FIARC. Regolamento Attività di Allenamento. Delibera del Comitato Direttiva del 10/09/96

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1 FIARC Regolamento Attività di Allenamento 1997 Sportivo Delibera del Comitato Direttiva del 10/09/96

2 o o ~ GREE~ME Direttore responsabile: Diga Misley Direzione, redazione, pubblicità, abbonamenti, amministrazione Greentime Editori s.r.l. Via Barberia Bologna Tel. (051) Telefax (051)

3 FIARC Federazione Italiana Arcieri Tiro di Campagna International Affiliata IFAA Field Archery Association FIARC - Federazione Italiana Arcieri Tiro di Campagna Via A. Tantardini, Milano - Tel. (02) Fax (02)

4 ~ "b,. ~. SOMMARIO Pago INTRODUZIONE 6 L'allenamento venatorio 6 L'attrezzatura 6 Il tiro venatorio 6 Gli obiettivi 7 La filosofia del tiro istintivo venatorio 7 ART. 1 - ATTIVITA' DI ALLENAMENTO 8 Art Art Art Art Art ART. 2 - CLASSI E CATEGORIE DI TIRO 9 Art Classi 9 Art Categorie 9 Art Equipaggiamento dell'arciere 9 Art Categoria "Longbow" 12 Art Categoria "Arco Ricurvo" 12 Art Categoria "Arco Compound" 13 Art Categoria "Stile Libero" 13 Art Categoria "Stile Libero Illimitato" 14 Art Categoria "Arco Storico" 14 ART. 3 - NORME GENERALI 17 Art Organizzazione delle manifestazioni 17 Art Il Capocaccia 18 Art Il Caposquadra 19 Art Regole Generali 20 Art Arcieri ammessi alle manifestazioni FIARC 22 ART. 4 - NORME DI SICUREZZA 24 Art La piazzola di tiro 24 Art Recupero frecce 25 Art Piazzole di tiro a tempo limitato 25 Art Piazzole di tiro da palchetto 25 Art Piazzole di tiro con sagome mobili 26 ART. 5 - TIRO ALLA SAGOMA FISSA E MOBILE 27 Art Percorsi di gara 27 Art Il tiro 28 4

5 ~ Art Registrazione del punteggio 30 Art Bersagli 31 ART. 6 - TIRO ALLA SAGOMA FISSA E MOBILE. "BATTUTA DI CACCIA SIMULATA" 33 Art Percorso 33 Art Punteggio 34 ART. 7 - TIRO ALLA SAGOMA FISSA E MOBILE. "PERCORSO DI CACCIA SIMULATA" 35 Art Percorso 35 Art Punteggio 35 ART. 8 - TIRO ALLA SAGOMA FISSA E MOBILE. "TRACCIATO VENATORIO" 36 Art Percorso 36 Art Punteggio 36 ART. 9 - TIRO ALLA SAGOMA FISSA E MOBILE. "PERCORSO TRIDIMENSIONALE" 37 Art Percorso 37 Art Punteggio 37 ART TIRO AL VOLO 38 Art Campo di tiro 38 Art Il tiro 38 Art Bersagli 39 Art Punteggio 39 Art Registrazione del punteggio 40 ART PESCA CON L'ARCO 41 Art Luoghi di pesca 41 Art Arcieri ammessi 41 Art Equipaggiamento dell'arciere 41 Art Svolgimento della manifestazione 41 Art Limitazioni 42 Art Punteggio 42 GLOSSARIO 44 5

6 INTRODUZIONE o._. _ _ L'allenamento venatorio La FIARC, Federazione Italiana Arcieri Tiro di Campagna, ha lo scopo di promuovere il tiro venatorio con l'arco ed il presente Regolamento determina le modalità con cui vengono svolte le attività di allenamento venatorio. Il tiro venatorio simula situazioni di caccia utilizzando sagome di animali in carta o tridimensionali. La sua pratica sviluppa nell'arciere la dinamicità del tiro e la velocità di esecuzione. L'attrezzatura Gli archi utilizzati nel tiro venatorio sono esclusivamente del tipo da caccia e possono essere classificati in tre tipologie: il Longbow, il Ricurvo ed il Compound. Il Longbow è l'arco tradizionale per eccellenza, il più antico, caratterizzato da un unico raggio di curvatura. E' un arco che viene ancora oggi usato per il fascino delle sue antiche origini: infatti non eccelle in efficienza di tiro ed il suo uso necessita quindi di una discreta esperienza. E' inoltre molto lungo, il che lo rende poco adatto all'uso in vegetazione fitta. Viene utilizzato con frecce in legno ed impennaggi naturali. L'Arco Ricurvo è più efficiente grazie ad una doppia curvatura che lo rende più morbido e contenuto nella lunghezza. E' usato sia nei modelli monolitici che in quelli smontabili, questi ultimi preferiti per la maggior facilita di trasporto. L'Arco Compound è caratterizzato da un sistema di cavi ed eccentrici che permettono di sviluppare una maggior potenza con uno sforzo minore da parte dell'arciere. Per la sua facilità d'uso e precisione negli ultimi anni ha conosciuto un notevole sviluppo. Il tiro venatorio Il tiro venatorio è storicamente legato al concetto di tiro istintivo. Questa "filosofia di tiro" ha come fulcro la capacità insita nell'uomo di proiettare all'esterno le proprie emozioni, di colpire un bersaglio guidando la freccia utilizzando unicamente il proprio essere. L'arciere istintivo deve sapere unire alla massima concentrazione anche una velocissima esecuzione del tiro. Il tiro istintivo venatorio, praticato con archi tradizionali, è stato il punto di partenza su cui la FIARC si è basata per sviluppare la pratica arcieristico-venatoria in Italia. Il tiro con l'arco è di per sé sinonimo di tradizioni appartenute a tempi ormai lontani e perse con il passare dei secoli. La nostra Federazione tende al recupero di questo patrimonio culturale con particolare attenzione verso le pratiche venatorie. Le innovazioni tecnologiche hanno coinvolto anche il settore arcieristico ed una Federazione di Arcieri non può certo non prendere in considerazione archi estremamente validi come i Compound o accessori come i mirini e gli stabilizzatori da caccia. 6..._-

7 ,----_.- --_ _._-- Gli obiettivi La FIARC quindi abbraccia un vastissimo campo di tecniche e tecnologie, accomunate da un unico fine venatorio, aprendo le proprie porte sia a chi mette in pratica le capacità acquisite durante gli allenamenti venatori, sia a chi invece ama le tecniche venatorie solo fino a quando mantengono la caratteristica di simulazione utilizzando sagome di carta o tridimensionali. La FIARC propone quindi un tiro ricreativo adatto a tutta la famiglia, per una sana vita sportiva ed ecologica a stretto contatto con la natura. La filosofia del tiro istintivo venatorio Il tiro istintivo venatorio più che una tecnica è una filosofia di tiro con l'arco. Ogni arciere potrà sentirsi "istintivo" se saprà osservare una "condotta morale" per cui possa essere considerato tale. La pratica del tiro istintivo venatorio, proprio perché naturale ed innata, è difficilmente identificabile in una categoria sportiva con rigide regole da rispettare. Tuttavia un arciere che pratica il tiro istintivo venatorio, adotta una tecnica che può essere individuata nei seguenti punti: 1) La cocca va tenuta tra il dito indice ed il dito medio. 2) L'aggancio ed il punto di ancoraggio devono essere comunque fissi, con il dito indice non al di sopra della linea della bocca. 3) La freccia deve essere scoccata non appena raggiunto il punto di ancoraggio. 4) Tutte le fasi di tiro devono awenire con entrambi gli occhi aperti. 5) L'arco deve essere caricato in unica progressione partendo dal basso. 6) L'arco va tenuto in posizione leggermente inclinata. 7) Il corpo deve prendere parte al tiro inclinandosi in avanti. 8) Illibbraggio dell'arco deve essere consistente, proporzionato alla muscolatura dell'arciere. 7

8 ART. 1 - ATTIVITA' DI ALLENAMENTO Art. 1.1 Le attività di allenamento si svolgono attraverso manifestazioni a carattere sportivo in cui vengono simulate situazioni di caccia, utilizzando sagome raffiguranti animali. L'attività alieutica viene invece svolta, in luoghi appositamente predisposti, pescando pesce vivo, oppure utilizzando appositi bersagli sommersi. Art. 1.2 Le specialità sono le seguenti: a) Tiro alla sagoma fissa e mobile b) Tiro al volo c) Pesca Art. 1.3 Per ogni specialità viene istituito, a discrezione della Federazione, un Campionato Nazionale il cui regolamento e modalità di svolgimento e partecipazione sono definite dalla Federazione di anno in anno. Art. 1.4 Ogni Comitato Regionale potrà istituire, con l'approvazione della Federazione, un Campionato Regionale il cui regolamento e modalità di svolgimento e partecipazione sono definite dalla Federazione di anno in anno. Art. 1.5 La partecipazione degli arcieri alle manifestazioni organizzate all'estero sotto il patrocinio IFAA (International Field Archery Association) è subordinata al benestare della FIARC, che si farà carico della raccolta e trasmissione delle iscrizioni. 8

9 ART. 2 - CLASSI E CATEGORIE Art Classi Sono previste tre classi: a) Cuccioli - fino a 12 anni b) Scout - da 13 a 16 anni c) Cacciatori - oltre 17 anni 8-- DI TIRO Ogni classe è suddivisa in Maschile e Femminile. I Cuccioli possono partecipare nelle classi Scout e Cacciatori. Gli Scout possono partecipare nella classe Cacciatori. Le Femmine possono partecipare nelle classi Maschili. In ogni manifestazione è obbligatorio istituire una classe, maschile e femminile, se vi sono almeno tre partecipanti iscritti. Se un Cucciolo o uno Scout, durante l'anno Federale, raggiunge uno dei limiti d'età, può completare l'anno nella classe in cui ha iniziato. Art Categorie Sono previste sei categorie: a) Longbow b) Arco Ricurvo c) Arco Compound d) Stile Libero e) Stile Libero Illimitato f) Arco Storico In ogni manifestazione è obbligatorio istituire una categoria se vi sono almeno tre partecipanti iscritti. Art Equipaggiamento dell'arciere Il carico massimo ammesso dell'arco, misurato all'allungo effettivo (Longbow e Ricurvo) o nel punto di picco (Compound), è di kg 11 (25 libbre) per la Classe Cuccioli e di kg 18 (40 libbre) per la Classe Scout. Per la Classe Cacciatori non è prevista alcuna limitazione nel carico dell'arco. Vengono qui di seguito date le definizioni delle attrezzature ammesse, le quali verranno richiamate nei paragrafi riguardanti le singole categorie: a) Il longbow. Viene inteso come "Iongbow" (arco lungo o arco dritto) un attrezzo costituito da un'impugnatura rigida centrale, due flettenti e da una corda. Ad arco carico i flettenti devono presentare un unico raggio di curvatura. La finestratura, quando esistente, non deve superare la mezzeria dell'arco. La corda è fissata a due alloggiamenti posti alle estremità dei due flettenti tramite due anelli. La corda deve avere un unico punto di incocco formato da uno o due riferimenti per fissare la cocca. 9

10 ~ ~ Sull'arco e sulla corda non devono in nessun caso essere evidenti segni, fregi od accorgimenti tali da costituire un riferimento per la mira, salvo quanto previsto al punto e) com ma 15), 16) e 17). Per il longbow non è prevista alcuna limitazione nella lunghezza. b) L'arco ricurvo. Viene inteso come "arco ricurvo" un attrezzo costituito da un'impugnatura rigida centrale, due flettenti a doppia curvatura e da una corda. La corda è fissata a due alloggiamenti posti alle estremità dei due flettenti tramite due anelli. La corda deve avere un unico punto di incocco formato da uno o due riferimenti per fissare la cacca. Sull'arco e sulla corda non devono in nessun caso essere evidenti segni, fregi od accorgimenti tali da costituire un riferimento per la mira, salvo quanto previsto al punto e) com ma 15),16) e 17). La lunghezza massima ammessa dell'arco ricurvo è di cm 162,5 (64") misurata secondo le norme AMO. c) L'arco compound. Viene inteso come "arco compound" un attrezzo costituito da un'impugnatura rigida centrale, flettenti, un sistema di cavi, carrucole, eccentrici, leve e da una corda. La corda deve avere un unico punto di incocco formato da uno o due riferimenti per fissare la cacca. Sull'arco e sulla corda non devono in nessun caso essere evidenti segni, fregi od accorgimenti tali da costituire un riferimento per la mira, salvo quanto previsto al punto e) comma 15), 16) e 17). Per l'arco compound non è prevista alcuna limitazione nella lunghezza. d) Le frecce. La freccia deve essere costituita da un'asta, una cacca, una punta ed un'impennatura. Sono ammesse punte di qualsiasi peso e dimensione. La forma della punta deve essere tale da non arrecare danno ai battifreccia. Per assicurare l'integrità dell'arco ed il rispetto delle norme di sicurezza, si consiglia di non usare frecce il cui peso complessivo sia inferiore a 0,4 grammi (6 grani) per ogni libbra del carico massimo. La denominazione "flu-flu" è riferita ad una freccia munita di particolare impennatura per cui, se scoccata con un'inclinazione di 45 gradi, non percorre più di m. 80. Dove espressamente richiesto, l'uso delle "flu-flu" è obbligatorio. L'uso delle lame da caccia è disposto dalle norme specifiche dei percorsi di gara. Non è quindi consentito usarle se non espressamente richiesto

11 ~ e) Accessori. Sono ammessi esclusivamente gli accessori, attrezzi e strumenti indicati nei paragrafi delle singole categorie e qui di seguito integralmente elencati: 1) Una faretra. Se viene montata sull'arco deve essere installata dal lato opposto alla finestra, all'interno della quale non deve esserne visibile alcuna parte. 2) Una protezione per le dita, che non costituisca ausilio per la mira (guantino o patella). 3) Una protezione per lo scorrimento della freccia sulla base della finestra (tappetino). 4) Un parabraccio. 5) Un fermafreccia da caccia che non costituisca ausilio per la mira. 6) AI massimo due silenziatori fissati sulla corda. In ogni caso non devono costituire un ausilio per la mira e devono essere montati ad almeno cm. 30 dal punto d'incocco. 7) Un supporto per appoggiare la freccia (rest) alloggiato sulla parte interna della finestra non facente parte della base della finestra stessa. Parti di esso non devono stare sopra la freccia ed in ogni caso il supporto non deve costituire ausilio per la mira. 8) Un regolatore di pressione della freccia. 9) Una dragona. 10) AI massimo due distanziatori per i cavi solidali con l'arco. 11) AI massimo due separatori tra i cavi. 12) Uno stabilizzatore da caccia non più lungo di cm. 30,5 (12") fissato sulla faccia posteriore dell'arco, formato da un solo pezzo rettilineo o da più pezzi montati coassialmente al foro di fissaggio sull'arco. 13) Un accorciatore d'allungo (overdraw), costruito in modo che non costituisca un ausilio per la mira né causi pericolo per l'arciere stesso e per altre persone. 14) Uno o più regolatori di allungo di qualsiasi tipo, anche posizionati sui cavi o sulle pulegge del compound. 15) Un mirino da caccia con un massimo di cinque punti fissi di mira, il più lontano dei quali non deve superare la distanza di cm. 12,5 (5") dalla faccia posteriore dell'arco. I punti di mira non devono mai essere spostati durante una gara. Il mirino non deve incorporare prismi, lenti, livelle, apparecchi elettrici od elettronici. 16) Un riferimento per le labbra o per il naso, fissato sulla corda, di diametro non superiore a cm. 1,5. 17) Un foro sulla corda per traguardare il mirino. 18) Uno sgancio meccanico costruito in modo che non possa costituire un ulteriore ausilio per la mira. 11

12 Art Categoria a) L'arco, ~'b --~ , _- --, - "Longbow" ~,, E' ammesso esclusivamente il lonqbow. Qualsiasi arco che differisca dalla definizione di cui all'art. 2.3,a non è ammesso nella categoria "Lonqbow". b) Le frecce, Sono ammesse esclusivamente le frecce di cui all'art. 2.3.d con obbligo di asta in legno ed impennatura in penna naturale. c) Accessori. Sono ammessi esclusivamente gli accessori, attrezzi e strumenti di cui all'art. 2,3,e com ma 1, 2, 3, 4, 5 e 6, d) Il tiro. 1) L'aggancio deve essere effettuato tenendo la cacca tra il dito indice ed il dito medio. 2) Il punto di ancoraggio è libero ma la posizione non deve mai essere variata durante lo svolgimento di una gara. 3) Tutte le fasi di tiro devono awenire con entrambi gli occhi aperti. 4) L'arco deve essere posto in trazione in unica progressione, senza alcuna interruzione del movimento, Art Categoria a) L'arco. "Arco Ricurvo" E' ammesso esclusivamente l'arco ricurvo. Qualsiasi arco che differisca dalla definizione di cui all'art. 2,3,b non è ammesso nella categoria "Arco Ricurvo". b) Le frecce. Sono ammesse esclusivamente le frecce di cui all'ari. 2.3.d. c) Accessori. Sono ammessi esclusivamente gli accessori, attrezzi e strumenti di cui all'art. 2,3.e comma 1, 2, 3, 4, 5, 6 e 7. Non è ammesso un supporto per la freccia ad ammortizzazione verticale. Il supporto, inoltre, deve essere applicato all'interno della finestra. d) Il tiro. 12 1) L'aggancio deve essere effettuato tenendo la cacca tra il dito indice ed il dito medio. 2) Il punto di ancoraggio è libero ma la posizione non deve mai essere variata durante lo svolgimento di una gara. 3) Tutte le fasi di tiro devono awenire con entrambi gli occhi aperti. 4) L'arco deve essere posto in trazione in unica progressione, senza alcuna interruzione del movimento.

13 Art Categoria a) L'arco. "Arco Compound" -----e- E' ammesso esclusivamente l'arco compound. Qualsiasi arco che differisca dalla definizione di cui all'art. 2.3.c non è ammesso nella categoria "Arco Compound". b) Le frecce. Sono ammesse esclusivamente le frecce di cui all'art. 2.3.d. c) Accessori. Sono ammessi esclusivamente gli accessori, attrezzi e strumenti di cui all'art. 2.3.e comma 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9,10,11,12,13 e 14. d) Il tiro. 1) L'aggancio è libero e può essere effettuato sia con la cocca tra indice e medio che con tre dita sotto di essa. 2) L'aggancio ed il punto di ancoraggio non devono essere mai variati durante lo svolgimento di una gara. Art Categoria a) L'arco. "Stile Libero" Sono ammessi illongbow, l'arco ricurvo e l'arco compound. Qualsiasi arco che differisca dalla definizione di cui agli Art. 2.3.a, 2.3.b e 2.3.c non è ammesso nella categoria "Stile Libero". b) Le frecce. Sono ammesse esclusivamente le frecce di cui all'art. 2.3.d. c) Accessori. Sono ammessi esclusivamente gli accessori, attrezzi e strumenti di cui all'art. 2.3.e com ma 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16 e 17. d) Il tiro. 1) Sia l'aggancio che l'ancoraggio sono liberi e possono essere variati in senso verticale durante lo svolgimento di una gara. L'allungo non può essere variato. 2) Sono ammessi tutti i sistemi di mira consentiti, compresi il "falso scopo", lo spostamento delle dita sulla corda o sul viso. 3) Nelle piazzole a tempo limitato non è obbligatorio il rispetto del tempo indicato in tabella, tranne nel Percorso Tridimensionale dove, sempre ed obbligatoriamente, il tempo indicato nelle tabelle di piazzola deve essere aumentato di 5 secondi. 4) Nelle piazzole con bersaglio mobile l'arciere può dare il "Pronto" con la 13

14 -----(D-- freccia incoccata e l'arco già teso, purché in direzione della zona delimitata per la validità del tiro. Art Categoria "Stile Libero Illimitato" a) L'arco. Sono ammessi illongbow, l'arco ricurvo e l'arco compound. Qualsiasi arco che differisca dalla definizione di cui agli Art. 2.3.a, 2.3.b e 2.3.c non è ammesso nella categoria "Stile Libero -Illimitato". b) Le frecce. Sono ammesse esclusivamente le frecce di cui all'art. 2.3.d. c) Accessori. Sono ammessi esclusivamente gli accessori, attrezzi e strumenti di cui all'art. 2.3.e. d) Il tiro. 1) Sia l'aggancio che l'ancoraggio sono liberi e possono essere variati in senso verticale durante lo svolgimento di una gara. L'allungo non può essere variato. 2) Sono ammessi tutti i sistemi di mira consentiti, compresi il "falso scopo", lo spostamento dell'aggancio sulla corda o dell'ancoraggio sul viso. 3) In una stessa gara tutte le frecce devono essere scoccate mediante lo sgancio meccanico. 4) Nelle piazzole a tempo limitato non è obbligatorio il rispetto del tempo indicato in tabella, tranne nel Percorso Tridimensionale dove, sempre ed obbligatoriamente, il tempo indicato nelle tabelle di piazzola deve essere aumentato di 5 secondi. 5) Nelle piazzole con bersaglio mobile l'arciere può dare il "Pronto" con la freccia incoccata e l'arco già teso, purché in direzione della zona delimitata per la validità del tiro. Art Categoria "Arco Storico" Una breve premessa è necessaria per chiarire una caratteristica di questa particolare categoria. Essa, per sua stessa natura, esula da un inquadramento schematico finalizzato alle sole necessità di agonismi o punteggi; essa vuole, in linea di principio, ridare una patria ad una tipologia di arco importantissima perché è l'unica che sia mai esistita dal tempo in cui l'arco nacque (intorno al paleolitico superiore), fino all'introduzione dei moderni archi in laminati sintetici o misti così come oggi li conosciamo, avvenuta grossomodo negli anni tra il 1940 e il In questo contesto risulta perciò facilmente comprensibile, data la "riscoperta" di questo tipo di approccio all'arcieria, che gli aspetti della ricerca ricostruttiva, storica, culturale ed etnica, prevalgono su quelli meramente competitivi ed agonistici, fermo restando il principio della "gara" normalmente regolamentata _

15 a) L'arco. E' ammesso qualsiasi tipo di arco storico originale (se ancora funziona, come può essere per certi longbow in legno della fine dell'800, o per gli archi in acciaio dell'india del XVI o XVII secolo), qualsiasi tipo di arco appartenente a civiltà tribali odierne (Africa, Amazzonia, Nuova Guinea, Isole Andamanesi, Pellerossa, ecc.). E' inoltre ammessa qualsiasi riproduzione di arco storico eseguita con gli stessi materiali impiegati in epoche storiche (legno, acciaio, bronzo, corno, tendine, pelle cruda, ferro, fanoni di balena, ecc.). La riproduzione o l'originale possono corrispondere a qualsiasi linea o tipologia tradizionale storica sia occidentale che orientale, sia dell'estremo nord che dell'estremo sud (arco dritto, ricurvo, riflesso, riflesso-deflesso, ricurvo statico, asimmetrico giapponese, a flettenti doppi nord-americano, angolare egizio, angolarericurvo caldeo). Nella ricostruzione di questi archi è ammesso anche l'uso di colle di tipo moderno, ma in nessun caso l'inserzione o l'aggiunta di lamine rigide plastiche o resine sintetiche di qualsiasi tipo. E' ammesso qualsiasi tipo di arco primitivo in legno semplice o rinforzato in tendine e qualsiasi tipo di arco composto da materiali naturali organici o metallici sopra menzionati, nonché l'arco butanese in bambù. b) Le frecce. Sono ammesse solo frecce in legno, canna o metallo pieno (India) con impennaggi in penna naturale o pergamena. Le cocche devono essere ricavate direttamente nell'asta o rinforzate con inserto in osso, corno o altri materiali non sintetici, oppure interamente riportate in questi stessi materiali o in legno duro, giada, corallo, avorio o metallo. Le punte possono essere in metallo, osso, corno e legno duro. Per ragioni di sicurezza e per limitare danni ai battifreccia è vietato l'uso di punte in selce, ossidiana o di qualsiasi altra punta più larga del diametro dell'asta. Le punte in metallo possono essere coniche, di qualsiasi lunghezza, ogivali, a sezione quadrata (bodkin), con strozzatura prima del codolo (tipo italiano). Non sono consentite le punte field di tipo moderno e le punte da caccia moderne (broadhead di qualsiasi tipo). Sono inoltre ammesse aste in pelle di ippopotamo essiccata (Toxophilus, pago 116). Sebbene non sia consentito nessun tipo di misuratore d'allungo moderno (klicker), è però consentito l'uso di punte da freccia del tipo "a spalla", che Roger Ascham nel suo Toxophilus raccomandava come misuratore di allungo tattile: "Chiamo spalla il gradino dell'inserto che può essere sentito col dito prima che arrivi la punta stessa" (Toxophilus, Simon Archery Fundation, Manchester; pago 132. Prima edizione, 1545). c) La corda. Oltre alle corde in filati naturali come la seta, la canapa, il lino, l'ortica, ecc., sono anche consentite le corde in strisce di canna, quelle in budello, in minugia, in pelle cruda ritorta e in tendine. Per ragioni di maggior sicurezza per l'attrezzo 15

16 ~---- sono tuttavia consentite anche corde in dacron e in tendine sintetico (nylon cerato), come accade per l'arcieria storica in Mongolia oggi e come consente anche il regolamento della British Longbow Society. d) Il tiro. E' consentito qualunque tipo di aggancio e di punto di ancoraggio: al volto, all'occhio, al petto, all'orecchio, alla spalla e "al vento". E' consentita la presa mediterranea, a tre dita sotto la cocca, sopra la cocca a due dita sopra e uno sotto. E' consentita la presa primaria e secondaria pellerossa e la presa con il pollice per il tiro con archi di tipo orientale. e) Gli accessori. Oltre alla faretra, alla patelletta o guanto da tiro (in pelle) e al parabraccio, è inoltre consentito l'anello da pollice in corno, osso, metallo, cuoio, ecc. per il tiro con aggancio alla orientale. E' consentito l'accorciatore di allungo (overdraw) o "siper" per gli archi turchi (Pishrev, nelle gare di tiro di gittata); è consentito un panno imbevuto di cera d'api avvolto intorno all'impugnatura per porvi l'impronta della mano. Sono consentite sull'arco legature, fascettature e laccature di ogni tipo e in qualsiasi punto dell'arco. Sono altresì consentiti gli sganci meccanici storici di ogni tipo (bow pullers), quelli in bronzo di tipo romano o etrusco, quelli in osso, avorio o legno duro di tipo turco, quelli a strisce di cuoio di tipo ottomano (noti in inglese come flippers), e qualsiasi altra cosa sia storicamente dimostrabile. E' consentito qualsiasi accessorio necessario alla pratica del Kyudo e una zeppa rigida (piccolo cuneo in legno, osso, ecc.) applicata sul fianco come supporto per la freccia _.-..._-

17 , : e :c; o,,;;. ART. 3 - NORME GENERALI Art Organizzazione delle manifestazioni Efficacia ed efficienza sono le condizioni necessarie ed indispensabili per dare vita all'organizzazione di un evento sportivo. Conoscenza e consapevolezza di alcuni principi base, se sapientemente utilizzati dall'organizzatore, sono fondamento di capacità organizzative. L'organizzazione è una struttura composta da più persone, con vari compiti, complementari gli uni agli altri, che collaborano alla realizzazione dell'obiettivo prescelto. L'organizzazione deve essere sinonimo di professionalità e non di improvvisazione. a) Le manifestazioni internazionali si svolgono sotto la responsabilità della FIARC anche se organizzate da una Compagnia. b) Le manifestazioni nazionali e regionali si svolgono sotto la responsabilità della Compagnia organizzatrice. c) La responsabilità di una manifestazione consiste in: 1) Rendere pubblica la manifestazione tramite annunci ed inviti che devono contenere le seguenti informazioni: tipo di gara; data e ubicazione della gara; orario del raduno, di chiusura delle iscrizioni, del controllo del materiale e dell'inizio della gara; numero di premi per ogni classe e categoria; indicazioni sulla disponibilità sul posto di punti di ristoro o sulla necessità di provvedere individualmente alla colazione al sacco; modalità particolari della gara (es.: lame da caccia, "flu-flu", ecc.). 2) Predisporre il campo di gara secondo i regolamenti, accertandosi che siano rispettate le norme di sicurezza, predisponendo cartelli ed indicazioni per impedire l'accesso ad estranei sul campo di gara. Eventuale pubblico potrà accedere a spazi appositamente riservati. Il campo di gara deve essere predisposto per l'ispezione dei Capicaccia entro le ore 14 del giorno precedente la gara. 3) Comunicare alle autorità competenti i tempi ed i luoghi di svolgimento della manifestazione, affinché siano rilasciate per tempo le necessarie autorizzazioni di Pubblica Sicurezza. 4) Nominare una Commissione Tecnica, formata da quattro arcieri appartenenti alla Compagnia organizzatrice, presieduta dai Capicaccia, i cui compiti sono: 17

18 --fl} Formare le squadre composte da un Caposquadra, due Marcatori e un Cronometrista; - Coadiuvare i Capicaccia nel controllo materiale; - Stilare la classifica per la premiazione. - Risolvere eventuali problemi che possono nascere durante lo svolgimento della manifestazione. 5) La Compagnia deve garantire per il giorno del sopralluogo almeno quattro persone in aiuto ai Capicaccia. 6) La Compagnia deve avere tra i suoi iscritti almeno un Capocaccia regolarmente iscritto all'albo. 7) Il giorno della gara almeno quattro persone devono essere a disposizione dei due Capicaccia. 8) La Compagnia deve avere a disposizione almeno dieci persone per la preparazione dei percorsi di gara. 9) La Compagnia entro le ore 14 del giorno precedente la gara deve fornire ai Capicaccia l'elenco dei 10 nominativi delle persone facenti parte dell'organizzazione, la piantina del percorso, l'elenco delle visuali scelte, il gruppo di appartenenza e le misure dei battifreccia. 10) La Compagnia devo provvedere al vitto ed all'alloggio dei Capicaccia inviati dalla Federazione. Art Il Capo caccia a) Il Capocaccia è un arciere regolarmente tesserato FIARC, in regola con la quota federale annuale e regolarmente abilitato da una Commissione nominata dal Comitato Direttivo. Egli riceve la nomina ufficiale di Capocaccia dopo aver superato gli esami Federali. b) Per ogni manifestazione la FIARC nomina due Capicaccia regolarmente iscritti all'albo. c) I compiti del Capocaccia sono: 1) Controllo della sicurezza del campo di gara il giorno precedente la stessa. 2) Controllo della rispondenza alle Norme Federali del campo di gara. 3) Controllo del materiale degli arcieri. 4) Controllo del regolare svolgimento delle manifestazioni. 5) Accertarsi che i Capisquadra abbiano i requisiti richiesti e che svolgano il loro compito correttamente. 6) Controllare che non si creino situazioni di pericolo e che tutto si svolga nella massima sicurezza. 18

19 ) Compilare la relazione per la Commissione Gare al termine di ogni manifestazione. 8) Risolvere o prendere atto di controversie o fatti accaduti durante la gara. 9) Assicurarsi che le tabelle segnapunti siano consegnate da tutti i Capisquadra. 10) Assicurarsi che classifiche e premiazioni vengano eseguite correttamente. I Capi caccia svolgono questi compiti con piena autorità e con facoltà di prowedimenti disciplinari che possono spaziare dal richiamo alla squalifica. Qualsiasi decisione viene presa in pieno accordo tra i due Capicaccia. c) In caso di comportamento scorretto di un Capocaccia, contestazioni o ricorsi nei suoi confronti, il caso sarà esaminato da una Commissione Disciplinare nominata dal Comitato Direttiva. d) Il Capocaccia, come richiamo in caso di infrazione o pericolo, usa un segnale acustico: tre suoni indicano la sospensione dei tiri; un suono indica la ripresa dei tiri. e) Il Capocaccia non può prendere parte alla gara in cui svolge ufficialmente la sua funzione. f) Il Capocaccia non può svolgere le sue funzioni in una gara organizzata dalla propria Compagnia, salvo l'eccezione di cui al punto g). g) In caso di giustificata indisponibilità di un Capocaccia, egli dovrà darne comunicazione alla FIARC almeno quindici giorni prima della data della gara. Nel caso non si riesca a trovare un sostituto in tempo utile, il posto vacante sarà occupato da un Capocaccia scelto, a cura dell'organizzazione, tra quelli iscritti presso la Compagnia organizzatrice. Art Il Caposquadra a) Il Caposquadra è un arciere regolarmente tesserato FIARC, in regola con la quota federale annuale e regolarmente abilitato da una Commissione nominata dal Comitato Direttiva. Egli riceve la nomina ufficiale di Caposquadra dopo aver superato gli esami Federali. b) Quando il tipo di gara prevede la formazione di squadre, la Commissione Tecnica provvede a designare i Capisquadra, scelti tra gli iscritti all'albo. I compiti del Caposquadra sono: 1) Ritirare le tabelle segnapunti e riconsegnarle, controllando che siano state correttamente compilate, al termine della gara. 2) Controllare che gli arcieri assegnati alla sua squadra siano tutti presenti. 3) Seguire correttamente il percorso di gara. 4) Stabilire l'ordine di tiro all'interno della propria squadra. 19

20 ~ ~ 5) Verificare la presenza dei due marcatori e del cronometrista nominati dalla Commissione Tecnica. 6) Eseguire il controllo del materiale agli arcieri della propria squadra. 7) Accertarsi che i marcatori segnino correttamente i punteggi. 8) Annullare le frecce che non vengono tirate correttamente. 9) Stabilire i punteggi delle frecce dubbie (tranne per quanto riguarda le sue: in questo caso interviene il primo marcatore). 10) Controllare che il cronometrista verifichi i tempi di esecuzione dei tiri secondo quanto stabilito dai regolamenti di gara (i tempi del cronometrista vengono verificati dal primo marcatore). 11) Risolvere tutti i problemi che possono sorgere durante lo svolgimento della gara all'interno della propria squadra. Può in ogni momento richiedere l'intervento di un Capocaccia. 12) Il Caposquadra non può (salvo motivi gravi) abbandonare la squadra, pena la squalifica. Se si dovesse verificare tale situazione, deve prima avvertire un Capocaccia. Art Regole Generali a) Ogni contestazione riguardante qualsiasi irregolarità riscontrata durante lo svolgimento di una gara, deve essere rivolta al Capocaccia prima della premiazione. Ogni decisione del Capocaccia è inappellabile. b) Precedentemente alla gara nessun arciere può esercitarsi sul campo di gara. L'organizzazione può allestire appositi bersagli di allenamento, sui quali però non si può tirare durante la gara, tranne nel caso di una pausa ufficiale. c) I battifreccia devono essere costituiti da materiali che non rechino danno alle frecce, ma che offrano abbastanza resistenza da trattenere le frecce evitando il completo attraversamento di essi. Se il Capocaccia, anche durante lo svolgimento di una gara, ritiene che tale caratteristica non sussista su uno o più bersagli può, a sua discrezione, decidere l'annullamento del punteggio totalizzato da tutti gli arcieri sui bersagli irregolari. Ciò costituirà una nota di demerito per la Compagnia nella relazione del Capocaccia. d) Un arciere, al di fuori del suo turno di tiro durante lo svolgimento di una gara, non può per nessun motivo tendere l'arco con una freccia incoccata né tanto meno scoccarla. Se un arciere scocca una freccia al di fuori del suo turno di tiro, quella freccia viene considerata come la prima della sua prossima serie di tiri ed annullata. Il Capocaccia, anche su richiesta di un Caposquadra, può decidere anche la squalifica dell'arciere. L'unica eccezione sussiste nel caso di rottura di un arco, della corda, del supporto per la freccia, del regolatore di pressione o di un mirino; l'arciere può allora provare il materiale sostituito tirando tre frecce su un bersaglio, su cui ha già tirato una serie completa di frecce, previa autorizzazione del suo Caposquadra e di quello della squadra che lo segue. 20

21 _.,--- ~ ---- e) Un arco rotto durante la gara può essere sostituito purché sia compatibile con la categoria in cui si sta gareggiando. f) Se un arciere si trova con un numero insufficiente di frecce, a causa di smarrimenti o rotture, può usarne altre prese a prestito, purché siano uguali alle sue per materiale, peso, lunghezza, impennatura, diametro e spessore. g) Non è consentito prendere nessun tipo di appunto che possa servire a stimare le distanze o a migliorare il punteggio. h) E' ammesso l'uso del binocolo o del cannocchiale per visionare il bersaglio, ma solo prima di effettuare i propri tiri o dopo averli completati. L'uso tra un tiro e l'altro comporta l'annullamento della piazzola. Tutti gli strumenti ottici devono essere privi di qualsiasi sistema di rilevazione della distanza. E' ammesso anche l'uso di macchine fotografiche, purché prive di scale graduate di misurazione della distanza o di reticoli. i) Non è consentito modificare il carico dell'arco durante lo svolgimento di una gara né effettuare alcuna modifica alla taratura. Solo nel caso l'arco perda la taratura iniziale o si renda necessario intervenire per la manutenzione di parti danneggiate, è possibile ripristinare l'arco ai valori corretti. Il Caposquadra ne deve prendere nota e darne comunicazione al Capocaccia al termine della gara. I) Un arciere, per un valido motivo, può abbandonare temporaneamente la gara, dopo averne avuto il permesso dal Caposquadra o dal Capocaccia che stabiliscono un lasso di tempo ragionevole, e comunque non superiore ai 60 minuti, entro cui l'arciere deve tornare. La squadra attende il ritorno dell'arciere, lasciando passare avanti le altre squadre, fino al termine stabilito. Se entro tale termine l'arciere non ritorna, verrà considerato come un abbandono e la squadra riprende i tiri. m) Un arciere che abbandona la gara prima del termine ufficiale, dovrà consegnare le sue tabelle segnapunti, debitamente firmate, al Capocaccia o ad un membro della Commissione Tecnica tramite il suo Caposquadra. Verrà tenuto valido il punteggio ottenuto fino a quel momento. n) Le tabelle segnapunti devono essere del tipo omologato per ogni specialità. Esse devono riportare il nome dell'arciere, il suo numero di tessera, il codice di Compagnia, la classe e la categoria. Devono essere usate nel numero e nel modo previsto per ogni specialità. Le tabelle vanno firmate da un marcatore e dall'arciere che, in tal modo, conferma il punteggio. Nessun reclamo sul proprio punteggio può essere avanzato dopo la firma. Le tabelle dei marcatori devono essere firmate dal Caposquadra. Il Caposquadra è responsabile del ritiro e della consegna delle tabelle all'inizio ed alla fine della gara. 21

22 8--- o) Un arciere, prima di effettuare i tiri, deve assicurarsi che gli altri arcieri siano tutti alle sue spalle. Deve inoltre assicurarsi che dietro al bersaglio non vi sia nessuno e che la traiettoria dei tiri sia completamente sgombra da persone od animali. p) L'arco non deve mai essere posto in trazione lateralmente rispetto al bersaglio e comunque mai al di sopra la linea dell'orizzonte. E' ammesso il caricamento verso il basso. Non è mai ammesso il caricamento verso l'alto o lateralmente. Le frecce la cui trazione e stata effettuata in modo scorretto vengono annullate. Ripetute azioni di evidente pericolo da parte di uno stesso arciere devono essere segnalate dal Caposquadra al Capocaccia, che prenderà gli adeguati provvedimenti. q) In caso di cattivo tempo o per qualsiasi altro giustificato motivo è il Capocaccia l'unico a poter decidere l'eventuale sospensione della gara. r) Eventuali accompagnatori, nel numero massimo di quattro per ogni squadra, possono seguire i percorsi di gara su autorizzazione del Caposquadra e a condizione che non arrechino disturbo ed intralcio agli altri arcieri, in particolare per quanto riguarda bambini ed animali, che devono essere tenuti sotto stretto controllo. s) I portatori di handicap possono chiedere particolari esenzioni che saranno vagliate caso per caso dal Comitato Direttivo. Art Arcieri ammessi alle manifestazioni FIARC a) Sono ammessi a partecipare alle manifestazioni FIARC tutti gli arcieri regolarmente tesserati per l'anno in corso ed in regola con il pagamento della quota federale ed assicurativa. I responsabili della Compagnia organizzatrice ed il Capocaccia possono chiedere di visionare la tessera. b) La partecipazione di estranei alla FIARC o di arcieri non in regola con la quota federale e quindi privi di copertura assicurativa, è sotto completa responsabilità e pieno rischio della Compagnia organizzatrice della manifestazione. Né la FIARC né la Compagnia Assicuratrice rispondono in caso di incidente. Per tale motivo si fa divieto alle Compagnie di accettare iscrizioni a gare, non accompagnate dal numero di tessera federale. c) E' vietata la partecipazione alle manifestazioni di arcieri sprovvisti di certificato medico di sana e robusta costituzione, per uso non agonistico, rilasciato dal medico curante. La Compagnia organizzatrice della manifestazione stessa si assume ogni onere di responsabilità civile per la partecipazione di arcieri non regolari. 22

23 -.--_... _-_. d) Nelle manifestazioni a carattere regionale ed amichevole, la Compagnia organizzatrice può consentire l'iscrizione di allievi arcieri (Training class) nel numero non superiore a quattro per ogni piazzola di tiro, solo se accompagnati da un istruttore federale. Gli allievi potranno gareggiare con attrezzature didattiche e quindi fuori regolamento; non saranno inseriti nella classifica di gara. L'istruttore federale sarà inserito in classifica solo se nella squadra è presente un altro arciere della classe Cacciatori. e) La capienza massima consentita dal numero di piazzole è limitativa per quanto riguarda il numero massimo di iscritti ad ogni manifestazione. 23

24 ----~--- ART. 4 - NORME DI SICUREZZA Questo capitolo è quello che deve essere considerato con maggior attenzione nell'organizzare una gara. Non sono ammesse disorganizzazione e superficialità nella sicurezza dei percorsi di gara. Art La piazzola di tiro a) I campi di gara dovranno risultare assolutamente rispondenti alle più elementari norme di sicurezza. In particolar modo non dovranno esserci tiri che si incrociano tra una piazzola e l'altra o tiri che attraversano strade o sentieri aperti al pubblico. I bersagli dovranno essere posizionati in modo tale che non siano in linea con la piazzola successiva o con strade o abitazioni. Si dovrà impedire che le frecce che non colpiscono i battifreccia si perdano in luoghi inaccessibili o non sia possibile vederne la traiettoria. In ogni caso solo il Capocaccia potrà dare l'autorizzazione allo svolgimento della manifestazione, dopo averne constatato la sicurezza. b) Pur tenendo conto della morfologia del luogo ove si svolge la gara, le piazzole devono essere dislocate in modo tale che tra una e l'altra ci siano almeno m. 20 di distanza. c) Verificare che nelle immediate vicinanze del battifreccia, ma soprattutto davanti e dietro, non ci siano oggetti che possano danneggiare le frecce o che impartiscano alle stesse traiettorie non controllate. Nell'impossibilità di rimuovere i suddetti oggetti si pongano adeguate protezioni. Verificare altresì che le eventuali frecce che non colpiscano il bersaglio, si fermino nelle vicinanze dello stesso. d) Nel predisporre la piazzola e nel caso in cui il bersaglio sia volutamente posizionato in modo che il tiro risulti ostacolato, fare in modo che quegli oggetti che occultano il bersaglio siano in prossimità del bersaglio stesso e non dei picchetti di tiro, onde evitare che possibili interferenze di detti oggetti con arco e freccia creino situazioni di pericolo. e) In un ideale percorso ad "anello" le piazzole di tiro devono essere predisposte preferenzialmente nella direzione interno/esterno. f) Non si possono sistemare bersagli sulla cima di dossi in prossimità di una recinzione, se non protetti da battifreccia compatti di larghezza pari a m. 1 per parte oltre la visuale e con un'altezza da terra di almeno m. 2 oltre la visuale stessa. g) Le misure di cui al precedente punto f) dovranno essere raddoppiate nel caso 24

25 ~.---~-- di piazzole con tiri basso/alto a sfondo cielo. i) Le piazzole di tiro alto/basso dovranno essere posizionate in modo che eventuali frecce sfuggite alte sul bersaglio non interferiscano con altre piazzole o strade o sentieri di comunicazione. I) Le piazzole con tiro basso/alto dovranno avere il bersaglio posizionato ad almeno m. 5, misurati sulla verticale, sotto l'eventuale crinale. m) Il percorso dovrà essere ben visibile sul sentiero o camminamento, non dovrà presentare ostacoli di difficile superamento, dovrà essere ben segnalato con bindella bianco-rossa, con cartelli indicatori, ecc; dovrà inoltre essere seguito da tutti nella direzione prestabilita. Una tabellazione ben visibile dovrà essere posizionata nei punti di maggior passaggio ed ingresso campo con indicato "Attenzione! Gara di tiro con l'arco in corso. Seguire l'apposita segnaletica". Art Recupero frecce Si faccia particolare attenzione una volta posizionato il bersaglio all'accesso dello stesso ed alla direzione che gli arcieri dovranno rispettare per recuperare le frecce già tirate. Il bersaglio deve essere facilmente raggiungibile, la direzione da prendere dopo il recupero deve essere bene indicata. Gli arcieri potranno raggiungere la piazzola successiva prendendo direzione destra o sinistra a 90 gradi rispetto al bersaglio, oppure ripercorrendo la direzione di accesso. Si eviti in modo assoluto di fare proseguire gli arcieri con direzione uguale a quella della linea di tiro. Art Piazzole di tiro a tempo limitato a) Determinare i tempi limite in modo che siano proporzionali alle difficolta di tiro. b) Predisporre i picchetti di tiro in modo che siano di facile accesso. c) Assicurarsi che il tratto da percorrere sia sgombro da ostacoli e che non presenti pendenze eccessive. Art Piazzole di tiro da palchetto Questa struttura deve essere ben costruita e ben concepita, evitando grandi altezze e rimanendo nel limite dei m. 2. Nel caso si sfruttino situazioni naturali assicurarsi che le stesse siano stabili e di facile accesso. Se necessario prevedere delle balaustre che non siano di intralcio ai tiri, eventualmente anche degli aiuti per accedere alla postazione di tiro. Si fa notare che nella brutta stagione, con la pioggia e l'umidita, questo tipo di piazzola può rendersi molto pericolosa. Con l'utilizzo dei palchetti artificiali (tree-stand) assicurarsi che i sistemi e i materiali di costruzione siano di buona concezione e qualità. Prestare molta attenzione nel posizionamento degli stessi. 25

26 Art Piazzole di tiro con sagome mobili I bersagli mobili e le apparecchiature per il lancio di piattelli o palloni dovranno rispondere alle norme di omologazione emanate dalla FIARC con apposite circolari. Dovranno essere rispettate le massime norme di sicurezza in particolar modo per quanto riguarda l'incolumità del manovratore. Il manovratore potrà essere fornito dall'organizzazione o potrà essere a turno scelto tra i componenti la squadra che esegue i tiri. In queste piazzole, nel caso in cui il tiro non sia effettuato dall'alto verso il basso, accertarsi della presenza di un terrapieno alle spalle del bersaglio per tutta la corsa dello stesso. Individuare la zona entro la quale è ammesso il tiro e controllare che nella suddetta zona non ci siano ostacoli. Nelle piazzole per il lancio di piattelli o palloni, assicurarsi che esista lo spazio sufficiente per l'arresto delle frecce ed il loro recupero. Evitare quelle zone oltre le quali ci siano strapiombi, boschi scoscesi, edifici, ecc. Nel caso di presenza di tralicci, cavi alta tensione e simili, accertarsi che essi non siano sulla traiettoria di tiro. Lo specchio di tiro utile deve essere libero da ostacoli naturali. 26

27 ART. 5 - TIRO ALLA SAGOMA FISSA E MOBILE Art Percorsi di gara a) Il percorso deve essere chiaramente indicato mediante apposite segnalazioni. In ogni caso non deve mai essere messa a repentaglio la sicurezza degli arcieri e di eventuali estranei. b) Ogni piazzola deve essere segnalata con una tabella, posta in modo ben visibile anche da lontano, riportante le seguenti indicazioni: 1) Il numero progressivo di piazzola. 2) Il tempo a disposizione nei tiri a tempo limitato. 3) Il numero di frecce da tirare in ginocchio, con l'indicazione dei rispettivi picchetti. 4) L'esistenza dei picchetti per Cuccioli. 5) Qualsiasi altra indicazione utile per la corretta esecuzione dei tiri. La tabella di piazzola deve essere posizionata in modo da creare uno spazio di attesa. Bersaglio e picchetti devono essere visibili da detto spazio. c) I bersagli non devono essere sovrapposti a bersagli più grandi; sul battifreccia e sul terreno non devono esserci segni di alcun genere che possano essere usati come "falso scopo". d) Su ogni battifreccia deve essere posizionato un solo bersaglio, in modo tale che sia sempre visibile da ogni picchetto di tiro. e) Alcune piazzole, a discrezione dell'organizzazione, possono consistere in postazioni sopraelevate. In tal caso il picchetto può essere omesso e la postazione di tiro consisterà in una piattaforma balaustrata appositamente costruita o in apposite piattaforme da applicare ad alberi (tree-stand), concepite appositamente per quest'uso. In ogni caso dovranno rispondere alle norme di sicurezza emanate con circolare FIARC. I Cuccioli sono esentati dai tiri da postazioni sopraelevate. Appositi picchetti di tiro dovranno essere posizionati a terra. 1) Le piazzole a tempo limitato devono essere chiaramente tabellate, evidenziate della lettera "T" e deve essere indicato il tempo a disposizione per il tiro. Nel caso si debbano scoccare tre frecce da tre picchetti sullo stesso bersaglio il tempo massimo è di 30 secondi. Il tempo massimo scende a 25 secondi nel caso si tiri da un unico picchetto su tre bersagli diversi. Può esservi un picchetto supplementare, dal quale non è visibile il bersaglio, che indica il punto di partenza da cui va conteggiato il tempo; da questo picchetto non va scoccata nessuna freccia e non deve essere oltrepassato da nessun arciere che non abbia già tirato. Nelle piazzole a tempo limitato non devono essere effettuati tiri in ginocchio. 27

28 _._ _-- g) Ogni situazione particolare, come i tiri a tempo limitato, i tiri in ginocchio, bersagli mimetizzati, uso di lame da caccia, ecc., dovranno tener conto di tutte le misure di sicurezza, senza mai mettere a repentaglio l'incolumità degli arcieri, valutando capacità, sesso ed età di tutti i partecipanti alla manifestazione. h) Per i Cuccioli, nei bersagli del Gruppo 1, 2 e 3, dovrà essere predisposto un apposito picchetto, ad una distanza pari a circa due terzi di quella del picchetto per Scout e Cacciatori più vicino al bersaglio. I picchetti per i Cuccioli devono essere di colore rosso e deve esserne dichiarata l'esistenza nella tabella di piazzola. I Cuccioli effettueranno tutti i tiri dallo stesso picchetto, tranne che sui bersagli del Gruppo 4. i) Nelle piazzole con più di un bersaglio, è quello più lontano dal primo picchetto che determina il Gruppo di appartenenza. Quelli più vicini possono essere di Gruppo inferiore, ma sempre in regola con le rispettive distanze. I) I tiri in ginocchio devono essere evidenziati nella tabella di piazzola con l'indicazione dei rispettivi picchetti. I Cuccioli sono esentati dai tiri in ginocchio. m) Le apparecchiature di movimento dei bersagli mobili devono essere di tipo omologato. Come bersaglio mobile non è ammesso nulla al di fuori di sagome omologate. Accanto ad ogni piazzola con bersaglio mobile deve esserci una tabella con le istruzioni per il tiro. La zona entro cui il bersaglio mobile può essere colpito, peculiare di ogni situazione, deve sempre essere indicata con due picchetti o altri segnali ben visibili ed inequivocabili. Le piazzole mobili devono essere predisposte secondo le seguenti normative: 1) Il tempo totale di percorrenza del bersaglio, da quando viene rilasciato a quando si arresta, non deve essere inferiore a 5 secondi. 2) Lo specchio di tiro utile, appositamente delimitato, deve misurare i 2/3 della distanza totale della corsa, con una tolleranza del 10%. n) Le distanze tra un picchetto ed il relativo bersaglio, indicate nelle varie tipologie di gara, possono avere una tolleranza del 10%. Art Il tiro a) Gli arcieri devono essere ripartiti in squadre il cui responsabile deve essere un Caposquadra iscritto all'albo. Nei limiti delle possibilità organizzative i componenti di ogni squadra devono appartenere ad una stessa categoria di tiro. Le squadre sono composte da un minimo di tre arcieri ad un massimo di sei. b) L'ordine di tiro viene alternato secondo il seguente schema: A,B,C,D D,A, B,C 28

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