Circolare interna n. 60 Cavarzere, 12 novembre 2013
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1 Circolare interna n. 60 Cavarzere, 12 novembre 2013 AI DOCENTI AI COORDINATORI DI CLASSE AL PERSONALE ATA Oggetto: Piano di emergenza Prova di evacuazione Si ricorda che tutto il personale, nell orizzonte della necessaria cultura della sicurezza, è tenuto a conoscere il Piano di emergenza della scuola. Il Piano di emergenza si può trovare nel sito della scuola, seguendo il percorso > Sicurezza > Piano di emergenza. E bene che tutti provvedano ad un opportuno ripasso. SI RIPORTA DI SEGUITO UNA NUOVA PROCEDURA AGGIUNTA AL PEE DELL ISTITUTO G.MARCONI. PROCEDURA DOCENTI PER EVACUAZIONE COINCIDENTE CON L INTERVALLO: Estratto dal PEE I DOCENTI DI SORVEGLIANZA DURANTE L INTERVALLO, IN CASO DI EVACUAZIONE, SI ASSICURANO CHE GLI STUDENTI SIANO USCITI DALLE AULE, PRELEVANO IL REGISTRO DELLA LORO CLASSE E RAGGIUNGONO IL PUNTO DI RACCOLTA. REGISTRANO GLI STUDENTI DELLA PROPRIA CLASSE, TENENDO CONTO CHE DOVRANNO ASPETTARE ANCHE GLI STUDENTI CHE SI TROVANO GIÀ NEL GIARDINO E CHE HANNO BISOGNO DEL TEMPO NECESSARIO PER RAGGIUNGERE IL LORO PUNTO DI RACCOLTA (quello previsto dall ultima posizione della classe in quel momento). COMPLETATA LA REGISTRAZIONE, IL MODULO DI RICOGNIZIONE (ALLEGATO F AL REGISTRO) E LO CONSEGNA AL COORDINATORE DELL EMERGENZA COMUNICANDOGLI EVENTUALI DISPERSI E FERITI.
2 PROCEDURA STUDENTI PER EVACUAZIONE COINCIDENTE CON L INTERVALLO: Estratto dal PEE GLI STUDENTI, AL SEGNALE DI EVACUAZIONE, DEVONO MANTENERE LA CALMA E SI DEVONO DIRIGERE AL LORO PUNTO DI RACCOLTA (quello previsto dall ultima posizione della classe in quel momento) E SI FANNO REGISTRARE DAL PROPRIO RESPONSABILE DI CLASSE. Per delucidazioni ci si può rivolgere al RSPP prof.ssa Marchesan o al prof. Fedrigo. La conoscenza precisa del Piano di emergenza è anche funzionale al buon esito delle prove di evacuazione. La prima prova di evacuazione si svolgerà nel periodo 23 novembre 22 dicembre. Si ricorda che la segnalazione acustica per l evacuazione è così stabilita: suono prolungato della sirena (in caso di mancato funzionamento della sirena: tre suoni prolungati della campanella). La segnalazione acustica sarà accompagnata da segnalazione visiva. Si allega una scheda sul comportamento da tenere in caso di emergenza, che riprende l allegato D del Piano di emergenza. I coordinatori di classe provvederanno: 1. a leggere l allegata scheda in classe (con le eventuali spiegazioni) entro il 22 dicembre, annotando l avvenuta lettura nel registro di classe e assicurandosi della sufficiente comprensione delle procedure. 2. a verificare che all interno dell aula /laboratorio e palestra siano affisse le planimetrie con le indicazioni delle vie di esodo, segnalando l eventuale mancanza. 3. a verificare la presenza all interno del registro di classe del foglio-registro della evacuazione, segnalando l eventuale mancanza. 4. a ricordare agli studenti le indicazioni per gli studenti apri e chiudi fila e per l assistenza di studenti diversamente abili o con limitazioni (allegato H del Piano di emergenza) Vista l importanza degli adempimenti in parola, si confida nella massima corresponsabilità. Il Dirigente Scolastico Dott. Luigi Zennaro
3 PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE ISTRUZIONI SUL COMPORTAMENTO DA TENERE IN CASO DI EMERGENZA Allarme ed ordine di evacuazione. Al verificarsi di una qualunque situazione di pericolo/emergenza (incendio, fuga di gas, calamità naturale ) deve essere dato l allarme avvertendo il personale di sorveglianza / gli addetti incaricati all emergenza, affinché vengano prese le misure del caso. Se non fosse possibile eliminare la causa di pericolo, il coordinatore dell emergenza valuterà l opportunità di diramare l ordine di evacuazione dall edificio e contemporaneamente verranno effettuate le chiamate di soccorso relativamente al tipo di emergenza in corso. Segnale di evacuazione. Il segnale convenuto per l evacuazione è: suono prolungato della sirena. La segnalazione acustica sarà accompagnata da segnalazione visiva Regole generali di evacuazione. Appena diramato il segnale di allarme e l ordine di evacuazione, si deve mantenere la calma, seguire le indicazioni del responsabile di classe e interrompere immediatamente ogni attività, tralasciando il recupero di oggetti personali (soprattutto se ingombranti). Tutti i locali devono essere abbandonati rapidamente, con ordine e senza panico, seguendo i percorsi indicati dalla segnaletica di sicurezza. Attraverso la via di fuga stabilita, si deve giungere al punto di raccolta previsto dal piano di evacuazione, evitando di gridare e di correre Il personale incaricato del controllo delle operazioni di evacuazione sorveglierà intervenendo in soccorso di coloro che sono in difficoltà e facendo in modo che non si creino intralci lungo le vie di emergenza e le uscite di sicurezza. Una volta raggiunto il punto di raccolta previsto, non disperdersi e restare in gruppo a disposizione dell insegnate in modo da facilitare le operazioni di ricognizione NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI EMERGENZA INCENDIO allontanarsi al più presto dalla zona dell incendio; avvisare sempre gli addetti all emergenza se non vi e già allarme in atto;
4 intervenire solo se possibile e senza correre alcun rischio per la propria incolumità Al segnale di evacuazione: seguire le indicazioni del piano di emergenza; seguire le eventuali indicazioni degli addetti all emergenza e degli operatori esterni eventuali (vigili del fuoco, polizia, ecc.) seguire le vie d esodo non usare ascensori; in caso di fumo camminare carponi, vicino al pavimento, con un fazzoletto bagnato sulla bocca e sul naso; spostarsi lungo i muri se la visibilità e scarsa non salire mai più in alto in caso di fuoco all esterno del locale in cui ci si trova: chiudersi dentro, sigillare ogni fessura per evitare l ingresso di fumo ed avvisare e segnalare la propria presenza in caso di persona i cui abiti prendono fuoco: evitare che corra, stenderla a terra e soffocare le fiamme avvolgendola con coperta o altri indumenti non sintetici. NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI EMERGENZA TERREMOTO Durante la fase di scossa Se ci si trova all aperto: lontani dall'edificio stesso ed in particolare da cornicioni e terrazzi Se ci si trova all interno dell edificio: abbassarsi (non rimanere in piedi) e possibilmente proteggersi (ideale raccogliersi in posizione fetale con le braccia a protezione della testa) sotto un tavolo o una scrivania; non sostare accanto ad oggetti o altro materiale pesante che può cadere (ad esempio vicino ad una libreria o al di sotto di un lampadario); non sostare vicino a finestre o altre superfici vetrate; se si conoscono i muri e le strutture portanti è preferibile sostare vicini ad essi ; rimanere nella posizione rannicchiata, magari con gli occhi chiusi, finché non termina la scossa. non usare accendini o fiammiferi perché potrebbero esserci fughe di gas In caso di persone traumatizzate non spostarle a meno che siano in caso di evidente pericolo di vita (crollo imminente, incendio in avvicinamento, ecc.)
5 Dopo la fase di scossa mantenere la calma verificare se le altre persone presenti hanno bisogno di aiuto (chiamarsi, meglio per nome e rassicurarsi a vicenda aiuta a mantenere la calma) se la scossa è stata leggera (quindi non sono caduti oggetti, non vi sono segni di cedimento strutturale e il coordinatore dell emergenza non da istruzioni specifiche differenti, ecc.) tornare con calma in posizione normale e riprendere le attività (comunque confrontandosi con i colleghi e le altre persone presenti). Nel dubbio chiamare il coordinatore dell emergenza e chiedere indicazioni specifiche. se la scossa è stata significativa (con caduta di oggetti o mobili, segni di cedimento) o se vengono date indicazioni dal il coordinatore dell emergenza per procedere all'evacuazione, muoversi con molta sollecitudine ma senza mai correre e parlare ad alta voce; seguire i percorsi d'esodo indicati dalla segnaletica e comunque dirigersi verso le uscite più vicine (meglio utilizzare in generale scale esterne di sicurezza ed uscite di emergenza). non utilizzare mai gli ascensori e non sostare mai sulle scale. non perdere tempo per recuperare oggetti personali (comprese giacche, borse, oggetti di valore, cellulari, ecc.) o per terminare lavorazioni o altro (ad esempio salvataggio di lavori informatici). durante l'esodo cercare di controllare che tali vie di fuga siano sicure ed accessibili (ad esempio per la possibile presenza di calcinacci o per possibili formazioni di crepe sulle scale). durante l'esodo aiutare i colleghi o altre persone presenti in difficoltà (diversamente abili, anziani, bambini, persone agitate o prese dal panico) cercando di utilizzare sempre un dialogo al positivo e orientato all'ottimismo ('tranquillo, ci siamo quasi', 'dai, il peggio è passato', 'vieni, andiamo fuori assieme', ecc.) una volta raggiunto l'esterno, arrivare al luogo di raduno, rimanere in attesa dei soccorsi, dare informazione ai superiori sulla propria presenza, segnalare eventuali rischi di cui si è venuti a conoscenza, indicare la possibile presenza all'interno di altre persone. non rientrare mai prima di aver verificato che la situazione sia tornata ordinaria e sicura o dopo aver ricevuto indicazioni dai responsabili.
6 In caso di altre emergenze: - seguire le istruzioni impartite dal coordinatore dell emergenza Raccomandazioni. Si raccomanda di: - aiutare chi si trova in difficoltà, senza però effettuare interventi su persone gravemente infortunate o in stato di incoscienza se non si ha specifica esperienza e competenza eventualmente attendendo l arrivo dei soccorsi - segnalare al personale di sorveglianza ed ai soccorritori la presenza di feriti o di persone in difficoltà - non sostare davanti alle uscite di sicurezza o lungo le vie di emergenza - durante l esodo non tornare indietro per raccogliere effetti personali - per nessun motivo effettuare interventi di emergenza, se non si è in possesso di specifica esperienza e competenza. Il Responsabile del S.P.P. Dott. Ing. Elisabetta Marchesan Il Dirigente Scolastico Dott. Luigi Zannaro
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