Gli acciai inossidabili:
|
|
- Susanna Pavone
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 XVII corso di Tecnologia per Tecnici Cartari edizione 2009/2010 Gli acciai inossidabili: tipologie, caratteristiche ed impieghi di Ghibellini Michele Scuola Interregionale di tecnologia per tecnici Cartari Istituto Salesiano «San Zeno» - Via Don Minzoni, Verona casanzeno.com - scuolacartaria@sanzeno.org
2 INDICE 0.1 Introduzione.. p Gli acciai inossidabili p Breve introduzione p Classificazione e designazione acciai inossidabili p Le principali famiglie di acciai inossidabili p Acciai inox martensitici p Acciai inox ferritici p Acciai inox austenitici p Acciai inox duplex. p Acciai inox indurenti per precipitazione.. p Elementi principali che caratterizzano gli acciai.. p I trattamenti termici. p Le curve.. p La normalizzazione p La ricottura. p La tempra p Il rinvenimento p La solubilizzazione. p La tempra scalare martensitica p La bonifica isotermica. p La distensione. p I trattamenti termici tipici nelle tre classi di acciai inox principali. p Acciai martensitici... p Acciai ferritici.. p Acciai austenitici. p Acciai austeno-ferritici... p Acciai indurenti per precipitazione... p Le proprietà meccaniche.. p Acciai martensitici.. p Acciai ferritici. p Acciai austenitici p Acciai austeno-ferritici... p Acciai indurenti per precipitazione p Strutture ed impieghi p Acciai martensitici.. p Acciai ferritici. p Acciai austenitici p Acciai austeno-ferritici.. p Acciai indurenti per precipitazione p Conclusioni. p. 31 Ghibellini Michele GLI ACCIAI INOSSIDABILI: tipologie, caratteristiche ed impieghi - 1/31
3 INTRODUZIONE Nel vasto mondo cartario e della cartiera, sicuramente la preparazione impasti rappresenta uno dei punti focali e determinanti, nonché basilari per tutta la filiera e processi che ne conseguono. All interno della preparazione impasti, la raffinazione (ed il raffinatore) può essere ritenuta come una delle fasi principali e per di più quella dove la fibra subisce le maggiori modificazioni dal punto di vista fisico. Si è specificato oltre alla raffinazione anche il macchinario che ne permette l esecuzione, e dunque non si possono non menzionare tutte le componentistiche di quest ultimo tra cui in particolare modo, una delle più influenti su tutto il processo, vale a dire la guarnitura che viene a contatto e lavora l impasto fibroso. Nella scelta corretta di una guarnitura per raffinatore (sia esso conico, a disco, cilindrico) oltre alle determinanti variabili della geometria, lamatura, consumo energetico (e a vuoto in particolar modo), anche il materiale del ricambio assume una valenza di assoluto rilievo. Infatti da esso, molto spesso, dipendono: resistenza all usura, vita utile, funzionamento adeguato del macchinario, rispetto dei parametri di raffinazione impostati, ecc. Dunque risulta essere anche la scelta del materiale una importante valutazione che, non solo gli utilizzatori finali (le cartiere), ma anche i fornitori (produttori di ricambi e raffinatori) devono effettuare e considerare. La categoria che sicuramente oggigiorno risulta essere la più rispondente alle varie richieste del particolare campo della raffinazione è quella degli acciai inossidabili. Figura 1. Alcuni esempi di ricambi nella preparazione impasti con materia prima acciai inossidabili. L elaborato, dunque, verterà dapprima su un analisi di ogni singola tipologia di acciaio inossidabile e successivamente si avrà maggiore focalizzazione per quelli che sono i vari impieghi e caratteristiche dei più comuni ed utilizzati (anche nel mondo cartario). Si passerà dunque dalla classica suddivisione degli acciai inossidabili (martensitici, ferritici ed austenitici), alla descrizione di leghe più recenti e particolari come austenitici al manganese, austeno-ferritici (detti anche Duplex) o induriti per precipitazione (detti anche PH, precipitation hardening). Inoltre ci si soffermerà su quelli che sono i trattamenti termici atti a massimizzare e migliorare le caratteristiche di ogni tipologia di materiale esposto in maniera tale da avere un chiaro quadro di esposizione e di conoscenza delle molteplici variabili che la scelta di un materiale (e del trattamento termico) possono implicare. Ghibellini Michele GLI ACCIAI INOSSIDABILI: tipologie, caratteristiche ed impieghi - 2/31
4 1. GLI ACCIAI INOSSIDABILI 1.1 Breve introduzione Gli acciai inossidabili sono materiali che appartengono alla grande famiglia delle leghe ferrose e in questo contesto vengono inquadrati. Ghise (C% > 2) Leghe Ferrose Acciai (C% 2) Gli acciai si suddividono, poi, in al carbonio, basso legati ed in alto legati. Gli acciai debolmente legati contengono elementi in lega ciascuno < 5%; gli alto legati contengono in lega almeno un elemento 5%. Nell industria moderna si è constatato che le caratteristiche degli acciai al carbonio non rispondono in modo soddisfacente alle esigenze dei costruttori, e gli stessi acciai legati, qualora impiegati in ambienti aggressivi, non offrono quelle doti di affidabilità e sicurezza richieste per renderli sicuri nel tempo. Per ottenere queste caratteristiche si ricorre da una specifica qualità di acciai: gli acciai al Ni-Cr, detti anche INOX. Gli acciai inossidabili appartengono alla categoria degli alto legati, infatti la loro composizione generale si può riassumere in: Fe + Cr ( 10,5%) + C Gli acciai inossidabili sono delle leghe a base di ferro, cromo e carbonio ed anche di altri elementi quali principalmente nichel, manganese, molibdeno, rame, titanio, ecc. che li rendono particolarmente resistenti ad alcuni tipi di corrosione 1. La resistenza alla corrosione degli acciai è in funzione della composizione chimica (principalmente tenore di cromo), delle temperature e delle caratteristiche aggressive dell ambiente. La caratteristica di buona resistenza alla corrosione è dovuta alla proprietà di queste leghe di passivarsi in ambiente sufficientemente ossidante (per esempio aria), tramite modifica del proprio stato superficiale. Quando è in queste condizioni l acciaio inossidabile è allo stato passivo 2. Gli acciai inossidabili possono essere attivi o passivi a seconda delle condizioni in cui vengono a trovarsi. Nel primo caso saranno soggetti a fenomeni corrosivi, nel secondo caso essi opporranno una valida difesa a questa aggressione 3. Sulla superficie del metallo allo stato passivo si deve quindi supporre la presenza di uno strato, pellicola o film passivo, definibile come ossido che ricopre la superficie ( passività per ricoprimento ), oppure di uno strato, pellicola o film di ossigeno adsorbito (teoria della passività per adsorbimento) 4. 1 La norma EN definisce acciai inossidabili quelle leghe ferrose che contengono cromo in ragione di almeno il 10,5%. 2 Un materiale metallico è passivo quando, pur essendo in grado termodinamicamente di corrodersi, la velocità di corrosione è talmente limitata da rendere di fatto trascurabili gli effetti della corrosione stessa. Ciò avviene, per esempio, al cromo in soluzione acida ossidante. Al contrario, un materiale metallico è attivo se il processo corrosivo è termodinamicamente possibile e avviene con velocità apprezzabile, come succede per esempio al ferro in un ambiente acido. 3 I materiali metallici allo stato attivo mostrano una grande affinità per l ossigeno (anche alluminio, cromo, ferro, nichel, titanio, ecc. possono pervenire ad uno stato passivo passando da una condizione di attività). 4 Lo stato passivo può essere indotto in un materiale metallico tramite un processo spontaneo quando esso si trova in un ambiente sufficientemente ossidante, caso degli acciai inossidabili in ambiente atmosferico. Lo stato passivo può essere anche indotto in un materiale metallico dall azione di ambienti più ossidanti dell ossigeno atmosferico quali, soluzioni Ghibellini Michele GLI ACCIAI INOSSIDABILI: tipologie, caratteristiche ed impieghi - 3/31
5 La struttura è in funzione del tenore di Cr e Ni. Avremo acciai martensitici sino ad un tenore di Cr = 12%, mentre avremo acciai ferritici per tenori superiori al 12%, per avere acciai austenitici è necessaria la presenza di Ni in un tenore di circa il 7%. Tabella 1. Tipologie di acciai inossidabili ed elementi caratterizzanti. TIPI Elementi caratterizzanti Carbonio (%) Cromo (%) Nichel (%) Austenitici 0,015 0, Ferritici 0,010 0,12 10, Martensitici 0,08 1, Esistono poi altri tipi di acciai inossidabili quali: acciai austenitici al Cr, Mn, Ni (detti anche acciai austenitici al manganese); austeno-ferritici (detti anche Duplex o Bifasici o Dual Phase); indurenti per precipitazione (detti anche PH, Precipitation Hardening). È opportuno ricordare che gli acciai ordinari, non legati, sono leghe ferro-carbonio le cui caratteristiche metallurgiche sono rappresentate nel diagramma di stato Fe/C. Grafico 1. Diagramma di stato Fe/C Per quanto riguarda gli acciai inossidabili si è già visto che essenzialmente entrano in gioco altri elementi tra i quali giocano un ruolo fondamentale il cromo ed il nichel. È necessario considerare altri due diagrammi di stato, quello Fe/Cr e quello Fe/Ni (vedi pagina successiva). Inoltre, per meglio comprendere la suddivisione dei diversi tipi di acciai inossidabili in classi, è opportuno menzionare e richiamare il concetto di tempra. Il diagramma Fe/C è stato costruito lasciando raffreddare la lega ferro-carbonio in un tempo molto lungo, in maniera da rendere stabili le strutture che si vengano a trovare al suo interno 5. Qualora, invece, il raffreddamento avvenisse in modo più veloce, il carbonio, non avendo il tempo necessario di acido nitrico o la protezione anodica, come accade in certi tipi di acciai immersi in soluzioni di acido solforico, dove, senza l azione della corrente imposta, si corroderebbero. 5 In altre parole, si lascia che il carbonio migri per formare la cementite. Ghibellini Michele GLI ACCIAI INOSSIDABILI: tipologie, caratteristiche ed impieghi - 4/31
6 per migrare dalla cella γ, forma strutture che non compaiono nel diagramma Fe/C, le quali dipendono dalla stessa velocità di raffreddamento. Il trattamento di tempra, perciò, consiste nel riscaldare un acciaio al di sopra del punto critico A 3 6, e nel raffreddarlo repentinamente impedendo la diffusione del carbonio. Gli atomi di carbonio che non possono migrare restano imprigionati nel reticolo del Feα 7 generando una struttura molto dura, ma fragile, la martensite. È evidente, quindi, che per ottenere la formazione di martensite durante un trattamento di tempra, è necessario che la lega presenti una zona del diagramma di stato in cui sia possibile l esistenza stabile di ferro γ o in altri termini l esistenza nel diagramma di stato della lega del punto A 3. Grafico 2.a Diagramma di stato Fe/Cr e 2.b Fe/Ni Il diagramma Fe/Cr, invece, mette in evidenza l azione alfagena o ferritizzante del cromo che restringe il campo di esistenza del ferro γ per favorire il dilatarsi di quello del ferro α 8. Osservando il diagramma si possono notare le seguenti considerazioni: Esiste un campo chiuso del ferro γ fino a circa il 12% di cromo, il che significa che le leghe aventi un tenore in cromo inferiore al 12% nel raffreddamento, partendo dal solido, separano prima ferrite che poi si trasforma in austenite ed infine si ritrasforma nella ferrite finale; Esiste, inoltre, una nuova fase chiamata sigma (σ). Quest ultima, che può essere presente negli acciai inossidabili, specialmente con alti tenori di cromo, può essere originata sia da trasformazioni che avvengono nella ferrite sia da quelle che si verificano nell austenite. La presenza della fase sigma negli acciai inossidabili è da considerarsi deleteria sia per la tenacità che per la resistenza alla corrosione. Nel diagramma Fe/Ni è evidente la netta azione gammagena o austenitizzante del nichel che, al contrario del cromo, allarga il campo di esistenza del ferro γ riducendo quello del ferro α 9. Dal diagramma si nota che con tenori di nichel oltre il 40% la lega diventa magnetica. Dall esame dei due diagrammi si possono trarre alcune informazioni di notevole importanza: 6 Campo di temperature in cui l austenite è stabile. 7 La trasformazione γ α martensite avviene con movimento a scatto degli atomi, allargandone il reticolo, il quale viene distorto ed assume una forma tetragonale. 8 Anche il silicio, il molibdeno, il titanio, il niobio, il tantalio sono elementi alfageni. 9 Anche altri elementi hanno comportamento gammageno: carbonio, manganese, azoto e rame. Ghibellini Michele GLI ACCIAI INOSSIDABILI: tipologie, caratteristiche ed impieghi - 5/31
7 esiste un campo, per tenori di cromo superiori al 12%, in cui il ferro γ è stabile a temperatura elevata e tale campo si allarga a valori anche superiori al 15% quando sia presente carbonio in ragione dello 0,2%, potremo avere quindi acciai inossidabili che potranno essere temprati e presentare una più elevata durezza; il cromo agisce in modo da favorire l allargamento del campo di esistenza del ferro α, il nichel agisce in modo opposto allargando il campo di esistenza del ferro γ 10 ; il ruolo del carbonio che permette di ottenere leghe con tenore di cromo superiori al 10,5%, quindi inossidabili, induribili con un trattamento di tempra. Dalle considerazioni fatte si capisce come sia possibile distinguere le tre famiglie di acciai inossidabili già citate: gli acciai martensitici sono induribili attraverso trattamento termico (tempra e rinvenimento); gli acciai ferritici hanno struttura ferritica stabile indipendentemente dalla temperatura (trattamento termico di ricristallizzazione); gli acciai austenitici sono a struttura austenitica stabile indipendente dalla temperatura (trattamento termico di tempra di solubilizzazione). 1.2 Classificazione e designazione acciai inossidabili Relativamente alle sigle con cui le leghe inossidabili sono contraddistinti, a tutt oggi ogni nazione produttrice fa utilizzo di una propria designazione: per esempio UNI gli italiani, AISI e UNS (ASTM) gli americani, BSI gli inglesi, AFNOR i francesi, DIN i tedeschi, SS (SIS) gli svedesi, UNE gli spagnoli, GB i cinesi, JIS i giapponesi, GOST i russi. Nel particolare, per quanto riguarda i Paesi europei, durante l ultimo decennio del XX secolo, gli organi normativi comunitari hanno emesso vere e proprie «norme europee» designate con la sigla EN. Tali norme devono essere recepite obbligatoriamente da ciascun Paese membro, il quale deve applicarle designandole con la sigla EN preceduta da quella dell ente nazionale di unificazione. In Italia vengono recepite dall Ente Italiano di Unificazione (UNI) e quindi sono individuate con il prefisso UNI-EN. La norma generale dei prodotti fini d acciaieria inossidabili è la cosiddetta UNI-EN 10088, il cui contenuto è suddiviso in tre parti distinte: 1. UNI-EN contiene l elenco degli acciai inossidabili con composizione chimica e caratteristiche fisiche; 2. UNI-EN specifica le condizioni tecniche di fornitura di lamiere e nastri a caldo e a freddo oltre a fornire ampi riferimenti normativi; 3. UNI-EN contiene gli stessi elementi della seconda parte riferiti però a semilavorati, barre e profilati per impieghi generali. La norma UNI-EN utilizza per la designazione quanto stabilito dalla norma UNI-EN che vale per tutti gli acciai e consta di due parti: 1. Designazione alfanumerica, che fissa le regole per la designazione degli acciai mediante simboli letterali e numerici che esprimono la destinazione di impiego e la composizione chimica principale, in modo tale da fornire un indicazione abbreviata degli acciai stessi. 10 Negli acciai inossidabili, leghe complesse, possono essere presenti diverse soluzioni solide quali la ferrite, l austenite e zone di transizione dove esse coesistano in funzione della composizione. Ghibellini Michele GLI ACCIAI INOSSIDABILI: tipologie, caratteristiche ed impieghi - 6/31
8 2. Designazione numerica, che fissa le regole di designazione attraverso un sistema numerico costruito in base a numeri di gruppo che rappresenta un codice tipico per ogni acciaio e che indica solamente l appartenenza dell inossidabile a un raggruppamento, senza indicare la composizione chimica. Il codice numerico è così formato: 1.XXYY dove: 1. = numero del materiale (1. = acciaio inossidabile); XX = numero del gruppo di acciaio; YY = numero sequenziale Comunque, la classificazione più conosciuta e utilizzata nel settore degli acciai inossidabili è la AISI (American Iron and Steel Institute). Quest ultima divide gli acciai inossidabili in: acciai austenitici al cromo-manganese-nichel, designati da un numero di tre cifre che inizia con la cifra 2, come a esempio 2xx, dove la seconda coppia di cifre non fa riferimento ad alcuna analisi chimica del materiale, ma serve solo a distinguere un tipo dall altro; acciai austenitici al cromo-nichel, designati sempre con un numero di tre cifre, che comincia con la cifra 3, per esempio 3xx, dove la seconda coppia ha la medesima funzione descritta in precedenza; acciai ferritici e martensitici al solo cromo, designati sempre con un numero a tre cifre che comincia con la cifra 4, per esempio 4xx, dove la seconda ha sempre lo stesso significato dei casi precedenti. Da notare che tra per la gran parte di acciai designati secondo la normativa EN-UNI esiste l esatta corrispondenza con quelli classificati AISI, per alcuni altri c è una corrispondenza approssimata, inoltre ci sono dei tipi di acciaio presenti solo nella classificazione AISI e non in quella EN-UNI e viceversa. Ghibellini Michele GLI ACCIAI INOSSIDABILI: tipologie, caratteristiche ed impieghi - 7/31
9 2. LE PRINCIPALI FAMIGLIE DI ACCIAI INOSSIDABILI 2.1 Acciai Inox Martensitici X32Cr13 e X40Cr14 Gli acciai inossidabili martensitici sono degli acciai al solo cromo (indicativamente 11-19%) contenenti piccole quantità di altri elementi in lega quali a volte, per esempio, il nichel presente però in quantità non superiori al 2,5%. I tenori di carbonio possono variare ad un minimo di 0,08% fino ad un massimo di 1,20%. Gli acciai inox martensitici sono molto più resistenti alle sollecitazioni meccaniche degli austenitici e dei ferritici, grazie alla presenza della martensite nella struttura, sono però meno resistenti alla corrosione chimica. Acciai appartenenti a questa classe sono: AISI 420 C = 0,35% Cr = 12 % AISI 440 C = 0,80% Cr = 18 % Figura 2. Immagine della microstruttura dell accaio martensitico. Caratteristica fondamentale di questi acciai è l'attitudine a migliorare le loro proprietà meccaniche mediante un trattamento termico di tempra e di rinvenimento ed inoltre variando le temperature si possono conciliare buone caratteristiche meccaniche con una buona resistenza alla corrosione. La saldatura di questi acciai avviene con qualche difficoltà quando il tenore di carbonio è superiore allo 0,15% - 0,20%. In tutti i casi si ottengono buone saldature con opportuni trattamenti termici di preriscaldo e ricottura 11. E' consigliabile, nella saldatura con elettrodi, utilizzare quelli di acciaio inox martensitico. Gli acciai inossidabili martensitici sono particolarmente indicati per applicazioni che richiedono elevata resistenza meccanica, durezza, resistenza all'abrasione insieme ad una sufficiente resistenza alla corrosione. 11 Dopo i trattamenti termici, gli acciai martensitici non trovano impiego né a temperature inferiori agli 0 C né a temperature superiori alla temperatura di rinvenimento in quanto si annullerebbero i vantaggi ottenuti con la bonifica (escluso il tipo AISI 410 che presenta buona resistenza alla corrosione fino a 700 / 800 C). Ghibellini Michele GLI ACCIAI INOSSIDABILI: tipologie, caratteristiche ed impieghi - 8/31
10 Figura 3. Riepilogo classe martensitica. 2.2 Acciai Inox Ferritici Sono leghe composte da Fe, C e Cr che non posseggono punti critici A1 e A3, di conseguenza non sono suscettibili di tempra. La struttura è quindi ferritica anche se in tale struttura sono presenti dei carburi di cromo precipitati. Questa categoria di acciai non essendo suscettibile di tempra, viene impiegata allo stato ricotto o normalizzato 12. Sono caratterizzati da: buona tenacità; bassa durezza; posseggono inoltre la caratteristica di essere lavorati plasticamente al pari degli acciai al carbonio. Si può tuttavia ottenere un innalzamento del carico di rottura e della durezza mediante opportune lavorazioni a freddo, che determinano un "incrudimento" del materiale 13. Con il termine incrudimento si indica un fenomeno che avviene in tutti i materiali metallici che vengono deformati plasticamente a temperatura ambiente o di poco superiore (inferiore comunque alla temperatura di ricristallizzazione). Le conseguenze di questo fenomeno nei materiali metallici, ed in particolare negli acciai inossidabili, sono un aumento della durezza, del carico unitario al limite di proporzionalità, del carico di rottura e un abbassamento dell allungamento a rottura. Questi acciai possono essere saldati con tutti i metodi per fusione o a resistenza. Le strutture cristalline grossolane che si formano alla temperatura di saldatura tendono a rendere fragili sia il metallo d'apporto, sia le zone di metallo base influenzate dal riscaldo. 12 Si veda avanti, Capitolo 3 Trattamenti Termici. 13 Se la resistenza alla corrosione non riveste particolare importanza sarà opportuno utilizzare bassi tenori di Cr migliorando cosi la saldabilità, la tenacità e la durezza. Si possono avere in lega piccole percentuali di Se, Zr, S e P (per migliorare la lavorabilità all'utensile). Ghibellini Michele GLI ACCIAI INOSSIDABILI: tipologie, caratteristiche ed impieghi - 9/31
11 Il trattamento di ricristallizzazione dopo saldatura è indispensabile, anche se non riesce ad eliminare completamente l'inconveniente. Figura 4. Riepilogo classe ferritica 2.3 Acciai Inox Austenitici Gli acciai austenitici sono leghe Fe - Cr - Ni - C con tenori di Cr dal 12 al 30% e di Ni dal 7 al 35% e non posseggono i punti di trasformazione A1 e A3. La loro struttura è quindi austenitica in tutto il campo di esistenza e ciò è ottenuto in funzione di opportuni bilanciamenti degli elementi ferritizzanti ed austenitizzanti. Figura 5. Microstruttura dell acciaio austenitico. La loro caratteristica fondamentale è quella di presentare una elevata resistenza alla corrosione accompagnata ad una buona resistenza meccanica, anche alle alte temperature. L elevata duttilità che li caratterizza li rende particolarmente adatti allo stampaggio e alla formatura a freddo. Inoltre mantengono una buona tenacità anche alle bassissime temperature. Sono acciai amagnetici ed hanno una discreta deformabilità e truciolabilità. Ghibellini Michele GLI ACCIAI INOSSIDABILI: tipologie, caratteristiche ed impieghi - 10/31
12 La loro resistenza alla corrosione è la migliore delle tre famiglie di acciai inox analizzate, in particolare è massima per le leghe che includono anche il molibdeno (AISI 316). Come detto in precedenza questi acciai sono caratterizzati da una struttura austenitica stabile a qualsiasi temperatura e non presentano pertanto alcun aumento di resistenza meccanica dopo trattamento termico. Gli acciai inossidabili austenitici hanno una buona saldabilità, ma occorre ricordare che un raffreddamento lento (nell'intorno di C), provoca la precipitazione dei carburi a bordo grano e formazione di carburi di cromo, facilitando così fenomeni di corrosione intergranulare (la cosiddetta malattia di Krupp, che sarà a breve descritta 14 ). Essi presentano, tuttavia, alcune limitazioni: la massima temperatura cui possono essere trattati è di 925 C; a bassa temperatura la resistenza alla corrosione diminuisce drasticamente; gli acidi rompono il film di ossido e ciò provoca corrosione generica in questi acciai. Esistono due gruppi di acciai inossidabili austenitici, quelli al cromo-nichel e quelli al cromomanganese-nichel. Saranno di seguito trattati solo gli acciai al cromo-nichel, in quanto di gran lunga i più importanti come utilizzo. Questi sono leghe ferro-carbonio-cromo-nichel con eventuali aggiunte di molibdeno, titanio e niobio. Le proprietà di questi inox sono: ottima resistenza alla corrosione, facilità di lavorazione, saldabili, forgiabili. Gli inossidabili al cromo-nichel contengono Cr tra il 17-26% e Ni tra 7-22% con C inferiore del 0,25%. Gli altri elementi in lega consentono di ottenere particolari caratteristiche. Nella classificazione AISI sono indicati come serie 300. Si ricorda che la presenza di cromo necessaria alla passivazione restringe il campo di esistenza dell austenite. Per controbilanciare l azione è necessario introdurre in lega elementi che abbassino la temperatura A3, per esempio il nichel. Figura 6. Riepilogo classe austenitica. 14 Il fenomeno è in parte risolvibile alligando molibdeno, il quale, quella temperatura, è più affine del Cr verso il C dunque si formerebbero carburi di molibdeno anziché di Cr. Ghibellini Michele GLI ACCIAI INOSSIDABILI: tipologie, caratteristiche ed impieghi - 11/31
13 Negli acciai austenitici si cerca di limitare il tenore di carbonio in quanto al raffreddamento da alte temperature, e se la lega non viene temprata da 1100 C (tempra di soluzione), si avrà facilmente separazione di carbonio dall austenite sottoforma di carburi di cromo ad alto contenuto in cromo. Questa formazione di carburi di cromo riduce notevolmente la resistenza alla corrosione perché sottrae parte del cromo all azione passivante. Inoltre, poiché la precipitazione avviene di preferenza al bordo dei grani austenitici, la loro presenza può innescare la cosiddetta corrosione intercristallina, la quale è una forma di corrosione che si manifesta ai bordi degli stessi grani di una soluzione solida 15. Per ridurre questi inconvenienti sono stati introdotti inossidabili a basso contenuto di carbonio (low-carbon) designati 304L e 316L (C 0,03%). 2.4 GLI ACCIAI INOX AUSTENO-FERRITICI o BIFASICI (DUPLEX) Dopo le tre classi tradizionali degli acciai inossidabili (martensitici, ferritici ed austenitici), ritroviamo quella dell acciaio inox austeno-ferritico, o meglio conosciuta come Duplex. Il termine Duplex deriva, appunto, dal fatto che il materiale ha una microstruttura a due fasi, formata da grani di acciaio inox ferritico e austenitico incorporati nello stesso materiale 16. Questi acciai inossidabili presentano di norma un Cr elevato, sempre superiore al 16%, Ni tendenzialmente basso (5-6%) accompagnato da elementi tipo Mo, Si, Mn, Cu che comportano la caratteristica peculiare di presentare a temperatura ambiente una struttura bifasica costituita da austenite e ferrite in proporzione variabile mediamente intorno al rapporto 50/50%. Da qui anche la definizione di "bifasici" o "austeno-ferritici". Hanno caratteristiche meccaniche a temperatura ambiente più elevate sia degli austenitici che dei ferritici e buona resistenza alla corrosione, migliore dei ferritici e paragonabile, in ambiente acido, a quella degli austenitici. Gli acciai inox duplex, infatti, hanno una robustezza pari a circa il doppio dei normali acciai inox austenitici o ferritici ed una tenacità e duttilità significativamente migliori dei gradi ferritici (anche se non raggiungono i valori degli acciai austenitici). Inoltre posseggono, come detto in precedenza, una gamma di resistenza alla corrosione comparabile alla gamma degli acciai inox austenitici ed una resistenza alla rottura per corrosione sotto tensione molto buona. Infine la saldabilità è nettamente superiore a quella dei ferritici. 15 Un esempio di questa corrosione può essere mostrato attraverso una sensibilizzazione dell acciaio austenitico con un riscaldamento oltre i 500 C, come in un trattamento di saldatura. 16 Con il termine Super-duplex si denota un acciaio duplex ad alte prestazioni basato su un elevato contenuto di cromo, nichel e molibdeno per migliorare la resistenza alla corrosione da vaiolatura, mentre le aggiunte di azoto promuovono l indurimento strutturale, aumentando i valori del carico di snervamento e di robustezza finale senza pregiudicare la tenacità. Ghibellini Michele GLI ACCIAI INOSSIDABILI: tipologie, caratteristiche ed impieghi - 12/31
14 Figura 7. Tipica microstruttra di un acciaio inossidabile bifasico 2205 L elevato tenore di Cr presente nella composizione chimica, permette agli acciai inossidabili bifasici di avere ottime caratteristiche di resistenza alla corrosione grazie alla possibilità di passivarsi anche in presenza di ambienti particolarmente aggressivi 17. È altresì noto che, proprio grazie alla loro particolare microstruttura, gli acciai inossidabili bifasici evidenziano, sempre a parità di ambiente, una velocità di corrosione generalmente minore rispetto, ad esempio, agli acciai inossidabili austenitici aventi tenori simili di cromo e molibdeno. Figura 8. Microstrutture a confronto, da Ferritica ad Austenitica. + Ni + Ni Struttura Ferritica Struttura Duplex Struttura Austenitica 17 Altro aspetto da considerare è poi il fatto che la resistenza alla corrosione di una lega non è mai una grandezza assoluta correlata univocamente alla composizione chimica dell acciaio, ma è sempre relativa all ambiente in cui l acciaio stesso viene utilizzato. Ghibellini Michele GLI ACCIAI INOSSIDABILI: tipologie, caratteristiche ed impieghi - 13/31
15 Tabella 2. Riepilogo composizione chimica acciai inox più comuni. 2.5 ACCIAI INOSSIDABILI INDURENTI PER PRECIPITAZIONE Questi tipi di acciai inossidabili sono stati sviluppati su scala industriale all inizio degli anni 50 e presentano la possibilità di elevare le loro caratteristiche meccaniche mediante dei veri e propri trattamenti termici di invecchiamento. Comportamento ben diverso degli acciai inox austenitici tradizionali per i quali questo effetto può essere ottenuto solo incrudendo il materiale per deformazione plastica a freddo. In sintesi, si ottengono caratteristiche meccaniche eccezionali grazie alla formazione di una dispersione di precipitati generati in una fase del trattamento termico. Come risulta evidente dalle composizioni sotto riportate, si realizza un bilanciamento di cromo e nichel per avere matrici con punti critici sopra o sotto la temperatura ordinaria, quindi struttura dopo tempra: austenitica, semiaustenitica oppure martensitica. Segue un invecchiamento a C per formare fasi ricche in Al, Ti, Cu, W, a seconda dei casi 18. Il materiale può essere forgiato o utilizzato per getti e lavorato alla macchina utensile con facilità. Data la sua lavorabilità, in molti casi gli acciai PH possono vantaggiosamente sostituire anche acciai al carbonio basso-legati. Essi vengono normalmente forniti allo stato solubilizzato (Condizione A) pronti per la lavorazione e successivi trattamenti, ma anche in condizione H Registrano, inoltre, una buona saldabilità grazie alla sua particolare composizione chimica. Infatti il rame è presente in una forma che non ne influenza il comportamento e le piccole percentuali di niobio non hanno effetti irrilevanti. 18 Vedasi Paragrafo Trattamenti termici per acciai indurenti per precipitazione. 19 Condizione H1075: Indurito per precipitazione. Lavorabilità pari alla Condizione A. Ghibellini Michele GLI ACCIAI INOSSIDABILI: tipologie, caratteristiche ed impieghi - 14/31
16 Tabella 3. Composizione chimica acciai PH 2.6 ELEMENTI PRINCIPALI CHE CARATTERIZZANO GLI ACCIAI Di seguito un breve elenco dei principali elementi che caratterizzano gli acciai con le loro peculiarità ed effetti nelle proprietà degli stessi acciai inossidabili. Carbonio (C): a. elemento fortemente austenitizzante; b. aumenta la durata del filo ed eleva il punto di elasticità; c. aumenta la durezza e incrementa la resistenza a fatica all abrasione; d. nei ferritici riduce sia la tenacità che la resistenza a corrosione; e. nei martensitici e martensitico-austenitici aumenta durezza e resistenza meccanica (con riduzione della tenacità). Cromo (Cr): a. principale elemento in lega; b. aumenta la durezza, l elasticità e la tenacità; c. concorre alla resistenza a fatica e alla corrosione. Rame (Cu): a. aumenta la resistenza alla corrosione in alcuni ambienti acidi; b. aumenta la resistenza a fatica. Manganese (Mn): a. aumenta la capacità di elevare la durezza b. a basse temperature stabilizza l austenite, ad alte la ferrite; c. in larghe quantità incrementa la durezza e diminuisce la fragilità. Molibdeno (Mo): a. incrementa la tenacità, capacità a indurire, e resistenza a fatica; b. aumenta la lavorabilità e la resistenza alla corrosione; c. nei martensitici aumenta la durezza alle alte temperature di rinvenimento (effetto sulla precipitazione di carburi). Nickel (Ni): a. aumenta resistenza, durezza, e resistenza alla corrosione; b. utile in ambienti acidi; c. forma precipitati intermetallici indurenti (acciai inox PH). Ghibellini Michele GLI ACCIAI INOSSIDABILI: tipologie, caratteristiche ed impieghi - 15/31
17 Silicio (Si): a. incrementa la duttilità, l elasticità; b. aumenta la resistenza all ossidazione sia ad alte temperature che a basse temperature in ambienti molto aggressivi. Titanio (Ti): a. negli austenitici aumenta la resistenza a corrosione intergranulare; b. aumenta la resistenza meccanica a caldo; c. nei ferritici aumenta tenacità e resistenza a corrosione; d. nei martensitici abbassa la durezza e aumenta la resistenza a rinvenimento. Ghibellini Michele GLI ACCIAI INOSSIDABILI: tipologie, caratteristiche ed impieghi - 16/31
18 3. I TRATTAMENTI TERMICI Per conferire alle varie tipologie di acciai inossidabili determinate caratteristiche in vista della loro utilizzazione finale, si ricorre ai cosiddetti trattamenti termici. Si definisce trattamento termico l'operazione, o la successione di operazioni nel caso di un trattamento complesso, durante la quale l'acciaio viene sottoposto ad uno o più cicli termici, cioè a variazioni entro limiti determinati della temperatura in funzione del tempo. Di norma un ciclo termico comporta un riscaldo ad una data temperatura, un mantenimento per un certo tempo a questa temperatura ed infine un raffreddamento fino a temperatura ambiente con modalità diverse in relazione agli effetti desiderati. I vari cicli di trattamento vengono scelti in base alle caratteristiche di durezza, tenacità, microstruttura e lavorabilità desiderate. Il ciclo di trattamento deve essere fissato non solamente in funzione del tipo di acciaio ma anche delle dimensioni dei pezzi, delle caratteristiche del mezzo di riscaldo e di quello di raffreddamento. Prima di passare alla descrizione dei singoli trattamenti termici si deve accennare ai punti critici dell'acciaio, la cui conoscenza è fondamentale per una esatta esecuzione dei diversi cicli. Come punto di trasformazione o punto critico si indica la temperatura alla quale si produce, nel corso del riscaldo e del raffreddamento dell'acciaio, un cambiamento di fase. I punti critici principali sono: AC1 = temperatura alla quale, durante il riscaldo, inizia la formazione di austenite; AC3 = temperatura alla quale, durante il riscaldo, termina la trasformazione della ferrite in austenite; AR3 = temperatura alla quale, durante il raffreddamento, inizia la trasformazione dell'austenite in ferrite; AR1 = temperatura alla quale, durante il raffreddamento, termina la trasformazione dell'austenite in ferrite-cementite; MS = temperatura alla quale, durante il raffreddamento, inizia la trasformazione dell'austenite in martensite; MF = temperatura alla quale, durante il raffreddamento, termina la trasformazione dell'austenite in martensite. Per meglio seguire il comportamento di un determinato acciaio durante i vari cicli di trattamento, soprattutto per quanto riguarda l'effetto della variazione delle velocità di raffreddamento, si faranno riferimento ai diagrammi di trasformazione dell'austenite, comunemente chiamati: a) curve ad S" di Bain o curve TTT (temperatura - tempo - trasformazione) particolarmente indicate per trattamenti isotermici; b) curve CCT (continuous - cooling - transformation) trasformazione al raffreddamento continuo. 3.1 Le Curve Come detto in precedenza, le curve di Bain e le curve CCT sono diagrammi di trasformazione dell austenite ed, essendo differenti per ogni tipo di acciaio, permettono di stabilire quale temperatura, quale tempo e quale velocità di raffreddamento debbono essere scelte per ottenere determinate strutture e quindi determinate caratteristiche. Ghibellini Michele GLI ACCIAI INOSSIDABILI: tipologie, caratteristiche ed impieghi - 17/31
19 Nella Figura 9. viene schematizzato il diagramma CCT a raffreddamento continuo di un acciaio ipoeutettoide a cui sono state sovrapposte 3 curve, indicate con i numeri 1, 2, 3, che rappresentano tre diverse velocità di raffreddamento 20. Le curve di raffreddamento intersecano il diagramma CCT in punti corrispondenti alla comparsa dei diversi costituenti. La curva n. 1, relativa ad una bassa velocità di raffreddamento, si può riferire ad un ciclo di normalizzazione di un particolare di dimensioni relativamente elevate; la n. 2 in cui la velocità di raffreddamento è notevolmente aumentata, è tipica dei casi di tempra incompleta dove la struttura non risulta totalmente martensitica. Particolarmente interessante è la curva n. 3 che rappresenta il caso in cui, per l'elevata velocità di raffreddamento, la curva non interseca né la zona di trasformazione perlitica, nè quella bainitica; l'austenite rimane stabile fino ad Ms e da questo punto inizia la trasformazione progressiva in martensite che si completa al punto MF. La velocità minima di raffreddamento che dà luogo alla tempra completa (100% di martensite) viene normalmente definita: velocità critica di tempra. Poiché le curve di inizio e di fine trasformazione vengono spostate verso destra per la presenza di elementi leganti, ne consegue che la velocità critica di tempra risulterà meno elevata per gli acciai legati che non per quelli al carbonio. Graico 3. Curve CCT. Figura 10. Curve TTT. La figura 10. presenta un diagramma TTT a trasformazione isotermica schematico nel quale sull'asse verticale sono riportate le temperature e su quello orizzontale i tempi su scala logaritmica. Sono state sovrapposte quattro curve relative ad altrettanti trattamenti isotermici che vedremo in seguito. 20 Precisiamo che nella zona superiore della curva CCT si produce la trasformazione perlitica, nella zona intermedia si produce la trasformazione bainitica, mentre alla temperatura di MS inizia la formazione di martensite. Ghibellini Michele GLI ACCIAI INOSSIDABILI: tipologie, caratteristiche ed impieghi - 18/31
20 I diagrammi TTT 21 hanno forma ed andamento diversi secondo il tipo di acciaio: tutti però delimitano in modo più o meno netto due zone: una superiore, della trasformazione perlitica ed una inferiore, della trasformazione bainitica. La curva tratteggiata a sinistra indica l'inizio della precipitazione della ferrite; la curva continua a sinistra indica l'inizio della trasformazione perlitica o bainitica, quella a destra la fine della stessa. Nella parte bassa del diagramma sono segnate le linee di Ms e di MF, che indicano rispettivamente le temperature di inizio e fine della trasformazione martensitica. 3.2 La Normalizzazione La normalizzazione consiste in un riscaldo ad una temperatura superiore ad AC3, per un tempo sufficiente ad austenitizzare completamente il materiale, seguito da raffreddamento in aria calma o mossa. Viene generalmente eseguita su pezzi grezzi di lavorazione a caldo per affinare ed uniformare il grano allo scopo di predisporre l'acciaio nel modo migliore per i successivi trattamenti termici. Le strutture e le durezze che si ottengono sono in stretta relazione con il tipo di acciaio e con le dimensioni dei pezzi La Ricottura Lo scopo della ricottura é quello di addolcire l'acciaio per renderlo atto alle lavorazioni meccaniche e/o plastiche, di eliminare le tensioni residue e di distruggere gli effetti di una deformazione plastica, di una saldatura o di un trattamento termico precedente. Esistono vari cicli di ricottura la cui scelta viene fatta in relazione alla durezza ed alle strutture necessarie per un determinato tipo di lavorazione. I cicli più usati sono: Ricottura subcritica; Ricottura isotermica. La ricottura subcritica comprende un riscaldo a temperatura al di sotto del punto di trasformazione AC1, un mantenimento adeguato a questa temperatura ed infine un raffreddamento a piacere anche in aria libera. Questo trattamento, che per la sua economicità é il più diffuso per gli acciai da costruzione, viene eseguito sia per addolcire l'acciaio che per eliminare tensioni residue ed effetti di deformazione plastica 23. La ricottura isotermica, invece, consiste in un riscaldo a temperatura, nell'intervallo AC1 AC3 oppure sopra AC3, seguito da un raffreddamento ad una velocità relativamente elevata fino ad una conveniente temperatura del campo perlitico alla quale si permane per il tempo sufficiente a completare la trasformazione. Dopo ciò, il raffreddamento finale fino a temperatura ambiente, può essere condotto velocemente con notevole guadagno di tempo I diagrammi TTT, che sono ricavati con prove eseguite su piccoli provini e in determinate condizioni operative, esigono qualche accorgimento per la loro utilizzazione nella pratica industriale. Essi danno in generale indicazioni molto precise per quanto riguarda le temperature, mentre per i tempi di trasformazione occorre tener conto dell'effetto di massa dei pezzi e di altre difficoltà, che impongono di adottare tempi molto più lunghi di quelli indicati dai diagrammi. 22 Acciai ipoeutettoidi al C o debolmente legati danno luogo ad una struttura costituita da ferrite e perlite, mentre con l'aumentare dei tenori di elementi leganti si formano strutture miste con costituenti più duri come bainite e martensite. 23 La struttura ottenuta é prevalentemente costituita da forme perlitiche globulari molto fini, non sempre ben risolte. Appartiene a questa classe la cosidetta ricottura di lavorabilità che viene normalmente eseguita ad una temperatura di ca. 50 C al di sotto del punto Ac1 in modo da addolcire il materiale senza modificarne sostanzialmente la struttura. 24 Temperature di trasformazione sopra il cosiddetto gomito della zona perlitica (ciclo di raffreddamento 1) tendono a formare strutture a carburi globulizzati (ricottura isotermica sferoidale), ma esigono tempi piuttosto lunghi. Questo stato Ghibellini Michele GLI ACCIAI INOSSIDABILI: tipologie, caratteristiche ed impieghi - 19/31
21 3.4 La Tempra Il trattamento di tempra comprende un riscaldo di austenitizzazione, seguito da un raffreddamento fino ad una temperatura inferiore ad Ms sufficientemente rapido da permettere la trasformazione in martensite, struttura di elevato durezza e fragilità. Per poter realizzare una tempra ideale (o completa), cioé con una struttura martensitica al 100%, è necessario che la velocità di raffreddamento sia superiore a quella critica tipica per ogni acciaio. Riferendoci al diagramma di figura 9., sarà perciò necessario che la curva di raffreddamento del pezzo non intersechi la curva CCT di inizio trasformazione tanto nel campo perlitico che in quello bainitico (curva 3). Qualora non si verifichi questa condizione, vale a dire quando la curva di raffreddamento interseca la curva di inizio trasformazione (curva 2) o nella zona perlitica o in quella bainitica od in ambedue, avremo una tempra incompleta 25. Gli acciai al C presentano una velocità critica di tempra molto elevata; questa velocità si riduce per la presenza di elementi leganti in modo più o meno marcato a seconda delle percentuali e della natura di essi. In relazione al tipo di acciaio ed alle dimensioni dei pezzi da temprare verrà scelto il mezzo di spegnimento più adatto: acqua, olio od aria. 3.5 Il Rinvenimento Allo stato temprato l'acciaio presenta una elevata durezza e basse caratteristiche di tenacità. È necessario quindi ricorrere ad un successivo trattamento che ne modifichi più o meno profondamente la struttura martensitica di tempra annullandone le tensioni e la fragilità. Questo trattamento, denominato rinvenimento, comprende un riscaldo ad una temperatura inferiore ad AC1, un mantenimento per un certo tempo a questa temperatura ed infine un raffreddamento in un mezzo appropriato fino a temperatura ambiente. Il rinvenimento deve essere eseguito immediatamente dopo la tempra, per evitare il pericolo di cricche a causa dell'elevato stato tensionale in cui si trovano i pezzi temprati. La temperatura di rinvenimento va scelta in modo da ottenere il miglior compromesso tra le caratteristiche di durezza e di tenacità. È noto infatti che con l'aumentare della temperatura si ha un progressivo incremento della tenacità, dell'allungamento e della contrazione e, corrispondentemente, una diminuzione della durezza, della resistenza a trazione e dello snervamento. L'andamento delle caratteristiche meccaniche é messo in evidenza dalle curve di rinvenimento; dette curve sono riportate in diagramma, per la maggioranza degli acciai. Quando la temperatura di rinvenimento è intorno ai 600 C, il trattamento che ne deriva (tempra e rinvenimento) viene chiamato bonifica e permette di conferire all acciaio un buon compromesso tra tenacità e resistenza. La struttura che ne deriva è detta sorbite. La permanenza alla temperatura di rinvenimento viene stabilita in base alle dimensioni dei pezzi ed al tipo di forno impiegato; essa dovrebbe essere non inferiore alle 2 ore. strutturale è particolarmente favorevole per gli acciai ipoeutettoidi destinati alle operazioni di formatura a freddo; per gli acciai ipereutettoidi viene considerato lo stato ideale ed indispensabile per ogni tipo di lavorazione meccanica. Le trasformazioni in corrispondenza del gomito perlitico (ciclo di raffreddamento 2) avvengono in tempi relativamente brevi e le strutture risultano a perlite lamellare a blocchi più o meno compatti (ricottura isotermica). Questo stato strutturale è particolarmente indicato per ottenere, nel caso di lavorazioni meccaniche particolarmente impegnative, sensibili miglioramenti di lavorabilità all'utensile. 25 La quota di martensite si riduce per lasciar posto a strutture per lo più miste a perlite o bainite. Ghibellini Michele GLI ACCIAI INOSSIDABILI: tipologie, caratteristiche ed impieghi - 20/31
22 A titolo informativo, si riporta l'effetto sulla resistenza alla trazione mediamente riscontrato sull'acciaio 39NiCrMo3 temprato e rinvenuto a 600 C per tempi variabili da 30 minuti a 10 ore, espresso in incrementi positivi o negativi, ponendo uguale a zero la resistenza ottenuta dopo 2 ore. Tabella 3. Resistenza alla trazione acciaio 39NiCrMo3 temprato e rinvenuto a 600 C. Durata del rinv. 30' 1h 2h 3h 4h 5h 7h 10h Rm-N/mm Questi valori possono essere ritenuti validi, con buona approssimazione, per quasi tutti i tipi di acciai da bonifica. Il raffreddamento finale viene fatto generalmente in aria, ma per gli acciai da bonifica al Mn, Cr, Cr-Mn e Ni-Cr, che risentono del fenomeno della fragilità di rinvenimento, è necessario ricorrere al raffreddamento rapido (acqua od olio). La fragilità di rinvenimento si manifesta con forti cadute dei valori di tenacità negli acciai già citati raffreddando lentamente, dopo rinvenimento, nell'intervallo C. 3.6 La Solubilizzazione Questo trattamento (tempra degli acciai austenitici), chiamato anche "tempra di solubilizzazione" o "ipertempra", ha in comune con la tempra soltanto la velocità di raffreddamento dalla temperatura di austenitizzazione, ma non gli effetti di indurimento che essa provoca negli acciai temprabili 26. Esso consiste in un riscaldo a temperatura in genere compresa fra i 1000 e i 1100 C, con una permanenza a questa temperatura sufficiente per eliminare le alterazioni strutturali provocate dalle lavorazioni precedenti e per realizzare una "solubilizzazione" possibilmente completa dei carburi nell'austenite. Il raffreddamento successivo, in aria o acqua, deve essere sufficientemente rapido da impedire la riprecipitazione dei carburi che, in un raffreddamento lento, avviene in genere nell'intervallo fra i 450 e gli 850 C circa. Con tale trattamento si ottiene il massimo addolcimento degli acciai inossidabili austenitici. 3.7 La Tempra scalare martensitica Questo trattamento ha lo scopo di annullare gli inconvenienti della tempra convenzionale che sviluppa pericolose tensioni interne nel raffreddamento brusco nei bagni di tempra; queste tensioni possono facilmente provocare scarti per cricche e deformazioni soprattutto nei pezzi di forma complessa e con forti variazioni di sezione. Nella tempra scalare martensitica si riscalda alla consueta temperatura di tempra; si raffredda con sufficiente velocità per non incontrare il gomito del campo perlitico né quello del campo bainitico fino ad una temperatura di pochi gradi (circa 10 C) superiore ad Ms e si mantiene il pezzo per il tempo strettamente necessario ad uniformare la temperatura in tutti i suoi punti. Quindi si raffredda in aria calma. Nel caso di pezzi di grosse dimensioni è necessario adottare temperature di spegnimento inferiori ad Ms per facilitare il raffreddamento al nucleo. Si ottiene il tal modo una struttura martensitica quasi del tutto priva di tensioni interne. Per lo spegnimento si usano bagni di sali a basso punto di fusione od anche bagni d'olio ad alto punto di infiammabilità. 26 Si ricorda, infatti, che i punti di trasformazione dei cosiddetti "acciai austenitici" si trovano al di sotto della temperatura ambiente. Ghibellini Michele GLI ACCIAI INOSSIDABILI: tipologie, caratteristiche ed impieghi - 21/31
23 Alla tempra scalare segue un normale rinvenimento per ottenere le caratteristiche richieste. 3.8 La Bonifica isotermica La bonifica isotermica (austempering) si esegue con riscaldo alla normale temperatura di tempra seguito da un rapido spegnimento in bagno di sali a temperatura sopra Ms di circa fino a completa trasformazione dell'austenite. La struttura ottenuta è la bainite inferiore molto resistente e tenace. La bonifica isotermica consiste in un trattamento unico in quanto il rinvenimento si può di regola tralasciare e presenta il vantaggio di non dar luogo a deformazioni e spaccature tensionali, come può avvenire nella tempra convenzionale. Una seria limitazione di questo trattamento è dovuta alla sua scarsa penetrazione che non va oltre 30 mm per il tipo 39NiCrMo3 ed oltre 40 mm per il tipo 40NiCrMo La Distensione Nel caso degli acciai da cementazione o autotempranti, per diminuire e possibilmente annullare le tensioni residue causate dalla tempra pur mantenendo elevati valori di durezza, si ricorre al trattamento di distensione che consiste in un riscaldo a temperature inferiori ai 250 C. In questo caso non si hanno apprezzabili modifiche strutturali. La distensione viene anche eseguita su pezzi che, dopo le lavorazioni meccaniche, si trovano in uno stato di particolare tensione. In questo caso lo scopo è di ristabilire le caratteristiche meccaniche precedenti, in particolare quelle elastiche (limite di snervamento) e di tenacità I trattamenti termici tipici nelle tre classi di acciai inox principali Acciai martensitici Il trattamento termico di questi acciai è simile a quello degli acciai da bonifica. Dato l'alto tenore di Cr questi acciai hanno le curve di BAIN fortemente spostate verso destra, ne consegue che sono completamente temprabili anche in spessori rilevanti. Essi sono anche soggetti a: Tempra Rinvenimento Ricottura Distensione TEMPRA Data la scarsa conducibilità termica degli acciai inox il riscaldamento deve essere molto lento. E' consigliabile in questo caso operare un riscaldamento in due tempi: - lento riscaldamento fino ad una temperatura di qualche centinaia di gradi inferiore alla temperatura di austenitizzazione, mantenendo l'acciaio a tale temperatura sino al raggiungimento dell equilibrio termico; - raggiunto l'equilibrio si riscalda rapidamente fino alla temperatura di tempra. Operando in questo modo si evitano rotture per shock termico dovute a rapidi riscaldamenti e ingrossamenti del grano causati da una troppo prolungata permanenza dell'acciaio ad elevate temperature. Come detto in precedenza, le curve di Bain sono molto spostate verso destra per l effetto dell alto contenuto degli elementi in lega. È quindi possibile e conveniente effettuare la tempra in olio oppure in aria anziché in acqua; operando in olio si ottengono durezze maggiori. Ghibellini Michele GLI ACCIAI INOSSIDABILI: tipologie, caratteristiche ed impieghi - 22/31
METALLI FERROSI GHISA ACCIAIO
METALLI FERROSI I metalli ferrosi sono i metalli e le leghe metalliche che contengono ferro. Le leghe ferrose più importanti sono l acciaio e la ghisa. ACCIAIO: lega metallica costituita da ferro e carbonio,
DettagliMateriali per alte temperature
Materiali per alte temperature Prof. Barbara Rivolta Dipartimento di Meccanica Politecnico di Milano 14 Novembre 2013, Lecco Fenomeni metallurgici ad alta temperatura 2 Fenomeni meccanici: sovrasollecitazioni
DettagliTrattamenti termici dei metalli
Trattamenti termici dei metalli TRATTAMENTI TERMICI Trasformazioni di fase: termodinamica vs cinetica Trattamenti che portano le leghe verso le condizioni di equilibrio (es: ricottura) Trattamenti che
DettagliNOTA TECNICA : Metallurgia di base degli acciai speciali da costruzione
NOTA TECNICA : Metallurgia di base degli acciai speciali da costruzione Indice : 1. INTRODUZIONE p. 1 2. FASI e COSTITUENTI STRUTTURALI p. 3 3. PUNTI CRITICI p. 4 4. TRATTAMENTI TERMICI MASSIVI p. 5 0
DettagliTRATTAMENTI TERMICI IMPORTANZA DI ESEGUIRE IL TRATTAMENTO TERMICO NEL MOMENTO OPPORTUNO DEL PROCESSO DI REALIZZAZIONE DEL PEZZO
TRATTAMENTI TERMICI IL TRATTAMENTO TERMICO CONSISTE IN UN CICLO TERMICO CHE SERVE A MODIFICARE LA STRUTTURA DEL MATERIALE PER LA VARIAZIONE DELLE SUE CARATTERISTICHE MECCANICHE: RESISTENZA DEFORMABILITA
DettagliGli acciai inossidabili
Gli acciai inossidabili Gli acciai inossidabili sono delle leghe a base di ferro, di cromo e di carbonio ed anche di altri elementi quali il nichel, il molibdeno, il silicio, il titanio, che li rendono
DettagliTrattamenti termici degli acciai al carbonio
Trattamenti termici Il trattamento termico è una lavorazione attuata mediante un ciclo termico, su un metallo o una sua lega, allo stato solido, al fine di variarne le proprietà e renderle adatte alla
DettagliGli Acciai Inossidabili
Gli Acciai Inossidabili Bibliografia: Metals Handbook, vol. 1, IX ed. Gli acciai inossidabili G. Di Caprio Bib. Tec. Hoepli UNI-Euronorm Inossidabile? La resistenza alla corrosione degli acciai è funzione
DettagliLezione 11 Trattamenti termici
Lezione 11 Gerardus Janszen Dipartimento di Tel 02 2399 8366 janszen@aero.polimi.it . IL TRATTAMENTO TERMICO CONSISTE IN UN CICLO TERMICO CHE SERVE A MODIFICARE LA STRUTTURA DEL MATERIALE PER LA VARIAZIONE
DettagliCURVE TRATTAMENTI TERMICI
CURVE TRATTAMENTI TERMICI GENERALITÀ - Per conferire all'acciaio determinate caratteristiche in funzione del suo utilizzo finale si ricorre ai trattamenti termici. Di seguito trovate alcune note sui trattamenti
DettagliAcciaio per lavorazioni a caldo
Acciaio per lavorazioni a caldo Generalità BeyLos 2329 è un acciaio legato progettato per la realizzazione di matrici, stampi o punzoni o altri particolari che devono lavorare a temperature elevate. I
DettagliTRATTAMENTI TERMICI DELLE GHISE
TRATTAMENTI TERMICI DELLE GHISE Tenendo conto che le ghise hanno le stesse strutture degli acciai (perlite, cementite, ferrite), anche su di esse é possibile effettuare trattamenti termici. In particolare
DettagliMATERIALI. Introduzione
MATERIALI 398 Introduzione Gli acciai sono leghe metalliche costituite da ferro e carbonio, con tenore di carbonio (in massa) non superiore al 2%. Attenzione: la normazione sugli acciai è in fase di armonizzazione
DettagliStudio dei trattamenti termici per acciai speciali
Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria Corso di laurea in ingegneria dei materiali Studio dei trattamenti termici per acciai speciali Relatore: Ing. Marcello Gelfi Correlatore: Ing. Annalisa
DettagliTRATTAMENTI TERMICI DEGLI ACCIAI
1. TEMPRA La tempra diretta: TRATTAMENTI TERMICI DEGLI ACCIAI - Aumenta la durezza degli acciai - Conferisce agli acciai la struttura denominata MARTENSITE (soluzione solida interstiziale sovrassatura
DettagliL acciaio al carbonio per lo stampaggio della plastica
L acciaio al carbonio per lo stampaggio della plastica Edizione Dicembre 2008 Generalità KeyLos 1730 é un acciaio per la realizzazione di stampi di piccole dimensioni, porta stampi o particolari meccanici
DettagliDEFINIZIONE Leghe ferro-cromo o ferro-cromo-nichel la cui caratteristica principale è la resistenza alla corrosione, dovuta alla proprietà di passivarsi in condizioni ossidanti. 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
DettagliIl nuovo acciaio pre-bonificato per stampi di medie e grandi dimensioni
Il nuovo acciaio pre-bonificato per stampi di medie e grandi dimensioni Generalità Analisi chimica KeyLos UP nasce dalla pluriennale esperienza di Lucchini RS nella produzione degli acciai dedicati al
DettagliL acciaio inossidabile per lo stampaggio della plastica
L acciaio inossidabile per lo stampaggio della plastica Generalità KeyLos 2316 è un acciaio inossidabile martensitico, resistente alla corrosione, prodotto secondo la tecnologia "super clean" che assicura
DettagliL acciaio inossidabile per lo stampaggio della plastica
L acciaio inossidabile per lo stampaggio della plastica Generalità KeyLos 2083 è un acciaio inossidabile martensitico, resistente alla corrosione, prodotto secondo la tecnologia "super clean" che assicura
DettagliAcciaio per lavorazioni a caldo
Acciaio per lavorazioni a caldo Generalità BeyLos 2343 è un acciaio legato al cromo molibdeno, vanadio progettato per la realizzazione di matrici, stampi o punzoni o altri particolari che devono lavorare
DettagliCLASSIFICAZIONE DELLE LAVORAZIONI MECCANICHE
CLASSIFICAZIONE DELLE LAVORAZIONI MECCANICHE Le lavorazioni meccaniche possono essere classificate secondo diversi criteri. Il criterio che si è dimostrato più utile, in quanto ha permesso di considerare
DettagliUniversità di Pisa Facoltà di Ingegneria. Leghe non ferrose. Chimica Applicata. Prof. Cristiano Nicolella
Università di Pisa Facoltà di Ingegneria Leghe non ferrose Chimica Applicata Prof. Cristiano Nicolella Leghe non ferrose Minerali di alluminio L alluminio è uno degli elementi più abbondanti sulla crosta
DettagliL acciaio pre-bonificato ad elevata lavorabilità
L acciaio pre-bonificato ad elevata lavorabilità Generalità KeyLos 2312 é un acciaio pre-bonificato per la realizzazione di stampi di piccole e medie dimensioni. KeyLos 2312 rappresenta la scelta ideale
DettagliAcciai inossidabili e corrosione
Acciai inossidabili e corrosione (terza parte - versione novembre 2003) Appunti ad esclusivo uso interno ITIS VARESE - specializzazione meccanici. Bibliografia W. Nicodemi - METALLURGIA MASSON ITALIA EDITORI
DettagliDesignazione alfanumerica. (GRUPPO 1) Acciai designati in base al loro impiego ed alle loro caratteristiche meccaniche o fisiche
DESIGNAZIONE DEGLI ACCIAI SECONDO UNI EN 10027 La tabella UNI EN 10027 1 (sostituisce la UNI EU 27) definisce la designazione alfanumerica degli acciai. La tabella UNI EN 10027 2 definisce la designazione
DettagliEffetto di elementi alliganti in Fe-C
Effetto di elementi alliganti in Fe-C A: austenitizzanti (gammogeni), Ni, Co, Mn, C, N B: ferritizzanti (alfogeni), Cr, Mo, V, W, Ta, Si, P, La solubilità può essere limitata (B, P, S, Cu, Pb,,..) Effetto
DettagliCos è l acciaio inossidabile? Fe Cr > 10,5% C < 1,2%
Cr > 10,5% C < 1,2% Cos è l acciaio inossidabile? Lega ferrosa con contenuti di cromo 10,5% e di carbonio 1,2% necessari per costituire, a contatto dell ossigeno dell aria o dell acqua, uno strato superficiale
DettagliI CRITERI DI SCELTA E DI TRATTAMENTO DEGLI ACCIAI DA COSTRUZIONE E DA UTENSILI di Cibaldi Dr. Cesare
di Cibaldi Dr. Cesare METALLURGIA DI BASE Volume I edito da AQM SRL Volume II (Parte Prima) Il primo volume della nuova collana I criteri di scelta e di trattamenti degli acciai da costruzione e da utensili.
DettagliPolitecnico di Torino Dipartimento di Meccanica DAI PROVINI AI COMPONENTI
DAI PROVINI AI COMPONENTI Vi sono molti fattori che influenzano la resistenza a fatica; fra i fattori che riguardano il componente hanno particolare importanza: le dimensioni (C S ) la presenza di intagli
DettagliCorrado Patriarchi 1
CorradoPatriarchi 1 2 PROGETTAZIONE SCELTA DELL ACCIAIO APPLICAZIONE QUALITA DELL ACCIAIO ESECUZIONE SUPERFICIALE 3 Per trattamento termico si intende una successione di operazioni mediante le quali una
DettagliComposizione degli acciai Conoscere bene per comprare meglio
Composizione degli acciai Conoscere bene per comprare meglio Manuele Dabalà Dip. Ingegneria Industriale Università di Padova Introduzione Cos è l acciaio? Norma UNI EN 10020/01 Materiale il cui tenore
DettagliIl nuovo acciaio per stampi di medie e grandi dimensioni ad alte prestazioni.
Il nuovo acciaio per stampi di medie e grandi dimensioni ad alte prestazioni. Generalità KeyLos Plus è un nuovo acciaio dedicato allo stampaggio delle materie plastiche che Lucchini RS propone ai clienti
Dettaglitecnologia PROPRIETÀ DEI METALLI Scuola secondaria primo grado. classi prime Autore: Giuseppe FRANZÈ
tecnologia PROPRIETÀ DEI METALLI Scuola secondaria primo grado. classi prime Autore: Giuseppe FRANZÈ LE PROPRIETÀ DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE Si possono considerare come l'insieme delle caratteristiche
DettagliCAPITOLO 6 GLI ACCIAI. Sinossi N
CAPITOLO 6 GLI ACCIAI Sinossi N el Capitolo 4 è stato presentato il diagramma di fase del sistema Fe-Fe 3 C, rappresentativo degli acciai al carbonio (Fig.4.23 e 4.25); nello stesso capitolo sono stati
DettagliG. M. La Vecchia Dipartimento di Ingegneria Meccanica Università di Brescia
G. M. La Vecchia Dipartimento di Ingegneria Meccanica Università di Brescia Solubilizzazione Cementazione Nitrurazione Tempra di soluzione ed invecchiamento Coltre bianca cementato Nitrurazione 550 C x
DettagliAppunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing
Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso
Dettagli3.6 DIAGRAMMI DI TRASFORMAZIONE CON RAFFREDDAMENTO CONTINUO
3.6 DIAGRAMMI DI TRASFORMAZIONE CON RAFFREDDAMENTO CONTINUO I trattamenti termici isotermi non sono i più pratici da effettuare, infatti essi prevedono che una lega debba essere raffreddata rapidamente
DettagliAnno Scolastico 2014-2015. INDIRIZZO: Manutenzione e assistenza tecnica Sez.A. DISCIPLINA: Tecnologie meccaniche e applicazioni
ISTITUTO PROFESSIONALE PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO E. BERNARDI PADOVA Anno Scolastico 2014-2015 INDIRIZZO: Manutenzione e assistenza tecnica Sez.A DISCIPLINA: Tecnologie meccaniche e applicazioni CLASSI:
Dettagli- - - - - - - - - - RISPOSTE BREVI 2 QUADRIMESTRE - - - - - - - - -
1 di 8 05/03/2014 15:40 - - - - - - - - - - RISPOSTE BREVI 2 QUADRIMESTRE - - - - - - - - - T3. Tempra martensitica + tempra differita martensitica e tempra bainitica T4. Rinvenimento e bonifica T5. Carbocementazione
DettagliMtll Metallurgia Acciai e ghise
Acciai e ghise Mtll Metallurgia Acciai e ghise Prof. Studio: piano terra Facoltà di Ingegneria, stanza 25 Orario di ricevimento: i Mercoledì 14.00-16.00 Tel. 07762993681 E-mail: iacoviello@unicas.itit
DettagliCHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608
COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre
DettagliL acciaio ESR per lavorazione a caldo
L acciaio ESR per lavorazione a caldo Generalità EskyLos 2367 è un acciaio legato al cromo molibdeno, vanadio progettato per la realizzazione di matrici, stampi o punzoni o altri particolari che devono
DettagliSISTEMA DI DESIGNAZIONE DEGLI ACCIAI. Ing. PIATTI MARISA
SISTEMA DI DESIGNAZIONE DEGLI ACCIAI Ing. PIATTI MARISA 1 SOMMARIO Acciai classificazione definizioni Normative ed enti (cenni) Norma italiana UNI EN 10027 designazione alfanumerica (parte 1 a ) designazione
DettagliLEGHE METALLICHE STRUTTURA DELLE LEGHE LA GHISA E L ACCIAIO. I metalli sono dei SOLIDI POLICRISTALLINI (aggregati di molti cristalli, detti GRANI)
LEGHE METALLICHE LA GHISA E L ACCIAIO Prof.ssa Silvia Recchia Le leghe sono delle DISPERSIONI DI UN SOLIDO IN UN ALTRO SOLIDO SOLVENTE: metallo base (metallo presente in maggiore quantità) SOLUTO: alligante
DettagliLEZIONI N 24 E 25 UNIONI SALDATE
LEZIONI N 24 E 25 UNIONI SALDATE Le saldature si realizzano prevalentemente con il metodo dell arco elettrico, utilizzando elettrodi rivestiti, che forniscono il materiale di apporto. Il collegamento è
DettagliFILIERA PRODUTTIVA COMPLETA
2 FILIERA PRODUTTIVA COMPLETA TRATTAMENTO TERMICO LAVORAZIONI MECCANICHE LAMINAZIONE VERNICIATURA PRODUZIONE ACCIAIO MAGAZZINO L unione tra Esti e Acciaierie Venete ha dato luogo ad una nuova realtà, unica
DettagliAcciai inossidabili. Trattamenti termici:
Acciai inossidabili L aggiunta di Cromo in percentuale superiore all 11% rende l acciaio non più ossidabile. Praticamente non si scende al di sotto del 12-13% per gli acciai di corrente impiego. L inossidabilità
DettagliI processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo
I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo diverse metodologie. 1 La tempra termica (o fisica) si basa
DettagliCapacità di assorbire una deformazione plastica senza rompersi: alta=duttile (es. oro) bassa=fragile (es. vetro)
Capacità di assorbire una deformazione plastica senza rompersi: alta=duttile (es. oro) bassa=fragile (es. vetro) E dipendente dalla temperatura:capacità di riposizionamento di difetti ed atomi (diffusione
DettagliDescrizione dei Diversi Tipi di Polvere
Descrizione dei Diversi Tipi di Polvere Polveri di Ferro-Spugna (Ferro Puro) NC100.24 è uno dei tipi di polvere più largamente impiegati in metallurgia delle polveri. Le resistenze al verde e degli spigoli
DettagliIl concetto di valore medio in generale
Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo
Dettaglisocietà specializzata nei trattamenti termici degli acciai
società specializzata nei trattamenti termici degli acciai >>con i nostri clienti come nel nostro lavoro ci piace andare fino in fondo, al cuore delle cose. PARTNERSHIP SUL PROGETTO DA100ANNI EVOLUZIONE
DettagliInfluenza dell ossidazione intergranularesul comportamento a fatica di acciai cementati per ingranaggeria al Mn-Cr e Ni-Cr-Mo
AIM - 23 CONVEGNO NAZIONALE TRATTAMENTI TERMICI Verona 19-20-21 Ottobre 2011 Testo della memoria Rif. To N 02 Influenza dell ossidazione intergranularesul comportamento a fatica di acciai cementati per
DettagliSENSORI E TRASDUTTORI
SENSORI E TRASDUTTORI Il controllo di processo moderno utilizza tecnologie sempre più sofisticate, per minimizzare i costi e contenere le dimensioni dei dispositivi utilizzati. Qualsiasi controllo di processo
DettagliIndice. 1.1 Introduzione 3 1.2 Sistema Internazionale delle unità di misura 4
Indice Prefazione alla terza edizione Prefazione alla seconda edizione Prefazione alla prima edizione Indice dei simboli Indice delle abbreviazioni Tavola periodica degli elementi XI XIII XV XVII XXI XXII
Dettagli4 TRATTAMENTI TERMICI DEI MATERIALI FERROSI
4 TRATTAMENTI TERMICI DEI MATERIALI FERROSI 4.2 Curve di raffreddamento 4.2.1 Curve TTT (temperatura, tempo, trasformazione) I cicli termici Il diagramma TTT relativo a un generico acciaio ipoeutettoide
DettagliTrattamenti di miglioramento
Trattamenti di miglioramento Trattamenti a freddo Martellamento Laminazione Trattamenti a caldo Tempra Rinvenimento Bonifica Ricottura Normalizzazione Carbocementazione Nitrurazione Trattamenti termici
DettagliACCIAI. Normative e designazione Caratteristiche chimiche Proprietà meccaniche
ACCIAI m4 Normative e designazione Caratteristiche chimiche Proprietà meccaniche CLASSIFICAZIONI LEGHE FERROSE NORMAZIONE SCOPO : STABILIRE LE CONDIZIONI TECNICHE PER LO SCAMBIO DI PRODOTTI E DI SERVIZI
DettagliPAGINA 1 DI 5 MOLYKOTE
PAGINA 1 DI 5 MOLYKOTE CARATTERISTICHE Le lacche Molykote sono dispersioni di sostanze lubrificanti solide, come ad esempio il bisolfuro di molibdeno, e di resine leganti organiche o inorganiche finemente
DettagliCapitolo quinto ACCIAI DA BONIFICA
Capitolo quinto ACCIAI DA BONIFICA Il termine italiano bonifica trova corrispondenza soltanto nella lingua tedesca nel termine vergütun, mentre nella lingua anglosassone e francese corrisponde rispettivamente
DettagliAUTODIFFUSIONE Autodiffusione
DIFFUSIONE ATOMICA La diffusione è un processo importante che influenza il comportamento di un materiale alle alte temperature (creep, trattamenti termici superficiali, tempra chimica del vetro, ricristallizzazione,
Dettagliwww.rodacciai.it PROVA DI TRAZIONE L 0 = 5.65 S 0 PROVE MECCANICHE
PROVA DI TRAZIONE La prova, eseguita a temperatura ambiente o più raramente a temperature superiori o inferiori, consiste nel sottoporre una provetta a rottura per mezzo di uno sforzo di trazione generato
DettagliClassificazione degli acciai da lavorare Scelta della punta in funzione del materiale da lavorare Parametri di taglio
Materiali delle punte elicoidali Processi produttivi delle punte elicoidali Standard normativi Tipologia di affilatura Rivestimenti superficiali degli utensili Durezze Rockwell e Vickers Classificazione
DettagliAnalisi dell'acciaio. Contenuto di carbonio. Contenuto di elementi di lega. Quantità di carburi. Finezza e omogeneità dei carburi
GENERALITÀ Per ottenere le caratteristiche meccaniche su un acciaio dato, con un buon compromesso tra la resistenza e la tenacità, è indispensabile ottimizzare la sua struttura metallurgica così come la
DettagliCorso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE
LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE 1 PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze
DettagliL ACCIAIO INOX IN EDILIZIA: UN MATERIALE DA COSTRUZIONE CHE,IN PIU, RESISTE ALLA CORROSIONE. F. Capelli V. Boneschi Centro Inox, Milano
Articolo pubblicato su Lamiera n.12, dicembre 2000 L ACCIAIO INOX IN EDILIZIA: UN MATERIALE DA COSTRUZIONE CHE,IN PIU, RESISTE ALLA CORROSIONE F. Capelli V. Boneschi Centro Inox, Milano Premessa: dalla
DettagliANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA a cura Giuseppe Polli SECONDA PARTE clicca QUI per accedere direttamente alla prima parte dell'intervento...
ANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA a cura Giuseppe Polli SECONDA PARTE clicca QUI per accedere direttamente alla prima parte dell'intervento... 4 GLI INDICI DI LIQUIDITA L analisi procede con la costruzione
DettagliIL QUADRO ELETTRICO INOX. in AMBIENTE ALIMENTARE e FARMACEUTICO
IL QUADRO ELETTRICO INOX in AMBIENTE ALIMENTARE e FARMACEUTICO Direttive e norme La direttiva sull igiene dei prodotti alimentari e la HACCP (Hazard-Analysis-Critical-Control-Points) Tra le norme che regolano
DettagliCAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY)
CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo e-mail: cnoe@liuc.it 1 CAPACITÀ DI PROCESSO Il
DettagliL acciaio ESR per lavorazione a caldo
L acciaio ESR per lavorazione a caldo Generalità EskyLos 2343 è un acciaio legato al cromo molibdeno, vanadio progettato per la realizzazione di matrici, stampi o punzoni o altri particolari che devono
DettagliACCIAI INOSSIDABILI. Contenuto di cromo e di nichel per le varie classi di acciai inossidabili.
Sono acciai con elevata percentuale di cromo (talvolta con presenza di altri elementi d alligazione) messi a punto per contrastare le diverse forme di corrosione. Si suole distinguere la corrosione a secco
DettagliI MATERIALI SCELTA DEL MATERIALE SCELTA DEL MATERIALE FUNZIONALITÀ
SCELTA DEL MATERIALE I MATERIALI LA SCELTA DEL MATERIALE PER LA COSTRUZIONE DI UN PARTICOLARE MECCANICO RICHIEDE: LA CONOSCENZA DELLA FORMA E DELLE DIMEN- SIONI DELL OGGETTO LA CONOSCENZA DEL CICLO DI
DettagliMATERIALI PER UTENSILI CARATTERISTICHE PRINCIPALI
MATERIALI PER UTENSILI CARATTERISTICHE PRINCIPALI - Durezza a freddo (elementi di lega, trattamenti termici ) - Durezza a caldo (alte velocità di taglio) - Tenacità (frese, taglio interrotto ) - Resistenza
Dettagli1. Distribuzioni campionarie
Università degli Studi di Basilicata Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia Aziendale - a.a. 2012/2013 lezioni di statistica del 3 e 6 giugno 2013 - di Massimo Cristallo - 1. Distribuzioni campionarie
DettagliRappresentazione delle saldature
TIPI DI GIUNTI SALDATI (UNI 1307-2a parte) Si definisce giunto saldato la zona in cui avviene il collegamento dei pezzi mediante saldatura. Le superfici minori dei pezzi, vicine e interessate alla saldatura,
DettagliArgomenti trattati. Acciai per uso strutturale:
Argomenti trattati Acciai per uso strutturale: Tipologie di acciai utilizzati in edilizia Processi produttivi Caratterizzazione degli acciai da costruzione Controlli di accettazione in cantiere Tipi di
DettagliSPC e distribuzione normale con Access
SPC e distribuzione normale con Access In questo articolo esamineremo una applicazione Access per il calcolo e la rappresentazione grafica della distribuzione normale, collegata con tabelle di Clienti,
DettagliAnalisi Chimica. AISI: 302 EN: 1,4310 C max: 0,12 Mn max: 1,50 P max: 0,045 S max: 0,015 Si max: 2 Cr: 16 18 Ni: 6 9 Mo: 0,8 max Altri: N 0,11
302 AISI: 302 EN: 1,4310 C max: 0,12 Mn max: 1,50 S max: 0,015 Si max: 2 Cr: 16 18 Ni: 6 9 Mo: 0,8 max Altri: N 0,11 Acciaio al Cr-Ni austenitico non temperabile, resistente alla corrosione, amagnetico
DettagliNOVITÀ PER LE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO AMMESSO L USO DELL ACCIAIO B450A
NOVITÀ PER LE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO AMMESSO L USO DELL ACCIAIO B450A PRIMO VANTAGGIO: MIGLIORA LA QUALITÀ DEL DETTAGLIO ESECUTIVO Il Decreto Interministeriale del 15/11/2011
DettagliAlluminio e sue leghe
Alluminio e sue leghe Proprietà dell alluminio puro Basso peso specifico Elevata conducibilità eletrica Buona resistenza alla corrosione Scarse caratteristiche meccaniche L alligazione dell alluminio ne
DettagliLa marcature CE della Calce da Costruzione
La marcature CE della Calce da Costruzione Andrea Rattazzi In Italia la marcatura CE per la calce da costruzione di calce è obbligatoria. Questo articolo presenta una panoramica della norma UN EN 459-1:2002
DettagliALLUMINIO PER COPERTURE ALLUMINIO
ALLUMINIO PER COPERTURE ALLUMINIO Colori Alluminio Alusoft RAL 1013 bianco perla RAL 3009 rosso siena RAL 5010 blu genziana RAL 6005 verde muschio RAL 6021 verde pallido RAL 7016 grigio antracite RAL 7037
Dettagli1.3.1 SALDATURA DI ACCIAI LEGATI, ACCIAI DISSIMILI E DI COMPOSIZIONE SCONOSCIUTA
1.3 BACCHETTE CASTOTIG 1.3.1 SALDATURA DI ACCIAI LEGATI, ACCIAI DISSIMILI E DI COMPOSIZIONE SCONOSCIUTA 45507W Ø 1.0-1.2-1.6-2.0 Bacchetta TIG per riparazione e ricarica di acciai, unione di acciai dissimili,
Dettagli--- durezza --- trazione -- resilienza
Proprietà meccaniche Necessità di conoscere il comportamento meccanico di un certo componente di una certa forma in una certa applicazione prove di laboratorio analisi del comportamento del componente
DettagliMonitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro
ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione
DettagliI METALLI. I metalli sono materiali strutturali costituiti ciascuno da un singolo elemento. Hanno tra loro proprietà molto simili.
M et 1 all I METALLI I metalli sono materiali strutturali costituiti ciascuno da un singolo elemento. Hanno tra loro proprietà molto simili. Proprietà Le principali proprietà dei metalli sono le seguenti:
DettagliInsegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie
Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Opere in terra Caratteristiche di un terreno Compressibilità e costipamento delle terre Portanza sottofondi e fondazioni stradali Instabilità del corpo
DettagliL ACCIAIO INOSSIDABILE NEI MEZZI DI TRASPORTO
Articolo pubblicato su Rivista di meccanica Oggi n.35, ottobre 2000 L ACCIAIO INOSSIDABILE NEI MEZZI DI TRASPORTO M. Boniardi* V. Boneschi** *Politecnico di Milano, **Centro Inox, Milano Introduzione Quando
Dettagli~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE
STUDIO DI FUNZIONE Passaggi fondamentali Per effettuare uno studio di funzione completo, che non lascia quindi margine a una quasi sicuramente errata inventiva, sono necessari i seguenti 7 passaggi: 1.
DettagliEsame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica
Esame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica OGGETVO: Brevettazione dl un perfezionamento riguardante I pressatori per mescolatori dl gomma Egregio dottore, Le invio una breve relazione
DettagliLE FUNZIONI A DUE VARIABILI
Capitolo I LE FUNZIONI A DUE VARIABILI In questo primo capitolo introduciamo alcune definizioni di base delle funzioni reali a due variabili reali. Nel seguito R denoterà l insieme dei numeri reali mentre
DettagliIMPIANTO AUTOMATICO PER LA SALDATURA DI ESTRUSI DI ALLUMINIO PER APPLICAZIONI NAVALI.
IMPIANTO AUTOMATICO PER LA SALDATURA DI ESTRUSI DI ALLUMINIO PER APPLICAZIONI NAVALI. Tube Tech Machinery Marcello Filippini Il settore dei trasporti, specialmente i trasporti passeggeri con treni e navi,
DettagliS.p.A. SOCIETA ITALIANA COMMERCIO ACCIAI E METALLI
Tubi per applicazioni meccaniche S.p.A. SOCIETA ITALIANA COMMERCIO ACCIAI E METALLI 1 2 S.p.A. SOCIETA ITALIANA COMMERCIO ACCIAI E METALLI Sede Legale e Uffici: Via P. Rondoni,1 20146 Milano Tel. 0039
DettagliMinicorso Regole di Disegno Meccanico
Parte 3 Minicorso Regole di Disegno Meccanico di Andrea Saviano Tolleranze dimensionali di lavorazione Accoppiamenti mobili, stabili e incerti Giochi e interferenze Posizione della zona di tolleranza e
DettagliREAZIONI ORGANICHE Variazioni di energia e velocità di reazione
REAZIONI ORGANICHE Variazioni di energia e velocità di reazione Abbiamo visto che i composti organici e le loro reazioni possono essere suddivisi in categorie omogenee. Per ottenere la massima razionalizzazione
DettagliEconomia Applicata ai sistemi produttivi. 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1
Economia Applicata ai sistemi produttivi 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1 Schema della lezione di oggi Argomento della lezione: il comportamento del consumatore. Gli economisti assumono che il
DettagliNormative sulla Tenuta dei Serramenti ad Aria, Acqua e Vento
UNI EN 12208 La tenuta all acqua di un serramento, descrive la sua capacità di essere impermeabile sotto l azione di pioggia battente e in presenza di una determinata velocità del vento. La norma, la UNI
DettagliSVILUPPI DEI TRATTAMENTI TERMOCHIMICI DI DIFFUSIONE DA FASE GAS MEDIANTE CARATTERIZZAZIONE SUPERFICIALE GDOES
SVILUPPI DEI TRATTAMENTI TERMOCHIMICI DI DIFFUSIONE DA FASE GAS MEDIANTE CARATTERIZZAZIONE SUPERFICIALE GDOES Salsomaggiore Terme 6 Maggio 2009 20 Convegno Nazionale dei Trattamenti Termici Gianluca Mancuso
DettagliMatematica generale CTF
Successioni numeriche 19 agosto 2015 Definizione di successione Monotonìa e limitatezza Forme indeterminate Successioni infinitesime Comportamento asintotico Criterio del rapporto per le successioni Definizione
Dettagli