Santa Cristina e Bissone
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1 Laboratorio Mobile Campagna di Misura della Qualità dell Aria Santa Cristina e Bissone 22/02/ /03/2013 Gestione e Manutenzione Tecnica della Strumentazione: Gilberto Guarnaschelli Testo ed elaborazione dei dati: Laura La Gaccia e Gloria Mognaschi Hanno inoltre collaborato: Paola Carli Pag 1 di 41
2 INDICE 1. INTRODUZIONE LABORATORIO MOBILE PRINCIPALI INQUINANTI ATMOSFERICI NORMATIVA 8 5. EMISSIONI SUL TERRITORIO CONTESTO METEOROLOGICO ANALISI DEI DATI NEL PERIODO DI MISURA MISURA DEL PM CONCLUSIONI...32 Pag 2 di 41
3 1. INTRODUZIONE Nel presente lavoro si discutono i risultati relativi alla campagna di misura effettuata con Laboratorio Mobile, posizionato nel Comune di Santa Cristina e Bissone, per il monitoraggio della qualità dell aria nel periodo dal 22 Febbraio 2013 al 24 Marzo La campagna è stata effettuata su richiesta del comune con lo scopo di monitorare la qualità dell aria nel territorio circostante. A tal fine il laboratorio è stato posizionato in un parcheggio all incrocio tra Via Pertini e Via Don Bacci, come mostrato nella mappa seguente (Fig.1). LABORATORIO MOBILE Fig. 1: Foto aerea del Comune di Santa Cristina e Bissone e posizionamento del laboratorio mobile. I dati raccolti durante la campagna sono riportati nell allegato 1. Pag 3 di 41
4 2. LABORATORIO MOBILE La strumentazione utilizzata dal laboratorio mobile è del tutto simile a quella presente nelle stazioni fisse della RRQA. Gli analizzatori automatici installati rispondono alle caratteristiche previste dalla legislazione vigente (D. L.vo 155/2010). Il laboratorio mobile è attrezzato con strumentazione per il rilevamento di: Monossido di Carbonio (CO); Ossidi di Azoto (NO X); Ozono (O 3) Inoltre sul laboratorio sono presenti anche sensori meteo per la misura di: pressione (hpa); radiazione solare (W/m 2 ); temperatura ( C); velocità del vento (m/s); direzione del vento ( ); umidità relativa (%) A causa di guasti alla strumentazione, per questa campagna non sono disponibili i dati relativi a temperatura e umidità relativa, che saranno rilevati nella campagna estiva. Il sito di misura prescelto rispetta i criteri di rappresentatività indicati per il posizionamento delle stazioni di rilevamento nell Allegato III del Decreto Legislativo 155 del 13 agosto In particolare, in riferimento all ubicazione su microscala del punto di monitoraggio, si stabilisce che: il punto di ingresso della sonda di prelievo deve essere collocato ad un altezza compresa tra 1.5 e 4 m sopra il livello del suolo. Pag 4 di 41
5 3. PRINCIPALI INQUINANTI ATMOSFERICI I principali inquinanti che si trovano in atmosfera possono essere divisi, schematicamente, in due gruppi: gli inquinanti primari e quelli secondari. I primi vengono emessi direttamente in atmosfera da sorgenti di emissione antropogeniche o naturali, mentre quelli secondari si formano in atmosfera in seguito a reazioni chimiche che coinvolgono altre specie, primarie o secondarie o tramite conversione gas-particella. Si descrivono di seguito le caratteristiche principali degli inquinanti atmosferici misurati con il laboratorio mobile. La presenza in aria di biossido di zolfo (SO 2) è da ricondursi al contenuto di zolfo nei combustibili fossili. Dal 1970 ad oggi la tecnologia ha permesso di migliorare i processi di combustione, rendendo disponibile combustibile a basso tenore di zolfo. Le concentrazioni di biossido di zolfo sono così rientrate nei limiti legislativi previsti. In particolare in questi ultimi anni grazie al passaggio al gas naturale le concentrazioni si sono ulteriormente ridotte. Gli Ossidi di Azoto (NO e NO 2) vengono emessi direttamente in atmosfera a seguito dei processi di combustione in genere che avvengono in impianti industriali, negli impianti di riscaldamento e nei motori a scoppio degli autoveicoli. Le quantità più elevate di questi inquinanti si rilevano quando le autovetture sono a regime di marcia sostenuta e/o si trovano in fase di accelerazione. Al momento dell emissione il rapporto in volume tra NO 2 e NO è a favore di quest ultimo. Nonostante il Monossido di Azoto non sia soggetto a normativa viene misurato in quanto, oltre a trasformarsi in tempi brevi in NO 2 per ossidazione, è un importante responsabile dello smog fotochimico e precursore insieme all NO 2 di O 3 troposferico. Per il Biossido di Azoto sono invece previsti valori a cui attenersi (per la protezione della salute umana 200 µg/m 3 da non superare più di 18 volte l anno). A differenza dei suoi precursori primari, le cui concentrazioni dipendono direttamente dalle quantità emesse in prossimità delle sorgenti, l Ozono (O 3) ha una formazione più complessa. E un inquinante secondario e viene prodotto attraverso reazioni fotochimiche che coinvolgono Ossidi di Azoto e Composti Organici Volatili. Nelle atmosfere dei centri urbani, durante le ore in cui il traffico è più intenso, si ha un graduale accumulo di NO con successiva trasformazione in NO 2 e produzione di O 3, che raggiunge valori massimi durante le ore centrali della giornata in cui la radiazione solare è più elevata. Nel corso del pomeriggio la diminuzione della radiazione solare e la nuova emissione di reattivi riducono progressivamente i livelli di Ozono, riportandolo a valori minimi. Pag 5 di 41
6 Il Monossido di Carbonio (CO) è un inquinante primario emesso in tutti i processi di combustione incompleta dei composti carboniosi; la principale sorgente di origine antropica è quindi l utilizzo di combustibili fossili nel trasporto e nell industria. È un gas la cui origine, soprattutto nelle aree urbane, è da ricondursi prevalentemente al traffico autoveicolare, soprattutto ai veicoli a benzina. Le emissioni di CO dai veicoli sono maggiori in fase di accelerazione e di traffico congestionato. Le sue concentrazioni sono strettamente legate ai flussi di traffico locali e gli andamenti giornalieri rispecchiano quelli del traffico, raggiungendo i massimi valori in concomitanza delle ore di punta a inizio e fine giornata, soprattutto nei giorni feriali. Durante le ore centrali della giornata i valori tendono a calare, grazie anche ad una migliore capacità dispersiva dell atmosfera. In Lombardia, a partire dall inizio degli anni 90 le concentrazioni di CO sono in calo, soprattutto grazie all introduzione delle marmitte catalitiche sui veicoli e al miglioramento della tecnologia dei motori a combustione interna (introduzione di veicoli Euro 4). Così come il monossido di carbonio, anche il benzene (C 6H 6) è da ricondursi al traffico autoveicolare; gli andamenti tipici sono correlati ai flussi e le concentrazioni massime si registrano ad inizio e fine giornata, in corrispondenza delle ore in cui il traffico è più intenso per gli spostamenti casa-ufficio, e soprattutto nei giorni feriali. Il particolato atmosferico aerodisperso è costituito da una miscela di particelle solide e liquide, di diverse caratteristiche chimico-fisiche e diverse dimensioni. Le particelle di polvere presenti in aria possono avere origine sia naturale che antropica. Nei centri urbanizzati le fonti dovute ad attività umane sono da ricondursi nuovamente al trasporto (exhaust e risollevamento), al riscaldamento e a processi di combustione per la produzione di energia. Durante la permanenza in atmosfera le particelle subiscono diverse trasformazioni, che alterano le loro caratteristiche chimiche e morfologiche. Al fine di valutare l impatto del particolato sulla salute umana si possono distinguere una frazione in grado di penetrare nelle prime vie respiratorie (naso, faringe, laringe) e un sottoinsieme di tale frazione, in grado di giungere fino alle parti inferiori dell apparato respiratorio (trachea, bronchi, alveoli polmonari). La prima corrisponde a particelle con diametro aerodinamico inferiore a 10 µm (PM10), la seconda a particelle con diametro aerodinamico inferiore a 2.5 µm (PM2.5). La legislazione europea e nazionale ha definito valori limite sulle medie annuali per il PM10 e per il PM2.5 il valore limite sulla concentrazione giornaliera per il PM10. Pag 6 di 41
7 Nella tabella seguente (Tab.1) sono riassunte per ciascun inquinante atmosferico, le principali sorgenti di emissione. Inquinanti Principali sorgenti Biossido di Zolfo* SO 2 Biossido di Azoto** NO 2 Monossido di Carbonio* CO Ozono** Impianti riscaldamento, centrali di potenza (combustione di prodotti organici di origine fossile, contenenti zolfo) Impianti di riscaldamento, traffico autoveicolare (in particolare quello pesante), centrali di potenza, attività industriali (processi di combustione per la sintesi dell ossigeno e dell azoto atmosferici) Traffico autoveicolare (processi di combustione incompleta dei combustibili fossili) Inquinante di origine fotochimica che si forma principalmente in presenza di ossidi di azoto O 3 Polveri Sospese* Particelle solide o liquide aerodisperse di origine sia naturale (erosione dal suolo, ecc.) che antropica (processi di combustione) Particolato Fine*/** PM10 Insieme di particelle con diametro aerodinamico inferiore ai 10 µm, prodotte principalmente da processi di combustione, da processi meccanici naturali e antropici, da processi chimicofisici di condensazione che avvengono in atmosfera Idrocarburi non Metanici* NMHC (IPA, Benzene) Traffico auto veicolare, attività industriali, riscaldamento degli edifici (processi di combustione incompleta, in particolare di combustibili derivati dal petrolio ) * = Inquinante Primario = Inquinante generato da emissioni dirette in atmosfera dovute a fonti naturali e/o antropogeniche; ** = Inquinante Secondario = Inquinante prodotto in atmosfera attraverso reazioni chimiche Tab.1: Principali sorgenti di emissioni Pag 7 di 41
8 4. NORMATIVA Per i principali inquinanti atmosferici, al fine di salvaguardare la salute e l ambiente, la normativa stabilisce limiti di concentrazione, a lungo e a breve termine, a cui attenersi. Per quanto riguarda i limiti a lungo termine viene fatto riferimento agli standard di qualità e ai valori limite di protezione della salute umana, della vegetazione e degli ecosistemi allo scopo di prevenire esposizioni croniche. Per gestire episodi d inquinamento acuto vengono invece utilizzate le soglie di attenzione e allarme. Il testo unico di riferimento è il Decreto Legislativo 155 del 13 agosto La tabella 2 riassume i limiti previsti dalla normativa per i diversi inquinanti misurati in questa campagna, inclusi sia i limiti a lungo termine che i livelli di allarme. Biossido di Zolfo (SO 2) Valore Limite, Livello Critico o Soglia Allarme (μg/m 3 ) Periodo di mediazione Valore limite protezione salute umana (da non superare più di 24 volte per anno civile) Valore limite protezione salute umana (da non superare più di 3 volte per anno civile) ora ore Livello critico protezione ecosistemi 20 Anno civile e inverno (1 ott 31 mar) Soglia d allarme h (rilevati su 3 ore consecutive) Pag 8 di 41
9 Biossido di Azoto (NO 2) Valore Limite o Soglia Allarme (μg/m 3 ) Valore limite protezione salute umana (da non superare più di 18 volte per anno civile) 200 Periodo di mediazione 1 ora Valore limite protezione salute umana 40 Anno civile Ossidi di Azoto (NO x) Monossido di Carbonio (CO) Soglia di allarme 400 Livello critico (μg/m 3 ) Livello critico protezione vegetazione Valore Limite (mg/m 3 ) Valore limite protezione salute umana 1 ora (rilevati su 3 ore consecutive) Periodo di mediazione 30 Anno civile Periodo di mediazione 10 8 ore Ozono (O 3) Valori obiettivo (μg/m 3 ) Valore obiettivo per la protezione della salute umana (da non superare più di 25 volte per anno civile) 120 μg/m 3 Periodo di mediazione 8 ore su 3 anni Valore obiettivo per la protezione della vegetazione μg/m 3 *h AOT40 (maglug) su 5 anni Pag 9 di 41
10 Soglia di informazione ora Soglia di allarme ora Particolato Valore Limite (μg/m 3 ) PM10 Valore limite protezione salute umana (da non superare più di 35 volte per anno civile) Periodo di mediazione ore PM10 PM2,5 Valore limite protezione salute umana Valore limite protezione salute umana 40 Anno civile 25 Anno civile Idrocarburi non Metanici Valore limite / obiettivo (μg/m 3 ) Periodo di mediazione Benzene Valore limite 5 Anno civile Benzo(a)pirene Valore obiettivo 0,001 Anno civile Elementi nel PM 10 Valore limite / obiettivo (ng/m 3 ) Periodo di mediazione Piombo (Pb) Valore Limite 500 Anno civile Arsenico (As) Valore obiettivo 6 Anno civile Cadmio (Cd) Valore obiettivo 5 Anno civile Nichel (Ni) Valore obiettivo 20 Anno civile Tab. 2: Valori limite fissati dalla normativa Pag 10 di 41
11 5. EMISSIONI SUL TERRITORIO Per la stima delle principali sorgenti emissive sul territorio comunale di Santa Cristina e Bissone è stato utilizzato l inventario regionale delle emissioni, INEMAR 1 (Inventario Emissioni Aria), nella sua versione più recente Emissioni in Lombardia nel dati per revisione pubblica. Nell ambito di tale inventario la suddivisione delle sorgenti avviene per attività emissive: la classificazione utilizzata fa riferimento ai macrosettori definiti secondo la metodologia CORINAIR (CORe INventory of AIR emissions) dell Agenzia Europea per l Ambiente. I macrosettori sono: Combustione per produzione di energia e trasformazione dei combustibili Combustione non industriale Combustione nell'industria Processi produttivi Estrazione e distribuzione combustibili Uso di solventi Trasporto su strada Altre sorgenti mobili e macchinari Trattamento e smaltimento rifiuti Agricoltura Altre sorgenti e assorbimenti Per ciascun macrosettore sono presi in considerazione diversi inquinanti, sia quelli che fanno riferimento alla salute sia quelli per i quali è posta particolare attenzione in quanto considerati gas ad effetto serra: Biossido di Zolfo (SO 2) Ossidi di Azoto (NO x) Composti Organici Volatili non Metanici (NMCOV) Metano (CH 4) Monossido di Carbonio (CO) Biossido di Carbonio (CO 2) Ammoniaca (NH 3) Protossido di Azoto (N 2O) Polveri Totali Sospese (PTS), PM 10 e PM Pag 11 di 41
12 Maggiori informazioni e una descrizione più dettagliata in merito all inventario regionale possono essere recuperati sullo specifico sito web al seguente indirizzo internet: Le emissioni di Biossido di Zolfo, nel comune di Santa Cristina e Bissone, derivano per circa metà dal macrosettore agricoltura con circa 0.34 t/anno pari al 49% del totale; seguono i macrosettori combustione non industriale e combustione nell industria rispettivamente con 0.14 t/anno e 0.12 t/anno pari al 20% e 17% del totale. Le emissioni di Ossidi di Azoto, sono dovute per oltre la metà (76%) al macrosettore trasporto su strada, seguito da altre sorgenti mobili e macchinari che copre il 15% del totale. La principale sorgente emissiva dei Composti Organici Volatili (COV) è rappresentata dal macrosettore agricoltura che apporta circa t/anno di COV arrivando a coprire il 73% del totale. A seguire i macrosettori altre sorgenti e assorbimenti e uso di solventi che apportano rispettivamente t/anno (14%) e t/anno (6%). Il Monossido di Carbonio deriva principalmente dal macrosettore trasporto su strada che apporta il 41% del totale dei contributi nel comune di Santa Cristina e Bissone. Segue il contributo quasi paritario dei macrosettori combustione non industriale con il 28% del totale e agricoltura con il 26% del totale. La principale sorgente di Particolato Fine (PM 10) nel comune di Santa Cristina e Bissone è rappresentata dal macrosettore trasporto su strada con 3.69 t/anno pari al 41% del totale. A seguire il contributo derivante dai macrosettori agricoltura pari al 29% del totale e combustione non industriale pari al 23% del totale. In Figura 2 sono riportati i valori percentuali dei principali inquinanti, mentre in Errore. L'origine riferimento non è stata trovata. sono indicati i valori assoluti delle sostanze emesse dai diversi tipi di sorgente all interno del comune di Santa Cristina e Bissone e le stime riferite all intera Provincia di Pavia per fare un confronto. Pag 12 di 41
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14 EMISSIONI PROVINCIA DI PAVIA EMISSIONI COMUNE DI S.CRISTINA E BISSONE Pag 14 di 41 Dati inventario emissioni INEMAR SO 2 NOx COV CH 4 CO CO 2 N 2O NH 3 PM2.5 PM10 PTS CO 2 eq Precurs. O 3 Tot. acidif. (H+) t/anno t/anno t/anno t/anno t/anno kt/anno t/anno t/anno t/anno t/anno t/anno kt/anno t/anno kt/anno Produzione energia e trasform. combustibili Combustione non industriale Combustione nell'industria Processi produttivi Estrazione e distribuzione combustibili Uso di solventi Trasporto su strada Altre sorgenti mobili e macchinari Trattamento e smaltimento rifiuti Agricoltura Altre sorgenti e assorbimenti Totale Produzione energia e trasform. combustibili Combustione non industriale Combustione nell'industria Processi produttivi Estrazione e distribuzione combustibili Uso di solventi Trasporto su strada Altre sorgenti mobili e macchinari Trattamento e smaltimento rifiuti Agricoltura Altre sorgenti e assorbimenti Totale Tab. 3: Quantità assoluta di emissioni in atmosfera ricavate dall inventario regionale inemar per l anno 2010
15 Figura 2: Ripartizione delle emissioni nel territorio di Santa Cristina e Bissone Pag 15 di 41
16 6. CONTESTO METEOROLOGICO A causa di guasti alla strumentazione non sono disponibili per la campagna a Santa Cristina e Bissone i dati relativi a precipitazioni, temperatura e umidità relativa. I dati di pressione, radiazione globale e velocità del vento rilevati a Santa Cristina e Bissone sono stati confrontati con quelli rilevati durante un altra campagna effettuata a Belgioioso con un secondo laboratorio mobile dal 1 Marzo 2013 all 8 Aprile 2013; poiché gli andamenti sono molto simili si è deciso di utilizzare, per i parametri mancanti, i dati di Belgioioso nel periodo comune alle due campagne. Solo per la velocità del vento sussistono alcune differenze tra i due siti, ma si fa notare che tale parametro è piuttosto locale. Dall analisi dei dati risulta che nel periodo di tempo considerato la velocità del vento ha presentato un valore medio pari a 0.7 m/s, solo in 9 giorni la velocità ha superato il valore di 0.7 m/s raggiungendo il massimo, pari a 2.1 m/s, il 24 Marzo. La direzione di provenienza prevalente è EST, SUD-EST anche se la calma di vento (v<0.5 m/s) copre la maggior parte dei casi (49% del totale). La pressione atmosferica ha presentato valori compresi tra 984 hpa e hpa, con valori più elevati dal 26 Febbraio al 5 Marzo. La radiazione solare non è stata particolarmente intensa, il massimo pari a W/m 2 viene raggiunto il 19 Marzo. L umidità relativa a Belgioioso ha presentato un valore medio pari al 77%, raggiungendo però anche valori molto vicini al 100%. Si è registrata una temperatura media pari a 7.7 C e in 11 giorni è stato superato tale valore fino ad un massimo di 10.7 C raggiunto il 22 Marzo Il valore totale di precipitazioni è di 149 mm; il periodo considerato è stato caratterizzato da precipitazioni prolungate e anche di notevole intensità. Possiamo perciò concludere che durante la campagna con laboratorio mobile le condizioni climatiche sono state favorevoli alla dispersione degli inquinanti. Pag 16 di 41
17 Valore medio periodo (m/s) Minimo valore medio giorno (m/s) Massimo valore medio giorno (m/s) n gg con Vm>0.7 m/s Velocità vento Valore medio periodo (hpa) Minimo valore medio giorno (hpa) Massimo valore medio giorno (hpa) Pressione Valore medio periodo (W/m 2 ) Minimo valore medio giorno (W/m 2 ) Massimo valore medio giorno (W/m 2 ) n gg con RAD>102 W/m 2 Radiazione Valore medio periodo (%) Minimo valore medio giorno (%) Massimo valore medio giorno (%) Umidità relativa Valore medio periodo ( C) Minimo valore medio giorno ( C) Massimo valore medio giorno ( C) n gg con T>7 C Temperatura Totale periodo (mm) Massimo valore totale giorno (mm) n gg con Prec.>0.2 mm Precipitazioni Tab. 4: Dati statistici meteorologici rappresentativi del periodo di misura a Santa Cristina e Bissone; i dati di temperatura, umidità relativa e precipitazioni sono stati rilevati a Belgioioso. Pag 17 di 41
18 Grafico 1: Andamento dei valori medi giornalieri della velocità del vento Grafico 2: Andamento dei valori medi giornalieri della pressione Pag 18 di 41
19 Grafico 3: Andamento dei valori orari della radiazione globale Grafico 4: Andamento dei valori medi giornalieri dell umidità relativa a Belgioioso Pag 19 di 41
20 Grafico 5: Andamento dei valori medi giornalieri della temperatura a Belgioioso Grafico 6: Andamento del totale giornaliero delle precipitazioni cadute a Belgioioso Pag 20 di 41
21 Grafico 7: Rosa dei venti Pag 21 di 41
22 7. ANALISI DEI DATI NEL PERIODO DI MISURA La campagna di misura è stata effettuata mediante l utilizzo di laboratorio mobile nel periodo invernale dal 22 Febbraio 2013 al 24 Marzo Poiché i livelli di concentrazione degli inquinanti aerodispersi dipendono fortemente dalle condizioni meteorologiche osservate durante il periodo di misura e dalle differenti sorgenti emissive, è importante confrontare i dati rilevati nel corso di una campagna limitata nel tempo con quelli misurati, nello stesso periodo, in alcune stazioni fisse della Rete di Rilevamento della Qualità dell Aria (RRQA). Perciò i dati misurati nel corso di questa campagna con laboratorio mobile sono stati confrontati con quelli rilevati nelle stazioni fisse della rete di monitoraggio della qualità dell aria situate a Pavia, in Via Folperti e in P.zza Minerva, e a Vidardo, Tavazzano, Lodi-S.Alberto e Lodi-V.le Vignati, stazioni prossime al punto di installazione del laboratorio mobile. Inoltre, vengono utilizzati per il confronto anche i dati rilevati a Belgioioso con un secondo laboratorio mobile dal 1 Marzo all 8 Aprile, considerando il periodo in comune. Fig.3: Foto aerea dei siti (segnati in rosso) in cui sono posizionate le stazioni utilizzate per il confronto; in azzurro è Pag 22 di 41 evidenziato il Comune di Santa Cristina e Bissone
23 Le tabelle successive riportano le concentrazioni medie e massime orarie dei parametri misurati nel periodo del monitoraggio, dal laboratorio mobile e dalle stazioni sopra riportate, NO 2 (µg/m 3 ) valore medio massimo orario S.Cristina Pavia V.Folperti Pavia P.zza Minerva Tavazzano Vidardo Lodi S.Alberto Lodi V.le Vignati Belgioioso (*) (*) O 3 (µg/m 3 ) S.Cristina Pavia-V.Folperti Lodi-S.Alberto Belgioioso valore medio (*) massimo orario (*) CO (mg/m 3 ) S.Cristina Pavia-P.zza Minerva Lodi-V.le Vignati Belgioioso valore medio (*) massimo orario (*) Tab. 5: Concentrazioni medie e massime rilevate nelle stazioni di S. Cristina, Pavia, Tavazzano, Vidardo, Lodi e Belgioioso (*) I dati di Belgioioso si riferiscono al periodo 01/03/13-24/03/13 Di seguito si riportano i dettagli per inquinante. Si precisa che per giorno tipo o giorno medio si intende l andamento delle concentrazioni medie orarie mediato su tutti i giorni feriali (o su tutti i giorni pre-festivi ovvero festivi) del periodo in questione. I giorni feriali, pre-festivi e festivi sono stati considerati separatamente nel calcolo del giorno tipo per mettere in evidenza le eventuali diverse caratteristiche emissive, legate al traffico o alle attività produttive. Si fa inoltre presente che l ora a cui sono associati i dati si riferisce all ora solare. Il Biossido di Azoto (NO 2) a Santa Cristina e Bissone presenta una concentrazione media pari a 28.3 µg/m 3 nel periodo considerato e una concentrazione massima oraria pari a 100 µg/m 3. La concentrazione media risulta inferiore o, al più, confrontabile con quella delle altre stazioni,; il massimo è in linea con le concentrazioni registrate a Pavia-V.Folperti e Lodi-V.le Vignati, è superiore a quello di Tavazzano, Vidardo e Lodi-S.Alberto, ma inferiore a quello rilevato a Pavia-P.zza Minerva e Belgioioso. I grafici Pag 23 di 41
24 sottostanti mostrano gli andamenti giornaliero e orario e il giorno tipo dell NO 2 calcolato considerando separatamente i giorni feriali, pre-festivi e festivi per mettere in evidenza eventuali differenze dovute alle tipiche attività lavorative. Il grafico 10 mostra il tipico andamento giornaliero del Biossido di Azoto nel periodo in esame nei giorni feriali, pre-festivi e festivi; si nota che il giorno tipo dei feriali e quello dei pre-festivi presentano un andamento analogo caratterizzato da due picchi, uno mattutino (06:00 09:00) e uno serale (18:00 21:00) attribuibili al traffico veicolare delle ore di punta, presente anche nei giorni pre-festivi, oltre che, in particolare per il picco serale, al normale abbassamento dello strato rimescolato con conseguente diminuzione della diluizione degli inquinanti nell atmosfera nelle ore tardo pomeridiane. Il giorno tipo dei festivi, invece, presenta concentrazioni molto più basse, il picco mattutino è completamente assente, mentre rimane un innalzamento serale, che può essere collegato allo strato rimescolato. L Ozono (O 3) presenta concentrazione media di 32 µg/m 3 e massima oraria pari a 104 µg/m 3, valori in linea con quelli rilevati dalle altre stazioni, ad eccezione di Belgioioso dove risultano inferiori. I grafici 11 e 12 mostrano l andamento nei periodi in esame delle concentrazioni medie, massime orarie e orarie dell ozono, il grafico 13 mostra l andamento delle medie mobili calcolate su 8 ore. Dall andamento del giorno tipo (Grafico 14) si evidenzia la modulazione giornaliera dell ozono in funzione della radiazione solare; l O 3 presenta concentrazione massima nelle prime ore del pomeriggio e minima nelle prime ore del mattino. In particolare nella presente campagna la concentrazione massima oraria (104 µg/m 3 ) è stato registrato il giorno 26 Febbraio alle ore 17:00. Il Monossido di Carbonio (CO) presenta concentrazione media pari a 0.5 mg/m 3 e massima oraria pari a 1.4 mg/m 3 in linea con le altre stazioni. I giorni tipo (Grafico 18) mostrano andamenti simili in tutti e tre i casi; i singoli andamenti inoltre non presentano variazioni particolari. Pag 24 di 41
25 Biossido di azoto Grafico 8: Andamento della concentrazione media giornaliera e massima per l NO2 Grafico 9: Andamento orario dell NO2 e valore limite normato per legge Grafico 10: Andamento giornaliero tipico dell NO2 Pag 25 di 41
26 Ozono Grafico 11: Andamento della concentrazione media e massima oraria per l O3 Grafico 12: Andamento orario dell O3 e soglia di informazione normata per legge Pag 26 di 41
27 Grafico 13: Andamento medie mobili 8 ore dell O3 e valore obiettivo per la protezione della salute umana normato per legge Grafico 14: Andamento giornaliero tipico dell O3 Pag 27 di 41
28 Monossido di carbonio Grafico 15: Andamento della concentrazione media e massima oraria per il CO Grafico 16: Andamento orario del CO Pag 28 di 41
29 Grafico 17: Andamento medie mobili 8 ore del CO e valore obiettivo per la salute umana normato per legge Grafico 18: Andamento giornaliero tipico del CO Pag 29 di 41
30 7.1 MISURA DEL PM10 Il PM 10 è stato misurato con metodo gravimetrico nel periodo dal 22/02/13 al 08/03/13. I dati misurati sono mostrati nella tabella 6, mentre nel grafico 19 si riportano le concentrazioni giornalierie a confronto con quelle registrate nelle stazioni di Pavia-P.zza Minerva, Pavia- V.Folperti, Tavazzano, Lodi-S.Alberto, Lodi-V.le Vignati. Il PM 10 di Santa Cristina e Bissone mostra un andamento analogo a quello delle stazioni utilizzate per il confronto, ad eccezione di eventuali episodi locali quali, ad esempio, le concentrazioni del 25 Febbraio e 1 Marzo, misurati a Pavia P.zza Minerva. In generale l andamento del PM 10 risente delle classiche influenze dovute a episodi di precipitazioni e vento (Grafici 20 e 21) Sono stati registrati 2 superamenti del valore limite imposto dalla normativa per la concentrazione di PM 10 nel periodo considerato. DATA C (ug/m3) S.Cristina 22/02/ /02/ /02/ /02/ /02/ /02/ /02/ /03/ /03/ /03/ /03/ /03/ /03/ /03/2013 <2 08/03/ Tab. 6: Concentrazioni di PM 10 dal 22/02/13 al 08/03/13 misurate con metodo gravimetrico (superamenti in grassetto) Pag 30 di 41
31 Grafico 19: Confronto tra gli andamenti del PM 10 Pag 31 di 41
32 Grafico 20: Confronto tra PM 10 misurato a Santa Cristina e Bissone e precipitazioni rilevate a Belgioioso con il secondo laboratorio mobile Grafico 21: Confronto tra PM 10 e velocità vento Pag 32 di 41
33 8. CONCLUSIONI Dall analisi complessiva dei dati si osservano per la stazione mobile a Santa Cristina e Bissone concentrazioni in linea con quelle delle altre stazioni considerate: Pavia-V.Folperti, Pavia-P.zza Minerva, Tavazzano, Vidardo, Lodi-S.Alberto e Lodi-V.le Vignati, appartenenti alla RRQA e Belgioioso, quale campagna con laboratorio mobile condotta nello stesso periodo della presente. Le concentrazioni degli inquinanti gassosi (NO 2, O 3 e CO) non hanno mai superato i valori limite imposti dalla normativa. Il PM 10 ha superato il valore limite durante 2 dei 15 giorni della campagna, analogamente a quanto rilevato nelle altre stazioni, nelle quali le concentrazioni giornaliere misurate sono state, in generale, superiori rispetto alla postazione di Santa Cristina e Bissone. L analisi dei valori degli inquinanti misurati non ha messo in risalto particolari criticità nel confronto con le altre stazioni dell area. Il sito monitorato può essere assimilato alle postazioni urbane da fondo dell area sud. Pag 33 di 41
34 Allegato 1: Dati orari DATA ORA NO 2 CO (µg/m 3 ) (mg/m 3 ) 22/02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : O 3 (µg/m 3 ) DATA ORA NO 2 CO (µg/m 3 ) (mg/m 3 ) 23/02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ :00 25/02/ :00 25/02/ :00 25/02/ :00 25/02/ :00 25/02/ :00 25/02/ :00 O 3 (µg/m 3 ) Pag 34 di 41
35 DATA ORA NO 2 CO (µg/m 3 ) (mg/m 3 ) O 3 (µg/m 3 ) 25/02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : DATA ORA NO 2 CO (µg/m 3 ) (mg/m 3 ) O 3 (µg/m 3 ) 27/02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /02/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : Pag 35 di 41
36 DATA ORA NO 2 CO (µg/m 3 ) (mg/m 3 ) O 3 (µg/m 3 ) 01/03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : DATA ORA NO 2 CO (µg/m 3 ) (mg/m 3 ) O 3 (µg/m 3 ) 03/03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : Pag 36 di 41
37 DATA ORA NO 2 CO (µg/m 3 ) (mg/m 3 ) O 3 (µg/m 3 ) 05/03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ :00 05/03/ :00 05/03/ :00 05/03/ :00 05/03/ :00 05/03/ :00 06/03/ :00 06/03/ :00 06/03/ :00 06/03/ :00 06/03/ :00 06/03/ :00 06/03/ :00 06/03/ :00 06/03/ :00 06/03/ :00 06/03/ :00 06/03/ :00 06/03/ :00 06/03/ :00 06/03/ :00 06/03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : Pag 37 di 41 DATA ORA NO 2 CO (µg/m 3 ) (mg/m 3 ) 07/03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : O 3 (µg/m 3 )
38 DATA ORA NO 2 CO (µg/m 3 ) (mg/m 3 ) 09/03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : O 3 (µg/m 3 ) DATA ORA NO 2 CO (µg/m 3 ) (mg/m 3 ) 11/03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : O 3 (µg/m 3 ) Pag 38 di 41
39 DATA ORA NO 2 CO (µg/m 3 ) (mg/m 3 ) O 3 (µg/m 3 ) 13/03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : DATA ORA NO 2 CO (µg/m 3 ) (mg/m 3 ) O 3 (µg/m 3 ) 15/03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : Pag 39 di 41
40 DATA ORA NO 2 CO (µg/m 3 ) (mg/m 3 ) O 3 (µg/m 3 ) 17/03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : DATA ORA NO 2 CO (µg/m 3 ) (mg/m 3 ) O 3 (µg/m 3 ) 19/03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : /03/ : Pag 40 di 41
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