DICHIARAZIONE DI CONFORMITA'

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1 DICHIARAZIONE DI CONFORMITA' QUADRO ELETTRICO REALIZZATO A REGOLA DELL'ARTE IN CONFORMITA' ALLE SEGUENTI NORME di RIFERIMENTO: CEI EN Regole Generali Quadri BT (CEI 17/113); < 1000Vca / < 1500Vdc; CEI EN Quadri di Potenza (CEI 17/114); CEI EN Regole Generali Quadri BT (CEI 17/113); < 1000Vca / < 1500Vdc; CEI EN Quadri di Distribuzione ( Tensione verso Terra <300Vca; In Corrente dei circuiti in uscita <125A e In Corrente Nominale del Quadro <250A). CEI EN Regole Generali Quadri BT (CEI 17/113); < 1000Vca / < 1500Vdc; IEC Ulteriori prescrizioni per Quadri che sono parte integrante della Macchina; Il presente Quadro Elettrico risulta conforme anche a quanto previsto dalle seguenti Direttive Comunitarie, nonché alla relativa legislazione nazionale di recepimento: Direttiva 2006/95/CE (Direttiva bassa tensione); Direttiva EMC 2004/108/CE (Direttiva compatibilità elettromagnetica); 93/68/CEE (Direttiva per la marcatura CE; Descrizione del quadro: QCDZ QUADRO UNITA' TRATTAMENTO ARIA Identificazione del quadro: Matricola QXX/XXXX Commessa Cliente: XXXXX Committente ( Che ha redatto Progetto, Schema, Specifiche e Elenco Materiali del Quadro Elettrico ): Costruttore / Assemblatore Del Quadro: S.E.I.A. S.r.l. Viale Michelangelo, 61/A Bibbiena (Arezzo) Tel/Fax P.Iva seia.automazioni@libero.it AVVERTENZE COME DA PROGETTO. PRESENZA NEL QUADRO ELETTRICO DI PIU' ALIMENTAZIONI ESTERNE:.SI.NO NEL CASO DI PIU' ALIMENTAZIONI ESTERNE, CONSULTARE IL PROGETTO E LO SCHEMA DEL QUADRO ELETTRICO IN QUESTIONE, PRIMA DI EFFETTUARE QUALSIASI MANUTENZIONE O INTERVENTO SUL QUADRO STESSO E SU TUTTO L'IMPIANTO ELETTRICO. Dichiariamo, sotto la propria responsabilità e per le proprie competenze, che il quadro sopra descritto è stato realizzato come da progetto a regola d'arte e conformemente a quanto previsto dalle norme sopra contrassegnate, rispettando così, le specifiche richieste dal Committente e verificato insieme il collaudo finale¹. Pagina 1 di 19 Documento Aggiornato Lunedì 3 Novembre 2014.

2 Inoltre dichiariamo, di aver montato e cablato le apparecchiature selezionate (o fornite) dal Committente, di aver applicato e rispettato gli stessi criteri, anche nella scelta e nell'approvvigionamento, dei vari materiali di consumo utilizzati da noi forniti e di non aver compromesso in alcun modo, durante il montaggio o attraverso modifiche, le prestazioni di quanto utilizzato e dichiarate nei cataloghi, dei componenti stessi, dal Costruttore Originale; il tutto, sempre dietro le attente scelte del Committente stesso¹: Pertanto, tali Prestazioni e le Verifiche/Prove Individuali effettuate, consentono quindi, di Dichiarare la Conformità del Quadro in questione, alle seguenti richieste della norma: - Richieste di Costruzione. -Robustezza e Resistenza dei materiali e parti del quadro ad agenti esterni oppure ad urti meccanici (IK); -Grado di protezione del quadro (IP); -Distanze d'isolamento (in aria e superficiali); -Protezione contro la scossa elettrica, contro contatti diretti e indiretti ed integrità dei circuiti di protezione; -Installazione degli apparecchi di manovra e dei componenti; -Circuiti elettrici interni e collegamenti; -Terminali per conduttori esterni; - Richieste di Prestazione. -Proprietà dielettriche (tensione di tenuta a 50 Hz); -Verifica dei limiti di sovra-temperatura; -Tenuta al cortocircuito; -Compatibilità elettromagnetica (EMC); -Funzionamento meccanico; -Cablaggio, Prestazioni in condizioni operative e Collaudo/Funzionalità; -Sollevamento e Trasporto; DATA: 22 SETTEMBRE TIMBRO e FIRMA Pagina 2 di 19 Documento Aggiornato Lunedì 3 Novembre 2014.

3 CERTIFICATO DI COLLAUDO QUADRO ELETTRICO PER BASSA TENSIONE SECONDO LE PROVE INDIVIDUALI PREVISTE DALLA NORMA : CEI EN Regole Generali Quadri BT (CEI 17/113); < 1000Vca / < 1500Vdc; CEI EN Quadri di Potenza (CEI 17/114); CEI EN Regole Generali Quadri BT (CEI 17/113); < 1000Vca / < 1500Vdc; CEI EN Quadri di Distribuzione (Tensione verso Terra <300Vca; In Corrente dei circuiti in uscita <125A e In Corrente Nominale del Quadro <250A). CEI EN Regole Generali Quadri BT (CEI 17/113); < 1000Vca / < 1500Vdc; IEC Ulteriori prescrizioni per Quadri che sono parte integrante della Macchina; Il presente Quadro Elettrico risulta conforme anche a quanto previsto dalle seguenti Direttive Comunitarie, nonché alla relativa legislazione nazionale di recepimento: Direttiva 2006/95/CE (Direttiva bassa tensione); Direttiva EMC 2004/108/CE (Direttiva compatibilità elettromagnetica); 93/68/CEE (Direttiva per la marcatura CE; Descrizione del quadro: QCDZ QUADRO UNITA' TRATTAMENTO ARIA Identificazione del quadro: Matricola Q14/063 Commessa Cliente: Committente ( Che ha redatto Progetto, Schema, Specifiche e Elenco Materiali del Quadro Elettrico ): Costruttore / Assemblatore Del Quadro: S.E.I.A. S.r.l. Cooperativa Cellini S.c.a.r.l. -IMPIANTI TECNOLOGICI- Via Guinizzelli 50/ Prato. Tel. 0574/54861 Fax. 0574/ Cod.Fiscale Part.IVA coop@coopcellini.it Viale Michelangelo, 61/A Bibbiena (Arezzo) Tel/Fax P.Iva seia.automazioni@libero.it AVVERTENZE COME DA PROGETTO. PRESENZA NEL QUADRO ELETTRICO DI PIU' ALIMENTAZIONI ESTERNE:.SI.NO NEL CASO DI PIU' ALIMENTAZIONI ESTERNE, CONSULTARE IL PROGETTO E LO SCHEMA DEL QUADRO ELETTRICO IN QUESTIONE, PRIMA DI EFFETTUARE QUALSIASI MANUTENZIONE O INTERVENTO SUL QUADRO STESSO E SU TUTTO L'IMPIANTO ELETTRICO. Dichiariamo, sotto la propria responsabilità e per le proprie competenze, che il quadro sopra descritto è stato realizzato come da progetto a regola d'arte e conformemente a quanto previsto dalle norme sopra contrassegnate, rispettando così, le specifiche richieste dal Committente e verificato insieme il collaudo finale¹. Di seguito, Specifiche Tecniche e Rapporto delle Prove di Progetto ed Individuali effettuate in base alla Normativa sopra citata. Pagina 3 di 19 Documento Aggiornato Lunedì 3 Novembre 2014.

4 SPECIFICHE TECNICHE DATI TECNICI PRINCIPALI: - SISTEMA ELETTRICO: TRIFASE MONOFASE - SIST. DI DISTRIBUZ. ALIM.: TNS TNC TT - ALIMENTAZIONI ESTERNE PRESETI NEL QUADRO ELETTRICO, COME DA PROGETTO: UNA DUE TRE... 1 ALIM. ESTERNA SIGLA INTERRUTTORE GENERALE DI TALE CIRCUITO:... TENSIONE NOMINALE...V C.C. 50Hz...Hz CORRENTE NOMINALE A CORRENTE Icc: KA CONDIZIONATA: DA DISPOSIT. MAGNET ICO DA FUSIBILE INT ERNO QUADRO EST ERNO QUADRO TENSIONE NOMINALE D'ISOLAMENTO: KV 2 ALIM. ESTERNA SIGLA INTERRUTTORE GENERALE DI TALE CIRCUITO:... TENSIONE NOMINALE...V C.C. 50Hz...Hz CORRENTE NOMINALE A CORRENTE Icc: KA CONDIZIONATA: DA DISPOSIT. MAGNET ICO DA FUSIBILE INT ERNO QUADRO EST ERNO QUADRO TENSIONE NOMINALE D'ISOLAMENTO: KV 3 ALIM. ESTERNA SIGLA INTERRUTTORE GENERALE DI TALE CIRCUITO:... TENSIONE NOMINALE...V C.C. 50Hz...Hz CORRENTE NOMINALE A CORRENTE Icc: KA CONDIZIONATA: DA DISPOSIT. MAGNET ICO DA FUSIBILE INT ERNO QUADRO EST ERNO QUADRO TENSIONE NOMINALE D'ISOLAMENTO: KV IDENTIFICAZIONE CONDUTTORI. -TIPO DI CAVO: N07V-K N07G9-K... - CIRCUITI DI POTENZA CORRENTE ALTERNATA 230/400 Vac - CIRCUITI AUSILIARI CORRENTE ALTERNATA 230 Vac FASI L1/L2/L3 NERO NEUTRO N CELESTE/BLU PE GIALLO/VERDE FASI L1/L2/L3 NERO NEUTRO N CELESTE/BLU PE GIALLO/VERDE - CIRCUITI AUSILIARI CORRENTE ALTERNATA 24 Vac - CIRCUITI AUSILIARI CORRENTE CONTINUA 24 Vdc ROSSO CELESTE/BLU PE GIALLO/VERDE PE GIALLO/VERDE - CIRCUITI AUSILIARI DI INTERCONNESSIONE ALIMENTATI DA UNA SORGENTE ESTERA ARANCIONE PE GIALLO/VERDE - CIRCUITI AMPEROMETRICI NERO CON ANELLINO TERMORESTRINGENTE GRIGIO CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE - CARPENTERIA METALLICA ISOLANTE IP - MARCA: VEDI PROGETTO -ACCESSIBILITA': FRONTE RETRO - GRADO DI PROTEZIONE: IK - CONDIZIONI DI SERVIZIO PER L'INSTALLAZIONE: DA ESTERNO DA INTERNO IN LOCALE TECNICO ADEGUATO - PROTEZIONI CONTATTI DIRETTI ESTERNO QUADRO INVOLUCRO E BARRIERE - PROTEZIONI CONTATTI DIRETTI DOPO LA RIMOZIONE DI PORTE O INVOLUCRI APPARECCHIATURE E CABLAGGIO - PROTEZIONI CONTATTI INDIRETTI TUTTI I CIRCUITI INTERNI AL QUADRO SONO DOTATI DI INTERRUZIONE AUTOMATICA DELL'ALIMENTAZIONE NON TUTTI I CIRCUITI INTERNI AL QUADRO SONO DOTATI DI INTERRUZIONE AUTOMATICA DELL'ALIMENTAZIONE Pagina 4 di 19 Documento Aggiornato Lunedì 3 Novembre 2014.

5 Ispezione dell apparecchiatura ivi compreso il controllo del cablaggio e, se possibile e necessario, una prova completa di funzionamento elettrico, in base alla documentazione tecnica allegata ai vari materiali ricevuti, quindi in conformità al progetto, alle specifiche e ai singoli manuali di istruzione¹. Caratteristica Verifica di progetto Verifica individuale Grado di Protezione IK (Robustezza dei materiali e parti del Quadro) Tramite prova Garantita dal Fornitore. (art.10.2 e art ) Tramite esame a vista Resistenza alla corrosione Tramite prova Garantita dal Fornitore. L'involucro è in materiale isolante (art ) Stabilità termica dell involucro Tramite prova garantita dal Fornitore L involucro è in materiale metallico (art ) Resistenza dei materiali isolanti al calore normale Tramite prova Garantita dal fornitore del materiale isolante (art ) Resistenza dei materiali isolanti al calore anormale ed al fuoco (di natura elettrica) Tramite prova Garantita dal Fornitore Garantita dal fornitore del materiale isolante (art ) Resistenza dell involucro alla radiazione ultravioletta Tramite prova Garantita dal Fornitore L involucro è in materiale metallico Il quadro è per interno (art ) Montaggio meccanico: verifica corrispondenza al Progetto e alla documentazione tecnica (compresi posizionamento e serraggi di particolari come staffe, supporti, piastre, ecc) Tramite prove Garantite dal Fornitore L involucro è in materiale metallico L involucro è in materiale isolante Il quadro è per interno Il quadro è per esterno Tramite esame a vista e prove a campione con gli opportuni utensili. Funzionamento meccanico (qualità delle apparecchiature e loro eventuale funzionamento meccanico; controllo di eventuali rotture e malfunzionamenti) Tramite prova I componenti incorporati hanno già effettuato le prove di tipo secondo le rispettive norme di prodotto (art.10.13) Controllo efficacia elementi meccanici di manovra e interblocchi anche delle parti rimovibili ed estraibili (art.11.8) Grado di protezione IP: verifica posizionamento e serraggi delle protezioni dalle parti attive, guarnizioni, ecc. e loro efficacia. Tramite prova Garantita da Fornitore Il montaggio del quadro non ha compromesso il grado di protezione dell involucro, già verificato dal suo costruttore (art. 10.3) Tramite esame a vista (art.11.2) Tramite opportuni utensili Terminali per conduttori esterni (correttezza collocazione delle morsettiere e loro funzionalità) Tramite esame a vista (art.10.8) Tramite esame a vista ( art.11.7) Pagina 5 di 19 Documento Aggiornato Lunedì 3 Novembre 2014.

6 Caratteristica Verifica di progetto Verifica individuale Distanze di isolamento in aria Tramite misura (art.10.4) Le distanze in aria sono almeno 1.5 volte quelle previste dalla norma EN Tramite misura, perché le distanze in aria sono 1 1,5 volte previste dalla norma EN Tramite prova alla tensione di tenuta ad impulso, perché le distanze in aria sono inferiori a quelle previste dalla norma EN (art.11.3) Distanze di isolamento superficiali Tramite misura (art.10.4) Tramite esame a vista (art.11.3) Protezione contro la scossa elettrica ed integrità dei circuiti di protezione Tramite prova (art.10.5) Quadro ad isolamento totale ( classe II) Tramite esame a vista (art.11.4) Corretto collegamento e quindi continuità di tutte le masse alla sbarra di terra (anche di quelle apparecchiature che necessitano di tale collegamento es. trafo, strumenti, ecc) Tramite prova (art ) Quadro ad isolamento totale ( classe II) Tramite esame a vista Installazione degli apparecchi di manovra e dei componenti in conformità al Progetto e alle rispettive Norme di Prodotto Tramite esame a vista (art. 10.6) Tramite esame a vista (art.11.5) Circuiti elettrici interni e collegamenti (verifica anche della reale efficacia del contatto nelle connessioni e dei loro serraggi) Tramite esame a vista (art.10.7) Tramite esame a vista ( art.11.6) Tramite opportuni utensili Cablaggio, prestazione di condizioni operative Controllo documentazione, schemi, istruzioni di installazione, uso e manutenzione (art.11.10) Corretto funzionamento elettrico e quindi funzionalità di ogni apparecchiatura nelle sue normali condizioni operative e di funzionalità Controllo con documentazione, schemi, istruzioni di installazione, uso e manutenzione (art.11.10) Pagina 6 di 19 Documento Aggiornato Lunedì 3 Novembre 2014.

7 Caratteristica Verifica di progetto Verifica individuale Corrispondenza della siglatura interna dei componenti e delle targhette esterne al quadro, allo schema elettrico (anche delle etichette di personalizzazione e segnalazione pericolo) Tramite esame a vista Controllo con documentazione della chiara identificazione (art.11.10) (anche nella loro funzionalità, es. di etichette con chiare prescrizioni) Corrispondenza della siglatura dei cavi o delle barre di rame interne al quadro, allo schema elettrico Tramite esame a vista Controllo con documentazione (art.11.10) (Chiara identificazione e loro funzionalità) Posizionamento e Indelebilità della targa (anche corrispondenza dati con quanto previsto dal Progetto) Tramite prova garantita da Fornitore del sistema adottato da noi Marcature ottenute per stampaggio (trasferimento termico), pressione, incisione o similare (art ) Tramite esame a vista Controllo con documentazione dei dati della Targa Proprietà dielettriche Tensione di tenuta a frequenza industriale (tensione di isolamento a 50Hz) Tramite prova (art.10.9) Tramite prova (art ) Tramite prova Misura della resistenza di isolamento (Quadri con protezioni nominale in entrata <250 A (art11.9) Tenuta alla tensione d impulso Tramite prova Le distanze in aria sono oltre 1,5 volte quelle previste dalla norma EN (art ) Sovratemperatura (Vedi Pag.9)¹. Tramite prova (art ) Derivazione da quadro già provato (art ) Tramite calcolo secondo il metodo delle potenze (art ) Tramite calcolo secondo CEI (art ) Tenuta al cortocircuito (Vedi Pag.9)¹. Non necessaria (art ) Tramite prova (art ) Derivazione da quadro già provato(art ) Tramite calcolo secondo CEI (art ) Compatibilità Elettromagnetica (Vedi Pag.9)¹. Tramite prova (art.10.2) Il quadro non contiene dispositivi elettronici (art e art ) I componenti elettronici incorporati sono conformi ai requisiti di ECM per l ambito specificato e sono stati montati secondo le istruzioni dei costruttori (art e art ) Pagina 7 di 19 Documento Aggiornato Lunedì 3 Novembre 2014.

8 Caratteristica Verifica di progetto Verifica individuale Pulizia della struttura e rimozione di utensili o residui delle lavorazioni (es. utensili, spezzoni di cavo, eventuali trucioli, ecc.) Tramite esame a vista Tramite esame a vista Imballo e presenza documentazione nell'apposita tasca porta documenti Tramite esame a vista Tramite esame a vista Sollevamento Tramite prova Garantita dal Fornitore e testato da noi La massa del quadro è minore di 30 kg art (10.2.5) Tramite esame a vista e prova di spostamento. LE VERIFICHE SOPRA ELENCATE HANNO DATO ESITO POSITIVO. RAPPORTO PROVE EFFETTUATE SU QUADRI DATA: 22 SETTEMBRE TIMBRO e FIRMA Pagina 8 di 19 Documento Aggiornato Lunedì 3 Novembre 2014.

9 INSTALLAZIONE, FUNZIONAMENTO E MANUTENZIONE. -Guida, approfondimenti e competenze anche normative. Ambito e competenza normativa: CEI EN Regole Generali Quadri BT (CEI 17/113); < 1000Vca / < 1500Vdc; CEI EN Quadri di Potenza (CEI 17/114); Quadri non destinati a Persone Comuni (destinati a Persone Esperte ed Autorizzate). CEI EN Regole Generali Quadri BT (CEI 17/113); < 1000Vca / < 1500Vdc; CEI EN Quadri di Distribuzione destinati a Persone Comuni; Tensione verso Terra <300Vca; In Corrente dei circuiti in uscita <125A e In Corrente Nominale del Quadro <250A. CEI EN Regole Generali Quadri BT (CEI 17/113); < 1000Vca / < 1500Vdc; IEC Ulteriori prescrizioni per Quadri che sono parte integrante della Macchina; Quadri non destinati a Persone Comuni. Nota 1. Al fine di definire a chi spetta l'onere di una determinata verifica, la nuova norma CEI EN identifica due Soggetti e cioè un "Costruttore Originale" e un "Costruttore Del Quadro": Il "Costruttore Originale" è chi inizialmente ha Progettato e Realizzato la linea di quadri cui appartiene quello da assemblare e a tal fine ha eseguito le verifiche di progetto; il "Costruttore Del Quadro" è invece chi effettivamente costruisce il quadro, nel senso che si procura i diversi particolari e componenti e li assembla come richiesto, realizzando il manufatto finito, montato e cablato. Dopo tale premessa normativa, ci sono gli Accordi tra i soggetti che si muovono tra queste due figure e che possono dare origine anche ad altre figure che hanno un ruolo importante nella realizzazione di un Quadro Elettrico e appunto tra queste figure, possono quindi esserci il Costruttore Originale, il Costruttore Del Quadro, il Committente (che può provvedere a redigere il progetto, le specifiche esecutive, l'elenco e quindi la scelta dei materiali ed il suo conseguente acquisto e presidiare il collaudo funzionale finale) e infine, ma non esclude che possano anche esserci altri soggetti, l'installatore del quadro stesso. Tutti questi Soggetti, ciascuno per la propria competenza e responsabilità, compartecipano a far si che la realizzazione del Quadro Elettrico sia conforme alla Regola Dell'Arte e alla stessa Normativa in questione: - Richieste di Costruzione. -Robustezza e Resistenza dei materiali e parti del quadro ad agenti esterni oppure ad urti meccanici (IK); Committente e verificati con il Costruttore/Assemblatore del Quadro. -Grado di protezione del quadro (IP); Committente e verificati con il Costruttore/Assemblatore del Quadro. -Distanze d'isolamento (in aria e superficiali); Committente e montati dal Costruttore/Assemblatore del Quadro. -Protezione contro la scossa elettrica, contro contatti diretti e indiretti ed integrità dei circuiti di protezione; Committente e montati dal Costruttore/Assemblatore del Quadro. -Installazione degli apparecchi di manovra e dei componenti; Committente e montati dal Costruttore/Assemblatore del Quadro. -Circuiti elettrici interni e collegamenti; Committente e materiali di consumo approvvigionati/ montati dal Costruttore/Assemblatore del Quadro. -Terminali per conduttori esterni; Committente e materiali di consumo approvvigionati/montati dal Costruttore/Assemblatore del Quadro. - Richieste di Prestazione. -Proprietà dielettriche (tensione di tenuta a 50 Hz); Committente e materiali di consumo approvvigionati/montati dal Costruttore/Assemblatore del Quadro; verifica svolta dal Costruttore/Assemblatore. -Verifica dei limiti di sovra-temperatura; Committente e materiali di consumo approvvigionati/montati dal Costruttore/Assemblatore del Quadro; verifica svolta dal Progettista. -Tenuta al cortocircuito; Committente e materiali di consumo approvvigionati/montati dal Costruttore/Assemblatore del Quadro; verifica svolta dal Progettista. -Compatibilità elettromagnetica (EMC); Committente e materiali di consumo approvvigionati/montati dal Costruttore/Assemblatore del Quadro; verifica svolta dal Progettista. -Funzionamento meccanico; Committente e materiali di consumo approvvigionati/montati dal Costruttore/Assemblatore del Quadro; verifica svolta dal Costruttore/Assemblatore. -Cablaggio, Prestazioni in condizioni operative e Collaudo/Funzionalità; Committente e materiali di consumo approvvigionati/montati dal Costruttore/Assemblatore del Quadro; verifica svolta dal Costruttore/Assemblatore. -Sollevamento e Trasporto; Committente e materiali di consumo approvvigionati/montati dal Costruttore/Assemblatore del Quadro; verifica svolta dal Costruttore/Assemblatore. Pagina 9 di 19 Documento Aggiornato Lunedì 3 Novembre 2014.

10 Approfondimenti Complementari a quanto riportato anche all'interno della documentazione riguardante il progetto dell'intero impianto, dei singoli quadri elettrici e loro relativi schemi, ai manuali e istruzioni delle apparecchiature montate. Il Quadro Elettrico in questione è conforme alla norma CEI EN e quindi è sicuro nei confronti dei danni che possono derivare dall utilizzo nelle condizioni che possono essere ragionevolmente previste. Ciò implica che l'utente deve evitare, per la propria sicurezza e per quella degli altri, un uso improprio. L'utente deve inoltre rivolgersi ad una impresa installatrice abilitata per qualsiasi alterazione, visiva, dell'impianto elettrico, come ad esempio isolamenti danneggiati, cavi di colore giallo-verde interrotti o distaccati, interventi troppo frequenti di un interruttore differenziale (salvavita), oppure, nel caso siano previste apparecchiature (condizionatori, ventole, etc.) per il raffreddamento/ventilazione del Quadro o del locale dove è situato, svolgere opportuni controlli e manutenzioni, in modo da non compromettere il funzionamento del Quadro stesso o comunque dare origine a situazioni ancor più gravi, come incendi o altro, ecc. Il livello di sicurezza dell'impianto elettrico può ridursi nel tempo, a causa dell'uso e del naturale decadimento dei materiali isolanti. L'utente deve quindi richiedere il controllo periodico di una impresa installatrice abilitata, per accertare, mediante opportune verifiche e prove, l'effettivo stato di manutenzione dell'impianto elettrico, e provvedere a ristabilire con eventuali interventi mirati il necessario livello di sicurezza. In sostanza per un eventuale maggior approfondimento di tali argomenti, al di là di quello trattato qui, consigliamo e rimandiamo anche ai cataloghi e manuali di chi propone un Sistema di quadri e cioè chi progetta e realizza l intera famiglia di quadri, esegue le prove di verifica, calcola e deriva con le regole di progetto poi appunto distribuisce cataloghi e componenti sciolti da assemblare (Costruttore Originale o Marca delle apparecchiature). Pertanto (ritenendo che l'approfondire quanto svolto sia anche molto importante per un buon futuro utilizzo del Quadro Elettrico), ci limiteremo a chiarire alcuni aspetti di tali argomenti che riteniamo fondamentali e le prescrizioni che seguono, sono da considerarsi complementari anche alle istruzioni per l'installazione, il funzionamento e la manutenzione, perché, contribuiscono ad assicurare che le misure protettive adottate e richieste, siano mantenute e attuate quando il quadro verrà installato nell'impianto elettrico, conformemente alle norme relative. -IP ed IK: protezione per Quadri e per gli Utilizzatori in funzione dell ambiente di utilizzo. Il Grado IP indica la protezione delle persone contro l accesso alle parti pericolose interne all involucro e contro la penetrazione di corpi solidi estranei e la penetrazione dell acqua, mentre il Grado IK indica la protezione contro l impatto meccanico. La normativa impianti ha classificato e codificato un gran numero di influenze esterne alle quali un impianto elettrico può essere sottoposto e permette quindi di indicare attraverso il codice IP i gradi di protezione previsti per gli involucri delle apparecchiature elettriche contro l accesso alle parti attive e contro la penetrazione dei corpi solidi estranei o quella d acqua e perciò, anche di valutare le effettive condizioni ambientali del locale dove sarà installato il Quadro e definire così il Grado di Protezione richiesto dalla Norma. L elevato grado di protezione rappresenta infatti una buona garanzia per il perfetto stato di conservazione degli apparecchi meccanici ed elettronici installati all interno dei quadri. È importante peraltro tenere presente che, aumentando il grado di protezione, diminuisce la potenza dissipabile dall involucro. Indicativamente la differenza di potenza dissipabile tra un quadro IP65 e uno IP30 è circa il 10%, pertanto sarà necessario controllare periodicamente la temperatura ambientale del locale dove è situato il Quadro, per verificare eventuali scostamenti da quanto previsto in fase di progettazione e se necessario adottare le dovute azioni correttive; es. aerazione forzata del locale, o installare eventuali condizionatori, ecc. Sempre in relazione alle caratteristiche ambientali è fondamentale tener conto del Grado IK che rappresenta la Protezione dei componenti interni alla tenuta meccanica agli urti su tutti i lati, alle sollecitazioni meccaniche e quindi, in generale, determina una corretta scelta della robustezza dell involucro di un quadro. Il gruppo numerico caratteristico del codice IK rappresenta un valore di energia di impatto e non viene messo in relazione con lo spessore delle lamiere di cui è costituito o con la rigidità meccanica dello stesso, ma sulla base di una prova di laboratorio. In base al rischio d'urto, presente nel locale dove verrà installato il Quadro, si dovrà valutare il Grado di Protezione IK e anche in questo caso, se si dovessero riscontrare successive ed eventuali variazioni ambientali post installazione, sarà necessario apportare subito le dovute azioni correttive; es. barriere, ecc. Pertanto, la Protezione contro i contatti diretti può essere ottenuta sia attraverso la costruzione stessa del quadro, sia mediante provvedimenti complementari da adottare durante l'installazione. In particolare: Protezione mediante isolamento delle parti attive, Protezione mediante barriere o involucri, Protezione mediante ostacoli. Mentre per quanto riguarda la Protezione contro i contatti indiretti valgono le regole generali di Progetto. (coordinamento protezioni, impianto di terra, ecc.). Detto ciò, prima di passare alla Accessibilità, intesa come chi e con quali limiti deve accedere ai componenti installati in un quadro, è doveroso dare qualche informazione di come può essere strutturato internamente un Quadro Elettrico e quindi esaminare la Forme di Segregazione Interna. Forma 1 - Nessuna segregazione interna ES. per aprire il quadro,è necessario togliere completamente tensione. Forma 2 Segregazione delle sbarre dalle unità funzionali. ES. può essere possibile eseguire lavori su circuiti ausiliari, apparecchi, collegamenti, mantenendo in tensione le barre principali. Forma 3 Segregazione delle sbarre dalle unità funzionali e delle unità funzionali tra loro. ES. può essere possibile eseguire lavori su circuiti ausiliari o apparecchi di una partenza mantenendo in esercizio le sbarre principali e le partenze adiacenti. Forma 4 Separazione delle sbarre dalle unità funzionali; Separazione delle unità funzionali tra loro; Segregazione dei conduttori esterni dalle sbarre; Segregazione dei conduttori esterni associati con un'unità funzionale dalle altre unità funzionali e loro terminali. ES. è possibile eseguire lavori su apparecchi o su collegamenti di una partenza mantenendo in esercizio le partenze adiacenti. Pagina 10 di 19 Documento Aggiornato Lunedì 3 Novembre 2014.

11 Per quanto riguarda l'accessibilità, intesa come chi e con quali limiti deve accedere ai componenti installati in un quadro, la norma CEI EN da la possibilità di definire sin dalla fase di progettazione chi può accedere appunto al quadro e in conseguenza alla propria preparazione tecnica, a quali elementi possa accedere nei casi di ampliamento o manutenzione. Si parte dal livello più basso riportato dove è previsto un accesso minimo, atto a ripristinare il funzionamento o effettuare la sostituzione di componenti di utilizzo comune, come ad esempio manovrare l interruttore di comando luci di un negozio. Si aumenta poi il livello di accessibilità e professionalità del personale, che, a partire dalle operazioni previste, relative alla sola ispezione e manutenzione di base, deve essere autorizzato. In questo caso il progetto del quadro deve prevedere l accessibilità a questi componenti con il quadro sotto tensione ed è generalmente sufficiente che tutti questi componenti siano riportati sul fronte del quadro e che, anche con l eventuale presenza di una porta frontale ed in caso di apertura della stessa, sia sempre garantito un grado di protezione minimo pari a IP2X in modo che non vi sia nessun rischio di contatto accidentale. Per una manutenzione più approfondita può rendersi necessario l accesso ad una singola unità funzionale in posizione di sezionamento mentre il resto dei componenti resta sotto tensione, la Norma definisce quali caratteristiche progettuali debba avere il quadro e consiglia l utilizzo di barriere interne e la separazione delle unità funzionali. Si arriva poi al livello di accessibilità massima dove dovrà essere possibile l aggiunta di ulteriori unità funzionali senza dover togliere tensione. In questo caso, oltre agli schermi di segregazione interni, anch essi classificati e definiti nelle forme di segregazione, potrà essere necessario prevedere apparecchi sezionabili nella realizzazione di base e quantomeno il posizionamento e collegamento delle parti fisse degli stessi in modo da poter poi effettuare gli allacciamenti alle linee esterne ed aggiungere gli interruttori senza dover accedere al sistema sbarre principale. Premesso tutto ciò, in conclusione va da sé che il livello di accessibilità, pur non essendo definito normativamente, va di pari passo con la necessità di continuità di servizio di cui l impianto ha bisogno e comunque, prendendo spunto da quanto illustrato, sottolineiamo che l'accessibilità al Quadro in questione, dovrà essere autorizzata dal Responsabile del locale dove è situato il Quadro stesso, a personale altamente qualificato in modo da non creare particolari problematiche di produzione e/o di sicurezza delle persone. -SOVRATEMPERATURA: (Il Progettista dichiara e certifica di aver adottato tutte prerogative richieste dalla Norma e il costruttore del Quadro Elettrico dichiara e certifica di averle rispettate durante l'assemblaggio). La norma CEI EN permette l uso della CEI limitato a quadri con correnti nominali non superiori a 1600A, qualora sia utilizzata come metodo esclusivo di calcolo per la sovra-temperatura all interno del quadro stesso. Ciò premesso, si ritiene valida la possibilità di estendere l uso del calcolo fino a 3150 A con la stessa Norma CEI nel caso in cui il quadro in analisi sia derivato da un quadro similare sottoposto alla prova di tipo. In ogni caso resta responsabilità del Progettista del quadro dimostrare che la configurazione in esame sia derivabile, senza scostamenti significativi, da quella sottoposta a prova e che l esecuzione dei calcoli sia stata realizzata in conformità alle prescrizioni della Norma CEI rispettando i vincoli in essa contenuti. Lo stesso criterio di estrapolazione dati e calcoli, può essere considerato anche ne caso in cui, in fase di progettazione, all interno del quadro, oltre alle apparecchiature di protezione verificate dal costruttore originale durante le prove di tipo, devono essere installati apparecchi e componenti di un altro costruttore e/o adibiti ad altro rispetto alla distribuzione elettrica (es. trasformatori, relè ausiliari, condensatori, ecc.). Quindi, anche in questi casi, in generale occorre effettuare la verifica della nuova configurazione in relazione al comportamento del quadro a regime termico (potenze dissipate e relativi valori di sovra-temperatura ammissibile), in relazione alle proprietà dielettriche (tenuta dei componenti, distanze di isolamento in aria e superficiali), ed al comportamento in condizioni di corto circuito qualora si modificassero i parametri del sistema sbarre e/o i dispositivi pensati per la protezione contro il corto circuito. Di fatto, a meno che non si siano effettuati particolari interventi di modifica strutturale dell involucro (concernenti il grado di protezione, il funzionamento meccanico degli organi in movimento, il circuito di protezione, ecc.) rispetto alle configurazioni originali provate e le uniche sostanziali varianti abbiano interessato solamente l installazione dei componenti interni, risulta sufficiente la verifica dell apparecchiatura nei confronti della sovra-temperatura e perciò, si possono sicuramente utilizzare i dati delle potenze dissipate a regime termico di tutti gli apparecchi elettrici, che dovrebbero essere resi disponibili dai rispettivi costruttori e confrontare i risultati ottenuti con le configurazioni certificate disponibili. Altra grandezza essenzialmente utilizzata ai fini della realizzazione della prova di sovra-temperatura è il Fattore di Contemporaneità che la norma CEI EN /2 al paragrafo 4.7 definisce come il rapporto tra il valore massimo della somma, in un momento qualsiasi, delle correnti effettive che passano in tutti i circuiti principali considerati e la somma delle correnti nominali di tutti i circuiti principali dell apparecchiatura o della parte dell apparecchiatura considerata.. Alcuni esempi esplicativi a riguardo sono riportati nell allegato E della norma stessa. Qualora non ci siano informazioni precise relative ai valori delle correnti reali si possono utilizzare i valori convenzionali riportati in Tabella 101 all interno della norma Più opportunamente, deve essere il Progettista del Quadro ad assegnare un fattore nominale di contemporaneità all apparecchiatura o ad una sua parte; in questo modo è il Progettista stesso ad assegnare le condizioni di regime termico più gravose alle quali il quadro può essere verificato e per le quali può essere utilizzato. NOTA BENE : qualora non si abbiano ulteriori informazioni sul valore delle correnti effettive che circolano nei circuiti principali del quadro e si voglia comunque ricercare la configurazione più gravosa dal punto di vista termico, si può calcolare il rapporto tra la corrente nominale del dispositivo di protezione del circuito di entrata (Ie) e la somma delle correnti nominali di tutti i dispositivi dei singoli circuiti di uscita (Iu), definendolo come: Ku = Ie / & Iu (coefficiente massimo di utilizzo del quadro). In questo caso, per il calcolo delle potenze dissipate all interno del quadro, si applicano: il valore 1 al circuito di entrata; - il valore Ku ai singoli circuiti di uscita dato importante. Pertanto prescriviamo quanto segue: Estrazione del calore forzata: Ventola interna al quadro Con ventola esterna al quadro A carico dell'utilizzatore Estrazione del calore naturale con installazione in locali tecnici idonei dove sia prevista una temperatura massima interna < 35 (valore medio per un periodo di 24 ore). Note: Il campo di valori può andare: da -5 C a + 40 C all interno e da -25 C a + 40 C all esterno. La Norma CEI EN impone il rispetto i limiti di sovra temperatura, che non devono essere superati durante la prova di riscaldamento. Queste sovra temperature si applicano considerando una temperatura ambiente che non deve superare i +40 C ed il suo valore medio riferito ad un periodo di 24 ore non deve superare i +35 C. Le sovra temperature ammesse dipendono dai componenti su cui vanno ad influire; a tal proposito la norma CEI riporta alcuni valori tipici: Terminali per conduttori esterni isolati: 70 - Organi di comando manuale metallici: 15 - Organi di comando manuale di materiale isolante: 25 - Involucri e coperture esterne accessibili con superfici metalliche: 30 - Involucri e coperture esterne accessibili con superfici isolanti: 40 - Interruttori installati in quadro: 70 se collegati conduttori con guaina isolante 85 se collegati conduttori nudi. Pagina 11 di 19 Documento Aggiornato Lunedì 3 Novembre 2014.

12 Per la verifica della Sovratemperatura, è possibile seguire una delle tre procedure di verifica disponibili, cioè: (A cura del Progettista del Quadro Elettrico) Prova di Verifica. ( Effettuata su alcuni quadri prototipo, effettivamente testati con corrente (nei circuiti) in sala prove da cui si rilevano, in prefissati punti interni al quadro, le sovra temperature raggiunte e mantenute a regime. Se i valori misurati sono minori o uguali a quelli ammissibili, la prova si considera superata con quelle correnti e con quelle determinate condizioni al contorno, es. (temperatura ambiente, umidità ecc.). Derivazione di varianti similari. I quadri derivati si considerano conformi se, rispetto ai quadri provati, hanno: le unità funzionali dello stesso tipo (stessi schemi elettrici, apparecchi della stessa taglia, stessa disposizione e fissaggio, stessa struttura di montaggio, stessi cavi e cablaggi) di quelle del quadro usato per la prova; lo stesso tipo di costruzione di quello del quadro usato per la prova; le stesse o maggiori dimensioni esterne di quelle del quadro usato per la prova; le stesse o migliorative condizioni di raffreddamento di quelle usate per la prova; la stessa o inferiore forma di segregazione interna di quella usata per la prova; la stessa o minore potenza dissipata nello stesso scomparto di quella usata per la prova; lo stesso o ridotto numero di circuiti di uscita per ogni scomparto. Verifica delle sovra temperature per mezzo di calcoli. (Si prescinde dalle prove di laboratorio e si sfruttano algoritmi matematici di tipo termodinamico. Questi metodi di puro calcolo sono il metodo delle potenze e l'algoritmo di calcolo della norma CEI (IEC 60890), che può anche essere svolto con software messi a disposizione da parte delle primarie case costruttrici di componentistica per quadri elettrici e cioè dal Costruttore Originale, oppure con il metodo delle Potenze. Per quanto riguarda i Dati Ambientali (Umidità Relativa, Altitudine e Inquinamento): (Prescrizioni esecutive e di installazione; a cura del Progettista del Quadro Elettrico). Installazione interna Installazione esterna Umidità relativa 50% (40 C) e 90% (20 C) <= 100% (25 C) Altitudine s/m <= 2000m <= 2000m Per apparecchiature destinate ad essere utilizzate ad altitudini superiori, è necessario tenere in considerazione la riduzione della rigidità dielettrica, della capacità di interruzione degli apparecchi e dell effetto di raffreddamento dell aria. Inquinamento Ambientale: da tenere in considerazione il Grado D' Inquinamento Ambientale del locale dove verrà installato il quadro e le Condizioni Speciali Di Servizio, che potrebbero variare anche successivamente all'installazione iniziale del quadro stesso; es. Vibrazioni o scosse intense, condensa eccessiva, ambiente corrosivo, campi elettrici e magnetici intensi, funghi, piccoli animali roditori, pericoli di esplosione, inondazioni, ecc. GRADO 1 - interno molto pulito (ambulatori, alimentari); GRADO 2 - polvere secca non conduttrice (domestico); GRADO 3 - polvere persistente conduttrice (industria); GRADO 4 - inquinamento persistente (petrolchimico); -TENUTA AL CORTOCIRCUITO: (Il Progettista dichiara e certifica di aver adottato tutte prerogative richieste dalla Norma e il costruttore del Quadro Elettrico dichiara e certifica di averle rispettate durante l'assemblaggio). Premessa e definizione di alcuni parametri fondamentali. Il quadro elettrico deve essere costruito in modo da resistere alle sollecitazioni termiche e dinamiche derivanti dalla corrente di cortocircuito fino ai valori assegnati e deve essere protetto contro le correnti di cortocircuito mediante interruttori automatici o fusibili che possono essere installati nel quadro o a monte di esso (a seconda degli accordi tra Committente e Utilizzatore finale). -la corrente nominale ammissibile di breve durata Icw (è il valore efficace della corrente relativa alla prova di cortocircuito per 1 s senza apertura delle protezioni, dichiarato dal Progettista del Quadro, che il quadro stesso può sopportare senza danneggiarsi nelle condizioni fissate, definite in funzione della corrente e del tempo). I 2 x t = Icw 2 x t (Genericamente t = 1sec, ma può variare a seconda di cosa è richiesto dal progetto). -la corrente nominale ammissibile di picco Ipk (è definita come il valore di picco della corrente di cortocircuito, dichiarato dal Progettista del Quadro, che il quadro stesso può sopportare nelle condizioni definite. Il valore di picco della corrente di cortocircuito, che serve per definire gli sforzi elettrodinamici, si può ottenere moltiplicando la corrente di breve durata Icw per il fattore "n" secondo quanto indicato dalla CEI EN Il coefficiente n varia da 1,5 (per correnti di cortocircuito efficace inferiori a 5kA) a 2,2 (per correnti di cortocircuito efficace superiori a 50kA). -la corrente nominale di cortocircuito condizionata Icc (è il valore della corrente presunta di cortocircuito dichiarata dal Progettista del Quadro che un circuito (quadro) può sopportare, durante il tempo totale di funzionamento (tempo di apertura) del dispositivo di protezione contro il cortocircuito, nelle condizioni specificate). Limitatore di corrente: dispositivo di protezione che può sopportare in modo soddisfacente la Icc per il tempo di funzionamento, prima della sua apertura. La Verifica della Tenuta al Cortocircuito. La Norma CEI EN e 2 specifica i casi in cui la verifica di laboratorio non è necessaria e quelli dove e come deve essere effettuata con le diverse tipologie di verifica da adottare (in pratica la norma mette a disposizione tutta una serie di informazioni in cui il coordinamento, tra i soggetti in questione, che possono essere il Costruttore Originario, il Committente, il Progettista, l' Assemblatore e l' Installatore, se rispettato, porta a dichiarare L'Idoneità del Quadro alla norma stessa). Pagina 12 di 19 Documento Aggiornato Lunedì 3 Novembre 2014.

13 Casi in cui non è necessaria la verifica di laboratorio tenendo conto dei seguenti dati: Non richiesta se rispettato Icc nominale <= 10kA o Icc limitata <= 17kA per un quadro che ha corrente nominale di breve durata o corrente nominale di cortocircuito condizionata non superiori a 10 ka; per i quadri protetti da dispositivi limitatori di corrente aventi una corrente di picco limitata non superiore a 17 ka, in corrispondenza della corrente presunta di cortocircuito massima ammissibile, ai terminali del circuito di entrata del quadro; per i circuiti ausiliari del quadro previsti per essere collegati a trasformatori la cui potenza nominale non superi i 10 kva con una tensione nominale secondaria che non sia inferiore a 110 V, oppure non superi 1,6 kva con una tensione nominale secondaria inferiore a 110 V, e la cui tensione di cortocircuito in entrambi i casi non sia inferiore al 4%; per tutte le parti del quadro (barre principali, supporti delle barre principali, connessioni alle barre, unità di entrata e di uscita, apparecchi di protezione e manovra, ecc.) che sono già state soggette a prove di verifica valevoli per le condizioni esistenti. Deve essere verificato che i poteri d'interruzione degli apparecchi all'interno del quadro siano compatibili con i valori di cortocircuito dell'impianto La Icc dovrà essere pari o maggiore del valore efficace della corrente presunta di cortocircuito (Icp) per una durata limitata dall'intervento del dispositivo di protezione dal cortocircuito che protegge il quadro. In pratica, la verifica della tenuta alla corrente di cortocircuito si basa principalmente su Icw e Icc: E' nota la Corrente di Cortocircuito di breve Durata Del Quadro Icw (Valore Efficace) E' nota la Corrente di Cortocircuito Condizionata Del Quadro Icc (Valore Efficace) SI NO Icp (Presunta dell'impianto) < Icw (Del Quadro) Icp (Presunta dell'impianto) < Icc (Condizionata del Quadro con un Dispositivo di Protezione Specificato) SI E' presente a monte del quadro un interruttore che per la Icp presunta abbia una I²t<I²t (del Quadro) ed una Corrente di picco limitata Ip<Ipk (Quadro) NO SI NO QUADRO IDONEO QUADRO NON IDONEO QUADRO IDONEO QUADRO NON IDONEO Un ruolo decisamente importante in relazione alla tenuta al corto circuito, è ricoperto dal Sistema di Distribuzione in barre e in cavo. Il dimensionamento del sistema di distribuzione del quadro è stato realizzato considerando la corrente nominale che lo attraversa e la corrente di cortocircuito presunta dell'impianto sulla base di quanto specificato nei documenti del Costruttore Originale: tabelle che permettono la scelta della sezione della barra, in funzione della corrente nominale e che forniscono le distanze alle quali devono essere posti i supporti reggibarre per garantire la tenuta. Casi in cui è necessaria la verifica della tenuta al cortocircuito tenendo conto dei seguenti dati: Secondo la CEI EN la conformità del quadro in cortocircuito può essere dimostrata oltre che con le verifiche di laboratorio (Icw) anche applicando opportune regole di progetto. Non è richiesta alcuna verifica di laboratorio se, confrontando il quadro da verificare con un progetto di riferimento (già testato), sono soddisfatte le condizioni seguenti: Il valore nominale di tenuta al cortocircuito di ogni circuito del quadro da verificare è minore o uguale a quello del progetto di riferimento Le dimensioni delle sezioni delle sbarre e dei collegamenti di ogni circuito del quadro da verificare sono maggiori o uguali a quelle del progetto di riferimento Le distanze tra le sbarre e i collegamenti di ogni circuito del quadro da verificare sono maggiori o uguali a quelle del progetto di riferimento I supporti delle sbarre di ogni circuito del quadro da verificare sono dello stesso tipo, forma e materiale ed hanno la stessa o minore distanza relativa su tutta la lunghezza delle sbarre del progetto di riferimento I materiali e le caratteristiche dei materiali dei conduttori di ogni circuito del quadro da verificare sono gli stessi del progetto di riferimento I dispositivi di protezione contro il cortocircuito di ogni circuito del quadro da verificare sono equivalenti, cioè con lo stesso tipo di fabbricazione e stessa serie), con uguali o migliori caratteristiche di limitazione sulla base dei dati forniti dal costruttore del dispositivo, ed hanno la stessa disposizione del progetto di riferimento La lunghezza dei conduttori attivi non protetti di ogni circuito non protetto del quadro da verificare è uguale o minore di quella del progetto di riferimento Se il quadro da verificare comprende un involucro, il progetto di riferimento comprendeva un involucro quando era stato provato L'involucro del quadro da verificare è dello stesso progetto e tipo ed ha almeno le stesse dimensioni di quelle del progetto di riferimento e celle di ogni circuito del quadro da verificare hanno lo stesso progetto meccanico ed almeno le stesse dimensioni di quelle del progetto di riferimento Pagina 13 di 19 Documento Aggiornato Lunedì 3 Novembre 2014.

14 -COMPATIBILITA' ELETTROMAGNETICA. (Il Progettista dichiara e certifica di aver adottato tutte prerogative richieste dalla Norma e il costruttore del Quadro Elettrico dichiara e certifica di averle rispettate durante l'assemblaggio). La Norma stabilisce nessuna prova per quadri privi di circuiti elettronici e una tolleranza all emissione di disturbi elettromagnetici occasionali. Eventuali circuiti elettronici presenti devono rispettare i limiti di emissione e immunità previste dalle attuali pubblicazioni IEC (approccio modulare). Il quadro non contiene dispositivi elettronici sensibili ai normali disturbi elettromagnetici; I dispositivi elettronici incorporati nel quadro sono conformi alle prescrizioni EMC delle relative norme di prodotto e sono stati montati secondo le istruzioni del costruttore dei dispositivi; Sono state condotte con esito positivo le verifiche di progetto di cui alla norma CEI EN , par Quadro destinato ad essere installato in:.ambienti tipo A...Ambienti tipo B Ambiente tipo A: una rete alimentata da un trasformatore di alta o media tensione dedicato all alimentazione di un istallazione, che alimenta un impianto manifatturiero o similare e previsto per funzionare in un ambito industriale o nelle vicinanze, quindi tali ambienti industriali comprendono sia l'interno che l'esterno. Inoltre, gli ambienti industriali sono caratterizzati dall'esistenza di una o più delle seguenti condizioni: apparecchi industriali, scientifici e medicali,oppure carichi fortemente induttivi o capacitivi che sono frequentemente commutati o correnti e campi magnetici associati elevati. Questa definizione, quindi la norma, si applica anche ad una apparecchiatura che funziona a batteria e che è destinata ad essere usata in ambiti industriali. Ambiente tipo B: caratterizzati da una alimentazione diretta dalla rete di distribuzione pubblica a bassa tensione (quindi residenziali, commerciali o dell'industria leggera); inoltre, si riferisce anche agli apparecchi collegati ad un alimentazione dedicata in c.c. che è prevista come interfaccia tra l apparecchiatura e la rete pubblica di bassa tensione. Si applica anche ad apparecchi che funzionano a batteria o che sono alimentati da reti di distribuzione a bassa tensione non pubbliche, ma non industriali, se questi apparecchi sono previsti per essere usati in tali ambienti (interno ed esterno; es. appartamenti, supermercati, uffici, banche, aree di intrattenimento pubblico al chiuso e all'aperto, come cinema, discoteche oppure parcheggi, centri sportivi e infine officine, laboratori, etc). -VERIFICA DELLE PROPRIETA' DIELETTRICHE. (A cura del Costruttore del Quadro Elettrico) Come specificato dalla Norma, non è richiesta l'esecuzione di questa prova tipo sulle parti del quadro che hanno già subito una prova di tipo, conforme alle Norme corrispondenti, se la tenuta dielettrica non è stata compromessa durante il montaggio, pertanto queste proprietà sono da tenersi già verificate, a patto che vengano seguite in maniera corretta le istruzioni di montaggio e controllare, a lavoro ultimato, che tutto sia conforme al progetto. Premesso ciò, visto che le Prove Dielettriche servono a verificare l'isolamento, la bontà dei materiali isolanti e la corretta esecuzione dei collegamenti dell'apparecchiatura in prova, saranno svolte le seguenti Prove: I CIRCUITI PRINCIPALI e quelli di COMANDO che sono collegati al circuito principale, devono essere sottoposti alla tensione di prova come indicata nella tabella sopra e si provano: tutti i circuiti cortocircuitati rispetto all'involucro messo a massa; ciascun polo principale rispetto tutti gli altri cortocircuitati con l'involucro e a terra. Per i CIRCUITI AUSILIARI A TENSIONE RIDOTTA, si applica una tensione, come da tabella sopra, con valori crescenti e mantenuta per 5 secondi. Note esecutive: Tali prove, non sono richieste sui circuiti ausiliari, protetti da apparecchiature con In fino a 16A o che hanno già superato la prova di funzionamento elettrico. Durante la prova devono essere sconnesse le apparecchiature che, in conformità alle loro prescrizioni, sono previste per una tensione di prova più bassa in modo da non danneggiarle e quelle che assorbono corrente e per i quali l'applicazione della tensione di prova provocherebbe un danneggiamento (es. Avvolgimenti, alimentatori, strumenti e moduli di misura,interruttori differenziali elettronici, etc.). Inoltre, si devono anche disconnettere tutti gli accessori degli interruttori connessi direttamente alla rete (es. Bobine di minima tensione, bobine di apertura e chiusura, comandi a motore, etc.). Quindi, per la prova tutti gli apparecchi di manovra non esclusi (come spiegato qui sopra) devono essere chiusi, oppure la tensione di prova deve essere applicata successivamente a tutte le parti del circuito. Non essendosi verificate né perforazioni, né scariche superficiali, la Prova è stata superata. In alternativa (limitatamente ai quadri fino a 250A) oppure anche in concomitanza alla prova di Tensione Applicata, è sufficiente la misura di un'opportuna resistenza elettrica d'isolamento. Pagina 14 di 19 Documento Aggiornato Lunedì 3 Novembre 2014.

15 -Resistenza di Isolamento. Lo strumento utilizzato per la prova deve essere in grado di fornire una tensione di almeno 500 V e deve essere collegato fra i conduttori attivi di ciascun circuito e la massa. Anche in questa prova, le apparecchiature che, in conformità alle loro prescrizioni, sono previste per una tensione di prova più bassa, devono essere scollegate, così come quelle che assorbono corrente, etc. La prova è superata se la resistenza di isolamento fra i circuiti e le masse è di almeno 1000 ohm/v per ciascun circuito, riferita alla tensione nominale verso terra di ognuno di essi. -VERIFICA DELL'EFFETTIVA CONTINUITA' ELETTRICA della MESSA a TERRA tra le masse del quadro ed il circuito di protezione. (A cura del Costruttore del Quadro Elettrico) La verifica delle misure di protezione, che riguardano fondamentalmente il circuito di protezione, può essere attuata mediante un esame a vista, per controllare la correttezza circuitale e dimensionale dei collegamenti di protezione equipotenziale, che possono essere imbullonati, saldati o altro. Oltre all'esame visivo è necessario anche effettuare un controllo strumentale sui serraggi e fissaggi meccanici tra i pannelli, i coperchi, etc. Pertanto, può essere opportuno effettuare la misura della resistenza dei conduttori di protezione ed equipotenziali. La verifica può essere eseguita utilizzando uno strumento di misura della resistenza che è in grado di far circolare almeno 10 A (ca/cc). Tale corrente è fatta passare tra ogni massa e il terminale per il conduttore di protezione e la resistenza deve risultare < 0,1 Ohm. -Altre nozioni per l'istallazione, il funzionamento e la manutenzione: SEZIONAMENTO E PROTEZIONE L impianto in oggetto è manovrato e protetto dagli interruttori posti nel quadro per le seguenti operazioni: - sezionamento; - protezione contro i sovraccarichi; - protezione contro i cortocircuiti; Il SEZIONAMENTO è il distacco totale o parziale dell impianto. Da tener presente che per ES. sezionando l impianto Fotovoltaico prima dell ingresso all inverter, la linea della stringa e, quindi, il campo fotovoltaico rimane comunque in tensione. E quindi indispensabile conoscere esattamente la conformazione del circuito e in ogni caso, prima di intervenire sull impianto o sulle utenze, anche per semplici operazioni di pulizia, a sezionamento effettuato occorre verificare sempre l'avvenuto distacco del quadro elettrico da ogni alimentazione esterna ed accertare così la mancanza di tensione al suo interno. PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI A causa di un difetto di isolamento può accadere che parti conduttrici, normalmente non accessibili alle persone, vengano in contatto con parti metalliche che invece sono normalmente accessibili alle persone creando una situazione di pericolo. Stante la contemporanea presenza dell impianto di terra e dell interruttore differenziale, reso obbligatorio dalla legge, questo dispositivo apre il circuito. L installazione a regola d arte dell impianto implica che non sia possibile venire a contatto direttamente con parti in tensione. Tale eventualità, però, non può essere esclusa, poiché possono verificarsi comportamenti non responsabili da parte dell utente. In questo caso, l interruttore differenziale ad alta sensibilità può costituire una protezione addizionale, nel senso che potrebbe intervenire a fronte di una situazione di pericolo provocata irresponsabilmente dall utente. INDIVIDUAZIONE DEL GUASTO L intervento dell interruttore differenziale indica la possibile presenza di un problema di isolamento nell impianto oppure che vi è stata una influenza dall esterno come ad esempio una scarica atmosferica o dei disturbi dalla rete. Si consiglia di provare a richiudere manualmente l interruttore differenziale; in caso di nuova riapertura automatica è meglio chiamare l installatore per far verificare l impianto. MANUTENZIONE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE E consigliabile testare periodicamente le protezioni contro i contatti indiretti per mantenerle in piena efficienza e garantire così un pronto intervento in caso di effettivo pericolo. Inoltre è buona norma non utilizzare gli interruttori di protezione come interruttori di manovra degli utilizzatori ma solamente come protezione delegando la funzione di manovra a dispositivi appositi. Inoltre, anche come esempio, gli interruttori differenziali (comunemente chiamati salvavita) hanno un tasto di prova, solitamente indicato con la lettera T, che deve essere premuto dall'utente, per garantire il loro corretto funzionamento, almeno ogni due mesi (salvo diversa indicazione del costruttore). Eventuale MANUTENZIONE deve tener conto di GRUPPI ELETTROGENI, o UPS, o INVERTER o di QUALSIASI ALTRO SISTEMA CHE COSTITUISCA FONTE DI ENERGIA PER IL QUADRO ELETTRICO ed è riservata esclusivamente al personale specializzato. Uno shock elettrico può avere esiti mortali. Non effettuare manovre sotto tensione e diverse da quelle descritte nella documentazione consegnata, nemmeno se si è esperti nel settore. Pagina 15 di 19 Documento Aggiornato Lunedì 3 Novembre 2014.

16 -Installazione, messa in servizio e manutenzione dei quadri elettrici di BT In base alla legislazione vigente tutti gli impianti elettrici, indipendentemente dalla loro destinazione, devono essere sottoposti a regolare manutenzione. Le figure responsabili, a seconda della tipologia del luogo di installazione e ciascuno per le proprie competenze (Es. per gli impianti in luoghi di lavoro il datore di lavoro, per l abitazione il proprietario per il condominio l amministratore), sono soggetti a sanzioni amministrative per manutenzione non effettuata e possono incorrere in gravi responsabilità penali nel caso in cui l impianto provochi un infortunio a causa di deficit di manutenzione. In questa parte si evidenziano le prescrizioni normative e di buona tecnica in tema di installazione, messa in servizio e manutenzione dei quadri elettrici industriali di bassa tensione. Installazione, messa in servizio e check list. La posizione d installazione del quadro deve essere tale da garantire un adeguata accessibilità sia agli organi di manovra che alle altre parti che possono essere oggetto di manutenzione. Per questo motivo la progettazione delle cabine e dei locali tecnici deve tener conto delle dimensioni e del posizionamento del quadro, al fine di rispettare le prescrizioni per la corretta manutenzione. Gli spazi tra i quadri e tra le pareti, oltre a consentire la completa apertura di porte, telai girevoli, pareti posteriori e parti mobili degli interruttori, devono consentire, in caso di emergenza, di raggiungere senza difficoltà le uscite. In presenza di quadri di notevole larghezza, come definito dal progetto e dallo schema elettrico, sono definiti i punti di suddivisione meccanica al fine di costituire più sezioni di trasporto. Prima del fissaggio dell intera struttura al pavimento, devono essere unite meccanicamente le varie sezioni e ripristinati i collegamenti elettrici. Il quadro deve essere fissato su una base livellata e priva di asperità mediante fori e tasselli di espansione in accordo con quanto indicato nella documentazione tecnica fornita dal costruttore originale. Prima di alimentare il quadro è opportuno compiere i necessari controlli per ridurre al minimo le possibili situazioni di pericolo causate dalle fasi di trasporto (allentamento dei serraggi, possibile penetrazione di corpi estranei o polveri conduttrici, ecc.). Inoltre, rimuovendo le coperture del quadro (pannelli frontali/porte modulari e pareti laterali), si dovrà prestare particolare attenzione ai collegamenti equipotenziali tra pannello e carcassa. Un esempio delle operazioni preliminari di controllo (verifiche meccaniche ed elettriche) è descritto nella tabella seguente. Azione check Controllo visivo generale (pulizia e danneggiamento da trasporto) Verifica serraggi connessioni Verifica serraggi circuito di protezione Verifica del valore di resistenza d isolamento tra le fasi e tra esse e la massa Verifica della correttezza della manovra di apertura/chiusura su ogni interruttore Verifica degli interblocchi meccanici ed elettrici Verifica funzionalità manovra di estrazione e inserzione sugli interruttori estraibili/rimovibili Verifica del collegamento dei circuiti ausiliari e di misura Verifica della corretta accensione degli eventuali strumenti di misura elettronici Verifica del corretto intervento dei relè dotati di tasto di test (interruttore in posizione di chiuso) Verifica segnalazioni ausiliari Verifica delle bobine di apertura e di sgancio di emergenza Verifica cicli di funzionamento per interruttori motorizzati Verifica circuiti ausiliari degli interruttori estraibili in posizione di sezionato Verifica della regolazione degli interruttori Verifica indicazioni di voltmetri, lampade, analizzatori Verifica intervento differenziali mediante tasto test Verifica corretta accensione relè degli interruttori elettronici Una volta completate tali operazioni e superati positivamente i controlli, è possibile avviare la procedura di messa in tensione senza aver dimenticato di rimontare le coperture precedentemente rimosse ripristinando i collegamenti equipotenziali. La procedura di alimentazione di un quadro elettrico prevede normalmente: la chiusura degli interruttori di arrivo linea; la verifica del corretto funzionamento degli strumenti di misura, delle lampade e degli analizzatori di rete; la chiusura individuale degli interruttori di uscita; la verifica del funzionamento delle utenze (se possibile). In caso di apertura istantanea di un interruttore di uscita è necessario ricercare la causa del guasto e ripetere la procedura. Tipi di manutenzione e check list dei controlli da effettuare Al termine dell installazione dell impianto si pianifica l attività di manutenzione. Le Norme CEI confermano la necessità di manutenzione, per il conduttore dell impianto, in base alle indicazioni fornite dall impiantista e dal costruttore del quadro. Per la Norma CEI Parte 6 Verifiche, la manutenzione è la combinazione di azioni eseguite per mantenere o riportare un componente dell impianto nelle condizioni in cui esso possa soddisfare le prescrizioni relative specifiche ed effettuare le funzioni richieste. In particolare, tra le verifiche obbligatorie, l esame a vista include anche il punto m) agevole accessibilità dell impianto per interventi operativi e di manutenzione. L attività di manutenzione va organizzata secondo un preciso piano redatto dal conduttore dell impianto e può essere divisa in due parti principali. Pagina 16 di 19 Documento Aggiornato Lunedì 3 Novembre 2014.

17 Manutenzione ordinaria: attività volta a prevenire guasti e disservizi e a limitare il degrado del quadro elettrico. Vengono considerati interventi di manutenzione ordinaria (o programmata) tutti quelli eseguiti allo scopo di mantenere i quadri elettrici in condizioni ottimali di funzionamento. Per esempio durante l esercizio è importante che gli operatori che eseguono le normali operazioni di manovra e controllo oltre ad effettuare un controllo visivo del quadro prestino attenzione a: temperatura dell ambiente (per rilevare eventuali anomalie); odori (che segnalano surriscaldamenti o bruciature); rumori anomali (eventuali sfrigolii dovuti a scariche superficiali). Per una corretta pianificazione del programma di manutenzione, si può utilizzare un modello di check list come riportato nella tabella seguente. La frequenza e gli interventi dipendono dalla tipologia dell impianto. Posizione Tipo di verifica Mensile Semestrale Annuale Biennale 1 Verifica integrità del quadro 2 3 Verifica connessioni meccaniche struttura quadro Verifica visiva danneggiamenti meccanici, termici ed elettrici incluse eventuali ossidazioni 4 Verifica temperature attraverso termografia Verifica presenza targa identificativa e disponibilità schema elettrico Verifica corrispondenza apparecchiature e schema elettrico Verifica taratura dispositivi di protezione sulla base dei carichi rilevati 8 Verifica efficienza strumenti di misura Verifica integrità fusibili e lampade di segnalazione (circuiti ausiliari in generale) Verifica funzionamento meccanico delle apparecchiature Verifica funzionale dispositivi di protezione differenziali 12 Prova funzionale circuiti di sicurezza Verifica del collegamento all impianto di terra e dei conduttori di protezione Controllo coppie di serraggio degli elementi bullonati 15 Controllo morsettiera, serraggio e connessioni 16 Pulizia generale del quadro e relative apparecchiature Manutenzione straordinaria: attività svolta a seguito di un guasto o per un intervento non incluso nella manutenzione ordinaria come ad esempio l esecuzione di opere di ripristino in genere nonché modifiche e migliorie degli impianti. Di seguito un esempio di attività da svolgere a seguito di un corto circuito: messa in sicurezza del quadro attraverso l apertura dell organo di sezionamento generale e successiva verifica dell apertura del circuito mediante strumentazione; individuazione della causa del guasto e rimozione; pulizia delle parti annerite (se necessario); controllo visivo delle sbarre, apparecchi, parti di isolamento, ecc. verifica dell efficienza degli apparecchi; sostituzione degli apparecchi, sbarre, cavi o altre parti danneggiate (se necessario); verifica delle coppie di serraggio delle connessioni; distacco dell utenza interessata per verifica della resistenza di isolamento e della rigidità dielettrica; ripristino del collegamento dell utenza, alimentazione dei circuiti e verifica del corretto funzionamento. Pagina 17 di 19 Documento Aggiornato Lunedì 3 Novembre 2014.

18 Esempi di eventuali anomalie, con varie e possibili cause ed eventuali rimedi. -Difficoltà di introduzione della parte mobile nella parte fissa Pinze di alimentazione deformate Usura manovra e/o leverismi di comando o introduzione Sostituzione del blocco pinze di alimentazione Sostituzione manovra e/o leverismi -Perdita di isolamento Deterioramento parti isolanti Riduzione delle distanze di isolamento Rimozione di corpi estranei Rimozione depositi di polvere ed umidità -Eccessiva temperatura nei punti di giunzione e sulle sbarre Ossidazione Bulloni di serraggio allentati Sovraccarico Pulizia della parti interessate e trattamento con disossidanti Serraggio dei bulloni Ridistribuzione dei carichi -Eccessiva temperatura dei contatti di potenza in ingresso e uscita Anomalie di contatto Sovraccarico Serraggio cavi Ritaratura delle protezioni -Malfunzionamento dei circuiti ausiliari Contatti allentati sulle morsettiere ausiliarie e sulle apparecchiature Serraggio cavi ausiliari sulle pinze (parte fissa e mobile) e sulle apparecchiature -Malfunzionamento di eventuale sistema anti-condensa Errata taratura dei termostati Intervento delle protezioni Deterioramento dei componenti Ritaratura termostati Sostituzione fusibili o riarmo interruttori Sostituzione termostato e/o riscaldatori Pagina 18 di 19 Documento Aggiornato Lunedì 3 Novembre 2014.

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