Il piano dell offerta formativa e il programma annuale
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- Gustavo Giuliano
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1 PON Competenze per lo sviluppo (FSE) Asse II - Capacità istituzionale Obiettivo H Sviluppo delle competenze dei DS e DSGA nella programmazione e gestione di attività e progetti -Formazione e social networking Il piano dell offerta formativa e il programma annuale alla luce del piano triennale Sheila Bombardi 9 giugno ore 10.00
2 Agenda Argomenti l Autonomia l Offerta Formativa il POF e i riferimenti essenziali i Processi (modello CIPP) il Programma Annuale 2
3 Il Piano dell Offerta Formativa L offerta formativa connota l identità dell autonomia scolastica e differenzia sostanzialmente le istituzioni scolastiche è sintetizzata nel documento POF 3
4 più accezioni il POF come processo di ideazione, scelta, progettazione e costruzione dell offerta formativa il POF come offerta formativa (obiettivi, valori, discipline, metodologie curricolo esplicito e implicito ), esito del processo il POF come documento di sintesi formale e strumento di comunicazione identitario 4
5 : riferimenti Il piano dell offerta formativa e il programma annuale alla luce del piano triennale dell istituto i riferimenti essenziali: a) L. n. 59/1997 b) DPR n. 275/1999 c) DdL n. 1934/2015 (Camera n. 2994/2015), testo provvisorio in discussione d) DI n. 44/2001 5
6 : riferimenti ?2015? 6
7 La scuola - servizio pubblico a) L. n 59/1997, Art per la PA b) istituire sistemi per la valutazione, sulla base di parametri oggettivi, dei risultati dell'attività amministrativa e dei servizi pubblici; c) prevedere che ciascuna amministrazione provveda periodicamente e comunque annualmente alla elaborazione di specifici indicatori di efficacia, efficienza ed economicità ed alla valutazione comparativa dei costi, rendimenti e risultati; 7
8 Autonomia organizzativa: i riferimenti a) L. n 59/1997, Art. 21, c. 8 L'autonomia organizzativa è finalizzata alla realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell'efficienza e dell'efficacia del servizio scolastico, alla integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all'introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale. Essa si esplica liberamente, anche mediante superamento dei vincoli in materia di unità oraria della lezione, dell'unitarietà del gruppo classe e delle modalità di organizzazione e impiego dei docenti, secondo finalità di ottimizzazione delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche, materiali e temporali, fermi restando (.) 8
9 Autonomia didattica: i riferimenti a) L. n 59/1997, Art. 21, c. 9 L'autonomia didattica è finalizzata al perseguimento degli obiettivi generali del sistema nazionale di istruzione, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa da parte delle famiglie e del diritto ad apprendere. Essa si sostanzia nella scelta libera e programmata di metodologie, strumenti, organizzazione e tempi di insegnamento, nel rispetto della possibile pluralità di opzioni metodologiche, e in ogni iniziativa che sia espressione di libertà progettuale, compresa l'eventuale offerta di insegnamenti opzionali, facoltativi o aggiuntivi e nel rispetto delle esigenze formative degli studenti 9
10 : ampliamenti offerta a) L. n 59/1997, Art. 21, c. 10 Nell'esercizio dell'autonomia organizzativa e didattica le istituzioni scolastiche realizzano, sia singolarmente che in forme consorziate, ampliamenti dell'offerta formativa che prevedano anche percorsi formativi per gli adulti, iniziative di prevenzione dell'abbandono e della dispersione scolastica, iniziative di utilizzazione delle strutture e delle tecnologie anche in orari extrascolastici e a fini di raccordo con il mondo del lavoro, iniziative di partecipazione a programmi nazionali, regionali o comunitari e, nell'ambito di accordi tra le regioni e l'amministrazione scolastica, percorsi integrati tra diversi sistemi formativi. Le istituzioni scolastiche autonome hanno anche autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo nei limiti del proficuo esercizio dell'autonomia didattica e organizzativa. (..) 10
11 Autonomia - ambiti AMBITI DI ESPRESSIONE DELL AUTONOMIA autonomia organizzativa e didattica ampliamenti dell'offerta formativa prevenzione dell'abbandono e della dispersione scolastica utilizzazione delle strutture e delle tecnologie anche in orari extrascolastici raccordo con il mondo del lavoro partecipazione a programmi nazionali, regionali o comunitari autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo (..) 11
12 Autonomia didattica - principi I PRINCIPI diritto ad apprendere libertà di insegnamento libertà di scelta educativa 12
13 Autonomia didattica obiettivi obiettivi generali del sistema nazionale di istruzione OBIETTIVI e PRINCIPI GENERALI ALLIEVI e ESIGENZE OFFERTA FORMATIVA esigenze formative degli studenti 13
14 Autonomia didattica - scelte SI SOSTANZIA: scelta libera e programmata di metodologie, strumenti, organizzazione e tempi di insegnamento possibile pluralità di opzioni metodologiche ogni iniziativa che sia espressione di libertà progettuale, compresa l'eventuale offerta di insegnamenti opzionali, facoltativi o aggiuntivi 14
15 l autonomia scolastica 1 b) DPR n. 275/1999, Art. 1 Natura e scopi dell'autonomia delle istituzioni scolastiche 1. Le istituzioni scolastiche sono espressioni di autonomia funzionale e provvedono alla definizione e alla realizzazione dell'offerta formativa ( ) A tal fine interagiscono tra loro e con gli enti locali promuovendo il raccordo e la sintesi tra le esigenze e le potenzialità individuali e gli obiettivi nazionali del sistema di istruzione. 15
16 l autonomia scolastica 2 b) DPR n. 275/1999, Art. 1 Natura e scopi dell'autonomia delle istituzioni scolastiche 2. L'autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l'esigenza di migliorare l'efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento. 16
17 : identità istituzionale b) DPR n. 275/1999, Art. 3 (Piano dell'offerta formativa) 1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell'offerta formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia. 17
18 : obiettivi b) DPR n. 275/1999, Art Il Piano dell'offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi ( ) riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità. 18
19 : elaborazione 3. Il Piano dell'offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal consiglio di circolo o di istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori e, per le scuole secondarie superiori, degli studenti. Il Piano è adottato dal consiglio di circolo o di istituto. 19
20 : elaborazione 4. Ai fini di cui al comma 2 il dirigente scolastico attiva i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio. 5. Il Piano dell'offerta formativa è reso pubblico e consegnato agli alunni e alle famiglie all'atto dell'iscrizione. 20
21 POF - le funzioni natura contrattuale interna giuridica utenza pianificazione istituzionale pluriennale organizzativa pianificazione organizzativa coesione identità giuridica istituzionale atto di politica scolastica garanzia principi 21
22 POF - le funzioni orizzonte complessivo pluriennale con funzione pianificazione istituzionale pluriennale revisioni annuali verifica impianto (parte generale) verifica fattibilità a.s.(parte specifica) progettazione non ordinaria revisioni periodiche (continuative) variazioni normative variazioni contesto innovazioni metodologiche e didattiche revisioni straordinarie 22
23 POF - le funzioni espressione sintetica di un articolata e antecedente programmazione sostanziale funzione organizzativa pianificazione e programmazione guida per la complessiva attività dell organizzazione riferimento per l azione dei singoli e dei gruppi professionali base per l allocazione delle risorse 23
24 POF - i processi una definizione: insieme di attività correlate o interagenti che trasformano elementi in entrata in elementi in uscita (risultante) un altra: insieme delle attività che portano ad un risultato «come si agisce» «pratiche» variabile variabile Y A C C1 D R fattore B AZIONI BBBB CCC 24
25 POF - i processi ATTENZIONE! «insieme delle attività che portano ad un risultato» NON significa che nella scuola i processi siano deterministici z? k x?? 25
26 Il modello CIPP Webinar standard (1 h): slide Scorrimento: una slide ogni 1-2 minuti (dipende dalla presentazione) 26
27 Il modello CIPP contesto processi esiti pluralità condizioni risorse educativi gestionali ungo periodo 27
28 POF - i processi nell organizzazione scolastica i processi sono distinti, SEMPLIFICANDO, in processi educativi - didattici gestionali-organizzativi 28
29 POF - i processi due sotto insiemi educativi - didattici insegnamento, potenziamento, ricerca, sostegno, progettazione, sperimentazione gestionali-organizzativi coordinamento, organizzazione, relazione, amministrazione, direzione. 29
30 POF - i processi processi ascrivibili ai due sotto insiemi educativi - didattici curricolo, progettazione, valutazione ambiente apprendimento inclusione e differenziazione continuità e orientamento strategia e organizzazione sviluppo risorse umane gestionali-organizzativi integrazione 30
31 POF - processi nell organizzazione scolastica i processi non sono sempre separabili e slegati, bensì intrecciati, interrelati e contemporanei 31
32 POF - risorse 32
33 POF - visione generale POF PA 33
34 : prospettive c) DdL n. 1934/2015 (Camera 2994) testo provvisorio in discussione (versione 22 maggio 2015) Art. 2, c 10 L articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, è sostituito dal seguente: «Art. 3. (Piano triennale dell offerta formativa). 1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale dell offerta formativa, rivedibile annualmente. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell ambito della loro autonomia. 34
35 : prospettive c) DdL n. 1934/2015 (Camera n. 2994) Art. 2, c 10 segue.«art. 3. (Piano triennale dell offerta formativa) 2. Il piano è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi, determinati a livello nazionale a norma dell articolo 8, e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, valorizza le corrispondenti professionalità e indica gli insegnamenti e le discipline tali da coprire: a) il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell organico dell autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga; b) il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell offerta formativa. 35
36 : prospettive c) DdL n. 1934/2015 (Camera n. 2994) Art. 2, c 10 segue.«art. 3. (Piano triennale dell offerta formativa) 3. Il piano indica altresì il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario ( ), il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali, nonché i piani di miglioramento dell istituzione scolastica (regolamento DPR n. 80/2013). 36
37 : prospettive c) DdL n. 1934/2015 (Camera n. 2994) Art. 2, c 10 segue.«art. 3. (Piano triennale dell offerta formativa) 4. Il piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico. Il piano è approvato** dal consiglio di circolo o d istituto. 5. Ai fini della predisposizione del piano, il dirigente scolastico promuove i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio; tiene altresì conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e, per le scuole secondarie di secondo grado, degli studenti.. 37
38 : prospettive c) DdL n. 1934/2015 (Camera 2994) Art. 2, c 8 Le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell anno scolastico precedente al triennio di riferimento, il piano triennale dell offerta formativa. Il predetto piano contiene anche la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) nonché la definizione delle risorse occorrenti in base alla quantificazione disposta per le istituzioni scolastiche. Il piano può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre. 38
39 POF - le risorse (ipotesi) USR dotazione organica a IS Piano triennale assegnazione risorse a IS IS elebora PtOF USR fabbisogni a MIUR USR verifica PtOF
40 piano triennale (ipotesi) triennalita P3OF ottobre as 0 P30F ev. revisione as 1 ev. revisione as 2 ev.revisione as 3 as... febbraio as 0 40
41 Il Programma Annuale d) DI n. 44/2001 art. 1 Le risorse assegnate dallo Stato, costituenti la dotazione finanziaria di istituto sono utilizzate ( ) senza altro vincolo di destinazione che quello prioritario per lo svolgimento delle attività di istruzione, di formazione e di orientamento proprie dell'istituzione interessata, come previste ed organizzate nel piano dell'offerta formativa (P.O.F.) 41
42 Il PA - previsione previsione art. 16, comma 8 «con decreto del Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell economia e delle finanze, da adottare entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, si provvede a modificare il Regolamento sulla gestione amministrativocontabile delle istituzioni scolastiche (DI 1 febbraio 2001, n. 44), allo scopo di incrementare l'autonomia contabile delle scuole statali e di semplificare gli adempimenti amministrativi e contabili» 42
43 piano triennale Scheda: In particolare, lo stesso POF sarà sostituito dal piano triennale dell offerta formativa, rivedibile annualmente. Il piano triennale oltre a continuare ad esplicitare, come l attuale POF, la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano indica il fabbisogno di posti nell organico dei docenti e di posti del personale ATA. 43
44 Ipotesi/interpretazioni art. 3 POF affiancato dal piano triennale solo il piano triennale complessivo POF e piano triennale integrati (con funzioni distinte) 44
45 orizzonte temporale triennale CICLO DI VALUTAZIONE - SNV PIANIFICAZIONE DI ISTITUTO PIANIFICAZIONE OFFERTA FORMATIVA valutazione dirigenza - assegnazione incarichi - concorsi 45
46 POF - la revisione - PDCA plan act do check obiettivi miglioramento cambiamenti interni cambiamenti esterni
47 Grazie dell attenzione Sheila Bombardi Vi aspetto nel Gruppo After Webinar con l esperto nella Comunità Competenze per il Governo della Scuola
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