UNA STRATEGIA PAESE PER LO SVILUPPO DELLE AREE INTERNE DELL ITALIA

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1 UNA STRATEGIA PAESE PER LO SVILUPPO DELLE AREE INTERNE DELL ITALIA Sabrina Lucatelli DPS-UVAL Coordinatrice Comitato Tecnico Aree Interne* * DPS, ISTAT, BANCA D ITALIA, MINISTERO DELLA SALUTE, MINISTERO DELL ISTRUZIONE, MINISTERO DELL AGRICOLTURA, MINISTERO DEI BENI CULTURALI, INEA, ISMEA, ANCI, UNCEM, UPI Modelli di Sviluppo per le Aree Interne Tuscania 8 Novembre

2 STRATEGIA NAZIONALE PER LE AREE INTERNE DEL PAESE: IL PROCESSO «Una parte maggioritaria del territorio italiano caratterizzata dalla aggregazione dei cittadini in Centri Minori, anche assai piccoli, spesso con limitata accessibilità a servizi essenziali». La «specificità» e separatezza di questo modo di vita è colto definendo questi territori «aree interne», interne rispetto alle aree (per lo più pianeggianti) dei grandi e medi centri urbani e alle loro reti di collegamento» Giugno/Luglio 2012 Forte Volontà Politica di Lavorare su questo tema Dichiarazioni del Governatore della Banca d Italia sull importanza di ricollocare «la manutenzione del territorio» al centro della riflessione sul Paese In Europa: La Coesione Territoriale e l Azione Pilota sui Rapporti Città- Campagna 2

3 STRATEGIA NAZIONALE PER LE AREE INTERNE DEL PAESE: LE PRINCIPALI TAPPE Settembre 2012 Nasce il Comitato Tecnico Aree Interne DPS, ISTAT, BANCA D ITALIA, MINISTERO DELLA SALUTE, MINISTERO DELL ISTRUZIONE, MINISTERO DELL AGRICOLTURA, INEA, ISMEA, ANCI 15 Dicembre 2012 Seminario «Nuove Strategie per la programmazione della politica regionale: le Aree Interne»; Risultati: Consolidamento della metodologia di «definizione» delle Aree Interne Impegno politico verso una Strategia Nazionale per le Aree Interne di cinque Ministri Prima Versione del Documento «Metodi e Obiettivi per un uso efficace dei Fondi Comunitari » Alleanza MISE MIPAAF (poi estesa a ) 3

4 STRATEGIA NAZIONALE PER LE AREE INTERNE DEL PAESE: L ALLEANZA COL TERRITORIO 14 Marzo 2013 in collaborazione con ANCI Forum Aree Interne di Rieti: - Si individuano i «Fattori Latenti»; - Salute, Scuola e Mobilità come «requisiti minimi sine qua non»; - I Comuni e i Sindaci come I soggetti chiave per lo sviluppo delle Aree Interne; - Si mette a fuoco il requisito dell Associazionismo dei Comuni ; - Si parte da alcuni Progetti Esistenti ; - La Piattaforma e l idea di «Rieti per sempre»; - Riflessione con UPI su Mobilità e Area Vasta 9 Aprile Prima Bozza di Accordo di Partenariato Nota «operativa» concordata con le Regioni 4

5 MA DI QUALI AREE STIAMO PARLANDO? Le aree interne vengono definite rispetto alla loro distanza da Centri d offerta di servizi di base (Comuni o Aggregazioni di Comuni); L offerta dei servizi considerata comprende: Presenza di scuole secondarie superiori (tutti i tipi); Presenza di almeno 1 ospedale sede di DEA (Dipartimento d'emergenza e Accettazione); Presenza di una stazione ferroviaria di tipo almeno «Silver» Non esiste una corrispondenza necessaria tra la dimensione fisica del centro e la capacità di offrire determinati servizi Viene individuata una rete di Poli/Centri d offerta di Servizi di dimensione «media» ( abitanti) che offrono un offerta di servizi di «medio» livello: a questo stadio nessun riferimento alla qualità effettiva dei servizi; 5

6 CLASSIFICAZIONE DELLE DIVERSE AREE SECONDO LIVELLI DI ACCESSIBILITÀ RISPETTO AI POLI DI ATTRAZIONE Poli di attrazione Aree di cintura Gli «Altri comuni» sono classificati sulla base delle distanze dalle «Aree di attrazione» misurate in termini di percorrenza. Le soglie sono state individuate sulla base dei valori caratteristici della distribuzione, terzili e 95-esimo percentile 6

7 ITALIA CLASSIFICAZIONE DEL TERRITORIO Classificazione Comuni Numero comuni % Altitudine media Popolazione % Superficie (Kmq) (mt) Polo 219 2, , ,8 Polo intercomunale 104 1, , ,1 Cintura , , ,1 Intermedio , , ,6 Periferico , , ,3 Ultraperiferico 358 4, , ,2 TOTALE , , ,0 Fonte: Istat - Dati Censimento 2011 % Classi Aree interne Poli di attrazione urbani Poli di attrazione inter-comunali Aree di cintura (t < 20 ) Aree intermedie (20 < t < 40 ) Aree periferiche (40 < t < 75 ) Aree ultra-periferiche (t > 75 ) Autostrade Fonte: elaborazione UVAL-UVER-ISTAT-Ministero della Salute 7

8 Variabili Poli aggregazione, intercomunali, cintura D - Aree intermedia E - Aree periferiche F - Aree ultra periferiche N. Comuni italiani Numero di Comuni con popolazione minore di abitanti % Comuni con popolazione minore di abitanti 54,9 80,4 88,7 86,9 70,2 Numero totale di popolazione con Comuni minore di 5000 abitanti Numero totale di popolazione % popolazione dei Comuni minore di sul totale 9,8 36,0 53,3 53,1 17,1 Italia Comuni con popolazione < abitanti nelle aree Intermedie, Periferiche e Ultra-Periferiche 8

9 STRATEGIA NAZIONALE PER LE AREE INTERNE DEL PAESE: LE ANALISI Andamenti Demografici e dell Uso del territorio - Andamento Demografici «variabili» - Nelle Aree Periferiche e Ultra-periferiche: spopolamento e invecchiamento - Processo di Marginalizzazione che ha riguardato una parte importante di queste aree: ma non tutte. - «Pressione» rilevante sull uso del suolo - «Diversità» - con una prevalenza della specializzazione nel settore primario, ma non per tutte e come «Risorsa per il Mercato» «Alcune Aree Interne hanno valorizzato le risorse ambientali e culturali; hanno organizzato i servizi tra pluralità di Comuni; e 9 sperimentano popolazione stabile o in cresciuta»

10 Regioni Variazione demografica - Variazione percentuale Polo Polo Cintura Intermedio Periferico Ultraperiferico Totale Intercomunale Piemonte - 18,0 19,3 18,5-2,5-27,6-41,0-1,5 Valle d'aosta - 7,6-46,3 7,0 18,1-16,2 Lombardia - 17,1 10,3 39,4 8,2 4,5-1,4 13,6 Trentino Alto Adige 9,7-42,4 24,3 15,9 13,9 22,3 Veneto - 7,7 31,2 38,6 15,9 11,3-33,3 17,8 Friuli Venezia Giulia - 13,7-19,4-5,0-35,5-0,4 Liguria - 24,9-5,8 4,3-1,0-41,4-34,3-15,3 Emilia Romagna - 0,2 24,5 35,5 14,9-8,5-52,0 12,4 Toscana - 4,3 15,6 24,0-1,0-15,6 6,6 5,7 Umbria 13,3 9,5 32,1 7,9 5,2-14,0 Marche 5,9 15,2 37,0-2,3-7,5-14,8 Lazio - 1,0 36,2 67,7 59,1 11,2-27,4 17,3 Abruzzo 6,9 42,5 42,5-2,5-23,9-42,8 12,1 Molise 44,8-17,1-18,3-34,7-46,9-1,9 Campania - 10,6 38,3 45,0 3,7-16,6 10,5 14,0 Puglia 3,1 15,3 26,7 17,0-1,5-9,5 13,1 Basilicata 25,2-57,6 1,9-10,1-22,1-4,2 Calabria 2,5 8,6 17,2-1,7-18,2-10,6-1,5 Sicilia - 2,7 5,6 63,0 7,4-8,1-21,1 6,9 Sardegna - 10,9-81,5 11,3-4,5 13,9 11,3 Italia -6,8 22,7 35,8 11,6-8,1-5,3 10,0 Elaborazioni Dps su dati Istat - Censimenti della popolazione

11 Regione Lazio Classificazione del territorio

12 Lazio Variazione % della popolazione Tra il 2001 e il 2011 Tra il 1971 e il 2011 Fonte: ISTAT Censimenti della popolazione 2001 e 2011 Fonte: ISTAT Censimenti della popolazione 1971, 2001 e 2011

13 APPROCCIO STRATEGICO E APPROCCIO PROGETTO Approccio Strategico (a livello Nazionale ma anche a livello Regionale) Perseguimento Obiettivi Generali; Costruzione delle Pre-condizioni per lo Sviluppo; Promuovere lo sviluppo locale facendo leva su precisi «Fattori Latenti» di sviluppo: Domanda di Diversità Approccio Progetto Lo sguardo strategico deve dare visione, obiettivi e coerenza allo sforzo progettuale richiesto alle coalizioni locali Frammentazione delle esperienze esistenti Selezione di pochissime (forse una?) Aree Progetto per Regione 13

14 APPROCCIO STRATEGICO E APPROCCIO PROGETTO La scatola progettuale si monta sul territorio quindi i primi protagonisti sono le collettività e i loro referenti intermedi (Associazioni di Comuni) Devono concorrere agli obiettivi della strategia; lavorare su uno o più dei fattori latenti (creando lavoro) Tutela del territorio e comunità locali; Valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile; Sistemi agro-alimentari e sviluppo locale; Risparmio energetico e filiere locali di energia rinnovabile; Saper fare e artigianato Migliorare la «cittadinanza» assicurando il legame con le politiche ordinarie (salute; istruzione e trasporti) Essere monitorati e valutati in itinere Far riferimento a un Team di Campo e essere fortemente accompagnati 14

15 CHI FA COSA: IL CENTRO IL CENTRO Stimola e Sorveglia l Applicazione della Strategia Riprende parte della Strategia nell Accordo di Partenariato (rendendola cogente) Porta avanti un Azione di Metodo (di responsabilità!): Pochissimi «Progetti Sperimentali» Gestisce la Federazione di Progetti Aree Interne IL CENTRO E LE REGIONI Sorvegliano sugli impatti delle politiche ordinarie nel campo della Salute, dell Istruzione e della mobilità sulle Aree Interne 15

16 CHI FA COSA: LE REGIONI POR e PSR si dotano di un approccio strategico in favore delle Aree Interne: un «Presidio Regionale» vicino ai Presidenti; selezionano Aree, Progetti e tempistiche definite; Risorse dedicate; scelgono strumenti per applicarle; Possibili Strumenti: Accordo di Programma, CLLD, ITI Due «Requisiti» per concorrere alla Strategia Aree Interne 1) Ministeri (Salute Infrastrutture e Istruzione) Regioni e Province si impegnano a tenere conto nel disegno normativo dell impatto delle loro decisioni sulle Aree Interne e assicurano Specifici Impegni 2) I Comuni si impegnano ad una gestione associata a moduli - dei servizi essenziali funzionali all applicazione della Strategia 16

17 CHI FA COSA: I COMUNI - Sono il livello areale in cui le famiglie e le imprese soddisfano la loro domanda di beni, servizi e socializzazione; - Nella forma di aggregazione di Comuni, sono il luogo dal quale bisogna partire per «definire» le strategie di sviluppo; - Sono i soggetti chiave per la realizzazione della Strategia sui territori; - Coerentemente con la Strategia Aree Interne si impegnano per una gestione associata (a moduli) dei servizi essenziali; - Per i servizi di area vasta e/o di loro competenza anche le Province costituiranno un interlocutore rilevante. 17

18 LA FEDERAZIONE DI PROGETTI I progetti devono rispettare un seti di requisiti stringenti; Possono essere finanziati da qualsiasi fondo (ordinario o aggiuntivo); Si crea un luogo per «condividere» le esperienze, discutendo i diversi progetti che concorrono ai diversi obiettivi; Investimento in «conoscenza»: permette di mettere a fattor comune l esperienza e la conoscenza acquisita; Crea un effetto Reputazione e Appartenenza (Rieti per Sempre) Valuta l applicazione della Strategia stessa. 18

19 IL MECCANISMO DI GOVERNANCE DEL PROGETTO DI AREA Area = Accordo Programma Quadro Ministeri; Regioni; Province; Comuni e/o Associazioni di Comuni, altre Promozione/coprogettazione del progetto d area Selezione interventi/ operazioni Reperimento e gestione risorse finanziarie 19

20 Indicatori a livello provinciale - Lazio Provincia % comuni % Popolazione residente % Superficie totale Aree Aree Aree Centri Centri Centri Interne Interne Interne Roma 31,4% 68,6% 88,8% 11,2% 46,0% 54,0% Frosinone 28,6% 71,4% 46,5% 53,5% 32,7% 67,3% Latina 72,7% 27,3% 92,3% 7,7% 86,5% 13,5% Rieti 8,2% 91,8% 36,2% 63,8% 15,5% 84,5% Viterbo 16,7% 83,3% 40,8% 59,2% 30,5% 69,5% Lazio 27,5% 72,5% 81,1% 18,9% 40,7% 59,3% Italia 47,4% 52,6% 77,2% 22,8% 39,0% 61,0%

21 Lazio - Indicatori a livello regionale (1) INDICATORI LAZIO Polo Polo Intercomunale Classificazione dei Comuni Cintura Intermedio Periferico Ultraperiferico Totale Totale Italia Numero comuni Superficie territoriale - Km2 2613,2 734,8 3663,1 6968,7 3219,1 33, , ,3 Densità per Km2 1194,8 250,8 234,8 166,6 54,0 34,5 319,3 196,8 Capitale umano e andamenti demografici Popolazione residente Popolazione residente Variazione di popolazione - differenza % (a) 3,7 11,8 13,1 14,9 6,6-6,9 7,6 4,3 Variazione di popolazione - differenza % (a) -1,0 36,2 67,7 59,1 11,2-27,4 17,3 9,8 Quota (%) anziani su totale popolazione (a) 8,8 9,0 9,7 10,8 14,2 18,9 9,4 11,3 Quota (%) anziani su totale popolazione (a) 21,4 18,1 18,2 18,3 22,4 28,2 20,2 20,8 Percentuale di stranieri residenti su popolazione totale (a) 3,5 1,3 2,0 2,4 2,3 1,2 3,0 2,3 Percentuale di stranieri residenti su popolazione totale (a) 8,2 5,5 6,9 7,5 8,0 5,2 7,7 6,8 Risorse naturali e territoriali Percentuale Sup. EUAP 18,8 7,8 8,1 11,0 16,9 4,5 12,5 10,4 Percentuale Sup. Forestale (b) 18,4 25,4 32,9 37,6 48,8 59,7 35,3 34,6 Perecentuale SAU su Superficie totale ( c) 53,9 50,6 50,4 51,9 47,5 22,1 50,9 52,4 Perecentuale SAU su Superficie totale ( c) 37,8 34,5 37,2 38,1 34,9 12,7 37,1 42,6 Variazione percentuale SAU ( c) -29,8-31,9-26,3-26,6-26,6-42,6-27,3-18,8 Variazione percentuale SAU ( c) 1,3-7,8-9,6-14,9-15,3-1,4-11,4-2,5 Economia Reddito Imponibile in euro (ai fini IRPEF) medio per contribuente (d) Fonte: (a) Elaborazioni Dps su dati Istat - Censimenti della popolazione ; (b) Elaborazioni DPS su dati Istat e INEA; (c) Elaborazioni Dps su dati Istat - Censimenti dell'agricoltura ; (d): elaborazione Centro Documentazione e Studi Anci-Ifel su dati DPS (2013) e MEF (2012).

22 Lazio - Indicatori a livello regionale (2) INDICATORI LAZIO Polo Polo Intercomunale Classificazione dei Comuni Cintura Intermedio Periferico Ultraperiferico Totale Totale Italia Servizi Accessibilità Digital divide - Rete Fissa - quota di popolazione non raggiunta dal servizio (e) 0,0 0,1 0,1 0,1 0,2 1,0 0,0 0,1 Digital divide - Rete Fissa o Mobile - quota di popolazione non raggiunta dal servizio (e) 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,3 0,0 0,0 Scuola Percentuale studenti a rischio abbandono scolastico - Sc. Sec. I grado (f) 0,1 0,1 0,1 0,1 0,2 0,0 0,1 0,2 Quota (%) Comuni con scuole dell'infanzia - anno sc (f) 100,0 100,0 97,6 85,6 82,1 100,0 88,4 83,7 Quota (%) Comuni con scuole primarie - anno sc (f) 100,0 100,0 98,8 87,2 79,8 100,0 88,9 86,3 Quota (%) Comuni con scuole secondarie di I grado - anno sc (f) 100,0 100,0 90,6 71,8 52,4 50,0 73,0 66,0 Quota (%) Comuni con scuole secondarie di II grado - anno sc (f) 100,0 75,0 36,5 22,3 9,5 0,0 25,9 22,2 Salute Posti letto in ospedali per abitanti (g) 614,0 174,7 196,6 246,1 105,8 0,0 440,2 404,3 Posti in strutture residenziali per anziani - n. posti ogni 1000 anziani (g) 2,7 0,9 10,2 7,3 4,0 0,0 4,6 14,5 Distanza ( in minuti ) dal comune più vicino dotato di Ospedale (g) 0,0 3,0 10,3 17,9 28,8 29,9 17,8 16,3 Distanza ( in minuti ) dal comune più vicino dotato di DEA (g) 0,0 8,4 14,7 29,1 45,5 82,5 28,4 25,0 Fonte: (e) Elaborazioni Dps su dati MISE e Istat; (f) Elaborazione Dps su dati Dps e Ministero dell'istruzione; (g) Elaborazione Dps su dati Dps e Ministero della Salute.

23 Indicatori a livello provinciale Viterbo INDICATORI Classificazione dei Comuni VITERBO Polo Polo Intercomunale Cintura Intermedio Periferico Ultraperiferico Totale Totale LAZIO Numero comuni Superficie territoriale - Km 2 406,2-694,8 1592,0 922,2-3615, ,4 Densità per Km 2 155,6-93,9 76,8 67,3-86,5 319,3 Capitale umano e andamenti demografici Popolazione residente Popolazione residente Variazione di popolazione - differenza % (a) 6,6-9,7 10,3 5,0-8,3 7,6 Variazione di popolazione - differenza % (a) 16,1-29,7 28,6 8,6-21,7 17,3 Quota (%) anziani su totale popolazione (a) 10,3-12,1 12,8 12,4-12,0 9,4 Quota (%) anziani su totale popolazione (a) 22,1-21,8 21,6 22,6-21,9 20,2 Percentuale di stranieri residenti su popolazione totale (a) 2,0-1,7 2,2 2,4-2,1 3,0 Percentuale di stranieri residenti su popolazione totale (a) 6,2-5,9 8,8 8,4-7,6 7,7 Risorse naturali e territoriali Percentuale Sup. EUAP 1,1-0,7 5,2 5,9-4,1 12,5 Percentuale Sup. Forestale (b) 20,3-23,8 22,8 31,5-24,9 35,3 Perecentuale SAU su Superficie totale ( c) 55,0-64,2 67,3 59,7-50,9 50,9 Perecentuale SAU su Superficie totale ( c) 54,2-56,5 56,5 47,6-37,1 37,1 Variazione percentuale SAU ( c) -1, ,9-16,1-20, ,8-27,3 Variazione percentuale SAU ( c) -14,2 - -3,1-4,0-11,8 - -6,9-11,4 Servizi Accessibilità Digital divide - Quota di popolazione priva di banda larga da rete fissa (e) 0,1-0,1 0,1 0,1-0,1 0,0 Digital divide -Quota di popolazione priva di banda larga da rete fissa da Rete fissa o mobile (e) 0,0-0,0 0,0 0,0-0,0 0,0 Scuola Percentuale studenti a rischio abbandono scolastico - Sc. Sec. I grado (f) 0,1-0,2 0,1 0,1-0,1 0,1 Quota (%) Comuni con scuole dell'infanzia - anno sc (f) 100,0-100,0 96,8 89,5-95,0 88,4 Quota (%) Comuni con scuole primarie - anno sc (f) 100,0-100,0 96,8 73,7-90,0 88,9 Quota (%) Comuni con scuole secondarie di I grado - anno sc (f) 100,0-88,9 80,6 73,7-80,0 73,0 Quota (%) Comuni con scuole secondarie di II grado - anno sc (f) 100,0-44,4 29,0 15,8-28,3 25,9 Salute Posti letto in ospedali per abitanti (g) 923,9-191,5 51,5 264,2-299,2 440,2 Posti in strutture residenziali per anziani - n. posti ogni 1000 anziani (g) 17,9-17,2 4,9 7,1-10,5 4,6 Distanza ( in minuti ) dal comune più vicino dotato di Ospedale (g) 0,0-12,4 16,0 17,1-15,5 17,8 Distanza ( in minuti ) dal comune più vicino dotato di DEA (g) 0,0-17,2 30,4 36,1-29,7 28,4 Fonte: (a) Elaborazioni Dps su dati Istat - Censimenti della popolazione ; (b) Elaborazioni DPS su dati Istat e INEA; (c) Elaborazioni Dps su dati Istat - Censimenti dell'agricoltura ; (d): elaborazione Centro Documentazione e Studi Anci-Ifel su dati DPS (2013) e MEF (2012); (e) Elaborazioni Dps su dati MISE e Istat ; (f) Elaborazione Dps su dati Dps e Ministero dell'istruzione; (g) Elaborazione Dps su dati Dps e Ministero della Salute.

24 Elenco dei comuni Provincia di Viterbo Codice Istat Comune Area Classe di comuni Codice Istat Comune Area Classe di comuni Acquapendente Aree Interne E - Periferico Ischia di Castro Aree Interne E - Periferico Arlena di Castro Aree Interne D - Intermedio Latera Aree Interne E - Periferico Bagnoregio Aree Interne D - Intermedio Lubriano Aree Interne D - Intermedio Barbarano Romano Aree Interne D - Intermedio Marta Aree Interne D - Intermedio Bassano Romano Aree Interne D - Intermedio Montalto di Castro Aree Interne D - Intermedio Bassano in Teverina Centri C - Cintura Montefiascone Centri C - Cintura Blera Aree Interne D - Intermedio Monte Romano Aree Interne D - Intermedio Bolsena Aree Interne D - Intermedio Monterosi Aree Interne D - Intermedio Bomarzo Centri C - Cintura Nepi Aree Interne E - Periferico Calcata Aree Interne E - Periferico Onano Aree Interne E - Periferico Canepina Centri C - Cintura Oriolo Romano Aree Interne E - Periferico Canino Aree Interne E - Periferico Orte Aree Interne D - Intermedio Capodimonte Aree Interne D - Intermedio Piansano Aree Interne D - Intermedio Capranica Aree Interne D - Intermedio Proceno Aree Interne E - Periferico Caprarola Aree Interne D - Intermedio Ronciglione Aree Interne D - Intermedio Carbognano Aree Interne D - Intermedio Villa San Giovanni in Tu Aree Interne D - Intermedio Castel Sant'Elia Aree Interne E - Periferico San Lorenzo Nuovo Aree Interne E - Periferico Castiglione in Teverina Aree Interne E - Periferico Soriano nel Cimino Centri C - Cintura Celleno Aree Interne D - Intermedio Sutri Aree Interne D - Intermedio Cellere Aree Interne E - Periferico Tarquinia Centri C - Cintura Civita Castellana Aree Interne E - Periferico Tessennano Aree Interne E - Periferico Civitella d'agliano Aree Interne D - Intermedio Tuscania Aree Interne D - Intermedio Corchiano Aree Interne D - Intermedio Valentano Aree Interne D - Intermedio Fabrica di Roma Aree Interne D - Intermedio Vallerano Centri C - Cintura Faleria Aree Interne E - Periferico Vasanello Aree Interne D - Intermedio Farnese Aree Interne E - Periferico Vejano Aree Interne D - Intermedio Gallese Aree Interne D - Intermedio Vetralla Centri C - Cintura Gradoli Aree Interne E - Periferico Vignanello Aree Interne D - Intermedio Graffignano Aree Interne D - Intermedio Viterbo Centri A - Polo Grotte di Castro Aree Interne E - Periferico Vitorchiano Centri C - Cintura

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