FONDIMPRESA AVVISO 1/2016 PRIMA SCADENZA. WORKSHOP CERTIFICAZIONE COMPETENZE Roma, 15 gennaio 2018
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- Gianluigi Costa
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1 FONDIMPRESA AVVISO 1/2016 PRIMA SCADENZA WORKSHOP CERTIFICAZIONE COMPETENZE
2 PIANI ALIMENTATE 2 E SWEET CON CONSVIP CAPOFILA REGIONI COINVOLTE NEI DUE PIANI: CAMPANIA(PREVALENZA), PUGLIA, LAZIO, ABRUZZO,TOSCANA, SICILIA, PIEMONTE,VENETO. ESPERIENZE DI CERTIFICAZIONE 1) CERTIFICAZIONI STANDARD ( IN QUESTO CASO LINGUA STRANIERA) 2) CERTIFICAZIONI ATTRAVERSO COMMISSIONI DI TERZA PARTE COME INDICATO NEGLI ACCORDI DI CONDIVISIONE ( CON COMPONENTI NOMINATI DA ISTITUTO TECNICO E PROCEDURA SEGUITA CONFORME CON LA NORMATIVA NAZIONALE E REGIONALE) STANTE L IMPOSSIBILITA DI RILASCIO DI CERTIFICATI REGIONALI
3 AVVISO 1/2016 PRIMA SCADENZA IN FASE DI PROGETTAZIONE EX ANTE DEI PIANI 1)PROGETTAZIONE PER COMPETENZE 2) INDIVIDUAZIONE DI AZIONI FORMATIVE CON COMPETENZE IN USCITA AFFERENTI AL /AI REPERTORI REGIONALI E CERTIFICABILI IN FASE DI ATTUAZIONE DEI PIANI PROGETTAZIONE DELLE PROVE TIPOLOGIE UTILIZZATE : 1) PROVE PRESTAZIONALI 2) TEST A RISPOSTA MULTIPLA
4 ESEMPIO DI PROVA PRESTAZIONALE AZIONE FORMATIVA: Tecniche casearie e qualità del prodotto PROFILO PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO: Operatore delle lavorazioni lattiero-casearie COMPETENZA DI RIFERIMENTO: Lavorazione della cagliata RISULTATO ATTESO: Cagliata pronta per la realizzazione delle differenti tipologie di prodotti caseari Descrizione della prova effettuata: Preparazione dei fermenti lattici Miscelazione accorta dei fermenti o caglio con materia prima Verifica degli stadi di fermentazione della cagliata Taglio della cagliata
5 Elementi osservati Valutazione CAPACITÀ DI COMPRENSIONE DELLA CONSEGNA GRADO DI COMPLETEZZA DEL PROCESSO CORRETTEZZA NELL UTILIZZO DEGLI STRUMENTI TECNICI OSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA RISPETTO DEI TEMPI Griglia di osservazione: Legenda: 1-scarso, 2-modesto, 3-sufficiente, 4-soddisfacente, 5-ottimo
6 Tipologia di attestazione rilasciata Attestato di tracciabilità degli apprendimenti verificati coerente con i format previsti dal decreto interministeriale 30/06/2015 rilasciato dal soggetto attuatore e dalla commissione di terza parte individuata per la certificazione. Vedi format allegato
7 Opportunità 1. Sensibilizzare sul tema certificazione le Aziende ed i lavoratori 2. Dialogare e confrontarsi con gli altri addetti ai lavori del mondo formativo 3. Formalizzare le competenze dei lavoratori a supporto di scelte individuali e di esigenze di sviluppo professionale e personale in un quadro di sviluppo del mondo dell impresa e di salvaguardia e valorizzazione del lavoro e dei lavoratori.
8 Criticità Con specifico riferimento alle certificazioni diverse da quelle standard: 1) Difficoltà, talvolta, a far afferire ai repertori regionali i fabbisogni aziendali soprattutto nel contesto attuale in rapida evoluzione 2) Mancanza di spendibilità dell attestazione ( con riferimento alle regioni meno evolute
9 Con riferimento al tema della spendibilità: spunti di riflessione e proposte per le regioni 1) Necessità che le regioni che ancora non lo prevedono, come la Campania, si rendano disponibili al rilascio diretto (o tramite i soggetti titolati da autorizzare all uopo) di certificazioni di competenze o di qualificazione anche in esito a percorsi organizzati nell ambito dei fondi interprofessionali qualora tali percorsi risultino coerenti con profili o unità di competenze previsti dai rispettivi repertori delle qualificazioni. 2) Avvio di procedure regionali di messa in trasparenza delle competenze ex ante ed in esito a percorsi formativi in cui gli utenti possano usufruire degli esperti formati ad hoc a valle della pubblicazione dei decreti nazionali/regionali.
10 Con riferimento al tema della spendibilità: spunti di riflessione e proposte per le regioni 3) Possibilità che le regioni riconoscano come crediti conoscenze e/o abilità acquisite nell ambito di percorsi di formazione continua anche in contesti diversi dalle offerte formative regionali, da capitalizzare e, sommare al fine di successiva validazione di una o più competenze.
11 Spunti di riflessione e proposte per i fondi interprofessionali 1) Possibilità, fino a quando tutte le regioni non prevedranno la possibilità del rilascio di certificazioni di competenze nell ambito di percorsi di formazione continua attivati tramite i fondi interprofessionali, di considerare negli avvisi il documento di validazione come equiparabile al certificato di competenze e/o di qualificazione.
12 Spunti di riflessione e proposte per i fondi interprofessionali 2) Promozione diavvisi che permettano di sperimentare: a) attività di individuazione e messa in trasparenza di competenze seguendo le procedure regionali ed utilizzando il personale formato e qualificato ad hoc; b) progettazione esecutiva di azioni formative rivolte al personale che ha fruito del servizio di individuazione e messa in trasparenza nell ambito dei piani formativi; c) erogazione della formazione seguita da validazione o certificazione nelle modalità praticabili.
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