Il proprio ruolo nell organizzazione scolastica. Prof. Pasquale D Inverno

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1 Il proprio ruolo nell organizzazione scolastica Prof. Pasquale D Inverno pdinverno@tiscali.it Pisa, 28 aprile 2016

2 Il modello competenzeprocessi Se accogliamo il presupposto che qualsiasi attività umana, sia essa svolta in ambito lavorativo oppure nel tempo libero, da adulti o da bambini, possa essere rappresentata con un processo, la competenza è definibile anche come capacità di applicare conoscenze a processi diversi, riconoscendo varianze e invarianze tra i processi, ovvero: capacità di analizzare e scomporre l esperienza e di identificare le conoscenze acquisite

3 Legge n. 59 Roma, 15 marzo 1997 OGGETTO: "Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione Capo IV Art. 21 e per la semplificazione amministrativa" 1. L'autonomia delle istituzioni scolastiche e degli istituti educativi si inserisce nel processo di realizzazione della autonomia e della riorganizzazione dell'intero sistema formativo. Ai fini della realizzazione della autonomia delle istituzioni scolastiche le funzioni dell'amministrazione centrale e periferica della pubblica istruzione in materia di gestione del servizio di istruzione, fermi restando i livelli unitari e nazionali di fruizione del diritto allo studio nonchè gli elementi comuni all'intero sistema scolastico pubblico in materia di gestione e programmazione definiti dallo Stato, sono progressivamente attribuite alle istituzioni scolastiche, attuando a tal fine anche l'estensione ai circoli didattici, alle scuole medie, alle scuole e agli istituti di istruzione secondaria, della personalità giuridica degli istituti tecnici e professionali e degli istituti d'arte ed ampliando l'autonomia per tutte le tipologie degli istituti di istruzione, anche in deroga alle norme vigenti in materia di contabilità dello Stato. Le disposizioni del presente

4 Decreto del Presidente della Repubblica n.275 Roma, 8 marzo 1999 Oggetto: Regolamento recante norme in materia di Autonomia Art.1 (Natura e scopi dell'autonomia delle istituzioni scolastiche) 1. Le istituzioni scolastiche sono espressioni di autonomia funzionale e provvedono alla definizione e alla realizzazione dell'offerta formativa, nel rispetto delle funzioni delegate alla Regioni e dei compiti e funzioni trasferiti agli enti locali, ai sensi degli articoli 138 e 139 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n A tal fine interagiscono tra loro e con gli enti locali promuovendo il raccordo e la sintesi tra le esigenze e le potenzialità individuali e gli obiettivi nazionali del sistema di istruzione. Art.2 (Oggetto) 1. Il presente regolamento detta la disciplina generale dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, individua le funzioni ad esse trasferite e provvede alla ricognizione delle disposizioni di legge abrogate.

5 CAPO II Autonomia didattica e organizzativa, di ricerca, sperimentazione e sviluppo Art. 3 (Piano dell'offerta formativa) 1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell'offerta formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed

6 Art. 16 (Coordinamento delle competenze) 1. Gli organi collegiali della scuola garantiscono l'efficacia dell'autonomia delle istituzioni scolastiche nel quadro delle norme che ne definiscono competenze e composizione. 2. Il dirigente scolastico esercita le funzioni di cui al decreto legislativo 6 marzo 1998, n. 59, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali. 3. I docenti hanno il compito e la responsabilità della progettazione e della attuazione del processo di

7 ART.44 - CONTRATTO INDIVIDUALE DI LAVORO 1. Il personale amministrativo, tecnico e ausiliario statale degli istituti e scuole di istruzione primaria e secondaria, degli istituti d'arte, dei licei artistici, delle istituzioni educative e degli istituti e scuole speciali statali, assolve alle funzioni amministrative, contabili, gestionali, strumentali, operative, di accoglienza e di sorveglianza connesse all'attività delle istituzioni scolastiche, in rapporto di collaborazione con il dirigente scolastico e con il personale docente. 2. Tali funzioni sono assolte sulla base dei principi dell autonomia scolastica di cui all articolo 21 della legge n. 59/1997 dei regolamenti attuativi e delle conseguenti nuove competenze gestionali riorganizzate, in ogni istituzione scolastica, sulla base del principio generale dell unità dei servizi amministrativi e generali e delle esigenze di gestione e organizzazione dei servizi tecnici, con il coordinamento del direttore dei servizi generali e amministrativi. 3. Il personale di cui al comma 1 è collocato nella distinta area professionale del personale A.T.A.

8 ART.47 - COMPITI DEL PERSONALE ATA Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro relativo al personale del Comparto Scuola 1. I compiti del personale A.T.A. sono costituiti: per il quadriennio normativo e biennio economico a) dalle attività e mansioni espressamente previste dall area di appartenenza; b) da incarichi specifici che, nei limiti delle disponibilità e nell ambito dei profili professionali, comportano l assunzione di responsabilità ulteriori, e dallo svolgimento di compiti di particolare responsabilità, rischio o disagio, necessari per la realizzazione del piano dell offerta formativa, come descritto dal piano delle attività. 2. La relativa attribuzione è effettuata dal dirigente scolastico, secondo le modalità, i criteri e i compensi definiti dalla contrattazione d istituto nell ambito del piano delle attività. Le risorse utilizzabili, per le predette attività, a livello di ciascuna istituzione scolastica, sono quelle complessivamente spettanti, nell anno scolastico , sulla base dell'applicazione dell art. 50 del CCNI del Esse saranno particolarmente finalizzate per l area A per l assolvimento dei compiti legati all assistenza alla persona, all assistenza agli alunni diversamente abili e al pronto soccorso.

9 PROFILI DI AREA DEL PERSONALE ATA 1.L unità dei servizi amministrativi è costituita dalle professionalità articolate nei profili di AREA del personale ATA Le modalità di accesso restano disciplinate dalle disposizioni di legge in vigore, tranne che per i requisiti culturali che sono individuati dalla tabella B. Area B: Nei diversi profili svolge le seguenti attività specifiche con autonomia operativa e responsabilità diretta

10 Figura professionale: ORARIO INFERMIERA L infermiera svolge l orario riportato nell allegato 1 La medesima si adopera, nei casi di emergenza dovuti ad assenze improvvise dei custodi, ad assolvere le funzioni di vigilanza per i turni diurni. MANSIONI l infermiera svolge le seguenti mansioni: 1. Stabilisce le diete per gli alunni che ne abbiano necessità comunicando tempestivamente alla cucina le variazioni del menù e verifica, durante le consumazioni, il rispetto delle diete. 2. Tiene rapporti con le famiglie degli alunni, informandole di eventuali problemi di salute degli stessi. 3. Informa gli istitutori, sulle condizioni di salute dei ragazzi. 4. Aggiorna le cartelle personali dei ragazzi. 5. Aggiorna la lista dei medicinali disponibili con particolare riferimento alle scadenze di questi ultimi. 6. Si occupa dei convittori malati, portando loro in camera tutto il necessario, compreso il mangiare. 7. Si occupa della pulizia delle stanze a lei affidate.

11 Figura professionale: GUARDAROBIERI ORARIO Le guardarobiere, svolgeranno l orario settimanale come indicato nell allegato 1 MANSIONI DEL GUARDAROBIERE Le mansioni del guardarobiere sono così riassunte: 1- custodisce,conserva e cura il corredo dei convittori e del convitto. 2- organizza la conduzione e i rifornimenti del guardaroba. 3- all inizio dell anno scolastico consegna a

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