzo Lazio e Molise 1,3 28,4 21, ,06 Circeo 34,4 11,6 0, ,21 Vesuvio 83,9 64,7 0, ,89 Cilento e V. di Diano 280, ,4 3, ,61 Gargano 39,1 386,3 9, ,33 Pollino 85, ,9 12, ,61 Sila 5,8 20,6 6, ,03 Aspromonte 63,4 942,2 14, ,24 Asinara 0,0 0,0 0, ,00 La Maddalena 1,0 4,2 4, ,08 TOTALE 623, ,3 6, ,33 Intero territorio naz , ,4 11,2 0,30

11 Tabella 3 Confronto periodi. PARCO NAZIONALE MEDIE ANNUE MEDIE ANNUE Variazioni n./anno ha/anno ha/inc. n./anno ha/anno ha/inc. n./anno ha/anno ha/inc. Gran Paradiso 1,4 5,6 4,0 1,1 4,6 4,2-0,3-1,0 0,1 Vai Grande 0,0 0,0 0,0 0,6 11,1 20,0 0,6 11,1 20,0 Stelvio 2,6 4,8 1,8 3,1 4,4 1,4 0,5-0,4-0,4 Dolomiti Bellunesi 2,2 140,0 63,6 2,3 153,5 65,8 0,1 13,5 2,2 Cinque Terre 4,5 13,0 4,3 3,8 5,7 2,2-0,7-7,4-2,1 Arcipelago Toscano 19,0 13,0 8,4 11,4 121,4 13,7-7,6 108,4 5,2 Appennino Tosco Em. 2,0 5,0 2,5 0,8 0,8 1,7-1,2-4,2-0,8 Foreste Casentinesi 1,0 1,4 1,4 0,8 0,8 1,0-0,2-0,5-0,3 Monti Sibillini 5,8 5,8 1,0 5,2 7,7 1,5-0,6 1,9 0,5 G. Sasso e M. Laga 11,4 145,4 12,8 9,9 95,1 9,6-1,5-50,3-3,1 Majella 10,2 273,0 26,8 6,3 155,2 24,5-3,9-117,8-2,3 D Abruz. Lazio e Molise 1,8 33,3 18,5 1,3 28,4 21,3-0,5-4,9 2,8 Circeo 49,4 14,1 0,3 34,4 11,6 0,3-15,0-2,5 0,1 Vesuvio 92,6 74,7 0,8 83,9 64,7 0,8-8,7-10,0 0,0 Cilento e V. di Diano 334, ,0 4,0 280, ,4 3,9-53,6-254,6-0,1 Gargano 41,4 540,3 13,1 39,1 386,3 9,9-2,3-154,0-3,2 Pollino 95, ,5 15,0 85, ,9 12,3-10,2-385,6-2,7 Sila 0,0 0,0 0,0 5,8 20,6 6,4 5,8 20,6 6,4 Aspromonte 74, ,6 20,4 63,4 942,2 14,9-10,8-570,4-5,5 Asinara 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Arc. De la Maddalena 0,8 0,1 0,1 1,0 4,2 4,2 0,2 4,1 4,1 TOTALE 737, ,1 7,6 623, ,3 6,6-114, ,8-1,0

12 38 L ITALIA FORESTALE E MONTANA rilevano una diminuzione del numero di incendi e della superficie media percorsa dal fuoco, nonché un minore valore della superficie media incendiata per singolo evento; questi pochi elementi ci permettono di evidenziare una certa tendenza complessivamente positiva che, speriamo, possa essere confermata anche per gli anni a venire. RINGRAZIAMENTI Si ringrazia la collega Aurelia Randazzo responsabile del Settore giuridico ed amministrativo della Divisione X - Direzione Protezione Natura del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, già responsabile del settore incendi boschivi, per le informazioni riguardanti la fornitura di mezzi ed attrezzature AIB, i primi dati AIB e le prime azioni svolte dalla Amministrazione. SUMMARY Actions of the Ministry for the Environment regarding forest fire The author examines the problem of forest fire prevention in protected areas and the role and actions of the Ministry for the Environment Division X, Direction for Nature Protection on the basis of National Law n. 353/2000 on forest fires. A historical outline of fire occurrence within National Parks is drawn out using data collected over a period of almost ten years. This analysis shows that, on the whole, the national trend is positive.

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