PUBBLICATA la DELIBERAZIONE 40/2014/R/GAS del 6 Febbraio Nuove disposizioni in materia di accertamenti della sicurezza impianti di utenza a gas

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1 PUBBLICATA la DELIBERAZIONE 40/2014/R/GAS del 6 Febbraio 2014 Nuove disposizioni in materia di accertamenti della sicurezza impianti di utenza a gas Il 07 febbraio 2014 è stata pubblicata sul sito la deliberazione 6 febbraio /2014/R/gas Disposizioni in materia di accertamenti della sicurezza degli impianti di utenza a gas: modifiche e integrazioni alla deliberazione 18 marzo 2004, n. 40/04. Ricorderete la storica Delibera 40/04, in pratica la Deliberazione 40/2014/R/GAS ne costituisce l ultimo aggiornamento, in vigore dal 1 luglio Essa contiene nuove disposizioni in materia di accertamenti della sicurezza degli impianti di utenza a gas e dà avvio alla disciplina degli accertamenti per gli impianti di utenza modificati o trasformati ( Titolo III). Per gli accertamenti degli impianti in servizio ( titolo IV) si è rinviato il tutto in attesa che il MiSE emani il decreto attuazione del sistema di verifiche per impianti al servizio degli edifici. LA Delibera ha permesso di migliorare il livello di sicurezza degli impianti gas di nuova installazione, abbassando il rischio di attivazione della fornitura di gas ad impianti realizzati da imprese installatrici non abituate a rispettare i termini di legge. A decorrere dal 1 Gennaio 2015 gli accertamenti sono estesi anche agli impianti di utenza a gas dei clienti finali allacciati direttamente alla rete di trasporto. Il nuovo regolamento di applica agli impianti di utenza alimentati a gas per mezzo reti canalizzate per uso tecnologico. L accertamento impedito non è più disciplinato in questa nuova versione: di conseguenza in caso di documentazione incompleta l impresa distributrice rifiuterà la richiesta di attivazione della fornitura del gas. È stata prevista una procedura particolare per gestire i casi di attivazione della fornitura ad impianti di utenza nuovi per i quali la documentazione non è disponibile o lo è solo in parte in quanto realizzati da imprese che si sono avvicendate anche a notevole distanza di tempo ( comma 2.2 lettera d) e All. I/40). Le nuove disposizioni e le procedure in materia di accertamenti documentali della sicurezza degli impianti di utenza a gas sono definite nell Allegato A della Deliberazione e dai relativi allegati F/40, G/40, H/40 e I/40; mentre lo sviluppo e gli aggiornamenti delle norme e delle Linee Guida pertinenti ( la 11 in particolare) sono affidati agli organi tecnici ( CIG). Dalla stessa data conseguentemente sono abrogati la Delibera 40/04 ed i suoi allegati A, B, C, D, E ( verrà richiamato successivamente con specifici provvedimenti), F, G, H ed I. Dal 1 luglio 2014 il tempo di attivazione della fornitura deve essere conteggiato a decorrere dalla data di ricevimento, da parte dell impresa distributrice, di tutta la documentazione necessaria all accertamento documentale: allegati H/40 e I/40 compilati e firmati rispettivamente dal cliente finale e dall installatore tutti i documenti previsti dall allegato I/40 per la tipologia di impianto di utenza del quale è stata richiesta l attivazione. RUOLO DELL INSTALLATORE L installatore deve effettuale le prove di sicurezza e funzionalità come previsto dal DM 37/08 art. 7*. Qualora l esito delle prove di sicurezza e funzionalità, eseguite a seguito dell attivazione della fornitura del gas, risulti negativo, l installatore ne segnala l esito all impresa distributrice, che provvede a sospendere la fornitura del gas

2 segnalandolo al cliente finale ( e per conoscenza al venditore) tramite comunicazione scritta contenente: - Notifica della segnalazione dell installatore; - Necessità di presentare una nuova richiesta di attivazione della fornitura solo dopo aver provveduto all eliminazione delle non conformità alla legislazione vigente. ACCERTAMENTO La nuova delibera definisce l accertamento spiegando che lo stesso è effettuato dall impresa distributrice sulla documentazione descrittiva dell impianto ( Allegato I/40, visura camerale, progetti, rapporto tecnico di compatibilità parti preesistenti, ) Durante l analisi documentale viene valutata la completezza dei documenti stessi e la conseguente rispondenza alle norme vigenti. Qualora l esito sia positivo si procede con la fornitura del gas. In cosa consiste la documentazione per l accertamento: Attestazione descritta nell allegato I/40, completa di tutti i documenti richiesti; copia della Dichiarazione di Conformità ( DM 37/08), complete di tutti gli allegati; Dichiarazione del progettista dell impianto relativa al rispetto delle norme di prevenzione incendi Rapporto tecnico di compatibilità per le parti di impianto preesistenti Il distributore effettua l accertamento entro i successivi 60 giorni solari dalla data di ricevimento della documentazione, pena l annullamento della richiesta di attivazione della fornitura del gas da parte della società di vendita. Va ricordato che vigono a tutt oggi le indicazioni presenti nelle Linee Guida CIG n 12 Attivazione o riattivazione dell impianto del cliente finale e le integrazioni nonché aggiornamenti alla Delibera 40/04 descritti nella Deliberazione 372/2013/R/GAS. Nel caso l impresa distributrice rilevi errori, ma sia impossibilitata a sospendere la fornitura del gas, la stessa ne informerà il Comune e, per gli impianti soggetti alle disposizioni in materia di prevenzione incendi, il Comando dei Vigili del foco territoriale competente, per mezzo di segnalazione scritta fornendo gli estremi del cliente e dell installatore interessati e ne comunica l esito anche al cliente finale. L eventuale sospensione della Fornitura del gas è ora competenza del Comune, cioè del soggetto che ha effettivamente verificato il grado di sicurezza dell impianto in relazione alla pubblica incolumità. Per la copertura dei costi di accertamento dell impresa distributrice, si riconoscono ad essa questi importi: a) 47,00 per P 35 kw; b) 60,00 per 35 kw < P 350 kw; c) 70,00 per P 350 kw L impresa distributrice corrisponde agli accertatori gli importi pattuiti ed addebita al venditore 35,00 per ogni intervento di sospensione della fornitura di gas derivante dall attuazione di questo regolamento. Il venditore non può addebitare al cliente un importo superiore ai valori sopra addebitatigli dall impresa distributrice. L impresa distributrice è tenuta a rilasciare al cliente finale, qualora lo richieda, copia della documentazione relativa al suo impianto di utenza.

3 VERIFICHE Come detto sopra, è il Comune che effettua le verifiche sugli impianti che sono stati accertati. Per ogni verifica il Comune ha diritto ad un contributo unitario di 100,00, fino ad un massimo di verifiche pari al 5% del numero di impianti di utenza accertati dall impresa distributrice.

4 Il testo della Deliberazione non da indicazioni relativamente al documento da utilizzare al posto dell Allegato E, indicante che l installatore ha effettuato le opere necessarie al miglioramento dell impianto e/o la prova di tenuta sull impianto interno con esito positivo. Si suppone che il documento che lo sostituirà sarà l RTV rapporto di controllo tecnico della UNI

5 All art. 17 si specifica che cosa si intende per impianto trasformato o modificato: a) all attivazione o riattivazione della fornitura di gas a impianti di utenza trasformati; b) all attivazione della fornitura di GPL a impianti di utenza precedentemente alimentati a GPL non da rete canalizzata di distribuzione; c) alla riattivazione della fornitura a seguito di sospensione per spostamento del contatore su richiesta del cliente finale o per disposizione motivata dell impresa di distribuzione;

6 d) alla riattivazione della fornitura a seguito di sospensione per cambio di contatore su richiesta del cliente finale per variazione della portata termica complessiva dell impianto; e) alla riattivazione della fornitura a seguito di sospensione su richiesta del cliente finale per lavori di ampliamento o manutenzione straordinaria dell impianto. Per i testi della deliberazione, il regolamento e gli allegati consultare: Cordiali saluti Consulenza Normativa Tel. InNorm Il presente documento rappresenta una informazione tecnica, pertanto le informazioni presenti non esonerano gli operatori dall osservanza di tutte le prescrizioni previste dalle Norme e dalle leggi vigenti in materia. Si rimanda alla lettura dei testi ufficiali delle Leggi e delle Norme che regolamentano la materia oggetto del presente lavoro.