LTE-Advanced e l evoluzione verso sistemi beyond-4g

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LTE-Advanced e l evoluzione verso sistemi beyond-4g"

Transcript

1 Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Corso di Laurea in Ingegneria Informatica Elaborato finale in Protocolli per reti mobili LTE-Advanced e l evoluzione verso sistemi beyond-4g Anno Accademico 2013/2014 Candidato: Luisana Rocco matr. N

2 A chi ha sempre creduto in me.

3 Indice Indice Introduzione... Capitolo 1: La tecnologia LTE. 1.1 Architettura EPS Capitolo2: Carrier Aggregation Vantaggi. 2.2 Stack di protocollo. 2.3 Nuovi tipi di carrier (NTC) 2.4 Multistream Aggregation Evoluzione di CA... Capitolo 3: MIMO Interfaccia radio OFDM 3.2 Accesso radio multiplo Capitolo 4: CoMP Tecniche downlink CoMP Scheduling Coordinato Selezione delpunto dinamico Trasmissione Comune Uplink CoMP Scheduling coordinato Ricezione congiunta.. Capitolo 5: Relay. 5.1 Vantaggi Tipi di relay 5.3 Architettura relay Stack di protocollo Relay Mobile Posizionamento Relay Capitolo 6: Reti eterogenee Associazioni delle celle Eliminare interferenza tra le celle Schemi basati sul dominio del tempo Schemi basati sul dominio della frequenza. 6.3 Gestione della mobilità Miglioramento della scoperta/ identificazione piccola cella 6.4 Associazione cellulari ed annullamenti di interferenze tra le celle 6.5 Gestione della mobilità.. III III

4 Capitolo 7: Reti auto-organizzate La ricerca..... Capitolo 8: Comunicazione MTC Supporto interfaccia aerea per dispositivi MTC Allocazione di risorse radio Efficiente allocazione di risorse Risparmio energetico Controllo del sovraccarico Riduzione di segnalazione di mobilità per dispositivi low-mobili... Capitolo 9: Device to device Selezione modo Comunicazione di gruppo 9.3 Interferenze e gestione di risorse Comunicazione multi-hop 9.5 Altri aspetti della comunicazione Conclusioni.. Bibliografia IV

5 Introduzione Le recenti tecnologie di comunicazione mobili sono in continuo sviluppo ed evoluzione. Sempre più insistente è la necessità di essere, continuamente, collegati in rete per lavoro, svago o altro e ciò favorisce lo sviluppo di nuove applicazioni nonché servizi di rete idonei a soddisfare al meglio le esigenze di tutti. Normale conseguenza di quanto appena detto è stata l aumento del numero di abbonati a servizi radiomobili. Un aumento dovuto in primis alla genesi precoce dei servizi incentrati su contenuti multimediale quali, ad esempio, streaming audio e video ad alta risoluzione; in secondo luogo, alle richieste sempre maggiori di utenti, quanto mai esigenti in termini di efficienza e prestazioni sia per il traffico vocale, ma anche e principalmente, per il traffico dati; in terzo luogo, alla necessità di avere, anche in mobilità, collegamenti fruttuosi e qualitativi. La risposta a tali esigenze è Long Term Evolution (LTE) e la sua evoluzione LTE ADVANCED, che rappresentano, dunque, il futuro delle tecniche di comunicazione. Il principale obiettivo di performance prevede un ampia capacità di banda e bassi tempi di latenza. All immissione sul mercato di UMTS (universal mobile Telecomunincations system) nel 2001, si sono susseguite diverse proposte di tecnologie che hanno riscontrato impieghi limitati alla sola zona comunitaria (Unione Europea). Con LTE si è, invece, tornati ad un impiego universale. Lo standard LTE offre agli operatori la possibilità di fornire, non solo capacità di banda molto elevata; ma anche supporto per diverse tipologie di traffico; ancora, flessibili implementazioni; nonché strategie di comunicazioni ad alta efficienza energetica (consentendo di impiegare notevoli frazioni dell infrastruttura di rete disponibile e di poter essere realizzata mediante l aggiunta graduale di componenti in modalità bottom-up, cioè lavorando in parte su bande già impiegate, usufruendo di cavi esistenti etc.). Bisogna tuttavia ricordare che lo sviluppo incessante di LTE è stato favorito dalla presenza di tariffe flat che incoraggiano gli utenti ad utilizzare appieno i risvolti positivi di tale tecnologia e dalla diffusione sul mercato di 5

6 apparecchiature sempre più semplici da utilizzare, più redditizie in termini di grafica e velocità di utilizzo a prezzi vantaggiosi. L obiettivo di questo elaborato è quello di analizzare la tecnologia LTE, fornendo una panoramica circa benefici che ha comportato. Benefici che hanno migliorato le prestazioni della rete: Carrier Aggregation; nuove estensioni della trasmissione multi-antenna; CoMP; viluppo di reti eterogenee; supporto per il Relay, Machine to Machine Communication (MTC), Deviceto-Device Communication (D2D). 6

7 Capitolo 1: La tecnologia LTE La 3GPP (3rd GenerationPartnership Project), solo al termine del progresso della famiglia di standard 3G, nel novembre del 2004 ha iniziato a lavorare sul Long Term Evolution (LTE). Si propone come una nuova generazione per i sistemi di accesso mobile a banda larga (Broadband Wireless Access) e si pone al confine tra le tecnologie 3G, come l UMTS, e quelle di quarta generazione, ancora in sviluppo. L idea di base, tuttavia, non è sostituire completamente le tecnologie preesistenti, bensì, sfruttare gli investimenti effettuati e la conoscenza derivata dallo studio per le reti 3G, accelerando i tempi per gli standard di quarta generazione 4G. Data l incessante richiesta da parte dell utente di servizi ed applicazioni accessibili in modalità wireless, diventa fondamentale e preponderante avviare servizi che possano utilizzare reti radiomobili le cui prestazioni siano paragonabili a quelle delle reti cablate. L utente usufruendo delle attuali applicazioni, che spaziano da contenuti informativi ai social network (specie per quest ultimi) diventa, non solo fruitore di elementi distribuiti in rete, ma a sua volta produttore, richiedendo, pertanto, una banda maggiormente simmetrica. Tuttavia, le performances raggiunte da LTE non si conformavano ai requisiti tecnici definiti da ITU-R (International Telecom-munication Union Radio Communication Sector) affinché potesse essere classificata come componente della famiglia di standard IMT-Advanced. Pertanto il 3GPP decise di dividere il suo lavoro in due fasi: la prima consisteva nella standardizzazione di LTE (release 8) 1 mentre la seconda avrebbe conformato la tecnologia LTE ai requisiti di quarta generazione, attraverso la standardizzazione di un ulteriore tecnologia denominata LTE-Advanced (release 10). 1 Il termine Release concerne lo stato di rilascio delle specifiche tecniche che individuano lo standard. Costruttori e operatori devono attenersi a tali specifiche per la progettazione e la realizzazione degli apparati di rete. L inserimento di nuove specifiche tecniche, che apportano miglioramenti all interno dello standard, sono identificati con numeri progressivi. 7

8 I principali requisiti dell LTE rilasciati nella Release 8 sono: Velocità di trasferimento dati in download fino a 300 Mbps; Velocità di trasferimento dati in upload fino a 75 Mbps; Minore consumo di potenza per i terminali mobili; Architettura di rete semplificata; Miglioramento del bit rate a bordo cella per garantire una maggiore uniformità del servizio offerto; Nello standard vengono anche indicate le tecnologie abilitanti per LTE: Impiego della modulazione OFDMA per il downlink e Single-Carrier FDMA per l'uplink; Supporto di trasmissioni secondo la tecnica MIMO; Supporto di tecniche di duplexing FDD e TDD, per dividere il traffico uplink (UL) da quello downlink (DL); Elasticità di banda dello spettro che prevede l'impiego di un minimo di 1.4 MHz ed un massimo di 20 MHz di banda per ciascun canale; Impiego di schemi di modulazione QPSK, 16 QAM e 64 QAM sia in UL che in DL; LTE-Advanced osservando e soddisfacendo i requisiti richiesti dall ITUR affinché si potesse classificare la tecnologia come membro della famiglia di standard IMT-Advanced, è stato approvato, nel 2010, come servizio 4G della 3GPP. Essa pur fondandosi sulla tecnologia LTE ha apportato modifiche che consentissero di ottenere, mediante un raggruppamento di blocchi di frequenza, una più ampia larghezza di banda. In particolare un dispositivo LTE-Advanced può aggregare fino a 5 blocchi di frequenza ciascuno fino a 20 MHz consentendo di raggiungere in massima configurazione una banda totale di 100 MHz. 8

9 L aggregazione comporta oltre ad una maggiore larghezza di banda anche una riduzione di interferenza tra le celle, un risparmio energetico, bilanciamento di carico e miglioramento di handover. 1.1 Architettura EPS L architettura EPS (evolved Packet System), evoluta per ottimizzare le trasmissione dati a larga banda, è composta da: E-UTRAN (evolved UTRAN): rete di accesso composta di uno o più enb. Si occupa della modulazione/demodulazione, controllo di potenza, controllo del carico, funzioni di accesso, trasmissione dati sull interfaccia radio, ed un terminale utente UE (un tablet, uno smartphone etc.). EPC: ultima evoluzione della rete di base effettuata dal 3GPP, la cui architettura risulta essere piatta. In siffatta architettura, la gestione Del piano utente è separata da quello di controllo. Gli elementi che caratterizzano la prima parte sono stazioni radio gateway, tra le cui funzioni troviamo SGW e PGW. Ciò che caratterizza maggiormente la seconda è l MME. L EPC, progettata per trasmettere dati a commutazione di pacchetto, presenta alcune innovazioni: architettura semplificata e l utilizzo di packed switched (PS) (la commutazione di pacchetto (in inglese packet switching) è una tecnica di accesso multiplo a divisione di tempo, introdotta ad hoc per il trasporto di dati. Consente di condividere un canale di comunicazione tra più nodi in modo dinamico, realizzando una divisione dell'informazione da trasferire in pacchetti, che, saranno trasmessi individualmente e in sequenza.). Tale packed switching non è più relativo solo al trasporto dati, bensì, includendo anche quello voce, realizza un ALL-IP network (AIPN). Questo AIPN aiuta ad ottenere un throughput elevato e una minore latenza per accesso e mobilità tra reti eterogenee. Esso si caratterizza per: Un architettura flat: cioè, una architettura semplificata, il cui fine è una minore latenza realizzata attraverso una riduzione del numero di nodi che il traffico dati deve attraversare. Essa, infatti, elimina il nodo RNC. La rete di accesso è composta di un sola stazione di base, anche chiamata evolved NodeB (enodeb o enb), che si 9

10 occupa di trasmettere segnali radio ai dispositivi utenti (UEs). Gli enbs sono tra loro connessi tramite interfacce dedicate X2; inoltre, ognuno di essi, si collega alla core network attraverso un interfaccia specifica S1. A differenza della rete di accesso, la Core network è composta da due entità di commutazione: Serving Gateway (S-GW) che rappresenta un ancora di mobilità tra rete di accesso E-UTRAN e altre reti 3GPP, essa inoltra i pacchetti dati degli utenti; PDN Gateway (P-GW) consente interconnessioni verso reti esterne ed effettua il filtraggio dei pacchetti degli utenti. Una separazione di piani di controllo e trasporto. Tale separazione aumenta l efficienza in termini di distribuzione, ciò, in quanto, il traffico di segnalazione risulta essere inferiore rispetto a quello dati. La separazione avviene attraverso la definizione di MME. Quest ultima costituisce il principale nodo di controllo della core Network, è responsabile dell autenticazione dell utente; assegna identità temporanee ai singoli UE; tiene traccia della mobilità dell utente. 10

11 Capitolo 2: Carrier aggregation Uno dei metodi maggiormente idonei a raggiungere notevoli quantità di dati trasmessi per unità di tempo consiste nell aumentare la larghezza di banda di trasmissione. Metodo meglio noto come Carrier Aggregation (CA). Un dispositivo LTE-Advanced può raggruppare blocchi di frequenza differenti, ciascuno di questi, fino a 20 MHz. Il numero di blocchi aggregati può assumere un valore massimo pari a cinque. Scopo di questa metodologia è quello di ottenere una banda di trasmissione totale molto ampia. Con la massima configurazione, la larghezza di banda complessivamente utilizzata impone un limite superiore pari a 100 MHz. Da sottolineare che, un terminale LTE-Advanced riesce a sfruttare completamente la banda ottenuta con l aggregazione, a differenza di un terminale LTE che, invece, vede ogni vettore elemento di cui è composta la banda complessiva come un singolo vettore LTE. LTE- Advanced supporta due schemi di aggregazione di blocchi di frequenza: Intra-band ed Interband. Intra-band: questa forma di aggregazione si verifica quando si aggregano vettori della stessa banda di frequenza. E possibile che i vettori componenti (CC) dell aggregazione siano contigui (è lo scenario più semplice da implementare, dal punto di vista tecnico, in cui i CC si presentano adiacenti l un l altro. Il canale risultante può essere considerato dal terminale, dal punto di vista di radio-frequenza, come un singolo canale ampio), o non contigui (non sempre gli operatori dispongono di spettro contiguo. Pertanto, anche quello non contiguo è supportato. Risulta, però, più complesso, in quanto non è possibile trattare l aggregazione come un unico segnale). Inter-band non contigui: questa forma di aggregazione si verifica quando si aggregano vettori che non appartengono alla stessa banda di frequenza. 11

12 Questi due tipi di CA, dunque, consentono agli operatori, che hanno spettro frammentato e diverse bande di frequenza, di riutilizzare frammenti di spettro per fornire un servizio migliore agli utenti. 2.1 Vantaggi Come già accennato in precedenza, oltre a garantire un ampia larghezza di banda il CA presenta ulteriori vantaggi, quali: mitigazione di interferenza tra le celle; miglioramento di handover; risparmio energetico e load balancing. CA è un ottimo strumento attraverso il quale si riducono le interferenze tra le celle, in quanto ve ne sono di diverse dimensioni e differenti aree di copertura. Pertanto da quanto si evince dalla figura sottostante la presenza di due enodeb, le cui aree di copertura risultano sovrapposte, garantiscono una copertura continua con riduzione di interferenza. Da quanto è possibile notare dalla figura, un terminale UE, inizialmente, risulta essere servito da CC1 e CC2; se si sposta verso enb2 si aggancia alla cella-bordo di enb1 perdendo, dunque, la copertura CC1 pur mantenendo quella ENb1 CC2. Ciò fino a quando l utente, continuando a spostarsi verso la stazione di base enb2, perde completamente la copertura enb1, utilizzando solo quella enb2 CC2. Si può constatare, pertanto, che la carrier aggregation consente di migliorare l handover, in quanto, il terminale mobile durante una comunicazione cambia canale, ma mantiene attiva la comunicazione stessa. Il risparmio dell energia può essere ottenuto disattivando i CCs nei periodi di basso carico. Per bilanciare il carico, CA prevede di poter definire un ulteriore CC nel caso in cui il traffico in una CC diviene troppo elevato. 12

13 2.2 Stack di protocollo. Per consentire il supporto di aggregazione carrier sono state apportate modifiche anche allo stack di protocollo di accesso radio. In particolare le modifiche sono relative al protocollo di controllo delle risorse radio RRC, al protocollo di controllo di accesso medio MAC e al protocollo dello strato fisico. Più dettagliatamente al livello RCC si instaura una sola connessione. Il vettore carrier utilizzato a tale scopo, prende il nome di cella primaria pcell. Se però sono presenti altri CC, essi prendono il nome di celle secondarie Scell. E bene sottolineare che pcell ed scell di diversi dispositivi utenti sono differenti, ovvero un pcell di un UE può essere un Scell di un altro. Le modifiche applicate a livello MAC concernono l introduzione di un unica antità ibrida- ARQ (tecnica di recupero di errore che prevede, in caso di mancata conferma dal ricevitore,una ritrasmissione del segnale. Nel caso Hybrid, ai dati è associata una piccola quantità di codifica di canale che serve per riavere un numero minimo di errori sui bit che consentono di non alla ritrasmissione.). Dal punto di vista dello scheduling, same-carrier e cross-carrier sono supportati. Il primo è utilizzato per i sistemi LTE, il secondo dall enb e consente di usare un CC per assegnare risorse contenute in CC diverse. Tuttavia il pcell è l unico che può schedulare risorse del pcell utilizzando il canale fisico downlink PDCCH. È doveroso inoltre sottolineare che lo scheduling cross-carrier si utilizza solo quando il PDCCH di un Scell non è stato configurato, ed è preferibile utilizzarlo, per ottenere ottime prestazioni, nel caso in cui la larghezza di banda della cella risulta essere piccola, per migliorare il CA si è introdotta la sincronizzazione multipla avanzata con la quale è possibile per l appunto sincronizzare le trasmissioni in modo autonomo favorendo la riduzione del ritardo di propagazione. 2.3 Nuovo tipo di carrier Un ulteriore oggetto di studio per la Rel-12 è il new carrier type (NTC). Generalmente la stazione di base causa consumi di energia anche in assenza di carico. Proprio con l obiettivo di ridurre, se non eliminare del tutto questo problema, è stato sviluppato NTC. Per poterlo introdurre si necessita di approcci graduali, e pertanto sono in fase di studio due tipi di scenari. Nel primo NTC funge da Scell ed è sincronizzato con un vettore che agirebbe come Pcell. Nel secondo si cerca di avere NTC in modalità Stand-alone. 13

14 2.4 Multistream Aggregation Obiettivo principale di CA era quello di consentire ad un unico enb di poter servire i suoi utenti che utilizzavano più CCs. Le reti cellulari, però, sono divenute eterogenee. Si caratterizzano per la presenza di piccole celle distribuite in un area di copertura di celle più grandi. (Fig). Una simile composizione prevede, o meglio necessita, di un maggiore coordinamento per evitare interferenze tra celle. 2.4 Evoluzione di CA L evoluzione di CA consente a più operatori di condividere i loro CCs, in modo da ottenere una larghezza di banda più ampia determinando, dunque, una maggiore copertura di rete. Lo sviluppo di CA dipende, però, dalla quantità di spettro disponibile da poter aggregare. Esistono due approcci per ottenerlo: accesso esclusivo ed accesso condiviso. Il primo prevede di ottenere una licenza che consenta agli operatori di essere gli unici utenti di una banda di frequenza. Il secondo invece consente ad un operatore di sfruttare tempi ed aree sottoutilizzate di uno spettro la cui licenza è di un differente operatore. 14

15 Capitolo 3: MIMO L utilizzo di più antenne sia al trasmittente sia al ricevente è una tecnica conosciuta meglio come MIMO, acronimo di multiple input multiple output. Tale tecnica di comunicazione, divenuta necessaria per aumentare il flusso di dati, richiede una molteplicità di antenne in trasmissione ed in ricezione. 3.1 Interfaccia radio L interfaccia radio in LTE, a differenza di quella utilizzata dall UMTS che prevede l utilizzo di una sola portante, utilizza uno schema multi-portante per garantire una larga banda di frequenza. Diretta conseguenza di ciò è la possibilità di disporre di una pluralità di cammini contemporanei consentendo, pertanto, di spalmare i ritardi su quelli già esistenti tra emettitore e ricevitore LTE orthogonal frequency su OFDM OFDM (orthogonal Frequency Division Multiplexing) rappresenta le tecniche di accesso impiegate dal sistema LTE in downlink ed uplink (DL UL). Essa richiede la suddivisione della banda disponibile in sotto-bande, ravvicinate tra loro, utilizzate per trasmettere, parallelamente, dati ed informazioni di controllo. L utilizzo di tale tecnica comporta, astrattamente, un assenza di interferenze, in quanto, le sotto-bande risultano essere tra loro ortogonali. I dati trasmessi in ciascuna di esse possono essere modulati mediante una delle seguenti modulazioni (QPSK, 16QAM,64 QAM). 15

16 3.2 Accesso radio multiplo In LTE al fine di realizzare l accesso multiplo al canale radio, si utilizzano due tecniche differenti relative al DL ed UL. In particolare si utilizzano rispettivamente OFDMA e SC- FDMA. La prima, consente a più utenti un accesso multiplo, è fondato sulla modulazione OFDM, e si realizza assegnando a ciascun utente un sottoinsieme di sotto-bande, in cui è stata divisa la banda disponibile, e quindi, consentendo di trasmettere parallelamente dati in un determinato intervallo di tempo. Ciò permette di poter modificare, in base alla necessità, la potenza di trasmissione necessaria per comunicare con ciascun utente. Analogamente, la qualità del servizio (QoS) può essere adattata al tipo di applicazione di cui l utente desidera usufruire (voce, video etc.). La seconda impiega, ugualmente all OFDMA, un insieme di sotto-bande ortogonali. In questo caso, però, i dati sono trasmessi in sequenza. Inoltre, a differenza dell OFDMA, in cui ogni sotto-banda è modulata indipendentemente dalle altre, in SC-DFMA il segnale trasmesso è il frutto di una combinazione di tutti i simboli trasmessi nello stesso istante. Per ogni intervallo di trasmissione l assegnazione di una sotto-portante al singolo utente è effettuata dallo scheduler della stazione di base. E possibile allocare secondo modalità differenti le sotto-portanti in SC-FDMA: il modo localizzato LCDFMA e quello distribuito (IFDMA). LCFDMA: le sotto-portanti assegnate si presentano adiacenti; IFDMA: le sotto-portanti allocate sono poste alla stessa distanza sull intera banda; 16

17 Capitolo 4: CoMP Durante il processo di standardizzazione di LTE-Advanced sono state proposte numerose tecniche destinate ad aumentare le prestazioni in termini di velocità. Tuttavia, è palese che l interferenza tra le celle ostacola la possibilità di ottenere un elevato tasso di dati. La crescente domanda di alta qualità del servizio offerto presso il terminale utente, richiede tecniche avanzate che migliorino la comunicazione con conseguente riduzione delle interferenze tra le celle, ed aumentino il throughput di bordo cella. A tal proposito il 3GGP ha sviluppato uno strumento che prende il nome di CoMP acronimo di coordinata trasmissione e ricezione multipunto. Fulcro portante di tale sistema consiste nel trasformare le interferenze tra le celle ICI, riguardanti specialmente quelle di bordo, in segnale utile per gli UEs, migliorando, così, la qualità del servizio offerto. LTE CoMP richiede uno stretto coordinamento tra più enbs geograficamente separati. Un insieme di antenne rappresentano una cella. Un terminale utente si connette alla cella da cui riceve massima potenza di segnale. Si può trasmettere e ricevere da più antenne che possono non appartenere alla stessa cella fisica. Pertanto, sul bordo di una cella, si può essere serviti da due o più enbs differenti con conseguente riduzione dell interferenza spaziale. A seconda del tipo di cooperazione che sussiste all interno di un singolo ENb o tra più enbs è possibile definire quattro scenari differenti: Scenario 1: Intra-eNB CoMP con distribuzione omogenea. Il coordinamento tra celle con uguale area di copertura, è controllato da un medesimo enb. Scenario 2: Inter-eNB CoMP con distribuzione omogenea. L area di cooperazione è estesa ad altre macro-celle. Vi è un coordinamento tra RRHs (remote radio head, con potenza paragonabile a quella della stazione di base, controllati dalla stessa enb. Scenario 3: Inter-cell COMP con distribuzione eterogenea. L area di copertura della stazione di base sovrappone quella di low-power RRH, caratterizzate da una proprio cella ID. 17

18 Scenario 4: L area di copertura della stazione di base sovrappone quella di low-power RRH, caratterizzate da un unica cella ID. La tecnica CoMP presenta una serie di vantaggi tra cui si può, sicuramente riscontrare: un migliore utilizzo di reti poiché collegandosi a più stazioni di base contemporaneamente aiuta a migliorare l utilizzo delle risorse; ancora, migliori prestazioni di ricezione poiché si utilizzano più celle per ogni connessione con conseguente riduzione del numero di cadute di linea; una maggiore potenza ricevuta in virtù del gran numero di stazioni di base che ricevono congiuntamente; una minore interferenza dovuta all utilizzo di tecniche specializzate che comportano bassi livelli di interferenza. 4.1 Tecniche downlink CoMP Per il downlik il lavoro si è concentrato principalmente su schemi di trasmissione, controllo del segnale, misura delle interferenze. La trasmissione downlink COMP è realizzata mediante il coordinamento di più enbs, separati geograficamente, per trasmettere contemporaneamente a più utenti. Due sono gli approcci di coordinamento: Pianificazione/beamforming coordinato; Selezione di un punto dinamico Scheduling Coordinato La pianificazione /beamformig coordinato (CS/BS) si caratterizza per il fatto che i dati sono trasmessi ad ogni UE da una singola cella nota come cella ancora. Tuttavia, astrattamente, le decisioni di pianificazione ed il beamforming (o filtraggio spaziale, cioè una tecnica che 18

19 consente di gestire angolo di trasmissione o ricezione mediante l utilizzo di antenne multiple) relative ad ogni enb devono essere coordinate tra più enbs, al fine di ridurre l interferenza che può essere generata. Sul piano pragmatico, quanto detto risulta essere decisamente complesso. Pertanto per ovviare a tale problematica, si fa uso di uno scheduling che consenta di implementare CS/BS. Ogni cella può essere aggiornata sulle decisioni prese da altre celle in una precedente interazione, e ciò contribuisce a massimizzare l utilità globale (ad esempio il throughput è ponderato sull intera area di coordinamento) Selezione del punto dinamico La selezione punto dinamico (DPS), detta anche selezione del punto di trasmissione (TPS), è uno schema che prevede la trasmissione del segnale,all UE, da un singolo punto di trasmissione, scelto all interno del set collaborativo CoMP. Sulla base delle risorse disponibili e stato del canale viene dinamicamente selezionato il TP con la migliore qualità di collegamento e condizioni di canale. Si avrà, così, un passaggio da un sub-frame ad un altro, senza la necessità di una procedura di handover elaborata. Dal momento che trasmette un singolo enb, ne consegue che non risulta essere necessario avere strette sincronizzazioni; si ottiene, dunque, un bilanciamento del carico poiché all UE sono inviati segnali provenienti da un punto di trasmissione con poco carico. 19

20 4.1.3 Trasmissione Comune La trasmissione comune (JT) è una tecnica di funzionamento CoMP che prevede l invio simultaneo di dati, sulla stessa risorsa tempo-frequenza, ad un terminale UE da più siti cooperanti. La trasmissione, il cui obiettivo è una migliore qualità del segnale complessivo ricevuto, agevola l annullamento delle interferenze dovute a trasmissioni dirette ad altri UEs. Essa potrebbe essere coerente o non coerente. Le stazioni base che trasmettono contemporaneamente a quella mobile sono raggruppati in clauster (o gruppi celle i quali si dividono la banda radio dedicata in modo da ottenere che le celle adiacenti non trasmettano con la stessa frequenza portante). Nell approccio coerente la rete necessita di conoscere tutte le informazioni relative allo stato del canale (CSI) in modo tale da poter combinare, coerentemente, i segnali provenienti da punti di trasmissione differenti. Avendo conoscenza di tutte le informazioni dei canali, aiuta ad eliminare le interferenze. La trasmissione non coerente al contrario non ha alcuna informazione riguardo CSI, pertanto non è in grado di elidere le interferenze. 4.2 Uplink CoMP Uplink CoMP è una tecnica adottata da LTE-A che si differenzia dalle altre tecniche convenzionali, in quanto, sfrutta l interferenza tra le celle (ICI), in specie quelle di bordo, al fine di migliorare la produttività in direzione uplink. L interferenza rappresenta un problema tipico negli utilizzi del sistema di comunicazione basato su wireless. E proprio la crescente domanda di maggiore throughput, nonché, la presenza di interferenze comportate dall utilizzo di tecniche convenzionali, che ha favorito uno studio profondo della tecnica CoMP, la quale si fonda su un coordinamento multipunto per migliorare il throughput delle celle di bordo. Così come per il downlink, anche l uplink prevede una trasmissione multipla ed una ricezione del segnale trasmesso da più antenne geograficamente separate. Le due principali tecniche utilizzate in uplink CoMP sono: scheduling coordinato (CS) e ricezione congiunta (JR). 20

21 4.2.1 Scheduling coordinato Ugualmente a downlink CS /CB, lo scheduling coordinato uplink determina un clauster cellulare coordinato che serve un determinato UE per ottenere un throughput di cella maggiore. Le decisioni pre-codifica sono effettuate tra più siti di ricezione per ridurre l interferenza. Il carico della rete backhaul 2 risulta ridotto, in quanto, devono essere condivise solo, necessariamente, informazioni relative allo stato del canale ed alle risorse Ricezione congiunta. La ricezione congiunta (JR) prevede che i segnali trasmessi dal terminale utente siano ricevuti in più punti riceventi (receiving point) ed elaborati, contemporaneamente, per ottenere il risultato finale. Allo scopo di eliminare le interferenze e migliorare le prestazioni, si utilizza un collegamento backhaul in modo da consentire lo scambio di dati che, se elaborati prima dello scambio, riducono il carico. Campioni di banda quantizzati trasmettono informazioni più complete ma aumentano il carico di backhual. Lavorare i segnali prima dell invio aiuta a ridurre il carico. C è pertanto un trade-off tra il guadagno CoMP ed il backhaul.. 2 Il backhaul, porzione di rete usata come mezzo di trasporto per l accesso della rete radiomobile (RAN), utilizzato per realizzare la tecnica CoMP comporta latenze in quanto non ideale. Ne consegue, pertanto, la necessità di sviluppare per sistemi futuri schemi che consentano di limitare le latenze dovute al backhaul ed al contempo sfruttare le ottime prestazioni ottenuti mediante l uso di CoMP. 21

LTE Long Term Evolution Late To Evolve

LTE Long Term Evolution Late To Evolve LTE Long Term Evolution Late To Evolve 0 Overview della tecnologia 1 Driver del 4G: la domanda di banda del mobile 2 LTE (3GPP Rel.8): ingredienti tecnologici del 4G Architettura Evoluta (E-UTRAN) di tipo

Dettagli

Programma del corso. Introduzione Rappresentazione delle Informazioni Calcolo proposizionale Architettura del calcolatore Reti di calcolatori

Programma del corso. Introduzione Rappresentazione delle Informazioni Calcolo proposizionale Architettura del calcolatore Reti di calcolatori Programma del corso Introduzione Rappresentazione delle Informazioni Calcolo proposizionale Architettura del calcolatore Reti di calcolatori Sistemi operativi di rete (locale) In una LAN si vogliono condividere

Dettagli

Comunicazione tra Computer. Protocolli. Astrazione di Sottosistema di Comunicazione. Modello di un Sottosistema di Comunicazione

Comunicazione tra Computer. Protocolli. Astrazione di Sottosistema di Comunicazione. Modello di un Sottosistema di Comunicazione I semestre 04/05 Comunicazione tra Computer Protocolli Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/auletta/ Università degli studi di Salerno Laurea in Informatica 1

Dettagli

Reti di Telecomunicazione Lezione 8

Reti di Telecomunicazione Lezione 8 Reti di Telecomunicazione Lezione 8 Marco Benini Corso di Laurea in Informatica marco.benini@uninsubria.it Livello di trasporto Programma della lezione relazione tra lo strato di trasporto e lo strato

Dettagli

WiFi: Connessione senza fili. di Andreas Zoeschg

WiFi: Connessione senza fili. di Andreas Zoeschg WiFi: Connessione senza fili di Andreas Zoeschg Introduzione Le tecnologie wireless risultano particolarmente adatte qualora sia necessario supportare la mobilità dei dispositivi utenti o per il deployment

Dettagli

Ogni stazione base viene collegata via cavo ad altri nodi della rete fissa.

Ogni stazione base viene collegata via cavo ad altri nodi della rete fissa. Reti cellulari La rete cellulare è una rete per cui la copertura geografica è realizzata con una tassellazione a celle: porzioni di area geografica che unite ricoprono perfettamente una zona. La prerogativa

Dettagli

A intervalli regolari ogni router manda la sua tabella a tutti i vicini, e riceve quelle dei vicini.

A intervalli regolari ogni router manda la sua tabella a tutti i vicini, e riceve quelle dei vicini. Algoritmi di routing dinamici (pag.89) UdA2_L5 Nelle moderne reti si usano algoritmi dinamici, che si adattano automaticamente ai cambiamenti della rete. Questi algoritmi non sono eseguiti solo all'avvio

Dettagli

ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA

ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA INTRODUZIONE È denominata Architettura di rete un insieme di livelli e protocolli. Le reti sono organizzate gerarchicamente in livelli, ciascuno dei quali interagisce

Dettagli

Le fattispecie di riuso

Le fattispecie di riuso Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché

Dettagli

Capire i benefici di una rete informatica nella propria attività. I componenti di una rete. I dispositivi utilizzati.

Capire i benefici di una rete informatica nella propria attività. I componenti di una rete. I dispositivi utilizzati. LA RETE INFORMATICA NELL AZIENDA Capire i benefici di una rete informatica nella propria attività. I componenti di una rete I dispositivi utilizzati I servizi offerti LA RETE INFORMATICA NELL AZIENDA Copyright

Dettagli

Reti di Calcolatori. Il software

Reti di Calcolatori. Il software Reti di Calcolatori Il software Lo Stack Protocollare Application: supporta le applicazioni che usano la rete; Transport: trasferimento dati tra host; Network: instradamento (routing) di datagram dalla

Dettagli

Wi-Fi, la libertà di navigare in rete senza fili. Introduzione.

Wi-Fi, la libertà di navigare in rete senza fili. Introduzione. Wi-Fi, la libertà di navigare in rete senza fili. Introduzione. L evoluzione delle tecnologie informatiche negli ultimi decenni ha contribuito in maniera decisiva allo sviluppo del mondo aziendale, facendo

Dettagli

Rete di accesso / Rete di trasporto

Rete di accesso / Rete di trasporto Rete di accesso / Rete di trasporto Per un operatore i costi legati alle reti di trasporto sono principalmente costi legati all esercizio e alla manutenzione della rete ( Operation and maintenance ). In

Dettagli

TELECOMUNICAZIONI II: LE RETI DI COMUNICAZIONE. INTRODUZIONE... pag.2

TELECOMUNICAZIONI II: LE RETI DI COMUNICAZIONE. INTRODUZIONE... pag.2 1 TELECOMUNICAZIONI II: LE RETI DI COMUNICAZIONE INDICE INTRODUZIONE... pag.2 LE RETI DI COMUNICAZIONE.. pag.2 La rete interconnessa (o a maglia).. pag.2 La rete a commutazione. pag.3 La rete policentrica

Dettagli

Reti di Telecomunicazioni 1

Reti di Telecomunicazioni 1 Reti di Telecomunicazioni 1 Corso on-line - AA2005/06 Blocco 2 (v2) Ing. Stefano Salsano e-mail: stefano.salsano@uniroma2.it 1 Richiami sul concetto di multiplazione 2 Riprendendo il discorso sulle diverse

Dettagli

REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE

REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE Bando pubblico per lo sviluppo della rete a Banda Larga nelle aree a fallimento di mercato finalizzato al superamento

Dettagli

frequenze in uso alle reti Wi-Fi a 2.4Ghz.

frequenze in uso alle reti Wi-Fi a 2.4Ghz. La tecnologia Wi-Fi gestita dai comuni access point di qualsiasi produttore deve essere distribuita scacchiera su un tre canali per garantire la copertura della area con sovrapposizione dei segnali tra

Dettagli

Trasmissione di dati al di fuori di un area locale avviene tramite la commutazione

Trasmissione di dati al di fuori di un area locale avviene tramite la commutazione Commutazione 05.2 Trasmissione di dati al di fuori di un area locale avviene tramite la Autunno 2002 Prof. Roberto De Prisco -05: Reti a di circuito Università degli studi di Salerno Laurea e Diploma in

Dettagli

Standard per Reti a Commutazione di Pacchetto Prof. Vincenzo Auletta Università degli studi di Salerno Laurea in Informatica

Standard per Reti a Commutazione di Pacchetto Prof. Vincenzo Auletta Università degli studi di Salerno Laurea in Informatica I semestre 03/04 Standard per Reti a Commutazione di Pacchetto Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/auletta/ Standard per Reti a Pacchetto Principali standard

Dettagli

Scheduling della CPU. Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux

Scheduling della CPU. Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux Scheduling della CPU Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux Sistemi multiprocessori Fin qui si sono trattati i problemi di scheduling su singola

Dettagli

Creare una Rete Locale Lezione n. 1

Creare una Rete Locale Lezione n. 1 Le Reti Locali Introduzione Le Reti Locali indicate anche come LAN (Local Area Network), sono il punto d appoggio su cui si fonda la collaborazione nel lavoro in qualunque realtà, sia essa un azienda,

Dettagli

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN

Dettagli

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel

Dettagli

Reti LAN. IZ3MEZ Francesco Canova www.iz3mez.it francesco@iz3mez.it

Reti LAN. IZ3MEZ Francesco Canova www.iz3mez.it francesco@iz3mez.it Reti LAN IZ3MEZ Francesco Canova www.iz3mez.it francesco@iz3mez.it Le LAN Una LAN è un sistema di comunicazione che permette ad apparecchiature indipendenti di comunicare fra loro entro un area limitata

Dettagli

Dispositivi di rete. Ripetitori. Hub

Dispositivi di rete. Ripetitori. Hub Ripetitori Dispositivi di rete I ripetitori aumentano la distanza che può essere ragginta dai dispositivi Ethernet per trasmettere dati l'uno rispetto all'altro. Le distanze coperte dai cavi sono limitate

Dettagli

GLI APPARATI PER L INTERCONNESSIONE DI RETI LOCALI 1. Il Repeater 2. L Hub 2. Il Bridge 4. Lo Switch 4. Router 6

GLI APPARATI PER L INTERCONNESSIONE DI RETI LOCALI 1. Il Repeater 2. L Hub 2. Il Bridge 4. Lo Switch 4. Router 6 GLI APPARATI PER L INTERCONNESSIONE DI RETI LOCALI 1 Il Repeater 2 L Hub 2 Il Bridge 4 Lo Switch 4 Router 6 Gli apparati per l interconnessione di reti locali Distinguiamo i seguenti tipi di apparati:

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

Implementazione rete LTE

Implementazione rete LTE Implementazione rete LTE Milano, 11 dicembre 2013 Riccardo Zanini Agenda LTE: caratteristiche e prestazioni Stazioni radio base: installazione ed integrazione Strategia e sviluppo della rete Agenda LTE:

Dettagli

Direct Sequence o Frequency Hopping

Direct Sequence o Frequency Hopping Direct Sequence o Frequency Hopping Questo documento vuole essere un punto di riferimento per aiutare quanti si avvicinano per la prima volta alla tecnologia delle wireless Fidelity LAN Wi-Fi. Un confronto

Dettagli

Sistemi Informativi e Sistemi ERP

Sistemi Informativi e Sistemi ERP Sistemi Informativi e Sistemi Trasformare i dati in conoscenza per supportare le decisioni CAPODAGLIO E ASSOCIATI 1 I SISTEMI INFORMATIVI LI - E IMPRESA SISTEMA DI OPERAZIONI ECONOMICHE SVOLTE DA UN DATO

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

MotoTRBO: nuova System Release 2.3.!

MotoTRBO: nuova System Release 2.3.! MotoTRBO: nuova System Release 2.3. Versione del documento v1.0 Aggiornato a Gennaio 2014 Realizzazione a cura di Armando Accardo, IK2XYP Email: ik2xyp@ik2xyp.it Team ircddb-italia http://www.ircddb-italia.it

Dettagli

Agenti Mobili Intelligenti e Sicurezza Informatica Utilizzare un nuovo paradigma applicativo per la realizzazione di sistemi informatici sicuri.

Agenti Mobili Intelligenti e Sicurezza Informatica Utilizzare un nuovo paradigma applicativo per la realizzazione di sistemi informatici sicuri. Agenti Mobili Intelligenti e Sicurezza Informatica Utilizzare un nuovo paradigma applicativo per la realizzazione di sistemi informatici sicuri. Roma, 25 ottobre 2010 Ing. Antonio Salomè Ing. Luca Lezzerini

Dettagli

WLINK. Ecco le principali ed innovative caratteristiche di un sistema wireless WLINK:

WLINK. Ecco le principali ed innovative caratteristiche di un sistema wireless WLINK: Doc2wlink WLINK WLINK è, fondamentalmente, un protocollo di comunicazione radio. Esso è stato sviluppato nei laboratori CSI per dare una risposta all esigenza di comunicazioni radio sicure, affidabili

Dettagli

Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004

Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004 Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004 1. Casi d uso I casi d uso sono riportati in Figura 1. Figura 1: Diagramma dei casi d uso. E evidenziato un sotto caso di uso. 2. Modello concettuale Osserviamo

Dettagli

RIDURRE I COSTI ENERGETICI!

RIDURRE I COSTI ENERGETICI! Otto sono le azioni indipendenti per raggiungere un unico obiettivo: RIDURRE I COSTI ENERGETICI! www.consulenzaenergetica.it 1 Controllo fatture Per gli utenti che sono o meno nel mercato libero il controllo

Dettagli

Realizzazione di un commutatore ultraveloce di flussi dati ottici basato su effetti non lineari in fibra. Claudia Cantini

Realizzazione di un commutatore ultraveloce di flussi dati ottici basato su effetti non lineari in fibra. Claudia Cantini Realizzazione di un commutatore ultraveloce di flussi dati ottici basato su effetti non lineari in fibra Claudia Cantini 20 Luglio 2004 Ai miei genitori Prefazione La nostra vita di ogni giorno é sempre

Dettagli

Il Sistema Operativo. C. Marrocco. Università degli Studi di Cassino

Il Sistema Operativo. C. Marrocco. Università degli Studi di Cassino Il Sistema Operativo Il Sistema Operativo è uno strato software che: opera direttamente sull hardware; isola dai dettagli dell architettura hardware; fornisce un insieme di funzionalità di alto livello.

Dettagli

Cos'è una vlan. Da Wikipedia: Una LAN virtuale, comunemente

Cos'è una vlan. Da Wikipedia: Una LAN virtuale, comunemente Cos'è una vlan Da Wikipedia: Una LAN virtuale, comunemente detta VLAN, è un gruppo di host che comunicano tra di loro come se fossero collegati allo stesso cablaggio, a prescindere dalla loro posizione

Dettagli

esales Forza Ordini per Abbigliamento

esales Forza Ordini per Abbigliamento esales Rel. 2012 Forza Ordini per Abbigliamento Scopo di questo documento è fornire la descrizione di una piattaforma di Raccolta Ordini via Web e la successiva loro elaborazione in ambiente ERP Aziendale.

Dettagli

Soluzioni di collegamento per la videosorveglianza

Soluzioni di collegamento per la videosorveglianza Brochure Applicazioni Soluzioni di collegamento per la videosorveglianza Collegamenti wireless per progetti di videosorveglianza di alta qualità Dopo l 11 settembre l esigenza relativa a progetti di videosorveglianza

Dettagli

Coordinazione Distribuita

Coordinazione Distribuita Coordinazione Distribuita Ordinamento degli eventi Mutua esclusione Atomicità Controllo della Concorrenza 21.1 Introduzione Tutte le questioni relative alla concorrenza che si incontrano in sistemi centralizzati,

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA

Dettagli

Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Prova completa Martedì 15 Novembre 2005

Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Prova completa Martedì 15 Novembre 2005 Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Prova completa Martedì 15 Novembre 2005 Si svolga il compito su questi fogli. Nel caso di domande a risposta aperta, lo spazio lasciato sul foglio

Dettagli

MANUALE MOODLE STUDENTI. Accesso al Materiale Didattico

MANUALE MOODLE STUDENTI. Accesso al Materiale Didattico MANUALE MOODLE STUDENTI Accesso al Materiale Didattico 1 INDICE 1. INTRODUZIONE ALLA PIATTAFORMA MOODLE... 3 1.1. Corso Moodle... 4 2. ACCESSO ALLA PIATTAFORMA... 7 2.1. Accesso diretto alla piattaforma...

Dettagli

Consiglio regionale della Toscana. Regole per il corretto funzionamento della posta elettronica

Consiglio regionale della Toscana. Regole per il corretto funzionamento della posta elettronica Consiglio regionale della Toscana Regole per il corretto funzionamento della posta elettronica A cura dell Ufficio Informatica Maggio 2006 Indice 1. Regole di utilizzo della posta elettronica... 3 2. Controllo

Dettagli

Manuale Amministratore Legalmail Enterprise. Manuale ad uso degli Amministratori del Servizio Legalmail Enterprise

Manuale Amministratore Legalmail Enterprise. Manuale ad uso degli Amministratori del Servizio Legalmail Enterprise Manuale Amministratore Legalmail Enterprise Manuale ad uso degli Amministratori del Servizio Legalmail Enterprise Pagina 2 di 16 Manuale Amministratore Legalmail Enterprise Introduzione a Legalmail Enterprise...3

Dettagli

Brochure Internet. Versione 2010.1 The Keyrules Company s.r.l. Pagina 2 di 8

Brochure Internet. Versione 2010.1 The Keyrules Company s.r.l. Pagina 2 di 8 Ogni organizzazione possiede un sistema di regole che la caratterizzano e che ne assicurano il funzionamento. Le regole sono l insieme coordinato delle norme che stabiliscono come deve o dovrebbe funzionare

Dettagli

Analisi di Protocolli

Analisi di Protocolli Analisi di Protocolli Elenco di protocolli d accesso I principali protocolli di accesso si possono dividere in:. protocolli deterministici (accesso ordinato);. protocolli ad accesso casuale (o a contesa).

Dettagli

3. Introduzione all'internetworking

3. Introduzione all'internetworking 3. Introduzione all'internetworking Abbiamo visto i dettagli di due reti di comunicazione: ma ce ne sono decine di tipo diverso! Occorre poter far comunicare calcolatori che si trovano su reti di tecnologia

Dettagli

La piattaforma di lettura targhe intelligente ed innovativa in grado di offrire servizi completi e personalizzati

La piattaforma di lettura targhe intelligente ed innovativa in grado di offrire servizi completi e personalizzati La piattaforma di lettura targhe intelligente ed innovativa in grado di offrire servizi completi e personalizzati Affidabilità nel servizio precisione negli strumenti Chanda LPR Chanda LPR è una piattaforma

Dettagli

PROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ

PROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ PROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT CENTRATE I VOSTRI OBIETTIVI LA MISSIONE In qualità di clienti Rockwell Automation, potete contare

Dettagli

Replica con TeraStation 3000/4000/5000/7000. Buffalo Technology

Replica con TeraStation 3000/4000/5000/7000. Buffalo Technology Replica con TeraStation 3000/4000/5000/7000 Buffalo Technology Introduzione La funzione di replica consente di sincronizzare una cartella in due diversi dispositivi TeraStation quasi in tempo reale. Il

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

Reti e Internet: introduzione

Reti e Internet: introduzione Facoltà di Medicina - Corso di Laurea in Logopedia Corso di Informatica III anno Prof. Crescenzio Gallo Reti e Internet: introduzione c.gallo@unifg.it Reti e Internet: argomenti Tipologie di reti Rete

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

Application note. CalBatt NomoStor per i sistemi di accumulo di energia

Application note. CalBatt NomoStor per i sistemi di accumulo di energia 1. Panoramica Application note CalBatt NomoStor per i sistemi di accumulo di energia Gli Energy Management Systems () sono dispositivi atti al controllo dei flussi di energia dalle sorgenti di produzione

Dettagli

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso

Dettagli

. A primi passi con microsoft a.ccepss SommarIo: i S 1. aprire e chiudere microsoft access Start (o avvio) l i b tutti i pro- grammi

. A primi passi con microsoft a.ccepss SommarIo: i S 1. aprire e chiudere microsoft access Start (o avvio) l i b tutti i pro- grammi Capitolo Terzo Primi passi con Microsoft Access Sommario: 1. Aprire e chiudere Microsoft Access. - 2. Aprire un database esistente. - 3. La barra multifunzione di Microsoft Access 2007. - 4. Creare e salvare

Dettagli

Reti di calcolatori ed indirizzi IP

Reti di calcolatori ed indirizzi IP ITIS TASSINARI, 1D Reti di calcolatori ed indirizzi IP Prof. Pasquale De Michele 5 aprile 2014 1 INTRODUZIONE ALLE RETI DI CALCOLATORI Cosa è una rete di calcolatori? Il modo migliore per capire di cosa

Dettagli

CONTENT MANAGEMENT SY STEM

CONTENT MANAGEMENT SY STEM CONTENT MANAGEMENT SY STEM I NDI CE I NTRODUZI ONE Accesso al CMS 1) CONTENUTI 1.1 I nserimento, modifica e cancellazione dei contenuti 1.2 Sezioni, categorie e sottocategorie 2) UTENTI 3) UP LOAD FILES

Dettagli

MService La soluzione per ottimizzare le prestazioni dell impianto

MService La soluzione per ottimizzare le prestazioni dell impianto MService La soluzione per ottimizzare le prestazioni dell impianto Il segreto del successo di un azienda sta nel tenere sotto controllo lo stato di salute delle apparecchiature degli impianti. Dati industriali

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

La Videosorveglianza Criteri per il dimensionamento dello storage

La Videosorveglianza Criteri per il dimensionamento dello storage La Videosorveglianza Criteri per il dimensionamento dello storage Serie vol 1005/2010 L importanza di registrare le immagini video Il valore di un sistema di videosorveglianza non dipende solo dall abilità

Dettagli

Laboratorio di reti Relazione N 5 Gruppo 9. Vettorato Mattia Mesin Alberto

Laboratorio di reti Relazione N 5 Gruppo 9. Vettorato Mattia Mesin Alberto Laboratorio di reti Relazione N 5 Gruppo 9 Vettorato Mattia Mesin Alberto Virtual LAN Che cosa è una VLAN? Il termine Virtual LAN indica una serie di tecniche atte a separare un dominio di broadcast, di

Dettagli

Reti di Calcolatori 18-06-2013

Reti di Calcolatori 18-06-2013 1. Applicazioni di rete [3 pts] Si descrivano, relativamente al sistema DNS: Compito di Reti di Calcolatori 18-06-2013 a) i motivi per i quali viene usato; b) l architettura generale; c) le modalità di

Dettagli

Il servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili

Il servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Il servizio di registrazione contabile che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Chi siamo Imprese giovani e dinamiche ITCluster nasce a Torino

Dettagli

Lo scenario: la definizione di Internet

Lo scenario: la definizione di Internet 1 Lo scenario: la definizione di Internet INTERNET E UN INSIEME DI RETI DI COMPUTER INTERCONNESSE TRA LORO SIA FISICAMENTE (LINEE DI COMUNICAZIONE) SIA LOGICAMENTE (PROTOCOLLI DI COMUNICAZIONE SPECIALIZZATI)

Dettagli

Guida Compilazione Piani di Studio on-line

Guida Compilazione Piani di Studio on-line Guida Compilazione Piani di Studio on-line SIA (Sistemi Informativi d Ateneo) Visualizzazione e presentazione piani di studio ordinamento 509 e 270 Università della Calabria (Unità organizzativa complessa-

Dettagli

MANUALE D'USO DEL PROGRAMMA IMMOBIPHONE

MANUALE D'USO DEL PROGRAMMA IMMOBIPHONE 1/6 MANUALE D'USO DEL PROGRAMMA IMMOBIPHONE Per prima cosa si ringrazia per aver scelto ImmobiPhone e per aver dato fiducia al suo autore. Il presente documento istruisce l'utilizzatore sull'uso del programma

Dettagli

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese

Dettagli

WLAN 802.11. Local Area Network (LAN)

WLAN 802.11. Local Area Network (LAN) WLAN 802.11 1 Local Area Network (LAN) Ethernet Server Hub Internet 2 1 Wireless Local Area Network (WLAN) Ethernet Server Access Point Internet 3 Perchè le Wireless LAN Riduzione costi di manutenzione

Dettagli

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC.

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Avviso di mancata consegna L avviso, emesso dal sistema, per indicare l anomalia

Dettagli

Reti di Telecomunicazioni Mobile IP Mobile IP Internet Internet Protocol header IPv4 router host indirizzi IP, DNS URL indirizzo di rete

Reti di Telecomunicazioni Mobile IP Mobile IP Internet Internet Protocol header IPv4 router host indirizzi IP, DNS URL indirizzo di rete IP Analizziamo con sufficiente dettaglio il sistema denominato IP, usato per consentire a due computer mobili di spostarsi liberamente in altre reti pur mantenendo lo stesso indirizzo IP. In particolare,

Dettagli

Introduzione all analisi dei segnali digitali.

Introduzione all analisi dei segnali digitali. Introduzione all analisi dei segnali digitali. Lezioni per il corso di Laboratorio di Fisica IV Isidoro Ferrante A.A. 2001/2002 1 Segnali analogici Si dice segnale la variazione di una qualsiasi grandezza

Dettagli

2 Gli elementi del sistema di Gestione dei Flussi di Utenza

2 Gli elementi del sistema di Gestione dei Flussi di Utenza SISTEMA INFORMATIVO page 4 2 Gli elementi del sistema di Gestione dei Flussi di Utenza Il sistema è composto da vari elementi, software e hardware, quali la Gestione delle Code di attesa, la Gestione di

Dettagli

Reti di Telecomunicazione Lezione 6

Reti di Telecomunicazione Lezione 6 Reti di Telecomunicazione Lezione 6 Marco Benini Corso di Laurea in Informatica marco.benini@uninsubria.it Lo strato di applicazione protocolli Programma della lezione Applicazioni di rete client - server

Dettagli

Introduzione. Classificazione di Flynn... 2 Macchine a pipeline... 3 Macchine vettoriali e Array Processor... 4 Macchine MIMD... 6

Introduzione. Classificazione di Flynn... 2 Macchine a pipeline... 3 Macchine vettoriali e Array Processor... 4 Macchine MIMD... 6 Appunti di Calcolatori Elettronici Esecuzione di istruzioni in parallelo Introduzione... 1 Classificazione di Flynn... 2 Macchine a pipeline... 3 Macchine vettoriali e Array Processor... 4 Macchine MIMD...

Dettagli

leaders in engineering excellence

leaders in engineering excellence leaders in engineering excellence engineering excellence Il mondo di oggi, in rapida trasformazione, impone alle imprese di dotarsi di impianti e macchinari più affidabili e sicuri, e di più lunga durata.

Dettagli

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE Informazioni di approfondimento Come vengono gestiti i versamenti ai fondi pensione complementare? Prima dell adesione

Dettagli

Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Esportazione e Importazione

Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Esportazione e Importazione Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Esportazione e Importazione Airone Funzioni di Esportazione Importazione 1 Indice AIRONE GESTIONE RIFIUTI... 1 FUNZIONI DI ESPORTAZIONE E IMPORTAZIONE... 1 INDICE...

Dettagli

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell

Dettagli

Equitalia spa Equitalia è una società per azioni, a totale capitale pubblico (51% Agenzia delle entrate, 49% Inps), incaricata dell attività di riscossione nazionale dei tributi. Il suo fine è di contribuire

Dettagli

FIRESHOP.NET. Gestione Lotti & Matricole. www.firesoft.it

FIRESHOP.NET. Gestione Lotti & Matricole. www.firesoft.it FIRESHOP.NET Gestione Lotti & Matricole www.firesoft.it Sommario SOMMARIO Introduzione... 3 Configurazione... 6 Personalizzare le etichette del modulo lotti... 6 Personalizzare i campi che identificano

Dettagli

Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici

Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Per effettuare il monitoraggio degli impianti fotovoltaici è stato scelto il metodo di acquisizione dati proposto dal Dott. Ing. F. Spertino, Dott. Ing.

Dettagli

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF): CONVENZIONE PER L ADESIONE AL SISTEMA DI E-LEARNING FEDERATO DELL EMILIA-ROMAGNA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L UTILIZZO DEI SERVIZI PER LA FORMAZIONE Premesso che il Sistema di e-learning federato

Dettagli

MANUALE DI UTILIZZO: INTRANET PROVINCIA DI POTENZA

MANUALE DI UTILIZZO: INTRANET PROVINCIA DI POTENZA MANUALE DI UTILIZZO: INTRANET PROVINCIA DI POTENZA Fornitore: Publisys Prodotto: Intranet Provincia di Potenza http://www.provincia.potenza.it/intranet Indice 1. Introduzione... 3 2. I servizi dell Intranet...

Dettagli

Più prese in casa? Uno dei desideri dell appassionato. Estensioni no problem. centralizzato. impianto TV-SAT

Più prese in casa? Uno dei desideri dell appassionato. Estensioni no problem. centralizzato. impianto TV-SAT Più prese in casa? Estensioni no problem Data la grande offerta della TV digitale terrestre e satellitare, per evitare discussioni in famiglia è importante che l impianto possa prevedere una presa TV e

Dettagli

Le sfide della nuova direttiva per la centrale di committenza

Le sfide della nuova direttiva per la centrale di committenza Le sfide della nuova direttiva per la centrale di VALUTAZIONE DELL EFFICIENZA E DELL EFFICACIA DELLA DIRETTIVA 2004/18 1 Frammentazione ed eterogeneità delle stazioni appaltanti (250.000); 2 Le piccole

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

Gestione della memoria centrale

Gestione della memoria centrale Gestione della memoria centrale Un programma per essere eseguito deve risiedere in memoria principale e lo stesso vale per i dati su cui esso opera In un sistema multitasking molti processi vengono eseguiti

Dettagli

La telefonia cellulare. Piccola presentazione di approfondimento

La telefonia cellulare. Piccola presentazione di approfondimento La telefonia cellulare Piccola presentazione di approfondimento Introduzione Oggigiorno, i telefoni cellulari sono diffusissimi e godono della massima popolarità. Molte persone, tuttavia, non conoscono

Dettagli

Reti di Telecomunicazioni 1

Reti di Telecomunicazioni 1 Reti di Telecomunicazioni 1 Corso on-line - AA2004/05 Blocco 1 Ing. Stefano Salsano e-mail: stefano.salsano@uniroma2.it 1 Definizioni- Le funzionalità delle reti di TLC 2 Definizioni Comunicazione: trasferimento

Dettagli

Centro Tecnico per la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione

Centro Tecnico per la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Centro Tecnico per la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Area Rete Unitaria - Sezione Interoperabilità Linee guida del servizio di trasmissione di documenti informatici mediante posta elettronica

Dettagli

Allegato 3 Sistema per l interscambio dei dati (SID)

Allegato 3 Sistema per l interscambio dei dati (SID) Sistema per l interscambio dei dati (SID) Specifiche dell infrastruttura per la trasmissione delle Comunicazioni previste dall art. 11 comma 2 del decreto legge 6 dicembre 2011 n.201 Sommario Introduzione...

Dettagli

Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2013-14. Pietro Frasca.

Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2013-14. Pietro Frasca. Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2013-14 Pietro Frasca Lezione 11 Martedì 12-11-2013 1 Tecniche di allocazione mediante free list Generalmente,

Dettagli

Gestione Turni. Introduzione

Gestione Turni. Introduzione Gestione Turni Introduzione La gestione dei turni di lavoro si rende necessaria quando, per garantire la continuità del servizio di una determinata struttura, è necessario che tutto il personale afferente

Dettagli