Regione Friuli Venezia Giulia Provincia di Pordenone Comune di Pasiano di Pordenone
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1 Regione Friuli Venezia Giulia Provincia di Pordenone Comune di Pasiano di Pordenone RELAZONE GEOLOGCA DROGEOLOGCA - GEOTECNCA Richiesta di concessione di derivazione d acqua da falda sotterranea mediante pozzo Foglio 21 mapp.le 91 Committente Azienda Agricola Leovigne s.s. Tecnico dott. geol. Paola Parente Data Settembre 218
2 1 - PREMESSA NQUADRAMENTO GEOLOGCO Morfologia Litologia NQUADRAMENTO DROGEOLOGCO Clima drogeologia Rete idrografica L MPANTO nterferenze con i pozzi limitrofi CONCLUSON ALLEGAT: Corografia con ubicazione dei pozzi di riferimento, scala 1:25 Schema litologico idrogeologico (non in scala) Pozzi di riferimento Carta dell interferenza con i pozzi limitrofi cell mail paola.parente@tin.it Pagina 2
3 1 - PREMESSA Su incarico di Daniele Guizzo legale rappresentante dell Azienda Agricola Leovigne s.s., è stata eseguita un indagine geologica - idrogeologica a supporto della richiesta di concessione di derivazione d'acqua da falda sotterranea attraverso la terebrazione di un nuovo pozzo ad uso irriguo. l pozzo si localizzerà catastalmente nel Foglio 21 mapp.le 91 del Comune di Pasiano di Pordenone, in località Sant Andrea. La superficie da irrigare, piantumata a vigneto nel 218, ha un estensione di Ha e catastalmente occupa l intero mappale 91. La normativa di riferimento è la seguente: R.D. 11/12/1933 n. 1775; Progetto del Piano Regionale di Tutela delle Acque della Regione FVG, 15/11/212; Piano di Gestione del Distretto idrografico delle Alpi Orientali (215); L.R. n.11 del 29/4/215; Regolamento di cui al DPR 11/4/217 n.77/pres; La presente relazione è stata redatta sulla base dei dati ricavati dal Catasto Regionale Pozzi (stratigrafie e ubicazione pozzi esistenti, riportati in allegato). cell mail paola.parente@tin.it Pagina 3
4 2 NQUADRAMENTO GEOLOGCO l territorio di Pasiano di Pordenone ricade nella bassa pianura friulana, dove la modellazione del suolo e quindi la sua configurazione, sono legate all azione di erosione e di trasporto dei corsi d acqua, in particolare di quelli di risorgiva. Per questo motivo, la geometria finale del territorio è rappresentata da un modello ondulato con modeste culminazioni, piuttosto dolci, che si raccordano alle bassure dei corsi d acqua. Estratto da: Carta Geologica del Friuli Venezia Giulia. A grande scala, facendo riferimento alla Carta geologica del Friuli Venezia Giulia, la zona di Pasiano si caratterizza da sedimenti fluvioglaciali ed alluvionali della pianura (Pleistocene Superiore). sedimenti che si rilevano sono rappresentati, quindi, in prevalenza da miscele a granulometria fine, alternati a livelli a prevalenza sabbiosa. cell mail paola.parente@tin.it Pagina 4
5 2.1 Morfologia l territorio comunale di Pasiano di Pordenone ricade nella bassa pianura friulana. Dalla Carta Morfologica del PRG, dove è stata riportata l ubicazione dell area di interesse, non risultano elementi morfologici di particolare rilevanza. l fondo in oggetto è localizzato a sud della località Sant Andrea di Pasiano, in sinistra idrografica del fiume Fiume. Le quote dell area dove verrà messo a dimora il vigneto variano da m s.l.m. l Fiume è caratterizzato da una discreta depressione morfologica, bordata localmente da scarpate. Verso sud sono invece presenti le ramificazioni più settentrionali dello Scolo Pontal, in parte colmate. Da: Carta morfologica dello studio geologico generale del PRGC. cell mail paola.parente@tin.it Pagina 5
6 2.2 Litologia l territorio comunale di Pasiano è inserito nella bassa pianura pordenonese ed i sedimenti che si rilevano sono rappresentati in prevalenza da miscele a granulometria fine. n particolare, come si evidenzia dalla carta sotto riportata, l area si colloca nella zona di passaggio tra le alluvioni tardo-pleistoceniche del Tagliamento e quelle del sistema Cellina Meduna, rimaneggiate successivamente dai corsi minori di risorgiva. Suddivisione della pianura di Pordenone per bacino di provenienza. Da: Suoli e paesaggi del Friuli Venezia Giulia, ERSA 23. La litologia di superficie, come documenta la Carta litologica di superficie (da PRGC), è caratterizzata, in zona, dal passaggio di miscele limo argillose verso nord a una prevalenza di argille limi e sabbie verso sud. Localmente si può rilevare la presenza di livello di caranto. cell mail paola.parente@tin.it Pagina 6
7 Da: Carta litologica di superficie dello studio geologico generale del PRGC. A maggiore profondità sono prevalenti miscele a composizione fine limo argillose, mentre sedimenti prevalentemente sabbiosi si rilevano lungo il corso del fiume Fiume. La classificazione sismica del territorio del Friuli Venezia Giulia, inserisce il comune di Pasiano di Pordenone in zona sismica 3, definita a bassa sismicità (Delibera Giunta Reg. 845 del "Classificazione delle zone sismiche e indicazione delle aree di alta e bassa sismicità", recepimento Ordinanza 3519 del ). Lo strato pedologico, dalla "Carta dei suoli e dei paesaggi del Friuli Venezia Giulia", di seguito riportata, rientra nel contenitore pedogeografico F - bassa pianura del Tagliamento. n particolare rientra nei F1 ed F2 suoli di Pasiano franco limosi e argillosi di Pasiano (F2 - caratteristici delle incisioni). cell mail paola.parente@tin.it Pagina 7
8 Da: "Carta dei suoli e dei paesaggi del Friuli Venezia Giulia". l modello stratigrafico dell area è caratterizzato dall alternarsi di livelli coerenti argillosi e argilloso - limosi e/o sabbiosi con livelli incoerenti a prevalenza sabbiosa. livelli a prevalenza sabbiosa, costituiscono il serbatoio per l acqua proveniente dall alta pianura e contengono le falde artesiane, disposte in più livelli, che caratterizzano la bassa pianura. Tale modello trova conferma nei pozzi del Catasto Regionale presenti in zona. pozzi di riferimento dal Catasto Regionale, utilizzati per lo schema litologico idrogeologico dell area sono i seguenti: P (Case Turchetto), P33842 (Z Cecchini), Pozzo Piazza San Michele a Fagnigola. n relazione alla profondità di terebrazione del nuovo pozzo (che pescherà da una falda più superficiale), si sono considerate le stratigrafie di riferimento dei pozzi fino a 2 m dal p.c. P (profondità totale del pozzo 55 m). 32. Argilla a strati sabbiosi Torba cell mail paola.parente@tin.it Pagina 8
9 Argilla a strati sabbiosi Sabbia cementata Argilla a strati sabbiosi P (profondità totale del pozzo 561 m). 3. Argilla a strati sabbiosi Torba con argilla Argilla a strati sabbiosi Sabbia Argilla a strati sabbiosi Sabbia Argilla a strati sabbiosi Sabbia Argilla a strati sabbiosi Pozzo Piazza San Michele a Fagnigola (profondità totale del pozzo 195 m). 6. Sabbia e limo Argilla Sabbia Argilla Sabbia Argilla e torba Argilla e sabbia Sabbia grossa cell mail paola.parente@tin.it Pagina 9
10 3 NQUADRAMENTO DROGEOLOGCO 3.1 Clima Seguendo lo schema di suddivisione in regioni climatiche proposta da Gentilli, l'area in esame rientra nella zona climatica della pianura pordenonese. La "pianura pordenonese" è caratterizzata da inverni fresco - umidi, da inizio e fine inverno fresco piovosi e da autunni e primavere mite - umide. Le estati sono calde da umide a secche. La figura sotto riportata, mostra le variazioni stagionali del clima, considerando la stazione di misura di Pordenone. D A G R A M M A C L M A S E C C O U M D O V P O V O S O FREDDO FRESCO MTE CALDO TE M P E R A TU R A 3 V V 2 X V V X 1 X X P R E C P T A Z O N 3 in m m Variazioni climatiche stagionali 3.2 drogeologia l territorio del Comune di Pasiano di Pordenone ricade nella bassa pianura, dove esiste un acquifero superficiale digitato, allo stato libero o semi libero e un sistema di acquiferi artesiani sovrapposti. Le falde, nell area in esame non sempre sono presenti e continue, ma si presentano spesso digitate in più orizzonti, come si evidenzia nello schema litologico idrogeologico che riporta le stratigrafie dei pozzi di riferimento. cell mail paola.parente@tin.it Pagina 1
11 Nella zona, in termini generali, facendo riferimento anche a quanto riportato nel Piano Regionale di Tutela delle Acque e allo studio dell Università di Trieste Risorse idriche sotterranee del Friuli Venezia Giulia, il campo di esistenza degli acquiferi artesiani più superficiali si individua mediamente entro i seguenti intervalli (rif. sezione UN TS, sotto riportata): - la falda A tra 1 e -8 m s.l.m.; - la falda B tra -3 e -1 m s.l.m.; - la falda C tra -6 e -13 m s.l.m.; l prelievo ad uso irriguo è consentito dalle falde artesiane superficiali A e B (corpo idrico definito con il codice P11 bassa pianura pordenonese). Sezione idrostratigrafica O-O (UN TS, 211) La sezione idrostratigrafica sopra riportata evidenzia l andamento delle falde. Si rileva una diminuzione di informazioni relativamente alle falde profonde spostandoci verso est. Mentre l'alimentazione delle falde superficiali è legata essenzialmente alle precipitazioni, l'alimentazione delle falde in pressione è in prevalenza collegata alle dispersioni idriche che si verificano lungo gli alvei ghiaiosi di Cellina e Meduna, soprattutto allo sbocco in pianura delle valli montane, dove per infiltrazione scompaiono nel materasso alluvionale. cell mail paola.parente@tin.it Pagina 11
12 Lo schema litologico - idrogeologico della zona, realizzato utilizzando i pozzi a disposizione, permette di effettuare le seguenti considerazioni: le falde, per le variabilità litologiche, si rilevano a profondità diversificate, nei pozzi considerati; i livelli serbatoio delle falde sono costituiti in prevalenza da sabbie, talora grossolane. La falda B, dalla quale il pozzo attingerà, si rileva in modo continuo nei pozzi considerati, anche se con profondità e spessori variabili da zona a zona. n particolare lo spessore diminuisce in direzione di Fagnigola. l letto della falda si posizione mediamente tra 9-95 m dal p.c. Lo spessore del materasso alluvionale è valutabile intorno a 8-9 m, ed è costituito da un alternanza di livelli a prevalenza argillosa e di strati a prevalenza sabbiosa. Le isopache evidenziano una pendenza secondo una direzione NE-SW. Da: Carta delle isopache del Quaternario Carta del sottosuolo della pianura friulana Regione FVG La direzione delle falde artesiane, confinate da livelli impermeabili, segue i piani di deposizione delle alluvioni oloceniche secondo lo schema dei conoidi dei principali corsi d acqua, che evidenzia per la zona una direzione parallela al basamento prequaternario (NE-SW). cell mail paola.parente@tin.it Pagina 12
13 3.3 Rete idrografica L area è ubicata nel bacino del Loncon, nella zona di passaggio tra il sottobacino del fiume Fiume e quello dello Scolo Pontal (che rientra nel sottobacino del fiume Sile). l fondo oggetto d intervento è esterno alla fascia di rispetto del fiume Fiume. Da: Carta idrogeologica dello studio geologico generale del PRGC. cell mail paola.parente@tin.it Pagina 13
14 L area non è inserita in zona di pericolosità idraulica (PA del fiume Livenza) e nemmeno in zona esondabile o con difficoltà idraulica ( Carta dei rischi naturali del PRGC). Da: PA del fiume Livenza. Da: Carta dei rischi naturali, PRGC. cell mail paola.parente@tin.it Pagina 14
15 4 L MPANTO La necessità idrica dell azienda è legata alla piantumazione di un nuovo vigneto, per una superficie da irrigare di circa 2 ettari. L area in oggetto è servita dalla rete dell acquedotto per gli usi idropotabili (Servizio Acquedotto Livenza Tagliamento Acque), mentre non è servita da alcuna rete di distribuzione consortile (Consorzio Cellina Meduna). Non è consentito l utilizzo delle acque idropotabili ad uso irriguo. l fiume Fiume si trova ad una distanza di oltre 3 m, con la strada provinciale SP 14 del Fiume da attraversare. fossati che bordano il fondo in oggetto, non hanno portate tali da garantire il prelievo per l irrigazione del vigneto. Da qui nasce la necessità di terebrare un pozzo ad uso irriguo. n relazione alla necessità idrica prevista per il sistema di irrigazione a goccia di progetto, il nuovo pozzo avrà, in relazione ai dati disponibili sulla zona, una profondità di terebrazione dell ordine di 9-95 m dal p.c. La falda dalla quale il pozzo pescherà, è in pressione con una prevalenza che mediamente in zona è a -1 m dal piano campagna, quindi verrà installata una pompa elettrica collegata a una centralina di controllo per la regolazione e programmazione dei turni di irrigazione. l prelievo sarà regolato da una elettrovalvola che consente di regolare l'apertura del pozzo in funzione dei consumi richiesti. mmediatamente a valle della testa del pozzo, all interno del pozzetto di ispezione, verrà istallato un contatore per la misurazione della portata prelevata. l prelievo d acqua richiesto è di 1.9 l/s, da utilizzare per l'uso irriguo. Le caratteristiche dell impianto, e la quantificazione dei prelievi vengono meglio specificate nella relazione tecnica. L intervento non comporterà la realizzazione di opere strutturali. l pozzetto di ispezione verrà chiuso con chiusino a piano campagna cell mail paola.parente@tin.it Pagina 15
16 4.1 nterferenze con i pozzi limitrofi La valutazione delle interferenze con eventuali pozzi limitrofi viene fatta utilizzando la piattaforma WebGis della Regione Friuli Venezia Giulia. Si è ricavata la carta allegata dove sono ubicate le derivazioni presenti in zona e per le quali sono inserite le informazioni relative a profondità e uso dell acqua prelevata. Dalla carta allegata si evidenzia che: - i pozzi presenti in zona pescano generalmente a profondità più elevate rispetto al nuovo pozzo da terebrare e pertanto da acquiferi confinati non interferenti; - i pozzi che pescano dalla falda B nell intervallo di profondità 7-9 m (o comunque entro i 1 m dal p.c.) sono in quantità limitata e si trovano ad una distanza superiore a 1.66 Km; - non sono presenti in zona prese di acqua potabile del sistema acquedottistico Livenza Tagliamento Acque. Si può ritenere, pertanto, che il nuovo prelievo non interferirà con quelli circostanti individuati cell mail paola.parente@tin.it Pagina 16
17 5 CONCLUSON Alla luce dell indagine eseguita si fanno le seguenti considerazioni conclusive: 1. L area dove è richiesta la terebrazione del pozzo è sprovvista di un servizio di distribuzione ad uso irriguo (rete consortile Cellina - Meduna), mentre è presente la rete di distribuzione dell acquedotto (Livenza Tagliamento Acque) che però non contempla l uso irriguo. 2. l fiume Fiume si trova ad una distanza di oltre 3 m dal fondo e per il prelievo sarebbe inoltre necessario l attraversamento la SP14. fossi che bordano il fondo in oggetto non hanno portati tali da garantire il prelievo per l irrigazione del vigneto. 3. Le falde artesiane superficiali dalle quali attingere per uso irriguo sono le falde A e B. La loro distribuzione risulta variabile in zona. 4. Si prevede di attingere dalla falda B e, pertanto, il nuovo pozzo avrà una profondità di terebrazione dell ordine di 9-95 m dal p.c. La sua stratigrafia generale rientrerà in quella indicata dai pozzi di riferimento posti nelle vicinanze, utilizzati per la realizzazione dello schema di distribuzione delle falde. 5. Gli eventuali acquiferi attraversati a profondità inferiori verranno isolati per evitare rimescolamenti di acque appartenenti a falde separate. 6. L alimentazione delle falde superficiali avviene direttamente dall acquifero indifferenziato dell alta pianura e dalle perdite di subalveo. Lo spessore della falda B è dell ordine di 5-1 metri, in materiale sabbioso, con locali digitazioni in orizzonti diversi. 7. l prelievo previsto del pozzo è pari a 1.9 l/s, per uso irriguo. L impianto ed i quantitativi richiesti vengono specificati nella relazione tecnica. 8. La falda dalla quale il pozzo pesca è in pressione, con una prevalenza media, dai dati a disposizione in zona, a -1 m dal p.c. Si prevede quindi l'installazione di un'elettropompa collegata al quadro elettrico che gestirà l'impianto di irrigazione a goccia. 9. l prelievo sarà regolato da una elettrovalvola che consente di regolare l'apertura del pozzo in funzione dei consumi richiesti. E prevista l installazione di un contatore per la misurazione della portata emunta. 1. Non è prevista la realizzazione di opere strutturali. l pozzetto di ispezione sarà chiuso con chiusino a piano campagna. cell mail paola.parente@tin.it Pagina 17
18 11. L emungimento dei pozzi già esistenti nella zona, che pescano dalla stessa falda, non ha evidenziato cedimenti del sottosuolo ascrivibili alla dinamica del prelievo e non si sono registrate diminuzioni della portata. 12. pozzi che prelevano dallo stesso acquifero si trovano ad una distanza di almeno 1.66Km e pertanto si ritiene che il nuovo prelievo non interferirà in modo significativo con quelli già in atto. Si deve ritenere, alla luce dello schema idrogeologico ed alla densità dei pozzi nella zona, che il prelievo del pozzo della ditta non implicherà una riduzione dell efficienza della falda B dalla quale pescherà e quindi si può considerare garantito l equilibrio tra il prelievo e la capacità di ricarica dell acquifero stesso. Alla luce dell'indagine svolta, si ritiene che vengano rispettate le condizioni indicate all art.12 bis del RD 1933 n.1775 che disciplina il provvedimento di concessione di utilizzo della risorsa idrica. Pordenone, 17/9/218 dott. geol. Paola Parente Relazioni 218/34 Pozzo Pasiano Leovigne cell mail paola.parente@tin.it Pagina 18
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20 P LEGENDA Sabbia Sabbia e limo Argilla a strati sabbiosi Argilla / argilla e torba Torba 2 Livello della falda artesiana B. P Nuovo pozzo Leovigne Pozzo Fagnigola SCHEMA LTOLOGCO - DROGEOLOGCO
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