TRA. Il Comune di Pomezia, rappresentata dal Sindaco Fabio Fucci o suo delegato nato a il in qualità di
|
|
- Livia Guglielmi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Inserire logo del Comune PROTOCOLLO D INTESA TRA IL COMUNE DI POMEZIA E LA CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE DI POMEZIA - PER ATTIVITA DI VOLONTARIATO DI SUPPORTO ALL ASSISTENZA SANITARIA DA ATTUARSI NELLE ZONE INTERNE DEL MERCATO SETTIMANALE DEL SABATO A POMEZIA CENTRO TRA Il Comune di Pomezia, rappresentata dal Sindaco Fabio Fucci o suo delegato nato a il in qualità di E la Croce Rossa Italiana Comitato Locale di Pomezia -, con sede a Pomezia Via Boccaccio n.1/a, P.IVA , in persona del Commissario del Comitato Locale CRI Tiziana Palermo, nata a Roma il 22/03/1975, C.F. PLRTZN75C62H501F, per la carica domiciliata presso la sede del Comitato Locale CRI di Pomezia in via G.Boccaccio n.1/a Pomezia (RM). VISTA la Legge-quadro n. 266 dell che valorizza la funzione dell attività del volontariato come espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo e ne promuove lo sviluppo per il conseguimento delle finalità di carattere sociale, civile e culturale individuate dallo Stato, dalle Province e dagli Enti locali, stabilendo altresì i principi generali cui devono uniformarsi le amministrazioni statali e gli enti locali nella disciplina dei rapporti tra le organizzazioni di volontariato e le istituzioni pubbliche; VISTO il Decreto legislativo n.502 del e successive integrazioni, che favorisce con l art. 14, comma 7, titolo IV ( partecipazione e tutela dei diritti dei cittadini ) la presenza e l'attività, all'interno delle strutture sanitarie, degli organismi di volontariato e di tutela dei diritti mediante la stipula di appositi accordi di collaborazione, senza oneri a carico del Fondo Sanitario Regionale, secondo quanto previsto dalla Legge quadro sul volontariato n. 266 dell e dalle leggi regionali attuative che disciplina i rapporti tra aziende ed organismi di volontariato che esplicano funzioni di servizio e di assistenza gratuita all'interno delle strutture sanitarie; CONSIDERATO che la C.R.I., alla luce della suddetta vigente normativa, è una istituzione pubblica di soccorso basata sul principio volontaristico per il conseguimento di scopi umanitari, quali prevenire e lenire le sofferenze degli uomini, difendere la dignità della persona umana e proteggerne le vita e la salute; 1
2 CONSIDERATO in particolare che ai sensi dell articolo 2, comma 1, lettera d) del nuovo Statuto dell associazione Italiana della Croce Rossa, approvato con D.P.C.M. n. 97 del è compito della Croce Rossa Italiana: concorrere al raggiungimento dei compiti del Servizio sanitario nazionale con il proprio personale sia volontario sia di ruolo nonché con il personale comandato o assegnato e svolgere, altresì, attività e servizi sanitari e socio-assistenziali per conto dello Stato, delle regioni e degli altri enti pubblici e privati, attraverso la stipula di apposite convenzioni ; TENUTO CONTO che lo svolgimento di tali attività è resa dalla C.R.I. tramite i suoi Volontari, esclusivamente in modo spontaneo e gratuito, senza fini di lucro, anche indiretto, contribuendo al miglioramento dei servizi resi all utenza; CONSIDERATO CHE il costo dell iniziativa sarà interamente a carico della C.R.I. Comitato Locale di Pomezia, che provvederà inoltre ad acquisire tutte le autorizzazioni e nulla osta previsti dalle vigenti disposizioni normative e a farsi carico di tutti gli oneri fiscali e assicurativi previsti dalle disposizioni vigenti; TENUTO CONTO che la CRI ha ravvisato la necessità di formalizzare un protocollo d intesa che definisca una disciplina per regolare il complessivo rapporto di collaborazione in essere tra i due Enti in ambito volontaristico, riferito, in particolare, alle specifiche attività di supporto all assistenza sanitaria e primo soccorso all interno del mercato cittadino del sabato mattina a Pomezia; SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE: Articolo 1 1. Le premesse fanno parte integrante del presente atto. Articolo 2 (Attività dei Volontari CRI e Registro Presenze) 1. La C.R.I,. mediante l attività spontanea e gratuita dei propri Volontari e con le modalità di seguito indicate dal presente accordo quadro collabora, con continuità operativa ed esclusivamente per fini di solidarietà, nel miglioramento della qualità dei servizi di assistenza alle persone che frequentano il mercato cittadino, fornendo un supporto morale, sociale e sanitario di primo soccorso, in conformità con le finalità previste dal proprio Statuto. 2
3 2. Le modalità e i tempi dell attività prestata dalla CRI saranno concordati dal Responsabile/i CRI con l Amministrazione comunale o suo delegato, di volta in volta, in base alle necessità rilevate, e comunicate con atto scritto, d intesa con il sindaco di Pomezia a cui compete la previa individuazione delle aree d intervento e delle complessive esigenze cui far fronte. 3. in particolare, nell ambito della suddetta attività di volontariato, la CRI espleta: a) attività di monitoraggio all interno delle vie dove si sviluppa il mercato attraverso l impiego di n.2 squadre a piedi che pattugliano porzioni di mercato, in grado di eseguire un primo soccorso e trasportare l eventuale infortunato in uno dei quattro punti di raccolta individuati in zone periferiche al mercato e facilmente raggiungibile da mezzi di soccorso; b) per l espletamento di tale attività è emersa la necessità di avere a disposizione un locale chiuso situato nell area interna del mercato stesso che funga da base logistica e raccordo per le squadre appiedate di Volontari che vigilano nel mercato nonché di uno spazio aperto adiacente al locale stesso dove sarà posizionato un gazebo informativo della Croce Rossa Italiana. c) Qualora il locale chiuso e gli spazi per il gazebo vengano concessi, gli stessi devono essere messi a disposizione specificatamente per il progetto di assistenza al mercato, a titolo completamente gratuito e senza ulteriori autorizzazioni, salvi gli obblighi di conservazione del locale. d) Qualora il posto fisso funzioni e ci sia la reale disponibilità dell area destinata al posizionamento del gazebo CRI, quest ultimo una volta al mese potrà essere dedicato a una postazione per il controllo della glicemia, per la misurazione della pressione e la prevenzione dell ictus attraverso un apparecchio dedicato (una sola attività mensile e svolta a mesi alterni); e) il Comune, qualora ravvisasse la necessità di un integrazione delle attività sopra descritte, può farne richiesta ai preposti organismi CRI per valutarne la possibilità di effettuazione. 4. Ogni Volontario della CRI è tenuto a utilizzare nello svolgimento del servizio l uniforme operativa C.R.I.. 5. La presenza dei volontari CRI è accertata mediante apposito Registro Presenze disponibile presso la base operativa, ove il volontario deve indicare, di volta in volta, la data, il cognome, il nome, l ora di entrata e di uscita dall impiego operativo e apporre la propria firma. L eventuale adozione di sistemi informatici di rilevazione delle presenze sarà preventivamente concordata. Articolo 3 (Ruolo del Volontario CRI) 3
4 1. L attività svolta dai volontari CRI di cui al comma 3, lettere a) e b) del precedente articolo 2, è assolutamente gratuita ed espletata senza fini di lucro, né diretto né indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà. 2. L attività dei volontari CRI, mai sostitutiva delle mansioni del personale sanitario preposto, è di supporto e collaborazione per le attività complementari. 3. Il Comune tuttavia si impegna a garantire, nell ambito della programmazione di cui al precedente articolo 2, comma 2, nonché nel rispetto delle finalità istituzionali della CRI, l autonomia metodologica ed organizzativa dei Volontari CRI. Articolo 4 (Volontari) 1. Per l'espletamento delle attività previste dal comma 3 del precedente articolo 2, la C.R.I. si avvarrà di Volontari, direttamente afferenti al Responsabile CRI per il servizio, il cui numero complessivo potrà essere concordato tra le parti. Il Responsabile CRI sarà un delegato del Presidente del Comitato Locale, il cui nominativo verrà comunicato al Comune, in qualità di referente CRI per qualsiasi problematica legata al presente Protocollo d'intesa. Fermo restando quanto disposto dal precedente articolo 2, comma 2, i contatti tra le parti, per ciò che concerne gli aspetti strettamente operativi della collaborazione e la reciproca informazione, sono tenuti dal Sindaco, (o suo Delegato), per conto del Comune, d'intesa con i Responsabili delle strutture assistenziali interessate, con il Responsabile CRI. In particolare, i volontari CRI avranno come tramite il Responsabile CRI e si asterranno da azioni individuali. Articolo 5 (Riconoscimento dei Volontari) 1. I volontari CRI impegnati nel servizio fanno parte del Comitato Locale CRI di Pomezia e sono riconoscibili perché indossano l uniforme operativa della Croce Rossa Italiana. Articolo 6 (Obblighi dei Volontari) 1. I Volontari CRI devono operare esclusivamente nell ambito del settore d intervento per il quale la CRI opera in conformità al proprio Statuto astenendosi altresì dal prendere iniziative individuali che non siano state preventivamente autorizzate con le modalità di cui al precedente articolo 2, comma In particolare, i Volontari CRI garantiscono l assoluta riservatezza e discrezione nei contatti con le persone che chiederanno assistenza. 4. Osservare un comportamento conforme ai principi che ispirano la missione del volontario CRI mantenendo con le altre associazioni di volontariato, eventualmente 4
5 presenti, un rapporto di collaborazione che possa contribuire al buon andamento del servizio. Articolo 7 (Sede dell Associazione CRI) 1. Fermo restando il principio che la sede legale dell'associazione di Volontariato CRI è quella indicata nel presente protocollo, il Comune s'impegna a mettere a disposizione dei volontari CRI, nell ambito delle attività svolte in collaborazione, adeguato supporto logistico. Articolo 8 (Potere di Vigilanza) 1. I responsabili del Comune appositamente incaricati, assicurano il rispetto dei limiti e dei vincoli previsti dal presente protocollo di intesa, e più in generale, il rispetto dei limiti e dei vincoli discendenti dalla normativa vigente per quanto concerne il corretto svolgimento dell attività di volontariato. Articolo 9 (Formazione dei Volontari in servizio) 1. Il Comitato locale di CRI si impegna alla formazione dei Volontari CRI in relazione allo svolgimento dello specifico servizio svolto, al fine di migliorarne la consapevolezza e l approccio al particolare contesto in cui i Volontari potranno essere inseriti, la cui responsabilità organizzativa e gestionale nei confronti dei Volontari CRI sarà a a carico del Responsabile della CRI. Articolo 10 (Copertura assicurativa) 1. La CRI garantisce la copertura assicurativa ai propri volontari nello svolgimento delle attività. Articolo 11 (Disposizioni in materia di tutela dei dati personali) 1. Il Comune e l Associazione CRI garantiscono reciprocamente l osservanza di quanto sancito dal Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice privacy). Articolo 12 (Durata e risoluzione del protocollo) 1. Il presente protocollo d intesa ha durata dal 1 marzo al 31 dicembre
6 2. Alla scadenza del protocollo d intesa, lo stesso potrà essere rinnovato. Ove le parti lo ritenessero necessario sottoscriveranno nuovo protocollo d intesa modificandone le condizioni. 3. Resta ferma la facoltà delle parti di recedere comunque dal rapporto anche prima della relativa scadenza in relazione a gravi violazioni degli obblighi di cui al presente protocollo, ovvero per sopravvenute esigenze istituzionali incompatibili con la prosecuzione del rapporto di collaborazione. 4. Il presente protocollo annulla e sostituisce eventuali precedenti accordi in essere. Letto, confermato e sottoscritto. CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE DI POMEZIA IL COMMISSARIO Tiziana Palermo COMUNE DI POMEZIA IL SINDACO Fabio Fucci 6
Riferimenti normativi
CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliDeliberazione N.: 259 del: 24/03/2015. Oggetto : ADOZIONE REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO.
Deliberazione N.: 259 del: 24/03/2015 Oggetto : ADOZIONE REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO. Pubblicazione all Albo on line per giorni quindici consecutivi dal: 24/03/2015
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A
PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.
DettagliCOMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE
COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE INDICE: ARTICOLO 1: ARTICOLO 2: ARTICOLO 3: ARTICOLO 4: ARTICOLO 5: ARTICOLO 6: ARTICOLO 7 : ARTICOLO
DettagliCOMUNE DI POGGIO A CAIANO
COMUNE DI POGGIO A CAIANO (Provincia di Prato) ACCORDO TRA IL COMUNE DI POGGIO A CAIANO E LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO AUSER, ANTEA E ADA PER L INSERIMENTO DI ANZIANI, PENSIONATI O IN ETA PENSIONABILE,
DettagliAMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del
DettagliCittà di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI
Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI INDICE Art. 1 - MATERIA DEL REGOLAMENTO Art. 2 - ARTICOLAZIONE Art. 3 - REQUISITI PER L ISCRIZIONE Art. 4 - MODALITA PER
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE PUGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA PUGLIA
PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE PUGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA PUGLIA E L ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE AVIS REGIONALE DI PUGLIA VISTA La legge 4 maggio 1990, n. 107 recante
DettagliRegolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse dal Comune
Allegato n.1 alla delibera di Consiglio Comunale n.78 del 27/07/2000 Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 736 DEL 26/06/2014
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 736 DEL 26/06/2014 OGGETTO: Rinnovo convenzione con l'associazione Volontari Ospedalieri (A.V.O.)
DettagliConsiglio Regionale della Toscana
Consiglio Regionale della Toscana PROPOSTA DI LEGGE n. 35 Istituzione del Servizio civile regionale D iniziativa della Giunta Regionale Agosto 2005 1 Allegato A Istituzione del servizio civile regionale
DettagliREGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E DEL VOLONTARIATO
REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E DEL VOLONTARIATO Approvato con delibera di C.C. nr. 3 del 07.02.2015 Art.1 PRINCIPI DI CARATTERE GENERALE Il Comune di San Lorenzo Nuovo riconosce e promuove
DettagliDETERMINAZIONE. Estensore CAPRARI CARLO. Responsabile del procedimento CARLO CAPRARI. Responsabile dell' Area O. GUGLIELMINO
REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: LAVORO AFFARI GENERALI DETERMINAZIONE N. G07055 del 14/05/2014 Proposta n. 8233 del 08/05/2014 Oggetto: Rettifica dell'allegato 2 "Modello - Progetto formativo"
DettagliP R O V I N C I A D I NOVARA
P R O V I N C I A D I NOVARA SETTORE PROTEZIONE CIVILE CONVENZIONE TRA LA PROVINCIA DI NOVARA e CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI NOVARA CONVENZIONE TRA LA PROVINCIA DI NOVARA e CROCE ROSSA
DettagliComune di Firenze Direzione Servizi Sociali
Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Avviso pubblico esplorativo per la ricerca e la selezione di proposte progettuali, ai sensi dell art. 60 del Regolamento generale per l attività contrattuale
DettagliCOMUNE DI ANZANO DI PUGLIA
COMUNE DI ANZANO DI PUGLIA Provincia di Foggia REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 13 in data 04.06.2015
DettagliAZIENDA SANITARIA LOCALE N. 8 Cagliari CONVENZIONE
AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 8 Cagliari CONVENZIONE Convenzione tra l Azienda Sanitaria Locale n. 8 di Cagliari e il Comune di Monastir per la sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro D. Lgs. n. 81/08.
DettagliCOMUNE DI TREVISO BRESCIANO Provincia di Brescia STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI TREVISO BRESCIANO
COMUNE DI TREVISO BRESCIANO Provincia di Brescia STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI TREVISO BRESCIANO 1 STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE DEL COMUNE DI TREVISO BRESCIANO Art. 1 Istituzione
DettagliREGOLAMENTO PER GLI STAGE
REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente
DettagliCONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA
CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA La Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute
DettagliCOMUNE DI CAMPAGNOLA CREMASCA (CR)
COMUNE DI CAMPAGNOLA CREMASCA (CR) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITA DI VOLONTARIATO NELL AMBITO DI PROGRAMMI DI INTERVENTO INTEGRATI PARTE I PRINCIPI ART. 1 ATTIVITA DI VOLONTARIATO 1. L attività
DettagliCAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE
CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE 12.1 Individuazione delle Strutture Semplici e Complesse Nell individuare le strutture complesse di cui all allegato n. 2
DettagliL'Istituto nazionale di statistica (di seguito denominato ISTAT) con sede in Roma, Via Cesare Balbo, n. 16, C.F. 80111810588, rappresentato da
PROTOCOLLO D'INTESA TRA L ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA E L ISTITUTO NAZIONALE PER L ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO PER LA COLLABORAZIONE IN AMBITO STATISTICO L'Istituto nazionale di
DettagliCOMUNE DI AZZANO SAN PAOLO REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZAZIONE DI VOLONTARI NELLE STRUTTURE E NEI SERVIZI DEL COMUNE
COMUNE DI AZZANO SAN PAOLO REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZAZIONE DI VOLONTARI NELLE STRUTTURE E NEI SERVIZI DEL COMUNE Approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 24/05/2005 con deliberazione
DettagliLEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale.
LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE PIEMONTE N. 48 del
DettagliCIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE. CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO
CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO Roma, 31 Marzo 2005 INDICE Premessa pag. 3 Destinatari ed Ambito di applicazione pag. 4 Principi generali pag.
DettagliAssociazione Comunità IL GABBIANO ONLUS
Associazione Comunità IL GABBIANO ONLUS Sede Legale: Loc.Cascina Castagna, 4-26854 Pieve Fissiraga (LO) Cod.Fisc. 07124640157 Uff. Amministrativi: Via Bonfadini, 11-23100 Sondrio - 0342-200844 Fax 0342-216702
DettagliREGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI
REGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI Approvato con D.C.C. n. 2 in data 12-02-2015 Art.1 Il Comune di Roncaro volendo garantire nell ambito del proprio territorio attività
DettagliRegione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 14/10/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 82 - Supplemento n.
Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 7 ottobre 2014, n. 647 Istituzione dell'osservatorio regionale per l'attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 «Disposizioni
DettagliREGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
DettagliREGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA
REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA Emanato con D.R. n. 686 del 29 novembre 2010 Entrato in vigore il 1 dicembre
DettagliConsiglio regionale della Toscana
Consiglio regionale della Toscana LEGGE REGIONALE N. 31/2015 (Atti del Consiglio) Disposizioni sul sistema sanitario di emergenza urgenza. Modifiche alla l.r. 40/2005. *************** Approvata dal Consiglio
DettagliSettore Contenzioso Cultura Pubblica
COMUNE DI PARABITA (Provincia di Lecce) CONVENZIONE SCUOLE DELL INFANZIA PARITARIE Rep. N. L anno, il giorno del mese di, in Parabita Palazzo Comunale, TRA il Comune di Parabita, C.F. 81001530757, rappresentato
DettagliDelega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1.
DISEGNO DI LEGGE presentato dal Ministro dell università e della ricerca (MUSSI) di concerto col Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione (NICOLAIS) e col Ministro dell economia
DettagliIL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
D.P.C.M. 30 marzo 2001: ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO SUI SISTEMI DI AFFIDAMENTO DEI SERVIZI ALLA PERSONA PREVISTI DALL ART. 5 DELLA LEGGE 8 novembre 2000, n. 328 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DettagliComune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione
Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute
DettagliPROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA
PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali N. 2739
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2739 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato CARLUCCI Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali Presentata
DettagliRegolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali
CITTA DI RONCADE Provincia di Treviso Via Roma, 53 31056 - RONCADE (TV) Tel.: 0422-8461 Fax: 0422-846223 Regolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali Approvato con delibera di Consiglio
DettagliCONVENZIONE TRA IL CONSORZIO PER I SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI DEL MONREGALESE E LA COMUNITA MONTANA ALTO TANARO CEBANO MONREGALESE PER LA GESTIONE
Allegato alla Deliberazione dell Assemblea Consortile n.6 del 02.02.2011 CONVENZIONE TRA IL CONSORZIO PER I SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI DEL MONREGALESE E LA COMUNITA MONTANA ALTO TANARO CEBANO MONREGALESE
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA
PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA L Università degli Studi di Ferrara (di seguito denominata brevemente Università ) Codice Fiscale
DettagliVISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;
Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge
DettagliTITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI
REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI TITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI Art. 1 Finalità 1. Il Comune di Badia Polesine riconosce e promuove il pluralismo associativo per la tutela
DettagliCOMUNE DI BRESSO. Provincia di Milano CONVENZIONE CON L ASSOCIAZIONE AUSER BRESSO PER LO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA DELLA REPUBBLICA ITALIANA
COMUNE DI BRESSO Provincia di Milano CONVENZIONE CON L ASSOCIAZIONE AUSER BRESSO PER LO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA DELLA BANCA DEL TEMPO SOLO TEMPO. REPUBBLICA ITALIANA L'anno duemilauno, il giorno nell
Dettagli%* -- ÈSENTE DALL IMPOSTA DI BOLLO E DALL IMPOSTA DI REGISTRO AI SENSI 1 - DELL ART. 8 COMMA DELLA LEGGE QUADRO SUL VOLONTARIATO N. 266/91.
COMUNE Dl SAN GIOVANNI IN PERSICETO CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO E L ASSOCIAZIONE AUSER VOLONTARIATO DI BOLOGNA PER LO SVOLGIMENTO DI ATTI VITA DI PUBBLICA UTILITA. Provincia
DettagliIn esecuzione della Determinazione Dirigenziale n.. del SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
ALLEGATO B) all Avviso Schema di CONVENZIONE TRA COMUNE DI FORLì E ASSOCIAZIONE DI (VOLONTARIATO /PROMOZIONE SOCIALE) (nome). PER L ATTUAZIONE DEL PROGETTO CRESCERE NEL CENTRO PREMESSO - che l Amministrazione
DettagliCOMUNE DI ORSARA DI PUGLIA Provincia Di FOGGIA
COMUNE DI ORSARA DI PUGLIA Provincia Di FOGGIA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE IN USO DEI LOCALI PRESSO IL CENTRO CULTURALE COMUNALE sito in Via PONTE CAPO (Palazzo Ex Scuola Media) Approvato con deliberazione
DettagliCITTA DI GRANAROLO DELL EMILIA Provincia di Bologna. Approvato con Delibera C.C. n. 32 del 21 settembre 2011
Approvato con Delibera C.C. n. 32 del 21 settembre 2011 REGOLAMENTO COMUNALE CONCERNENTE LE MODALITA DI RAPPORTO TRA L AMMINISTRAZIONE COMUNALE E LE PERSONE CHE INTENDONO SVOLGERE ATTIVITA INDIVIDUALE
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI
C O M U N E D I D E R U T A PROVINCIA DI PERUGIA REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI CAPO I NORME ISTITUTIVE E ATTRIBUZIONI. Art. 1 Istituzione.. Art. 2 Attribuzioni.. CAPO II ORGANI DELLA
DettagliCARTA DEI SERVIZI. Premessa:
CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards
DettagliREGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO
REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del C.C. n. 25 del 29/05/2013 Foglio 2/6 L Amministrazione Comunale di Settimo Milanese, al fine di riconoscere e valorizzare
DettagliContratto di collaborazione professionale non subordinata di tipo a progetto
Contratto di collaborazione professionale non subordinata di tipo a progetto Tra la Cooperativa in persona del legale rappresentante pro tempore, con sede in via, tel. partita IVA (o codice fiscale) n
DettagliCOMUNE DI VALLE MOSSO Provincia di Biella REGOLAMENTO
REGOLAMENTO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE (L.R. 14/4/2003, N. 7 D.P.G.R. 18/10/2004, nn. 7R e 8R) ART. 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO Il presente regolamento disciplina, nel rispetto dei principi fondamentali
DettagliL anno., il giorno. del mese di.. presso
BOZZA DI CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI CREMONA, E I CENTRI AUTORIZZATI DI ASSISTENZA FISCALE (CAAF), PER SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA PER ASSISTENZA AI CITTADINI NELLA COMPILAZIONE E L INOLTRO DELLA DOMANDA
DettagliComune di Parma DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N DD-2014-422 DEL 28/03/2014
Comune di Parma DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N DD-2014-422 DEL 28/03/2014 Inserita nel fascicolo: 2014.VII/12/3.3/3 Centro di Responsabilità: 65 4 2 0 - SETTORE WELFARE - SERVIZIO SERVIZI PER IL WELFARE
DettagliDIVISIONE GESTIONE RISORSE UMANE LINEE GUIDA SULLA MOBILITA INTERNA DEL PERSONALE TECNICO - AMMINISTRATIVO
DIVISIONE GESTIONE RISORSE UMANE LINEE GUIDA SULLA MOBILITA INTERNA DEL PERSONALE TECNICO - AMMINISTRATIVO Testo emanato con D.D. n. 1905 del 26 marzo 2012 1 1. OGGETTO E FINALITA 1.1. Le presenti linee
Dettaglivisto il Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale dipendente del comparto Scuola sottoscritto il 26 maggio 1999;
Protocollo d intesa tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato Ministero) e Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (di seguito
Dettagliil PRSS individua tra le misure da attuare per il miglioramento della sicurezza stradale le seguenti azioni:
REGIONE PIEMONTE BU1 05/01/2012 Deliberazione della Giunta Regionale 28 novembre 2011, n. 117-3019 Approvazione dello schema di Protocollo di Intenti fra la Regione Piemonte e la Fondazione A.N.I.A. (Associazione
DettagliLA GIUNTA PROVINCIALE
LA GIUNTA PROVINCIALE Premesso che: con Legge n. 64 del 06/03/2001 è stato istituito il Servizio Civile Volontario Nazionale, le cui finalità contemplano: il concorso al dovere di difendere la Patria con
DettagliREGOLAMENTO DEL CENTRO STUDI INTERDIPARTIMENTALE SULLA CRIMINALITÁ INFORMATICA (CSICI)
REGOLAMENTO DEL CENTRO STUDI INTERDIPARTIMENTALE SULLA CRIMINALITÁ INFORMATICA (CSICI) Art. 1 (Costituzione) Il Centro Studi Interdipartimentale sulla Criminalità Informatica (CSICI) è costituito con Deliberazione
DettagliAllegato: Contratto di fornitura di servizi
All. n. 2. Allegato: Contratto di fornitura di servizi Premesso che: - Commerfin S.C.P.A., con sede legale in Roma, Via Nazionale, 60 (la Società o Commerfin ), iscrizione al Registro delle Imprese di
DettagliPresso la sede dell Ordine degli Ingegneri della provincia di Catania via V.Giuffrida n.202 - Catania
COOPERAZIONE TRA L ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI CATANIA e. PER IL RICONOSCIMENTO di CREDITI FORMATIVI PROFESSIONALI (CFP) AI PROPRI DIPENDENTI Presso la sede dell Ordine degli Ingegneri della
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliCOMUNE DI BARDONECCHIA
COMUNE DI BARDONECCHIA PROVINCIA DI TORINO DETERMINAZIONE SERVIZIO RAGIONERIA E TRIBUTI N. 21 DEL 01 MARZO 2013 OGGETTO: UTILIZZO PERSONALE ALTRA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE AI SENSI ART.1 C. 557 DELLA L.
DettagliCONVENZIONE TRA IL COMUNE DI OCCHIOBELLO E LA COOPERATIVA SOCIALE SPERANZA PER L INSERIMENTO LAVORATIVO DI SOGGETTI SVANTAGGIATI TRA
CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI OCCHIOBELLO E LA COOPERATIVA SOCIALE SPERANZA PER L INSERIMENTO LAVORATIVO DI SOGGETTI SVANTAGGIATI TRA IL COMUNE DI OCCHIOBELLO con sede legale in Occhiobello Piazza Matteotti,
Dettaglitutto quanto sopra premesso e considerato, tra:
Protocollo d intesa tra la Regione Piemonte e la Direzione Investigativa Antimafia - Centro Operativo di Torino per le modalità di fruizione di dati informativi concernenti il ciclo di esecuzione dei contratti
DettagliREGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO Emanato con D.R. n. 12096 del 5.6.2012 Pubblicato all Albo Ufficiale dell Ateneo l 8 giugno 2012 In
DettagliLA GIUNTA COMUNALE DELIBERA
Su relazione dell assessore Stefano Pellizzon LA GIUNTA COMUNALE Richiamato l art. 3 dello Statuto del Comune Sviluppo sociale, culturale ed economico ed in particolare il comma 1), nel quale si dichiarano
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliENBIC Ente Nazionale Bilaterale Confederale ANPIT, CIDEC, CONFAZIENDA, FEDIMPRESE E UNICA CISAL, CISAL TERZIARIO, FEDERAGENTI
ENBIC Ente Nazionale Bilaterale Confederale ANPIT, CIDEC, CONFAZIENDA, FEDIMPRESE E UNICA CISAL, CISAL TERZIARIO, FEDERAGENTI REGOLAMENTO COMMISSIONE NAZIONALE FORMAZIONE SICUREZZA LAVORO VISTO lo Statuto
DettagliP R O T O C O L LO D I N T E S A
Piano strategico della Provincia di Treviso P R O T O C O L LO D I N T E S A tra Provincia di treviso ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO C.o.n.i. comitato di treviso per la Concessione di mutui agevolati
DettagliC I T T A D I C A M O G L I ( P R O V I N C I A D I G E N O V A )
C I T T A D I C A M O G L I ( P R O V I N C I A D I G E N O V A ) REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ART. 208 DEL D.LGS. 285/1992 (NUOVO CODICE DELLA STRADA). NORME PER L ISTITUZIONE E LA GESTIONE DEL
DettagliPROTOCOLLO D INTESA per la gestione e la valorizzazione dei magazzini idraulici di A.I.PO
ALLEGATO A ALLA DELIBERAZIONE N. DEL PROTOCOLLO D INTESA per la gestione e la valorizzazione dei magazzini idraulici di A.I.PO nel circondario idraulico di ROVIGO PROTOCOLLO DI INTESA tra l'agenzia Interregionale
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIO-ASSISTENZIALE E DEL SERVIZIO DI FATTORINAGGIO SOCIALE
REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIO-ASSISTENZIALE E DEL SERVIZIO DI FATTORINAGGIO SOCIALE (approvato con deliberazione di C.C. n. 7 del 11.04.2012) 1 INDICE Art. 1: istituzione del servizio
DettagliREGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI VOLONTARIATO DI DIFESA COMUNALE AMBIENTALE (Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 26 del 09 settembre
REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI VOLONTARIATO DI DIFESA COMUNALE AMBIENTALE (Approvato con deliberazione ) 1 1. FINALITÀ Il Comune di Giffoni Valle Piana, istituisce e coordina il Servizio di Volontariato
DettagliREGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.
REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE
DettagliPROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA
PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004
DettagliCOMUNE DI BORGO A MOZZANO (Provincia di Lucca) CONVENZIONE CON L ASSOCIAZIONE SOCIO CULTURALE SAN GIOVANNI LEONARDI PER GESTIONE SERVIZI CULTURALI
Rep. N. COMUNE DI BORGO A MOZZANO (Provincia di Lucca) CONVENZIONE CON L ASSOCIAZIONE SOCIO CULTURALE SAN GIOVANNI LEONARDI PER GESTIONE SERVIZI CULTURALI Ai sensi dell art. 10 della L.R. 26.4.1993, n.28,
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra
PROTOCOLLO D INTESA tra l AUTORITA PER LA VIGILANZA SUI CONTRATTI PUBBLICI DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE (di seguito AVCP ), con sede in Roma, via di Ripetta, 246, rappresentata dal Presidente Sergio
DettagliAMBITO TERRITORIALE N. 26 COSTA SUD Comune di Cupello Fresagrandinaria Lentella San Salvo REGOLAMENTO BORSE LAVORO
AMBITO TERRITORIALE N. 26 COSTA SUD Comune di Cupello Fresagrandinaria Lentella San Salvo REGOLAMENTO BORSE LAVORO AMBITO TERRITORIALE N. 26 COSTA SUD Comune di Cupello Fresagrandinaria Lentella San Salvo
DettagliPIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005
PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti
DettagliTRA PREMESSA TUTTO CIÒ PREMESSO SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE. Art. 1
CONVENZIONE PER L'UTILIZZO DI STRUTTURE SANITARIE DELL'AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI CAGLIARI PER L'ATTIVITA' DI FORMAZIONE E DI TIROCINIO DEGLI STUDENTI ISCRITTI AI CORSI DI LAUREA DELLE PROFESSIONI
DettagliModello di contratto. Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale
Modello di contratto Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale MODELLO DI CONTRATTO DI APPRENDISTATO PER LA QUALIFICA E IL DIPLOMA PROFESSIONALE ex art. 3, d.lgs. n. 167/2011... [Datore
DettagliComitato di Coordinamento
Coomitaatoo t ddi i Coooorddi r i nnaamenntoo e t ddeel llee Orrggaannizzzaazioonni i z zi i ddi i Vooloonntaarri l t i aatoo t ddellaa PPrrootezioonnee Civvili ill ee Reggoolaameenntoo e l t Art. 1 Premessa
DettagliREGOLAMENTO DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE
REGOLAMENTO DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE Art. 1 - (COSTITUZIONE DEL GRUPPO) E costituito il Gruppo comunale
DettagliVOLONTARIATO SICURO. QUADRO SINTETICO DEGLI ADEMPIMENTI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI per le Organizzazioni di Volontariato*
VOLONTARIATO SICURO QUADRO SINTETICO DEGLI ADEMPIMENTI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI per le Organizzazioni di Volontariato* * Le OdV di Protezione Civile sono soggette ad adempimenti
DettagliPROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE PIEMONTE IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA
PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE PIEMONTE IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004
DettagliREGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA
Allegato A Autorità per l energia elettrica e il gas Guardia di Finanza PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA
DettagliREGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI FINALE LIGURE
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI FINALE LIGURE ALLEGATO SUB A) alla deliberazione di C.C. N. 41 del 20.04.2009
DettagliCOMUNE DI CAVERNAGO REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA
REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale il 24 febbraio 2015 Pagina 1 di 7 ARTICOLO 1 OGGETTO Il presente Regolamento disciplina
DettagliREGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
COMUNE DI MONTECCHIO MAGGIORE Provincia di Vicenza REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE COMITATO VOLONTARIO PROTEZIONE CIVILE MONTECCHIO MAGGIORE Via del Vigo 336075 Montecchio Maggiore
DettagliCONVENZIONE PER IL TRASPORTO SOCIALE DI SOGGETTI HANDICAPPATI OSPITI DEI CENTRI DIURNI
CONVENZIONE PER IL TRASPORTO SOCIALE DI SOGGETTI HANDICAPPATI OSPITI DEI CENTRI DIURNI Premesso che l Istituzione per i Servizi alla Persona del Comune di Livorno interviene per garantire il trasporto
DettagliUNIVERSITÀ degli STUDI di BRESCIA
AVVISO PER LA FORMAZIONE DI UN ELENCO DI CENTRI AUTORIZZATI DI ASSISTENZA FISCALE (CAF) PER L EFFETTUAZIONE DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA FISCALE CONSISTENTE NEL RITIRO GRATUITO DI DICHIARAZIONI DEI REDDITI
DettagliIl giorno del mese di dell'anno 2009 in., presso la sede del, sito in. Via..., sono presenti:
LOGO P.O.R.E. LOGO AFFIDATARIO Convenzione per il finanziamento del Progetto denominato. selezionato dal Dipartimento per gli Affari Regionali nell'ambito del piano di finanziamenti di cui al Fondo per
DettagliComune di Codognè P r o v i n c i a d i T r e v i s o
Comune di Codognè P r o v i n c i a d i T r e v i s o REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO DI PERSONE ANZIANE, DISABILI E IN SITUAZIONE DI PARTICOLARE FRAGILITA Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale
DettagliCONTRATTO DI COLLABORAZIONE AUTONOMA PER LO SVOLGIMENTO DI UN SUPPORTO TECNICO SPECIALISTICO DI TIPO
Reg. Inc. n. Pordenone, lì CONTRATTO DI COLLABORAZIONE AUTONOMA PER LO SVOLGIMENTO DI UN SUPPORTO TECNICO SPECIALISTICO DI TIPO INFORMATICO ALL ATTIVITÀ DI ESTRAPOLAZIONE, ELABORAZIONE E MONITORAGGIO STATISTICO
DettagliMinistero della salute
Ministero della salute Disegno di legge Disposizioni in materia di sicurezza delle strutture sanitarie e gestione del rischio clinico nonché di attività libero professionale intramuraria e di esclusività
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
DELIBERAZIONE 31 OTTOBRE 2012 449/2012/A/EFR STIPULA DI CONVENZIONE CON LA SOCIETÀ RICERCA SUL SISTEMA ENERGETICO S.P.A., PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ A SUPPORTO DELLA VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DEI
Dettagli