Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale

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1 Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N Professionisti: accettazione dei pagamenti con carta di debito Chi non è dotato di bancomat rischia la mora del creditore. Categoria: Professionisti Sottocategoria: Varie Per effetto dell'articolo 9, comma 15-bis del Decreto Legge 150/2013 (il cosiddetto Milleproroghe) è stato introdotto l obbligo anche per i professionisti di accettare pagamenti mediante carta di debito. Al fine di consentire alla platea degli interessati di adeguarsi all'obbligo di dotarsi di strumenti per i pagamenti mediante POS il termine originariamente fissato al 1 gennaio 2014 (dal crescita), è stato posticipato al 30 giugno Gli ordini professionali hanno contestato l'esistenza di un obbligo di possedere un POS in quanto l'art. 10, comma 4, D.L. 179/2012 non prevede espressamente una sanzione in caso di violazione. In particolare il Cnf, con Circolare n. 10 del 20 maggio 2014, ha escluso l'obbligo, ritenendo sufficiente il bonifico elettronico. La tesi è stata confermata anche dal Ministero dell'economia. Tuttavia se il cliente chiede di pagare con moneta elettronica e si oppone ad altre forme di pagamento, il professionista può incorrere nella cosiddetta mora del creditore, in quanto il debitore ha manifestato una seria manifestazione della volontà di corrispondere il compenso. In particolare, il cliente - debitore in caso di ritardato pagamento non sarà più tenuto a corrispondere gli interessi e il creditore è tenuto a risarcire il debitore degli eventuali danni. Premessa Il Decreto Legge 30 dicembre 2013, n. 150, convertito, con modificazioni, dalla Legge 27 febbraio 2014, N. 15, (c.d. milleproroghe), ha fatto scattare l obbligo di dotarsi di Pos dal 30 giugno In fase di conversione ha infatti stabilito che ''Al fine di consentire alla platea degli interessati di adeguarsi all'obbligo di dotarsi di strumenti per i pagamenti mediante carta di debito (POS) il termine originariamente fissato 1

2 al 1 gennaio 2014 (dal crescita), è stato posticipato al 30 giugno Con D.M. Sviluppo Economico del 24 gennaio 2014 sono state definite le modalità di accettazione obbligatoria delle carte di debito come modalità di pagamento per l'acquisto di beni, servizi e prestazioni professionali. L'obbligo per i professionisti di accettare pagamenti effettuati attraverso carte di debito è limitato ai pagamenti di importo superiore ai 30 euro, sia per le transazioni con le imprese per l'acquisto di beni e servizi che per i professionisti. OBBLIGO POS DAL 30 GIUGNO 2014 PER IMPRESE E PROFESSIONISTI PER PAGAMENTI DI IMPORTO SUPERIORE AI 30 EURO I costi Una questione sollevata nelle prime settimane di applicazione della norma riguarda i costi fissi e variabili dell apparecchiatura che spesso fa ricorrere all utilizzo di smartphone anche come lettori Pos. Si tratta dei cosiddetti POS mobile payleven, con i quali si possono accettare pagamenti sempre e ovunque utilizzando un POS mobile collegato ad uno smartphone o tablet tramite Bluetooth. L App gratuita payleven permette inoltre di inviare all del cliente la ricevuta di pagamento e può essere personalizzata con le foto del prodotto acquistato. Payleven, che si appoggia al conto corrente del professionista, può essere attivato a professionisti con partita IVA e persone private e al contrario dei POS fissi non ha canoni mensili, minimi di transato. Si acquista il dispositivo Chip & PIN, mentre la commissione per ogni transazione è del 2.75%. Tramite l app gratuita, poi, è possibile creare un catalogo dei prodotti e gestire la forza lavoro creando dei multi-account che permettano all amministrazione di tenere sotto controllo ogni singolo dispositivo Chip & PIN collegato allo stesso conto corrente bancario. La ricevuta elettronica oltre a poter essere inviata sulla mail del cliente, può essere stampata immediatamente tramite una speciale stampante Bluetooth fornita dalla compagnia. 2

3 SMARTPHONE COME LETTORI POS POS MOBILE PAYLEVEN NON HA CANONI MENSILI E MINIMI DI TRANSATO LA RICEVUTA È ELETTRONICA E PUÒ ESSERE STAMPATA CON STAMPANTE BLUETHOOTH Alternative al Pos In ogni caso la norma non vieta di concordare per iscritto e in anticipo una modalità alternativa di pagamento con il cliente come bonifico, assegno o contanti fino alla soglia di euro (art. 49 del D.Lgs. 231/2007). Gli stessi clienti che sono soliti effettuare pagamenti tramite assegno o bonifico bancario potranno continuare a farlo. ALTERNATIVA AL POS BONIFICO, ASSEGNO O CONTANTI FINO ALLA SOGLIA DI EURO SE CONCORDATI PER ISCRITTO E IN ANTICIPO COL CLIENTE Onere, non obbligo L utilizzo della strumentazione Pos costituisce più una comodità supplementare che una vera e propria costrizione, tant'è che coloro i quali, decorso il termine del 30 giugno, non si sono dotati del dispositivo, non hanno subito alcuna sanzione. L'obbligo di dotarsi del Pos nasce dall'articolo 15, comma 4 e 5 del Decreto Sviluppo Bis del 2012 (D.L. 179), il quale prevede che «i soggetti che effettuano l'attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito. Sono in ogni caso fatte salve le disposizioni del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231». Di conseguenza i professionisti che, a seguito di una richiesta del cliente di pagare con i bancomat, non glielo consentono, non rischiano nulla in quanto non è previsto alcun provvedimento in caso di mancato rispetto di tale onere. 3

4 RIFIUTO DA PARTE DEL PROFESSIONISTA A FARSI PAGARE TRAMITE POS NESSUN RISCHIO: NON ESISTE PROVVEDIMENTO CHE DISCIPLINI IL MANCATO RISPETTO DI TALE ONERE Gli ordini professionali hanno subito contestato l'esistenza di un obbligo di possedere un POS in quanto l'art. 10, comma 4, D.L. 179/2012 non prevede espressamente una sanzione in caso di violazione. In particolare il Cnf, con Circolare N. 10 del 20 maggio 2014 ha escluso l'obbligo, ritenendo sufficiente il bonifico elettronico. Nella Circolare si evidenzia inoltre che la volontà delle parti del contratto d opera professionale resta ancora il riferimento principale per la individuazione delle forme di pagamento. A ben vedere, riporta la Circolare firmata dal presidente del CNF, Guido Alpa, la disposizione in parola introduce un onere, piuttosto che un obbligo giuridico, ed il suo campo di applicazione è necessariamente limitato ai casi nei quali saranno i clienti a richiedere all avvocato di potersi liberare dall obbligazione pecuniaria a proprio carico per il tramite di carta di debito. Ipotesi che, considerate le prassi in uso nei fori, per molti colleghi potrebbe anche non verificarsi mai. In ogni caso, qualora il cliente dovesse effettivamente richiedere di effettuare il pagamento tramite carta di debito, e l avvocato (o il professionista tecnico, n.d.r.) ne fosse sprovvisto, si determinerebbe semplicemente la fattispecie della mora del creditore, che, come noto, non libera il debitore dall obbligazione. Nessuna sanzione è infatti prevista in caso di rifiuto di accettare il pagamento tramite carta di debito. Il Ministero dell'economia, in una risposta ad interrogazione in data 11 giugno 2014, ha confermato la testi degli avvocati. La mora del creditore Se il cliente chiede di pagare con moneta elettronica e si oppone ad altre forme di pagamento, il professionista può incorrere nella cosiddetta mora del creditore, in quanto il debitore ha manifestato una seria manifestazione della volontà di corrispondere il compenso. In particolare, il cliente - debitore in caso di ritardato pagamento non sarà più tenuto a corrispondere gli interessi e il creditore è tenuto a risarcire il debitore degli eventuali danni (situazione da dimostrare e difficile a crearsi). La messa in mora è un atto ufficiale con il quale in un contratto tra due parti la parte che non adempie al proprio obbligo viene intimata ufficialmente a compierlo e da quel momento, in caso contrario, risponde delle conseguenze. 4

5 La messa in mora del debitore, forse quella più comune, è la diffida legale a pagare fatta dal creditore e quindi il successivo decorrere di interessi moratori su quanto dovuto. La messa in mora del creditore, invece, ai sensi dell articolo 1226 del Codice civile, ossia il rifiuto di ricevere quanto pattuito, comporta che l operatore non possa più vantare e richiedere interessi sul pagamento ancora da ricevere, e lo obbliga invece a sopportare eventuali spese sostenute dal cliente per effettuare il pagamento successivamente. In altre parole, se il cliente insiste a voler utilizzare il bancomat e a non pagare con il contante, il fornitore che non ha il POS rinuncia di fatto agli interessi sugli importi non pagati e può essere chiamato a rispondere delle ulteriori spese a cui il cliente andrà incontro, ad esempio le commissioni bancarie per il prelevamento ad uno sportello bancomat estraneo alla banca del cliente o quelle su un bonifico. SE IL CLIENTE SI OPPONE AD ALTRE FORME DI PAGAMENTO IL PROFESSIONISTA PUÒ INCORRERE NELLA C.D. MORA DEL CREDITORE Il cliente - debitore in caso di ritardato pagamento non sarà più tenuto a corrispondere gli interessi Il creditore è tenuto a risarcire il debitore degli eventuali danni Potrebbero essere casi limite ma potrebbero anche non essere tanto rari e forse il timore di contenziosi potrebbe contribuire a spingere verso l adeguamento alcuni operatori volenti o nolenti alle esigenze di comodità dei loro clienti, da tener cari in tempi di ristrettezze. - Riproduzione riservata - 5