SCHEDA EVENTO 05/01/2014
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- Gaetana Di Mauro
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1 SCHEDA EVENTO 05/01/2014 Sommario 1. INQUADRAMENTO METEOROLOGICO SITUAZIONE GENERALE FENOMENI OSSERVATI DATI DELLE STAZIONI DELLA RETE DI TELEMISURA DATI MEDI AREALI E MASSIMI PUNTUALI REGISTRATI ANALISI DELLE IMMAGINI RADAR E DI PARTICOLARI FENOMENI METEOROLOGICI CONFRONTO TRA PRECIPITAZIONI, VALORI DI SOGLIA E TEMPI DI RITORNO DESCRIZIONE DELLA PRECIPITAZIONE NELLE DIVERSE ZONE DI ALLERTA IL BACINO DEL FIUME MESCHIO IL BACINO DEL FIUME MONTICANO IL BACINO DEL FIUME LIVENZA...21 Rev. 00 del 09/01/2014 Pubblicata il 09/01/2014 Pagina 1
2 1. INQUADRAMENTO METEOROLOGICO Precipitazioni abbondanti ( mm/24h) su zone montane e pedemontane, con locali massimi superiori a 100 mm/24h. Sulla pianura precipitazioni da scarse (inferiori a 20mm) sui settori più meridionali a generalmente contenute (20-60 mm), localmente anche abbondanti ( mm) sulle zone settentrionali e nord-orientali. Limite della neve in prevalenza compreso tra m sulle Dolomiti (localmente a quote inferiori ad inizio evento), m sulle Prealpi; nevicate consistenti (30-60 cm circa) generalmente sopra i m, ma in alcune zone delle Dolomiti anche a quote inferiori ( m circa). 2. SITUAZIONE GENERALE Una depressione centrata sul Nord Atlantico pilota l arrivo da ovest di una saccatura. Quest ultima richiama sul Veneto correnti umide e miti dai quadranti meridionali, fino alla sua maturazione in un minimo barico sull Italia nella giornata di domenica. 3. FENOMENI OSSERVATI Per buona parte di sabato si notano delle precipitazioni, a tratti sparse e a tratti diffuse, comunque più insistenti ed abbondanti dalle ore centrali sulle zone montane e pedemontane. Sulle Prealpi e a tratti sulla pianura orientale si verificano anche dei rovesci specie dal pomeriggio. Nelle ore a cavallo tra le due giornate i fenomeni più significativi avvengono sulle zone orientali, con rovesci e occasionali temporali in pianura. Sul finire della nottata, fenomeni analoghi si verificano sulla pianura meridionale e sulle Prealpi, mentre altrove le precipitazioni divengono comunque più diffuse. In seguito, fino al mattino di domenica le precipitazioni sono a tratti sparse e a tratti diffuse, con qualche rovescio e qualche occasionale temporale in pianura. Nelle ore centrali i fenomeni tendono ad insistere soprattutto sulle zone centro-orientali, ancora con dei rovesci, per poi diradarsi dal pomeriggio quasi ovunque. Sabato il limite delle nevicate si alza, all incirca sulle Dolomiti da m al mattino a m nel corso del pomeriggio-sera e sulle Prealpi da m a m. Domenica esso oscilla attorno a m sulle Dolomiti e 1400/1700 m sulle Prealpi. Soprattutto nella giornata di sabato, si notano dei rinforzi di Scirocco sulla costa e di Libeccio in quota. Rev. 00 del 09/01/2014 Pubblicata il 09/01/2014 Pagina 2
3 4. DATI DELLE STAZIONI DELLA RETE DI TELEMISURA Precipitazioni cumulate nel complesso delle due giornate Rev. 00 del 09/01/2014 Pubblicata il 09/01/2014 Pagina 3
4 Rev. 00 del 09/01/2014 Pubblicata il 09/01/2014 Pagina 4
5 I valori più bassi, in particolare quelli sotto i 10 mm/48h, non sono in realtà da considerare in quanto associabili ad una fusione assente o incompleta della neve caduta su stazioni montane. Per il resto, emerge una distribuzione crescente dei quantitativi verso i massimi riscontrati sulle Prealpi. Tra le stazioni site nel territorio regionale, il quantitativo più elevato è pari a quasi 140 mm/48h e si riferisce a Tramedere, in Cansiglio. D altra parte, sul Polesine si arrivano a misurare valori che non raggiungono i 20 mm/48h. Rev. 00 del 09/01/2014 Pubblicata il 09/01/2014 Pagina 5
6 Precipitazioni cumulate dalle 12 di sabato alle 12 di domenica La fase più significativa dell evento si colloca nelle 24 ore tra le ore centrali del 4 e le ore centrali del 5. La distribuzione rispecchia quella delle 48 ore, con un massimo di 114 mm/24h a Tramedere in Cansiglio. I valori non sono molto inferiori rispetto a quelli di tutte le 48 ore, a dimostrazione del fatto che il grosso dell evento si concentra nelle 24 ore a cavallo delle due giornate. Rev. 00 del 09/01/2014 Pubblicata il 09/01/2014 Pagina 6
7 Precipitazioni cumulate in ciascuna delle due giornate Precipitazione di sabato 4 [mm/24h] Precipitazione di domenica 5 [mm/24h] La distribuzione per sabato non è molto diversa da quella delle 48 ore, con minimi sotto i 10 mm/24h sul Polesine e massimi intorno ai 90 mm/24h sulle Prealpi. Domenica la distribuzione è appena un po più omogenea, con un minimo sotto i 10 mm/24h sul Veneziano centrale e un massimo di quasi 50 mm/24h sulle Prealpi centrali. 5. DATI MEDI AREALI E MASSIMI PUNTUALI REGISTRATI Si classificano qui sinteticamente le precipitazioni su base giornaliera con riferimento alle aree di allertamento, considerando i valori massimi puntuali e i valori medi sulle aree. La legenda in uso è la seguente: Nel complesso delle due giornate le precipitazioni medie sono scarse sulla zona D e contenute altrove, mentre quelle massime sono abbondanti sulle zone A e B, contenute altrove: Rev. 00 del 09/01/2014 Pubblicata il 09/01/2014 Pagina 7
8 Nella fase che va dalle 12 di sabato alle 12 di domenica i quantitativi medi sono scarsi sulla zona D, abbondanti sulla B e sulla G, contenuti altrove, mentre quelli massimi sono contenuti sulla D, molto abbondanti sulla A e abbondanti altrove: Massime intensità di precipitazione in vari intervalli temporali Si considerino ora le massime precipitazioni rilevate in diversi intervalli temporali nei due giorni dell evento, eventualmente evidenziate secondo le soglie della seguente legenda: Come si può notare dalla tabella (ove i quantitativi sono ordinati in senso decrescente in base ai quantitativi accumulati in 24 ore per valori superiori ai 40 mm/24h), non ci sono vere e proprie precipitazioni intense, nemmeno in corrispondenza di quelle più abbondanti: Rev. 00 del 09/01/2014 Pubblicata il 09/01/2014 Pagina 8
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10 Quantitativi di neve misurata al suolo Il seguente bollettino, emesso alle ore 8 di lunedì 6 (fonte ARPAV - Servizio Neve e Valanghe di Arabba), mostra il quadro di neve al suolo e neve fresca caduta nelle 24 ore precedenti e durante l intero evento. Risulta chiara la differenza tra Dolomiti e Prealpi: in quest ultimo caso, la neve cade a quote generalmente superiori. Dove la precipitazione è in gran parte nevosa, comunque, i quantitativi accumulati al suolo sono consistenti (30-70 cm). In quota, lo strato di neve complessivo raggiunge varie decine di cm sulle Prealpi e fino a 200 cm circa sulle Dolomiti. Rev. 00 del 09/01/2014 Pubblicata il 09/01/2014 Pagina 10
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12 Raffiche di vento Nella tabella seguente compaiono le massime velocità del vento nelle due giornate (limitatamente a quelle pari ad almeno a 50 Km/h), riportate a 10 m dal suolo secondo una conversione standard. Si noti che le raffiche significative hanno luogo in quota, nonché a decrescere su varie località costiere ed alcune anche dell entroterra: Rev. 00 del 09/01/2014 Pubblicata il 09/01/2014 Pagina 12
13 6. ANALISI DELLE IMMAGINI RADAR E DI PARTICOLARI FENOMENI METEOROLOGICI Di seguito sono riportate alcune immagini di riflettività ad un elevazione di 1.5 dal radar di Monte Grande a Teolo (PD), per evidenziare diverse fasi dell evento. Ore 08:00 solari di sabato Precipitazioni diffuse, un po più significative sul Vicentino nord-occidentale Rev. 00 del 09/01/2014 Pubblicata il 09/01/2014 Pagina 13
14 Ore 20:00 solari di sabato Precipitazioni assenti sulle zone meridionali, anche diffuse altrove specie sulle Prealpi dove sono anche più significative Ore 23:40 solari di sabato Precipitazioni sparse, un po più estese e significative sulla pianura nord-orientale Rev. 00 del 09/01/2014 Pubblicata il 09/01/2014 Pagina 14
15 Ore 01:00 solari di domenica Precipitazioni sparse, appena un po più diffuse e localmente significative sulle zone centro-occidentali e meridionali Ore 02:00 solari di domenica Le precipitazioni si concentrano su una fascia che trasla verso le zone orientali Rev. 00 del 09/01/2014 Pubblicata il 09/01/2014 Pagina 15
16 Ore 04:50 solari di domenica Precipitazioni da sparse a diffuse, un po più significative sulle Prealpi centrali e sulla pianura centromeridionale Ore 08:00 solari di domenica Precipitazioni diffuse sulle zone centro-settentrionali, anche significative sulle Prealpi centro-orientali, sparse altrove Rev. 00 del 09/01/2014 Pubblicata il 09/01/2014 Pagina 16
17 Ore 11:00 solari di domenica Precipitazioni diffuse e localmente consistenti sulle zone montane e pedemontane, nonché su una fascia longitudinale centrale, sparse altrove Ore 12:30 solari di domenica Precipitazioni diffuse e localmente consistenti sulle zone centro-orientali, sparse altrove Rev. 00 del 09/01/2014 Pubblicata il 09/01/2014 Pagina 17
18 7. CONFRONTO TRA PRECIPITAZIONI, VALORI DI SOGLIA E TEMPI DI RITORNO In Tabella 1 sono stati riportati i valori massimi di precipitazione in finestre mobili di 1, 3, 6, 12 e 24 ore per la sola stazione nel territorio Regionale in cui risulta superata, per almeno una delle cinque durate, la soglia di criticità idrogeologica moderata in condizioni secche. ZONA Prov. Nome stazione 1 ora 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore Vene-A BL Cansiglio - Tramedere Tabella 1 - Valori massimi di precipitazione per l evento in finestre mobili di 1, 3, 6, 12, 24 ore. La colorazione delle celle è in arancione dove viene superata la soglia di criticità moderata per la zona di allerta in condizioni secche. Viene riportata la sola stazione in cui risulta superata, per una delle cinque durate, la soglia di criticità moderata. Al fine di fornire un informazione pluviometrica relativa alle piogge che hanno interessato il bacino del f. Livenza e Tagliamento (anche se quest ultimo non ha evidenziato incrementi idrometrici significativi) si riportano i massimi delle stazioni più significative ricadenti in territorio friulano dei bacini suddetti. Bacino di riferimento Prov. Nome stazione 1 ora 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore Tagliamento PN Clauzetto Tagliamento PN S. Francesco Livenza PN Campone Tabella 2 - Valori massimi di precipitazione per l evento in finestre mobili di 1, 3, 6, 12, 24 ore appartenenti alla rete del Friuli Venezia Giulia. La colorazione delle celle è in arancione dove viene superata la soglia di criticità moderata per la zona di allerta in condizioni secche. Viene riportata la sola stazione in cui risulta superata, per una delle cinque durate, la soglia di criticità moderata. Per la determinazione della soglia di criticità sono state considerate le soglie della confinante zona Vene-G. Tempi di ritorno Per ognuna delle stazioni riportate in Tabella 1 si sono calcolati i tempi di ritorno (in anni) delle precipitazioni misurate in base alle serie storiche disponibili ipotizzando una distribuzione di Gumbel dei massimi annuali e utilizzando il metodo dei minimi quadrati per la stima dei parametri delle distribuzioni. In Tabella 3 si riportano i tempi di ritorno calcolati per un massimo di tre stazioni per zona di allerta interessata; il criterio con cui queste stazioni sono state selezionate tiene conto della piovosità, della significatività del valore del tempo di ritorno e della distribuzione spaziale delle stazioni. ZONA Prov. Nome stazione 1 ora 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore Vene-A BL Cansiglio - Tramedere Tabella 3: Tempi di ritorno (in anni) delle precipitazioni riportate in Tabella 1 per una selezione di stazioni significative. Rosa se maggiore di 5 anni; viola se maggiore di 20 anni. 8. DESCRIZIONE DELLA PRECIPITAZIONE NELLE DIVERSE ZONE DI ALLERTA Si riportano, nei seguenti grafici relativi alle singole zone di allerta, lo ietogramma orario e l andamento della precipitazione cumulata misurata nelle stazioni riportate in Tabella 3 e in Tabella 2. Rev. 00 del 09/01/2014 Pubblicata il 09/01/2014 Pagina 18
19 Precipitazioni VENE-A Cansiglio-Tramedere precipitazione oraria [mm] /01/ /01/ /01/ /01/ precipitazione cumulata [mm] 40 0 Figura 1 Ietogramma orario e precipitazione cumulata delle principali stazioni pluviometriche in cui durante l evento si sono verificati superamenti di soglie di criticità. Zona di allertamento: VENE-A Figura 2 Ietogramma orario e precipitazione cumulata delle principali stazioni pluviometriche in cui durante l evento si sono verificati superamenti di soglie di criticità. Zona di allertamento: VENE-G (e territorio limitrofo ricadente nella Regione del Friuli Venezia Giulia). Rev. 00 del 09/01/2014 Pubblicata il 09/01/2014 Pagina 19
20 9. IL BACINO DEL FIUME MESCHIO Per il bacino del fiume Meschio la piena fluviale è risultata di scarsa significatività con valori di picco superati in gran parte degli anni di osservazione. 3.5 EVENTO 05/01/14 - ONDA DI PIENA DEL TORRENTE MESCHIO Vittorio Veneto m.p. Vittrio Veneto Borgo Campion m.p. Borgo Campion Cordignano m.p. Cordignano Ponte della Muda m.p. Ponte della Muda H (m) /01/ /01/ /01/ /01/ /01/ /01/ /01/ Figura 3 Propagazione della piena del torrente Meschio nel corso dell evento del 05 gennaio Tabella 4 Massime altezze idrometriche raggiunte nel corso dell evento e confronto con il recente passato Tabella 5 Tempi di propagazione dell evento e confronto con il recente passato Rev. 00 del 09/01/2014 Pubblicata il 09/01/2014 Pagina 20
21 10. IL BACINO DEL FIUME MONTICANO Per il bacino del fiume Monticano la piena fluviale è risultata di scarsa significatività con valori di picco superati in gran parte degli anni di osservazione. 6 EVENTO 05/01/14 - ONDA DI PIENA DEL FIUME MONTICANO Vazzola m.p. Vazzola Fontanelle m.p. Fontanelle Oderzo m.p. Oderzo Gorgo al Monticano m.p. Gorgo al Monticano H (m) /01/ /01/ /01/ /01/ /01/ /01/ /01/ Figura 4 Propagazione della piena del torrente Meschio nel corso dell evento del 05 gennaio Tabella 6 Massime altezze idrometriche raggiunte nel corso dell evento e confronto con il recente passato Tabella 7 Tempi di propagazione dell evento e confronto con il recente passato Rev. 00 del 09/01/2014 Pubblicata il 09/01/2014 Pagina 21
22 11. IL BACINO DEL FIUME LIVENZA Per il bacino del fiume Livenza la piena fluviale è risultata di scarsa significatività con valori di picco superati in gran parte degli anni di osservazione. EVENTO 05/01/14 - ONDA DI PIENA DEL FIUME LIVENZA 9.0 Portobuffolè Meduna di Livenza Cessalto La Salute di Livenza m.p. Portobuffolè m.p. Meduna di Livenza m.p. Cessalto m.p. La Salute di Livenza ) (m 4.0 H /01/ /01/ /01/ /01/ /01/ /01/ /01/ /01/ /01/ Figura 5 Propagazione della piena del fiume Livenza nel corso dell evento del 05/01/14 EVENTO DEL 05/12/2014 EVENTI STORICI CORSO D'ACQUA STAZIONE H (m) GIORNO ORA POSIZIONE Hmax N ANNI ANNO (m) SERIE MEDUNA PORDENONE /01/ LIVENZA MEDUNA DI LIVENZA /01/ LIVENZA CESSALTO /01/ LIVENZA LA SALUTE DI LIVENZA /01/ Tabella 8 Massime altezze idrometriche raggiunte nel corso dell evento e confronto con il recente passato CORSO D'ACQUA STAZIONE H (m) GIORNO ORA TEMPO DI PROPAGAZIONE (h) TEMPO DI PROPAGAZIONE MEDIO STORICO (h) MAX. INCREMENTO ORARIO (m/h) MEDUNA PORDENONE /01/ LIVENZA MEDUNA DI LIVENZA /01/ LIVENZA CESSALTO /01/ LIVENZA LA SALUTE DI LIVENZA /01/ Tabella 9 Tempi di propagazione dell evento e confronto con il recente passato Rev. 00 del 09/01/2014 Pubblicata il 09/01/2014 Pagina 22
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