Proposta di Deliberazione per la Giunta Municipale

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2 Proposta di Deliberazione per la Giunta Municipale OGGETTO: Modifica al Regolamento sull Ordinamento degli Uffici e dei Servizi del Comune di Catania approvato con deliberazione di G.M. n. 948 del 02/08/10 s.m.i. La sottoscritta, dott.ssa Antonina Liotta, Segretario/Direttore Generale, nella qualità di Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza, sottopone alla Giunta Municipale la seguente proposta di deliberazione: Premesso che con deliberazione di G.M. n. 948 del è stato approvato il Regolamento degli Uffici e dei Servizi del Comune di Catania che disciplina l organizzazione degli uffici e dei servizi, in base a criteri di autonomia, funzionalità ed economicità di gestione e secondo principi di professionalità e responsabilità; con deliberazione di G.M. n. 132 del è stato approvato l adeguamento ed aggiornamento del Regolamento sull Ordinamento degli Uffici e dei Servizi del Comune di Catania approvato con deliberazione di G.M. n. 948 del 02/08/10 e s.m.i., che all art. 42 disciplina il procedimento disciplinare attribuendo al Direttore delle Risorse Umane, in composizione monocratica, le funzioni di UPD; con deliberazione di G.M. n. 05 del si è data approvazione al Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2017/2019. con deliberazione di G.M. n. 29 del è stato modificato l'art. 42 del Regolamento degli Uffici e dei servizi con la previsione della forma collegiale per l'ufficio titolare dell'azione disciplinare, ai sensi del D.Lgs. n.165/2001, per le considerazioni espresse in seno alla stessa delibera. Rilevato che a seguito delle nuove disposizioni in materia recate dal D.Lgs. n.75 del entrate in vigore a far data dal , sono apportate modifiche al D.Lgs. n.165/2001 negli articoli da 55 a 55 septies. Ritenuto per l effetto, di dovere procedere alla modifica dell art. 42 del vigente Regolamento sull Ordinamento degli Uffici e dei Servizi del Comune di Catania, per conformarne la formulazione attuale alla intervenuta normativa per come di seguito specificato:

3 L'art. 42 è sostituito dal seguente: PROCEDIMENTO DISCIPLINARE 1. I doveri dei dipendenti la cui violazione comporta l'applicazione di sanzioni e l'instaurarsi di un procedimento disciplinare, nonche lo svolgimento dello stesso, sono regolamentat direttamente dalle normative di legge e contrattuali vigenti. 2. Il Direttore di Direzione provvede alla contestazione degli addebiti ed all'irrogazione della sanzione del rimprovero verbale ovvero dispone la chiusura del procedimento disciplinare qualora ritenga che non vi sia luogo a procedere dando comunicazione per i provvedimenti conseguenti alla Direzione Risorse Umane e Organizzazione. L Ufcio collegiale per i procediment disciplinari puo richiedere ulteriori chiariment e precisazioni ed effettuare proprie valutazioni e deduzioni, in ordine al procedimento stesso anche agli effetti del comma 7 dell'art.55 bis del Decreto legislativo n.165/ L eventuale contestazione di addebit comportant l applicazione di sanzioni disciplinari piu gravi del rimprovero verbale e l irrogazione delle stesse, sono di competenza dell Ufficio collegiale per i Procedimenti Disciplinari al quale deve pervenire apposito rapporto motivato e documentato, da parte del Dirigente responsabile della struttura all interno della quale presta servizio il dipendente oggetto della suddetta contestazione. 4. L'Ufficio collegiale per i Procedimenti Disciplinari è composto dal Direttore della Direzione Risorse Umane e Organizzazione, dal Direttore della Direzione Affari Legali e da un dipendente, almeno di categoria D, abilitato all'esercizio della professione di avvocato nominato dal Direttore Risorse Umane e Organizzazione. Per i procedimenti disciplinari riguardanti i Dirigenti, l Ufficio collegiale è composto dal Direttore della Direzione Risorse Umane e Organizzazione, dal Direttore della Direzione Affari Legali, o da un suo delegato, e da un componente nominato con provvedimento del Sindaco scelto tra i dirigenti interni dell'ente o tra soggetti esterni che abbiano maturato particolare esperienza nella materia e che siano in possesso dei requisiti per lo svolgimento delle funzioni dirigenziali negli enti locali territoriali. Il collegio così composto non costituisce collegio perfetto. 5. Dell'Ufficio collegiale per i Procedimenti Disciplinari assume la presidenza il Direttore della Direzione Risorse Umane e Organizzazione presso la quale esso ha sede. Il Presidente convoca il collegio e sottoscrive le comunicazioni istruttorie. L'Ufficio collegiale è assistito da un dipendente di categoria D, appartenente alla Direzione, che predispone tutte le comunicazioni istruttorie, assicura il rispetto dei termini prescritti ed è responsabile dell'istruttoria del procedimento. Egli può essere coadiuvato da altri dipendenti individuati dal Direttore che redigono e curano anche la tenuta dei verbali delle riunioni del collegio. 6. Nelle ipotesi di assenza, impedimento o incompatibilità di un componente interno di qualifica dirigenziale, come individuato nel presente articolo, si applica l art. 24, comma 5 del presente regolamento. Ove non sia esercitabile la delega di funzioni il Direttore Generale può procedere alla sostituzione con altro Dirigente dell'ente. 7. Per le ipotesi di conflitto di interessi di uno o più componenti, sia per il Comparto che per l area della Dirigenza, relativo ad un procedimento specifico, si applicano le misure previste nel Piano di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza dell ente con sostituzione eventuale del componente in dovere di astensione da parte del Responsabile della Prevenzione della Corruzione.

4 Ravvisata la propria competenza, ai sensi dell'art. 48 del T.U.E.L n.267/2000 Visti: Il D.lgs. n. 267/2000; Il D.lgs. n. 165/2001; la L. n. 190/2012; la L.R. n. 48/1991; la L. R. n. 23/1998. Tutto quanto premesso e ritenuto DELIBERA Per le motivazioni espresse in premessa che qui si intendono integralmente riportate: Sostituire l art. 42 del vigente Regolamento sull Ordinamento degli Uffici e dei Servizi del Comune di Catania, approvato con deliberazione di G.M. n. 948 del 02/08/10 e modificato con deliberazioni di G.M. n. 542 del 28/12/2012 e n. 132 del 07/10/2014 e con delibera di G.M. n. 29 del , come di seguito specificato: sostituire l intero articolo con il seguente: PROCEDIMENTO DISCIPLINARE 1. I doveri dei dipendenti la cui violazione comporta l'applicazione di sanzioni e l'instaurarsi di un procedimento disciplinare, nonche lo svolgimento dello stesso, sono regolamentat direttamente dalle normative di legge e contrattuali vigenti. 2. Il Direttore di Direzione provvede alla contestazione degli addebiti ed all'irrogazione della sanzione del rimprovero verbale ovvero dispone la chiusura del procedimento disciplinare qualora ritenga che non vi sia luogo a procedere dando comunicazione per i provvedimenti conseguenti alla Direzione Risorse Umane e Organizzazione. L Ufcio collegiale per i procediment disciplinari puo richiedere ulteriori chiariment e precisazioni ed effettuare proprie valutazioni e deduzioni, in ordine al procedimento stesso anche agli effetti del comma 7 dell'art.55 bis del Decreto legislativo n.165/ L eventuale contestazione di addebit comportant l applicazione di sanzioni disciplinari piu gravi del rimprovero verbale e l irrogazione delle stesse, sono di competenza dell Ufficio collegiale per i Procedimenti Disciplinari al quale deve pervenire apposito rapporto motivato e documentato, da parte del Dirigente responsabile della struttura all interno della quale presta servizio il dipendente oggetto della suddetta contestazione.

5 4. L'Ufficio collegiale per i Procedimenti Disciplinari è composto dal Direttore della Direzione Risorse Umane e Organizzazione, dal Direttore della Direzione Affari Legali e da un dipendente, almeno di categoria D, abilitato all'esercizio della professione di avvocato nominato dal Direttore Risorse Umane e Organizzazione. Per i procedimenti disciplinari riguardanti i Dirigenti, l Ufficio collegiale è composto dal Direttore della Direzione Risorse Umane e Organizzazione, dal Direttore della Direzione Affari Legali, o da un suo delegato, e da un componente nominato con provvedimento del Sindaco scelto tra i dirigenti interni dell'ente o tra soggetti esterni che abbiano maturato particolare esperienza nella materia e che siano in possesso dei requisiti per lo svolgimento delle funzioni dirigenziali negli enti locali territoriali. Il collegio così composto non costituisce collegio perfetto. 5. Dell'Ufficio collegiale per i Procedimenti Disciplinari assume la presidenza il Direttore della Direzione Risorse Umane e Organizzazione presso la quale esso ha sede. Il Presidente convoca il collegio e sottoscrive le comunicazioni istruttorie. L'Ufficio collegiale è assistito da un dipendente di categoria D, appartenente alla Direzione, che predispone tutte le comunicazioni istruttorie, assicura il rispetto dei termini prescritti ed è responsabile dell'istruttoria del procedimento. Egli può essere coadiuvato da altri dipendenti individuati dal Direttore che redigono e curano anche la tenuta dei verbali delle riunioni del collegio. 6. Nelle ipotesi di assenza, impedimento o incompatibilità di un componente interno di qualifica dirigenziale, come individuato nel presente articolo, si applica l art. 24, comma 5 del presente regolamento. Ove non sia esercitabile la delega di funzioni il Direttore Generale può procedere alla sostituzione con altro Dirigente dell'ente. 7. Per le ipotesi di conflitto di interessi di uno o più componenti, sia per il Comparto che per l area della Dirigenza, relativo ad un procedimento specifico, si applicano le misure previste nel Piano di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza dell ente con sostituzione eventuale del componente in dovere di astensione da parte del Responsabile della Prevenzione della Corruzione. Dare atto che il presente provvedimento non comporta maggiore spesa. Il Segretario/Direttore Generale n.q. di Responsabile della Prevenzione della Corruzione Dott.ssa Antonina Liotta f.to

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7 LA GIUNTA MUNICIPALE Vista la proposta di deliberazione n del 09/08/2017 avente ad oggetto: Modifica al Regolamento sull Ordinamento degli Uffici e dei Servizi del Comune di Catania approvato con deliberazione di G.M. n. 948 del 02/08/10. Visti i pareri favorevoli sulla proposta espressi ai sensi della L.R. 11/12/1991 n.48 e successive modifiche: per la regolarità tecnica, dal Segretario/Direttore Generale; per la regolarità contabile, dal Direttore della Direzione Ragioneria Generale. Ritenuto di dovere provvedere in merito Visto l art.12 della L.R. n. 44/91 e successive modifiche ad unanimità di voti resi nelle forme di legge DELIBERA Approvare la proposta di deliberazione, indicata in premessa, per farla propria. Dichiarare la presente deliberazione immediatamente esecutiva, ai sensi dell art. 12, 2 comma, della L.R. n. 44/91, con voti unanimi e palesi

8 Omissis Redatto, letto,approvato e sottoscritto Il Sindaco - Presidente F.to Vincenzo Bianco Il Segretario Generale F.to Antonina Liotta L'Assessore Anziano F.to Agatino Lombardo