LA GESTIONE DEL RISCHIO E FONTE DI PROFITTO! CONFINDUSTRIA VENEZIA

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1 LA GESTIONE DEL RISCHIO E FONTE DI PROFITTO! CONFINDUSTRIA VENEZIA, Presidente Onorario Cineas ACRIB - Stra, 26 giugno 2018

2 CHI E CINEAS 1. Consorzio universitario non profit fondato dal Politecnico di Milano 2. Mission: creare cultura e formazione specialistica nella gestione globale dei rischi in azienda soci (tra i quali 5 atenei, 15 primarie compagnie assicurative a livello nazionale e internazionale, società di brokeraggio, associazioni di categoria, aziende e studi professionali) 2

3 LA FORMAZIONE QUALIFICATA CINEAS Cineas organizza 8 master annuali: PERCORSO IN RISK MANAGEMENT 1. Risk engineering e management on line 2. Insurance enterprise risk management 3. Hospital risk management 4. Environmental risk assessment and management PERCORSO IN LOSS ADJUSTMENT 1. Loss adjustment basic on line 2. Loss adjustment advanced 3. Expert loss adjuster MANAGEMENT 1. Life Skills 3

4 CINEAS Alcuni dati di rilievo sulla nostra attività: diplomati ai master 169 corsi tailor made e brevi negli ultimi 6 anni per un totale di n partecipanti; 8,5 customer satisfaction degli studenti che partecipano ai nostri corsi partnership istituzionali per la diffusione della cultura della prevenzione (Dipartimento della Protezione Civile, Federchimica, Mediobanca) 4

5 «VIVIAMO NELLA SOCIETA DEL RISCHIO». Ulrich Beck 1. Il rischio è un concetto POSITIVO perché: Favorisce la ricerca scientifica lo sviluppo economico Ci accompagna nella nostra vita privata e professionale IL RISCHIO E VITA!! 2. Cos è invece NEGATIVO: Non conoscere i rischi che corriamo Non saperli valutare 5

6 I RISCHI DEL TERZO MILLENNIO o STRATEGICI: mono-cliente, mono-fornitore, acquisizioni, passaggio generazionale, trasformazione digitale, ecc.. o FINANZIARI: investimenti, liquidità, credito, ecc.. o OPERATIVI: infortuni sul lavoro, difettosità del prodotto, distribuzione, business continuity, ecc o AMBIENTALI: calamità naturali, cambiamenti climatici, inquinamento, ecc o COMPLIANCE: legali, conformità, rispetto normative, ecc o IMMAGINE: rischio reputazionale, crisis management 6

7 COS E IL RISK MANAGEMENT? E una metodologia che ha la finalità di: Individuare: pericoli, cause, effetti Valutare: probabilità e gravità del danno Trasferire: cessione a terzi (compagnie assicurative) Monitorare: ridurre, ritenere, controllare Tutto ciò per TUTTI I RISCHI AZIENDALI 7

8 LA PERCEZIONE DEI RISCHI NEL MONDO The Global Risks Report 2018, 13th Edition World Economic Forum 8

9 LE PRECONDIZIONI PER IL SUCCESSO DEL RISK MANAGEMENT 1. Ci deve credere il vertice aziendale 2. NO allo shortermismo manageriale 3. NON è un costo, ma un INVESTIMENTO 4. Non basta la buona volontà ci vogliono le COMPETENZE 5. Ci deve essere una visione GLOBALE 9

10 5 EDIZIONE OSSERVATORIO CINEAS/MEDIOBANCA SU GESTIONE RISCHI NELLE MEDIE IMPRESE Le aziende con un modello di gestione integrato dei rischi hanno un ROI maggiore di quelle che non gestiscono i rischi: 2016: +38% 2017: +31% 10

11 5 EDIZIONE OSSERVATORIO CINEAS/MEDIOBANCA SU GESTIONE RISCHI NELLE MEDIE IMPRESE Il ruolo del mondo assicurativo nella realizzazione di sistemi di risk management non appare adeguato. Le aziende ricorrono: Per il 53% a società di consulenza e solo Per il 28,8% a compagnie di assicurazione Solo il 16,7% gestisce il rischio con risorse interne; l 81,8% ricorre all affiancamento con risorse esterne 11

12 5 EDIZIONE OSSERVATORIO: ALCUNI RISULTATI Fattori specifici che hanno condizionato le vendite nell ultimo triennio (% di risposte) Perdita cliente chiave Perdita collaboratore chiave Perdita fornitore chiave Calamità naturale Attacco informatico 12

13 LA CLASSIFICA DEI RISCHI NEL SETTORE BENI PER LA PERSONA RISCHI MAGGIORMENTE PERCEPITI Imitazione del prodotto: tra i fattori di maggiore criticità. Trattandosi di beni in cui i contenuti distintivi e di esclusività propri del made in Italy sono le leve competitive determinanti che la concorrenza, specialmente quella dei paesi a basso costo degli input, cerca di erodere con strategie imitative. Rischi reputazionali sono tenuti in grande considerazione in relazione alla necessitò di garantire il marchio da qualunque fattore che ne possa sminuire la desiderabilità agli occhi dei consumatori. 13

14 RISCHIO vs INCERTEZZA 1. RISCHIO: si assegna una probabilità e una gravità ad eventi noti 2. INCERTEZZA: eventi che non trovano corrispondenza nell esperienza passata. Ciò comporta una rimodulazione delle competenze, ponendo maggior enfasi su abilità legate alla capacità di interpretare in «itinere» una realtà mutevole. L algoritmo è necessario ma non è più sufficiente. 14

15 COME GESTIRE L INCERTEZZA? Il futuro è sempre più imprevedibile e la massima diffusione delle innovazioni tecnologiche intelligenti e interconnesse imporranno a tutti i professionisti uno sforzo significativo di adattamento ai cambiamenti che incideranno sui ruoli rendendoli sempre più trasversali e multidisciplinari «Aprire la mente» sarà sempre più un driver del cambiamento e la trasformazione digitale imporrà «flessibilità adattativa», «mentalità indiziaria», pensiero critico, disponibilità a contaminazioni esterne Le soft skills rappresenteranno la «cassetta degli attrezzi» per affrontare un mondo che non si presta ad essere decodificato per via esclusivamente algoritmica 15

16 I GRANDI CAMBIAMENTI DEL 3 MILLENNIO «Non ho paura che l intelligenza artificiale dia ai computer la capacità di pensare come gli esseri umani. Sono più preoccupato delle persone che pensano come i computer!» Tim Cook 16

17 I GRANDI CAMBIAMENTI DEL 3 MILLENNIO «Nel nuovo scenario digitale le emozioni avranno sempre più un ruolo centrale. Internet oh things sarà soprattutto Internet of Emotions» David Shing 17

18 DA DOVE INIZIARE? 3 KEY SUCCESS FACTORS per iniziare un processo di risk management: I tools di autoanalisi La formazione specialistica La consulenza 18

19 CONCLUSIONI «Il cambiamento favorisce soltanto le menti preparate ad accoglierlo!» Luis Pasteur 19