Società di comodo: il trattamento delle istanze di disapplicazione (2)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Società di comodo: il trattamento delle istanze di disapplicazione (2)"

Transcript

1 Articolo pubblicato su FiscoOggi ( Attualità Società di comodo: il trattamento delle istanze di disapplicazione (2) 22 Marzo 2007 Improcedibile la domanda che non contenga la compiuta descrizione della fattispecie concreta La circolare n. 14/E del 2007 si è soffermata, in particolare, su svariate ipotesi che possono presentarsi nella concreta gestione, da parte dell'agenzia delle entrate, delle istanze di disapplicazione riguardanti le società di comodo. Improcedibilità dell'istanza In assenza di compiuta descrizione della fattispecie concreta da parte del contribuente (ex articolo 1, comma 3, Dm n. 259/1998), l'istanza va dichiarata improcedibile e, al pari, delle istanze inammissibili, è da ritenersi come non presentata. Tuttavia, "gli Uffici o le Direzioni regionali possono richiedere...ulteriori dati ed elementi, ai sensi dell'articolo 1, comma 7, del citato DM 259/1998". Tale richiesta - da effettuarsi una sola volta per evitare lungaggini che contrasterebbero con i principi di non aggravamento e di celerità del procedimento amministrativo - sospende la decorrenza dei termini. Qualora il contribuente presenti solo una parte degli ulteriori dati ed elementi, l'istanza sarà dichiarata improcedibile, e quindi considerata a tutti gli effetti come non presentata, " prospettando in ogni caso al contribuente la possibilità di riproporre l'istanza adeguatamente argomentata". 1 di 5

2 Termine per l'emanazione del provvedimento di disapplicazione L'articolo 1, comma 6, del Dm n. 259/1998 prevede che il provvedimento di rigetto o di accoglimento sia emanato entro il termine di 90 giorni dalla data di presentazione, fatta salva la sospensione dei termini. In merito, la circolare n. 14/E del 2007 contiene il fondamentale chiarimento secondo cui " sebbene non perentorio, tale termine va rispettato in ogni caso affinché possa corrispondersi all'interesse dei contribuenti di avere risposta in tempo utile per la presentazione della dichiarazione dei redditi". Circa il contenuto del provvedimento, l'agenzia evidenzierà il quesito proposto, la soluzione prospettata dal contribuente e la motivata decisione del direttore regionale, senza far riferimento al parere dell'ufficio locale. Richiesta di parere alla direzione centrale Normativa e Contenzioso In relazione alla trattazione delle istanze di disapplicazione, le circolari n. 99/E/2000 e n. 23/E/2005 prevedono che la direzione regionale possa acquisire il preventivo parere della direzione centrale Normativa e Contenzioso in relazione a questioni di maggiore complessità e alla individuazione delle norme oggetto di disapplicazione. In particolare, con specifico riferimento alle istanze di disapplicazione in materia di società di comodo, la circolare n. 14/E/2007 ha precisato che "il parere della Direzione centrale normativa e contenzioso sarà richiesto in relazione a fattispecie che non abbiano ancora trovato trattazione nella circolare n. 5/E del 2 febbraio 2007 o in altri documenti di prassi amministrativa". Nel caso in cui la direzione regionale abbia attivato una richiesta di parere rivolta alla direzione centrale, la prima emanerà il provvedimento soltanto dopo aver acquisito il predetto parere. Riqualificazione delle istanze presentate dai contribuenti La circolare n. 14/E/2007 si sofferma in modo analitico sui casi più ricorrenti riguardanti le istanze di interpello/disapplicazione erroneamente qualificate dai contribuenti. L'errore formale del contribuente può ricondurre alle due seguenti differenti ipotesi: 1. istanza erroneamente qualificata come istanza di disapplicazione, o riferita all'articolo 37-bis, comma 8, del Dpr n. 600/1973, e qualificabile quale interpello ordinario, ex articolo 11 della legge n. 212/2000, o quale interpello antielusivo, ex articolo 21 della legge n. 413/ istanza erroneamente qualificata come interpello ordinario, ex articolo 11 della legge n. 212/2000, o quale interpello antielusivo, ex articolo 21 della legge n. 413/1991, e correttamente qualificabile quale istanza di disapplicazione, ex articolo 37-bis, comma 8, del Dpr n. 600/ di 5

3 In tali casi, "gli Uffici locali o la Direzione regionale ricevente dovranno qualificare e trattare l'istanza secondo la procedura appropriata", osservando le modalità indicate rispettivamente nella tabella 1 e nella tabella 2 allegate alla circolare n. 14/E/2007. Nel caso sub 1, qualora l'istanza sia correttamente qualificabile come interpello ordinario, occorre distinguere se la stessa sia stata presentata all'ufficio locale o alla direzione regionale. In caso di presentazione all'ufficio locale, lo stesso la trasmetterà alla direzione regionale, dandone nel contempo notizia al contribuente, precisando che il termine di 120 giorni, entro il quale l'agenzia è tenuta a notificare al contribuente la risposta, inizia a decorrere dalla data di ricezione dell'istanza da parte dell'ufficio competente. La circolare in esame precisa che "tale comunicazione si rende necessaria al fine di evitare il silenzio assenso". In caso di presentazione alla direzione regionale, la stessa riqualificherà e tratterà l'istanza secondo la procedura dell'interpello ordinario. Sempre nel caso sub 1, qualora l'istanza sia correttamente qualificabile come interpello antielusivo: in caso di presentazione all'ufficio locale, lo stesso la trasmetterà alla direzione regionale, dando notizia al contribuente che l'interpello verrà trattato secondo la procedura prevista dal predetto articolo 21 in caso di presentazione alla direzione regionale, la stessa riqualificherà e tratterà l'istanza secondo la procedura dell'interpello antielusivo. Passando al caso sub 2, qualora l'istanza sia stata erroneamente qualificata come interpello ordinario e sia stata presentata alla direzione regionale, la stessa la trasmetterà - quale istanza di disapplicazione - all'ufficio locale per l'istruttoria, dopo averne dichiarato l'inammissibilità nell'ambito della procedura dell'interpello ordinario. Se, invece, è presentata all'ufficio locale, l'iter procedurale si presenta più articolato. Intanto, l'ufficio locale la tratterà come istanza di disapplicazione, curandone l'istruttoria e trasmettendola alla direzione regionale. Inoltre, lo stesso ufficio locale dovrà inviare tempestivamente copia dell'istanza alla direzione regionale, dando notizia al contribuente che i termini previsti dall'articolo 11 della legge n. 212/2000 decorrono dalla data di ricezione dell'istanza da parte della direzione regionale. A sua volta, la direzione regionale tratterà l'istanza sia nell'ambito della procedure delle istanze di disapplicazione, al fine di dare seguito alla richiesta, che in quella dell'interpello ordinario per 3 di 5

4 dichiararne l'inammissibilità. L'ultimo caso riguarda l'istanza erroneamente qualificata dal contribuente come interpello antielusivo, ex articolo 21 della legge n. 413/1991, ma da qualificare quale istanza di disapplicazione. Qualora l'istanza sia stata inviata alla direzione regionale, la stessa dovrà trasmetterla all'ufficio locale per l'istruttoria di competenza, dopo averne dichiarato l'inammissibilità nell'ambito della procedura dell'interpello antielusivo. Se, invece, è stata presentata all'ufficio locale, l'iter procedurale è più articolato ed è simile a quello già esaminato per l'interpello ordinario. L'ufficio locale tratterà l'istanza secondo la procedura prevista per le istanze di disapplicazione, ex articolo 37-bis, comma 8, del Dpr n. 600/1973, curandone l'istruttoria e trasmettendola alla direzione regionale. Inoltre, l'ufficio locale dovrà inviare tempestivamente copia dell'istanza alla direzione regionale, dando notizia al contribuente che i termini previsti dall'articolo 21 della legge n. 413/1991 decorrono dalla data di ricezione dell'istanza da parte della direzione regionale. Quest'ultima tratterà l'istanza sia nell'ambito della procedura delle istanze di disapplicazione, al fine di dare seguito alla richiesta del contribuente, che in quella dell'interpello antielusivo per dichiararne l'inammissibilità. Ulteriori indicazioni operative 1. il provvedimento del direttore regionale dovrà essere comunicato al contribuente mediante plico raccomandato entro 90 giorni dalla data di presentazione dell'istanza 2. in caso di variazione del domicilio fiscale, con trasferimento della sede in altra regione, la competenza all'emanazione del provvedimento resta incardinata presso il direttore regionale al quale l'istanza è stata indirizzata, ferma restando la comunicazione anche alla direzione regionale e all'ufficio locale competenti per l'accertamento in ragione del nuovo domicilio fiscale del contribuente 3. gli uffici locali e le direzioni regionali provvederanno necessariamente a riportare nella procedura telematica i dati identificativi delle istanze di disapplicazione "contestualmente all'inserimento dell'istanza e non alla fine della fase istruttoria o dopo l'emanazione del provvedimento del Direttore regionale", e ciò al fine di non ostacolare la rilevazione e il monitoraggio svolto dalle stesse direzioni regionali e dalla direzione centrale Normativa e Contenzioso 4 di 5

5 4. le risorse umane che gli uffici locali destineranno all'esame delle istanze di disapplicazione delle società non operative saranno consuntivate nell'apposito processo dell'agenzia riservato all'attività interpretativa (Codice Trattazione delle istanze di interpello ed interpretazione della norma tributaria) 5. le direzioni regionali potranno istituire degli appositi gruppi di lavoro, con l'obiettivo di far fronte sistematicamente e con la necessaria tempestività ai carichi di lavoro richiesti dall'istruttoria delle istanze di disapplicazione. 2 - fine. La prima parte è stata pubblicata mercoledì 21 di Paola Parisi URL: 5 di 5

Servizio di documentazione tributaria

Servizio di documentazione tributaria Agenzia delle Entrate DIREZIONE CENTRALE NORMATIVA E CONTENZIOSO Circolare del 15/03/2007 n. 14 Oggetto: Gestione delle istanze di disapplicazione presentate da societa' non operative - Ulteriori istruzioni

Dettagli

Oggetto: Gestione delle istanze di disapplicazione presentate da società non operative Ulteriori istruzioni.

Oggetto: Gestione delle istanze di disapplicazione presentate da società non operative Ulteriori istruzioni. CIRCOLARE N. 14/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 15 marzo 2007 Oggetto: Gestione delle istanze di disapplicazione presentate da società non operative Ulteriori istruzioni. 2 INDICE Premessa...3

Dettagli

COMUNE DI SELARGIUS Provincia di Cagliari REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE MODALITÀ DI ESERCIZIO DEL DIRITTO DI INTERPELLO

COMUNE DI SELARGIUS Provincia di Cagliari REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE MODALITÀ DI ESERCIZIO DEL DIRITTO DI INTERPELLO COMUNE DI SELARGIUS Provincia di Cagliari REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE MODALITÀ DI ESERCIZIO DEL DIRITTO DI INTERPELLO INDICE ART. 1 Fonti, oggetto, definizioni PAG. 3 ART. 2 Presentazione dell

Dettagli

COMUNE DI SIENA DIREZIONE RISORSE REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO

COMUNE DI SIENA DIREZIONE RISORSE REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO COMUNE DI SIENA DIREZIONE RISORSE REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 153 in data 14/06/2016 INDICE Articolo 1 Oggetto del Regolamento Articolo 2

Dettagli

Servizio di documentazione tributaria

Servizio di documentazione tributaria Agenzia delle Entrate DIREZIONE CENTRALE NORMATIVA E CONTENZIOSO Circolare del 24/02/2009 n. 5 Oggetto: Decreto legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2 - Modifiche

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA REGOLAMENTO DELL'INTERPELLO IN MATERIA DI FISCALITÀ COMUNALE

COMUNE DI RAVENNA REGOLAMENTO DELL'INTERPELLO IN MATERIA DI FISCALITÀ COMUNALE COMUNE DI RAVENNA REGOLAMENTO DELL'INTERPELLO IN MATERIA DI FISCALITÀ COMUNALE regolamento adottato dal Consiglio comunale con delibera n. 11093/34 nella seduta del 26-2-2002 INDICE ART. 1 OGGETTO DEL

Dettagli

Interpello all Agenzia delle Entrate: come funziona

Interpello all Agenzia delle Entrate: come funziona Interpello all Agenzia delle Entrate: come funziona Autore : Redazione Data: 01/09/2014 Un parere della direzione centrale normativa rimette in discussione i presupposti dell'istituto; necessarie cinque

Dettagli

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE DECRETO 15 giugno 2016 Interpello per i contribuenti che aderiscono al regime dell'adempimento collaborativo di cui all'articolo 6, comma 2, del decreto legislativo

Dettagli

Allegato A) alla Deliberazione Consiglio Comunale n. 38 del REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE

Allegato A) alla Deliberazione Consiglio Comunale n. 38 del REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE Allegato A) alla Deliberazione Consiglio Comunale n. 38 del 14.12.2016 REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE INDICE SISTEMATICO Articolo Denominazione 1 Ambito di applicazione 2 Competenza

Dettagli

Città di Valdagno Provincia di Vicenza REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE

Città di Valdagno Provincia di Vicenza REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE Città di Valdagno Provincia di Vicenza REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE approvato con delibera di Consiglio comunale n. 43 del 31 marzo 2016 1 Città di Valdagno Provincia di Vicenza

Dettagli

REGOLAMENTO PER L'ESERCIZIO DEL DIRITTO DI INTERPELLO IN MATERIA DI TRIBUTI COMUNALI

REGOLAMENTO PER L'ESERCIZIO DEL DIRITTO DI INTERPELLO IN MATERIA DI TRIBUTI COMUNALI Allegato A) alla deliberazione del Consiglio comunale n. 55 del 28.7.2016 COMUNE DI SASSARI REGOLAMENTO PER L'ESERCIZIO DEL DIRITTO DI INTERPELLO IN MATERIA DI TRIBUTI COMUNALI Testo coordinato della deliberazione

Dettagli

Provincia di Treviso. Regolamento per l applicazione del diritto di interpello

Provincia di Treviso. Regolamento per l applicazione del diritto di interpello Provincia di Treviso Regolamento per l applicazione del diritto di interpello Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 30 del 30.06.2016 INDICE Articolo 1 - Oggetto del Regolamento...... pag. 3

Dettagli

REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE

REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE Approvato con deliberazione consiliare n. 104 del 2/12/2002; Aggiornato con deliberazione consiliare n. 27 del 30/03/2017. 1 INDICE Capo I Disposizioni

Dettagli

ARTICOLO 1 PRINCIPI GENERALI

ARTICOLO 1 PRINCIPI GENERALI REGOLAMENTO CONCERNENTE LE MODALITA DI ESERCIZIO DELL INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE ARTICOLO 1 PRINCIPI GENERALI 1. Con il presente regolamento il comune di Bianco disciplina le modalità di esercizio dell'interpello

Dettagli

IL DIRETTORE DELL AGENZIA DISPONE:

IL DIRETTORE DELL AGENZIA DISPONE: Prot. n. 27 Regole procedurali per le istanze di interpello presentate ai sensi dell articolo 11 della legge 27 luglio 2000, n.212, recante Statuto dei diritti del contribuente, come novellato dal decreto

Dettagli

R E G O L A M E N T O S U L D I R I T T O D I I N T E R P E L L O

R E G O L A M E N T O S U L D I R I T T O D I I N T E R P E L L O COMUNE DI TORRECUSO Provincia di Benevento Piazza Antonio Fusco, 1 Tel. 0824/889711 FAX 0824/889732 www.comune.torrecuso.bn.it R E G O L A M E N T O S U L D I R I T T O D I I N T E R P E L L O Approvato

Dettagli

COMUNE DI CODOGNO. (Provincia di Lodi) REGOLAMENTO SULLA DISCIPLINA DEL DIRITTO DI INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE

COMUNE DI CODOGNO. (Provincia di Lodi) REGOLAMENTO SULLA DISCIPLINA DEL DIRITTO DI INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE COMUNE DI CODOGNO (Provincia di Lodi) REGOLAMENTO SULLA DISCIPLINA DEL DIRITTO DI INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 71 del 29.09.2016 In vigore dal 25 ottobre

Dettagli

Regolamento per la disciplina del diritto di interpello del contribuente in materia di tributi locali

Regolamento per la disciplina del diritto di interpello del contribuente in materia di tributi locali Comune di Cecina Provincia di Livorno Regolamento per la disciplina del diritto di interpello del contribuente in materia di tributi locali Approvato con delibera c.c. n 88 del 28 settembre 2016. INDICE:

Dettagli

COMUNE DI OZZANO DELL EMILIA Provincia di Bologna

COMUNE DI OZZANO DELL EMILIA Provincia di Bologna COMUNE DI OZZANO DELL EMILIA Provincia di Bologna REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE AI TRIBUTI COMUNALI DEL DIRITTO DI INTERPELLO (Adottato con atto C.C. n. 19 del 21.2.2002, modificato con atto C.C. n. 30

Dettagli

Regolamento tributario. recante norme. in materia. di diritto di interpello

Regolamento tributario. recante norme. in materia. di diritto di interpello CITTA DI RECCO (Provincia di Genova) Regolamento tributario recante norme in materia di diritto di interpello Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 15 del 21/2/2002 Modificato con delibera del

Dettagli

COMUNE DI DESENZANO DEL GARDA

COMUNE DI DESENZANO DEL GARDA COMUNE DI DESENZANO DEL GARDA Settore Tributi REGOLAMENTO PER L ESERCIZIO DEL DIRITTO DI INTERPELLO IN MATERIA DI TRIBUTI COMUNALI Approvato con deliberazione Consiglio Comunale n. 6 del 07/03/2016 Regolamento

Dettagli

REGOLAMENTO Per l esercizio del diritto Di interpello ( art.11 Legge 212/2000)

REGOLAMENTO Per l esercizio del diritto Di interpello ( art.11 Legge 212/2000) COMUNE DI SAUZE D'OULX Via Della Torre 11, 10050 Sauze d'oulx (TO) tel.0122/858029 E-Mail ufficio.tributi@comune.sauzedoulx.to.it REGOLAMENTO Per l esercizio del diritto Di interpello ( art.11 Legge 212/2000)

Dettagli

OGGETTO: Istanza di interpello - ART. 11, legge 27 luglio 2000, n CAF ALFA SRL

OGGETTO: Istanza di interpello - ART. 11, legge 27 luglio 2000, n CAF ALFA SRL RISOLUZIONE N. 5/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 18 gennaio 2007 OGGETTO: Istanza di interpello - ART. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. CAF ALFA SRL Con l interpello specificato in

Dettagli

REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO

REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO COMUNE DI CASTELGERUNDO Provincia di Lodi - C.A.P. 26844 - Via A. De Gasperi, 9 - Tel.0377.59103 Codice fiscale e P.IVA: 10151890968 sito: www.comune.castelgerundo.lo.it - pec: castelgerundo@pec.it REGOLAMENTO

Dettagli

REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE

REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE INDICE Capo I Disposizioni Generali Art. 1 Principi e criteri Art. 2 Ambito di applicazione Art. 3 Competenze del Comune Capo II Disciplina del procedimento

Dettagli

COMUNE DI GERRE DE CAPRIOLI (Provincia di Cremona) REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO

COMUNE DI GERRE DE CAPRIOLI (Provincia di Cremona) REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO COMUNE DI GERRE DE CAPRIOLI (Provincia di Cremona) REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO Approvato con deliberazione Consiglio Comunale n. 28 del 21/06/2016 1 INDICE Art. 1 - Oggetto Art. 2 - Materie oggetto

Dettagli

Regolamento sul Diritto d'interpello

Regolamento sul Diritto d'interpello Comune di Villanova del Ghebbo Provincia di Rovigo Regolamento sul Diritto d'interpello Decreto Legislativo 24 settembre 2015 n. 156 Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 35 del 6 Dicembre 2016

Dettagli

REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO

REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO COMUNE DI MALEO (Provincia di Lodi) REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO Approvato con deliberazione C.C. n. del Articolo 1 - Oggetto del Regolamento... 2 Articolo 2 - Presentazione dell istanza dell

Dettagli

COMUNE di THIESI Provincia di Sassari REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL DIRITTO DI INTERPELLO IN MATERIA DI TRIBUTI LOCALI

COMUNE di THIESI Provincia di Sassari REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL DIRITTO DI INTERPELLO IN MATERIA DI TRIBUTI LOCALI COMUNE di THIESI Provincia di Sassari REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL DIRITTO DI INTERPELLO IN MATERIA DI TRIBUTI LOCALI ARTICOLO 1 OGGETTO DEL DIRITTO DI INTERPELLO ARTICOLO 2 ISTANZA DI INTERPELLO

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ESERCIZIO DEL DIRITTO DI INTERPELLO IN MATERIA DI TRIBUTI COMUNALI

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ESERCIZIO DEL DIRITTO DI INTERPELLO IN MATERIA DI TRIBUTI COMUNALI REGOLAMENTO COMUNALE PER L ESERCIZIO DEL DIRITTO DI INTERPELLO IN MATERIA DI TRIBUTI COMUNALI Approvato con deliberazione consiliare n. 35 del 4 luglio 2016 1 SOMMARIO Art. 1 Oggetto del regolamento pag.

Dettagli

COMUNE DI GROTTAMMARE

COMUNE DI GROTTAMMARE ALLEGATO A COMUNE DI GROTTAMMARE REGOLAMENTO per l applicazione del DIRITTO DI INTERPELLO Adottato con deliberazione di C.C. n. del 2016 INDICE Articolo 1 - Ambito di applicazione Articolo 2 - Competenza

Dettagli

Regolamento sul Diritto di Interpello

Regolamento sul Diritto di Interpello COMUNE DI TARVISIO PROVINCIA DI UDINE Regolamento sul Diritto di Interpello Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 23 del 27/06/2016 Articolo 1 - Oggetto del Regolamento... 3 Articolo 2

Dettagli

COMUNE DI SERMIDE (Provincia di Mantova) REGOLAMENTO SUL DIRITTO D INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE

COMUNE DI SERMIDE (Provincia di Mantova) REGOLAMENTO SUL DIRITTO D INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE COMUNE DI SERMIDE (Provincia di Mantova) REGOLAMENTO SUL DIRITTO D INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE Approvato con Delibera del Consiglio Comunale n. 20 del 30 Aprile 2016 SOMMARIO Articolo 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO

Dettagli

COMUNE di NOCETO Provincia di Parma C.A.P. N Codice Fiscale:

COMUNE di NOCETO Provincia di Parma C.A.P. N Codice Fiscale: COMUNE di NOCETO Provincia di Parma C.A.P. N.43015 Codice Fiscale: 00166930347 REGOLAMENTO COMUNALE PER L APPLICAZIONE DEL DIRITTO DI INTERPELLO Allegato alla deliberazione del Consiglio Comunale n 70

Dettagli

Attività di consulenza giuridica e interpello. Indirizzi operativi.

Attività di consulenza giuridica e interpello. Indirizzi operativi. Direzione Regionale dell'emilia Romagna Ufficio Fiscalità generale Attività di consulenza giuridica e interpello. Indirizzi operativi. Prot.21745 del 28 aprile 2005 Riferimenti normativi e di prassi Legge

Dettagli

REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE

REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 37 del 16/06/16 INDICE Capo I - Disposizioni Generali Art. 1 Oggetto del Regolamento Art. 2 Competenza

Dettagli

Regolamento per la disciplina dell istituto dell interpello

Regolamento per la disciplina dell istituto dell interpello COMUNE DI PECETTO TORINESE CAP 10020 CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO Sede Municipale di via Umberto I n.3 Tel. 0118609218/9 - Fax 0118609073 sito www.comune.pecetto.to.it - mail: info@comune.pecetto.to.it

Dettagli

COMUNE DI CERNUSCO SUL NAVIGLIO

COMUNE DI CERNUSCO SUL NAVIGLIO Città di CERNUSCO SUL NAVIGLIO COMUNE DI CERNUSCO SUL NAVIGLIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL DIRITTO D INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE IN MATERIA DI TRIBUTI COMUNALI Articolo 1 - Oggetto del Regolamento...2

Dettagli

Interpello. Tipologie di interpelli

Interpello. Tipologie di interpelli Interpello L'interpello è un'istanza che il contribuente, prima di attuare un comportamento fiscalmente rilevante, rivolge all'agenzia delle Entrate per ottenere una risposta riguardante un caso concreto

Dettagli

DIRITTO DI INTERPELLO

DIRITTO DI INTERPELLO DIRITTO DI INTERPELLO ARTICOLO 1: Oggetto del Regolamento ARTICOLO 2: Presentazione dell'istanza ARTICOLO 3: Competenze del Comune ARTICOLO 4: Istanza d'interpello ARTICOLO 5: Adempimenti del Comune ARTICOLO

Dettagli

REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE

REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE Città di Campodarsego Provincia di Padova REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 15 del 09-05-2016. Regolamento sul diritto di interpello

Dettagli

La fiscalità delle Onlus - 3. Iscrizione all'anagrafe unica

La fiscalità delle Onlus - 3. Iscrizione all'anagrafe unica Articolo pubblicato su FiscoOggi (http://fiscooggi.it) Analisi e commenti La fiscalità delle Onlus - 3. Iscrizione all'anagrafe unica 22 Agosto 2016 L'adempimento è condizione necessaria per acquisire

Dettagli

Regolamento comunale per l esercizio del diritto di interpello in materia di tributi locali

Regolamento comunale per l esercizio del diritto di interpello in materia di tributi locali COMUNE DI BARASSO (Provincia di Varese) Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. del Regolamento comunale per l esercizio del diritto di interpello in materia di tributi locali 1 INDICE Pag. Art.

Dettagli

COMUNE DI CASELLE IN PITTARI. Regolamento per la disciplina dell interpello, del reclamo e della mediazione tributaria

COMUNE DI CASELLE IN PITTARI. Regolamento per la disciplina dell interpello, del reclamo e della mediazione tributaria COMUNE DI CASELLE IN PITTARI Regolamento per la disciplina dell interpello, del reclamo e della mediazione tributaria Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 29 del 15 ottobre 2016 Art. 1

Dettagli

D.M. 26 aprile 2001, n Esercizio del diritto di interpello Preambolo, Art.1, Art.2, Art.3, Art.4, Art.5, Appendice 1,

D.M. 26 aprile 2001, n Esercizio del diritto di interpello Preambolo, Art.1, Art.2, Art.3, Art.4, Art.5, Appendice 1, D.M. 26 aprile 2001, n. 209 - Esercizio del diritto di interpello Preambolo, Art.1, Art.2, Art.3, Art.4, Art.5, Appendice 1, Preambolo IL MINISTRO DELLE FINANZE Vista la legge 27 luglio 2000, n. 212, concernente

Dettagli

COMUNE DI BELLUNO (Provincia di Belluno) REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO

COMUNE DI BELLUNO (Provincia di Belluno) REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO COMUNE DI BELLUNO (Provincia di Belluno) REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. del /06/2016 SOMMARIO Articolo 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO Articolo 2 PRESENTAZIONE

Dettagli

(1) AGEVOLAZIONI AREE SVANTAGGIATE: MANCATO RISPETTO DEI TERMINI DECADENZIALI PER L AVVIO E LA REALIZZAZIONE DELL INVESTIMENTO AGEVOLATO

(1) AGEVOLAZIONI AREE SVANTAGGIATE: MANCATO RISPETTO DEI TERMINI DECADENZIALI PER L AVVIO E LA REALIZZAZIONE DELL INVESTIMENTO AGEVOLATO Societa' non operative: ulteriori istruzioni circa la gestione delle istanze di disapplicazione - Strutture sanitarie private - Aree svantaggiate - ed altre novità... di Vincenzo D'Andò Pubblicato il 13

Dettagli

Servizio di documentazione tributaria

Servizio di documentazione tributaria Agenzia del Territorio DIREZIONE CENTRALE CARTOGRAFIA, CATASTO E PUBBLICITA' IMMOBILIARE Circolare del 07/08/2001 n. 7 Oggetto: Diritto di interpello - Art. 11 della legge 27 luglio 2000, n. 212 - Decreto

Dettagli

C O M U N E D I T R E M E Z Z I N A Provincia di Como REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE AI TRIBUTI COMUNALI DEL DIRITTO DI INTERPELLO

C O M U N E D I T R E M E Z Z I N A Provincia di Como REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE AI TRIBUTI COMUNALI DEL DIRITTO DI INTERPELLO C O M U N E D I T R E M E Z Z I N A Provincia di Como REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE AI TRIBUTI COMUNALI DEL DIRITTO DI INTERPELLO Approvato con deliberazione di C.C. numero 8 del 31/03/2017 I N D I C

Dettagli

IL DIRETTORE DELL AGENZIA DISPONE:

IL DIRETTORE DELL AGENZIA DISPONE: Prot. n. 27 Regole procedurali per le istanze di interpello presentate ai sensi dell articolo 11 della legge 27 luglio 2000, n.212, recante Statuto dei diritti del contribuente, come novellato dal decreto

Dettagli

CITTÀ DI TORREMAGGIORE

CITTÀ DI TORREMAGGIORE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO CITTÀ DI TORREMAGGIORE PROVINCIA DI FOGGIA C O P I A APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER L'APPLICAZIONE DEL DIRITTO DI INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE. Nr. Progr. 101 Data

Dettagli

RISOLUZIONE N. 104/E

RISOLUZIONE N. 104/E RISOLUZIONE N. 104/E Direzione Centrale Normativa Roma, 15 DICEMBRE 2015 OGGETTO: gestione degli interpelli antielusivi a seguito delle modifiche legislative intervenute nel corso del 2015. Nel corso del

Dettagli

OGGETTO: Interpello /2007-ART.11, legge 27 luglio 2000, n.212. CERASI PAOLO Codice Fiscale CRSPLA64A23H501Y Istanza presentata il 10/05/2007

OGGETTO: Interpello /2007-ART.11, legge 27 luglio 2000, n.212. CERASI PAOLO Codice Fiscale CRSPLA64A23H501Y Istanza presentata il 10/05/2007 Direzione Regionale del Lazio Ufficio Fiscalita' generale Roma, 19/06/2007 CERASI PAOLO VIALE TIZIANO 108 00196 ROMA (RM) Prot. n. 913-47256/2007 OGGETTO: Interpello 913-217/2007-ART.11, legge 27 luglio

Dettagli

Regolamento per la disciplina dell istituto dell interpello

Regolamento per la disciplina dell istituto dell interpello COMUNE DI CERVIGNANO DEL FRIULI Provincia di Udine Regolamento per la disciplina dell istituto dell interpello APPROVATO CON DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 13 DEL 1 GIUGNO 2016 LILIANA/TESTI/REGOLAMENTI/REGOLAMENTO

Dettagli

Risoluzione del 03/07/2008 n Agenzia delle Entrate - Direzione Centrale Normativa

Risoluzione del 03/07/2008 n Agenzia delle Entrate - Direzione Centrale Normativa Risoluzione del 03/07/2008 n. 272 - Agenzia delle Entrate - Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Istanza di interpello, articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 - Imposta di registro - Contratto

Dettagli

Circolare del 23/05/2003 n Agenzia delle Entrate - Direzione Centrale Normativa e

Circolare del 23/05/2003 n Agenzia delle Entrate - Direzione Centrale Normativa e Circolare del 23/05/2003 n. 29 - Agenzia delle Entrate - Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Gestione istanze di interpello per la disapplicazione dell'articolo 127-bis, comma 1, del testo unico

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE e L APPLICAZIONE del DIRITTO di INTERPELLO, RECLAMO e MEDIAZIONE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE e L APPLICAZIONE del DIRITTO di INTERPELLO, RECLAMO e MEDIAZIONE CITTA di GARLASCO Provincia di Pavia AREA FINANZIARIA SERVIZIO ENTRATE TRIBUTARIE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE e L APPLICAZIONE del DIRITTO di INTERPELLO, RECLAMO e MEDIAZIONE Approvato con deliberazione

Dettagli

Risoluzione del 29/01/2002 n. 1 - Dipartimento Politiche Fiscali - Federalismo Fiscale

Risoluzione del 29/01/2002 n. 1 - Dipartimento Politiche Fiscali - Federalismo Fiscale Risoluzione del 29/01/2002 n. 1 - Dipartimento Politiche Fiscali - Federalismo Fiscale Imposta comunale sugli immobili (I.C.I.) - Istanza di interpello proposta ai sensi dell'art. 11 della legge 27 luglio

Dettagli

ACCERTAMENTO - IRAP - IRES - TASSE AUTOMOBILISTICHE - MODALITA' DI GESTIONE DELL'INTERPELLO E DELL'ATTIVITA' INTERPRETATIVA - CHIARIMENTI

ACCERTAMENTO - IRAP - IRES - TASSE AUTOMOBILISTICHE - MODALITA' DI GESTIONE DELL'INTERPELLO E DELL'ATTIVITA' INTERPRETATIVA - CHIARIMENTI Agenzia delle Entrate Circolare 16 maggio 2005, n.23/e ACCERTAMENTO - IRAP - IRES - TASSE AUTOMOBILISTICHE - MODALITA' DI GESTIONE DELL'INTERPELLO E DELL'ATTIVITA' INTERPRETATIVA - CHIARIMENTI Sommario

Dettagli

IL DIRITTO DI INTERPELLO

IL DIRITTO DI INTERPELLO Corso di lezioni di Diritto tributario IL DIRITTO DI INTERPELLO Università Mediterranea Corso di laurea in Scienze Economiche a.a. 2017-2018 Caratteristiche Consiste nella facoltà attribuita al contribuente

Dettagli

Prot. n. 2018/. IL DIRETTORE DELL AGENZIA in base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento DISPONE

Prot. n. 2018/. IL DIRETTORE DELL AGENZIA in base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento DISPONE Prot. n. 2018/. Disposizioni per l attuazione della disciplina di cui all art. 31 quater, comma 1, lettera c) del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, introdotto dall art.

Dettagli

CIRCOLARE N. 5/E. Roma, 24 febbraio 2009

CIRCOLARE N. 5/E. Roma, 24 febbraio 2009 CIRCOLARE N. 5/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 24 febbraio 2009 OGGETTO: Decreto legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2 Modifiche normative in tema

Dettagli

Novità fiscali del 25 febbraio 2009: gestione delle istanze di interpello: ampi chiarimenti dalle Entrate; fusione inversa ed affrancamento dei beni ricevuti ai fini dell imposta sostitutiva sulle operazioni;

Dettagli

REGOLAMENTO CARTA DEI DIRITTI DEL CONTRIBUENTE

REGOLAMENTO CARTA DEI DIRITTI DEL CONTRIBUENTE REGOLAMENTO CARTA DEI DIRITTI DEL CONTRIBUENTE Il presente Regolamento è stato approvato con delibera di Consiglio Provinciale n. 2 del 13/01/2004 e in vigore dall 01.02.2004. 2 INDICE ICE ART. 1 Oggetto

Dettagli

AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE. antonia saltarini modotti 1

AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE. antonia saltarini modotti 1 AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE antonia saltarini modotti 1 NOVITA Le principali novità introdotte dal nuovo regime autorizzativo, concernono gli aspetti procedurali ed amministrativi del nuovo provvedimento

Dettagli

Regolamento comunale sulla disciplina del diritto di interpello e di mediazione in ambito tributario

Regolamento comunale sulla disciplina del diritto di interpello e di mediazione in ambito tributario Regolamento comunale sulla disciplina del diritto di interpello e di mediazione in ambito tributario Art. 1 Ambito di applicazione e finalità del regolamento Le norme del presente regolamento hanno lo

Dettagli

Il testo del decreto legislativo 30 giugno 2016, n. 126

Il testo del decreto legislativo 30 giugno 2016, n. 126 Il testo del decreto legislativo 30 giugno 2016, n. 126 Attuazione della delega in materia di segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), a norma dell'articolo 5 della legge 7 agosto 2015, n. 124.

Dettagli

RISOLUZIONE N. 81/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 25 settembre 2015

RISOLUZIONE N. 81/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 25 settembre 2015 RISOLUZIONE N. 81/E Direzione Centrale Normativa Roma, 25 settembre 2015 OGGETTO: Interpello - ART. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 Comunicazione del luogo di conservazione in modalità elettronica dei

Dettagli

REVISIONE DELLA DISCIPLINA DELL INTERPELLO. Analisi delle principali criticità della nuova disciplina

REVISIONE DELLA DISCIPLINA DELL INTERPELLO. Analisi delle principali criticità della nuova disciplina REVISIONE DELLA DISCIPLINA DELL INTERPELLO. Analisi delle principali criticità della nuova disciplina Artt. 6, co. 6 della Legge 11 marzo 2014, n. 23 «delega il Governo a introdurre disposizioni per la

Dettagli

Servizio di documentazione tributaria

Servizio di documentazione tributaria Agenzia delle Entrate DIREZIONE CENTRALE NORMATIVA E CONTENZIOSO Circolare del 16/05/2005 n. 23 Oggetto: Interpello e attivita' di interpretazione Sintesi: La circolare fornisce direttive e chiarimenti

Dettagli

Restano, peraltro, immutati i criteri e le modalità di concessione delle rateazioni già delineati con la circolare n. 6/1991.

Restano, peraltro, immutati i criteri e le modalità di concessione delle rateazioni già delineati con la circolare n. 6/1991. Organo: INAIL - DIREZIONE CENTRALE RISCHI Documento: Circolare n. 28 del 30 marzo 1999 Oggetto: Rateazioni per il pagamento dei debiti contributivi ex articolo 2, comma 11, del Decreto legge 9 ottobre

Dettagli

Agenzia delle Entrate. Risoluzione 5 luglio 2007, n.152/e

Agenzia delle Entrate. Risoluzione 5 luglio 2007, n.152/e Agenzia delle Entrate Risoluzione 5 luglio 2007, n.152/e Istanza di interpello - ART.11, legge 27 luglio 2000, n.212. Sig. ALFA. Interpretazione della Legge n. 296 del 2006, commi da 344 a 349 - agevolazione

Dettagli

Roma, 14 aprile 2016 Schema-tipo di Regolamento sul Diritto di Interpello

Roma, 14 aprile 2016 Schema-tipo di Regolamento sul Diritto di Interpello Roma, 14 aprile 2016 Schema-tipo di Regolamento sul Diritto di Interpello Premessa L art. 6, co. 6 della legge 11 marzo 2014, n. 23 1, ha delegato il Governo ad introdurre disposizioni per la revisione

Dettagli

NOVITA FISCALI 2009 LE MISURE ANTI-CRISI

NOVITA FISCALI 2009 LE MISURE ANTI-CRISI NOVITA FISCALI 2009 LE MISURE ANTI-CRISI Firenze 28 gennaio 2009 Pisa 29 gennaio 2009 Arezzo 2 febbraio 2009 Le novità in tema di accertamento Controlli delle imprese di grandi dimensioni Istanza di interpello

Dettagli

Pubblicità delle risposte fornite in relazione alle istanze di interpello e consulenza giuridica IL DIRETTORE DELL AGENZIA DISPONE

Pubblicità delle risposte fornite in relazione alle istanze di interpello e consulenza giuridica IL DIRETTORE DELL AGENZIA DISPONE Prot. n. 185630/2018 Pubblicità delle risposte fornite in relazione alle istanze di interpello e consulenza giuridica IL DIRETTORE DELL AGENZIA In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate

Dettagli

Servizio di documentazione tributaria

Servizio di documentazione tributaria Agenzia delle Dogane AREA GESTIONE TRIBUTI E RAPPORTO CON GLI UTENTI Circolare del 19/06/2001 n. 25 Oggetto: "Statuto del contribuente" - Art. 11 della legge n. 212/2000 - Regolamento di attuazione D.M.

Dettagli

L INTERPELLO ORDINARIO

L INTERPELLO ORDINARIO L INTERPELLO ORDINARIO Nuovo istituto introdotto nell ordinamento tributario dall articolo 11 della L. 27 luglio 2000, n. 212 (Statuto del contribuente) attraverso il quale ciascun contribuente può inviare

Dettagli

STATUTO DEL CONTRIBUENTE PER IL COMUNE DI FIESOLE

STATUTO DEL CONTRIBUENTE PER IL COMUNE DI FIESOLE REGOLAMENTO COMUNALE n. 61 STATUTO DEL CONTRIBUENTE PER IL COMUNE DI FIESOLE Delibera del Consiglio comunale n. 25 del 1 marzo 2004 INDICE CAPO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI Art. 1 Ambito e scopo dello Statuto

Dettagli

OGGETTO: Istanza di interpello Disciplina del contributo unificato per le spese di giustizia Non applicabilità dell imposta di bollo

OGGETTO: Istanza di interpello Disciplina del contributo unificato per le spese di giustizia Non applicabilità dell imposta di bollo RISOLUZIONE N. 436/E Roma, 12 novembre 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Istanza di interpello Disciplina del contributo unificato per le spese di giustizia Non applicabilità dell

Dettagli

Comune di Livorno. Procedimento disciplinare norme procedurali

Comune di Livorno. Procedimento disciplinare norme procedurali Comune di Livorno Procedimento disciplinare norme procedurali Approvate con disposizione del Segretario Generale n. 1029 del 16/3/2010 1 INDICE GENERALE Art. 1 principi generali. 3 Art. 2 sanzioni di minore

Dettagli

OGGETTO: Istanza d interpello articolo 1, comma 275, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 cessione di beni di Unione di comuni in favore di società.

OGGETTO: Istanza d interpello articolo 1, comma 275, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 cessione di beni di Unione di comuni in favore di società. RISOLUZIONE N. 149/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 19 ottobre 2005 OGGETTO: Istanza d interpello articolo 1, comma 275, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 cessione di beni di Unione

Dettagli

COMUNE DI CASTEL MELLA PROVINCIA DI BRESCIA

COMUNE DI CASTEL MELLA PROVINCIA DI BRESCIA COMUNE DI CASTEL MELLA PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO PER IL DIRITTO DI INTERPELLO, RECLAMO E MEDIAZIONE Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 11 del 31 marzo 2016 INDICE DISPOSIZIONI E PRINCIPI

Dettagli

L INTERPELLO DISAPPLICATIVO AI SENSI DELL ART. 37- BIS: CONTENUTO, PROCEDURE DI PRESENTAZIONE ED INCERTEZZE NORMATIVE

L INTERPELLO DISAPPLICATIVO AI SENSI DELL ART. 37- BIS: CONTENUTO, PROCEDURE DI PRESENTAZIONE ED INCERTEZZE NORMATIVE L INTERPELLO DISAPPLICATIVO AI SENSI DELL ART. 37- BIS: CONTENUTO, PROCEDURE DI PRESENTAZIONE ED INCERTEZZE NORMATIVE Rodighiero Giuseppe U.G.D.C.E.C. DI VICENZA Il presente lavoro riepiloga la procedura

Dettagli

RIFORMA DELL INTERPELLO. NOVITA` del D. LGS. N. 156/2015

RIFORMA DELL INTERPELLO. NOVITA` del D. LGS. N. 156/2015 Milano, 6 novembre 2015 CIRCOLARE N. 28/2015 RIFORMA DELL INTERPELLO NOVITA` del D. LGS. N. 156/2015 Il Decreto Legislativo 24 settembre 2015, n. 156 (attuativo della Legge delega fiscale 11 marzo 2014,

Dettagli

IL CONSIGLIO COMUNALE

IL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 37 DEL 28/07/2016 OGGETTO: APPROVAZIONE REGOLAMENTO COMUNALE SUL DIRITTO DI INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE IN MATERIA DI TRIBUTI COMUNALI, AI SENSI DEL D.LGS. 156

Dettagli

OGGETTO: Sanzioni in materia di riscossione - articoli 13 e 14 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471 QUESITO

OGGETTO: Sanzioni in materia di riscossione - articoli 13 e 14 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471 QUESITO RISOLUZIONE N. 165/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 11 luglio 2007 OGGETTO: Sanzioni in materia di riscossione - articoli 13 e 14 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471 Con

Dettagli

Gruppo di lavoro fisco e immobili

Gruppo di lavoro fisco e immobili Gruppo di lavoro fisco e immobili I NUOVI INTERPELLI Renato CIVITICO, Cristina CHIANTIA, Maria Luisa D ADDIO, Anna Maria MANGIAPELO, Stefania TELESCA 17 marzo 2016 RIFERIMENTI NORMATIVI Art. 30 L. 724/1994

Dettagli

CONVENZIONE PER LA RIUTILIZZAZIONE COMMERCIALE DEI DOCUMENTI, DEI DATI E DELLE INFORMAZIONI CATASTALI E IPOTECARI. tra

CONVENZIONE PER LA RIUTILIZZAZIONE COMMERCIALE DEI DOCUMENTI, DEI DATI E DELLE INFORMAZIONI CATASTALI E IPOTECARI. tra Prot. del ALLEGATO alla Circolare n. 2/2005 CONVENZIONE PER LA RIUTILIZZAZIONE COMMERCIALE DEI DOCUMENTI, DEI DATI E DELLE INFORMAZIONI CATASTALI E IPOTECARI tra L AGENZIA DEL TERRITORIO, con sede in Roma

Dettagli

IN CORSO DI VERIFICA NON E POSSIBILE ESERCITARE IL DIRITTO DI INTERPELLO

IN CORSO DI VERIFICA NON E POSSIBILE ESERCITARE IL DIRITTO DI INTERPELLO IN CORSO DI VERIFICA NON E POSSIBILE ESERCITARE IL DIRITTO DI INTERPELLO Questo è il parere n. 35 del 14 ottobre 2005 reso dal Comitato consultivo per l applicazione delle norme antielusive. di Gianfranco

Dettagli

INTERPELLO ISTANZA RIVOLTA ALL AGENZIA DOTT. PASQUALE MINUTOLI UNIVERSITA MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA GIURISPRUDENZA - ECONOMIA

INTERPELLO ISTANZA RIVOLTA ALL AGENZIA DOTT. PASQUALE MINUTOLI UNIVERSITA MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA GIURISPRUDENZA - ECONOMIA INTERPELLO ISTANZA RIVOLTA ALL AGENZIA DOTT. PASQUALE MINUTOLI UNIVERSITA MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA GIURISPRUDENZA - ECONOMIA TIPOLOGIE DI INTERPELLO PROVVEDIMENTO DIRETTORE AGENZIA DELLE ENTRATE

Dettagli

I S T A N Z A D I I N T E R P E L L O AI SENSI DEL REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE APPROVATO CON DEL. C.C. N.

I S T A N Z A D I I N T E R P E L L O AI SENSI DEL REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE APPROVATO CON DEL. C.C. N. Riservato all Ufficio All Ufficio Tributi del Comune di Chivasso Ricevuta n. del Piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa 8 Timbro e firma dell incaricato al ritiro: 10034 CHIVASSO (TO) - Città Metropolitana

Dettagli

LA NUOVA CONFERENZA DI SERVIZI FAQ DOMANDE E RISPOSTE

LA NUOVA CONFERENZA DI SERVIZI FAQ DOMANDE E RISPOSTE D LA NUOVA CONFERENZA DI SERVIZI FAQ DOMANDE E RISPOSTE COSA DEVE FARE IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO? LA CONFERENZA DI SERVIZI DECISORIA 1. Chi convoca la conferenza di servizi decisoria? L amministrazione

Dettagli

AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA - PROCEDURA SEMPLIFICATA Ex D.P.R. n. 139/2010

AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA - PROCEDURA SEMPLIFICATA Ex D.P.R. n. 139/2010 INTERVENTI ASSOGGETTATI ISTANZA MODALITA DI TRASMISSIONE Interventi di lieve entità, da realizzarsi su aree o immobili sottoposti alle norme di tutela della parte III del Codice, sempre che comportino

Dettagli