Deliberazione dell Assemblea n. 1/2018 APPROVAZIONE DELLE MODIFICAZIONI AL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO PERMANENTE DEGLI ENTI LOCALI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Deliberazione dell Assemblea n. 1/2018 APPROVAZIONE DELLE MODIFICAZIONI AL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO PERMANENTE DEGLI ENTI LOCALI"

Transcript

1 Deliberazione dell Assemblea n. 1/2018 Oggetto: APPROVAZIONE DELLE MODIFICAZIONI AL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO PERMANENTE DEGLI ENTI LOCALI In Aosta, l anno 2018, il giorno ventidue (22) del mese di marzo alle ore 9:30 presso la sede del Consorzio degli enti locali della Valle d Aosta (CELVA), sita in piazza Narbonne n. 16, convocata dal Presidente Franco Manes, con comunicazione scritta del 16 marzo 2018, prot. n. 205/CPEL, ai sensi dell articolo 8 del Regolamento del Consiglio permanente degli enti locali. Sono presenti i rappresentanti di n. enti locali, come risulta dal registro delle presenze denominato Registro firme Assemblea CPEL anno Assume la presidenza della seduta il Presidente del CPEL, signor Franco Manes. Svolge le funzioni di segretario verbalizzante la signora Alessandra Vuillermin, della Segreteria organi del CELVA. La partecipazione alla seduta dell Assemblea del segretario verbalizzante è ammessa dalla stessa Assemblea, anche in virtù della convenzione di assistenza, collaborazione e supporto tra il CPEL e il CELVA. Verificata la regolarità della convocazione e constatato il numero legale degli intervenuti, si procede alla trattazione della deliberazione in oggetto.

2 Il Presidente illustra la deliberazione di cui all oggetto e ricorda che: la legge regionale 7 dicembre 1998, n. 54 (Sistema delle autonomie locali in Valle d Aosta), dispone che al fine di favorire la partecipazione degli enti locali alla politica regionale sia istituito il Consiglio permanente degli enti locali (CPEL), quale organismo di rappresentanza degli enti locali della Valle d'aosta, dotato di autonomia funzionale e organizzativa; il CPEL è stato costituito con Decreto del Presidente della Regione in attuazione della legge regionale 7 dicembre 1998, n. 54 (Sistema delle autonomie in Valle d'aosta) e si è insediato il 22 giugno 1999; in data 1 dicembre 2009, l Assemblea del CPEL ha approvato il vigente Regolamento di funzionamento del Consiglio permanente degli enti locali (CPEL); il suddetto Regolamento dispone, nello specifico, che il CPEL assuma ogni iniziativa utile a favorire ed incentivare la partecipazione degli enti locali alla politica regionale e al processo di formazione delle decisioni che concernono le comunità locali; il suddetto Regolamento dispone, inoltre, che lo stesso Consiglio possa avvalersi, per l esercizio delle proprie funzioni, del Consorzio degli enti locali della Valle d Aosta (CELVA), e che i rapporti tra il CPEL e il CELVA siano disciplinati da un apposita convenzione che ne stabilisce i fini, la durata, le modalità di partecipazione, i rapporti organizzativi e finanziari, nonché gli obblighi e le garanzie reciproci; in data 24 febbraio 2010, il CPEL e il CELVA hanno sottoscritto la suddetta convenzione di assistenza, collaborazione e supporto; la legge regionale 5 agosto 2014, n. 6, recante Nuova disciplina dell'esercizio associato di funzioni e servizi comunali e soppressione delle Comunità montane disciplina le modalità di organizzazione dell'esercizio obbligatorio in forma associata delle funzioni e dei servizi comunali, con l'obiettivo di incrementare la qualità delle prestazioni erogate ai cittadini, riducendo complessivamente gli oneri organizzativi e finanziari e garantendo uniformi livelli essenziali delle prestazioni sull'intero territorio regionale; in data 16 marzo 2018, il Comitato esecutivo, con deliberazione n. 8/2018, ha approvato le proposte modificative al Regolamento del Consiglio permanente degli enti locali. Il Presidente Franco Manes, CONSIDERATO CHE nel corso degli anni il quadro normativo regionale ha subito sostanziali modifiche che hanno determinato un impatto sul Sistema enti locali, tra cui la citata legge regionale 6/2014 relativa all'esercizio obbligatorio in forma associata delle funzioni e dei servizi comunali in ambiti territoriali ottimali; CONSIDERATO CHE il CPEL, non disponendo di proprio personale e di propri uffici, né di personale distaccato, comandato o assegnato dagli enti locali, ha deciso di avvalersi del CELVA, ai sensi

3 dell art. 20 del proprio Regolamento vigente, per lo svolgimento delle funzioni attribuitegli dalla legge regionale 54/1998 e da altre specifiche leggi regionali; CONSIDERATO CHE, in data 31 luglio 2017, l Assemblea straordinaria del CELVA ha approvato le proposte modificative allo Statuto del Consorzio, al fine di apportare una revisione generale dello stesso e di introdurre le novità normative definite dal d.lgs. 175/2016, così come modificato dal d.lgs. 100/2017, con specifico riferimento alla composizione dell organo amministrativo delle società a totale partecipazione pubblica, diretta o indiretta; CONSIDERATO CHE il Comitato esecutivo ha ritenuto opportuno proporre all attenzione dell Assemblea del CPEL una revisione generale del, in modo analogo a quanto portato avanti dal CELVA per il proprio Statuto; TENUTO CONTO CHE l art. 22, comma 2, del vigente prevede che le modificazioni al Regolamento stesso siano adottate a maggioranza dei membri dell Assemblea; TENUTO CONTO CHE, ai sensi del, l adozione della presente deliberazione è di competenza dell Assemblea; alla luce dei richiami legislativi e normativi di cui sopra e delle motivazioni espresse, propone all Assemblea l approvazione della presente deliberazione. L ASSEMBLEA VISTO il, approvato dall Assemblea in data 1 dicembre 2009; VISTA la convenzione di assistenza, collaborazione e supporto tra il CPEL e il CELVA, sottoscritta in data 24 febbraio 2010; VISTA la legge regionale 5 agosto 2014, n. 6 Nuova disciplina dell'esercizio associato di funzioni e servizi comunali e soppressione delle Comunità montane ; VISTO il decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175 Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica ; VISTO il decreto legislativo 16 giugno 2017, n. 100 Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175, recante testo unico in materia di società a partecipazione pubblica ; VISTA la deliberazione del Comitato esecutivo del 16 marzo 2018, n. 8/2018 Approvazione delle proposte modificative al Regolamento del Consiglio permanente degli enti locali ; proceduto alla votazione nelle forme previste dal regolamento, con voti favorevoli n., contrari n. e astenuti n. ; DELIBERA 1. di approvare le modificazioni al Regolamento del Consiglio permanente degli enti locali che, allegate alla presente deliberazione, ne costituiscono parte integrante e sostanziale, per le motivazioni indicate in premessa, alle quali espressamente si rinvia;

4 2. di dare atto che la presente deliberazione non comporta oneri finanziari a carico del CPEL; 3. di dare atto che le modificazioni al entrano in vigore al primo rinnovo dei componenti del Comitato esecutivo, ai sensi dell art. 22, comma 2, del suddetto Regolamento; 4. di dare massima diffusione delle modificazioni al anche tramite pubblicazione sul proprio sito istituzionale. Il segretario verbalizzante Alessandra Vuillermin Il Presidente Franco Manes

5 Regolamento del Consiglio permanente degli enti locali ai sensi dell art. 63 della legge regionale 54/1998 Documento approvato dall Assemblea con deliberazione del 22 marzo 2018, n. 1/2018

6 CAPO I PRINCIPI GENERALI Art. 1 (Oggetto) 1. Il presente Regolamento, in attuazione dell art. 63 della legge regionale 7 dicembre 1998, n. 54 (Sistema delle autonomie in Valle d'aosta) e successive modificazioni, disciplina l articolazione, l organizzazione e il funzionamento del Consiglio permanente degli enti locali, di seguito denominato CPEL. Art. 2 (Natura giuridica, composizione e sede) 1. Il CPEL è l organismo di rappresentanza degli enti locali della Valle d Aosta istituito ai sensi dell art. 60 della l.r. 54/1998 ed è dotato di autonomia funzionale ed organizzativa. 2. Il CPEL è composto dai Sindaci, dai Presidenti delle Unités des Communes valdôtaines e dal Presidente del Consorzio dei Comuni della Valle d Aosta Bacino Imbrifero Montano, di seguito denominato BIM, in carica. 3. Il CPEL ha sede in Aosta presso il Consorzio degli enti locali della Valle d Aosta, di seguito denominato CELVA. 1. Sono organi del CPEL: a) l Assemblea; b) il Presidente; c) il Comitato esecutivo. Art. 3 (Organi) CAPO II L ASSEMBLEA Art. 4 (Composizione) 1. L Assemblea è costituita da tutti i componenti del CPEL di cui al precedente art. 2, comma 2. In caso di assenza o impedimento a presenziare alle sedute dell Assemblea, i componenti possono delegare il proprio vicario o, qualora impossibilitato, un altro membro dell organo esecutivo del proprio ente di appartenenza. Essi non possono in alcun modo farsi rappresentare da altri componenti dell Assemblea. 2

7 Art. 5 (Competenze) 1. L Assemblea esercita le funzioni attribuite al CPEL dalla l.r. 54/1998 assumendo ogni iniziativa utile a favorire e incentivare la partecipazione attiva degli enti locali alla politica regionale e al processo di formazione delle decisioni che concernono le comunità locali. Art. 6 (Delega di funzioni al Comitato esecutivo) 1. L Assemblea, con deliberazione assunta a maggioranza dei suoi componenti, può delegare al Comitato esecutivo funzioni e compiti propri. 2. Nei casi di particolare urgenza o quando, in pendenza del periodo di rinnovo di cui all art. 11, non sia possibile attendere la prima adunanza dell Assemblea per l espressione dei pareri richiesti dalla Regione, le funzioni in materia di pareri su progetti di legge e sugli atti, sono esercitate in via straordinaria dal Comitato esecutivo. 3. Dell esercizio delle funzioni delegate al Comitato esecutivo, il Presidente riferisce all Assemblea nella prima seduta successiva all adozione dei relativi atti. 4. L Assemblea non può delegare al Comitato esecutivo le proprie competenze in materia di: a) ordinamento degli enti locali; b) legge finanziaria regionale e bilancio annuale e pluriennale della Regione autonoma Valle d Aosta; c) provvedimenti di ripartizione delle risorse finanziarie che la legge regionale assegna agli enti locali; d) atti di programmazione regionale che interessano gli enti locali; e) pareri sui progetti di legge che interessano gli enti locali. 5. La delega di funzioni e compiti propri al Comitato esecutivo può essere revocata in qualunque momento, in tutto o in parte, dall Assemblea, con propria deliberazione assunta con le modalità di cui al precedente comma Tutti gli adempimenti precedenti alla revoca mantengono validità ed efficacia. Art. 7 (Sede e svolgimento delle sedute) 1. L Assemblea si riunisce presso la propria sede o in qualunque altro luogo della Valle d Aosta indicato nella convocazione. 2. L Assemblea è presieduta dal Presidente del CPEL o, in caso di sua assenza o impedimento, dal componente del Comitato esecutivo più anziano con riguardo all età anagrafica. 3. Le sedute dell Assemblea, salvo diversa decisione dell Assemblea medesima, sono pubbliche. 3

8 4. Alle sedute dell Assemblea possono intervenire, su proposta del Presidente e senza diritto di voto, amministratori pubblici, funzionari, tecnici e ogni altra persona la cui presenza sia ritenuta utile all espletamento dei compiti dell Assemblea. 5. Di ogni seduta viene redatto il processo verbale, che deve riportare la data, la sede, l orario di inizio e di fine seduta e, in sintesi, le decisioni assunte, con l indicazione dei voti favorevoli, astenuti e contrari. Le opinioni espresse dai componenti sono verbalizzate solo dietro richiesta da parte degli interessati. I testi integrali delle deliberazioni approvate e dei pareri motivati sono allegati al verbale, di cui sono parte integrante. 6. Il Presidente sottoscrive tutti gli atti dell Assemblea. 7. I componenti del CPEL hanno diritto di accesso e di consultazione dei verbali delle sedute e di tutti gli atti dell Assemblea. 8. L accesso ai verbali dell Assemblea è garantito a chiunque ne abbia interesse, dietro presentazione di formale richiesta, ai sensi della specifica normativa vigente. 9. I dati relativi alle partecipazioni all Assemblea e le deliberazioni assunte sono resi pubblici mediante pubblicazione sul proprio sito istituzionale. Art. 8 (Convocazione e ordine del giorno) 1. L Assemblea, fatto salvo quanto previsto dall art. 11, comma 2, è convocata dal Presidente e si riunisce, almeno ogni semestre: a) per gli adempimenti previsti dalla legislazione vigente; b) su iniziativa del Presidente o del Comitato esecutivo; c) ogni volta che ne faccia richiesta motivata, inoltrata al Presidente, almeno un quinto dei suoi componenti. 2. Le riunioni dell Assemblea devono essere convocate con l indicazione dell ordine del giorno almeno cinque giorni prima della data di adunanza, compresi i giorni festivi, con posta elettronica certificata (PEC) o qualunque altro strumento telematico, e devono essere indirizzate all ente di appartenenza del componente. 3. Nei casi di particolare e motivata urgenza e in caso di integrazioni all ordine del giorno dell Assemblea, i termini di cui al precedente comma 2 sono ridotti a ventiquattro ore. 4. Le sedute convocate, ai sensi della lettera c) del precedente comma 1, devono svolgersi entro trenta giorni dalla data di ricevimento della richiesta di convocazione. 5. Alla convocazione deve essere allegata, anche solo mediante pubblicazione sul proprio sito istituzionale, la documentazione utile alla trattazione dei temi inseriti all ordine del giorno dell Assemblea. 6. Tutti i documenti allegati all ordine del giorno sono comunque a disposizione dei componenti dell Assemblea presso la propria sede. 7. All esame dell Assemblea possono essere sottoposti argomenti non iscritti all ordine del giorno, laddove motivatamente richiesto dal Comitato esecutivo per ragioni di particolare urgenza. In tal caso, la trattazione dell argomento deve essere 4

9 autorizzata dall Assemblea con la maggioranza dei suoi componenti. Art. 9 (Validità delle sedute e delle deliberazioni) 1. L Assemblea è validamente costituita quando sia presente almeno un terzo dei suoi componenti, come risultante dal registro delle presenze. 2. Il registro delle presenze viene sottoscritto da parte di ciascun componente a inizio seduta. Il registro delle presenze fa piena prova della partecipazione dei componenti dell Assemblea alle adunanze, salvo che, nel corso della seduta, su specifica istanza di cui al successivo art. 10, comma 2, non sia richiesta la verifica dei presenti. 3. Le decisioni dell Assemblea sono adottate a maggioranza dei presenti, fatte salve maggioranze diverse previste dal presente Regolamento. 4. In deroga a quanto previsto dal comma precedente, l Assemblea è validamente costituita con la presenza della maggioranza dei componenti, che deliberano a maggioranza dei presenti, nei seguenti casi riferiti a pareri su progetti di legge e atti amministrativi in materia di: a) ordinamento degli enti locali; b) Statuto speciale della Valle d Aosta; c) legge finanziaria regionale e bilancio annuale e pluriennale della Regione autonoma Valle d Aosta; d) ripartizione delle risorse finanziarie che la legge regionale assegna agli enti locali. 5. In caso di parità di voti, il voto espresso dal Presidente è decisivo per l esito della votazione. 6. Fatto salvo quanto disposto dal successivo comma 7, gli astenuti concorrono a determinare il numero dei votanti, che coincide pertanto con quello dei presenti. 7. I componenti dell Assemblea devono astenersi, allontanandosi dall aula, dal prendere parte alla discussione e alla votazione di deliberazioni riguardanti interessi propri, del loro coniuge, convivente o di loro parenti o affini sino al quarto grado. Art. 10 (Modalità delle votazioni) 1. Le votazioni avvengono di norma a scrutinio palese, per alzata di mano. 2. Su richiesta del Presidente o di almeno un quinto dei presenti, le votazioni a scrutinio palese possono avvenire anche attraverso l appello nominale dei presenti. 3. Si ricorre allo scrutinio segreto quando richiesto dal Presidente o da almeno un quinto dei presenti. 4. Il voto segreto è espresso su appositi moduli allo scopo predisposti che verranno distrutti al termine dello scrutinio. Allo scrutinio delle schede provvedono tre scrutatori designati dal Presidente o, nell ipotesi di richiesta da parte di almeno un quinto dei presenti, due scrutatori designati dal Presidente e uno designato dai 5

10 componenti richiedenti lo scrutinio segreto. Art. 11 (Decorrenza e durata del mandato amministrativo dei componenti dell Assemblea) 1. I componenti dell Assemblea entrano in carica a seguito della proclamazione a Sindaco o dell elezione a Presidente di Unité o del Consorzio BIM e il loro mandato amministrativo coincide con la legislatura dell ente di appartenenza. 2. Il Presidente uscente, quando sia nuovamente componente del CPEL, ovvero il componente dell Assemblea più anziano con riguardo all età anagrafica, provvede alla convocazione della prima seduta dell Assemblea. 3. Sino all elezione del nuovo Presidente, l Assemblea è presieduta dal Presidente uscente, quando sia riconfermato componente del CPEL, ovvero dal componente dell Assemblea più anziano con riguardo all età anagrafica. 4. Dal momento dell elezione, l Assemblea è presieduta dal Presidente eletto. Art. 12 (Partecipazione e rappresentanza) 1. I componenti dell Assemblea sono tenuti a partecipare a tutte le adunanze. 2. Ogni componente rappresenta in seno all Assemblea l ente di appartenenza. 3. Nel caso in cui un componente dell Assemblea venga incaricato di rappresentare il CPEL, egli svolge le proprie funzioni quale portavoce dell intera comunità valdostana, secondo il mandato ricevuto, indipendentemente dall appartenenza politica e dalla comunità locale di provenienza. Art. 13 (Poteri di indirizzo) 1. I componenti dell Assemblea hanno diritto di iniziativa su ogni argomento di competenza della stessa. 2. Ogni componente dell Assemblea ha facoltà di proporre al Presidente atti di indirizzo o risoluzioni consistenti nell espressione di obiettivi, intendimenti o orientamenti. 3. La proposta di atto di indirizzo o risoluzione è di norma sottoposta alla valutazione dell Assemblea successiva alla data di presentazione. Art. 14 (Le consulte) 1. L Assemblea può decidere l istituzione di commissioni di lavoro tematiche, denominate consulte, con funzioni consultive e propositive per la valutazione di specifiche tematiche d interesse per gli enti locali e su progetti di legge e su atti amministrativi. 6

11 Art. 15 (Indennità) 1. Ai componenti dell Assemblea e al Presidente non è dovuta alcuna indennità di carica. CAPO III IL PRESIDENTE Art. 16 (Elezione, funzioni, supplenza e surroga) 1. Il Presidente è eletto dall Assemblea tra i suoi componenti, a maggioranza degli stessi, non oltre sessanta giorni dalle elezioni generali comunali. 2. Il Presidente rimane in carica per tutta la durata della legislatura ed è rieleggibile. 3. Il Presidente rappresenta il CPEL, lo presiede ed assicura il buon andamento dei lavori dell Assemblea e del Comitato esecutivo, nel rispetto del presente Regolamento. Egli convoca e presiede le sedute dell Assemblea e del Comitato esecutivo, definendo l ordine del giorno e provvedendo all esecuzione delle deliberazioni assunte. Il Presidente svolge tutte le funzioni non espressamente riservate dal presente Regolamento all Assemblea o al Comitato esecutivo. 4. In caso di assenza o impedimento del Presidente, i suoi compiti sono esercitati dal componente del Comitato esecutivo più anziano con riguardo all età anagrafica. 5. In caso di assenza o impedimento a presenziare alle audizioni presso le commissioni consiliari, il Presidente può delegare uno o più componenti del Comitato esecutivo. 6. In caso di dimissioni del Presidente, l Assemblea procede all elezione di un nuovo Presidente, con le modalità di cui al precedente comma Il Presidente può essere revocato dall Assemblea, su iniziativa di almeno i due terzi dei componenti, con le modalità di cui al precedente comma 1. CAPO IV IL COMITATO ESECUTIVO Art. 17 (Nomina) 1. L Assemblea, all inizio di ogni legislatura, successivamente all elezione del Presidente, nomina a maggioranza dei suoi componenti, su proposta del Presidente, con le modalità scelte dall Assemblea stessa, un Comitato esecutivo composto da tre a cinque componenti, compreso il Presidente che ne fa parte di 7

12 diritto. 2. I componenti del Comitato esecutivo sono eletti nel rispetto del principio dell equilibrio di genere, secondo le norme generali vigenti. 3. I componenti del Comitato esecutivo restano in carica fino alla prima seduta della nuova Assemblea, successiva alle elezioni generali comunali, dove si provvederà all elezione del Presidente, ai sensi dell art. 16 del presente Regolamento, e del nuovo Comitato esecutivo, ai sensi del precedente comma In caso di cessazione dalla carica per qualunque motivo di uno dei componenti del Comitato esecutivo, l Assemblea provvede alla sostituzione con le modalità di cui al precedente comma 1. Art. 18 (Attribuzioni del Comitato esecutivo) 1. Il Comitato esecutivo provvede all organizzazione interna del CPEL, coadiuva il Presidente nell esercizio delle sue funzioni, si pronuncia su tutte le questioni che gli siano sottoposte dagli altri organi del CPEL e svolge le funzioni che gli sono state delegate dall Assemblea, ai sensi dell art. 6 del presente Regolamento. 2. Nel caso di funzioni delegate dall Assemblea, il Comitato esecutivo può comunque rimettere sempre la questione alla competenza dell Assemblea. Art. 19 (Periodicità e validità delle sedute e delle deliberazioni) 1. Il Comitato esecutivo si riunisce presso la propria sede o in qualunque altro luogo della Valle d Aosta indicato nella convocazione, di norma con cadenza settimanale e, comunque, ogni volta in cui se ne ravvisi la necessità. 2. Il Comitato esecutivo è presieduto dal Presidente del CPEL o, in caso di sua assenza o di impedimento, dal componente del Comitato esecutivo più anziano con riguardo all età anagrafica. 3. Le riunioni del Comitato esecutivo devono essere convocate, con l indicazione dell ordine del giorno, dal Presidente almeno ventiquattro ore prima della data di adunanza, con posta elettronica certificata (PEC) o qualunque altro strumento telematico, e devono essere indirizzate all ente di appartenenza del componente. 4. La convocazione deve indicare gli argomenti posti all ordine del giorno nonché la data, l ora e il luogo di svolgimento della seduta. 5. Il Comitato esecutivo è validamente costituito quando sia presente la maggioranza dei suoi componenti. 6. Le decisioni del Comitato esecutivo sono adottate: a) a maggioranza dei componenti, nei casi in cui il Comitato esecutivo esercita funzioni delegate di cui all art. 6 del presente Regolamento; b) maggioranza dei presenti in tutti gli altri casi. 7. Su proposta del Presidente e senza diritto di voto, possono intervenire alle sedute 8

13 del Comitato esecutivo amministratori pubblici, funzionari, tecnici e ogni altra persona la cui presenza sia ritenuta utile all espletamento dei compiti del Comitato esecutivo. 8. In caso di parità di voti, il voto espresso dal Presidente è decisivo per l esito della votazione. 9. Di ogni seduta viene redatto il processo verbale che deve riportare la data, la sede, l orario di inizio e di fine della seduta e, in sintesi, le decisioni assunte, con l indicazione dei voti favorevoli, astenuti e contrari. Le opinioni espresse dai componenti sono verbalizzate solo dietro richiesta da parte degli interessati. I testi integrali degli atti approvati sono allegati al processo verbale, di cui sono parte integrante. Art. 20 (Indennità) 1. Ai componenti del Comitato esecutivo non è dovuta alcuna indennità. CAPO V LA CONFERENZA DEI PRESIDENTI DELLE UNITÉS DES COMMUNES VALDÔTAINES Art. 21 (Ruolo del CPEL) 1. Il CPEL assicura il coordinamento e il corretto funzionamento della Conferenza dei Presidenti delle Unités des Communes valdôtaines, istituita con legge regionale 5 agosto 2014, n. 6 (Nuova disciplina dell esercizio associato di funzioni e servizi comunali e soppressione delle Comunità montane). Art. 22 (Sede) 1. La Conferenza dei Presidenti delle Unités ha sede presso il CELVA o in qualunque altro luogo della Valle d Aosta indicato nella convocazione. Art. 23 (Regolamento interno) 1. Le modalità di funzionamento della Conferenza dei Presidenti delle Unités sono disciplinate da un apposito regolamento interno, approvato dalla Conferenza medesima con deliberazione assunta a maggioranza dei componenti. 9

14 CAPO VI LE RISORSE DEL CONSIGLIO PERMANENTE DEGLI ENTI LOCALI Art. 24 (CELVA) 1. Per garantire economicità all interno del sistema degli enti locali, il CPEL si avvale per l esercizio delle proprie funzioni del CELVA. 2. I rapporti fra il CPEL e il CELVA sono disciplinati da apposita convenzione che ne stabilisce i fini, la durata, le modalità di partecipazione dei contraenti, i loro rapporti organizzativi e finanziari, nonché i reciproci obblighi e garanzie. 3. La convenzione, di cui al precedente comma 2, è approvata dall Assemblea con deliberazione adottata a maggioranza dei suoi componenti. Art. 25 (Personale) 1. Fatto salvo quanto previsto dal precedente art. 24, il CPEL, a seguito di mobilità, distacco o comando, può avvalersi anche del personale che gli viene temporaneamente destinato dagli enti di cui all art. 1, comma 1, della legge regionale 23 luglio 2010, n. 22 (Nuova disciplina dell organizzazione dell Amministrazione regionale e degli enti del comparto unico della Valle d Aosta. Abrogazione della legge regionale 23 ottobre 1995, n. 45 e di altre leggi in materia di personale), come stabilito dall art. 64, comma 1, della citata l.r. 54/ Il personale, di cui al precedente comma 1, presta il proprio servizio esclusivamente a favore del CPEL e, per tutta la durata della mobilità, distacco o comando, è assoggettato al potere organizzativo, direttivo, gerarchico e disciplinare del CPEL. 3. La spesa per il personale di cui al precedente comma 1 è a carico del CPEL, che provvede a rimborsarla all ente di appartenenza. Art. 26 (Gestione finanziaria e contabile) 1. Il CPEL potrà provvedere all'autonoma gestione delle entrate e delle uscite per il proprio funzionamento e per la realizzazione di ulteriori compiti affidati dalla legge sulla base di apposito regolamento di contabilità, adottato dall Assemblea a maggioranza dei suoi componenti. 10

15 CAPO VII DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE Art. 27 (Efficacia e pubblicità del Regolamento) 1. Il presente regolamento entra in vigore immediatamente dopo la sua approvazione. 2. Le modificazioni al presente Regolamento sono adottate a maggioranza dei componenti dell Assemblea ed entrano in vigore al primo rinnovo dei componenti del Comitato esecutivo, salvo diversa statuizione. 3. Del presente Regolamento e delle relative modificazioni viene data massima diffusione anche tramite pubblicazione sul proprio sito istituzionale. 11

Deliberazione dell Assemblea n. 3/2017

Deliberazione dell Assemblea n. 3/2017 Deliberazione dell Assemblea n. 3/2017 Oggetto: APPROVAZIONE DELLA DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO FINANZIARIO DEL CONSORZIO DEGLI ENTI LOCALI DELLA VALLE D AOSTA PER L ANNO 2018 In Aosta, l anno 2017, il

Dettagli

Conferenza dei Comuni dell Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Sondrio REGOLAMENTO

Conferenza dei Comuni dell Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Sondrio REGOLAMENTO Conferenza dei Comuni dell Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Sondrio REGOLAMENTO 1 INDICE Art.1 Oggetto, funzioni e sede...3 Art.2 Attribuzioni...3 Art.3 Funzionamento della Conferenza...3

Dettagli

Deliberazione dell Assemblea n. 1/2015

Deliberazione dell Assemblea n. 1/2015 Deliberazione dell Assemblea n. 1/2015 Oggetto: APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE DEL CONSIGLIO PERMANENTE DEGLI ENTI LOCALI PER L ANNO 2015 E DELLA RELATIVA RELAZIONE AL BILANCIO In Aosta, l anno

Dettagli

REGIONE CALABRIA REGOLAMENTO REGIONALE. Regolamento per l organizzazione e il funzionamento della Consulta delle Autonomie locali.

REGIONE CALABRIA REGOLAMENTO REGIONALE. Regolamento per l organizzazione e il funzionamento della Consulta delle Autonomie locali. REGIONE CALABRIA REGOLAMENTO REGIONALE Regolamento per l organizzazione e il funzionamento della Consulta delle Autonomie locali. Approvato dalla Giunta regionale nella seduta del 19 Novembre 2018 Si assegna

Dettagli

REGOLAMENTO CONFERENZA DEI COMUNI DELL AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA PROVINCIA DI BRESCIA

REGOLAMENTO CONFERENZA DEI COMUNI DELL AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA PROVINCIA DI BRESCIA All. 1 alla Deliberazione della Conferenza dei Comuni n. 1 del 20.06.2011 CONFERENZA DEI COMUNI DELL AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA DEI

Dettagli

Deliberazione dell Assemblea n. 1/2017

Deliberazione dell Assemblea n. 1/2017 Deliberazione dell Assemblea n. 1/2017 Oggetto: APPROVAZIONE DEL COMPENSO AI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL CONSORZIO DEGLI ENTI LOCALI DELLA VALLE D AOSTA PER GLI ANNI 2015, 2016 E 2017

Dettagli

REGIONE CALABRIA REGOLAMENTO REGIONALE. Regolamento per l organizzazione e il funzionamento della Consulta del Terzo Settore.

REGIONE CALABRIA REGOLAMENTO REGIONALE. Regolamento per l organizzazione e il funzionamento della Consulta del Terzo Settore. REGIONE CALABRIA REGOLAMENTO REGIONALE Regolamento per l organizzazione e il funzionamento della Consulta del Terzo Settore. Approvato dalla Giunta regionale nella seduta del 19 Novembre 2018 Si assegna

Dettagli

SCHEMA TIPO REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA D AMBITO

SCHEMA TIPO REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA D AMBITO SCHEMA TIPO REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA D AMBITO Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento, in attuazione dell articolo 15 bis, comma 13, della legge regionale 28 marzo

Dettagli

Indice. Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Organi)

Indice. Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Organi) Regolamento interno per i lavori della Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità e della parità giuridica e sostanziale tra donne e uomini Indice Art. 1 Finalità Art. 2 Organi Art.

Dettagli

Deliberazione del Comitato esecutivo n. 3/2015

Deliberazione del Comitato esecutivo n. 3/2015 Deliberazione del Comitato esecutivo n. 3/2015 Oggetto: APPROVAZIONE DELLA BOZZA DEL BILANCIO DI PREVISIONE DEL CONSIGLIO PERMANENTE DEGLI ENTI LOCALI PER L ANNO 2015 E DELLA RELATIVA RELAZIONE AL BILANCIO

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E DI FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI DI GOVERNO DEL PIANO DI ZONA

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E DI FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI DI GOVERNO DEL PIANO DI ZONA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E DI FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI DI GOVERNO DEL PIANO DI ZONA 1 INDICE Art.1 Art.2 Oggetto Organi CAPO I LA CONFERENZA DEL PIANO DI ZONA Art.3 Art.4 Art.5 Art.6 CAPO II Art.7

Dettagli

Consiglio delle autonomie locali Regolamento interno

Consiglio delle autonomie locali Regolamento interno Consiglio delle autonomie locali Regolamento interno Approvato nella seduta dell 8 settembre 1998 con dichiarazione di immediata eseguibilità modificato nella seduta del 10 luglio 2000 Regolamento interno

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO Allegato alla deliberazione C.C. n. 24 del 2/4/2012 Il Presidente Il Segretario F.to Frigerio Ft.to Urbano Unità Organizzativa Servizi Sociali REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO 1 INDICE Articolo

Dettagli

Piazza Regina Margherita, Robilante (Cuneo)

Piazza Regina Margherita, Robilante (Cuneo) Costituita dai Comuni di: Beinette, Boves, Chiusa di Pesio, Entracque, Limone Piemonte, Peveragno, Pianfei, Roaschia, Robilante, Roccavione, Valdieri, Vernante Piazza Regina Margherita, 27 12017 Robilante

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA DEI COMUNI DELL'AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA PROVINCIA DI COMO

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA DEI COMUNI DELL'AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA PROVINCIA DI COMO REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA DEI COMUNI DELL'AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA PROVINCIA DI COMO Art. 1 Enti locali partecipanti e funzioni 1. Fanno parte della Conferenza dei Comuni

Dettagli

CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI DELLA LOMBARDIA REGOLAMENTO INTERNO. Articolo 1 (Principi generali)

CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI DELLA LOMBARDIA REGOLAMENTO INTERNO. Articolo 1 (Principi generali) CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI DELLA LOMBARDIA REGOLAMENTO INTERNO Articolo 1 (Principi generali) 1. Il presente regolamento disciplina, nel rispetto dello Statuto d autonomia e della legge regionale

Dettagli

Regolamento della Consulta provinciale delle professioni

Regolamento della Consulta provinciale delle professioni Regolamento della Consulta provinciale delle professioni Approvato con Delibera di Giunta n. n. 55 del 06.06.2013 Approvato con Delibera di Consiglio n. 33 del 19.12.2017 A cura dell Ufficio Segreteria

Dettagli

Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 45/2016

Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 45/2016 Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 45/2016 Oggetto: APPROVAZIONE DELLA CONVENZIONE TRA IL CONSORZIO DEGLI ENTI LOCALI DELLA VALLE D AOSTA (CELVA) E LA FONDAZIONE IFEL - ISTITUTO PER LA FINANZA

Dettagli

Legge regionale 9 ottobre 2009, n. 13 Istituzione del Consiglio delle autonomie locali *

Legge regionale 9 ottobre 2009, n. 13 Istituzione del Consiglio delle autonomie locali * Legge regionale 9 ottobre 2009, n. 13 Istituzione del Consiglio delle autonomie locali * Art. 1 Oggetto 1. È istituito il Consiglio delle autonomie locali (CAL), quale organo di rappresentanza delle autonomie

Dettagli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Normativa comparata REGIONE EMILIA-ROMAGNA Pubblicata nel B.U. Emilia-Romagna 9 ottobre 2009, n. 173. Vedi, anche, l art. 84, comma 1, L.R. 27 giugno 2014, n. 7. Art. 1 Oggetto. 1. È istituito il Consiglio

Dettagli

Città Metropolitana di Roma Capitale REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA

Città Metropolitana di Roma Capitale REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA Città Metropolitana di Roma Capitale REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA Adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 72 del 21 dicembre 2015 INDICE Art. 1 Oggetto

Dettagli

Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 27/2016

Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 27/2016 Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 27/2016 Oggetto: ATTRIBUZIONE DELLE FUNZIONI DI RESPONSABILE DI SPESA E DI RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO (RUP) DEL CONSORZIO DEGLI ENTI LOCALI DELLA

Dettagli

REGOLAMENTO DEL GRUPPO MISTO DEL SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA

REGOLAMENTO DEL GRUPPO MISTO DEL SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA REGOLAMENTO DEL GRUPPO MISTO DEL SENATO DELLA REPUBBLICA 1 XVII LEGISLATURA SOMMARIO 1. Costituzione del Gruppo Parlamentare 2. Organi del Gruppo 3. Assemblea di Gruppo 4. Convocazioni dell Assemblea,

Dettagli

COMUNE DI SONNINO REGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI

COMUNE DI SONNINO REGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI COMUNE DI SONNINO REGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI Approvato con deliberazione n 3 del 25/01/2000 Modificato con deliberazione n 32 del 24/7/2007. Modificato con Deliberazione n 25 del 07/11/2013 1 INDICE

Dettagli

COMUNE DI PALAZZOLO DELLO STELLA PROVINCIA DI UDINE

COMUNE DI PALAZZOLO DELLO STELLA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI PALAZZOLO DELLO STELLA PROVINCIA DI UDINE REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI (CCR) DEL COMUNE DI PALAZZOLO DELLO STELLA Adottato con delibera consiliare n. 031 del 27.09.2012.- Modificato

Dettagli

REGOLAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI REGIONALI

REGOLAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI REGIONALI REGOLAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI REGIONALI DISCIPLINA DELLE SEZIONI TERRITORIALI REGIONALI ART. 1: Sezioni territoriali regionali" 1) Nell ambito dell Unione sono individuati all interno della singola

Dettagli

COMUNE DI PIANEZZA Provincia di Torino REGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI

COMUNE DI PIANEZZA Provincia di Torino REGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI COMUNE DI PIANEZZA Provincia di Torino REGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI Art. 1 Funzioni delle Commissioni Consiliari Permanenti Le Commissioni Consiliari

Dettagli

Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 10/2016

Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 10/2016 Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 10/2016 Oggetto: ATTRIBUZIONE DELLE FUNZIONI DI RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO (RUP) DEL CONSORZIO DEGLI ENTI LOCALI DELLA VALLE D AOSTA (CELVA) PER

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEL TERZO SETTORE

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEL TERZO SETTORE COMUNE DI ORISTANO Comuni de Aristanis REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEL TERZO SETTORE (APPROVATO CON DELIBERA C.C. N. 124 DEL 01.12.2009) I N D I C E TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Finalità

Dettagli

REGIONE CALABRIA REGOLAMENTO REGIONALE

REGIONE CALABRIA REGOLAMENTO REGIONALE REGIONE CALABRIA REGOLAMENTO REGIONALE Regolamento per l organizzazione ed il funzionamento della Conferenza Permanente per la Programmazione socio-assistenziale Regionale Approvato dalla Giunta regionale

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEI PROFESSIONISTI. ARTICOLO 1 (Oggetto del Regolamento) ARTICOLO 2 (Finalità e compiti della Consulta)

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEI PROFESSIONISTI. ARTICOLO 1 (Oggetto del Regolamento) ARTICOLO 2 (Finalità e compiti della Consulta) REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEI PROFESSIONISTI ARTICOLO 1 (Oggetto del Regolamento) 1. Il presente Regolamento disciplina le modalità di funzionamento, organizzazione, criteri di selezione ed il numero

Dettagli

Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 59/2014

Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 59/2014 Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 59/2014 Oggetto: APPROVAZIONE E LIQUIDAZIONE DEI GETTONI DI PRESENZA E DEI RIMBORSI CHILOMETRICI DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, RELATIVI

Dettagli

Regolamento del Collegio dei Direttori di Dipartimento (DR 1845 del 28/07/2017)

Regolamento del Collegio dei Direttori di Dipartimento (DR 1845 del 28/07/2017) Regolamento del Collegio dei Direttori di Dipartimento (DR 1845 del 28/07/2017) Titolo I Principi generali ART. 1 Composizione e compiti del Collegio dei Direttori di Dipartimento Il Collegio dei Direttori

Dettagli

Regolamento Gruppo Strutture Portanti e Prefabbricati per l Edilizia

Regolamento Gruppo Strutture Portanti e Prefabbricati per l Edilizia Regolamento Gruppo Strutture Portanti e Prefabbricati per l Edilizia Articolo 1 - Costituzione E costituito, nell ambito di Assolegno - Associazione di settore di Federlegno-Arredo - con sede presso la

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA PROVINCIALE DELLE PROFESSIONI

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA PROVINCIALE DELLE PROFESSIONI REGOLAMENTO DELLA CONSULTA PROVINCIALE DELLE PROFESSIONI 1 Art. 1 Oggetto del Regolamento 1. Il presente Regolamento disciplina, ai sensi dell art. 15 dello Statuto camerale, le modalità di individuazione

Dettagli

Città di Seregno. Regolamento delle Consulte

Città di Seregno. Regolamento delle Consulte Città di Seregno Regolamento delle Consulte Art. 1 - Istituzione delle Consulte Comunali 1. Il Comune di Seregno valorizza le libere forme associative per la partecipazione dei cittadini all attività amministrativa,

Dettagli

REGIONE LIGURIA. Consulta statutaria

REGIONE LIGURIA. Consulta statutaria REGIONE LIGURIA Consulta statutaria Regolamento interno Allegato alla deliberazione n. 1 del 20/09/2007 Capo I Oggetto Articolo 1 (Oggetto) 1. Il presente regolamento interno, in attuazione degli articoli

Dettagli

Allegato. CAPO IV: RAPPORTI CON l ASP Art. 12: Rapporti con l ASP.

Allegato. CAPO IV: RAPPORTI CON l ASP Art. 12: Rapporti con l ASP. Allegato REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA E LO SVOLGIMENTO DELL ATTIVITA DELLA CONFERENZA DEI SINDACI DEI COMUNI APPARTENENTI ALL AMBITO/ DISTRETTO SOCIO ASSISTENZIALE CAPO I : COSTITUZIONE DELLA CONFERENZA

Dettagli

Regolamento della Consulta Comunale della Famiglia

Regolamento della Consulta Comunale della Famiglia Regolamento della Consulta Comunale della Famiglia Indice Art. 1 - Istituzione Art. 2 - Funzioni Art. 3 - Ammissione alla Consulta e sua composizione Art. 4 - Decadenza Art. 5 - Organi della Consulta Art.

Dettagli

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA TERRITORIALE SOCIALE E SANITARIA METROPOLITANA DI BOLOGNA TITOLO I ORDINAMENTO

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA TERRITORIALE SOCIALE E SANITARIA METROPOLITANA DI BOLOGNA TITOLO I ORDINAMENTO CTSS Conferenza territoriale sociale e sanitaria metropolitana di Bologna Approvato alla CTSS metropolitana di Bologna nella seduta del 3.10.2016 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA TERRITORIALE

Dettagli

Regolamento Gruppo Prime Lavorazioni Legno

Regolamento Gruppo Prime Lavorazioni Legno Regolamento Gruppo Prime Lavorazioni Legno Articolo 1 - Costituzione E costituito, nell ambito di Assolegno - Associazione di settore di Federlegno-Arredo - con sede presso la stessa, il Gruppo Prime Lavorazioni

Dettagli

Regolamento per il funzionamento della Giunta Comunale

Regolamento per il funzionamento della Giunta Comunale Regolamento per il funzionamento della Giunta Comunale Approvato con deliberazione di G.C. n. 1 del 08/01/2019 INDICE CAPO I - DISPOSIZIONI PRELIMINARI Art. 1 - Funzioni e poteri pag. 2 Art. 2 - Ineleggibilità

Dettagli

2.3 Il mandato di rappresentanza cessa di diritto quando il Sindaco è decaduto dalla carica; di conseguenza cessa di diritto l eventuale delega.

2.3 Il mandato di rappresentanza cessa di diritto quando il Sindaco è decaduto dalla carica; di conseguenza cessa di diritto l eventuale delega. REGOLAMENTO SUL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI INDIRIZZO E CONTROLLO AI SENSI DELL ARTICOLO 4 DELL ACCORDO EX ARTICOLO 15 DELLA LEGGE 241/1990. Articolo 1 Finalità. Il presente Regolamento ha come finalità

Dettagli

REGOLAMENTO DEL COMITATO DI PARTECIPAZIONE SDS PISANA (ALLEGATO A - VERBALE DEL ) TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI

REGOLAMENTO DEL COMITATO DI PARTECIPAZIONE SDS PISANA (ALLEGATO A - VERBALE DEL ) TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Allegato 2 delib. 3_2011 REGOLAMENTO DEL COMITATO DI PARTECIPAZIONE SDS PISANA (ALLEGATO A - VERBALE DEL 30.12.2010) TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI ART. 1 FINALITA DEL REGOLAMENTO 1. Il presente Regolamento

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 29 DEL REGIONE PUGLIA. Disciplina del Consiglio delle Autonomie locali

LEGGE REGIONALE N. 29 DEL REGIONE PUGLIA. Disciplina del Consiglio delle Autonomie locali LEGGE REGIONALE N. 29 DEL 26-10-2006 REGIONE PUGLIA Disciplina del Consiglio delle Autonomie locali Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE PUGLIA N. 139 del 27 ottobre 2006 ARTICOLO 1 (Finalità) 1.

Dettagli

PROVINCIA DI GORIZIA

PROVINCIA DI GORIZIA PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI Approvato con deliberazione consiliare n. 9 dd. 17 marzo 2005. In vigore dal 6 aprile 2005 1 Art. 1 Costituzione 1. Il Consiglio

Dettagli

Azienda di Servizi alla Persona Collegio Morigi De Cesaris

Azienda di Servizi alla Persona Collegio Morigi De Cesaris Azienda di Servizi alla Persona Collegio Morigi De Cesaris Via Taverna 37 29121 Piacenza REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DELL ASSEMBLEA DEI SOCI ART. 1 REGOLAMENTO FINALITA FUNZIONI 1. Il funzionamento dell

Dettagli

Comune di Locorotondo Città Metropolitana di Bari. presenta. Regolamento Comunale

Comune di Locorotondo Città Metropolitana di Bari. presenta. Regolamento Comunale Comune di Locorotondo Città Metropolitana di Bari presenta Art. 1 - Istituzione 1. E costituita in Locorotondo la Consulta Giovanile, quale organo di consultazione permanente sulle condizioni giovanili,

Dettagli

Conferenza dei Comuni dell Ambito Territoriale Ottimale di Lecco

Conferenza dei Comuni dell Ambito Territoriale Ottimale di Lecco Conferenza dei Comuni dell Ambito Territoriale Ottimale di Lecco O.d.g. n. 5 Aggiornamento del Regolamento della Conferenza CONFERENZA DEI COMUNI DELL AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DI LECCO REGOLAMENTO

Dettagli

Estratto del Regolamento per l organizzazione e il funzionamento del Consiglio della Città Metropolitana di Genova Titolo III Commissioni consiliari

Estratto del Regolamento per l organizzazione e il funzionamento del Consiglio della Città Metropolitana di Genova Titolo III Commissioni consiliari Estratto del Regolamento per l organizzazione e il funzionamento del Consiglio della Città Metropolitana di Genova Titolo III Commissioni consiliari 1 TITOLO III - Commissioni consiliari CAPO I Istituzione

Dettagli

L.R. 5/2012, art. 8, c. 3 B.U.R. 28/10/2015, n. 43. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 14 ottobre 2015, n. 0214/Pres.

L.R. 5/2012, art. 8, c. 3 B.U.R. 28/10/2015, n. 43. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 14 ottobre 2015, n. 0214/Pres. L.R. 5/2012, art. 8, c. 3 B.U.R. 28/10/2015, n. 43 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 14 ottobre 2015, n. 0214/Pres. Regolamento disciplinante il funzionamento della Consulta regionale dei giovani ai

Dettagli

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI SALERNO. Commissione Raggruppamento Donne Ingegneri

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI SALERNO. Commissione Raggruppamento Donne Ingegneri ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI SALERNO Commissione Raggruppamento Donne Ingegneri REGOLAMENTO COMMISSIONE RAGGRUPPAMENTO DONNE INGEGNERI TITOLO PRIMO COSTITUZIONE E SCOPI Art. 1 Costituzione

Dettagli

REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI CONSILIARI.

REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI CONSILIARI. COMUNE di PARABIAGO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI CONSILIARI. APPROVAZIONE: DELIBERAZIONE CONSILIARE N. 106 DEL 20.12.1999. MODIFICAZIONE: DELIBERAZIONE CONSILIARE N. 32 DEL 12.05.2010.

Dettagli

C I T T À D I R E C A N A T I

C I T T À D I R E C A N A T I C I T T À D I R E C A N A T I REGOLAMENTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNE DI RECANATI P R E M E S S A La Consulta Giovanile, nello spirito dello Statuto comunale, della Carta europea per la partecipazione

Dettagli

REGOLAMENTO DEL COLLEGIO NAZIONALE DEI MAESTRI DI SCI

REGOLAMENTO DEL COLLEGIO NAZIONALE DEI MAESTRI DI SCI REGOLAMENTO DEL COLLEGIO NAZIONALE DEI MAESTRI DI SCI Approvato dal Consiglio Direttivo del 10 maggio 2011 Art. 1 Disposizioni generali 1. Il Collegio Nazionale dei Maestri di Sci è istituito a norma dell

Dettagli

REGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI

REGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI COMUNE DI DUEVILLE PROVINCIA DI VICENZA ***** REGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI ART.1 (Costituzione) 1. Sono costituite le Commissioni consiliari permanenti aventi funzioni preparatorie, referenti, propositive

Dettagli

RICHIAMATI CONSAPEVOLI

RICHIAMATI CONSAPEVOLI I Difensori civici delle Regioni a Statuto ordinario e speciale e delle Province Autonome di Trento e Bolzano, riuniti a Roma i giorni 23 settembre e 7 ottobre 2003, RICHIAMATI l atto costitutivo dell

Dettagli

REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA'

REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA' Citta'di Casoria REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA' approvato dal Consiglio Comunale con atto n 9 del 23.03.2017-1 Articolo 1 ISTITUZIONE E SEDE Al fine di favorire la piena integrazione

Dettagli

Città di Desenzano del Garda. Approvato con deliberazione di C.C. n. 45 del 18/06/2004 Aggiornato con deliberazione di C.C. n.

Città di Desenzano del Garda. Approvato con deliberazione di C.C. n. 45 del 18/06/2004 Aggiornato con deliberazione di C.C. n. Città di Desenzano del Garda Approvato con deliberazione di C.C. n. 45 del 18/06/2004 Aggiornato con deliberazione di C.C. n. 81 del 30/09/2009 I N D I C E ART. 1 - ISTITUZIONE... 1 ART. 2 - FINALITA...

Dettagli

C I T T A D I C O S S A T O (Provincia di Biella)

C I T T A D I C O S S A T O (Provincia di Biella) C I T T A D I C O S S A T O (Provincia di Biella) ----------------------------------------- REGOLAMENTO DI CONVOCAZIONE E FUNZIONAMENTO -------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

COMUNICAZIONE DEL SINDACO METROPOLITANO IN ORDINE A MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO METROPOLITANO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO

COMUNICAZIONE DEL SINDACO METROPOLITANO IN ORDINE A MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO METROPOLITANO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO COMUNICAZIONE DEL SINDACO METROPOLITANO IN ORDINE A MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO METROPOLITANO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO Art. 1 Oggetto e finalità 1. Il presente Regolamento disciplina

Dettagli

Comune di Camogli. Regolamento

Comune di Camogli. Regolamento Comune di Camogli (Provincia di Genova) Regolamento per il funzionamento delle Commissioni Consiliari permanenti ALLEGATO A REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI Art.

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 41 DEL REGIONE ABRUZZO. Istituzione e disciplina del Consiglio delle Autonomie locali.

LEGGE REGIONALE N. 41 DEL REGIONE ABRUZZO. Istituzione e disciplina del Consiglio delle Autonomie locali. LEGGE REGIONALE N. 41 DEL 11-12-2007 REGIONE ABRUZZO Istituzione e disciplina del Consiglio delle Autonomie locali. ARTICOLO 1 Istituzione e finalità 1. La presente legge istituisce il Consiglio delle

Dettagli

Il Consorzio assume il nome di "CONSORZIO DELLE STRADE VICINALI DI CASTAGNETO CARDUCCI".

Il Consorzio assume il nome di CONSORZIO DELLE STRADE VICINALI DI CASTAGNETO CARDUCCI. STATUTO PER IL CONSORZIO RIUNITO DELLE STRADE VICINALI Approvato con delibera Consiglio Comunale n. del ART. 1: COSTITUZIONE DEL CONSORZIO Per iniziativa del Comune di Castagneto Carducci è costituito,

Dettagli

Deliberazione dell Assemblea n. 9/2015

Deliberazione dell Assemblea n. 9/2015 Deliberazione dell Assemblea n. 9/2015 Oggetto: DETERMINAZIONE DEL NUMERO DEI MEMBRI E ELEZIONE DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL CONSORZIO DEGLI ENTI LOCALI DELLA VALLE D AOSTA In Aosta,

Dettagli

C O M U N E D I V I C O V A R O (Provincia di Roma)

C O M U N E D I V I C O V A R O (Provincia di Roma) C O M U N E D I V I C O V A R O (Provincia di Roma) REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI CONSILIARI ART. 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO Il presente regolamento disciplina l istituzione,

Dettagli

Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 98/2014

Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 98/2014 Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 98/2014 Oggetto: APPROVAZIONE E LIQUIDAZIONE DEI RIMBORSI CHILOMETRICI E DEI GETTONI DI PRESENZA AI MEMBRI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE RELATIVI AL

Dettagli

COMUNE DI LAGLIO PROVINCIA DI COMO REGOLAMENTO COMUNALE PER IL FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI CONSILIARI CONSULTIVE STRAORDINARIE DI STUDIO

COMUNE DI LAGLIO PROVINCIA DI COMO REGOLAMENTO COMUNALE PER IL FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI CONSILIARI CONSULTIVE STRAORDINARIE DI STUDIO COMUNE DI LAGLIO PROVINCIA DI COMO REGOLAMENTO COMUNALE PER IL FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI CONSILIARI CONSULTIVE STRAORDINARIE DI STUDIO S O M M A R I O Articolo 1 2 3 4 5 6 7 8 D E S C R I Z I O N

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL LAVORO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL LAVORO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL LAVORO Art. 1 - Competenze La Consulta Comunale del Lavoro è un organo con funzioni propositive e consultive nei confronti della Amministrazione Comunale in materia di politiche

Dettagli

REGOLAMENTO PROVVISORIO DI FUNZIONAMENTO

REGOLAMENTO PROVVISORIO DI FUNZIONAMENTO CONSIGLIO METROPOLITANO della CITTA METROPOLITANA di ROMA CAPITALE REGOLAMENTO PROVVISORIO DI FUNZIONAMENTO Gli articoli da 1 a 9 della proposta di Regolamento provvisorio di funzionamento del Consiglio

Dettagli

Regolamento Gruppo Giovani. Imprenditori Edili

Regolamento Gruppo Giovani. Imprenditori Edili Regolamento Gruppo Giovani Imprenditori Edili Testo approvato dal Consiglio Direttivo del Gruppo il 13 settembre 2001 e dall Assemblea del 7 febbraio 2002 Ratifica del Consiglio Direttivo dell ACEN il

Dettagli

UNIONE REGIONALE VENETA DELLE BONIFICHE DELLE IRRIGAZIONI E DEI MIGLIORAMENTI FONDIARI S T A T U T O

UNIONE REGIONALE VENETA DELLE BONIFICHE DELLE IRRIGAZIONI E DEI MIGLIORAMENTI FONDIARI S T A T U T O UNIONE REGIONALE VENETA DELLE BONIFICHE DELLE IRRIGAZIONI E DEI MIGLIORAMENTI FONDIARI S T A T U T O VENEZIA 15/06/2010 Art. 1 Denominazione Sede L Unione Regionale Veneta delle Bonifiche, delle Irrigazioni

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE. Art 1 Premesse

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE. Art 1 Premesse REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE Art 1 Premesse Il consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze è un organismo consultivo a base democratica che promuove

Dettagli

Deliberazione dell Assemblea n. 2/2014

Deliberazione dell Assemblea n. 2/2014 Deliberazione dell Assemblea n. 2/2014 Oggetto: APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE DEL CONSIGLIO PERMANENTE DEGLI ENTI LOCALI PER L ANNO 2014 E DELLA RELATIVA RELAZIONE AL BILANCIO In Aosta, l anno

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg. delib. n. 296 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE OGGETTO: Ulteriori disposizioni attuative della legge provinciale 22 aprile 2013, n. 7 "Norme

Dettagli

Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 29/2016

Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 29/2016 Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 29/2016 Oggetto: APPROVAZIONE DELLA DELEGA DEI POTERI AL PRESIDENTE E AL VICEPRESIDENTE CON FUNZIONI DI SOSTITUZIONE DEL PRESIDENTE, AI SENSI DELL ARTICOLO

Dettagli

REGOLAMENTO C O M U N E DI F L O R I D I A PER IL FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI. Provincia di Siracusa

REGOLAMENTO C O M U N E DI F L O R I D I A PER IL FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI. Provincia di Siracusa C O M U N E DI F L O R I D I A Provincia di Siracusa REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI MODIFICATO DAL CONSIGLIO COMUNALE CON VERBALE N.68 DEL 06/10/2014 MODIFICATO

Dettagli

Città di Termini Imerese REGOLAMENTO CONSULTA GIOVANILE COMUNALE

Città di Termini Imerese REGOLAMENTO CONSULTA GIOVANILE COMUNALE Città di Termini Imerese REGOLAMENTO CONSULTA GIOVANILE COMUNALE Art. 1 Istituzione 1. Il presente regolamento disciplina l organizzazione, i compiti e le funzioni della CONSULTA GIOVANILE COMUNALE, di

Dettagli

REGOLAMENTO ASSEMBLEA DEI SOCI E GIUNTA ESECUTIVA

REGOLAMENTO ASSEMBLEA DEI SOCI E GIUNTA ESECUTIVA COeSO SdS Grosseto REGOLAMENTO ASSEMBLEA DEI SOCI E GIUNTA ESECUTIVA Approvato dall Assemblea dei Soci con verbale n 5 del 04 giugno 2010 INDICE ART. 1 - COMPOSIZIONE DELL'ASSEMBLEA ART. 2 - ATTRIBUZIONI

Dettagli

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO ACCADEMICO DELL ISIA FIRENZE. (artt. 14 co. 4 DPR 132/2003 e 18 co. 3 Statuto D.D. n. 112 del 11/06/2007)

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO ACCADEMICO DELL ISIA FIRENZE. (artt. 14 co. 4 DPR 132/2003 e 18 co. 3 Statuto D.D. n. 112 del 11/06/2007) REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO ACCADEMICO DELL ISIA FIRENZE (artt. 14 co. 4 DPR 132/2003 e 18 co. 3 Statuto D.D. n. 112 del 11/06/2007) ISIA Firenze, Delibera n. 41 Consiglio Accademico del

Dettagli

Regolamento interno del Consiglio regionale. (Capo VI - Delle Commissioni ed artt. 88 e 117)

Regolamento interno del Consiglio regionale. (Capo VI - Delle Commissioni ed artt. 88 e 117) Regolamento interno del Consiglio regionale. (Capo VI - Delle Commissioni ed artt. 88 e 117) Delib.C.R. 27 maggio 2005, n. 5 Pubblicata nel B.U. Calabria 1 giugno 2005, n. 10, suppl. straord. 3 giugno

Dettagli

REGOLAMENTO CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO

REGOLAMENTO CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO PROVINCIA DI LIVORNO REGOLAMENTO CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 224/21.12.2006 In vigore dal 1 febbraio 2007 SOMMARIO Articolo 1 - Compiti

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA DEI SINDACI DEI COMUNI DELL UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N.4 ALTO VICENTINO

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA DEI SINDACI DEI COMUNI DELL UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N.4 ALTO VICENTINO REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA DEI SINDACI DEI COMUNI DELL UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N.4 ALTO VICENTINO Art.1 COMPOSIZIONE Ai sensi dell art. 5 della Legge Regionale 14.09.1994, n.56,

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE COMUNE DI CASTEL MAGGIORE Provincia di Bologna REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE APPROVATO CON LA DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 11 DEL 27/03/2013 Pag 1 INDICE Articolo 1 Oggetto

Dettagli

REGOLAMENTO GRUPPO GIOVANI COSTRUTTORI EDILI

REGOLAMENTO GRUPPO GIOVANI COSTRUTTORI EDILI REGOLAMENTO GRUPPO GIOVANI COSTRUTTORI EDILI Approvato dal Consiglio Direttivo di ANCE Reggio Calabria nella seduta del 31 Ottobre 2018 ART. 1 COSTITUZIONE Nell'ambito di Ance Reggio Calabria - Sezione

Dettagli

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. Verbale n.01/2016

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. Verbale n.01/2016 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Verbale n.01/2016 OGGETTO : Insediamento del Consiglio di Amministrazione dell Agenzia regionale dei segretari degli enti locali della Valle d Aosta nominato con decreto n.38

Dettagli

COMUNE DI CINQUEFRONDI Provincia di Reggio Calabria. Regolamento Consiglio Comunale dei Ragazzi

COMUNE DI CINQUEFRONDI Provincia di Reggio Calabria. Regolamento Consiglio Comunale dei Ragazzi COMUNE DI CINQUEFRONDI Provincia di Reggio Calabria Regolamento Consiglio Comunale dei Ragazzi Indice Articolo 1 Generalità e finalità Articolo 2 Obiettivi Articolo 3 Corpo Elettorale Articolo 4 Partecipazione

Dettagli

Regolamento del Comitato per la Remunerazione e le Nomine

Regolamento del Comitato per la Remunerazione e le Nomine Regolamento del Comitato per la Remunerazione e le Nomine Approvato dal Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. nella riunione del 13 novembre 2017 CAPO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI Art. 1 Il presente

Dettagli

ASSOCIAZIONE DIRIGENTI PER L INNOVAZIONE ALLIEVI SCUOLA SUPERIORE PUBBLICA AMMINISTRAZIONE STATUTO

ASSOCIAZIONE DIRIGENTI PER L INNOVAZIONE ALLIEVI SCUOLA SUPERIORE PUBBLICA AMMINISTRAZIONE STATUTO ASSOCIAZIONE DIRIGENTI PER L INNOVAZIONE ALLIEVI SCUOLA SUPERIORE PUBBLICA AMMINISTRAZIONE STATUTO Articolo 1 (Nome e sede) 1. È costituita l Associazione: Dirigenti per l innovazione - Associazione Allievi

Dettagli

Regolamento per lo svolgimento delle assemblee della Banca d Italia

Regolamento per lo svolgimento delle assemblee della Banca d Italia Regolamento per lo svolgimento delle assemblee della Banca d Italia Sottoposto all approvazione dell Assemblea dei partecipanti al capitale della Banca d'italia il 28 aprile2016 1 Indice Articolo 1 (Ambito

Dettagli

Deliberazione dell Assemblea n. 13/2016

Deliberazione dell Assemblea n. 13/2016 Deliberazione dell Assemblea n. 13/2016 Oggetto: APPROVAZIONE DELLA CONVENZIONE QUADRO TRA IL CONSORZIO DEGLI ENTI LOCALI DELLA VALLE D AOSTA, LE UNITÉS DES COMMUNES VALDÔTAINES E IL CONSORZIO DEI COMUNI

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO PARLAMENTARE DI BILANCIO

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO PARLAMENTARE DI BILANCIO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO PARLAMENTARE DI BILANCIO (adottato ai sensi dell articolo 16, comma 4, della legge 24 dicembre 2012, n. 243, Disposizioni per l attuazione del

Dettagli

REGOLAMENTO. per la DISCIPLINA e lo SVOLGIMENTO dell ATTIVITA della CONFERENZA DEI SINDACI

REGOLAMENTO. per la DISCIPLINA e lo SVOLGIMENTO dell ATTIVITA della CONFERENZA DEI SINDACI REGOLAMENTO per la DISCIPLINA e lo SVOLGIMENTO dell ATTIVITA della CONFERENZA DEI SINDACI dei Comuni appartenenti all A.ULSS n. 15 Alta Padovana e del relativo ESECUTIVO nonchè del COORDINAMENTO CONSULTIVO

Dettagli

CITTA DI GROSSETO REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARITA E LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA

CITTA DI GROSSETO REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARITA E LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA CITTA DI GROSSETO REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARITA E LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA approvato con deliberazione C.C. n. 96 del 15/11/2006 e modificato con deliberazione C.C. n.

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA DEI COMUNI DELL AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA PROVINCIA DI BERGAMO

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA DEI COMUNI DELL AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA PROVINCIA DI BERGAMO REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA DEI COMUNI DELL AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA PROVINCIA DI BERGAMO (ex art. 48, comma 3 L.R. n. 26/2003 come modificato dalla L.R. n. 21/2010) Allegato

Dettagli

PIANO SOCIALE DI ZONA Ambito territoriale Modugno Bitetto Bitritto REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE

PIANO SOCIALE DI ZONA Ambito territoriale Modugno Bitetto Bitritto REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE PIANO SOCIALE DI ZONA Ambito territoriale Modugno Bitetto Bitritto REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE Approvato con Delibera del Consiglio Comunale n. 14/2010 Articolo 1 DEFINIZIONE

Dettagli

PROPOSTE DI MODIFICA ALL ART. 17 DELLO STATUTO DEL CSI-PIEMONTE (TESTO A FRONTE) Articolo 17. Convocazione e adunanze del Consiglio di Amministrazione

PROPOSTE DI MODIFICA ALL ART. 17 DELLO STATUTO DEL CSI-PIEMONTE (TESTO A FRONTE) Articolo 17. Convocazione e adunanze del Consiglio di Amministrazione alla Deliberazione n. 3 del 28/01/2019 PROPOSTE DI MODIFICA ALL ART. 17 DELLO STATUTO DEL CSI-PIEMONTE (TESTO A FRONTE) 1. Il Consiglio di Amministrazione è convocato dal Presidente del Consorzio. Il Direttore

Dettagli

Comune di San Miniato REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA

Comune di San Miniato REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA Comune di San Miniato Provincia di Pisa REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA Approvato con Delibera Consiglio Comunale n. 9 del 30/07/1996, modificato con Delibera Consiglio Comunale

Dettagli