Equipaggiamento e materiali
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- Lucrezia Olimpia Cavallaro
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1 Club Alpino Italiano Sezione Pontedera Corso escursionismo avanzato (E2) 2014 Equipaggiamento e materiali giovedì 27 marzo 2014 a cura di Sergio Pistolesi Istruttore Sezionale
2 Abbigliamento Il principio da seguire è Vestirsi a cipolla Meglio tanti strati leggeri che pochi strati pesanti Strato primario: confort, leggerezza, traspirabilità aderente deve assorbire e disperdere rapidamente il sudore mantenendo la pelle asciutta (lana merino, polipropilene, capilene, poliestere e altre fibre sintetiche evitare il cotone). Strati intermedi: calore, comodità e tenuta (pile, oggi superato da vari tipi di tessuti termici strech a strati). Strato superiore: impermeabile o idrorepellente, traspirante protegge da intemperie quali pioggia e vento (Gore-Tex ed altro).
3 Strato superiore Giacca a vento, o guscio impermeabile Impermeabile e traspirante Collo alto Evitare le giacche molto imbottite Ingombro contenuto (per riporla nello zaino) Cappuccio regolabile (da usare anche con il casco) Zip apribile anche dal basso (per manovrare all'imbraco) Zip in plastica (contatto doloroso con il metallo se molto freddo)
4 Strati anche per le gambe Utili in inverno in caso di freddo intenso, maltempo, soste prolungate Sovrapantaloni impermeabili con zip laterali Pantaloni alpinistici invernali Calzamaglia
5 Scarpe, pedule e scarponi Tanti tipi per ogni escursione Scegliere i più idonei in relazione all'escursione Preferibili quelli con membrana Gore-Tex Evitare scarpe che non proteggono la caviglia
6 Accessori a volte indispensabili Cappello e paracollo. Occhiali da sole (fascianti, preferibile categoria UV 4). Occhiali maschera. Guanti e sottoguanti, per il freddo e per le ferrate, leggeri e pesanti, e pure un paio di scorta. Fischietto, telo termico e kit pronto soccorso. Carta igenica, fazzoletti di carta. Ghette, coprizaino. Lampada frontale. Bastoncini. Bussola e carte. Thermos e/o borraccia.
7 Zaino da escursionismo Spallacci larghi, imbottiti, regolabili. Cintura regolabile per scaricare il peso sui fianchi. Preferibile che abbia fasce di regolazione, ed in particolare i richiami di carico per farlo aderire alla schiena. Preferibile che abbia cinghie di compressione. Preferibile che abbia il cinturino pettorale che congiunge i due spallacci. Per escursioni di una giornata, 30 litri sono una dimensione ragionevole. Il peso dello zaino carico non dovrebbe superare il 10% del peso dell'escursionista.
8 Zaino da escursionismo Su terreni facili, le fasce di regolazione ed il cinturino pettorale possono essere allentati per migliorare l'areazione e la libertà di movimento. Su terreni impegnativi, una maggior tensione offre maggiore stabilità ed equilibrio.
9 Distribuzione ottimale dei pesi Posizionare i materiali più pesanti vicino alla schiena, non troppo in basso che potrebbero sbilanciare il peso all'indietro.
10 Corde utilizzate nelle nostre attività in montagna Corde dinamiche EN 982, tipicamente per alpinismo Corda intera per assicurare un primo di cordata Mezza corda per assicurare due secondi di cordata Corde gemellari da usare rigorosamente solo a coppie Corde semistatiche EN 1891, tipicamente per speleologia Corde accessorie e cordini EN 564
11 Corde per situazioni di emergenza in escursionismo Se sappiamo usarla, può essere molto utile portare una corda nelle nostre escursioni. Utilizzi tipici: corde fisse, corda doppia assistita, sicura in ferrata, calata di un compagno, paranco. In commercio troviamo corde denominate superficialmente per escursionismo. Spesso sono corde gemellari (per esempio al Decathlon), ma peggio ancora potrebbero essere cordini. Diffidare della denominazione per escursionismo. Preferibile portarsi uno spezzone (20-30 m) di corda che sia almeno una mezza corda, meglio se di corda intera o semistatica. La mezza corda è più leggera, ma le altre essendo meno elastiche, meno cedevoli, sono più idonee ai suddetti usi previsti.
12 Attrezzatura personale per vie ferrate Il Casco L'imbrago Kit da ferrata Guanti da ferrata
13 Il casco Protegge la testa da sollecitazioni in caso di caduta sassi o di urti contro la parete durante una caduta. Deve avere la certificazione CE in relazione dell'utilizzo in montagna, in genere tramite il rispetto della norma EN Deve avere l'attacco per la lampada frontale. Essenzialmente tre tipi: sospesi, ibridi con un sottocalotta in polistirene, solo in polistirene. Cambiano vestibilità, peso ed areazione. Le regolazioni sono essenziali per la vestibilità. Il polistirene (stesso materiale del polistirolo, ma estruso) ha durabilità inferiore al poliammide delle fettucce nei caschi sopsesi.
14 Il casco: alcuni esempi Sospeso, 430 gr Ibrido, 330 gr Polistirene, 280 gr
15 Il casco: indispensabile in ferrata. Anche se non sempre è sufficiente...
16 Imbracatura bassa, pettorale, imbracatura intera
17 Ho l imbracatura più idonea?
18 Kit da ferrata
19 Kit da ferrata Non più ammessi quelli autocostruiti. Devono essere certificati. Devono garantire determinati comportamenti nei test. Quelli a V non dovrebbero essere più in commercio. Comunque evitare assolutamente di acquistarli. Quelli con assorbitore di energia tessile sono più comodi, sebbene una minore fruibilità dopo una caduta importante. Molti modelli, di ogni tipo, sono stati richiamati dal costruttore e sostituiti. Non se ne dovrebbero trovare più in commercio. Comunque effettuare una verifica su internet dopo l'acquisto è veloce.
20 Guanti da ferrata
21 Norme UIAA (cenni) UIAA: Union Internationale des Associations d'alpinisme Le organizzazioni aderenti alla UIAA sono 82 in rappresentanza di 57 paesi. Il primo documento con le caratteristiche tecniche dei materiali alpinistici risale al I materiali certificati secondo le norme UIAA, riportano il relativo marchio: Le norme EN relative ai materiali alpinistici sono in larghissima parte derivanti dalle norme UIAA. Mentre le Direttive europee (e quindi la certificazione CE) sono obbligatorie, la certificazione UIAA è facoltativa.
22 Normative europee sui materiali (cenni) Regime di certificazione (non di omologazione), secondo il modello cosiddetto nuovo approccio. Le Direttive definiscono i requisiti essenziali per la sicurezza dei materiali e dei prodotti. Il loro rispetto è obbligatorio. Le norme tecniche EN indicano in modo dettagliato come ottenere i requisiti essenziali. La loro applicazione garantisce il rispetto dei requisiti essenziali, ma non è obbligatoria. I sistemi inerenti la sicurezza in montagna devono avere la certificazione CE, e quindi la relativa marcatura:
23 Norme CE ed UIAA (cenni) Nei test di impatto relativamente ai caschi (per esempio Impatto dall'alto: 5 kg da 2 metri di altezza), le norme EN e le norme UIAA prevedono diversi limiti per la forza massima esercitata sul collo. Cioè le norme UIAA sono più severe delle norme CE. Ovvio quindi preferire i caschi che oltre alla certificazione obbligatoria CE hanno anche quella facoltativa UIAA.
24 Connettori K (klettersteig via ferrata) Prova a flessione per moschettoni tipo K, prescritta dalle norme UIAA, ma non dalle norme EN: preferire kit da ferrata con moschettoni marcati UIAA.
25 Connettori K (klettersteig via ferrata)
26 Last but not least: DON'T FORGET YOUR UMBRELLA
27 Club Alpino Italiano Sezione Pontedera Corso escursionismo avanzato (E2) 2014 Nodi giovedì 27 marzo 2014 a cura di Claudio Luperini Accompagnatore Escursionismo e Istruttore Sezionale
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