Il ruolo del Medico di Medicina Generale: dalla promozione dello screening alla comunicazione degli esiti. Dr. Ovidio Brignoli MMG Brescia
|
|
- Guido Marrone
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Il ruolo del Medico di Medicina Generale: dalla promozione dello screening alla comunicazione degli esiti Dr. Ovidio Brignoli MMG Brescia
2 Coinvolgimento dei medici di medicina generale Il medico di medicina generale ha un ruolo strategico nel favorire l adesione dei cittadini ai programmi di screening, grazie al rapporto privilegiato e diretto con i propri assistiti, che si fidano e si affidano a lui per ricevere consigli e supporto per ogni decisione sulla propria salute. Il medico ha quindi un ruolo assolutamente attivo nell invito della popolazione ad aderire ai programmi di screening: nella selezione della popolazione da invitare nell informazione attiva, soprattutto di chi non aderisce all invito nel counselling in tutte le fasi del programma, in particolare per le persone risultate positive al test.
3
4 Promozione degli screening oncologico basati sulla Medicina Generale L'introduzione di una prevenzione sistematica in medicina generale sposta il fuoco da un approccio orientato sull'individuo a un approccio orientato sulla comunità, che non dovrebbe comunque interferire con gli interessi del singolo individuo. Questo processo richiede una nuova filosofia dell'assistenza, e dovrebbe essere programmato e messo in opera con estrema attenzione.
5 ll ruolo dei MG può essere promosso tramite: Coinvolgimento dei rappresentanti dei MG nello sviluppo del consenso Sviluppo di linee guida per i MG e per il personale che opera nell'ambulatorio Definizione di obiettivi realistici sia per il programma che per il MG Realizzazione di una rete che coinvolga i MG Programmi di formazione continua concernenti tutti gli aspetti dello screening Disponibilità di materiale divulgativo (per il pubblico) Incentivi economici (retribuzione adeguata di prestazioni mediche e amministrative) Costante coinvolgimento dei rappresentanti dei MG nella pianificazione dei programmi di screening fin dall'inizio.
6 I programmi di screening devono prevedere un supporto organizzativo per gli ambulatori di medicina generale. Dove possibile si dovrebbe attivare uno screening sistematico, tuttavia in alcune situazioni può rendersi necessario uno screening opportunistico. Programmi di prevenzione basati su contatti opportunistici in Medicina Generale richiedono ulteriori studi.
7 Le strategie del programma a sostegno della Medicina Generale dovrebbero in pratica: - Incrementare i programmi di formazione medica permanente - Coinvolgere gli Animatori di formazione nel costituire gruppi di autovalutazione - Favorire il coordinamento tra MG e specialisti - Coinvolgere i mezzi di comunicazione nella discussione sul ruolo del medico generale e nella creazione di un ambiente favorevole alla prevenzione - Invitare personaggi pubblici a presentare la propria esperienza al fine di promuovere i programmi di screening. - Pianificare le adeguate fonti di finanziamento. - Favorire l'informatizzazione degli ambulatori. - Individuare obiettivi realistici.
8 1. Controllo di qualita' Dovrebbe essere attuato un controllo di qualità riguardo tutti gli aspetti dei programmi di screening (compresa la medicina generale).
9 2. Identificazione della popolazione oggetto dello screening Dove l'organizzazione del sistema sanitario lo consenta, i medici generali devono essere messi nella condizione di identificare la popolazione bersaglio. Il sistema utilizzato per reclutare le pazienti dovrebbe tener conto di linee guida locali o nazionali. I MG dovrebbero lavorare all'interno di questo sistema. Nei sistemi aperti c'è la necessità di identificare il metodo più efficace per motivare le donne ad aderire al programma.
10 3. Counselling Tra i contenuti della formazione continua dovrebbero essere inseriti il "sapere" e il "saper fare" relativamente al counselling nell'ambito degli screening dei tumori.
11 4.Feedback informativo Ogni medico generale ha la necessità di valutare le sue prestazioni confrontandosi con gli altri, è pertanto essenziale che egli riceva informazioni di ritorno sulla propria attività.
12 5. Arruolamento E necessario un accordo per le procedure di invio e richiamo. I medici generali dovrebbero stabilire in che modo adattare le linee guida nazionali o regionali alla realtà locale.
13 6. Il medico generale e la popolazione Le autorità competenti e gli operatori della sanità dovrebbero rivolgere alla popolazione precise indicazioni sull'importanza del ruolo del medico generale negli screening.
14 7. I referti per il medico generale Il medico generale dovrebbe ricevere tutti i referti degli esami di screening e di ogni ulteriore accertamento che venga eseguito. Nel caso in cui motivi deontologici impediscano allo specialista di inviare un doppio referto al medico generale e al paziente, dovrebbe essere chiesto, prima dello screening, il permesso al paziente di far conoscere al medico generale l'esito dell'esame.
15 8. La formazione E' necessario formare i medici sulla prevenzione in medicina generale attraverso un insegnamento specifico durante gli studi universitari e attraverso programmi di formazione continua. Tra i temi della prevenzione devono essere inclusi i principi e la metodologia degli screening. Una formazione orientata ai compiti del medico generale nello screening dovrebbe essere fornita dal programma.
16 9. Lo screening opportunistico Un programma di screening sistematico dovrebbe essere intrapreso ogni volta che le condizioni lo permettono. Quando è in atto uno screening di tipo opportunistico dovrebbe essere predisposto un meccanismo che assicuri la registrazione dei risultati da parte degli organismi competenti per il coordinamento dello screening a livello locale o nazionale.
17 10. La valutazione Una valutazione del programma a livello locale da parte di tutti i partecipanti, comprese i soggetti che hanno partecipato allo screening, è necessaria per identificare i bisogni a livello di formazione e organizzazione. Adeguata attenzione deve essere posta nel raccogliere dati attendibili sul coinvolgimento del medico generale nei programmi di screening.
FINALITA' DELLO SCREENING Neoplasie del colon
Roma - 30 Gennaio 2016 Ospedale Sandro Pertini FINALITA' DELLO SCREENING Neoplasie del colon Dott.ssa Sofia Bencivenni U.O. Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva Ospedale Orlandi - Bussolengo (VR)
DettagliAzioni di advocacy: la carta di Toronto
Azioni di advocacy: la carta di Toronto Lucia De Noni Responsabile del Progetto Ccm Progetto Nazionale di Promozione dell Attività Motoria Parma 24 Maggio 2011 3.3 Promuovere l'attività fisica Cos è l
DettagliLO SCREENING RAPPORTO CON LA MEDICINA GENERALE E SPECIALISTICA
Dott.ssa Laura Anelli Responsabile Percorso Citologico ASL Roma 1 LO SCREENING RAPPORTO CON LA MEDICINA GENERALE E SPECIALISTICA Adesione Nello Screening Citologico l adesione ai test di I livello è in
DettagliDirezione Generale U. O.D Assistenza Territoriale
... Giunta Regionale del/a Campania Direzione Generale per la Tutela della Salute ed il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale ---- -- --------- Direzione Generale U. O.D Assistenza Territoriale
DettagliConsiderazioni conclusive e strumenti per l azione. Cristina Giambi Istituto Superiore di Sanità
Considerazioni conclusive e strumenti per l azione Cristina Giambi Istituto Superiore di Sanità Risultati delle attività condotte in VALORE Revisione della letteratura Condivisione di esperienze Materiale
DettagliAccreditamento degli Screening
Accreditamento degli Screening Legge Regionale 22/2002 Governo della sanità attraverso l autorizzazione e l accreditamento istituzionale Autorizzazione all esercizio: accertamento del possesso e verifica
DettagliLA PROMOZIONE DI STILI DI VITA SALUTARI
LA PROMOZIONE DI STILI DI VITA SALUTARI L esperienza con gli studenti del CdL in Medicina dell Universit Università di Modena e Reggio INSEGNAMENTO DI MEDICINA GENERALE E CURE PRIMARIE dal 2005 l Universitl
DettagliScuola Veneta di Medicina Generale
Organizzatore: S.Ve.M.G. (Scuola Veneta ) In collaborazione con: A.I.S.F Centro Regionale per le Malattie del Fegato Titolo: EPA.CRON Gestione delle Epatopatie croniche virali in Medicina Generale Sede:
DettagliPDTA. Gruppi Multidisciplinari. Continuità assistenziale tra servizi ospedalieri e territoriali (cure palliative,mmg).
ASSICURARE LA PRESA IN CARICO DELL ASSISTITO NELL INTERO PERCORSO ASSISTENZIALE GARANTIRE LA SICUREZZA DELLE PRESTAZIONI AL PAZIENTE, STRETTAMENTE CORRELATA ALL EXPERTISE CLINICA E AD UNA ADEGUATA ORGANIZZAZIONE
DettagliMinistero della Salute
FARMACI INNOVATIVI FARMACI INNOVATIVI QUALITA' EFFICACIA APPROPRIATEZZA QUALITA' EFFICACIA APPROPRIATEZZA RICERCA E SVILUPPO: NUOVE SPERANZE PER I PAZIENTI RICERCA E SVILUPPO: NUOVE SPERANZE PER I PAZIENTI
Dettaglidi SCUOLA in La via della sostenibilità
DIREZIONE PARCHI, TERRITORIO, AMBIENTE, ENERGIA Servizio Politiche per lo Sviluppo Sostenibile di SCUOLA in La via della sostenibilità Educazione alla sostenibilità per una progettazione partecipata Presentazione
DettagliLa comunicazione dei dati PASSI nel biennio
Bilancio attività PASSI 2009 e programmazione 2010 18 dicembre 2009 La comunicazione dei dati PASSI nel biennio 2010-2011 B. De Mei Per il Gruppo Tecnico PASSI La comunicazione è parte integrante del sistema
DettagliSTRUTTURA DEL CENTRO E DEL PERSONALE
Un gruppo di Medici di famiglia, operanti in una stessa struttura, eventualmente collegati con altri medici associati in rete, che si organizza per offrire STUDIO MEDICO ASSOCIATO PAVIA GRUPPO CURE PRIMARIE
DettagliINCONTRO SCIENTIFICO SUL TEMA "ATTUALITA' IN GASTROENTEROLOGIA" San Pietro di Legnago, 15 settembre Dott.ssa Carla Terrin MMG
INCONTRO SCIENTIFICO SUL TEMA "ATTUALITA' IN GASTROENTEROLOGIA" San Pietro di Legnago, 15 settembre 2012. Dott.ssa Carla Terrin MMG SCREENING DEL CANCRO COLO-RETTALE IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE
DettagliSCHEDA PROGETTO RURAL4Università Comunicazione, informazione e condivisione di conoscenze sulla politica di sviluppo rurale
(Allegato C) SCHEDA PROGETTO RURAL4Università 2018 1. Soggetti attuatori Regione Molise, Regione Puglia, Regione Campania Altri soggetti partecipanti (coordinamento) Consiglio per la ricerca in agricoltura
DettagliPiano Nazionale della Prevenzione Progetto regionale Sorveglianza e prevenzione dell obesità.
Direzione Sanità Pubblica Settore Igiene e Sanità Pubblica sanita.pubblica@regione.piemonte.it Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007. Progetto regionale Sorveglianza e prevenzione dell obesità. Gruppo
DettagliAggiornamenti sullo Screening dei Tumori del Colon Retto a Modena
Aggiornamenti sullo Screening dei Tumori del Colon Retto a Modena Attuale sistema degli inviti con provetta e prossima sperimentazione invii senza provetta Cristina Franchini Federica Rossi Modena 13 giugno
DettagliLa SCARL AMORe ha lo scopo di intraprendere iniziative idonee a costruire e promuovere una rete integrata per la ricerca e la cura delle patologie
La SCARL AMORe ha lo scopo di intraprendere iniziative idonee a costruire e promuovere una rete integrata per la ricerca e la cura delle patologie oncologiche comprendente gli IRCCS specializzati in Oncologia
DettagliQuale visibilità e futuro per la disciplina?
XV Giornate Liguri di Medicina del Lavoro Genova, 27 marzo 2019 Quale visibilità e futuro per la disciplina? Giovanna Spatari Presidente, Società Italiana di Medicina del Lavoro Francesco S. Violante Past-president,
DettagliComunicazione e gestione del rischio attraverso la partecipazione della popolazione
Centro Sanitario Amianto Comunicazione e gestione del rischio attraverso la partecipazione della popolazione Dott. Massimo D Angelo La gestione del rischio Processo decisionale che prende in considerazione
DettagliL integrazione del Servizio Sociale Professionale negli studi associati dei Medici di Medicina Generale
Giuliano Giovannetti Carla Moretti Milena Mammoli L integrazione del Servizio Sociale Professionale negli studi associati dei Medici di Medicina Generale Le cure domiciliari tra utopia e quotidiano Roma,
DettagliIX CONGRESSO NAZIONALE SIMEU TORINO, 6-8 NOVEMBRE 2014 CENTRO CONGRESSI LINGOTTO. Valutati e Valutatori Dott. Gianluca Acquaviva
IX CONGRESSO NAZIONALE SIMEU TORINO, 6-8 NOVEMBRE 2014 CENTRO CONGRESSI LINGOTTO La qualità in medicina d'urgenza: chi valuta cosa? Valutati e Valutatori Dott. Gianluca Acquaviva AUDIT esterni: Effettuati
DettagliAll inizio c era il Progetto IGEA. Cristiana Baggiore
All inizio c era il Progetto IGEA Cristiana Baggiore DICHIARAZIONE CONFLITTO D INTERESSE La dr.ssa Cristiana M.Baggiore dichiara di aver ricevuto negli ultimi due anni compensi o finanziamenti dalle seguenti
DettagliCOMITATO PROMOZIONE DELLA SALUTE
Le sfide della promozione della salute dalla sorveglianza agli interventi sul territorio Campus di San Giobbe dell Università Ca Foscari - Venezia, 21-22 giugno 2012 COMITATO PROMOZIONE DELLA SALUTE Venezia,
DettagliPROGETTO DI SCREENING PER LA PREVENZIONE DEL CARCINOMA DELLA MAMMELLA
Allegato A PROGETTO DI SCREENING PER LA PREVENZIONE DEL CARCINOMA DELLA MAMMELLA Background Epidemiologico Esclusi i carcinomi della cute, In Italia i cinque tumori più frequentemente diagnosticati tra
DettagliNuovi orizzonti per la prossima convenzione nazionale della Medicina e Pediatria di Famiglia. Ovidio Brignoli MMG Brescia
Nuovi orizzonti per la prossima convenzione nazionale della Medicina e Pediatria di Famiglia Ovidio Brignoli MMG Brescia La disciplina della medicina generale ha le seguenti caratteristiche: 1. è normalmente
DettagliIl patto per la salute, il piano nazionale della prevenzione e il ruolo e struttura dell ONS
Il patto per la salute, il piano nazionale della prevenzione e il ruolo e struttura dell ONS Antonio Federici Direzione Prevenzione I prossimi anni Patto per la salute ASSETTO DI GOVERNACE della prevenzione
DettagliQuale prassi nella collaborazione. tra Ministero-CCM e Regioni
Prevenzione Secondaria dei Tumori della Mammella, Cervice Uterina e Colon Retto Quale prassi nella collaborazione tra Ministero-CCM e Regioni Roma, 24 giugno 2008 Marcello Vettorazzi Regione Veneto Norme
DettagliPERCORSO FORMATIVO PER INFERMIERE CARE MANAGER DEL PAZIENTE COMPLESSO NELLE CURE PRIMARIE
giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOB alla Dgr n. 1097 del 18 agosto 2015 pag. 1/5 PERCORSO FORMATIVO PER INFERMIERE CARE MANAGER DEL PAZIENTE COMPLESSO NELLE CURE PRIMARIE PREMESSA La formazione dell
DettagliR E G I O N E P U G L I A ASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLA SALUTE SETTORE ASSISTENZA OSPEDALIERA E SPECIALISTICA
ALLEGATO R E G I O N E P U G L I A ASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLA SALUTE SETTORE ASSISTENZA OSPEDALIERA E SPECIALISTICA Percorso formativo dei medici candidati a svolgere la funzione didattica di Tutor
DettagliPIANO DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE PRIMARIA DELLA REGIONE LAZIO
Titolo del progetto PIANO DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE PRIMARIA DELLA REGIONE LAZIO Referente dott. Antonio Pagano Cardiologo Direzione Generale Lazio Sanità - ASP Via di Santa Costanza 53-00198 Roma
DettagliI processi direzionali
Metodi e strumenti per il controllo dei processi: certificazione ed accreditamento I processi direzionali Relatore: Dott.ssa Maria Rita Cavallo ASL TO 3 Pinerolo GLI 8 PRINCIPI DEL TQM Organizzazione orientata
DettagliInserire titolo. La visione delle Regioni punti di forza e criticità, esperienze sul campo
La visione delle Regioni punti di forza e criticità, esperienze sul campo Inserire titolo Inserire Autori L. Mario Valenza U.O. Centro Gestionale Screening - ASP Palermo CONTESTO POPOLAZIONE 1.268.217
DettagliASL TO4 Site Visit del Centro di Riferimento Regionale
PROGRAMMA REGIONALE DI SCREENING della cervice uterina WORKSHOP 2018 ASL TO4 Site Visit del Centro di Riferimento Regionale Dr.ssa Eva Anselmo ASL TO4 Responsabile Programma Locale Screening n. 3 Regione
DettagliDECRETO n. 606 del 30/11/2018
Agenzia di Tutela della Salute di Brescia Sede Legale: viale Duca degli Abruzzi, 15 25124 Brescia Tel. 030.38381 Fax 030.3838233 - www.ats-brescia.it Posta certificata: protocollo@pec.ats-brescia.it Codice
DettagliUniversità degli Studi di Perugia Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia L APPROCCIO SISTEMATICO ALLA L ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Università degli Studi di Perugia Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia L APPROCCIO SISTEMATICO ALLA PREVEN NZIONE: L ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO Damiano Parretti La prevenzione nei programmi di politica
DettagliFormazione e sensibilizzazione
Formazione e sensibilizzazione La Casa delle donne per non subire violenza, uno dei centri di più lunga esperienza in Italia, ha da sempre curato l aspetto formativo come strumento fondamentale per sviluppare
DettagliLe cure primarie e l integrazione nella ROL
Le cure primarie e l integrazione nella ROL Milano 10 Ottobre 2006 Ovidio Brignoli MMG Nella popolazione di un Medico di medicina generale con 1.500 assistiti vengono diagnosticati ogni anno in media da
DettagliAntonio Federici. Direzione Generale Prevenzione Ministero della Salute
Antonio Federici Direzione Generale Prevenzione Ministero della Salute 3. Metodologia Il beneficio di salute con la prevenzione secondaria Prev. individuale (spontanea): case-finding Bisogno di salute
DettagliLa formazione sul tabagismo per pianificatori regionali, operatori pubblici e del privato sociale. Maurizio Laezza
La formazione sul tabagismo per pianificatori regionali, operatori pubblici e del privato sociale Maurizio Laezza Mesi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 Studio del fenomeno
DettagliPIANO DI MIGLIORAMENTO
PIANO DI MIGLIORAMENTO 2015-16 PRIORITA TRAGUARDI OBIETTIVI DI PROCESSO AREA ESITI: RISULTATI SCOLASTICI Sviluppo di un curricolo verticale e continuo in ogni disciplina; Diminuire la variabilità tra le
DettagliLa Survey Dati della Sicilia ottobre 2016
La Survey 2014 - Dati della Sicilia ottobre 2016 Dott.ssa Gabriella Dardanoni Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico Assessorato Salute Regione Siciliana Taormina, 11 ottobre 2016
DettagliPROGRAMMA DI AZIONI INNOVATIVE PER LA SALUTE MENTALE. Scheda sintetica di Programma
ALLEGATO 3 PROGRAMMA DI AZIONI INNOVATIVE PER LA SALUTE MENTALE Scheda sintetica di Programma Titolo del programma Sviluppo nei Dipartimenti di Salute Mentale dei processi di Miglioramento Continuo di
DettagliLA PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE CRONICO. Silvano Casazza MILANO SABATO 16 GIUGNO 2018
LA PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE CRONICO Silvano Casazza MILANO SABATO 16 GIUGNO 2018 Andamento dell indice di vecchiaia Informazioni e grafici disponibili su https://portale.ats-milano.it Andamento dell
DettagliPIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE
Direzione Centrale Salute e Protezione Sociale Agenzia Regionale della Sanità PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE (di cui intesa Stato / Regioni del 23 marzo 2005) PRIMA PARTE Prevenzione del Rischio Cardiovascolare
DettagliRosanna D Antona Presidente Europa Donna Italia
Rosanna D Antona Presidente Europa Donna Italia EUROPA DONNA Coalizione Europea di lobby per la prevenzione e la cura del tumore al seno presso le Istituzioni pubbliche nazionali e internazionali. 1994
DettagliIl Sistema informativo: Quali soluzioni per l Abruzzo
REGIONE ABRUZZO ASSESSORATO ALLA SANITA III Convegno PREVENIRE LE COMPLICANZE DEL DIABETE: DALLA RICERCA DI BASE ALL ASSISTENZA ROMA 16 FEBBRAIO 2009 Il Sistema informativo: Quali soluzioni per l Abruzzo
DettagliMigliorare la gestione del paziente con BPCO in Medicina Generale.
Progetto di audit clinico. Migliorare la gestione del paziente con BPCO in. Razionale. Numerose esperienze hanno dimostrato che la gestione del paziente con BPCO è subottimale. La diagnosi spesso non è
DettagliWORKSHOP Torino 28 marzo 2006
WORKSHOP Torino 28 marzo 2006 Programma Regionale di Screening per il Cervicocarcinoma Il Ginecologo e lo Screening: prime esperienze del Gruppo di Peer Review G. Maina e Gruppo di Lavoro Unità Operativa
DettagliMigrazione e approccio organizzativo per la gestione assistenziale della persona con tubercolosi
Tubercolosi, HIV e migrazione: una reale emergenza? Istituto Superiore di Sanità Roma, 19 maggio 2011 Migrazione e approccio organizzativo per la gestione assistenziale della persona con tubercolosi Stefania
DettagliAccreditamento dei Programmi di Screening Citologico
Accreditamento dei Programmi di Screening Citologico nella Regione Veneto Marcello Vettorazzi Convegno Nazionale GISCi 2008 - Orvieto Accreditamento Procedura originata dai professionisti per stimolo al
DettagliAndamento dei programmi di screening in Italia
Andamento dei programmi di screening in Italia Reggio Emilia, 6 maggio2015 Priscilla Sassoli de Bianchi Assessorato politiche per la Salute Regione Emilia-Romagna Intervento di sanità pubblica Più Regioni
DettagliCasa della Salute di San Secondo
Casa della Salute di San Secondo PROGETTO: GESTIONE INTEGRATA DEL PAZIENTE CON BPCO NELLA CASA DELLA SALUTE DI SAN SECONDO Obiettivo generale è la presa in carico delle persone assistite affette da BPCO
DettagliSoftware gestionali per lo screening: esperienze e criticità. Danilo Cereda, Gessica Martello, Gruppo Valutazione e Organizzazione GISCi
Software gestionali per lo screening: esperienze e criticità Danilo Cereda, Gessica Martello, Gruppo Valutazione e Organizzazione GISCi Obiettivo Analizzare e descrive le caratteristiche dei software che
DettagliLa relazione tra. RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE e PIANO DI MIGLIORAMENTO
La relazione tra RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE e PIANO DI MIGLIORAMENTO La struttura del RAV: 1. CONTESTO SOCIO-ECONOMICO 1.1 Contesto e risorse - Popolazione scolastica 1.2 Contesto e risorse - Territorio
Dettagli1. Descrizione sintetica delle attività svolte e/o in corso di svolgimento
Regione: Friuli Venezia Giulia Titolo del progetto: Consolidamento screening citologico Referente: Loris Zanier Relazione al 31/12/2006 1. Descrizione sintetica delle attività svolte e/o in corso di svolgimento
DettagliEsperienze di CdP in medicina generale Governo clinico nell'asl di Brescia tra audit e pratica di comunità virtuale. Torino - Dott.
Esperienze di CdP in medicina generale Governo clinico nell'asl di Brescia tra audit e pratica di comunità virtuale Torino - Dott. Giuseppe Belleri Un fantasma del passato Un presente ingombrante Comunità
DettagliPiano sanitario regionale 2002/2004. Sfida Prioritaria Prevenzione. Progetto di fattibilità dello screening del cancro colorettale.
Delib.G.R. 20 dicembre 2002, n. 1740 (1). Piano sanitario regionale 2002/2004. Sfida Prioritaria Prevenzione. Progetto di fattibilità dello screening del cancro colorettale. (1) Pubblicata nel B.U. Lazio
DettagliPRP nel LAZIO. ... Lazio libero dal fumo... In Salute in Azienda
PROGRAMMA PRP nel LAZIO Promozione di stili di vita salutari nella popolazione generale per guadagnare salute nel Lazio Prevenzione e controllo delle MCNT a maggior rilevanza...... Promozione della salute
DettagliDiagnosi precoce delle neoplasie del colonretto
Diagnosi precoce delle neoplasie del colonretto Le neoplasie del colon-retto rappresentano la seconda causa di morte per tumore sia negli uomini (0 dei decessi oncologici) sia nelle donne () e sono a livello
DettagliAccordo Regionale Rete di Cure Primarie : Unita di Cure Primarie
Allegato A) Accordo Regionale Rete di Cure Primarie : Unita di Cure Primarie La necessità di rendere operativo quanto previsto nell Accordo Regionale comporta un assestamento della rete di assistenza territoriale,
DettagliIl progetto sostenuto dal Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie - Ministero della Salute
Il progetto sostenuto dal Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie - Ministero della Salute Costituzione di un Centro di riferimento per la valorizzazione delle fonti informative su salute
DettagliProt. n.(prc/08/30289)
Deliberazione n. 236 del 25 febbraio 2008 RECEPIMENTO DELL'INTESA STATO, REGIONE E PROVINCE AUTONOME DEL 20 DICEMBRE 2007 E APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA REGIONALE DI VACCINAZIONE ANTI-HPV. Prot. n.(prc/08/30289)
DettagliStili di vita, comportamento alimentare e obiettivi di salute nel Piano regionale della Prevenzione. Marina Fridel Reggio Emilia, 22 Novembre 2011
Stili di vita, comportamento alimentare e obiettivi di salute nel Piano regionale della Prevenzione Marina Fridel Reggio Emilia, 22 Novembre 2011 La promozione della salute è lo strumento più efficace
DettagliScreening oncologici Ca Cervice Uterina interventi delle regioni. Loris Zanier ARS FVG
Screening oncologici Ca Cervice Uterina interventi delle regioni Friuli Venezia-Giulia Loris Zanier ARS FVG La rete sanitaria del FVG A.O.U. Trieste A.O.Pordenone A.O.Udine PUGD Udine Direzione Centrale
DettagliLo Screening del colon retto in Regione Campania: criticità e prospettive
Direzione Generale Tutela della Salute e Programmazione Sistema Sanitario Regione Campania Lo Screening del colon retto in Regione Campania: criticità e prospettive Dr. Mario Fusco Coordinamento Regionale
DettagliRuolo e competenze in ricerca per gli infermieri di oncologia Paola Di Giulio, Torino
Ruolo e competenze in ricerca per gli infermieri di oncologia Paola Di Giulio, Torino I risultati di un indagine Campione di convenienza di 130 infermieri di 6 regioni Descrivere per quali problemi si
DettagliWORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO A SCUOLA Metodologia e ambiti di applicazione 5/6 maggio 2012
1 WORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO A SCUOLA Metodologia e ambiti di applicazione 5/6 maggio 2012 PRESENTAZIONE Da diversi anni la scuola ha aperto le proprie porte al mondo della
DettagliIl Programma Guadagnare Salute
IV Convegno Prevenire le complicanze del Diabete: Dalla ricerca di base all assistenza Progetto IGEA Istituto Superiore di Sanità - 18- Il Programma Guadagnare Salute Barbara De Mei Centro Nazionale di
DettagliImmigrazione e screening: l esperienza nella Ausl di Cesena. Mauro Palazzi
Immigrazione e screening: l esperienza nella Ausl di Cesena Mauro Palazzi Dip.. Sanità Pubblica - AUSL di Cesena Scarsa adesione delle donne straniere al programma screening - AUSL di Cesena solo una su
DettagliPrevenzione secondaria. Ruolo dei Medici di Medicina Generale
WORKSHOP LA RETE ONCOLOGICA LOMBARDA: INTEGRAZIONE TRA CURE SPECIALISTICHE E CURE PRIMARIE Milano 10/10/2007 Prevenzione secondaria. Ruolo dei Medici di Medicina Generale Ernesto Fumagalli MMG SDS WS DIPO
DettagliAssistenza ai processi zonali di co-progettazione
Fondo Sociale Europeo Asse B Inclusione Sociale e Lotta alla Povertà Assistenza ai processi zonali di co-progettazione Servizi di accompagnamento al lavoro per persone disabili e soggetti vulnerabili 1
DettagliCorso di Laurea in Servizio Sociale
Corso di Laurea in Servizio Sociale L organizzazione dei servizi sociali Gestire il Cambiamento Organizzativo Tra modelli e compiti di leadership Tratto da: Piccardo C. e Colombo L., Governare il cambiamento,
DettagliLO SCREENING A BRESCIA: DAL LABORATORIO ALLA CLINICA. Dr. Fabrizio Speziani Direttore Dipartimento di Prevenzione Medico ASL Brescia
LO SCREENING A BRESCIA: DAL LABORATORIO ALLA CLINICA Dr. Fabrizio Speziani Direttore Dipartimento di Prevenzione Medico ASL Brescia mercoledì 21 gennaio 2015 Il tumore del colonretto rappresenta un rilevante
DettagliResponsabile: Prof. Stefano Milani SINTESI DEL PROTOCOLLO DI STUDIO
Assegno di Ricerca dal titolo: Sperimentazione, studio, sviluppo e collaudo di nuovi metodi di prevenzione avanzata del cancro al colon-retto mediante colonscopia virtuale in modalità di telediagnosi.
DettagliOrganismo Indipendente di Valutazione della performance (OIV)
Organismo Indipendente di Valutazione della performance () RACCOMANDAZIONI RELAZIONE SUL FUNZIONAMENTO COMPLESSIVO DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE, TRASPARENZA E INTEGRITÀ DEI CONTROLLI INTERNI PER L ANNO (ai
DettagliPolitiche sanitarie e medicina di genere in Regione Lombardia
LA MEDICINA DI GENERE: QUALI SCENARI EVOLUTIVI? Politiche sanitarie e medicina di genere in Regione Lombardia Monza 29 novembre 2014 Maria Antonietta Banchero LA SALUTE «Uno stato di completo benessere
DettagliI bisogni formativi dei Dirigenti di Distretto. Rosario Mete Direttore Distretto 9 ASL Roma 2
I bisogni formativi dei Dirigenti di Distretto Rosario Mete Direttore Distretto 9 ASL Roma 2 I Dirigenti di Distretto Il Direttore di Distretto I Direttori delle U.O.C. di Distretto (non sempre presenti)
DettagliHealth Equity Audit e screening nella programmazione regionale
Health Equity Audit e screening nella programmazione regionale Equity Audit nei Piani Regionali di Prevenzione in Italia LOMBARDIA Un progetto realizzato da HEA E SCREENING: PERCHÈ Gli screening organizzati
DettagliI PROGETTI MULTICENTRICI:FIRENZE Massimo Confortini Citologia Analitica e Biomolecolare-ISPO Firenze
CONVEGNO NAZIONALE GISCI GESTIRE IL CAMBIAMENTO Venezia 27-28 maggio 2010 I PROGETTI MULTICENTRICI:FIRENZE Massimo Confortini Citologia Analitica e Biomolecolare-ISPO Firenze PROGETTI DI FATTIBILITA MULTICENTRICO
Dettagli12 Commissione Permanente Igiene e sanità. Esame dei disegni di legge n e connessi Responsabilità professionale del personale sanitario
12 Commissione Permanente Igiene e sanità Esame dei disegni di legge n. 2224 e connessi Responsabilità professionale del personale sanitario I RADIOLOGI: QUANTI SONO? 12.000 12.000? Iscritti SIRM: 9684
DettagliModelli gestionali in oncologia
HEALTHCARE & PUBLIC SECTOR Modelli gestionali in oncologia Jean Marie Franzini Forlì, 13 luglio 2006 KPMG ADVISORY S.P.A. 2006 KPMG Advisory S.p.A., an Italian limited liability share capital company,
DettagliT.R.E. Sovraregionale Attività di accompagnamento alla Regione Sardegna Le tecniche di progettazione Il Programma transnazionale MED
T.R.E. Sovraregionale Attività di accompagnamento alla Regione Sardegna Le tecniche di progettazione Il Programma transnazionale MED Tecniche di progettazione: Il PCM Project Cycle Management Il PCM prevede
DettagliLABOUR INT Integrazione dei migranti nel mercato del lavoro.
LABOUR INT Integrazione dei migranti nel mercato del lavoro. Un approccio che coinvolge molteplici soggetti Formazione ETUI. Sindacati e integrazione dei migranti. Siamo tutti lavoratori. 26 febbraio 2019,
DettagliREGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Servizio Prevenzione PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE
REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Servizio Prevenzione PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2005-2007 REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Settore Livelli di Assistenza
DettagliScreening di popolazione
Piano regionale di prevenzione Programma 5 Screening di popolazione Programmazione annuale regionale anno 2015 Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Screening oncologici: - Copertura della
DettagliBologna 16 luglio 2010 Piano regionale della Prevenzione : presentazione del Profilo di salute regionale
Bologna 16 luglio 2010 Piano regionale della Prevenzione 2010-2012: presentazione del Profilo di salute regionale Pierluigi Macini PNP 2010-2012 Con l Intesa tra Stato e Regioni stipulata il il 29 aprile
DettagliL esperienza Città Sane in provincia di Bergamo
L esperienza Città Sane in provincia di Bergamo Bergamo, 14 novembre 2013 Giovanni Brembilla Servizio Promozione della Salute ASL della Provincia di Bergamo Rete Città Sane La RETE è promossa dall ASL
DettagliD.ssa TURSI Silvia, ostetrica collaboratrice ASL TARANTO Distretto 4. Dott. ALBANO Giuseppe, medico ASL TARANTO Distretto 4 INTRODUZIONE.
IL PROGRAMMA REGIONALE DI SCREENING DEL PAP-TEST: UN INDAGINE SUL GRADIMENTO PERCEPITO DALLA POPOLAZIONE SVOLTO PRESSO IL CONSULTORIO DI VIA ANCONA DISTRETTO 4 ASL TA D.ssa TURSI Silvia, ostetrica collaboratrice
DettagliPrevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute: interventi nella ASL Roma 1 Mauro Goletti Giulio De Gregorio
Centro Nazionale Prevenzione e Controllo Malattie CLIMA E SALUTE Piano Nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute Estate 2016 Roma, 16 giugno 2016 Ministero della Salute, Via G.
DettagliAF-CPO-CRR, La senologia dell evidenza: analisi attraverso le problematiche
La senologia dell evidenza: analisi attraverso le problematiche Convegno Nazionale della Sezione di studio di Senologia della SIRM - Bologna, Palazzo di Re Enzo, 12-9-2003 Evoluzione dei protocolli - Lo
DettagliAccordo incentivante anni Cronicità e Medicina d iniziativa
Accordo incentivante anni 2018 2020 - Cronicità e Medicina d iniziativa L azienda e le OOSS, condiviso il documento sulla cronicità, i suoi principi ed obiettivi, ne definiscono con il presente accordo
DettagliMMG e CAS: tipologia di referto atteso. Il referto della prestazione CAS per migliorare i rapporti con il territorio
MMG e CAS: tipologia di referto atteso Il referto della prestazione CAS per migliorare i rapporti con il territorio 26 settembre 2018 Gianni Boella, Patrizia Piano MMG ASL Città di Torino Il MMG e la gestione
DettagliL INFERMIERE CASE MANAGER NELLE RESIDENZE PER ANZIANI
L INFERMIERE CASE MANAGER NELLE RESIDENZE PER ANZIANI Dr.ssa Nicoletta Nicoletti Direttore di Struttura Sanitaria Assistenziale Roma, 30 Novembre 2018 IL CASE MANGER E il professionista che provvede all
DettagliCure primarie e malattia cronica: promuovere il benessere possibile Pio E. Ricci Bitti Dipartimento di Psicologia, Università di Bologna
Cure primarie e malattia cronica: promuovere il benessere possibile Pio E. Ricci Bitti Dipartimento di Psicologia, Università di Bologna FE, 05/05/2018 Rafforzare (non indebolire) il sistema delle cure
DettagliPROGETTO - Piano d'azione I.C. NOCETO
PROGETTO - Piano d'azione I.C. NOCETO PRIC80800E VIA PASSO BUOLE 6 Parma (PR) Piano di Azione - I.C. NOCETO - pag. 1 In quali aree o in quali aspetti ti senti forte come Scuola/Istituto Educazione alla
DettagliAREA FORMAZIONE. Obiettivo generale A: GESTIRE UN CORSO DI STUDIO
AREA FORMAZIONE Obiettivo generale A: GESTIRE UN CORSO DI STUDIO - relazionali - di leadership - di programmazione - di organizzazione del lavoro - di autoformazione Obiettivi formativi specifici: alla
DettagliQUESTIONARIO DI VALUTAZIONE SUI CORSI DI RETRAINING PER ENDOSCOPISTI:RISULTATI E PROPOSTE
QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE SUI CORSI DI RETRAINING PER ENDOSCOPISTI:RISULTATI E PROPOSTE Patrizia Landi Assessorato Politiche per la Salute AUSL di Bologna IL RUOLO DELLA REGIONE Coordinamento Aggiornamento
DettagliREGIONANDO 2000 REGIONE LOMBARDIA ASL LECCO DIREZIONE GENERALE PROGETTO DONNA - SCREENING PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL CARCINOMA DELLA MAMMELLA
REGIONANDO 2000 REGIONE LOMBARDIA ASL LECCO DIREZIONE GENERALE PROGETTO DONNA - SCREENING PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL CARCINOMA DELLA MAMMELLA L ASL, tenendo conto che: la Legge di riordino del servizio
DettagliIII CONGRESSO CONGIUNTO DI ORTOPEDIA TECNICA
III CONGRESSO CONGIUNTO DI ORTOPEDIA TECNICA Bologna 17/18/19 aprile 2018 Le linee guida nelle Tecniche Ortopediche: come si scrivono e come si consolidano nell attività quotidiana T.O. Lorenzo Michelotti
Dettagli