SERVIZIO DI PROGETTAZIONE PRELIMINARE PER LA REALIZZAZIONE DI UNA PALESTRA ALL INTERNO DELLA RESIDENZA UNIVERSITARIA XXIV MAGGIO NELLA SEDE DI SIENA

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2 Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana SERVIZIO DI PROGETTAZIONE PRELIMINARE PER LA REALIZZAZIONE DI UNA PALESTRA ALL INTERNO DELLA RESIDENZA UNIVERSITARIA XXIV MAGGIO NELLA SEDE DI SIENA PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEI PIANI DI Generalità SICUREZZA E CORDINAMENTO (Art. 18 D.P.R. 554/1994, Art.1 allegato XXI D. lgs.163/06) Come previsto dall art.100 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n.81 e s.m.i, il Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) sarà costituito da una relazione tecnica e da prescrizioni operative, correlate alla tipologia dell intervento da farsi ed alle fasi lavorative richieste per l esecuzione dell opera. Tale elaborato avrà il compito principale di esprimere le migliori soluzioni progettuali ed organizzative in grado di eliminare o ridurre alla fonte i fattori di rischio derivanti dall esecuzione delle attività lavorative. Le scelte progettuali saranno effettuate nel campo delle tecniche costruttive, dei materiali da impiegare e delle tecnologie da adottare; quelle organizzative saranno effettuate nel campo della pianificazione spazio-temporale delle diverse attività lavorative., Descizione dell area di cantiere e del contesto in cui è collocato Le aree oggetto di cantiere sono ubicate al piano terreno dell edificio con numerose aperture sulla strada e sul piazzale antistante. La strada che conduce al piazzale è ampia ed agevole, pur essendo secondaria e a scarso scorrimento di traffico. Il piazzale antistante consente spazi di manovra e aree si sosta temporanea per i mezzi di cantiere e si può prevedere un area di stoccaggio (da delimitare e segnalare adeguatamente), dove può trovar posto la betoniera. L area interna dove si svolgeranno le lavorazioni è ampia e libera, pertanto è possibile prevedere una successione temporale delle attività senza particolari sovrapposizioni spaziotemporali. Occorre prevedere una compartimentazione interna per tutta la durata dei lavori, in modo da non creare interferenze con le attività normali della residenza universitaria che si svolgono agli altri piani.

3 Descizione sintetica dell opera L intervento prevede la demolizione/rimozione delle interpareti esistenti, la realizzazione di pareti e controsoffitti in cartongesso, la realizzazione di nuovi servizi igienici oltre ad una revisione e integrazione generale degli impianti. Si tratta quindi di interventi a medio/basso rischio con impiego di attrezzature e apprestamenti di tipo comune. Misure generali di prevenzione e protezione L organizzazione di cantiere sarà coordinata in funzione dell avanzamento del cantiere stesso. Le regole disciplinari per il personale per la regolamentazione degli accessi e della circolazione dei mezzi e l impiego dei DPI saranno regolamentate dai coordinatori. Servizi igienico assistenziali I necessari servizi igienico assistenziali saranno messi a disposizione dalle strutture oggetto dell intervento. Cartellonistica e segnaletica di cantiere All ingresso del cantiere sarà apposta idonea cartellonistica e segnaletica di sicurezza di avvertimento. Cartelli di divieto Caratteristiche intrinseche: forma rotonda pittogramma nero su fondo bianco; bordo e banda (verso il basso da sinistra a destra lungo il simbolo, con un'inclinazione di 45 ) rossi (il rosso deve coprire almeno il 35% della superficie del cartello). Vietato fumare Vietato fumare o usare fiamme libere Vietato ai pedoni Divieto di spegnere con acqua Acqua non potabile Divieto d accesso alle persone non autorizzate Vietato ai carrelli di movimentazione Non toccare

4 Cartelli di avvertimento Caratteristiche intrinseche: forma triangolare pittogramma nero su fondo giallo, bordo nero (il giallo deve coprire almeno il 50% della superficie del cartello). Pericolo generico Carichi sospesi Carrelli di movimentazione Tensione elettrica pericolosa Cartelli di prescrizione Caratteristiche intrinseche: forma rotonda pittogramma bianco su fondo azzurro (l'azzurro deve coprire almeno il 50% della superficie del cartello). Protezione obbligatoria degli Casco di protezione obbligatorio Protezione obbligatoria dell udito Protezione obbligatoria delle vie Calzature di sicurezza obbligatorie Guanti di protezione obbligatori Protezione obbligatoria del corpo Protezione obbligatoria del viso Protezione individuale obbligatoria contro le cadute Passaggio obbligatorio per i pedoni Obbligo generico (con eventuale cartello

5 Cartelli di salvataggio Caratteristiche intrinseche: forma quadrata o rettangolare, pittogramma bianco su fondo verde (il verde deve coprire almeno il 50% della superficie del cartello). Percorso/Uscita d emergenza Direzione da seguire (Segnali di informazione addizionali ai pannelli che seguono) Cartelli per le attrezzature antincendio Caratteristiche intrinseche: forma quadrata o rettangolare, pittogramma bianco su fondo rosso (il rosso deve coprire almeno il 50% della superficie del cartello). Lancia antincendio Scala Estintore Telefono per gli interventi antincendio Direzione da seguire (Cartello da aggiungere a quelli che precedono) Servizi sanitari e pronto intervento Sarà prevista una cassetta di pronto soccorso contenente I presidi sanitari indispensabili per le prime cure ai lavoratori feriti o colpiti da malore improvviso. Esercizio delle macchine Tutti i mezzi e le attrezzature saranno utilizzati e mantenuti secondo le istruzioni fornite dal fabbricante e sottoposte alle verifiche della normativa vigente al fine di controllarne l efficienza e le condizioni nel corso del tempo. Le modalità di esercizio delle macchine saranno oggetto di specifiche istruzioni, notificate al personale addetto precedentemente identificato e a quello eventualmente coinvolto, anche a mezzo di avvisi affissi in cantiere.

6 Informazione e formazione Tutti I lavoratori saranno informati siu rischi principali della loro attività attraverso una specifica attività di informazione-formazione promossa ed attuata dall impresa con l eventuale ausilio degli organismi paritetici. Saranno effettuate con cadenza periodica riunioni di cantiere con particolare riferimento alla gestione della sicurezza. Attività di coordinamento L impresa sarà tenuta a comunicare il nominativo del proprio responsabile della sicurezza, nominato ai sensi del D. lgs 9 Aprile 2008, n.81, che costituirà il referente durante il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione. Prima dell inizio di qualsiasi attività lavorativa, il Coordinatore organizzerà un incontro a cui parteciperanno i responsabili e tutte le maestranze di cui si prevede la presenza per informare sui rischi e sui contenuti del Piano di Sicurezza e coordinamento. Dispositivi di protezione individuale I mezzi personali di protezione avranno I necessari requisiti di resistenza e idoneità e saranno mantenuti in buono stato di conservazione. Tutti I dispositivi devono essere muniti di contrassegno CE, comprovante l avvenuta certificazione da parte del produttore. SCHEDA - USO DEI DPI IN EDILIZIA PROTEZIONE DELLA TESTA ELMETTI, CASCHI Lavori sopra, sotto od in prossimità di impalcature e posti di lavoro sopraelevati, montaggio e smontaggio armature, installazione e posa in opera di ponteggi,demolizioni; lavori in altezza anche su piloni, in grandi serbatoi e condotte;lavori in fossati, trincee o pozzi; lavori in terra e roccia; lavori in ascensori e montacarichi, apparecchi di sollevamento, gru. SITUAZIONI PERICOLOSE PER LE QUALI OCCORRE UTILIZZARE IL CASCO Urti, colpi, impatti, caduta di materiali dall'alto. SCELTA DEL CASCO IN FUNZIONE DELL'ATTIVITÀ LAVORATIVA Deve essere robusto, con una bardatura interna morbida ed atta ad assorbire gli urti, inoltre deve essere leggero, ben aerato per essere tollerato anche per tempi lunghi. PROTEZIONE DEGLI OCCHI La bardatura deve essere registrabile e dotata di una fascia posta sotto la nuca che impedisca al casco di cadere con gli spostamenti della testa. Deve essere compatibile con l'utilizzo di altri dispositivi di protezione individuale, permettendo, ad esempio, l'installazione di schermi, maschere o cuffie di protezione. I caschi devono riportare la marcatura CE. OCCHIALI A STANGHETTA Limitati lavori di molatura o scalpellatura SITUAZIONI PERICOLOSE PER LE QUALI OCCORRE UTILIZZARE GLI OCCHIALI O GLI SCHERMI Radiazioni non ionizzanti, getti, schizzi, polveri, fibre.

7 SCELTA DEL DISPOSITIVO IN FUNZIONE DELL'ATTIVITÀ LAVORATIVA L'uso di occhiali o di schermi è obbligatorio quando si eseguono lavorazioni che possono produrre radiazioni, proiezione di schegge o di scintille. Le lesioni possono essere: meccaniche: schegge, trucioli, aria compressa, urti accidentali; ottiche: irradiazione ultravioletta, luce intensa, raggi laser; termiche: liquidi caldi, corpi caldi. Gli occhiali devono avere le schermature laterali. Gli addetti all'attività di saldatura ssiacetilenica o elettrica devono fare uso di occhiali o schermi atti a filtrare i raggi UV (ultravioletti) e IR (infrarossi) che possono produrre lesioni alla cornea, al cristallino e, in alcuni casi, alla retina. Le lenti degli occhiali devono essere realizzate in vetro o in policarbonato e riportare la marcatura CE. VISIERE Lavorazioni che comportano la proiezione di schegge ad alta velocità in grado di provocare lesioni al viso;manipolazione di sostanze irritanti per la cute e/o corrosive;sabbiatura SITUAZIONI PERICOLOSE PER LE QUALI OCCORRE UTILIZZARE GLI OCCHIALI O GLI SCHERMI Radiazioni non ionizzanti, getti, schizzi, polveri, fibre. SCELTA DEL DISPOSITIVO IN FUNZIONE DELL'ATTIVITÀ LAVORATIVA L'uso di occhiali o di schermi è obbligatorio quando si eseguono lavorazioni che possono produrre radiazioni, proiezione di schegge o di scintille. Le lesioni possono essere: meccaniche: schegge, trucioli, aria compressa, urti accidentali; ottiche: irradiazione ultravioletta, luce intensa, raggi laser; termiche: liquidi caldi, corpi caldi. Gli occhiali devono avere le schermature laterali. Gli addetti all'attività di saldatura ossiacetilenica o elettrica devono fare uso di occhiali o schermi atti a filtrare i raggi UV (ultravioletti) e IR (infrarossi) che possono produrre lesioni alla cornea, al cristallino e, in alcuni casi, alla retina. Le lenti degli occhiali devono essere realizzate in vetro o in policarbonato e riportare la marcatura CE. MASCHERE PER SALDATURA Saldatura ad arco elettrico con tecnologie speciali SITUAZIONI PERICOLOSE PER LE QUALI OCCORRE UTILIZZARE GLI OCCHIALI O GLI SCHERMI Radiazioni non ionizzanti, getti, schizzi, polveri, fibre. SCELTA DEL DISPOSITIVO IN FUNZIONE DELL'ATTIVITÀ LAVORATIVA L'uso di occhiali o di schermi è obbligatorio quando si eseguono lavorazioni che possono produrre radiazioni, proiezione di schegge o di scintille. Le lesioni possono essere:

8 meccaniche: schegge, trucioli, aria compressa, urti accidentali; ottiche: irradiazione ultravioletta, luce intensa, raggi laser; termiche: liquidi caldi, corpi caldi. Gli occhiali devono avere le schermature laterali. Gli addetti all'attività di saldatura ossiacetilenica o elettrica devono fare uso di occhiali o schermi atti a filtrare i raggi UV (ultravioletti) e IR (infrarossi) che possono produrre lesioni alla cornea, al cristallino e, in alcuni casi, alla retina. Le lenti degli occhiali devono essere realizzate in vetro o in policarbonato e riportare la marcatura CE. PROTEZIONE DELLE MANI GUANTI AD ELEVATA RESISTENZA MECCANICA Manipolazione di oggetti con spigoli vivi, quali materiali in ferro (tondini per armature ecc.) SITUAZIONI PERICOLOSE PER LE QUALI OCCORRE UTILIZZARE I GUANTI Punture, tagli, abrasioni, vibrazioni, getti, schizzi, catrame, amianto, oli minerali e derivati, calore, freddo, elettrici. SCELTA DEI GUANTI IN FUNZIONE DELL'ATTIVITÀ LAVORATIVA I guanti servono per proteggere le mani contro i rischi per contatto con materiali o con sostanze nocive per la pelle, pertanto devono essere scelti secondo le lavorazioni in atto. Guanti in tela rinforzata per uso generale: resistenti a tagli, abrasioni, strappi, perforazioni, al grasso e all'olio. Uso: maneggio di materiali da costruzione, mattoni, piastrelle, legname, ferro. Guanti di gomma per lavori con solventi e prodotti caustici: resistenti ai solventi, prodotti caustici e chimici. Uso: verniciatura a mano o a spruzzo, manipolazioni varie di prodotti chimici. Guanti adatti al maneggio di catrame, oli, acidi e solventi: resistenti alla perforazione, taglio e abrasione, impermeabili e resistenti ai prodotti chimici. Uso: maneggio di prodotti chimici, oli disarmanti, lavorazioni con prodotti contenenti catrame Guanti antivibranti: atti ad assorbire le vibrazioni con doppio spessore sul palmo, imbottitura, chiusura di velcro e resistenti al taglio, strappi e perforazioni. Uso: lavori con martelli demolitori elettrici e pneumatici, con vibratori ad immersione e tavole vibranti. Guanti per elettricisti: dielettrici e resistenti a tagli, abrasioni e strappi. Uso: lavori su parti in tensione limitatamente ai valori indicati per il tipo. Guanti di protezione contro il calore: resistenti a temperature elevate, all'abrasione, strappi e tagli. Uso: lavori di saldatura o di manipolazione di prodotti caldi. Guanti di protezione contro il freddo: resistenti a temperature basse, al taglio, strappi, perforazione. Uso: movimentazione e lavorazione manuale di materiali metallici nella stagione invernale. GUANTI RESISTENTI ANTIVIBRAZIONI Uso di martelli pneumatici in grado di trasmettere vibrazioni alle mani SITUAZIONI PERICOLOSE PER LE QUALI OCCORRE UTILIZZARE I GUANTI Punture, tagli, abrasioni, vibrazioni, getti, schizzi, catrame, amianto, oli minerali e derivati, calore, freddo, elettrici. SCELTA DEI GUANTI IN FUNZIONE DELL'ATTIVITÀ LAVORATIVA I guanti servono per proteggere le mani contro i rischi per contatto con materiali o con sostanze nocive per la pelle, pertanto devono essere scelti secondo le lavorazioni in atto.

9 Guanti in tela rinforzata per uso generale: resistenti a tagli, abrasioni, strappi, perforazioni, al grasso e all'olio. Uso: maneggio di materiali da costruzione, mattoni, piastrelle, legname, ferro. Guanti di gomma per lavori con solventi e prodotti caustici: resistenti ai solventi, prodotti caustici e chimici. Uso: verniciatura a mano o a spruzzo, manipolazioni varie di prodotti chimici. Guanti adatti al maneggio di catrame, oli, acidi e solventi: resistenti alla perforazione, taglio e abrasione, impermeabili e resistenti ai prodotti chimici. Uso: maneggio di prodotti chimici, oli disarmanti, lavorazioni con prodotti contenenti catrame Guanti antivibranti: atti ad assorbire le vibrazioni con doppio spessore sul palmo, imbottitura, chiusura di velcro e resistenti al taglio, strappi e perforazioni. Uso: lavori con martelli demolitori elettrici e pneumatici, con vibratori ad immersione e tavole vibranti. Guanti per elettricisti: dielettrici e resistenti a tagli, abrasioni e strappi. Uso: lavori su parti in tensione limitatamente ai valori indicati per il tipo. Guanti di protezione contro il calore: resistenti a temperature elevate, all'abrasione, strappi e tagli. Uso: lavori di saldatura o di manipolazione di prodotti caldi. Guanti di protezione contro il freddo: resistenti a temperature basse, al taglio, strappi, perforazione. Uso: movimentazione e lavorazione manuale di materiali metallici nella stagione invernale PROTEZIONE DEI PIEDI SCARPE DI SICUREZZA CON SUOLA IMPERFORABILE Lavori edili, in aree di deposito, sui tetti, su impalcature, demolizioni, lavori stradali SITUAZIONI PERICOLOSE PER LE QUALI OCCORRE UTILIZZARE LE CALZATURE DI SICUREZZA Urti, colpi, impatti e compressioni, punture, tagli e abrasioni, calore, fiamme, freddo. SCELTA DELLE CALZATURE IN FUNZIONE DELL'ATTIVITÀ LAVORATIVA - Scarpe di sicurezza con suola imperforabile e puntale di protezione ed a slacciamento rapido: scavi, demolizioni, lavori di carpenteria, movimentazione dei materiali, lavorazione del ferro, posa di elementi prefabbricati, serramenti, servizi sanitari, ringhiere, murature, tavolati e per qualsiasi altra attività durante la quale vi sia pericolo di perforazione o schiacciamento dei piedi. Scarpe di sicurezza con soletta interna termoisolante: attività con elementi molto caldi e nella stagione fredda. Scarpe di sicurezza con suola antisdrucciolevole: attività su coperture a falde inclinate. Stivali alti di gomma: attività in zone acquitrinose, negli scavi invasi da acqua, durante i getti orizzontali, in prossimità degli impianti di betonaggio e simili. SCARPE DI SICUREZZA SENZA SUOLA IMPERFORABILE Lavori su strutture a grande altezza, piloni, torri, ascensori e montacarichi, grandi contenitori e condotte, gru, movimentazione e stoccaggio SITUAZIONI PERICOLOSE PER LE QUALI OCCORRE UTILIZZARE LE CALZATURE DI SICUREZZA Urti, colpi, impatti e compressioni, punture, tagli e abrasioni, calore, fiamme, freddo. SCELTA DELLE CALZATURE IN FUNZIONE DELL'ATTIVITÀ LAVORATIVA - Scarpe di sicurezza con suola imperforabile e puntale di protezione ed a slacciamento

10 rapido: scavi, demolizioni, lavori di carpenteria, movimentazione dei materiali, lavorazione del ferro, posa di elementi prefabbricati, serramenti, servizi sanitari, ringhiere, murature, tavolati e per qualsiasi altra attività durante la quale vi sia pericolo di perforazione o schiacciamento dei piedi. Scarpe di sicurezza con soletta interna termoisolante: attività con elementi molto caldi e nella stagione fredda. Scarpe di sicurezza con suola antisdrucciolevole: attività su coperture a falde inclinate. Stivali alti di gomma: attività in zone acquitrinose, negli scavi invasi da acqua, durante i getti orizzontali, in prossimità degli impianti di betonaggio e simili. PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE MASCHERE, SEMIMASCHERE O FACCIALI FILTRANTI (DA SCEGLIERE IN BASE AGLI SPECIFICI RISCHI) Lavori in cui si producano polveri,fibre o in cui si sviluppano gas o vapori SITUAZIONI PERICOLOSE PER LE QUALI OCCORRE UTILIZZARE LA MASCHERA ANTIPOLVERE O L'APPARECCHIO FILTRANTE O ISOLANTE Polveri, fibre, fumi, nebbie, gas, vapori, catrame, fumo, amianto. SCELTA DELLA MASCHERA IN FUNZIONE DELL'ATTIVITÀ LAVORATIVA Per la protezione contro gli inquinanti si possono adottare: maschere antipolvere monouso: per polveri e fibre; respiratori semifacciali dotati di filtro: per vapori, gas nebbie, fumi, polveri e fibre; respiratori semifacciali a doppio filtro sostituibile: per gas, vapori, polveri; apparecchi respiratori a mandata d'aria: per verniciature a spruzzo, sabbiature, per lavori entro pozzi, fognature e cisterne ed ovunque non vi sia certezza di normale respirabilità. La scelta della protezione deve essere fatta stabilendo preventivamente la natura del rischio. Le maschere devono riportare la marcatura CE. PROTEZIONE DELL'UDITO CUFFIE O TAPPI AURICOLARI Uso di utensili pneumatici o comunque rumorosi quali flessibili, martelli pneumatici ecc. SITUAZIONI PERICOLOSE PER LE QUALI OCCORRE UTILIZZARE I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PER L'UDITO Rumore. SCELTA DEGLI OTOPROTETTORI IN FUNZIONE DELL'ATTIVITÀ LAVORATIVA L'otoprotettore deve assorbire le frequenze sonore dannose per l'udito ma non quelle utili per la comunicazione e per la percezione dei pericoli. La scelta del mezzo di protezione deve tenere conto della praticità d'uso e della

11 PROTEZIONI PARTICOLARI tollerabilità individuale. Gli otoprotettori devono riportare la marcatura CE. GIUBBOTTI AD ALTA VISIBILITA' CON STRISCE RIFLETTENTI Lavori notturni o in condizioni di scarsa visibilità, sempre nei cantieri stradali SITUAZIONI PERICOLOSE PER LE QUALI OCCORRE UTILIZZARE IL DISPOSITIVO DI PROTEZIONE ANTICADUTA Cadute dall'alto. Gesti convenzionali da utilizzare Premessa: La serie dei gesti convenzionali che si riporta di seguito non pregiudica la possibilità di impiego di altri sistemi di codici applicabili a livello comunitario, in particolare in certi settori nei quali si usino le stesse manovre. Significato Descrizione Figura A. Gesti generali INIZIO Attenzione Presa di comando Le due braccia sono aperte in senso orizzontale, le palme delle mani rivolte in avanti ALT Interruzione Fine del movimento Il braccio destro è teso verso l'alto, con la palma della mano destra rivolta in avanti FINE delle operazioni Le due mani sono giunte all'altezza del petto B. Movimenti verticali SOLLEVARE Il braccio destro, teso verso l'alto, con la palma della mano destra rivolta in avanti, descrive lentamente un cerchio

12 ABBASSARE Il braccio destro, teso verso il basso, con la palma della mano destra rivolta verso il corpo, descrive lentamente un cerchio DISTANZA VERTICALE Le mani indicano la distanza Significato Descrizione Figura C. Movimenti orizzontali AVANZARE Entrambe le braccia sono ripiegate, le palme delle mani rivolte all'indietro; gli avambracci compiono movimenti lenti in direzione del corpo RETROCEDERE Entrambe le braccia piegate, le palme delle mani rivolte in avanti; gli avambracci compiono movimenti lenti che s'allontanano dal corpo A DESTRA rispetto al segnalatore Il braccio destro, teso più o meno lungo l'orizzontale, con la palma della mano destra rivolta verso il basso, compie piccoli movimenti lenti nella direzione A SINISTRA rispetto al segnalatore Il braccio sinistro, teso più o meno in orizzontale, con la palma della mano sinistra rivolta verso il basso, compie piccoli movimenti lenti nella direzione

13 DISTANZA ORIZZONTALE Le mani indicano la distanza D. Pericolo PERICOLO Alt o arresto di emergenza Entrambe le braccia tese verso l'alto; le palme delle mani rivolte in avanti MOVIMENTO RAPIDO I gesti convenzionali utilizzati per indicare i movimenti sono effettuati con maggiore rapidità MOVIMENTO LENTO I gesti convenzionali utilizzati per indicare i movimenti sono effettuati molto lentamente

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