BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 3 marzo 2014, n. 163

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1 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 3 marzo 2014, n. 163 Modifica allo schema di Protocollo di Intesa tra la Regione Toscana, La Procura generale della Repubblica presso la Corte d Appello di Firenze e le Procure della Repubblica presso i Tribunali di Firenze, Pistoia e Prato per il rafforzamento nel territorio dell area vasta centro delle azioni finalizzate alla vigilanza ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro, al contrasto al lavoro sommerso ed alla promozione delle politiche di integrazione e di sostegno alle situazioni di difficoltà approvazione. LA GIUNTA REGIONALE Richiamata la delibera di Giunta regionale n. 101 del 19 febbraio 2014 con la quale è stato approvato lo schema del Protocollo di Intesa tra la Regione Toscana, la Procura generale della Repubblica presso la Corte d Appello di Firenze e le Procure della Repubblica presso i Tribunali di Firenze, Pistoia e Prato per il rafforzamento nel territorio dell area vasta centro delle azioni finalizzate alla vigilanza ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro, al contrasto al lavoro sommerso ed alla promozione delle politiche di integrazione e di sostegno alle situazioni di difficoltà; Valutata l opportunità concordata tra le parti di apportare una modifica all articolo 7 dello schema già approvato; Dato atto che il Protocollo non è ancora stato sottoscritto; Dato atto che la modifica di cui all articolo 7 dello schema di Protocollo non comporta mutamenti di natura finanziaria rispetto allo schema già approvato con delibera di Giunta regionale n. 101 del 19 febbraio 2014; A voti unanimi DELIBERA 1. di approvare il nuovo schema del Protocollo di Intesa tra la Regione Toscana, la Procura generale della Repubblica presso la Corte d Appello di Firenze e le Procure della Repubblica presso i Tribunali di Firenze, Pistoia e Prato, per il rafforzamento nel territorio dell area vasta centro delle azioni finalizzate alla vigilanza ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro, al contrasto al lavoro sommerso ed alla promozione delle politiche di integrazione e di sostegno alle situazioni di difficoltà, allegato 1 al presente provvedimento quale sua parte integrante e sostanziale; 2. di incaricare la Direzione generale della Presidenza di porre in essere gli atti necessari all attuazione del protocollo d intesa. Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della l.r. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell art. 18 della l.r. 23/2007. Segreteria della Giunta Il Direttore Generale Antonio Davide Barretta SEGUE ALLEGATO

2 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N PROTOCOLLO D'INTESA TRA REGIONE TOSCANA PROCURA GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO LA CORTE DI APPELLO DI FIRENZE PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI FIRENZE PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI PISTOIA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI PRATO PER IL RAFFORZAMENTO NEL TERRITORIO DELL'AREA VASTA CENTRO DELLE AZIONI FINALIZZATE ALLA VIGILANZA ED ALLA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO, AL CONTRASTO AL LAVORO SOMMERSO ED ALLA PROMOZIONE DELLE POLITICHE DI INTEGRAZIONE E DI SOSTEGNO ALLE SITUAZIONI DI DIFFICOLTA' Firenze

3 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 PROTOCOLLO D'INTESA L'anno 2014, il giorno...del mese di... tra - Regione Toscana, in persona del Presidente della Giunta Regionale, Enrico Rossi - Procura Generale presso la Corte di Appello di Firenze, in persona del Procuratore Generale, dott. - Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, in persona del Procuratore dott. - Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pistoia in persona del Procuratore dott. - Procura della Repubblica presso il Tribunale di Prato, in persona del Procuratore dott. premesso che Visto il decreto legislativo 2 aprile 2008 n. 81 (Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007 n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro); Visto il decreto legislativo 25 luglio 2006 n. 240 (Individuazione delle competenze dei magistrati capi e dei dirigenti amministrativi degli uffici giudiziari nonché decentramento su base regionale di talune competenze del Ministero della Giustizia); Vista la legge regionale 13 luglio 2007 n. 38 (Norme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolarità del lavoro), ed in particolare l'articolo 25 inerente il potenziamento ed il coordinamento delle attività di controllo in materia di sicurezza nei luoghi lavoro; Vista la legge regionale 24 febbraio 2005 n. 40 (Disciplina del servizio sanitario regionale) ed in particolare l'articolo 67 relativo alla disciplina dei dipartimenti di prevenzione, all'interno del quale sono assolte le funzioni di prevenzione sui luoghi di

4 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N lavoro; Vista la legge regionale 24 febbraio 2005 n. 41 (Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale); Considerato che a seguito dell'evento drammatico verificatosi lo scorso 1 dicembre 2013 in una industria tessile ubicata nel territorio pratese, nel quale hanno perso la vita sette lavoratori di etnia cinese, la Giunta regionale, con decisione n. 5 del 16 dicembre 2013, ha stabilito di intraprendere interventi nel territorio dell'area Vasta Centro tesi a promuovere maggiori livelli di sicurezza sui luoghi di lavoro e una maggiore tutela della dignità e della salute dei lavoratori, anche favorendo l'emersione del lavoro sommerso; Vista la delibera di Giunta Regionale n. 56 del 28 gennaio 2014 con cui è stato approvato il piano straordinario di intervento per il territorio pratese e sono stati disposti i relativi finanziamenti con cui si da copertura alle iniziative previste nel presente protocollo. Rilevato che, oltre alle gravi carenze in ordine al rispetto della normativa sul lavoro e sulla sicurezza, le aziende extracomunitarie, operanti nella provincia di Prato e zone circostanti, secondo dati forniti dal Governo, risultano coinvolte anche in illeciti fiscali e finanziari che risultano difficilmente perseguibili anche per l'estrema evanescenza delle medesime aziende; Considerato quindi necessario mettere in atto tutta una serie di iniziative urgenti per affrontare le problematiche presenti nell'area individuata, anche attraverso lo sviluppo di rapporti di collaborazione tra le amministrazioni pubbliche al fine di garantire un migliore livello qualitativo delle azioni intraprese dai vari enti secondo le rispettive competenze; Considerato che dal 2007 la Prefettura di Prato, il Comune di Prato, la Provincia di Prato e la Regione Toscana con la sottoscrizione, rinnovata anche nel 2012, del Patto per Prato sicura hanno esteso anche a quest'area lo strumento dei Patti per la sicurezza finalizzati a consolidare la cooperazione tra Governo ed Istituzioni locali nell'azione di contrasto a varie forme di illegalità; Valutata la necessità di promuovere ulteriori forme di collaborazione tra le amministrazioni pubbliche, in particolare con quelle firmatarie del presente atto, al fine di favorire una più efficiente ed efficace capacità di risposta ai problemi presenti in quei territori già citati, favorendo una maggiore sinergia tra le Procure della Repubblica competenti sull'area territoriale investita dal fenomeno ed i Dipartimenti di prevenzione delle Aziende Usl dell'area Vasta Centro. Tale sinergia dovrebbe contribuire alla realizzazione di azioni oltre che repressive anche di tutela

5 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 complessiva del sistema, in una logica preventiva che favorisca l'emersione del lavoro sommersa e l'attività di prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, con particolare riferimento alle aziende gestite da soggetti extracomunitari; Considerato inoltre che lo scorso mese di maggio l'azienda USL 4 di Prato e la Procura della Repubblica di Prato hanno sottoscritto un Protocollo d'intesa per l'individuazione di percorsi comuni ed azioni di stretta collaborazione per favorire la tutela della salute sui luoghi di lavoro e potenziare l'attività di prevenzione e vigilanza sui luoghi di lavoro; Valutata, anche alla luce di quanto accaduto lo scorso 1 dicembre 2013, la necessità di potenziare ulteriormente il supporto all'azione della Procura di Prato ed delle altre Procure interessate, in modo da rafforzarne l'operatività, garantire maggiore efficacia ed incisività alle azioni intraprese o da intraprendere, estendere le azioni ed i percorsi individuati nel protocollo di cui al punto precedente a tutto il territorio interessato dal fenomeno; Ritenuto a tal fine necessario potenziare in modo significativo le attività di controllo e vigilanza in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, prevedendo un incremento significativo delle ispezioni attraverso l'assunzione nelle Aziende Usl dell'area Vasta Centro di un cospicuo numero di personale da impiegare nell'attività ispettiva dei dipartimenti di prevenzione. Le nuove assunzioni consentiranno di intensificare i controlli sulle aziende, in particolare quelle gestite da extracomunitari presenti nelle zone dell'area vasta centro e di garantire un maggior supporto alle attività delle Procure; Ritenuto inoltre opportuno garantire un supporto all'attività delle Procure della Repubblica interessate, attraverso la messa a disposizione da parte della Regione di personale e/o di giovani che possano accrescere le proprie competenze professionali ed al contempo dare un contributo all'attività delle medesime Procure; Valutata la necessità di incrementare e rendere più incisiva l'attività dei dipartimenti di prevenzione attraverso sia un riorientamento delle attività di competenza e sia un potenziamento formativo anche del personale già in ruolo, al fine di migliorare l'efficacia complessiva dell'azione di controllo accrescendo il livello qualitativo delle attività di controllo e di contrasto alle situazioni di illegalità sui luoghi di lavoro; Ritenuto che, a fronte di un potenziamento delle attività ispettive e di controllo sulle aziende gestite da extracomunitari, risulti necessario incrementare anche il numero dei mediatori culturali e dei traduttori da impiegare nei gruppi interforze incaricati di effettuare ispezioni nei luoghi di lavoro e nelle successive attività di sostegno al disagio delle persone extracomunitarie coinvolte; Considerato l'opportunità di individuare forme di coordinamento dell'attività operativa di tutti i dipartimenti di prevenzione dell'area vasta centro in modo da

6 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N favorire l'azione di controllo in maniera uniforme ed efficace su tutto il territorio di competenza; Considerata la necessità di monitorare l'andamento delle azioni di prevenzione e contrasto al fenomeno dell'illegalità nei luoghi di lavoro nei territori dell'area Vasta Centro con particolare riferimento alle finalità ed ai contenuti di cui al presente protocollo, anche al fine di promuovere ulteriori misure o azioni o modificare quelle già intraprese; Considerata che, oltre a sostenere interventi di natura preventiva e repressiva di cui al punto precedente, la Giunta regionale, nella già citata decisione 5/2013, ha ritenuto necessario potenziare gli interventi finalizzati a mitigare le problematiche sociali conseguenti alle attività di contrasto alle attività illegali nonché di attivare interventi tesi a favorire le politiche di integrazione e la diffusione della cultura della legalità e del diritto di cittadinanza; Valutata l'opportunità di prevedere la possibile implementazione del presente protocollo attraverso l'adesione di ulteriori amministrazioni od enti, in particolare dei rappresentanti delle forze di polizia in considerazione dell'importante contributo che le stesse possono dare al raggiungimento delle finalità di cui al presente atto, anche attraverso il loro coinvolgimento nelle attività di vigilanza sui luoghi di lavoro, di contrasto al lavoro sommerso ed alle varie forme di illegalità; Preso atto che la Giunta regionale, ai fini di quanto previsto al punto precedente, ha intenzione di proseguire o attivare nuove attività progettuali nell'ambito scolastico e sociale nei territori interessati dal fenomeno, al fine di favorire politiche di integrazione dei soggetti extracomunitari coinvolti, oltre che azioni per favorire l'emersione del sommerso; Rilevato che, al fine di contribuire al superamento delle situazioni di degrado e di impropria utilizzazione degli immobili nelle aree in questione, la Giunta regionale intende sottoporre all esame del Consiglio un intervento normativo che definisca procedure urbanistiche semplificate ed eventuali premialità volumetriche destinate a favorire la realizzazione o la riorganizzazione di strutture di servizio funzionali all attività produttiva. tutto ciò premesso le parti concordano quanto segue Art. 1 Oggetto e finalità 1. Il presente Protocollo d'intesa ha ad oggetto l'instaurazione di un rapporto collaborativo tra Regione Toscana, Procura Generale della Repubblica presso la Corte d'appello di Firenze, Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, Procura

7 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 della Repubblica presso il Tribunale di Pistoia, Procura della Repubblica presso il Tribunale di Prato, per il rafforzamento nei territori dell'area Vasta Centro delle azioni finalizzate alla vigilanza ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro, al contrasto al lavoro sommerso, alla promozione delle politiche di integrazione e di sostegno alle situazioni di difficoltà, con particolare riferimento a quelle situazioni di disagio sociale conseguenti alle attività preventive e repressive espletate. Art. 2 Obiettivi 1. Con il presente atto le parti intendono promuovere le finalità di cui all'articolo 1 attraverso la previsione di misure tali da favorire la realizzazione di una serie di azioni, in particolare nei confronti delle aziende che insistono sui territori dell'area Vasta centro di proprietà o gestite da extracomunitari, che abbiano i seguenti obiettivi: a) intensificazione dei controlli e delle attività di contrasto alle situazioni di illegalità sui luoghi di lavoro; b) promozione della sicurezza nei luoghi di lavoro; c) promozione dell'emersione del lavoro sommerso e del contrasto all'evasione fiscale; d) contrasto alle varie forme di illegalità. 2. In parallelo alle azioni di cui al comma 1 saranno messe in atto una serie di azioni progettuali di natura sociale, anche al fine di supportare le istituzioni locali, per il perseguimento dei seguenti obiettivi: a) mitigare i problemi sociali con particolare riferimento a quelli sorti a seguito delle attività preventive e repressive; b) favorire l'integrazione dei cittadini extracomunitari anche attraverso la diffusione della cultura della legalità e del diritto di cittadinanza; c) favorire il contrasto al fenomeno della dispersione scolastica, con particolare riferimento agli studenti extracomunitari. Art. 3 Potenziamento attività ispettiva dei dipartimenti di prevenzione 1. La Regione, nell'ambito delle iniziative di cui alla Delibera di Giunta Regionale n. 56 del 28 gennaio 2014, si impegna a potenziare la funzione ispettiva dei dipartimenti di prevenzione delle Asl dell'area vasta centro attraverso l'assunzione di nuovo personale, tenuto conto anche del numero di aziende presenti sul territorio, ed attraverso l'esercizio della propria funzione di indirizzo, in modo da determinare un riorientamento delle attività e dell'organizzazione dei medesimi dipartimenti finalizzato all'incremento delle attività di controllo e di sostegno alle attività delle Procure.

8 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N La Regione, la Procura Generale e le altre Procure sottoscrittrici si impegnano a collaborare per favorire la realizzazione di attività di formazione per il personale dei dipartimenti, vecchi e nuovi assunti, in modo da elevare anche il livello qualitativo delle attività di verifica sui luoghi di lavoro. Art. 4 Coordinamento delle attività dei dipartimenti di prevenzione 1. La Giunta regionale si impegna ad individuare forme di coordinamento delle attività operative dei dipartimenti di prevenzione dell'area vasta centro, in modo da favorire il comportamento uniforme dei vari dipartimenti nelle azioni di controllo e di accrescere l'efficacia complessiva dell'attività ispettiva nei territori di competenza. Art. 5 Sostegno all'attività delle Procure 1. La Regione si impegna a mettere a disposizione delle Procure che insistono sui territori dell'area Vasta Centro firmatarie del presente atto, tenuto conto anche del numero di aziende presenti nei vari territori, personale e/o giovani che possano accrescere le proprie competenze professionali ed al contempo dare un contributo all'attività delle medesime Procure. Art. 6 Incremento numero dei mediatori culturali e traduttori 1. La Regione, nell'ambito delle iniziative di cui alla Delibera di Giunta Regionale n. 56 del 28 gennaio 2014, si impegna a favorire l'incremento delle unità di mediatori culturali e traduttori da impiegare nei gruppi di ispezione sui luoghi di lavoro e nelle attività di prima assistenza che faranno seguito alle attività repressive e di controllo. Art.7 Procura Generale e Procure della Repubblica 1. Le Procure della Repubblica, a seguito dell'acquisizione di notizia di reato o di fatti di possibile rilevanza penale attinenti alle materie oggetto del presente protocollo, procederanno alla individuazione degli organi di polizia giudiziaria cui delegare le

9 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 attività di indagine tenendo conto delle complessive risorse di cui le singole forze di polizia possono disporre, delle specifiche finalità degli accertamenti, della tipologia degli insediamenti aziendali oggetto di indagini e del contesto socio-economico in cui gli stessi operano. 2. Gli Uffici di Procura adotteranno provvedimenti idonei ad assicurare le necessarie condizioni di organizzazione, coordinamento e direzione degli organi di polizia giudiziaria impegnati nelle operazioni, così da consentire l'efficace sviluppo delle attività di investigazione e la corretta acquisizione dei dati e di ogni elemento che possano avere interesse o rilevanza ai fini penali. 3. Nel caso di indagini che presentino elementi di possibile collegamento, anche al di fuori delle previsioni di cui all'articolo 371 cpp., le Procure interessate ne daranno comunicazione alla Procura Generale e attiveranno le opportune procedure di collaborazione e di coordinamento. La Procura Generale potrà disporre riunioni ed assumere le iniziative necessarie per assicurare l'effettivo coordinamento degli Uffici e favorire la speditezza, l'economia e l'efficacia delle indagini. Art.8 Attività di natura sociale e di promozione dell'emersione 1. La Regione, nell'ambito delle iniziative di cui alla Delibera di Giunta Regionale n. 56 del 28 gennaio 2014, si impegna alla realizzazione di azioni progettuali per il perseguimento degli obiettivi di cui all'articolo 2 comma Le azioni progettuali di cui al comma 1 rappresentano il proseguimento di azioni già intraprese o la realizzazione di nuove linee progettuali. 3. Le azioni progettuali di cui al comma 1 avranno i seguenti contenuti: a) interventi tesi a supportare le istituzioni locali al fine di promuovere azioni di accompagnamento per le situazioni di difficoltà che possano scaturire dalle attività di sequestro e chiusura di immobili adibiti a dormitori abusivi; b) costituzione di un call center multilingua; c) attività di prevenzione e contrasto dell'abbandono scolastico; d) analisi sulla presenza di persone irregolari cinesi a Prato. 4. Oltre alle azioni di natura prevalentemente sociale cui al comma 3, la Regione si impegna a promuovere interventi sull'emersione, tesi a migliorare la conoscenza dell'economia e del lavoro sommerso ed a favorire la realizzazione di percorsi di accompagnamento per l'emersione e la promozione delle imprese nell'area pratese.

10 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Art. 9 Tavolo di monitoraggio 1. E' istituito un Tavolo di monitoraggio composto dal Presidente della Giunta regionale, dal Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d'appello, dal Procuratore della Repubblica di Firenze, dal Procuratore della Repubblica di Pistoia, dal Procuratore della Repubblica di Prato. Al tavolo possono essere invitati altri soggetti su indicazione di uno dei componenti. 2. Il Tavolo ha la funzione di monitorare l'andamento delle azioni di prevenzione e contrasto al fenomeno dell'illegalità nei luoghi di lavoro nei territori dell'area Vasta centro, con particolare riferimento alle finalità ed ai contenuti di cui al presente protocollo, anche al fine di promuovere ulteriori azioni o modificare quelle già intraprese. 3. Il Tavolo si riunisce di norma ogni sei mesi e comunque su richiesta di uno o più dei componenti. 4. Le funzioni di segreteria del Tavolo sono assicurate dagli uffici della Giunta regionale. Art. 10 Validità 1. Il presente Protocollo ha validità fino alla conclusione della corrente legislatura regionale. Art. 11 Successive adesioni e modifiche 1. Al presente Protocollo potranno aderire successivamente alla sua sottoscrizione anche altre amministrazioni o enti, in particolare le forze di polizia in considerazione del loro coinvolgimento nelle attività di vigilanza sui luoghi di lavoro, di contrasto al lavoro sommerso ed alle varie forme di illegalità. 2. Le nuove adesioni di cui al comma 1 sono formalizzate tramite sottoscrizione del presente protocollo da parte del nuovo soggetto previo consenso unanime di coloro che lo hanno già sottoscritto manifestabile reciprocamente anche in forma telematica. 3. Eventuali modifiche al presente Protocollo dovranno essere concordate tra le parti sottoscrittrici attraverso l'approvazione e la sottoscrizione di un successivo atto integrativo.

11 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 REGIONE TOSCANA PROCURA GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO LA CORTE DI APPELLO DI FIRENZE PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI FIRENZE PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI PISTOIA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI PRATO