ALLEGATO D NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI

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1 ALLEGATO D NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI (Visto: art. 1 della l.r. 27 febbraio 2007, n. 5, così come modificato dall art. 35 della l.r. 7/2012) Il Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici si articola in un Comitato d indirizzo e in una Unità Tecnica. COMITATO D INDIRIZZO 1 Composizione Il Comitato d indirizzo è composto dal Presidente della Giunta regionale o suo delegato, che lo presiede, dall Assessore competente in materia di opere pubbliche, o suo delegato, dall Assessore competente in materia di risorse, o suo delegato, dall Assessore competente in materia di Territorio, o suo delegato, e dai Coordinatori dell Unità Tecnica. Le attività di supporto e di segreteria del Comitato di indirizzo sono assicurate dal Dirigente della Struttura competente in materia di strumenti finanziari della Direzione Centrale Bilancio e Finanza. 2 Funzioni 2.1 Definisce nuovi eventuali indirizzi dell attività dell Unità Tecnica ed, in particolare, determina: i criteri per la valutazione dei progetti/piani/programmi da parte dell Unità Tecnica e per l espressione dei pareri; i criteri per la concessione di proroghe per la realizzazione degli interventi ai sensi della l.r. 34/1978, art. 27; i criteri per la valutazione dei programmi integrati di sviluppo locale e dei contratti di recupero produttivo della Direzione Presidenza, di cui alla l.r. 2/2003 (Programmazione negoziata). 2.2 Valuta i risultati conseguiti dall Unità Tecnica sulla base di una relazione finale sull attività svolta dalla stessa. La relazione in questione è trasmessa al Comitato di Indirizzo entro il 31 marzo dell anno successivo a quello di riferimento. La relazione contiene: l elenco dei piani/programmi/progetti complessivamente valutati sia con esito positivo, sia con esito negativo, raggruppati per legge/materia/settore di riferimento; il costo complessivo di ciascun piano/programma/progetto e l importo dell eventuale contributo regionale assegnato, laddove previsto; una valutazione complessiva sull attività svolta dall Unità Tecnica nell esercizio di riferimento, con osservazioni e proposte utili all attività di indirizzo del Comitato. 2.3 Informa la Giunta regionale, entro il mese di maggio dell anno successivo a quello di riferimento, dell attività svolta dall Unità Tecnica attraverso una specifica comunicazione da parte del Presidente di concerto con gli assessori componenti del Comitato di Indirizzo.

2 UNITA TECNICA 1 Composizione 1.1 Componenti interni: Il Direttore Generale della Presidenza, o suo delegato (Coordinatore); Il Direttore della Direzione Generale competente in materia di Opere Pubbliche o suo delegato (Coordinatore); Il Direttore Centrale della Direzione Bilancio e Finanza, o suo delegato; Il Direttore dell Area di funzione specialistica Programmazione e relazione esterne, o suo delegato; Il Direttore della Direzione Centrale Affari Istituzionali, o suo delegato; Il Dirigente competente in materia di opere pubbliche( responsabile di segreteria); Il Dirigente competente in materia di strumenti finanziari della Direzione centrale Bilancio e finanza (responsabile di segreteria); Il Direttore della Direzione di volta in volta competente per materia o suo delegato. Il coordinamento dell Unità Tecnica è affidato al Direttore Generale della Presidenza o suo delegato e al Direttore competente in materia di opere pubbliche, o suo delegato. 1.2 Componenti esterni requisiti. Il possesso di idoneo diploma di laurea (laurea magistrale, laurea specialistica o laurea secondo il vecchio ordinamento) e di un adeguata esperienza professionale e/o accademica nel settore inerente l incarico da conferire sono da ritenersi requisiti fondamentali. I componenti esterni sono definiti come segue: Un esperto in materie giuridiche, con particolare riferimento alla legislazione territoriale, urbanistica, ambientale, edilizia ed ai contratti pubblici; Un esperto in materie economiche, con particolare riferimento all analisi di fattibilità economico-finanziaria di piani di investimento e metodologia del controllo della loro attuazione; Un esperto in valutazione delle politiche pubbliche con particolare riferimento alle politiche comunitarie; Un esperto in materia di strutture sanitarie e strutture ospedaliere; Un esperto in materie economiche e giuridiche inerenti la finanza di progetto e il partenariato pubblico e privato; Un esperto in materia di infrastrutture per la mobilità; Un esperto in materia di edilizia pubblica; Un esperto in materia di idraulica e risorse idriche; Un esperto in materia di impianti tecnologici; Un esperto in ingegneria civile e strutturale; Un esperto in geologia; Un esperto in ingegneria sanitaria e ambientale. Su intesa dei due Coordinatori, possono essere invitati a partecipare all Unità tecnica, per le sole materie di competenza e senza diritto di voto, il dirigente dell UTR competente per territorio, e/o ulteriori rappresentanti ed esperti di altre istituzioni, tra cui: Il Direttore dell Ufficio regionale scolastico, o suo delegato; Il Segretario Regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per la Lombardia, o suo delegato; L incarico di componente esterno del Nucleo di valutazione degli investimenti pubblici non può essere conferito ai soggetti per i quali ricorrano una delle cause di incompatibilità ovvero una delle situazioni di conflitto di interessi rispettivamente previsti dagli art. 6 e 7 della l.r. 10 dicembre 2008, n. 32.

3 Non può altresì ricoprire l incarico chi si trova in una delle condizioni previste dall art. 5 della l.r. 32/2008 e dall art. 7 del D.Lgs. n. 235/2012. Per i dipendenti di pubbliche amministrazioni l incarico è subordinato all acquisizione dell autorizzazione dell amministrazione di appartenenza ai sensi dell articolo 53 del D.Lgs. n. 165/ Funzioni Ai sensi dell art. 1 della l.r. 5/2007 e dell art. 27 della l.r. 34/78, l Unità Tecnica: svolge le funzioni di cui alla L. 144/1999 Misure in materia di investimenti, delega al Governo per il riordino degli incentivi all occupazione e della normativa che disciplina l INAIL, nonché disposizioni per il riordino degli enti previdenziali con particolare riferimento al monitoraggio degli investimenti pubblici; assolve le funzioni di cui alla l.r. 31/96 (FIP) ed ha facoltà di formulare indirizzi tecnici operativi per l attuazione dei progetti approvati con il fondo FIP; predispone, avvalendosi della struttura organizzativa competente, una relazione annuale alla Giunta, da trasmettere al Consiglio, inerente lo stato di attuazione dei progetti finanziati con la l.r. 31/ 96 (F.I.P.) sulla base dei dati forniti dai responsabili dell attuazione dei medesimi; assolve alle funzioni di cui alla l.r. 33/91 (F.R.I.S.L.); è competente in materia di certificazione degli studi di fattibilità, per l accesso al fondo per la progettazione preliminare di cui all art. 4 della L. 144/99; svolge le funzioni di valutazione dei contratti di recupero produttivo della Direzione Presidenza e dei Programmi integrati di sviluppo locale, ai sensi della l.r. n. 2/2003 e r.r. n. 18 / 2003; esprime parere relativamente alle proroghe da concedere ai sensi dell art. 27, l.r. 34/1978; svolge le funzioni di promozione e sostegno della collaborazione fra settore pubblico e privato per la realizzazione, la gestione e il finanziamento di opere infrastrutturali di interesse pubblico; predispone documenti metodologici, linee guida, analisi, studi e rapporti di monitoraggio sulle aree di competenza; esprime i pareri di cui all art. 1, comma 6 della L.R. 5/2007; esprime, su richiesta della direzione interessata, un parere di congruenza relativamente alla modifica od all inserimento di nuove voci nel prezzario regionale delle opere pubbliche, quale riferimento per la valutazione economica dei progetti; predispone, altresì, documenti metodologici, linee guida, analisi, studi, rapporti in materia di lavori pubblici, anche avvalendosi dei dati e dei rapporti forniti dall Osservatorio regionale lavori pubblici; condivide l impostazione del piano unitario di valutazione della politica comunitaria, ed il relativo prodotto, in raccordo con gli Uffici preposti al tema, ai sensi dell Accordo di partenariato 2014/2018; Sia per quanto concerne la l.r. 31/96 che la l.r. 33/91 saranno ammessi alla valutazione dell Unità Tecnica i progetti il cui livello di progettazione sia almeno definitivo ai sensi del d.lgs. 50/ Nomine, sostituzioni, compensi, cessazione Il Segretario generale dispone la pubblicazione di un apposito avviso, ai sensi dell art. 8, comma 2, l.r. 20/2008, per l individuazione dei componenti esterni, in possesso dei requisiti di cui al punto 1.2, che saranno nominati con successivo provvedimento di Giunta. I componenti esterni restano in carica sino alla proclamazione del Presidente eletto a seguito di elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale. Qualora uno dei componenti, per qualsiasi motivo, cessi dalla carica prima della scadenza del mandato, si provvede alla sostituzione con le stesse modalità previste per la nomina.

4 Ai sensi dell art. 10 comma 1 della l.r. 15/2017 in caso di cessazione contestuale anticipata, per dimissioni o per altre cause, della maggioranza dei componenti dell Unità tecnica, l intero organismo decade ed è ricostituito, secondo le ordinarie procedure di nomina, entro 60 giorni dal venir meno della maggioranza. Costituisce causa di decadenza dall incarico la violazione degli obblighi previsti in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza dal Piano triennale di prevenzione e corruzione e della trasparenza adottato dalla Giunta Regionale. Sono altresì valutate come cause di decadenza l inosservanza delle modalità di funzionamento del comitato nonché specifiche degli obblighi connessi all incarico. I componenti sono tenuti in particolare a prevenire qualunque ipotesi di conflitto di interessi derivanti dallo svolgimento delle proprie attività professionali. L assenza, anche se giustificata, per tre sedute consecutive, alle riunioni dell Unità, comporta la decadenza di diritto dall incarico di componente esterno. Il compenso per gli esperti esterni è determinato nella somma fissa di Euro all anno. Ai componenti esterni spetta altresì un compenso pari a 185 Euro a seduta a titolo di gettone di presenza. I compensi devono intendersi al lordo degli oneri previdenziali e delle ritenute fiscali e al netto dell IVA quando dovuta. Il compenso non è dovuto per i soggetti già lavoratori privati o pubblici, dipendenti o autonomi, collocati in quiescenza, ai sensi dell art. 5, comma 9, del D.L. n. 95/2012, come modificato dal D.L. n. 90/2014 e dalla Legge n. 124/2015. Ciascun componente è tenuto, senza compensi suppletivi, a fornire pareri e/o approfondimenti in ordine a ulteriori tematiche di rilevo strategico di interesse regionale, su richiesta di uno dei Coordinatori. 1.5 Modalità di funzionamento I due Coordinatori, di comune accordo, si alternano nella conduzione e nella gestione delle riunioni, in funzione anche degli argomenti all ordine del giorno, per competenza di materia. I Coordinatori di comune accordo garantiscono inoltre, in funzione degli argomenti all ordine del giorno, l attività di segreteria per il tramite delle loro Strutture, anche eventualmente avvalendosi di personale esterno. La convocazione della riunione, almeno una settimana prima della data fissata per la riunione, avviene a cura del Coordinatore a cui fa riferimento la conduzione della riunione, o suo delegato. L Unità Tecnica si riunisce almeno quattro volte all anno, secondo un calendario da definirsi durante la prima seduta dell anno. Ulteriori incontri, oltre quelli stabiliti nel calendario, possono essere comunque previsti su iniziativa dei Coordinatori. Le richieste di parere da iscrivere all ordine del giorno devono pervenire presso la segreteria dell Unità Tecnica entro 30 giorni dalla seduta prevista in calendario, corredate da: a) elaborati progettuali, completi di tutti gli atti tecnici ed amministrativi attinenti; b) una relazione illustrativa dell intervento; c) il parere della direzione proponente. La documentazione di cui sopra dovrà essere depositata o trasmessa in formato elettronico firmato digitalmente. Le richieste di proroga debitamente istruite da parte della Direzione competente, devono pervenire alle Segreterie dell Unità tecnica accompagnate dallo schema di domanda tipo e corredate da: idonea documentazione relativa al progetto e all eventuale proposta di rimodulazione del piano economico finanziario; leggi e provvedimenti di riferimento, atti di assegnazione del contributo e di concessione di prima proroga; Richiesta di proroga del soggetto beneficiario il contributo, con protocollo di ingresso regionale Indicazioni, sullo schema domanda e nella richiesta di proroga della Direzione, sull entità della proroga che si richiede;

5 indicazioni dettagliate, nello schema di domanda, sulla motivazione della richiesta di proroga, Almeno 20 giorni prima della seduta il Coordinatore provvede ad assegnare le richieste di parere sulle proroghe a uno o più relatori individuati tra gli esperti esterni. Qualora si tratti di proroga di progetto relativa a un intervento che sia già stato sottoposto al parere di un esperto esterno, anche in fase di valutazione dell Unità tecnica, il Coordinatore provvede ad assegnare la richiesta allo/ai stesso/i esperto/i. Le richieste di ulteriore proroga del termine ai sensi dell art. 27 L.R. 34/1978 devono pervenire entro la scadenza alla Direzione competente per materia, a pena di inammissibilità alla valutazione dell Unità. E applicata l automatica sospensione dei termini, e pertanto il finanziamento non decade, dalla data di ricevimento al protocollo regionale della richiesta di proroga alla data in cui viene espresso il parere da parte del Nucleo di Valutazione. E altresì applicata la sospensione dei termini nelle more della costituzione del Nucleo di valutazione a seguito di elezioni regionali. Non è richiedibile il parere del Nucleo di Valutazione, per i ritardi imputabili a un provvedimento dell Autorità Giudiziaria.

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