Convegno : Piano sicurezza gas

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1 Convegno : Piano sicurezza gas Impianti alimentati a gas -La sicurezza passa (anche) per la qualificazione e i controlli - Francesco Castorina C I G Roma 26 giugno 2012

2 Statistica incidenti da gas I dati; Qualche considerazione; Alcuni suggerimenti. 2

3 Gas Canalizzato Serie storica Totale incidenti N. Incidenti Mortali

4 GPL in bombole e piccoli serbatoi Serie storica Totale incidenti N. Incidenti Mortali

5 Gas Canalizzato: Consumi Numero Utenti Serie storica Consumi (miliardi m 3 ) Numero utenti (milioni)

6 GPL in bombole e piccoli serbatoi: Consumi Numero Utenti Serie storica Consumi (milioni t ) Numero utenti (milioni)

7 Gli incidenti da gas non sono accadimenti ineluttabili; essi possono essere evitati con poche fondamentali regole: rispetto delle leggi; rispetto della normativa tecnica di installazione; rispetto delle scadenze previste per la manutenzione e per l eventuale sostituzione di componenti (es. tubo di gomma per il collegamento di bombole agli apparecchi); conduzione corretta dell impianto di adduzione del gas e degli apparecchi di utilizzazione; conduzione idonea dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione in modo da garantirne sempre l efficienza.

8 in materia di prevenzione degli incidenti, la comunicazione ai clienti finali civili (utenti) rimane una delle azioni più efficaci. Una campagna informativa coordinata a livello nazionale si porrebbe in un altra, maggiore ottica di efficacia. è ormai indispensabile istituire e avviare uno schema nazionale per le verifiche di sicurezza in campo a valle del contatore. L obsolescenza di una parte degli impianti domestici imporrebbe uno sforzo rapido e massiccio in tale direzione. Da parte sua il CIG sta già predisponendo gli strumenti (norme tecniche) affinché tali controlli vengano condotti secondo procedure corrette e in condizioni oggettive ; i problemi legati alla corretta evacuazione dei prodotti della combustione rimangono uno degli aspetti più preoccupanti in tema di accadimento di gravi sinistri. Su tale questione, non è consentito alcun calo di attenzione. Indubbiamente una riduzione degli specifici incidenti passa attraverso una serie di miglioramenti di varie situazioni, alle cui non possono rimanere estranei i discorsi sulla qualificazione degli operatori del post-contatore e il già auspicato intervento per l istituzione delle verifiche di sicurezza sugli impianti domestici e similari.

9 La qualificazione L attuale limitato spostamento da un Paese dell UE all altro, di operatori del post contatore, potrà assumere nel prossimo futuro dimensioni molto importanti e pertanto occorre stabilire delle regole comuni sia dal punto di vista legislativo che da quello normativo, per consentire a tutti gli operatori europei interessati di operare in libera concorrenza, con le stesse modalità e finalità, nel rispetto della sicurezza dei cittadini. La discriminante per la concorrenza sarà con tutta probabilità l offerta di servizi di qualità. In ambito europeo le cose sono ben avviate, essendo già in fase di pubblicazione documenti per stabilire: 1. Regole europee comuni per gli schemi di qualificazione (Progetto MARCOGAZ GCI-UIP); 2. Un rapporto tecnico CEN (CEN TR xxx) Safety of domestic gas installations Recommendations che definisce le raccomandazioni per garantire la qualità e la sicurezza degli impianti a gas domestici, in connessione alle attività svolte da operatori del post contatore. 9

10 Ci sono Direttive europee applicabili nel contesto? Ci sono normative tecniche giàapplicabili? 10

11 Direttiva applicabile alle attività artigiane Le attivitàartigiane erano coperte dalla direttiva 1999/42/CEE che èstata rimpiazzata dal 20 Ottobre 2007 dalla Direttiva 2005/36/CE Le attività considerate sono riportate in un annesso alla Direttiva. Gli installatori del settore gas ricadono sotto la Classe 40 della Lista I dell allegato IV alla Direttiva 2005/36/CE. 11

12 12

13 Recepimento nazionale Recepita dal: Decreto Legislativo 6 novembre 2007, n. 206 "Attuazione della direttiva 2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, nonche' della direttiva 2006/100/CE che adegua determinate direttive sulla libera circolazione delle persone a seguito dell'adesione di Bulgaria e Romania " pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 261 del 9 novembre Supplemento ordinario n

14 La definizione di competent person E un passaggio molto difficile, in quanto tale il possesso di tale qualifica implica una conoscenza tecnica adeguata della materia, una conoscenza adeguata delle leggi e norme che regolano la materia, il concetto di responsabilità soggettiva e quello di responsabilità verso terzi, etc. Ovviamente tale definizione èlegata a doppio filo con il concetto di qualificazione ; concetto che non è presente nell atto legislativo che disciplina in Italia la materia, il D.M. 37/08, che senza alcuna perifrasi consente un abilitazione per riconoscimento di titoli ed attività lavorativa pregressa, senza controllo da parte di alcuno che il soggetto abilitato sia veramente preparato a svolgere l attività a cui viene demandato. 14

15 Come prepararsi ai cambiamenti? Non sappiamo a che punto sia la revisione del D.M. 37/08 né se gli aspetti trattati nelle precedenti slides siano stati considerati nel percorso di rivisitazione dello stesso. Quello che si teme è che il perdurare di condizioni nazionali, ormai francamente desuete, possa rappresentare nel futuro un ostacolo alla competitività delle nostre imprese del settore. Il progetto europeo presentato nelle slides precedenti troverà probabilmente attuazione negli anni da 2013 a 2016; per questo il CIG sta chiedendo con forza da tempo la messa a punto di un sistema nazionale di qualificazione propedeutico al futuro passaggio ad uno schema europeo obbligatorio. 15

16 Nel contempo cosa si sta facendo in Italia? Il Consiglio di Presidenza del CIG, nella sua riunione del 30 marzo 2010, ha approvato l elaborazione di una norma tecnica propedeutica ad uno schema di qualificazione per gli operatori del settore gas a valle del misuratore. La stesura del progetto di norma tecnica è prossima al completamento. 16

17 Un piccolo esempio di qualificazione volontaria Le linee guida n. 14 del CIG 1/3 Le Linee Guida n 14 del CIG recano il titolo: SULLA QUALIFICA DEL PERSONALE ADDETTO ALLA SORVEGLIANZA SULLE APPARECCHIATURE DEGLI IMPIANTI DI TRATTAMENTO E/O DI REGOLAZIONE DELLA PRESSIONE E/O MISURA ODORIZZAZIONE DEI SISTEMI DI DISTRIBUZIONE CANALIZZATI DEL GAS COMBUSTIBILE. Sono state elaborate con la partecipazione ai lavori delle seguenti associazioni di settore: ANIGAS, ASSOGAS, FEDERUTILITY e di ANIMA. Attualmente la L.G. è in revisione, per implementazione dei processi. 17

18 Un piccolo esempio di qualificazione volontaria Le linee guida n. 14 del CIG 2/3 Queste linee guida, insieme con le norme UNI 9571,10702 ed alla norma EN sono state predisposte per dare attuazione al disposto dell articolo 19 del Decreto Legislativo 25 febbraio 2000 n. 93 e al disposto del paragrafo 3.8 dell allegato A del Decreto 16 aprile 2008 Regola tecnica per la progettazione, costruzione, collaudo, esercizio e vigilanza delle opere e dei sistemi di distribuzione e di linee dirette del gas naturale con densità non superiore a 0,8. In particolare quest ultimo decreto affida al Distributore tutte le attività di sorveglianza in occasione dell utilizzazione in campo delle apparecchiature degli impianti di trattamento e/o di regolazione pressione e/o misura e/o odorizzazione del gas combustibile. Le attività di sorveglianza sono volte a garantire la sicurezza ed il mantenimento in efficienza degli impianti al fine di assicurare la continuitàdella fornitura del gas. Le disposizioni di questo documento inoltre danno attuazione anche alle linee guida contenute nei documenti europei CEN/TS e CEN/TS

19 Le verifiche (o controlli ) Già la legge 1083/71 Norme per la sicurezza dell'impiego del gas combustibile (art.4) prevedeva accertamenti di sicurezza; La legge 46/90 Norme per la sicurezza degli impianti, (art.14) prevedeva verifiche ; Il D.M. 37/08 Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici, non prevede controlli. Si è a lungo vociferato dell emanazione di una parte seconda del regolamento che appunto avrebbe dovuto trattare di verifiche, ma sino ad oggi alle voci non è seguito l intervento legislativo. La delibera dell Autorità per l energia elettrica e il gas n. 40/04 Adozione del regolamento delle attività di accertamento della sicurezza degli impianti di utenza a gas, che prevedeva un cronoprogramma per accertamenti di sicurezza, si è fermata all attuazione del titolo II della delibera, relativo agli accertamenti documentali sugli impianti di nuova installazione. 19

20 Le verifiche (o controlli ) In sostanza dei controlli previsti dalla legge 1083/71 si è fatto poco o nulla; Le verifiche previste dalla legge 46/90 sono state effettuate solo da qualche comune maggiore, ma il loro supporto alla piena attuazione della legge è stato poco significativo; Gli accertamenti documentali previsti dalla delibera AEEG 40/04, hanno avuto un attuazione capillare, ma appunto sono relativi a controlli effettuati sulla documentazione prevista e presentata per l avvio di una nuova fornitura e riguarda generalmente gli impianti di nuova costruzione. 20

21 Le verifiche (o controlli ) La metanizzazione degli impianti domestici in Italia comincia agli inizi degli anni 80, proseguendo con notevoli ritmi di crescita. Molti impianti (e gli apparecchi di utilizzazione a loro asserviti) sono ormai vetusti e probabilmente nell arco del loro servizio non sono mai stati sottoposti a manutenzione (eccetto forse le caldaie). Per quanto per gli impianti non si possa parlare di obsolescenza programmata, è ovvio che un decadimento dei componenti debba essere tenuto in conto. Ciò potrebbe aggravare quelle condizioni di non conformità, che in un impianto di recente costruzione potrebbero essere ritenute lievi e provocare incidenti. Insomma èda prendere atto che non si conosce a sufficienza quale sia la situazione degli impianti in servizio e per averne la certezza non c èche da fare una cosa: stabilire un efficace piano di verifiche! 21

22 GRAZIE DELL ATTENZIONE 22

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