RELATIVA ALLA POSISP 05

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1 IOSISP10-2 Pag. 1/6 RELATIVA ALLA POSISP 05 INDICE 1. CAMPO DI APPLICAZIONE PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTI RESPONSABILITA MODALITÀ OPERATIVE GRADI DI RISCHIO SANITARIO DEGLI IMPIANTI TERMICI GRADI DI RISCHIO SANITARIO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI... 5 Funzione e Nome REDATTO Per il Gruppo di Miglioramento Fabio Pezzotta APPROVATO Responsabile SISP Dott. Giancarlo Malchiodi EMESSO RAQ del DPM Gotti Enrico Rev. Data MOTIVO Prima emissione Suddivisione in due istruzioni specifiche Firma revisione e unione delle IOSISP 10/A e 10/B 1/6

2 IOSISP10-2 Pag. 2/6 1. CAMPO DI APPLICAZIONE La presente Istruzione Operativa (I.O.) si applica alle attività di accertamento, verifica, controllo, vigilanza igienico-sanitaria e detta criteri tecnici e comportamentali relativi alla vigilanza sugli impianti termici ed elettrici negli edifici, indipendentemente dalla destinazione d uso, collocati all interno degli stessi o delle relative pertinenze, in particolare su: a) impianti termici di potenzialità fino a di 50 kw o in presenza di apparecchi utilizzatori di singola portata termica fino a di 35 kw, ai fini per la prevenzione dei rischi di intossicazione da monossido di carbonio; b) impianti elettrici ai fini della prevenzione dei rischi di folgorazione. 2. PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTI POSISP05 e POSISP01 Piani e programmi di lavoro annuali Servizio Igiene e Sanità Pubblica PG25 A/3 procedura generale del Servizio ISP Linea Guida Regionali sulla Vigilanza, emanate in data e s.m.i. Ordinanza del Presidente della Regione Lombardia 9/10/1995 n Testo Unico Leggi Sanitarie R. D. 1265/34 Regolamenti Edilizi Comunali Leggi e norme specifiche di settore (DM 37/08- Leggi regionali - DGR - Linee Guida - norme UNI EN Direttive UE e norme armonizzate ecc...) Codice Penale Codice Civile L Allegato 4 alla presente IOSISP contiene un ulteriore elenco non esaustivo. 3. RESPONSABILITA La responsabilità dell elaborazione della presente I.O. e della verifica di applicazione è della Direzione del SISP che si avvale del Responsabile dell Area Tecnica. La gestione dei processi di vigilanza e controllo è delegata agli Uffici di Sanità Pubblica. 4. MODALITÀ OPERATIVE La presente I.O. dettaglia i criteri e le azioni di controllo riferiti all attività di vigilanza sulla sicurezza degli impianti termici ed elettrici presenti negli ambienti confinati. L attività dell Ufficio deve essere orientata oltre a quanto già specificato nella POSISP05-2, alla collaborazione con gli uffici comunali e/o altri Enti o Autorità competenti, al fine di attuare congiuntamente interventi efficaci ed individuare e proporre soluzioni atte a risolvere gli eventuali casi di rischio accertati. Va inoltre promossa la diffusione della cultura della sicurezza orientando l informazione verso la popolazione, privilegiando le categorie di soggetti a maggior rischio (anziani, diversamente abili, extracomunitari, ecc). Nei casi di particolare complessità relative ad impianti termici di potenzialità maggiore di 50 kw o in presenza di apparecchi utilizzatori di singola portata termica maggiore di 35 kw o ad impianti elettrici, potrà essere richiesta la collaborazione del personale specialistico del Servizio Impiantistica e Sicurezza Lavoro del D.P.M. dell ASL di Bergamo. Gli aspetti relativi a ricevimento richieste e procedibilità, assegnazione e definizione priorità, attività istruttorie, attività di polizia amministrativa e penale sono regolamentati dalla POSISP05 ai punti /6

3 IOSISP10-2 Pag. 3/ Modalità organizzativa dell attività di controllo degli impianti termici ed elettrici. La data e l oggetto del sopralluogo dovranno essere preventivamente comunicati ai soggetti interessati (proprietari/inquilini/amministratori degli alloggi/condomini da verificare), di norma mediante lettera a firma del Responsabile USP o suo delegato (si propone modello standardizzato presente nell allegato 5 lettera tipo per avviso sopralluogo di vigilanza della seguente I.O.) Il sopralluogo va svolto e verbalizzato come da modello MSISP21 corredato da scheda di verifica MSISP23 che assieme alle definizioni dei gradi di rischio di cui ai successivi punti 5 e 6, costituisce elemento per la formulazione di eventuali proposte di adeguamento. Il processo di valutazione è suddivisibile nelle seguenti fasi principali: valutazione del contesto (ambiente/luogo/immobile) e delle normative di riferimento; valutazione tecnica degli impianti; esame della documentazione disponibile; eventuale richiesta di supporto specialistico SISP/PSAL/SISL; valutazioni conclusive. Le situazioni di vigilanza generalmente richiedono l applicazione sequenziale delle precedenti fasi, ma le stesse sono utilizzabili anche singolarmente Seguito ad atti ordinatori emessi dall autorità comunale. Gli accertamenti di avvenuto adeguamento alle norme di sicurezza, ferme restando le verifiche di competenza comunale, potranno svolgersi mediante ulteriore sopralluogo e/o acquisizione dei seguenti atti: impianti precedenti al 13/03/90 (entrata in vigore della Legge n. 46/90): Impianti termici: va visionata una dichiarazione di funzionamento in sicurezza contenente tutte le indicazioni previste dal decreto 26 Novembre 1998 (approvazione delle norme UNI- CIG scheda presentazione dei risultati) o una dichiarazione di rispondenza (Di. Ri.) ai sensi dell art. 7 DM 37/08. Impianti elettrici: va visionata una autocertificazione che attesti la rispondenza alla regola dell arte o la sussistenza dei requisiti minimi (DPR 447/91 D.M. 37/08) o una dichiarazione di rispondenza (Di. Ri.) ai sensi dell art. 7 DM 37/ impianti successivi al 13/03/90 (entrata in vigore della Legge n. 46/90) sino al 28/03/2008 (entrata in vigore del DM 37/08) vanno visionate, in alternativa tra loro: - dichiarazioni di conformità di cui all art. 9 della Legge 46/90, redatte sui modelli di cui al D.M. 11/06/1992, recanti il numero di partita IVA e di iscrizione alla Camera del Commercio, Industria e Artigianato, l indicazione della data di compilazione e dei documenti costituenti allegati obbligatori (progetto, se previsto dalla norma relazione con tipologia dei materiali utilizzati perizie schema dell impianti realizzato, eccetto quando sia obbligatorio il progetto), eventuali riferimenti a precedenti dichiarazioni di conformità, copia del certificato camerale della Ditta; attestazione di conformità per impianto realizzato con materiale o sistemi non normalizzati (ultima modifica DM 37/08 data dal DM 19/05/2010). - dichiarazioni di rispondenza (Di. Ri.), ai sensi dell art. 7 del DM 37/ impianti successivi al 28/03/2008 (entrata in vigore del DM 37/08) vanno visionate: - dichiarazioni di conformità (Di. Co.), ai sensi dell art. 7 c.1 del DM 37/08 (modello conforme al relativo allegato I). 3/6

4 IOSISP10-2 Pag. 4/6 Le dichiarazioni di conformità ai sensi della L.46/90 o del D.M. 37/08 devono sempre comprendere la relazione contenente la tipologia dei materiali impiegati, nonché il progetto quando richiesto o lo schema dell impianto eseguito. Gli allegati alla dichiarazione andranno di norma visionati senza esigerne o ritenerne copia (a meno che manchino o siano incompleti ed in tal caso andranno richiesti al committente/proprietario). Provvedimenti sanzionatori a seguito della vigilanza Accertato il mancato adeguamento alle norme di sicurezza nei tempi stabiliti dagli atti ordinatori, di regola mediante ulteriore sopralluogo, andranno assunti i provvedimenti di carattere sanzionatorio (penale e/o amministrativo) previsti dalla normativa vigente (sanzione amministrativa art. 15 Decreto Ministeriale 22/01/2008 n.37 art. 16 della legge n. 46 del 1990 e art. 10 del D.P.R. n. 447 del 1991 stabilita all art. 4, comma 2, della legge n. 25 del 1996 o eventuale rapporto all Autorità Giudiziaria per violazione dell art. 1 della Legge 1083/71 sanzionato ai sensi dell art. 3 della medesima). Le attività di polizia amministrativa e giudiziaria saranno svolte in base ai punti di cui al paragrafo 5.3 della P0SISP05. Qualora dall esame della dichiarazione di conformità di cui al DM 37/08 o alla L. 46/90 dovessero emergere carenze formali di lieve entità, ad esempio non coerenza tra descrizione dell impianto e opere eseguite, dichiarazione in casi in cui non era necessaria/prevista, mancanza data di compilazione, firma o timbro, assenza indicazione degli allegati, indicazione approssimativa dell indirizzo/unità abitativa ecc., verrà attivato il procedimento di Audit nei confronti del Responsabile della Ditta installatrice/collaudatore, che verrà invitato formalmente a correggere/integrare/sostituire la dichiarazione o gli allegati. Nei casi di dichiarazioni palesemente mendaci in situazioni conclamate di rischio sanitario classificato medio o alto si procede in conformità a quanto previsto al punto precedente. 5. GRADI DI RISCHIO DEGLI IMPIANTI TERMICI - definizioni e azioni conseguenti Nessun rischio = 0 Impianti risultati conformi all atto del sopralluogo (installazione conforme alle norme locali regolamentari presenza di dichiarazione di conformità (Legge 46/90 o D.M. 37/08) o attestazione D.P.R. 218/98 e rapporti di controllo tecnico e manutenzione D.P.R. 412/93 o dichiarazione di rispondenza (Di. Ri.), ai sensi dell art. 7 DM 37/08. AZIONI: Rilascio copia del verbale di sopralluogo e archiviazione della pratica. Basso rischio = 1 A. Impianti risultati conformi all atto del sopralluogo ma privi della dichiarazione di conformità ovvero dell attestazione D.P.R. 218/98 (dichiarazione di funzionamento in sicurezza). AZIONI: richiedere e valutare la dichiarazione di rispondenza di cui al D.M. 37/08 (Di.Ri.) per impianti installati prima dell entrata in vigore del D.M. 37/08 o la dichiarazione di conformità per impianti installati successivamente. B. Presenza del solo piano di cottura/forno senza ventilazione/aerazione o con le medesime carenti: AZIONI: Proposta di provvedimento al Responsabile del Servizio comunale competente per prescrivere la realizzazione o l adeguamento dei sistemi di ventilazione e/o aerazione. 4/6

5 IOSISP10-2 Pag. 5/6 Medio rischio = 2 A. Presenza apparecchi a fiamma libera diversi dagli apparecchi di cottura, in carenza di ventilazione/aerazione. AZIONI: Proposta di provvedimento al Responsabile del Servizio comunale competente per prescrivere la realizzazione o l adeguamento dei sistemi di ventilazione e/o aerazione. B. Presenza apparecchi a fiamma libera diversi dagli apparecchi di cottura, in mancanza di manutenzioni periodiche prescritte dal D.P.R. 412/93 e successive modificazioni e integrazioni. AZIONI: Proposta di provvedimento al Responsabile del Servizio comunale competente per prescrivere le azioni e gli interventi manutentivi necessari. Inviare copia al Responsabile del Servizio competente della Provincia di Bergamo. Alto rischio = 3 A. Presenza di apparecchi a fiamma libera, diversi dagli apparecchi di cottura, installati in locali non idonei e/o in assenza di ventilazione e/o in assenza di aerazione oppure dotati di terminali di scarico e/o sistemi di evacuazione fumi non idonei. B. Scarsa efficienza del sistema di evacuazione fumi (tiraggio insufficiente) oppure ritorno dei prodotti della combustione in ambiente, attestati dal tecnico incaricato di svolgere manutenzione e verifica periodica dell impianto; verificati dal tecnico istruttore mediante rilevazioni strumentali del monossido di carbonio in riferimento alla IOSISP10.A-Allegato 2_campionamento CO; segnalati dai Verificatori della Provincia o da altri soggetti. AZIONI: - valutare con attenzione la necessità di procedere al sequestro giudiziario oppure alla richiesta di sospensione dell erogazione del gas all Azienda distributrice; - richiedere al Sindaco (o altra Autorità Comunale Competente) l adozione di ordinanza contingibile ed urgente per l adeguamento immediato dell impianto. 6. GRADI DI RISCHIO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI - definizioni e azioni conseguenti L attività degli Uffici di Sanità Pubblica è rivolta alla ricerca di evidenti carenze a cui sono associabili rischi di folgorazione oltre che all accertamento dell esistenza delle certificazioni obbligatorie per legge. Le eventuali situazioni che dovessero richiedere ulteriori approfondimenti verranno affrontate con il supporto del personale deputato alla funzione specialistica istituita presso il Servizio Igiene e Sanità Pubblica o del personale specialistico del Servizio Impiantistica e Sicurezza Lavoro del D.P.M. dell ASL di Bergamo. Il rischio relativo agli impianti elettrici nella presente IO viene definito secondo la seguente graduazione: Nessun rischio = 0 Impianti risultati conformi all atto del sopralluogo o comunque senza evidenti carenze e con presenza di dichiarazione di conformità (Legge 46/90 o D.M. 37/08) o dichiarazione di rispondenza (Di. Ri.), ai sensi dell art. 7 DM 37/08. AZIONI: Rilascio copia del verbale di sopralluogo e archiviazione della pratica. Basso rischio = 1 Impianti risultati conformi all atto del sopralluogo o comunque senza evidenti carenze ma privi della dichiarazione di conformità (Legge 46/90 o D.M. 37/08) o dichiarazione di rispondenza (Di. Ri.), ai sensi dell art. 7 DM 37/08. 5/6

6 IOSISP10-2 Pag. 6/6 AZIONI: richiedere e valutare la dichiarazione di rispondenza di cui al D.M. 37/08 (Di.Ri.) per impianti installati prima dell entrata in vigore del D.M. 37/08 o la dichiarazione di conformità per impianti installati successivamente. Alto rischio = 3 Accertamento di evidenti carenze a cui sono associabili rischi di folgorazione. AZIONI: richiedere al Sindaco (o altra Autorità Comunale Competente) l adozione di ordinanza contingibile ed urgente per l adeguamento immediato dell impianto. ALLEGATI: IOSISP10 allegato 1 - Guida alla Dichiarazione di Conformità; IOSISP10 allegato 2 - Campionamento monossido di carbonio; IOSISP10 allegato 3 - Linee guida per installazione apparecchi termici alimentati a gas combustibili, con scarico a parete, aventi potenzialità inferiore a 35 kw ( kcal/h); IOSISP10 allegato 4 - Norme di riferimento: elenco non esaustivo di leggi e norme tecniche applicabili in materia di impianti termici ed elettrici; IOSISP10 allegato 5 - Lettera avviso sopralluogo di vigilanza con mini-guida. 6/6

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