I.N.P.D.A.P. ISTITUTO NAZIONALE DI PREVIDENZA PER I DIPENDENTI DELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA DELIBERA DEL CONSIGLIO DI INDIRIZZO E VIGILANZA

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Franca Nicolina Corona
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1 I.N.P.D.A.P. ISTITUTO NAZIONALE DI PREVIDENZA PER I DIPENDENTI DELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA DELIBERA DEL CONSIGLIO DI INDIRIZZO E VIGILANZA N. 151 del 17 luglio 2001 OGGETTO : Direttiva ministeriale in materia di sanzioni civili in caso di mancato o ritardato pagamento dei contributi. IL CONSIGLIO DI INDIRIZZO E VIGILANZA VISTO il D.L.vo 30 giugno 1994 n. 479 di istituzione dell'istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell'amministrazione Pubblica; VISTO il D.P.C.M. del 4 agosto 1999 di costituzione del Consiglio di indirizzo e vigilanza; VISTO che nella seduta del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell 8 settembre 1999 è stato nominato il Presidente del predetto organo; VISTO il D.P.R. del 4 maggio 1999 di nomina del Presidente dell'istituto; VISTO il D.P.C.M. del 19 febbraio 1999 di costituzione del Consiglio di Amministrazione; SOTTO la Presidenza del Dr. Giancarlo Fontanelli ed alla presenza dei Consiglieri: Cons. Donatello Bertozzi Cons. avv. Giuliano Bologna Cons. Carmelo Calabrese Cons. rag. Rocco Carannante 1

2 Cons. dr. Pier Luigi Cenci Cons. dr.ssa M.Francesca Comerci Cons Enrico Corti Cons. dr.ssa Cettina Costanzo Bana Cons. dr. Vincenzo Damiano Cons. dr. Vincenzo D Antuono Cons. dr. Lucio D Ubaldo Cons. Battista Lepidi Cons. dr. Mario Mancini Cons. dr.ssa Matilde Mancini Cons. dr. N. Antonio Marrone Cons. dr. Giorgio Pagano Cons. dr. Michele Penta Cons. Maurizio Sarti Cons. dr. Pierluigii Severi Cons. dr. Sergio Testuzza Cons. dr. Giuseppe Trippanera Cons. prof. Giuseppe Ughi VISTO il D.L.vo 3 febbraio 1993 n.29 e successive modifiche ed integrazioni; VISTO che, ai sensi dell art. 3, comma 4, del D.L.vo n. 479/94, così come modificato dall art. 17, comma 23 della legge 15 maggio 1997 n. 127, il Consiglio di indirizzo e vigilanza definisce i programmi, individua le linee di indirizzo dell Ente e determina gli obiettivi strategici pluriennali; VISTO il D.P.R. 24 settembre 1997 n. 368 di emanazione del Regolamento concernente l organizzazione ed il funzionamento dell Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell amministrazione pubblica; VISTO il Regolamento generale del Consiglio di indirizzo e vigilanza approvato con delibera n. 113 del 18 luglio 2000; VISTO l art.116 comma 15 della legge 23/12/2000, n.388 (legge finanziaria 2001) che assegna ai Consigli di amministrazione degli Enti pubblici previdenziali il potere discrezionale di ridurre l ammontare delle sanzioni civili connesse ad inadempienze contributive; CONSIDERATO che i predetti organi devono, a tal riguardo, procedere alla fissazione di criteri e modalità sulla base di apposite direttive emanate dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con il Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica; VISTA la direttiva n.1 del 19/4/2001, dove sono state definite le linee guida cui i Consigli di amministrazione devono attenersi per la conseguente adozione dei suddetti criteri e modalità; 2

3 RITENUTO che l INPDAP debba dare sollecita attuazione alla predetta direttiva; VISTA l allegata relazione; ALL UNANIMITA dei Consiglieri presenti Delibera Di approvare la seguente direttiva nei confronti dell Organo di gestione : Dare sollecita attuazione alle linee guida enunciate dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con il Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, nella direttiva n.1 del 19/4/2001, pubblicata sulla G.U. n.134 del 12/6/2001, procedendo alla fissazione dei criteri e delle modalità per la riduzione delle sanzioni civili connesse ad inadempienze contributive, secondo la previsione di cui all art.116 comma 15 della legge 23/12/2000, n.388. Rafforzare adeguatamente la competente struttura amministrativa, in modo da rendere effettiva l applicazione della direttiva in parola.. Il Segretario Il Presidente ( Dr. Giuseppe Beato ) ( Dr. Giancarlo Fontanelli) F.to Giuseppe Beato F.to Giancarlo Fontanelli 3

4 ISTITUTO NAZIONALE DI PREVIDENZA PER I DIPENDENTI DELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA CONSIGLIO DI INDIRIZZO E VIGILANZA COMMISSIONE PRESTAZIONI, CREDITO, ATTIVITA SOCIALI ED ENTRATE CONTRIBUTIVE Seduta del 12 luglio 2001 Oggetto : Esame della Direttiva ministeriale in materia di sanzioni civili in caso di mancato o ritardato pagamento dei contributi. La legge finanziaria 2001 (art.116, commi da 8 a 19 della legge 23/12/2000, n.388) ha modificato il sistema sanzionatorio in caso di violazione degli obblighi contributivi nei confronti degli Enti pubblici previdenziali. Il nuovo quadro normativo che esplica gli effetti dal 1/1/2001, prevede altresi il raccordo con il previgente regime sanzionatorio disciplinato dalla legge 23/12/96, n.662, con riferimento ai crediti accertati al 30/9/2000. Destinatarie sono tutte le Amministrazioni dello Stato e gli Enti locali iscritti all INPDAP, nonché gli enti iscritti in forza di norme speciali (es. aziende municipalizzate, aziende speciali ex legge 142/90, enti iscritti facoltativamente ex art.39 legge 379/55 e successive modificazioni). La conseguente circolare operativa a cura della competente Direzione Generale, è di imminente diramazione. Mentre il vecchio regime prevedeva per le Amministrazioni statali e gli Enti locali l esenzione, a titolo di sanzione civile, dal pagamento delle somme aggiuntive, la novella disciplina, nell intento di unificare i diversi regimi sanzionatori, ha dettato le nuove sanzioni civili in materia di omissione ed 4

5 evasione contributiva, applicabili a tutti gli enti iscritti, a superamento della particolare precedente esenzione. In definitiva, le sanzioni civili rimangono l unico strumento sanzionatorio extrapenale dell inadempienza contributiva in seguito all abolizione della sanzione amministrativa (in caso di omesso o ritardato versamento di contributi) operata dall art.116 comma 12 della legge n.388/2000. Tali sanzioni, secondo quanto previsto dal comma 15 del citato art.116, possono essere discrezionalmente ridotte dai Consigli di Amministrazione dei singoli enti impositori, sulla base di apposite direttive emanate dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con il Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica. In applicazione di tale disposizione, è stata emanata la direttiva n.1 del 19/4/2001, concernente la definizione delle linee guida cui dovranno attenersi i predetti organi nella fissazione dei criteri e delle modalità per la riduzione delle sanzioni nelle fattispecie previste dalle lettere a) e b) del predetto comma 15. Nelle premesse, la direttiva limita l esercizio del potere riduttivo alle ipotesi di cui al comma 8, lettera a), del citato art.116 (mancato o ritardato pagamento di contributi rilevabili dalle denunce obbligatorie), con esclusione dei casi di evasione riportati alla lettera b) dello stesso comma 8, a meno che la denuncia sia effettuata spontaneamente prima di iniziative intraprese dagli enti impositori e, comunque, nei termini ivi indicati. Vengono, quindi, fissate le linee guida qui di seguito sinteticamente riportate per titoli : 1. Casi per i quali è prevista la riduzione dell importo delle sanzioni. Mancato o ritardato pagamento dei contributi dovuto ad oggettive incertezze connesse a contrastanti ovvero sopravvenuti diversi orientamenti giurisprudenziali o amministrativi sulla ricorrenza dell obbligo contributivo. Mancato o ritardato pagamento dei contributi dovuto a fatto doloso del terzo. Mancato o ritardato pagamento dei contributi dovuto a crisi, riorganizzazione, riconversioni o ristrutturazioni aziendali. 5

6 2. Graduazione della riduzione delle sanzioni. Nelle ipotesi di cui al punto precedente, la riduzione può avvenire fino alla misura degli interessi legali vigente alla data di presentazione della domanda ovvero fino alla misura pari ai predetti interessi legali maggiorati del 50% avuto riguardo a ben definiti indicatori concernenti la sostanziale pregressa correttezza contributiva dell ente, la situazione patrimoniale complessiva, l incidenza della concessione del beneficio sul recupero del credito ecc. Tutto ciò premesso, SI INVITA Il Consiglio di indirizzo e vigilanza a sollecitare gli Organi di gestione a dare attuazione nella fissazione dei criteri e delle modalità per la riduzione delle sanzioni civili connesse ad inadempienze contributive, secondo la previsione di cui all art.116, comma 15, della legge 23/12/2000, n.388 alle linee guida enunciate dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con il Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, nella direttiva n.1 del 19/4/2001 pubblicata sulla G.U.n.134 del 12/6/2001. IL DIRIGENTE IL COORDINATORE F.to Gennaro Esposito F.to Donatello Bertozzi 6

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