Aggiornamenti in merito alla trasformazione delle IPAB in ASP
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- Alessio Piccinini
- 8 anni fa
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1 Dopo molti progetti di legge e ad oltre 20 anni dal DPR 616 del 1977, è stata emanata la legge quadro sul sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali (L.. 328/2000). In questo contesto si è sancito ufficialmente il ruolo istituzionale delle ex Ipab nel ambito del cosiddetto terzo settore di cui le stesse divengono elementi attivi e parte costitutiva della rete regionale dei servizi sociali. La delega al governo in materia di riordinamento del sistema delle Ipab, contenuta nella L. 328/2000, è stata esercitata col D. Lgs. 207/2001 con il quale viene definitivamente abrogato il modello della vecchia legge Crispi del 1890, caratterizzato dalla concezione dell assistenza sociale in termini di beneficienza e dalla discrezionalità degli interventi, per sostituirlo con il nuovo impianto normativo, fondato sul principio costituzionale che l assistenza è diritto del cittadino a fruire dei servizi sociali aventi un determinato standard qualitativo, nel rispetto dei parametri di accesso fissati dalle singole autorità competenti. Le ex Ipab entrano a pieno titolo nel meccanismo produttivo ed erogativo dell assistenza, a livello regionale, mediante il ricorso ai modelli gestionali ed organizzativi di stampo aziendalistico, sia mantenendo la natura giuridica di diritto pubblico (aziende pubbliche di servizi alla persona, ASP), che trasformandosi nei più flessibili schemi privatistici, maggiormente orientati al mercato del terzo settore e svincolati dai più restringenti limiti sui controlli. 76
2 Due possibili modelli evolutivi delle ex Ipab: 1) Azienda pubblica di servizi alla persona (ASP) 2) Persone giuridiche di diritto privato (associazioni o fondazioni riconosciute) Il primo modello permette la conservazione della personalità giuridica di diritto pubblico e quindi si soggiace a tutte le forme di regolamentazione, controllo e vigilanza che saranno previste dalla legge regionale attuativa per i soggetti che si avvalgono dei poteri pubblicistici e che entrano a pieno titolo nella programmazione e gestione della rete di servizi ed interventi nel campo socioassistenziale. Con l secondo ci si trasforma invece in soggetti di diritto privato, beneficiando della maggiore flessibilità connessa a questi modelli ed ai conseguenti regimi contabile, fiscale e patrimoniale ad essi riconducibili. Il decreto di riordino fissa una serie di materie ed adempimenti attuativi la cui competenza viene attribuita alle regioni, che vi devono provvedere con la propria legge. Dalla data di entrata in vigore della legge regionale cesserà il regime transitorio di cui all art. 21 del Decreto e quindi la vigenza di tutte le disposizioni nazionali e regionali preesistenti in materia di Ipab. Esempio della Regione Toscana Legge n. 43 del
3 I principi fondamentali L. 43/2004 e il nuovo ruolo dei comuni La L.R. 43/2004, all art. 1, c. 2, disciplina tutti i procedimenti per l accertamento dei requisiti riguardanti la trasformazione in aziende pubbliche di servizi alla persona ovvero in persone giuridiche di diritto provato, nonché i conseguenti procedimenti di trasformazione delle Ipab esistenti e prevede l estinzione di quelle che non possono essere trasformate. Aspetti fondamentali disciplinati dalla legge: Procedimento di trasformazione delle Ipab (artt. 2-7) Piano di adeguamento (art. 8) Estinzione delle Ipab (artt e 30) Nuovo ruolo dei comuni nei confronti delle ASP (artt ) Aspetti gestionali e di governance delle ASP (artt e 24-27) Organi di controllo ed incompatibilità/ineleggibilità (artt ) Fusioni, trasformazioni (artt ) 78
4 La legge regionale pone in capo alle esistenti IPAB l obbligo di trasformazione in una delle due figure giuridiche individuate dal D. Lgs. 207/2001, nel rispetto dei principi statuari e dalle tavole di fondazione, pena l estinzione di diritto e la successiva devoluzione del patrimonio ad altra IPAB del territorio comunale che svolga attività analoga o similare ovvero, in assenza, al Comune ove la stessa ha sede legale. La trasformazione in azienda pubblica di servizi consente l inserimento della ex IPAB, a pieno titolo e quale parte integrante nel sistema regionale integrato dei servizi e degli interventi sociali e la vede quale soggetto attivo nel contesto della programmazione della zona sociosanitaria di riferimento. La ASP deve assicurare il rispetto degli standard qualitativi sui servizi e ottimizzare, con l uso di risorse proprie, il rapporto qualità/costo nella produzione ed erogazione dei predetti servizi. Le ASP sono governate da un sistema di formazione interna così costituita: Lo Statuto che, tenendo conto delle originarie finalità dei fondatori, ne disciplina i principi fondamentali e le regole basilari di funzionamento, nel rispetto delle norme generali statali e della L.R. di riferimento, la 79
5 composizione degli Organi di governo e le loro attribuzioni e poteri, nonché i criteri e le modalità per la loro nomina e sostituzione; Il Regolamento di Organizzazione, che disciplina l articolazione interna della struttura organizzativa, requisiti e modalità di reclutamento del personale, compensi degli organi di governo e funzioni e ruoli organizzativi in generale; Il Regolamento di contabilità, che disciplina il superamento dei metodi di contabilità finanziaria, a beneficio dell adozione della contabilità integrata economico-finanziaria e dei collegati sistemi di contabilità analiticogestionale, organizzati per centri di costo e di responsabilità, oltre che le forme di funzionamento dell organo di revisione e del servizio economico-finanziario on genere. La L.R. ridisegna in maniera rivoluzionaria il ruolo dei Comuni nell ambito delle funzioni di vigilanza e controllo sulle ex IPAB trasformate in ASP. È un ruolo strategico, sia nella prima fase di trasformazione delle ex IPAB che in quella successiva di controllo sull attività di funzionamento, compreso il controllo, anche sostitutivo, sugli Organi di governo. Il nuovo ruolo dei Comuni disegnato dalla L.R. di riforma si palesa con una valenza del tutto rinnovata rispetto al passato a la cui portata appare di rilevante strategicità. 80
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