14 L infermiere e la ricerca

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1 UNIVERSITA' DEGLI STUDI DELL'INSUBRIA Scuola di Medicina Corso di Laurea per Infermiere Anno Accademico 016/017 SEDE DI COMO ATTIVITÀ DIDATTICHE DEL TERZO ANNO DI CORSO tratto da: Ausili D., Baccin G., Talamona A., Sironi C. (009) Una proposta per l insegnamento delle Scienze Infermieristiche nel Corso di Laurea in Infermieristica. Professioni Infermieristiche, 6 (1), Finalità delle attività didattiche formali (ADF), attività formative professionalizzanti (AFP) ed esperienze di tirocinio (T), attività didattiche anche a scelta dello studente (ADE) e altre attività formative (AAF) rappresentate da APA (attività professionalizzanti 3) e PPF (preparazione all'esame finale) del terzo anno di corso è quello di completare l acquisizione delle competenze professionali dell infermiere di generale con particolare riferimento allo sviluppo della capacità di prendere decisioni e assumersi la responsabilità dell' erogata, esercitare la professione in contesti complessi ed in evoluzione, rispettando gli standard professionali, i valori deontologici e le norme giuridiche. Lo sviluppo della capacità di utilizzare i metodi e gli strumenti della disciplina per promuovere la salute, prevenire la malattia, favorire il processo di guarigione e alleviare la sofferenza sarà incentrato sulle diverse fasi della vita dell uomo anche in presenza di situazioni di cronicità e disabilità. A tale scopo le attività didattiche sono articolate in 7 unità didattiche (UD) condotte in modo integrato e non sequenziale da infermieri docenti, tutor e assistenti di tirocinio. UD OBIETTIVI CONTENUTI ADF ORE AFP e T ORE CFU ADE e APA 3 e PPF ORE CFU Riconoscere il valore Il ruolo della ricerca e del 6 Attività 1 = Da una della ricerca e fenomeno Evidence situazione reale contribuire a per il miglioramento all identificazione di diffonderne la cultura. continuo dell possibili domande di. ricerca. (PPF) 1 L infermiere e la ricerca Metodologia III Identificare, all interno delle aree ed ambiti professionali specifici, problemi che possono diventare oggetto di ricerca. Reperire, selezionare, leggere e valutare i Ricerca, ricerca e metodologia della ricerca. Il continuum della ricerca quali e quantitativa: 10 Attività = Lettura critica di articoli. (PPF) Attività 3 = Discussione in gruppo della lettura critica di articoli. (PPF) Modificato il 1 ottobre 017 1

2 15 L infermiere e l evoluzione del contesto socio sanitario Infermieristica generale III risultati delle ricerche al fine di utilizzarli e divulgarli in ambito professionale. Leggere in modo critico la letteratura allo scopo di identificare possibili soluzioni ai problemi assistenziali. Distinguere la metodologia dell EBP dal processo di ricerca. Collaborare in modo consapevole a progetti di ricerca. Riconoscere le tendenze e le tematiche emergenti in ambito socio assistenziale che possono influenzare l evoluzione della professione. Conoscere le diverse tipologie di risposta ai bisogni socio assistenziali della popolazione per garantire la continuità assistenziale. Identificare il contributo degli infermieri alla clinical governance. stato dell arte nell ambito disciplinare infermieristico italiano ed estero. Il processo di ricerca. La revisione della letteratura: chiarimenti sulla terminologia (Literature Review e Systematic Review), scopi e struttura. La struttura tipica di un articolo o Report di ricerca. Alcuni criteri per valutare la qualità di una ricerca quantitativa e qualitativa Organizzazione dei servizi socio sanitari: evoluzione del contesto nazionale ed internazionale. I bisogni prevalenti della popolazione e alcune ipotesi di risposta anche da parte degli infermieri. I confini della professione : espansione, estensione o erosione del ruolo dell infermiere. 8 Esercitazioni in situazioni reali: uso delle schede di osservazione e schede tecniche. 17 giorni durante tutto l anno accade mico Attività = Lettura della traccia dell'elaborato scritto. (PPF) Attività 5 = Presentazione elaborati scritti. (PPF) Tutorato in gruppo per la definizione degli argomenti e domande per l'elaborato finale. Ricerca su banche dati (PPF) Preparazione alla prova finale (15 giorni di PPF nel mese di marzo). 6,8 Un convegno/corso a carattere nazionale o internazionale a scelta tra quelli organizzati da enti di natura. (ADE) Alcune esperienze di infermieri neolaureati che operano in differenti settori. (ADE) Incontro con esperto di orientamento al lavoro e con il Presidente del collegio IPASVI. (ADE) 5 15 giorni 8 5,5 1 Modificato il 1 ottobre 017

3 L' avanzata e lo sviluppo delle competenze infermieristiche In Italia e all'estero. Il ruolo dell infermiere nella clinical governance. 3 Incontro con infermieri che si occupano di ricerca o hanno svolto ricerche. (ADE) La continuità assistenziale: le dimissioni protette (APA 3) Miglioramento e valutazione della qualità. Il contributo dell'infermiere nel governare la continuità assistenziale. L'organizzazione per intensità di cura / complessità assistenziale (gli strumenti per misurarla: MAP, SIPI, ICA ecc.) Lo sviluppo della leadership nella professione. Apprendimento e formazione continua nella professione (long life learning). Il contributo della professione nei tavoli decisionali strategici della Sanità. Modificato il 1 ottobre 017 3

4 16 L infermiere e la deontologia professionale Deontologia professionale Esercitare la professione nel rispetto dei principi e valori deontologici e delle norme giuridiche. Rispondere dei propri giudizi professionali, delle proprie azioni in accordo con le norme vigenti e con i principi e i valori professionali. Principi della bioetica e loro declinazione nella deontologia professionale Il codice deontologico italiano: nesso tra valori etici professionali e norme di comportamento. Il codice deontologico dell ICN: nesso tra valori etici professionali e norme di comportamento. 8 Riconoscere situazioni e/o problematiche di natura etica/deontologica ed impiegare un processo decisionale etico per affrontarle coinvolgendo, ove necessario, il gruppo di lavoro. Il processo decisionale per formulare un giudizio etico L nelle situazioni di criticità vitale Infermieristica clinica in area critica Prevenire, riconoscere, monitorare e affrontare situazioni di criticità vitale in particolare: - stabilire le priorità assistenziali in collaborazione con gli altri membri del gruppo di lavoro e con le persone assistite; - rispondere immediatamente e appropriatamente a situazioni di emergenza e catastrofi inclusa l attivazione e L infermiere e l organizzazione dei servizi sanitari per la tutela della salute nelle situazioni di emergenzaurgenza. Contributo dell infermiere nella tutela dell equità e nell identificazione delle priorità nella catena della sopravvivenza. 6 Esercitazioni di Life support (APA 3 e Certificazione BLS) ++ 1, Modificato il 1 ottobre 017

5 partecipazione alla catena della sopravvivenza. Identificare le variabili che rendono una situazione assistenziale e/o un bisogno di semplice o complesso in area critica. Associare le manifestazioni dei bisogni di alle situazioni cliniche che compromettono la capacità di mantenere le funzioni vitali. Sviluppare un piano di nelle situazioni cliniche che compromettono la capacità di mantenere le funzioni vitali coinvolgendo, quando possibile, la persona e la sua famiglia. Scegliere e attuare, nelle situazioni cliniche che compromettono la capacità di mantenere le funzioni vitali, le procedure, i trattamenti e gli interventi di La sicurezza della persona sottoposta a ventilazione artificiale e ricoverata in terapia intensiva. Pianificare l, alleviare la sofferenza e tutelare la sicurezza della persona con: cardiopatie in fase acuta, emergenze vascolari e tossicologiche, ustioni, politraumi. Pianificare l e alleviare la sofferenza dei familiari di persone sottoposte ad espianto d organi. 6 1 Modificato il 1 ottobre 017 5

6 tenendo conto degli standard, delle prove di efficacia, delle linee guida di miglior pratica clinica e della deontologia professionale. Documentare e valutare le varie fasi e i risultati dell intero processo assistenziale in situazioni di criticità vitale. 18 L nelle fasi iniziali della vita. Infermieristica materno infantile Instaurare, mantenere e portare a termine relazioni di aiuto col bambino malato e la sua famiglia e/o le persone di riferimento. Evidenziare gli elementi legati alle diverse età e fasi della vita che determinano la complessità dell. Identificare i bisogni di prevalenti nei bambini e nelle donne. Associare le manifestazioni dei bisogni di con le patologie di maggior incidenza e prevalenza Aspetti dello sviluppo bio-psico-sociale nelle diverse fasi dell'età evolutiva che influenzano l'. L'adattamento all'ambiente nelle diverse fasi dell età evolutiva. Il contributo infermieristico nella promozione della salute e prevenzione della malattia nelle diverse fasi dell età evolutiva e nella donna. Alleviare la sofferenza nel bambino e nella donna. Peculiarità dei bisogni di in ambito pediatrico e ostetrico ginecologico. 6 1 Modificato il 1 ottobre 017 6

7 nei bambini e nelle donne. Sviluppare un piano di rivolto al bambino o alla donna. Le manifestazioni dei bisogni di nelle patologie di maggior incidenza e prevalenza nei bambini e nelle donne L nelle situazioni di disagio psichico Infermieristica clinica psichiatrica Documentare e valutare le varie fasi e i risultati dell intero processo assistenziale rivolto al bambino o alla donna. Prevenire, riconoscere, monitorare e affrontare situazioni di urgenza psichiatrica. Conoscere gli elementi per instaurare relazioni di aiuto con la persona affetta da patologia psichiatrica e la sua famiglia e/o le persone di riferimento. Associare le manifestazioni dei bisogni di con le patologie psichiatriche di maggior incidenza e prevalenza nel territorio. L infermiere e l organizzazione dei servizi sanitari per la tutela della salute mentale. Il concetto di salute e igiene mentale. La relazione di aiuto con la persona con disagio psichico. Peculiarità dei bisogni di nell ambito della salute mentale. Emergenza/urgenza in psichiatria. Percorsi riabilitativi. Modificato il 1 ottobre 017 7

8 0 L nelle fasi terminali della vita e nella disabilità. Infermieristica clinica applicata III Instaurare, mantenere e portare a termine relazioni di aiuto con la persona anziana e/o affetta da malattie croniche e invalidanti, con la sua famiglia o le persone di riferimento. Prevenire, riconoscere, monitorare e affrontare situazioni legate a malattie di carattere cronico-degenerativo e altre condizioni invalidanti. Identificare nelle malattie cronicodegenerative e in altre condizioni invalidanti le variabili che rendono una situazione assistenziale e/o un bisogno di semplice o complesso. Associare le manifestazioni dei bisogni di alle malattie cronicodegenerative e ad altre condizioni invalidanti. Sviluppare un piano di utilizzando anche le informazioni fornite da altri membri del gruppo Aspetti delle modificazioni bio-psicosociali nell invecchiamento, nella disabilità e nella fase terminale della vita che influenzano l'. Influenza dell ambiente e della società sull alle persone anziane, con disabilità o nella fase terminale della vita. Il contributo infermieristico nella tutela della salute delle persone anziane, con disabilità o nella fase terminale della vita. Le manifestazioni dei bisogni di nelle malattie cronicodegenerative e in altre condizioni invalidanti. Pianificare l, alleviare la sofferenza e tutelare la sicurezza della persona con malattie di carattere cronico-degenerativo e altre condizioni invalidanti con Modificato il 1 ottobre 017 8

9 di lavoro e coinvolgendo, quando possibile, la persona e la sua famiglia. particolare attenzione alle degenerazioni sensoriali, cognitive, motorie e metaboliche. Scegliere e attuare, nelle situazioni cliniche di cronicità e disabilità, le procedure, i trattamenti e gli interventi di che tengono conto degli standard, delle prove di efficacia, delle linee guida di miglior pratica clinica e della deontologia professionale. Documentare e valutare le varie fasi e i risultati dell intero processo assistenziale rivolto a persone con patologie cronico-degenerative o condizioni di disabilità. TIROCINIO CLINICO (T) 5 Le ATTIVITÀ FORMATIVE PROFESSIONALIZZANTI (AFP) e LO STUDIO PERSONALE (SP) sono conteggiate nel totale dei corsi integrati dell'anno. Le ALTRE ATTIVITA' FORMATIVE (AAF) proposte sono: ADE = CFU,5 Il minimo dovuto è PPF (preparazione prova finale) = CFU,5 con esercitazioni e tutorato riguardante lo sviluppo dell'elaborato individuale; 5,5 CFU acquisiti in situazioni reali di tirocinio (minimo dovuto 7) APA 3 = CFU 1,7 il minimo dovuto è 1 Il TIROCINIO (T) programmato è pari a 8,05 CFU e il minimo dovuto è 5 CFU. Modificato il 1 ottobre 017 9

10 INDICAZIONI PER LA FREQUENZA E VALUTAZIONE DEL TIROCINIO, DELLE ADE, AFP E DELLE APA TIROCINIO La frequenza del tirocinio è obbligatoria ed è pari al 100% del monte ore previsto, eventuali assenze dovranno essere recuperate e la possibilità di recupero avviene solo in caso di motivate assenze. La frequenza presso le UU.OO. è programmata su 6 periodi. Al fine di ottenere il raggiungimento degli obiettivi è necessaria la valutazione scritta di ogni periodo. Il Tirocinio clinico-assistenziale professionalizzante deve essere obbligatoriamente valutato entro il 30 settembre: la registrazione della valutazione deve essere effettuata entro il 15 ottobre. Lo studente che non acquisisce una valutazione positiva viene iscritto come fuori corso e dovrà ripetere totalmente l'anno di tirocinio. Gli studenti iscritti al 3 anno possono recuperare il tirocinio fino al 31 dicembre per consentire, se in regola con gli esami, di laurearsi nella sessione primaverile di marzo/aprile. Al termine del periodo di tirocinio sarà effettuata una valutazione sull effettivo raggiungimento degli obiettivi e delle competenze previste per ogni anno di corso (con valutazione di idoneità o voto in trentesimi). Lo studente che non acquisisce una valutazione positiva viene iscritto fuori corso e dovrà ripetere totalmente l attività di tirocinio. La valutazione sommativa delle attività formative professionalizzanti e di tirocinio di tutto l anno accademico verrà effettuata nel seguente modo: - valutazioni delle performance dello Studente durante il tirocinio effettuate dai tutor; - valutazioni stilate dagli Assistenti di Tirocinio Unità Operative (ATUO). La valutazione di tirocinio stilata dall ATUO deve essere consegnata entro e non oltre i primi 7 giorni dal termine di ogni periodo di tirocinio ; - Inoltre deve essere consegnata almeno una scheda di verifica per ogni tipologia di procedura previste al terzo anno di corso - valutazione elaborati scritti (schede osservative: 1 nel primo semestre ( periodo di tirocinio), nel secondo semestre (3 periodo di tirocinio e 5 periodo di tirocinio). Tutte e 3 le schede di osservazione sono valutative; - valutazione ottenuta dallo Studente nelle prove pratiche (1 test scritto nel primo semestre (1 dicembre 016), test scritto nel secondo semestre con prova simulata in aula esercitazioni); - puntualità e graduale responsabilità assunta durante il tirocinio (fra le quali la tenuta del libretto di tirocinio e la tempestiva comunicazione dei cambi turno). - La consegna del libretto di tirocinio debitamente compilato secondo le modalità indicate, deve avvenire entro e non oltre i primi 7 giorni dal termine di ogni periodo di tirocinio ; - frequenza e partecipazione durante le attività didattiche non formali proposte durante l anno. FREQUENZA AI CORSI La frequenza ai corsi è obbligatoria ed è compito dei singoli docenti effettuarne la verifica, secondo le modalità che gli stessi riterranno opportune. Allo studente sono giustificate assenze fino ad un massimo del 5% del totale delle frequenze di ogni corso integrato. Alla fine del semestre, i singoli Docenti, sono tenuti a comunicare alla Segreteria, l eventuale elenco degli Studenti che non hanno ottenuto l attestazione di frequenza. Modificato il 1 ottobre

11 FREQUENZA ALLE ATTIVITA DIDATTICHE ELETTIVE 3 Le attività formative a scelta dello studente (ADE) e i relativi CFU (6 nel triennio) sono acquisibili mediante autorizzazione alla partecipazione a corsi elettivi, conferenze, progetti aziendali, eventi promossi dal Collegio professionale, attività tecnico scientifiche, convegni o seminari organizzati anche dal Corso di Laurea. La frequenza è obbligatoria al 100%. ATTIVITÀ FORMATIVE PROFESSIONALIZZANTI e ATTIVITÀ PROFESSIONALIZZANTI e DI APPROFONDIMENTO 3 La frequenza a tutte le attività formative professionalizzanti e attività formative professionalizzanti e di approfondimento 3 è obbligatoria ed è pari al 100% del monte ore previsto. Eventuali assenze dovranno quindi essere recuperate entro il 30 settembre 017. PROVE PRATICHE E REDAZIONE DI ELABORATI SCRITTI Sono previste indicativamente come segue: test scritto a dicembre 016, nel mese di maggio 017 test scritto e valutazione in laboratorio attraverso prova simulata. La redazione dei tre elaborati scritti è obbligatoria, le due prove pratiche programmate devono essere sostenute obbligatoriamente dal Discente. ESAMI Le diverse attività formative prevedono la verifica del raggiungimento degli obiettivi previsti tramite prove conclusive, uniche e contestuali per ogni insegnamento, consistenti in esami orali, scritti e/o pratici che danno luogo a voto o idoneità. I CFU sono acquisiti dallo Studente con il superamento delle prove di cui sopra o con la frequenza di specifiche attività, ove previste. L'iscrizione agli anni successivi in posizione Regolare è subordinata al fatto di aver acquisito tutte le attestazioni di frequenza, relative agli insegnamenti dell anno di corso precedente rispettando le propedeuticità. Pertanto lo studente in difetto di attestazioni di frequenza sarà iscritto nella posizione di Ripetente. Inoltre l iscrizione agli anni successivi in posizione Regolare è subordinata al fatto di avere superato entro il 31 gennaio, tutti gli esami dell anno precedente includendo nel computo anche gli esami che danno luogo a un giudizio di idoneità. Lo studente in debito di esami all inizio dell anno accademico sarà iscritto all anno di corso successivo nella posizione di Sotto condizione e potrà sciogliere questa riserva entro il 31 gennaio. Qualora a tale data lo studente resti in debito di esami, sarà retrocesso nella posizione di Fuori corso intermedio dell anno precedente (in altri termini: lo studente iscritto in posizione di fuori corso non potrà acquisire le frequenze e sostenere gli esami del successivo anno di corso. Saranno annullati gli esami eventualmente sostenuti e le frequenze eventualmente acquisite da studenti iscritti sotto condizione che non ottengano dopo il 31 gennaio l iscrizione in posizione regolare). Lo studente iscritto in posizione di Fuori corso non potrà acquisire le frequenze e sostenere gli esami del successivo anno di corso. VACANZE Sono previste settimane estive continuative nel mese di luglio o agosto o settembre. CALENDARIO DEI CORSI E DEGLI ESAMI E AVVISI Le date degli esami di profitto, le date delle sessioni degli esami di laurea, il calendario delle lezioni e delle esercitazioni e tutte le altre informazioni inerenti il corso potranno essere richieste alla segreteria dei corsi di laurea delle professioni sanitarie, ai Coordinatori d anno oppure consultando il sito d Ateneo Modificato il 1 ottobre

12 PROVA FINALE La prova finale ha anche valore di esame di stato abilitante all'esercizio della professione. Essa consiste nel superamento di una prova pratica, nella redazione di un elaborato scritto e della sua dissertazione. Le PPF programmate permettono al laureando di completare l acquisizione delle abilità necessarie alla redazione dell elaborato finale. La data di presentazione dell elaborato per la valutazione di ammissione alla prova finale e le indicazioni per la sua redazione saranno fornite durante lo svolgimento delle PPF. L'ammissione alla prova finale richiede l'acquisizione di tutti i crediti previsti dall'ordinamento didattico del corso di laurea. IDONEITA PSICOFISICA E SEGNALAZIONE DI INFORTUNI L idoneità psicofisica viene accertata prima dell inizio della frequenza al tirocinio clinico con apposita visita medica. Lo studente dovrà comunicare tempestivamente al medico competente eventuali variazioni delle condizioni di salute che si verificheranno nel triennio (anche a seguito di traumi avvenuti in ambito extrascolastico) al fine di provvedere ad una conferma dell idoneità o di limitazioni subentrate. Per quanto riguarda gli infortuni in ambito clinico (puntura accidentale, traumi etc) lo studente è tenuto a recarsi in Pronto Soccorso per avviare le pratiche di denuncia e a presentare la documentazione rilasciata entro giorni in segreteria della Presidenza della Scuola di Medicina. Si segnala inoltre a tutti gli Studenti che, per ulteriori informazioni, sul sito d Ateneo è possibile reperire - il Regolamento D'Ateneo per gli Studenti attraverso il link: Modificato il 1 ottobre 017 1

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