CO.RE.COM. Comitato Regionale per le Comunicazioni PROGRAMMA DI ATTIVITA DEL CORECOM MARCHE

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1 CO.RE.COM. Comitato Regionale per le Comunicazioni PROGRAMMA DI ATTIVITA DEL CORECOM MARCHE PER L ANNO

2 PRESENTAZIONE Il programma del CO.RE.COM. per l anno 2006 comprende quattro sezioni distinte. La prima è quella delle attività definite ordinarie e ricorrenti che riguardano sia funzioni che derivano dalla normativa nazionale e regionale, sia i compiti assegnati dal Consiglio e dalla Giunta regionali. Il complesso di queste attività colloca il CO.RE.COM. come punto di riferimento per il Ministero delle Comunicazioni, per la Commissione parlamentare di vigilanza, per la concessionaria pubblica RAI, per le emittenti radiotelevisive locali, per le organizzazioni politiche e sociali, per la Giunta regionale oltreché per il Consiglio regionale presso il quale il CO.RE.COM. opera. La seconda sezione del programma si riferisce alla gestione delle deleghe affidate dall Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. La terza sezione riguarda le iniziative di indagine, ricerca, approfondimento e divulgazione sul mondo della comunicazione deliberate ed organizzate direttamente dal CO.RE.COM. La quarta sezione concerne tutte le azioni che il CO.RE.COM. pone in essere al servizio dei cittadini, in un settore, quale quello della comunicazione, di sempre maggiore rilevanza nel rapporto tra istituzioni e utenti finali. Ciò evidenzia la volontà del CO.RE.COM. delle Marche di conseguire, attraverso la realizzazione del programma annuale, il raggiungimento degli obiettivi della vigilanza, del servizio ai cittadini e della ricerca nell ambito delle comunicazioni. Tutto questo in ottemperanza alla duplice natura di questo organismo che può essere considerato da un lato quale sede del decentramento regionale di funzioni delegate dall AGCOM, nonché di consulenza, dall altro, per il Consiglio e la Giunta regionali. In questa prospettiva appare fondamentale indicare una serie di iniziative di politica culturale da impostare, anche attraverso gli organi di governo competenti, per la miglior realizzazione degli scopi enunciati. Da un lato diviene essenziale ottenere che la fase di sperimentazione delle deleghe da parte dell Authority venga superata dall effettivo conferimento delle stesse al CO.RE.COM., facendo altresì in modo che 2

3 quelle attribuite non siano più limitate alle cosiddette non onerose, ma divengano la totalità di quelle previste per legge, dall altra consentire che il CO.RE.COM., in quanto organismo di consulenza della Regione in materia di comunicazioni, sia in grado di fornire conoscenze e servizi all istituzione di riferimento in modo completo, efficiente ed efficace. Il primo obiettivo è ottenibile soltanto se, nelle sedi nazionali di riferimento, il CO.RE.COM. riuscirà a far prevalere l idea che la sua funzione territoriale di vigilanza non può restare provvisoria e incerta. Il successo nella gestione delle deleghe sino ad ora attribuite dimostra che i CO.RE.COM. svolgono un ruolo estremamente importante e sempre più fortemente avvertito dalla collettività, di controllo e garanzia rispetto ad abusi, controversie o anche semplice giurisdizione del mondo dell informazione secondo la logica della L. 249/97 che individua nei CO.RE.COM. gli strumenti per l attuazione delle funzioni attribuite all AGCOM. L ottenimento della totalità delle deleghe è pertanto un principio ineludibile che trova favorevole anche l intero Consiglio regionale. Per quanto riguarda il secondo aspetto, il CO.RE.COM. intende proporsi alla Regione come realizzatore di monitoraggi, ricerche e archiviazioni, nonché come erogatore di servizi ai cittadini (imprenditori, utenti, liberi professionisti, associazioni, società operanti nel settore e così via) nell ambito dei media e della partecipazione più larga possibile alla comunicazione pubblica. 3

4 PRIMA SEZIONE Attività ordinarie Le funzioni ormai consolidate che il CO.RE.COM. svolge e che derivano dalla legislazione nazionale, riguardano: 1) la gestione dell accesso radiofonico e televisivo regionale. I programmi della partecipazione ; 2) le attività istruttorie e di controllo relative all accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica; 3) l elaborazione delle graduatorie per le provvidenze statali alle emittenti televisive locali; 4) la collaborazione con la Commissione ministeriale preposta all attuazione dei codici di autoregolamentazione sui minori, le televendite ed internet; 5) l esercizio di vigilanza in materia di pubblicità istituzionale. Per gli organi regionali il CO.RE.COM. svolge i seguenti compiti: 6) monitoraggio dei programmi informativi delle emittenti televisive locali sul tipo e sulla natura dell informazione ; 7) istruttoria delle domande di ammissione ai contributi regionali di cui alla legge 51/1997 presentate dalle emittenti radiotelevisive locali; 8) gestione ed aggiornamento dell elenco regionale delle imprese radiotelevisive; 9) proposta di emendamento per la tutela dei siti di trasmissione alla P.d.L. sulla disciplina degli impianti di teleradiocomunicazione. Per la Commissione parlamentare per l indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi il CO.RE.COM. svolge funzioni concernenti la: 10) trasmissione delle tribune politiche tematiche regionali. 11) Verifica e tutela della par condicio in periodo elettorale; 4

5 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA ORDINARIE 1) Gestione dell accesso radiofonico e televisivo regionale. I programmi della partecipazione Per le trasmissioni regionali dell accesso, il Comitato svolge l istruttoria delle domande ed assume le deliberazioni di ammissione o di esclusione dai programmi dell accesso televisivo diffusi dalla sede della concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo in base alla legge 14 aprile 1975, n Entro la fine di ciascun trimestre viene deliberata la graduatoria relativa al trimestre successivo, stilata sulla base di un regolamento. Per il 2006 è intenzione del CO.RE.COM. allargare il bacino potenziale dei soggetti che hanno diritto all accesso, sia dal punto di vista territoriale, sia da quello quantitativo, attraverso una campagna di informazione da svolgere in collaborazione con la RAI regionale. Allargare il concetto di accesso ai mezzi di comunicazione oltre il servizio pubblico radio-televisivo è un ulteriore obiettivo da perseguire. Si tratta perciò di verificare le condizioni di fattibilità per la realizzazione di programmi di partecipazione attraverso le emittenti radio-televisive locali. Giova ricordare che l esperienza marchigiana è servita da esempio per altri CO.RE.COM. italiani. 2) Attività istruttorie e di controllo relative all accesso ai mezzi d informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica Si tratta dell applicazione della legge 22 febbraio 2000, n. 28 così come modificata dalla legge 313/2003, cosiddetta della par condicio, integrata per ciascuna elezione da specifiche delibere di attuazione emanate dall AGCOM e dal nuovo codice di autoregolamentazione delle emittenti private locali che nel 2006 avrà come momento di massima attenzione le elezioni politiche della primavera. Ai CO.RE.COM., in quanto organi funzionali dell Autorità, sono affidati compiti di istruttoria sugli spazi assegnati che comprendono, tra l altro, il ricevimento delle domande dei soggetti politici e delle offerte delle emittenti, la ripartizione dei fondi e la determinazione del numero dei messaggi autogestiti da 5

6 trasmettere, con il relativo sorteggio, il calcolo delle somme da rimborsare alle emittenti. Particolarmente delicate inoltre sono le funzioni di controllo che comprendono il monitoraggio delle trasmissioni, l istruttoria su eventuali violazioni rilevate autonomamente o segnalate da soggetti esterni, le attività di conciliazione ed una attività di informazione alle emittenti locali in ogni fase della campagna elettorale. Tali attività riguardano, per alcuni aspetti, anche il periodo non elettorale. 3) Elaborazione delle graduatorie per le provvidenze alle emittenti televisive locali L art. 45, comma 3, della legge 448/1998 (finanziaria 1999) e le successive leggi finanziarie prevedono stanziamenti finalizzati al sostegno dell emittenza ed alla incentivazione dell adeguamento degli impianti in base al piano nazionale di assegnazione delle frequenze. Il Ministero delle Comunicazioni con il decreto ministeriale n. 292 concernente il Regolamento recante nuove norme per la concessione alle emittenti televisive locali dei benefici previsti dall art.45, comma 3, della legge 23 dicembre 1998 e successive modifiche ed integrazioni pubblicato recentemente il 5 Novembre 2004 (che sostituisce il decreto n. 378 del 21 Settembre 1999), ha affidato ai CO.RE.COM. i seguenti compiti: 1.accertare la sussistenza dei requisiti di ammissione; 2.effettuare controlli specifici e mirati per alcune tipologie di aziende in aggiunta ai rituali controlli a campione; 3.predisporre le graduatorie delle tv locali che fanno domanda per l accesso ai contributi; richiedendone l assolvimento tutto nel 2005 in due scadenze riferite rispettivamente alle erogazioni sia del precedente 2004, sia dell attuale ) Elaborazione delle graduatorie relative alla concessione dei contributi regionali di cui alla legge reg. 51/1997. Tale legge concede contributi regionali alle emittenti radiotelevisive locali che trasmettono programmi informativi di interesse locale sulla base dei criteri stabiliti annualmente dal Consiglio Regionale. Per l anno 2005 il Corecom unitamente al Servizio Stampa e P.R. della Giunta ha proposto modifiche alle modalità accesso a tali contributi che sono state recepite dal Consiglio Regionale con delibera n.2 del 12 luglio

7 5) Collaborazione con la commissione ministeriale preposta all attuazione dei codici di autoregolamentazione sui minori e le televendite La Commissione ministeriale per il riassetto del sistema radiotelevisivo ha promosso la realizzazione dei codici di autoregolamentazione delle emittenti nel campo della tutela dei minori e delle televendite. Poiché la Commissione non è in grado di controllare le centinaia di emittenti locali, è sollecitata la collaborazione dei CO.RE.COM. regionali. Il CO.RE.COM. delle Marche ha accolto tale sollecitazione, sia pure nel limite delle proprie limitate capacità finanziarie, ponendo in essere una attività di vigilanza su segnalazioni di cittadini, organizzazioni di consumatori e sociali, associazioni in generale, Garante per l infanzia e Uffici dei Difensori Civici. Per quanto riguarda l attività di tutela dei minori nel corso del 2005 il CO.RE.COM. ha predisposto e diffuso nell ambito della collettività regionale un depliant nel quale vengono specificate la normativa vigente, le regole di comportamento e le funzioni di vigilanza svolte dal CO.RE.COM., mentre per il 2006 è in previsione la realizzazione di un monitoraggio sulla programmazione delle emittenti radiotelevisive locali per verificare il rispetto delle regole di comportamento in materia. Sono stati istruiti tre casi di presunta violazione delle norme a tutela dei minori, rappresentati dal Garante per l Infanzia, riguardanti sia la RAI che le emittenti locali. In tutti i casi è stata riscontrata la rispondenza delle trasmissioni al codice di autoregolamentazione e disposta l archiviazione della pratica con conseguente segnalazione al Comitato Nazionale TV e Minori. In realtà gli organi radiotelevisivi locali trattano gli argomenti di cronanca riconducibili ai minori in maniera sostanzialmente corretta, a differenza della carta stampata sulla quale, tuttavia, il CO.RE.COM. non ha ancora competenze di vigilanza. 6) Esercizio di vigilanza in materia di pubblicità istituzionale Oltre ai compiti di vigilanza sulla diffusione della comunicazione pubblica sui mezzi di comunicazione di massa, il Comitato intende predisporre una campagna informativa rivolta alle emittenti ed alle amministrazioni pubbliche, finalizzata alla conoscenza delle disposizioni contenute nella legge di assetto del sistema radiotelevisivo (Legge 3 Maggio 2004 n. 112). 7

8 In sintesi, nella citata normativa, si stabilisce che per pubblicizzare la propria attività istituzionale le amministrazioni pubbliche e gli enti pubblici anche economici sono tenuti ad impegnare sulla competenza di ciascun esercizio finanziario, almeno il 15% da destinare a favore dell emittenza privata televisiva e radiofonica locale e almeno il 50% a favore dei giornali quotidiani e periodici (art.7). All art. 25, comma, comma 6, si dispone che qualora le emittenti televisive siano impegnate nel passaggio alla trasmissione in tecnica digitale, le pubbliche amministrazioni debbano destinare, a favore dei giornali quotidiani e periodici, almeno il 60% delle somme impegnate per fini di comunicazione istituzionale all acquisto di spazi sui mezzi di comunicazione di massa. Per gli organi regionali il CO.RE.COM. si propone di svolgere per l anno 2006 i seguenti compiti: 7) Monitoraggio delle trasmissioni delle emittenti radiofoniche e televisive locali Per l anno 2006 il CO.RE.COM. ritiene importante proseguire l attività di monitoraggio dei programmi informativi delle emittenti televisive a carattere locale per studiare la tendenza dell informazione regionale e le linee guida seguite dalla varie emittenti nella loro programmazione. 8) Gestione ed aggiornamento dell Elenco regionale delle imprese radiotelevisive In attesa della delega da parte dell Autorità per le garanzie nelle comunicazioni della competenza relativa alla gestione del Registro degli Operatori delle Comunicazioni (R.O.C.) che operano nelle Marche, anche nel 2006 il CO.RE.COM. continuerà a curare la gestione e l aggiornamento dell Elenco regionale delle imprese radiotelevisive, mentre istituirà anche quello dell editoria locale. 9) Predisposizione delle linee programmatiche della legislazione regionale in materia di comunicazione (competenza legislativa concorrente ex-art. 117 Costituzione) Da tener presente che il T.U.: sul sistema radiotelevisivo assegna alle regioni il compito di attribuire le autorizzazioni ai fornitori di contenuti in ambito locale nel settore digitale (su cui si potrebbe inserire una disciplina regionale delle c.d. telestreet), e di definire i compiti di servizio pubblico regionale (es. copertura del segnale). 8

9 Inoltre occorrerebbe definire un progetto organico di collocazione dei siti di trasmissione che tenga conto, oltre che della salute dei cittadini e del rispetto del territorio, anche della stabilità del sito quale garanzia degli investimenti tecnologici sempre più rilevanti. Per la Commissione parlamentare per l indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi il CO.RE.COM. svolge le funzioni concernenti la 10) Trasmissione delle tribune politiche tematiche regionali Con deliberazione del 21 Giugno 2000 la Commissione parlamentare per l indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi aveva disciplinato la comunicazione politica ed i messaggi autogestiti della RAI nei periodi non interessati da campagne elettorali. Con la successiva delibera del 15 Maggio 2002 la Commissione aveva disposto che la RAI, entro 60 giorni, su richiesta del CO.RE.COM., riservasse sulle reti televisive nazionali uno spazio destinato alle tribune politiche tematiche regionali. La RAI, Testata Servizi Parlamentari, ha riservato alle tribune 30 minuti settimanali sulla terza rete, ai quali seguono sette minuti e mezzo di messaggi autogestiti delle forze politiche. Al CO.RE.COM. compete la scelta dei temi da trattare nelle tribune e, applicando i criteri stabiliti dalla Commissione Parlamentare di Vigilanza, l individuazione dei soggetti politici che hanno diritto di partecipare alle tribune, nonché la ripartizione del tempo tra gli stessi per ciascuna trasmissione. Inoltre il CO.RE.COM: effettua il sorteggio per determinare l ordine di trasmissione dei messaggi autogestiti. Si tratta di una vera e propria delega da parte della Commissione parlamentare perché la delibera del 15 Maggio 2002 stabilisce che per le tribune regionali le funzioni attribuite alla Commissione di vigilanza sono rimesse ai CO.RE.COM., ai quali compete anche la soluzione di eventuali questioni circa l interpretazione e l applicazione della delibera stessa. Il CO.RE.COM. Marche ha già organizzato tali tribune negli anni 2002 e 2003, poi interrotte per motivi logistici legati alla loro realizzazione. Nel contempo il CO.RE.COM. ha sviluppato i programmi dell accesso, di cui si è detto in precedenza, che garantiscono un pluralismo allargato agli enti esponenziali della società civile. 9

10 SECONDA SEZIONE Attività delegate dall A.G.COM. Superato con successo il primo anno di sperimentazione nella gestione delle deleghe attribuite dall Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, nel 2006 il CO.RE.COM. delle Marche punta a potenziare il proprio ruolo di garante regionale nelle materie di comunicazione con la richiesta di gestione diretta di altre materie attualmente di pertinenza dell Autorità. Considerando l inapplicabilità, a seguito della legge 112/04, della delega relativa all antitrust, le deleghe operative dal 28 Luglio 2004 sono: 1) Vigilanza nella materia di tutela dei minori con riferimento al settore radiotelevisivo locale 2) Esercizio del diritto di rettifica con riferimento al settore radiotelevisivo locale 3) Vigilanza su rispetto dei criteri fissati nel regolamento relativo alla pubblicazione e diffusione dei sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa in ambito locale 4) Tentativo di conciliazione nelle controversie tra gestori del servizio di telecomunicazione e utenti in ambito locale Fra le materie non ancora delegate ma in procinto di essere assegnate, il CO.RE.COM. ha intenzione di privilegiare per il 2006, la creazione del Registro Operatori della Comunicazione (R.O.C.), del monitoraggio del sistema dell emittenza radiotelevisiva locale, nonché della vigilanza in materia dei diritti di interconnessione e di accesso alle infrastrutture locali di telecomunicazione. La delega relativa al R.O.C. è giudicata particolarmente rilevante per la conoscenza ed il controllo delle imprese di comunicazione ed è attuabile con la collaborazione degli uffici decentrati del Ministero. Il monitoraggio delle trasmissioni radio-televisive viene già svolto dal Comitato non soltanto in occasione delle campagne elettorali ed è intenzione del CO.RE.COM. di proseguire su questa strada. Per quanto concerne i tentativi di conciliazione delle controversie tra i gestori dei servizi di telecomunicazione e gli utenti in ambito 10

11 locale che ha già richiesto un grande impegno organizzativo e di personale nel primo anno di assegnazione della relativa delega, la grande crescita degli interventi di conciliazione e di consulenza sulla materia richiesti al CO.RE.COM. induce a prevedere la necessità di un potenziamento del personale impegnato nell istruttoria e nella conduzione delle udienze di conciliazione. Si riporta di seguito un quadro riassuntivo della situazione riguardante le conciliazioni presso il CO.RE.COM. Marche, a partire dal 29/9/2004 sino al 29/11/2005: Conciliazioni concluse n.141. Totale di Udienze effettuate n.167 (le udienze sono più dei ricorsi conclusi poichè per alcuni di essi sono necessarie 2 o più udienze). Gli accordi raggiunti sono stati n.58, gli accordi parziali sono stati n.2. I procedimenti conclusi senza accordo sono stati 44. Quelli per i quali non è stato possibile concludere a causa dell assenza di entrambe le parti ovvero di una delle due parti, ovvero della presenza di un rappresentante della parte senza la legittimazione (procura) sono state

12 TERZA SEZIONE Indagini, ricerche, manifestazioni Il CO.RE.COM. volendo realizzare pienamente i suoi compiti in materia di controllo e fornitura dei servizi, deve fondarsi sulla conoscenza più ampia e aggiornata dei problemi che investono il mondo della comunicazione e per tale motivo ha diffuso un questionario sui seguenti argomenti: 1) contributi statali alle emittenti televisive locali 2) contributi regionali alle emittenti radiotelevisive locali 3) regolamentazione della par condicio in occasione delle elezioni politiche, amministrative e dei referendum 4) monitoraggio dell informazione televisiva locale 5) digitale terrestre televisivo 6) programmi dell accesso Si è ritenuto che le osservazioni espresse possano costituire un importante feedback per valutare sia l impatto formativo del servizio su alcuni aspetti dell attività del CO.RE.COM., sia per migliorare la progettazione dell attività futura. A seguito dell approvazione della Legge 3 Maggio 2004 n. 112 (cd. Legge Gasparri) e delle iniziative sulla televisione digitale terrestre che hanno visto come protagonista il CO.RE.COM. delle Marche nel 2004, non ultimo il contributo al progetto regionale di T-Government, è emersa una situazione di grande aspettativa e di grande potenzialità del settore ma anche di timore nei confronti dei rischi associati ad un cambiamento epocale del settore televisivo locale e dell indotto. In questo contesto il CO.RE.COM. si è posto l obiettivo di costituire una struttura di riferimento fondamentale per tutti gli enti locali interessati alla diffusione dei loro servizi attraverso la TV digitale terrestre. L imminente transizione verso la convergenza delle recenti reti digitali con il tradizionale broadcasting richiede servizi di vario tipo ed in particolare: accompagnare e sostenere il sistema delle emittenti televisive regionali nel percorso di passaggio dalle tecnologie di trasmissione analogiche a quelle digitali 12

13 promuovere attività di ricerca su sviluppo e gestione dei servizi di e-government sul canale tv digitale terrestre definire Linee guida sul tema della usabilità e della gestione operativa dei servizi di e-government sul canale tv digitale terrestre definire metodi e strumenti di progettazione e verifica dell usabilità dei contenuti e dell utilizzazione di piattaforme tecnologiche comuni. diffondere tra le P.A. del territorio regionale regole standard di tassonomia, semantica e sintassi dei servizi di e-government erogabili in modalità multicanale. E evidente che per la realtà delle emittenti locali, l avvio delle trasmissioni digitali terrestri, aldilà della naturale evoluzione tecnologica, può essere una interessante opportunità per saldare maggiormente il legame con il territorio vista la possibilità di offrire più servizi anche in collaborazione con enti, amministrazioni e fornitori di contenuti di particolare valore sociale. Non va infatti dimenticata l interattività della nuova tecnica che bene si integra con le altre azioni di e-government e rappresenta una valida opportunità per avvicinare maggiormente il cittadino e l utente ai servizi di pubblica utilità per poterne usufruire nel modo più rapido e semplice. L utilizzatore del nuovo servizio non sarà più un semplice spettatore ma inizierà a svolgere una funzione attiva sia nello svago che nei servizi di utilità permettendo anche a chi ha meno dimestichezza con i mezzi dell informazione di iniziare ad avere un approccio semplice con i servizi offerti per via telematica. Tutte le emittenti televisive marchigiane hanno ottenuto l abilitazione alla sperimentazione digitale. Le TV locali, a diffusione regionale, hanno per altro già in essere alcune sperimentazioni e la possibilità di trasmettere in digitale su alcune frequenze eccedenti. E per altro difficile che le trasmissioni analogiche possano cessare entro il termine previsto del , anche a causa della modesta diffusione dei decoder. 13

14 QUARTA SEZIONE Servizi ai cittadini La comunicazione attualmente è il mezzo che si addice più compiutamente allo sviluppo consapevole del diritto di cittadinanza, inteso anche come aiuto ad una migliore integrazione multietnica. Questo diritto è pienamente conseguito se, attraverso le informazioni, i cittadini conoscono le opportunità offerte istituzionalmente in ambito di lavoro, educazione, formazione, salute, sicurezza, prospettive economiche, difesa dagli abusi, protezione dalle calamità, socializzazione. Il rapporto tra comunità e comunicazione diventa rilevante quanto più appare evidente come nella società della conoscenza l affermazione del diritto sia esprimibile in via principale attraverso l acquisizione di competenze che permettano agli individui di vivere esperienze plurime e diversificate e trovarsi in tal modo facilitate forme d inclusione sociale e di partecipazione alla vita collettiva. Comunque cittadinanza e comunicazione non s incrociano soltanto nell interattività garantita dai nuovi media. La cittadinanza, infatti, si esprime e si rafforza nella sfera pubblica che è realmente lo spazio dell agire comunicativo. Proprio per questo motivo, se ci si sofferma sulla comunicazione come luogo di espressione dei diritti di cittadinanza appare opportuno allargare lo sguardo ai confini dove attualmente si dibatte in misura maggiore il tema dell estensione delle nuove forme di cittadinanza. Tra i tanti in particolare tre sembrano gli aspetti principali: i minori, i cittadini immigrati, le forme e le situazioni di crisi ed emergenza prodotte da fenomeni naturali e, soprattutto, dall azione dell uomo attraverso la difesa civile. Il CO.RE.COM. vuole pertanto predisporre, nell arco dell anno 2006, una serie di servizi rivolti al cittadino orientati in questa direzione, con l avvio dei contatti necessari a realizzare ipotesi di accordo con: 1. il Garante regionale per l infanzia, i Provveditorati agli Studi, i Presidi delle Suole Medie Inferiori e la Polizia Postale per la costruzione di un sistema di informazione nelle scuole contro gli abusi sui minori 14

15 2. la Protezione Civile regionale per la creazione di sistemi rapidi ma soprattutto efficienti di comunicazione dell emergenza 3. sistemi comunicativi atti a favorire migliori forme di integrazione agli immigrati, ad esempio attraverso la diffusione di spot da mettere in onda sulle TV locali di orientamento ai servizi di base quali l assistenza sanitaria, quella sociale e i problemi del lavoro od anche riferimenti e indicazioni per iscriversi e partecipare a corsi di conoscenza e perfezionamento nella lingua italiana 4. pubblicazione nel sito del CO.RE.COM. di una Newsletter con la finalità di informare gli eventuali fruitori finali sulle novità emerse nel mondo delle comunicazioni. La Newsletter avrà una cadenza bimestrale ed i destinatari finali dell informazione saranno tutti i cittadini ed i dipendenti regionali che si collegheranno con il sito web. Si ritiene opportuno, per una migliore realizzazione del progetto, sottoscrivere un abbonamento annuale ad almeno due riviste tematiche. 15

16 Fabbisogno finanziario per l anno Regione Marche Funzionamento attività Ministero delle Comunicazioni Rimborso quote emittenti radiotelevisive. messaggi autogestiti gratuiti. campagna referendaria campagna elettorale amministrativa Autorità per le Garanzie deleghe assunte (II tranche) TOTALE RISORSE ======== 16

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