I.C. Circonvallazione Tuscolana a.s. 2014/15. Piano Annuale per l Inclusione

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1 Scuola I.C. Circonvallazione Tuscolana a.s. 2014/15 Piano Annuale per l Incluone Parte I anali dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 35 minorati vista 2 minorati udito 1 Pcofici disturbi evolutivi specifici DSA 30 ADHD/DOP 4 Borderline cognitivo - Altro - 3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico 10 Linguistico-culturale 20 Disagio comportamentale/relazionale 10 Altro Totali 152 % su popolazione scolastica 12,87% N PEI redatti dai GLHO 43 N di PDP redatti dai Congli di classe in presenza di certificazione sanitaria 26 N di PDP redatti dai Congli di classe in assenza di certificazione sanitaria 24 B. Risorse profesonali specifiche Prevalentemente utilizzate in Sì / No Insegnanti di sostegno AEC Asstenti alla comunicazione Funzioni strumentali / coordinamento Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Pcopedagogisti e affini esterni/interni Docenti tutor/mentor Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (clas aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (clas aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (clas aperte, laboratori protetti, ecc.) 1

2 C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso Sì / No D. Coinvolgimento personale ATA Coordinatori di classe e mili Docenti con specifica formazione E. Coinvolgimento famiglie F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla curezza. Rapporti con CTS / CTI G. Rapporti con privato sociale e volontariato H. Formazione docenti Altri docenti Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica incluva Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica incluva Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica incluva Asstenza alunni disabili Progetti di incluone / laboratori integrati Informazione /formazione su genitorialità e pcopedagogia dell età evolutiva Coinvolgimento in progetti di incluone Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e mili Procedure condivise di intervento sulla disabilità Procedure condivise di intervento su disagio e mili Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di ngola scuola Rapporti con CTS / CTI Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di ngola scuola Progetti a livello di reti di scuole Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica incluva Didattica interculturale / italiano L2 Pcologia e pcopatologia dell età evolutiva (compre DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali ) Sinte dei punti di forza e di criticità rilevati*: no no no no 2

3 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento incluvo Posbilità di strutturare percor specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con pras incluve Organizzazione dei diver tipi di sostegno presenti all interno della scuola Organizzazione dei diver tipi di sostegno presenti all esterno della scuola, in rapporto ai diver servizi estenti Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare x alle decioni che riguardano l organizzazione delle attività educative Sviluppo di un curricolo attento alle divertà e alla promozione di percor formativi incluvi Valorizzazione delle risorse estenti Acquizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di incluone Attenzione dedicata alle fa di tranzione che scandiscono l ingresso nel stema scolastico, la continuità tra i diver ordini di scuola e il succesvo inserimento lavorativo * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltismo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di incluvità dei stemi scolastici x x x x x x x x x 3

4 Parte II Obiettivi di incremento dell incluvità proposti per il prosmo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento incluvo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Premessa Incluone distingue da integrazione per il suo grado di pervavità. L integrazione investe prioritariamente il soggetto in difficoltà e molto meno il contesto. Incluone gnifica invece progettare, osa fare in modo che ciascuna persona abbia la posbilità di esercitare diritti e doveri. L incluone interviene sul contesto oltre che sul soggetto, in altri termini, l incluvità implica l abbattimento di quelli che vengono chiamati ostacoli all apprendimento e alla partecipazione. Una scuola incluva deve progettare se stessa per essere aperta a tutti; ne consegue che l incluvità non è uno status ma un processo in continuo divenire. Integrazione È una tuazione. Ha un approccio compensatorio. Si riferisce escluvamente all ambito educativo. Guarda al ngolo. Interviene prima sul soggetto e poi sul contesto. Incluone E un processo. Si riferisce alla globalità delle sfere educativa, sociale e politica. Guarda a tutti gli alunni (indistintamente/differentemente) e a tutte le loro potenzialità. Interviene prima sul contesto, poi sul soggetto. Soggetti coinvolti: Istituzione scolastica, famiglie, ASL, associazioni ed altri enti presenti sul territorio. Risorse umane d istituto: Dirigente Gestisce tutto il stema. E corresponsabile delle decioni relative all individuazione degli alunni in difficoltà. Coordina il GLI. Organizza la formazione dei docenti. Superviona l operato di F.S. e Referenti. Collaboratore vicario Supporta il Dirigente Funzione strumentale al POF Coordinamento organizzativo progetti Gestisce l archivio digitale degli alunni in difficoltà: controlla che vengano aggiornate le schede di segnalazione interna degli alunni che non raggiungono eti di sufficienza senza presentare particolari deficit o disturbi di apprendimento certificati, al fine di progettare azioni di recupero e sostegno te a garantire il successo scolastico: incontri con le famiglie, interventi sugli studenti. Collabora con i docenti alla progettazione e organizzazione delle suddette azioni di recupero. Attraverso un monitoraggio interno, collabora con le docenti per rispondere ai bisogni formativi degli alunni con disturbi specifici di apprendimento (certificazione DSA). Supporta i docenti nella compilazione dei PDP (Piano Didattico Personalizzato); Organizza contesti adeguati e tutela i diritti degli alunni DSA durante lo svolgimento delle prove INVALSI. Promuove l attivazione di laboratori incluvi Verifica la progettazione, l attivazione e i risultati degli interventi attraverso un monitoraggio periodico ed un aggiornamento degli eti. Monitora i progetti realizzati nelle diverse clas sui temi quali: affettività, intercultura, cittadinanza. Coordina la commisone intercultura al fine di redigere un progetto complesvo di Istituto che investa il curricolo di scuola e il territorio. Attraverso il monitoraggio e l autovalutazione delle attività verifica i risultati delle azioni incluve 4

5 evidenziando punti di forza e criticità per avviare progetti/attività di miglioramento. Rendiconta al Collegio docenti. Funzione strumentale Ed. al Benessere, prevenzione della disperone scolastica, referente alunni con disabilità e per le attività di sostegno Supporta e coordina le attività delle diverse figure di sostegno ai disabili. Organizza orari funzionali ai bisogni degli alunni. Coordina le attività dei docenti di sostegno con riunioni periodiche su temi comuni: progettazione, attività, verifica e valutazione. Approfondisce il tema della valutazione al fine di elaborare un modello comune, a di riferimento per la valutazione delle abilità, a per la certificazione delle competenze acquite. Supporta l organizzazione complesva delle clas per migliorare il processo incluvo di disabili, alunni con DSA e BES. Controlla la documentazione prodotta dai docenti. Collabora con il Dirigente nella comunicazione con tutti gli agenti del settore H (Scuole, ASL, famiglie, Enti ed Associazioni del territorio) Partecipa periodicamente a convegni e conferenze di formazione ed aggiornamento, per migliorare la qualità dell incluone scolastica. Collabora con il Dirigente Scolastico e con il personale della scuola per svolgere :. azione di accoglienza e tutoraggio dei nuovi docenti nell area sostegno. azione di coordinamento con l equipe medica e il GLH operativo. organizza le attività di sostegno, richiede la convocazione del Gruppo di lavoro, coordina il Gruppo di Lavoro nello svolgimento delle varie attività.. Aggiornamento sull andamento generale degli alunni certificati Referente to web e susdi didattici informatici Si attiva affinchè nella scuola ano presenti e funzionanti: LIM in ogni classe Pc portatile per l alunno in difficoltà e per la classe stampanti wifi con pc software didattici e riabilitativi libri di testo in adozione gratuiti per chi ha svantaggio socio-economico culturale materiali per certificati 104 gravi Le Funzioni Strumentali lavorano in stretto rapporto tra loro Referente Continuità e Orientamento Cura, monitora e verifica gli eti dei progetti di continuità inseriti nel Pof Coordina l armonizzazione dei curricoli per la realizzazione di un curricolo verticale Coordina le azioni orientative (progetto orientamento). Coordinatore BES: Collabora con il Dirigente Scolastico e con il personale della scuola per svolgere: azione di coordinamento delle attività previste per gli alunni con BES, coordinamento per la stesura del PAI e predispozione di modulistica, formula azioni di formazione per il personale scolastico e progetti in base ai bisogni educativi emer nell Istituto attua la creazione di un archivio e di una banca dati di proposte didattiche integrate fruibili dai docenti propone materiali inerenti le metodologie e le strategie didattiche Referente DSA: collabora con il Dirigente Scolastico e con il personale della scuola per svolgere : azione di accoglienza e orientamento degli alunni con certificazione secondo la recente normativa pianifica gli incontri famiglia - docenti provvede all eventuale convocazione degli specialisti e dei genitori al C.d.C, su esplicita richiesta della 5

6 famiglia consegna la documentazione al primo conglio dopo il ricevimento della documentazione. coordina la compilazione del Piano didattico Personalizzato, azione di supporto didattico metodologico ai docenti coordinamento dei laboratori predisposti all interno dell istituto operazioni di monitoraggio Altre figure di supporto Figure strumentali per gli alunni Coordinatore commisone accoglienza /orientamento Figura strumentale per l autovalutazione d istituto Docenti per le attività di sostegno Coordinatori di classe Personale ATA Il Gruppo di Lavoro per l Incluone svolge i seguenti compiti: 1. Rilevazione dei BES, monitoraggio e valutazione 2. Raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici 3. Consulenza e supporto ai docenti sulle strategie e metodologie di gestione delle clas 4. Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H. operativi 5. Elaborazione di un Piano Annuale per l Incluone 6. Collaborazione con i servizi sociali e sanitari territoriali per attività di formazione, tutoraggio ecc. Nel mese di giugno discute e recepisce la proposta di Piano Annuale per l incluone. Nel mese di settembre adatta la proposta di Piano Annuale per l incluone in base alle risorse assegnate alla scuola. Organi collegiali GLHI E composto dal DS, dalle funzioni strumentali agio e disagio-handicap, da una rappresentanza dei docenti di sostegno, da una rappresentanza dei docenti curricolari. Può essere convocato anche per sottogruppi. -Analizza la tuazione complesva dell Istituto con riferimento alle strutture, alle risorse umane e materiali, agli alunni in tuazioni di disabilità, con DSA e BES. -Cura i rapporti con le Asl, con le associazioni delle persone disabili, con i servizi sociali. -Formula proposte di tipo organizzativo e progettuale per il miglioramento dell integrazione degli alunni disabili, DSA e BES nell istituto. -Si occupa dell assegnazione delle ore di sostegno nelle diverse clas secondo criteri organizzativi utili agli studenti nell ottica di favorire l incluone. -Propone le spese per l acquisto di materiali ed attrezzature per le varie attività didattiche previste per ciascun P.E.I. e per i PDP. -Monitora e verifica l eto delle attività comprese nel PAI -Elabora e delibera il PAI per l a.s. succesvo. -Nel mese di settembre adatta la proposta di Piano Annuale per l incluone in base alle risorse assegnate alla scuola. E composto anche dai rappresentanti dei servizi territoriali e da una rappresentanza delle famiglie. Recepisce la proposta di organico di sostegno e la distribuzione delle ore nelle clas. Discute e formula proposte per la stesura del Piano Annuale per l incluone. Collegio dei Docenti -Discute e delibera i criteri per l individuazione degli alunni con BES. - All inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi proposti dal GLI da perseguire e le attività da porre in essere che confluiranno nel piano annuale di incluone. - Al termine dell anno scolastico verifica i risultati ottenuti. Modalità operative Le modalità operative saranno necessariamente diverse nei ca di: - alunni con disabilità (ai sen della Legge 104/92, Legge 517/77); Uno dei genitori, o chi esercita la potestà genitoriale, deve presentare all atto dell iscrizione scolastica la documentazione rilasciata dal Servizio Sanitario Nazionale. 6

7 La scuola prende in carico l alunno con disabilità e convoca il GLHO per l alunno con disabilità, con il compito di redigere il PDF e il PEI - Piano Educativo Individualizzato. Per consentire la stesura, l aggiornamento e la verifica degli interventi sono calendarizzati almeno due incontri per ogni alunno durante l anno scolastico. - alunni con disturbi evolutivi specifici Si intendono, oltre i disturbi specifici dell apprendimento, anche i deficit del linguaggio, dell attenzione, dell iperattività, ma anche altre tipologie di deficit o disturbo, non altrimenti certificate. I disturbi specifici di apprendimento (Legge 170 dell 8 ottobre 2010 e al D.M. 12 luglio 2011) distinguono in dislesa, disgrafia, disortografia e discalculia; riguardano alcune specifiche abilità dell apprendimento di alunni con capacità intellettive adeguate all età anagrafica. Agli alunni con DSA applicano i benefici previsti dalla normativa vigente previa presentazione da parte di chi esercita la patria potestà, della documentazione sanitaria. La famiglia richiede alla scuola l elaborazione del PdP (Piano didattico Personalizzato). Entro 3 me la scuola impegna ad elaborare il PdP, nella predispozione del documento è fondamentale il coinvolgimento della famiglia. Nel PdP sono elencate tutte le misure compensative dispensative che il C.d.C decide di adottare per l alunno, nonché tutte le strategie didattiche, metodologie, gli strumenti che ritengano opportuni; sulla base di tale documentazione, nei limiti delle dispozioni vigenti, vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in corso d anno o a fine ciclo. Il PdP va consegnato dal coordinatore alla segreteria didattica che provvederà ad inoltrarne copia alla famiglia, con lettera protocollata; il documento dovrà essere firmato dal Dirigente scolastico, dal C.d.C e dalla famiglia. - alunni con svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale e disagio comportamentale/relazionale Tali tipologie di Bes dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi come, ad esempio, la segnalazione degli operatori dei servizi sociali oppure di ben fondate conderazioni pcopedagogiche e didattiche. Gli interventi predisposti potranno essere di carattere trantorio. Il docente referente che occupa del disagio, ad inizio ottobre, rileverà i ca di alunni a rischio attraverso incontri con i C.d.C. I docenti saranno invitati a compilare la Scheda per la rilevazione di alunni in disagio e comunque a fornire tutte le notizie e i materiali che riterranno necessari. Le segnalazioni potranno avvenire, naturalmente in corso d anno, qualora se ne presenti la necestà. Il C.d.C pianifica l intervento e, se necessario, predispone il piano personalizzato. Al fine di verificare l efficacia dell intervento terranno incontri periodici nell ambito dei C.d.C programmati, o se necessario, con sedute appotamente convocate. La documentazione prodotta (scheda di rilevazione, PdP, interventi etc.) sarà raccolta nel fascicolo personale riservato dell alunno. Congli di Classe Individuano in quali ca a opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative. Gli alunni con BES saranno individuati sulla base di osservazioni oggettive. L osservazione dei Congli di classe, per quanto concerne i BES di tipo socio economico culturale, sarà sottoposta a verifica da parte degli operatori dei servizi sociali. Le decioni del Conglio di classe, preeduto dal Dirigente, basate su osservazioni e conderazioni pcopedagogiche e didattiche saranno ritenute comunque valide nel solo interesse degli studenti. Elaborano, attivano e verificano i PDP per DSA e BES. Condividono i PDP con gli studenti e le famiglie (patto formativo) Redigono le linee generali dei PEI: i ngoli GLHO completeranno la redazione del PEI. Superano, specialmente negli interventi personalizzati, il livello disciplinare di insegnamento al fine di organizzare l unitarietà dell insegnamento/apprendimento basato sui contenuti irrinunciabili e lo sviluppo/consolidamento delle competenze di base utili all orientamento personale e sociale. Adozione di strategie di valutazione coerenti con pras incluve Tutti gli alunni riconosciuti hanno diritto ad uno specifico piano: a) Piano Educativo Individualizzato ex art. 12, comma 5 della L. 104/1992, a favore degli alunni con disabilità a cui fa riferimento per la valutazione. b) Piano Didattico Personalizzato per gli alunni con DSA secondo quanto previsto dalla legge 170 del 8/10/2010 e le relative Linee guida del 12/07/2012 c) Piano Didattico Personalizzato tutti gli alunni con BES secondo quanto previsto dalla Direttiva BES e CTS 27/12/29012 e Circolare applicativa n.8 del 6/03/2013 Strategie di valutazione - tenere conto degli obiettivi previsti nel piano personalizzato - tenere conto del punto di partenza del ragazzo 7

8 - valutazione formativa Adozione di strategie di valutazione coerenti con pras incluve; Il filo conduttore che guiderà l azione della scuola sarà quello del diritto all apprendimento di tutti gli alunni. "L esercizio di tale diritto comporta da parte dei docenti un particolare impegno in relazione agli stili educativi, al ripensamento della trasmisone-elaborazione dei saperi, ai metodi di lavoro, alle strategie di organizzazione delle attività in aula; il tutto traduce nel passaggio, dalla scuola dell insegnare, alla scuola dell apprendere che tiene ineme l importanza dell oggetto culturale e le ragioni del soggetto." Le modalità di valutazione degli alunni faranno riferimento a : a) principi della valutazione incluva: tutte le procedure di valutazione sono usate per promuovere l apprendimento di tutti gli alunni; tutti gli alunni partecipano a pieno titolo a tutte le procedure di valutazione; tutte le procedure di valutazione daranno a tutti gli alunni l opportunità di dimostrare i risultati del loro studio, le competenze acquite e il loro livello di conoscenza; i bisogni degli alunni sono conderati e tenuti in conderazione nel contesto generale e particolare delle politiche specifiche in essere per la valutazione degli alunni; tutte le procedure di valutazione sono complementari e fonte di informazione vicendevole; tutte le procedure di valutazione hanno lo scopo di valorizzare la differenza attraverso l identificazione e la valutazione dei proces e dei miglioramenti dell apprendimento; le procedure di valutazione sono coerenti e coordinate nella prospettiva dell obiettivo di potenziare l apprendimento e l insegnamento; la valutazione incluva ha l obiettivo esplicito di prevenire la segregazione evitando quanto più posbile l etichettatura e concentrando l attenzione sulle pratiche dell apprendimento e dell insegnamento che promuovono l incluone nelle clas comuni; b) Indicatori per la valutazione incluva. Si definiscono una serie di indicatori e le condizioni ad es associati, per valutare, a livello di istituzione, il grado di realizzazione di una valutazione incluva. Gli indicatori, per citarne solo alcuni, riguardano:. il livello degli allievi ( Tutti gli alunni sono coinvolti e hanno le medeme opportunità di partecipare alla propria valutazione e allo sviluppo e potenziamento dei propri obiettivi di apprendimento );. il livello della famiglia ( La famiglia è coinvolta e ha la posbilità di partecipare a tutte le procedure di valutazione che riguardano i propri figli );. il livello dei docenti ( I docenti utilizzano la valutazione come un mezzo per potenziare le opportunità di apprendimento stabilendo obiettivi per gli alunni e per loro stes, in relazione alle effettive strategie d insegnamento per un alunno specifico e disponendo procedure di feedback per l alunno e per se stes ). Organizzazione dei diver tipi di sostegno presenti all interno della scuola Organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all'incluone, al successo della persona attraverso: Attività laboratoriali Attività per piccolo gruppi e insegnamento cooperativo Tutoring Peer education Attività individualizzata Organizzazione dei diver tipi di sostegno presenti all esterno della scuola, in rapporto ai diver servizi estenti coordinamento dell'asstenza specialistica diffuone nella scuola delle iniziative organizzate da soggetti istituzionali, e non, presenti sul territorio valorizzazione delle esperienze pregresse coordinamento delle attività scolastiche degli alunni con BES ed attivazione di funzioni di tutoring organizzazione di laboratori in piccoli gruppi assegnando ruoli e funzioni in base alle profesonalità presenti nella scuola: o Laboratorio artistico o Laboratorio mucale o Laboratorio linguistico o Laboratorio drammatizzazione o Laboratorio cinematografia creativa (vione di film, dibattito e produzione) 8

9 Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decioni che riguardano l organizzazione delle attività educative Le famiglie saranno coinvolte a in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi incluvi attraverso: la condivione delle scelte effettuate l individuazione dei bisogni e delle aspettative l'attivazione di uno sportello ascolto famiglie/alunni il coinvolgimento nella redazione dei PdP Le famiglie devono essere coinvolte nei passaggi essenziali del percorso scolastico dei propri figli, anche come assunzione diretta di corresponsabilità educativa. I genitori verranno accolti ed ascoltati nel confronto con il docente coordinatore di classe e con il referente per i DSA L. 170 per condividere interventi e strategie nella redazione del PdP. In particolare: a) Presenza di rappresentanti delle famiglie e delle associazioni nelle attività del GLI. b) Partecipazione dei dipartimenti e dei congli di classe alla redazione del PAI per l anno 2015/16 Sviluppo di un curricolo attento alle divertà e alla promozione di percor formativi incluvi; Per ogni soggetto dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a: ispondere ai bisogni individuali propria individualità-identità Nell elaborazione/revione continua del curricolo terranno in conderazione competenze per: personale e culturale) Didattica orientativa Valorizzazione delle risorse estenti Ogni intervento verrà calibrato sulle risorse e le competenze presenti nella scuola:. sarà utile implementare l utilizzo della LIM, che è uno strumento in grado di integrare vecchi e nuovi linguaggi: quelli della scuola e quelli della società multimediale.. sarà valorizzato l uso dei software in relazione agli obiettivi didattici che vogliono raggiungere per favorire l interazione e la partecipazione di tutti gli alunni.. valorizzeranno le competenze specifiche di ogni docente. 9

10 Acquizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di incluone Per poter attivare, monitorare, verificare e valutare gli eti di un progetto di incluone sarebbero necessarie, oltre la formazione dei docenti che ritiene indispensabile, la personalizzazione, gestione dell aula, l apprendimento cooperativo. Altre strategie incluve: Un minor numero di alunni per classe, in quanto la personalizzazione degli interventi può dare risultati se hanno gruppi meno numero. Un numero maggiore di ore di sostegno nelle clas con alunni disabili. La scuola prevede di valorizzare le risorse estenti, tramite progetti didattico-educativi a prevalente tematica incluva, attraverso la partecipazione a reti di scuole. Nell organizzazione delle attività di incluone utilizzano: - risorse profesonali esterne messe a dispozione dagli Enti Locali e dal Ministero; - risorse profesonali volontarie messe a dispozione dal territorio; - risorse economiche dell Istituto. La nostra scuola ha da sempre valorizzato le risorse estenti a profesonali che strutturali. L impegno anche quest anno è stato di realizzare percor, progetti e attività che promuovessero la cultura della salute e del benessere e dell incluone, per migliorare la qualità della vita all interno del stema scolastico. Lo star bene a scuola concorre alla prevenzione della disperone scolastica e gli interventi educativi finalizzati a promuovere la salute dei ragazzi, sono più efficaci se frutto di una stretta collaborazione tra scuola, famiglia e territorio. Le seguenti attività che sono tenute nella scuola hanno rappresentano l opportunità per i ragazzi, ma anche per i docenti, di poter disporre di personale competente, quale fonte di formazione-informazione, su tematiche che rivestono un ruolo fondamentale per la crescita e lo sviluppo armonico della persona: 1. CONCERTO DI BENVENUTO ACCOGLIENZA Accoglienza alle clas con uno spettacolo realizzato dagli alunni della scuola: per promuovere un clima di serenità nel primo giorno di scuola; per avviare il processo di socializzazione e di appartenenza ad una nuova comunità; per consentire ai nuovi alunni ed ai genitori, provenienti da realtà scolastiche diverse, di familiarizzare tra loro. 10

11 2. CAMPO SCUOLA: per favorire le attività comuni, la collaborazione e l incluone nel gruppo classe dei soggetti più deboli. SABAUDIA NAPOLI 11

12 CONOSCENZA DI SE 1. Progetto Educazione affettiva, relazionale e sessuale tenuto dalla Dott.ssa Bove del Circolo Mario Mieli. Il lavoro è stato rivolto a tutte le clas frequentanti le otto sezioni della scuola media. Sono stati svolti 16 incontri nelle prime, 16 nelle seconde e 24 nelle terze medie per un totale di 56 incontri della durata di due ore ciascuno. Agli alunni di tutti i cor è stato spiegato che il progetto è stato pensato per dare ascolto alle loro esperienze, ai dubbi, alle difficoltà, alle curiotà che accompagnano la loro crescita. In particolare e stata prestata attenzione a quegli aspetti della loro vita di cui poco parla e che risultano essere estremamente importanti per la tutela del proprio benessere pcologico e della salute fica, come la consapevolezza dei propri sentimenti, le dinamiche delle relazioni affettive in piena trasformazione e la sfera legata alla sessualità 2. Sportello d ascolto: per prevenire il disagio e promuovere il benessere. Le ore sono state utilizzate per colloqui individuali con i ragazzi delle prime, seconde e terze clas al fine di fare richieste, chiedere chiarimenti o approfondimenti rispetto ad alcune tematiche legate alla propria crescita, alle relazioni con i coetanei e con gli adulti gnificativi o anche semplicemente per raccontar. L attività è stata estesa anche ai genitori ed agli insegnanti a su richiesta che su convocazione 12

13 SOLIDARIETA : 1. La Pigotta la bambola dell UNICEF: per permettere agli alunni della nostra Scuola e alle loro famiglie di sentir vicini ai loro coetanei meno fortunati, in maniera attiva, responsabile e tangibile. Con l adozione di una Pigotta l UNICEF ha avuto la posbilità di fornire ad un bambino della Guinea Bissau interventi mirati che riducono il pericolo di mortalità nei suoi primi cinque anni di vita. Il Kit Salvavita dell UNICEF comprende vaccini, do di Vitamina A, kit ostetrico per un parto curo, antibiotici e una zanzariera antimalaria. Dalla vendita a scuola delle Pigotte sono stati raccolti 666,00 Rivolto alle clas I Periodo: novembre/dicembre 2. AIRC In cambio di 9 euro ricevono una reticella da 2,5kg di arance e la guida 50anni d ricerca a tavola con gustose e sane ricette e utili congli degli esperti per la prevenzione del cancro. 13

14 3. PROGETTO MAIS Con il Progetto Scuola, il Mais onlus entra nelle scuole italiane di ogni ordine e grado. L'obiettivo è di promuovere la cultura alla mondialità e alla solidarietà e di stimolare riflesoni e dibattiti intorno a temi sociali. Laddove la scuola o la classe abbia all'attivo un sostegno a distanza, gli incontri sono anche volti a far conoscere più da vicino il bambino sostenuto. CITTADINANZA ATTIVA 1. La Banca d Italia presenta la nuova banconota da 10 14

15 2. LOTTA ALLA MAFIA Spettacolo teatrale «Per questo mi chiamo Giovanni» ASSOCIAZIONI ESTERNE 1. Emergency è un'associazione umanitaria italiana, fondata il 15 maggio1994 a Milano da Gino Strada 2. Polizia Scientifica: Vita didattica agli uffici ti in Via Tuscolana 1548 Rivolto alla classe: I C Periodo: 17 aprile 15

16 3. Progetto della Polizia Postale: Interventi Educativi sui rischi e pericoli nella rete Rivolto a tutte le clas I. 4. Progetto Azienda AMA: Roma, la frontiera green del XXI secolo in collaborazione col Comune di Roma Capitale Promuovere attività di informazione, formazione e senbilizzazione alla eco-sostenibilità Rivolto a tutte le clas I. Periodo: 13 marzo 16

17 5. Educazione alla salute. Cambio stile: alimentazione, attività fica e sport in collaborazione col Comune di Roma Capitale Progetto promosso dal Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici, Giovani e pari opportunità - Assessorato alla scuola del Comune di Roma in collaborazione con l Univertà Tale progetto è constito in due parti: una didattica rivolta agli alunni e una di ricerca rivolta ai genitori. Per quanto riguarda la parte didattica è stata organizzato un incontro con alcuni alunni delle clas seconde, per quanto riguarda la parte di ricerca, il progetto ha richiesto la partecipazione dei genitori attraverso la compilazione di un questionario. Rivolto agli alunni ed ai genitori che hanno aderito Periodo: 25 febbraio 6. Progetto Prevenzione dipendenze e tosco-dipendenze proposto dal Centro pcologia Rivas Finalità e programma: l attività proposta metterà in luce la relazione tra dipendenza ed ana sociale come causa delle dipendenze da sostanze ed altri meccanismi pcologici per le dipendenze in genere. Primo incontro: Cos è l ana sociale e perché capita Intervento interattivo con gli alunni Secondo incontro: Come instaura la dipendenza e come combatterla Le dipendenze (internet, ecc) e tosco-dipendenze) Rivolto a tutte le clas II. Periodo: 11 e 18 marzo 17

18 7. Corso di Educazione Stradale Progetto finalizzato alla prevenzione dei rischi e pericoli della strada Rivolto a tutte le clas III. Periodo:4 dicembre Con il finanziamento del Progetto "Non uno di meno" in rete con gli Istituti Viale dei Consoli, Montalcini, Raffaello, Rodari,, Via Latina, è stato posbile attuare varie attività all interno della Scuola come ad esempio delle lezioni di Didattica Innovativa che ha previsto interventi dello scrittore Alessandro Pera. E molto altro ancora.. Le attività della Scuola Secondaria di Primo Grado sono concluse con il Progetto Teatriamo Ineme, il teatro sociale per l incluone a scuola, che ha previsto l intervento del Cies che ha proposto il Teatro Forum, basato sul Teatro dell'oppresso* in cui mette in scena una tuazione oppresva. È una forma di teatro sociale che stimola la partecipazione attiva del pubblico nella ricerca di soluzioni a problemi, conflitti e oppresoni. *Il Teatro dell Oppresso è un metodo teatrale elaborato da Augusto Boal, direttore del Teatro Arena di Saõ Paulo, a partire dagli anni 60, prima in Brale e poi in Europa. Riguardo le attività incluve messe in atto nella Scuola Primaria, segnalano: il Progetto World Sport e Teatro dell Opera che ha previsto due incontri con esperti del canto lirico che hanno educato i bambini a questa attività, conclusa con una rappresentazione teatrale in costume, con la partecipazione attiva dei bambini stes. 18

19 Attenzione dedicata alle fa di tranzione che scandiscono l ingresso nel stema scolastico, la continuità tra i diver ordini di scuola e il succesvo inserimento lavorativo La scuola prevede una serie di incontri tra i docenti delle clas interessate e i precedenti insegnanti (scuola dell infanzia e primaria), per ascurare l inserimento e la continuità didattica nel stema scolastico degli alunni con bisogni educativi speciali. In fase di accoglienza, svolgono anche incontri con i genitori degli alunni delle scuole di provenienza e con il personale socio-sanitario, nell ottica di costruire un progetto di vita in cui l autonomia e le competenze ano le ba di partenza per un reale inserimento sociale, con l obiettivo di far emergere le potenzialità della persona e avviare una progettualità in grado di ridurre l asstenzialismo ed incrementare le posbilità del futuro inserimento lavorativo. I documenti relativi ai BES (PEI, PDP) sono accolti e condivi dalle scuole di provenienza, in modo da ascurare continuità e coerenza nell azione educativa e costituire una nergia atta al coordinamento tra i vari livelli di scuola. La continuità tra i diver ordini di scuola, viene messa in atto già a partire dall ultimo anno della scuola dell infanzia e il primo della primaria con il Progetto Screening che prevede la rilevazione e l osservazione delle prime difficoltà attraverso la somministrazione di test appoti. Si prosegue col Progetto accoglienza a nel passaggio dalla Scuola dell Infanzia alla Primaria, che dalla Primaria alla Secondaria. In questo secondo caso, il progetto prevede attività didattico-laboratoriali ed uno scambio epistolare riguardante la nuova realtà che i ragazzi andranno ad affrontare. Nell ambito sempre della continuità tra i vari ordini, evidenzia anche il Progetto Etruschi che ha visto coinvolte sei clas quinte e due prime della Scuola Secondaria. Gli alunni hanno ripercorso nel tempo e sono proiettati nel mondo degli Etruschi, effettuando una vita al Museo di Cerveteri e succesvamente hanno realizzato laboratori ricreando oggetti e manufatti al fine di allestire una mostra sugli u e costumi di questo popolo. Vista la potività dei risultati ottenuti, la Scuola propone per il prosmo anno di mettere in atto di nuovo tali progetti, integrati dalle eventuali nuove proposte del CTS e dal progetto elaborato dalla Pcologa Amalia Bove che opera da anni nella scuola, in rete con altre realtà del territorio. Approvato dal Gruppo di Lavoro per l Incluone in data Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 19

20 Allegati: Proposta di assegnazione organico di sostegno e altre risorse specifiche (AEC, Asstenti Comunicazione, ecc.) In relazione alla quantificazione dei bisogni esposti nel Piano Annuale per l Incluone fa richiesta delle seguenti risorse profesonali DOCENTI DI SOSTEGNO N. 3 oltre quanto già richiesto per gli alunni disabili AEC N. 2 oltre quanto già richiesto per gli alunni disabili IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Cinzia Giacomobono 20

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