Decreto Legislativo 66/2017
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- Viviana Spinelli
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1 Decreto Legislativo 66/2017 Inclusione Scolastica degli alunni con disabilità Dirigente Scolastico Rossella Ingenito
2 PRESTAZIONI E COMPETENZE Lo Stato, le Regioni e gli Enti Locali, nel rispetto della normativa vigente, perseguono l obiettivo di garantire le prestazioni per l inclusione scolastica degli alunni con disabilità certificata Lo Stato provvede: all assegnazione dei docenti per il sostegno didattico all assegnazione dell organico ATA all assegnazione di un contributo economico parametrato al numero degli studenti con disabilità Il Comune provvede: agli interventi necessari per garantire l assistenza per l autonomia e per la comunicazione alla predisposizione dei servizi per il trasporto per l inclusione scolastica all accessibilità e la fruibilità degli spazi fisici delle istituzioni
3 PROCEDURA DI CERTIFICAZIONE La domanda per l'accertamento della disabilità ai fini dell'inclusione sociale e scolastica, corredata dal documentazione del medico specialista redatta in base alle linee guida da stabilire, deve essere presentata all' INPS, per via telematica, dal medico di medicina generale o pediatra su richiesta dei genitori o del soggetto con responsabilità genitoriale. RISCONTRO NON OLTRE 30 GIORNI DALLA DATA DI PRESENTAZIONE
4 COMMISSIONE MEDICA La commissione medica procede all accertamento della condizione di disabilità e provvede alla redazione della valutazione diagnostica funzionale, individuando e quantificando per ciascun soggetto le prestazioni sociali e sanitarie e accertando il diritto al sostegno didattico. La Commissione medica è costituita da : un medico specialista in medicina legale che assume le funzioni di presidente, da due medici di cui uno scelto tra gli specialisti in pediatria e l altro tra gli specialisti in neuropsichiatria infantile e un medico dell INPS. La commissione è integrata da un terapista della riabilitazione, un operatore sociale e da un rappresentante dell Amministrazione Scolastica con specifiche competenze in materia di disabilità, nominato dall USR e scelto tra i docenti impegnati in progetti e convenzioni di rilevanza culturale e didattica.
5 GENITORI I genitori o chi esercita la responsabilità, ai fini della predisposizione del PROFILO DI FUNZIONAMENTO, del PROGETTO INDIVIDUALE e del PEI, trasmettono la certificazione di disabilità UNITA DI VALUTAZIONE MULTIDISCIPLINARE ISTITUZIONE SCOLASTICA ENTE LOCALE
6 PROFILO DI FUNZIONAMENTO Il Profilo di Funzionamento ricomprende la diagnosi funzionale e il profilo dinamico funzionale. REDATTO UNITA DI VALUTAZIONE MULTIDISCIPLINARE 1) Un medico specialista o un esperto della condizione di salute della persona 2) Uno specialista in neuropsichiatria infantile 3) Un terapista della riabilitazione 4) Un assistente sociale o un rappresentante dell Ente Locale che ha in carico il soggetto 1) E il documento propedeutico e necessario alla predisposizione del PROGETTO INDIVIDUALE e del PEI 2) Definisce le competenze professionali e la tipologia delle misure di sostegno e delle risorse strutturali necessarie per l inclusione scolastica 3) E redatto con la collaborazione dei genitori dei ragazzi con disabilità, nonché con la partecipazione di un rappresentante dell amministrazione scolastica, individuato preferibilmente tra i docenti della scuola frequentata. 4) E aggiornato al passaggio di ogni grado di istruzione nonché in presenza di nuove e sopravvenute condizioni di funzionamento della persona.
7 PROGETTO INDIVIDUALE INDIVIDUALE REDATTO ENTE LOCALE su richiesta e con la collaborazione dei genitori o di chi ne esercita la responsabilità. Le prestazioni e le misure previste nel Progetto individuale sono definite anche in collaborazione con le Istituzioni Scolastiche
8 PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Il Piano Educativo Individualizzato REDATTO QUANDO ISTITUZIONI SCOLASTICHE Inizio di ogni anno scolastico ed è aggiornato in presenza di nuove e sopravvenute condizioni di funzionamento della persona Docenti contitolari o dal Consiglio di Classe con la partecipazione dei genitori, delle figure professionali specifiche interne ed esterne all Istituzione Scolastica che interagiscono con la classe dell alunno con disabilità nonché con il supporto dell UNITA DI VALUTAZIONE MULTIDISCIPLINARE. Tiene conto della Certificazione di Disabilità e del PROFILO DI FUNZIONAMENTO COMPRENDE 1) Gli strumenti, le strategie e modalità per realizzare un ambiente di apprendimento nelle dimensioni della relazione, della socializzazione, della comunicazione, dell interazione, dell orientamento e delle autonomie 2) Le modalità didattiche e di valutazione in relazione alla programmazione individualizzata 3) Gli strumenti per l effettivo svolgimento dell alternanza scuola-lavoro 4) Le modalità di coordinamento e di interazione con il PROGETTO INDIVIDUALE 5) Le verifiche periodiche da effettuare nel corso dell anno scolastico al fine di accertare il raggiungimento degli obiettivi
9 PROFILO DI FUNZIONAMENTO DOCUMENTAZIONE Redatto dall Unità Multidisciplinare Definisce le competenze professionali e la tipologia delle misure di sostegno e delle risorse strutturali necessarie per l inclusione scolastica. E redatto con la collaborazione della famiglia e viene aggiornato al passaggio di ogni grado di istruzione. PROGETTO INDIVIDUALE Redatto dall Ente Locale su richiesta e la collaborazione dei genitori Definisce la prestazioni, i servizi e le misure in cui il progetto individuale deve essere attuato. E redatto anche in collaborazione con le Istituzioni Scolastiche. PEI Elaborato dal Consiglio di Classe con la partecipazione dei genitori, delle figure specifiche interne ed esterne all Istituzione Scolastica che interagiscono con lo studente con disabilità Individua strumenti, strategie e modalità per realizzare un ambiente di apprendimento idoneo alle necessità dell alunno con disabilità. Esplicita le modalità didattiche e di valutazione in relazione alla programmazione individualizzata. Indica le modalità di coordinamento degli interventi. Redatto annualmente ad inizio anno scolastico. E soggetto a verifiche periodiche
10 PIANO PER L INCLUSIONE Le Istituzioni Scolastiche predispongono, nell ambito della definizione del Piano Triennale dell Offerta Formativa, il PIANO ANNUALE DI per la definizione delle modalità di utilizzo coordinato delle risorse, compresi il superamento delle barriere e l individuazione dei facilitatori del contesto di riferimento nonché per la progettazione e programmazione degli interventi di miglioramento della qualità dell inclusione scolastica.
11 VALUTAZIONE DELLA QUALITA DELL INCLUSIONE Definisce, sentito l Osservatorio per l Inclusione Scolastica, gli indicatori per la valutazione della qualità dell inclusione scolastica sulla base dei seguenti criteri: 1) Livello di inclusività del PTOF come concretizzato nel PAI 2) Realizzazione di percorsi per la personalizzazione, individualizzazione e differenziazione dei processi di educazione, istruzione e formazione, definiti ed attivati dalla scuola, in funzione delle caratteristiche specifiche degli alunni con disabilità certificate 3) Livello di coinvolgimento dei diversi soggetti nell elaborazione del PAI 4) Realizzazione di iniziative finalizzate alla valorizzazione delle competenze professionali del personale della scuola incluse le specifiche attività formative 5) Utilizzo di strumenti e criteri condivisi per la valutazione dei risultati di apprendimento degli alunni con disabilità certificate 6) Grado di accessibilità e di fruibilità delle risorse, attrezzature, strutture e spazi utilizzati dalla scuola
12 OSSERVATORIO SCOLASTICO PERMANENTE Composto da: rappresentanti delle Associazioni delle persone con disabilità maggiormente rappresentative sul territorio nazionale nel campo dell'inclusione scolastica, da studenti da altri soggetti pubblici e privati, comprese le istituzioni scolastiche, nominati dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca analizza e studia le tematiche relative all'inclusione degli alunni con disabilità a livello nazionale e internazionale monitora le azioni per l'inclusione scolastica propone accordi interistituzionali per la realizzazione del progetto individuale di inclusione Esprime pareri e proposte sugli atti normativi inerenti l'inclusione scolastica monitora le azioni per l'inclusione scolastica
13 GRUPPI PER L INCLUSIONE SCOLASTICA GLIR Gruppo di Lavoro Interistituzionale Regionale Composizione: un dirigente dell USR, rappresentanti delle Regioni, degli Enti Locali e delle associazioni delle persone con disabilità Compiti: Consulenza e proposta all USR per la definizione degli accordi di programma con particolare riferimento alla continuità delle azioni sul territorio, all orientamento e ai percorsi integrati scuolaterritorio-lavoro Supporto ai GIT Supporto alle rete di scuola per la progettazione e la realizzazione dei Piani di Formazione in servizio per il personale delle scuola GIT Gruppo per l Inclusione Territoriale Composizione: un dirigente tecnico o scolastico che lo presiede, 3 dirigenti scolastici dell ambito territoriale, 2 docenti per la scuola dell infanzia e per il primo ciclo di istruzione e 1 per il secondo ciclo di istruzione nominati con decreto dell USR Compiti: Valuta e verifica le proposte di quantificazione delle risorse di sostegno didattico Formula proposte d assegnazione delle risorse di sostegno all USR Per lo svolgimento di ulteriori compito di consultazione e programmazione il GIT è integrati dalle associazioni rappresentative delle persone con disabilità e dagli Enti Locali e dalle Aziende Sanitarie GLI Gruppo di Lavoro per l Inclusione Composizione: docenti curricolari, docenti di sostegno e, eventualmente da personale ATA nonché da specialisti dell Azienda Sanitaria Locale. Nominato e presieduto dal dirigente scolastico Compiti: Supportare il Collegio Docenti nella definizione e realizzazione del PAI nonché i docenti contitolari ed i Consigli di Classe nell attuazione dei PEI. In sede di definizione e attuazione del Piano di Inclusione il GLI si avvale delle associazioni delle persone con disabilità e si avvale della consulenza degli studenti. Collabora con le Istituzioni presenti sul territorio
14 ASSEGNAZIONE DELLE RISORSE PER IL SOSTEGNO DIDATTICO Il Dirigente Scolastico sentito il GLI e sulla base dei PEI propone al GIT la quantificazione dei posti di sostegno Il GIT sulla base del Piano di Inclusione, dei Profili di funzionamento, dei PEI dei Progetti Individuali verifica la quantificazione delle risorse e formula una proposta all USR L USR assegna le risorse nell ambito dell organico dell autonomia per i posti di sostegno
15 CONTINUITA DEL PROGETTO EDUCATIVO CONTINUITA EDUCATIVO-DICATTICA DEL DOCENTE DI SOSTEGNO In sede di conferimento delle supplenze, il D.S., su richiesta della famiglia e nell interesse dell alunno, PROPONE ai docenti (precari) un ulteriore contratto (fatte salve specifiche condizioni, fra cui quanto stabilito dall art. 1, c. 131, della L. 107/15, cioè che i contratti di lavoro a tempo determinato stipulati con il personale docente non possono superare la durata complessiva di trentasei mesi, anche non continuativi) LA PROPOSTA RIGUARDA SOLTANTO IL DOCENTE DI SOSTEGNO Per impedire il cambio dei docenti in corso d anno, il decreto recupera una norma del 1994 in cui viene stabilito che non si può spostare il personale scolastico dopo il ventesimo giorno dall inizio dell anno scolastico (art. 461 del D.L.vo 297/94)
16 INCARICO MISTO La continuità educativa e didattica è garantita dal personale della scuola, dal PAI e dal PEI. Il Dirigente Scolastico potrà proporre ai docenti specializzati dell organico dell autonomia l utilizzo: di una parte dell orario di servizio su posto di sostegno di una parte dell orario di servizio su disciplina o posto comune
17 FORMAZIONE INIZIALE DEI DOCENTI DI SOSTEGNO INFANZIA/PRIMARIA Accedono al corso esclusivamente gli aspiranti in possesso della laurea in Scienze della Formazione Primaria che abbiano acquisito ulteriori 60 crediti formativi universitari relativi alle didattiche dell inclusione oltre a quelle già previsti nel corso di laurea Corso di specializzazione in pedagogia e didattica speciale per le attività di sostegno didattico e l inclusione scolastica E annuale e prevede l acquisizione di 60 crediti formativi universitari, comprensivi di almeno 300 ore di tirocinio, pari a 12 crediti formativi universitari E attivato presso le Università autorizzate dal MIUR ed è programmato a livello nazionale sempre dal MIUR L accesso al corso richiede il superamento di una prova predisposta dall Università Positiva conclusione del corso di specializzazione è titolo per l insegnamento sui posti di sostegno della scuola dell infanzia e primaria
18 FORMAZIONE INIZIALE DEI DOCENTI DI SOSTEGNO SCUOLA SECONDARIA Accedono al corso esclusivamente gli aspiranti che abbiano superato il concorso. Per accedere al concorso bisogna essere in possesso: della laurea magistrale o titolo equipollente, aver acquisito 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche FORMAZIONE INIZIALE E TIROCINIO E triennale e prevede l acquisizione di 24 crediti formativi universitari, E attivato presso le Università autorizzate dal MIUR L accesso al corso richiede il superamento di una prova predisposta dall Università Positiva conclusione del corso di specializzazione è titolo per l insegnamento sui posti di sostegno della scuola secondaria
19 FORMAZIONE IN SERVIZIO Inserimento nel Piano di Formazione di attività formative su metodologie e didattiche inclusive coerenti con i Piani Individualizzati Coinvolgimento del personale ATA per sviluppare competenze sugli aspetti organizzativi, educativorelazionali e sull assistenza di base Il MIUR definisce le modalità della formazione in ingresso e in servizio dei Dirigenti Scolastici sugli aspetti pedagogici, organizzativi e gestionali, giuridici e didattici dell inclusione scolastica
20 ISTRUZIONE DOMICILIARE Le Istituzioni Scolastiche, in collaborazione con l USR, gli Enti Locali e l ASL, individuano azioni per garantire il diritto all istruzione agli studenti per i quali sia accertata l impossibilità della frequenza scolastica per un periodo non inferiore a 30 giorni di lezione, anche non continuativi, a causa di gravi patologie certificate, anche attraverso progetti che possono avvalersi dell uso delle nuove tecnologie.
21 COSA CAMBIA DAL 1 GENNAIO 2019 DOCUMENTAZIONE PROFILO DI FUNZIONAMENTO PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO INDIVIDUALE COMMISSIONE MEDICA COMMISSIONE ETA EVOLUTIVA ASSEGNAZIONE ORE SOSTEGNO NUOVO ITER CON NUOVI SOGGETTI
22 COSA CAMBIERA IN SEGUITO FORMAZIONE INIZIALE (scuola dell infanzia e primaria) Piano studi corso specializzazione sostegno Piano di studi Scienze formazione primaria (?) Il Decreto non indica entro quanto tempo saranno modificati i piani di studio e le modalità per l acquisizione dei 60 CFU
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