Programmi di Ricerca LCA del Distretto ECODOMUS

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1 Convegno scientifico Rete Italia LCA Palermo 12 Giugno 2009 Programmi di Ricerca LCA del Distretto ECODOMUS Rappresentante distretto produttivo ECODOMUS

2 Edilizia sostenibile L edilizia sostenibile ha come obiettivo principale il miglioramento delle prestazioni energetiche ed ambientali del sistema edificio-impianto attraverso: - Impiego di fonti rinnovabili di energia; - Risparmio di risorse primarie; - Definizione di nuove tecnologie costruttive; - Impiego di materiali eco-compatibili; - Introduzione di sistemi di climatizzazione dello spazio confinato che tengano conto dell isolamento termico e dell efficienza degli impianti.

3 Evoluzione dell edilizia sostenibile in Italia Negli ultimi anni il panorama dell edilizia sostenibile in Italia ha avuto una rapida evoluzione grazie a: - Accresciuta sensibilità dei cittadini verso i temi di carattere ambientale; - Rinnovata professionalità dei progettisti coinvolti nelle diverse fasi edilizie; - Ricerca ed individuazione di soluzioni tecnologiche innovative per il contenimento degli elevati costi energetici di esercizio degli edifici esistenti. Realizzazione di iniziative finalizzate alla definizione di linee guida per la valutazione/certificazione degli edifici ed a fornire agli operatori del settore una migliore comprensione dei costi a lungo termine e dei benefici diretti ed indiretti dell edilizia sostenibile.

4 L edilizia sostenibile in Italia Le PMI rivestono un ruolo determinante nel panorama produttivo nazionale ed in particolare in quello meridionale. Necessità di promuovere i principi dell edilizia sostenibile e l utilizzo di tecnologie eco-efficienti presso le piccole imprese e le imprese artigiane. Necessità di supporto scientifico, tecnico e legislativo alle PMI e creazione di cluster produttivi per il rafforzamento di un tessuto oggi poco competitivo in termini di eco-innovazione.

5 L edilizia in Sicilia Il settore delle Costruzioni in Sicilia rappresenta la terza attività economica, con oltre il 10% del totale delle attività economiche Anno 2000 Valore aggiunto Investimenti Occupazione Settore Sicilia Italia Sicilia Italia Sicilia Italia Costruzioni 5,8 4,9 1,8 3,0 6,9 6,5 Produzione di Energia Elettrica, di gas e di acqua calda 3,2 2,4 3,3 4,0 0,8 0,7 Valore aggiunto, Investimenti e Occupazione in Sicilia ed in Italia (Composizione %) Il peso della provincia di Agrigento nel settore industria siciliana si attesta mediamente al 5-7 %, non superando mai il 10 % del totale.

6 Le nuove esigenze del settore Necessità del settore siciliano delle costruzioni di conquistare il mercato con prodotti innovativi e sostenibili. Progettazione orientata alla sostenibilità e applicazione dell analisi del ciclo di vita. Necessità di modificare la connotazione personale o familiare della gestione d impresa attuando forme di collaborazione tra imprese (realizzazione di distretti). Un distretto produttivo può avere un ruolo trainante e coinvolgere gli attori della filiera edilizia per una rapida ed efficace assimilazione delle innovazioni di prodotto e di processo provenienti dall esterno e per la diffusione di prodotti e materiali ecocompatibili.

7 Il distretto EcoDomus: bioedilizia, risparmio energetico e fonti rinnovabili Obiettivo: Realizzare un polo di eccellenza per la promozione delle tecnologie alimentate da fonti energetiche rinnovabili, la diffusione di tecniche costruttive e pratiche di gestione dell edificio eco-compatibili, la trasformazione sostenibile del patrimonio edilizio, energetico ed ambientale. Il distretto coinvolge numerosi attori presenti in tutto il territorio siciliano, con prevalente localizzazione nella provincia di Agrigento: università, istituzioni pubbliche e private, laboratori di ricerca ed imprese del settore edile ed energetico.

8 Filiera dell edilizia individuata nel Distretto ECODOMUS Prodotto/settore finale del distretto: sistema edificio/impianto lungo l intero ciclo di vita dello stesso (dalla progettazione alla demolizione e riciclo delle materie di scarto). Produzione Semilavorati Prodotti e Componenti Fornitura Semilavorati Prodotti e Componenti Decisione Progettazion e Costruzione Gestione Manutenzion e Demolizione Riciclo

9 Gli attori del Distretto Ecodomus - imprese coinvolte nel processo di produzione del sistema edificio (imprese di costruzione, imprese di produzione dei materiali e dei componenti edilizi); - imprese impegnate nelle attività a monte del processo di costruzione (imprese di progettazione e consulenza, pubbliche amministrazioni, banche, società finanziarie, ecc.) e a valle (imprese di demolizione, trattamento rifiuti, ecc.); - imprese di fornitura di materie prime, materiali e componenti; - soggetti coinvolti nella fase di uso e gestione dell edificio (utilizzatori, imprese di manutenzione e riparazione, imprese di pulizia, ecc.); - tutte le attività insediate nel territorio che, anche indirettamente, possono giovarsi di una crescita del settore edile orientata alla qualità ambientale e sociale (cittadini, associazioni, società immobiliari e cooperative, ecc.).

10 Gli attori del Distretto Ecodomus 167 IMPRESE Manutenzione e gestione edificio e componenti edili 7% Trattamento/ smaltimento finale 2% Alter societa' (istituti di credito, agenzie immobiliari, ecc.) 3% Progettazione, consulenza e monitoraggio 7% Produzione, installazione e gestione impianti 20% Reperimento materie prime, produzione componenti/ prodotti edili 17% Costruzione/ manutenzione e lavori edili 36% Commercio prodotti/componenti edili 10%

11 Gli attori del Distretto Ecodomus Enti di ricerca, enti locali, istituzioni formative, ordini professionali, associazioni

12 Ricerca e innovazione: la collaborazione con il Dipartimento di Ricerche Energetiche ed Ambientali - supporto tecnico-scientifico per le imprese per la progettazione, installazione e monitoraggio di impianti per lo sfruttamento delle RES; - sperimentazione di tecnologie innovative, tramite l utilizzo di software specialistici per la LCA e per i sistemi di supporto alla decisione e della banca dati degli studi inerenti gli eco-profili di materiali ed impianti per l edilizia; - analisi delle prestazioni energetico-ambientali di prodotti locali per l edilizia, tramite la metodologia LCA, e creazione di un database ambientale rappresentativo del contesto regionale; - diffusione di strumenti per la gestione e la certificazione ambientale di imprese e prodotti del distretto; - sviluppo di ricerche inerenti il monitoraggio energetico ed ambientale degli edifici e definizione Arch. Antonino di strategie Cellurae linee guida per l edilizia sostenibile

13 I punti di eccellenza del distretto - Presenza di poli specializzati in diverse nicchie di mercato aventi elevate potenzialità di crescita; - Presenza di organismi di ricerca (DREAM) specializzati nell applicazione della metodologia LCA a prodotti e componenti del sistema edilizio ed alle tecnologie alimentate da fonti rinnovabili energia; - Possibilità di sviluppare importanti sinergie tra i poli universitari e di ricerca specializzati nel settore della bioedilizia e delle tecnologie per la produzione di fonti rinnovabili e le PMI, per incrementare la ricerca e il trasferimento tecnologico, l efficienza della produzione, la formazione qualificata del personale, ecc.

14 I punti di criticità del distretto (settore edile) - Limitato uso di materiali innovativi e a ridotto impatto ambientale; - Elevato impatto ambientale delle attività produttive, spesso legato all utilizzo di tecnologie obsolete; - Assenza di prodotti edili dotati di marchio di qualità (Ecolabel, EPD, ecc.); - Carenza di infrastrutture di collegamento con i mercati, che si riflette in un costo elevato, sia ambientale che economico, per il trasporto delle materie prime e dei prodotti finiti; - Insoddisfacente livello di diffusione dell uso della bioarchitettura e di strumenti regolamentari nell urbanistica locale ed intercomunale; - Insufficiente attività di promozione verso i mercati nazionali e stranieri.

15 I punti di criticità del distretto (settore energetico) - Difficoltà ad immettere nel mercato delle abitazioni il solare termico; - Costo eccessivo delle celle fotovoltaiche; - Insufficiente utilizzo delle biomasse.

16 Obiettivi di sviluppo del Distretto: breve periodo - Introdurre i concetti di sostenibilità ambientale e riduzione dell uso di risorse non rinnovabili nel comparto delle costruzioni, anche tramite l utilizzo della metodologia LCA; - Favorire l integrazione tra i sistemi delle aziende locali sia piccole che grandi, tra le imprese e i fornitori, e tra le stesse e i clienti potenziali per la nascita di nuove sinergie; - Formare le risorse umane per migliorare l efficienza organizzativa delle imprese, la capacità di gestione delle nuove opportunità del mercato e lo sviluppo di nuove strategie orientate alla sostenibilità; - Attuare la diffusione ed il trasferimento di informazioni sulle attività e i servizi offerti dal Distretto e sulle risorse e potenzialità del settore edile.

17 Obiettivi di sviluppo del Distretto: lungo periodo - Migliorare la competitività economica ed ambientale delle imprese attraverso azioni mirate alla promozione della ricerca industriale e dell innovazione tecnologica; - Migliorare la qualità e l efficienza energetica degli edifici attraverso l adozione di nuovi standard costruttivi e di certificazione; - Indurre le PA ad una maggiore diffusione di tecnologie per la produzione di energia da fonti rinnovabili per abbassare i costi energetici delle realtà produttive e per ridurre le emissioni di gas serra; - Supportare l introduzione dei prodotti finiti nei mercati nazionali ed internazionali e attivare degli scambi con i paesi del mediterraneo che hanno avviato iniziative simili, al fine di facilitare il trasferimento del know - how sulle nuove tecnologie e nuovi prodotti.

18 Azione 1 Redazione di Linee Guida per l Edilizia Sostenibile e creazione di un database per la diffusione delle informazioni ambientali Obiettivi e finalità - Applicazione, tramite indagini di campo presso le aziende del distretto, della metodologia LCA ai processi di produzione di: pitture e vernici; manufatti in cemento; marmo; infissi in alluminio e legno; laterizi; materiali plastici isolanti. - Applicazione della metodologia LCA al processo di costruzione di un edificio residenziale localizzati nell area del distretto e realizzato da una delle imprese edili partner del Patto. - Elaborazione di un database ambientale relativo alle prestazioni energetiche ed ambientali di materiali, prodotti, processi, impianti e fonti energetiche per il settore edile nel contesto territoriale siciliano. - Redazione di Linee Guida per l Edilizia Sostenibile.

19 Azione 2 Rafforzamento della filiera produttiva tramite meccanismi di simbiosi industriale e diffusione di sistemi di etichettatura ambientale di prodotto Obiettivi e finalità - Promuovere meccanismi di simbiosi industriale e di soluzioni tecnologiche per la riduzione dei consumi di risorse, della produzione di rifiuti e degli impatti ambientali. - Promuovere la diffusione di strumenti ambientali orientati al prodotto (marchi ed etichettature Ecolabel ed EPD) per la riduzione dei consumi di risorse e il riutilizzo/riciclo degli scarti e sottoprodotti dei cicli produttivi della filiera. - Valutare, attraverso l analisi di casi-studio locali, le peculiarità energetiche ed ambientali degli edifici dell area mediterranea e fornire, in un apposito report, possibili criteri specifici per l applicazione del Marchio Ecolabel agli edifici mediterranei, sulla base delle esperienze internazionali già in atto. Il materiale prodotto potrà supportare le attività dell APAT per l applicazione dell Ecolabel agli edifici.

20 Azione 3 Creazione di un Marchio di Distretto Ecodomus, Registrazione EMAS di Distretto e promozione nel territorio dei Sistemi di Gestione Ambientale Obiettivi e finalità - Contribuire allo sviluppo integrato dei sistemi produttivi e dei servizi, in un ottica di miglioramento continuo della qualità globale. - Promuovere nel mercato locale, nazionale ed internazionale il Distretto come filiera eco-orientata. - Fornire agli stakeholders delle informazioni scientificamente accertate sulla gestione degli impatti ambientali nel territorio. La creazione del Marchio di Distretto Ecodomus e l ottenimento della certificazione EMAS costituiranno uno stimolo continuo per le aziende del territorio a rispettare i requisiti minimi di prestazione energeticoambientale, di qualità dei prodotti e servizi offerti e di sicurezza dei processi produttivi.

21 Azione 4 Realizzazione di un Centro di Consulenza e Ricerca Permanente (CCRP) a supporto della filiera. Sviluppo e realizzazione di materiali e tecniche innovative. Obiettivi e finalità -Realizzazione di una struttura di servizi per le aziende che fornisca consulenza relativa al rispetto della normativa ambientale ed all ottenimento di marchi di qualità o attestati di certificazione, alla scelta delle soluzioni tecnologiche, impiantistiche, di prodotti e servizi migliori dal punto di vista della sostenibilità del settore. -Sviluppo e realizzazione di tecniche e materiali innovativi, quali materiali isolanti ad alta prestazione termo-acustica e materiali plastici di supporto per i semiconduttori di bassissimo spessore utilizzati nei pannelli fotovoltaici.

22 Obiettivi e finalità Azione 5 Azioni infrastrutturali funzionali connesse al potenziamento e miglioramento delle aree produttive e realizzazione di esperienze pilota di riferimento: la struttura ECODOMUS Realizzazione di un edificio pilota, al fine di proporre un esempio applicativo di tecniche a basso impatto ambientale secondo i criteri stabiliti nelle linee guida per l edilizia sostenibile, quali l introduzione di fonti rinnovabili, l impiego di impianti ad alta efficienza, l utilizzo di tecnologie costruttive innovative, l utilizzo di materiali bio-compatibili ad alta efficienza, l implementazione di buone procedure per il miglioramento energetico-ambientale della fase di gestione. L edificio costituirà la sede del CCRP ed il luogo per lo svolgimento di tutte le attività formative ed informative connesse alle attività del Distretto. Si prevede di effettuare la certificazione energetica del prototipo.

23 Azione 6 Formazione, Trasferimento del know-how, Informazione, Comunicazione e Promozione Obiettivi e finalità Realizzazione di azioni di Formazione, Trasferimento del know-how, Informazione, Comunicazione e Promozione, al fine di formare personale tecnico specializzato a supportare le attività decisionali, pianificatorie e progettuali delle imprese e delle pubbliche amministrazioni. L obiettivo generale sarà quello di ridurre il gap tra domanda e offerta di prodotti eco-compatibili nell edilizia, attraverso opportune campagne ed iniziative per la comunicazione e promozione dei prodotti/servizi innovativi dell intero comparto distrettuale.

24 Azione 7 Attuazione di strategie eco-sostenibili nelle Pubbliche Amministrazioni (PA) del Distretto (Green Public Procurement - GPP) Obiettivi e finalità Il distretto EcoDomus si propone di svolgere il ruolo di advisor per le PA nella definizione delle strategie ottimali per gli acquisti verdi: - Introduzione nei bandi di gara per gli acquisti e gli appalti pubblici delle PA del Distretto di criteri ecologici di riferimento per la scelta dei prodotti e delle aziende fornitrici e/o appaltanti. - Definizione di Linee Guida sul GPP per le PA come strumento di supporto all acquisto dei prodotti con le migliori caratteristiche energeticoambientali. - Definizione di requisiti minimi di prestazioni energetico ambientali per la promozione del risparmio energetico e della compatibilità ambientale da inserire nei regolamenti edilizi dei Comuni che aderiscono al Distretto.

25 Azione 8 Realizzazione di un sistema informativo territoriale (SIT) e di un sistema di monitoraggio delle prestazioni del Distretto Obiettivi e finalità - Monitoraggio delle prestazioni del Distretto al fine di valutare gli effetti energetico-ambientali, sociali ed economici indotti e il valore aggiunto determinato sul territorio dalle azioni sopra esposte. - Individuazione degli obiettivi e target di miglioramento conseguiti e attivazione, in caso di anomalie riscontrate, di opportune azioni preventive e correttive al programma delle azioni previste. - Creazione di una base di dati georeferenziata ed organizzata in ambiente SIT, in modo tale da rendere immediato il reperimento di qualunque tipo di informazione sulle aziende.

26 Conclusioni Il tessuto economico regionale è caratterizzato essenzialmente da PMI, la cui dimensione ridotta impedisce un sufficiente adeguamento tecnologico, oltre a denotare la carenza di know-how specifico. In un contesto economico in cui il mercato è caratterizzato da una crescente domanda di nuovi servizi e prodotti di qualità, il tema dell innovazione tecnologica diventa primario. Innovazione, riduzione dei costi delle imprese produttrici dei prodotti finali e cooperazione tra i soggetti coinvolti costituiscono le linee strategiche del Patto Distrettuale che, partendo dall analisi e dal coordinamento delle eccellenze del territorio, cerca di dare a queste la possibilità di entrare a far parte di una pianificazione strategica e operativa in cui la dimensione imprenditoriale, la ricerca e l innovazione possono generare un circolo virtuoso che porti ad un reale sviluppo nei settori competitivi della bioedilizia e del risparmio energetico

27 Conclusioni In tale contesto la collaborazione con il DREAM sarà finalizzata a stimolare la diffusione delle tecnologie alternative ed innovative, e favorire la collaborazione tra organismi di ricerca e mondo industriale, traducendo le conoscenze teoriche in applicazioni di mercato. Il DREAM fornirà il supporto tecnico-scientifico alla progettazione, installazione e monitoraggio di impianti per lo sfruttamento delle fonti rinnovabili di energia e alla sperimentazione di tecnologie innovative, mettendo a disposizione software specialistici per l Analisi del Ciclo di Vita e per i sistemi di supporto alla decisione nonché la banca dati degli studi inerenti gli eco-profili di materiali ed impianti per l edilizia.

28 Grazie per l attenzione

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