Hanno contribuito al progetto: Regione Abruzzo. Parco Nazionale d Abruzzo Lazio e Molise. Riserva Naturale Gole del Sagittario

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2 Hanno contribuito al progetto: Regione Abruzzo Regione Molise Parco Nazionale della Majella Parco Nazionale d Abruzzo Lazio e Molise Parco Naturale Regionale Sirente Velino Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini Parco Nazionale del Gran Sasso Monti della Laga Riserva Naturale Gole del Sagittario Riserva Naturale Parziale Montagne della Duchessa Riserva Naturale Monte Genzana Alto Gizio Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo L Aquila Provincia Autonoma di Trento WWF Abruzzo Università La Sapienza Roma Università della Tuscia Viterbo Corpo Forestale dello Stato Coordinamenti Regionali di L Aquila, Campobasso e Roma Coordinamenti Provinciali di L Aquila, Chieti, Pescara, Teramo, Isernia, Frosinone, Roma Coordinamenti Territoriali per l Ambiente di Guardiagrele, Civitella Alfedena, Assergi, Visso Coordinamenti Distrettuali di Pescasseroli, Avezzano, Sulmona. Un particolare ringraziamento a tutto il personale dei Comandi Stazione Forestale che ha contribuito al progetto e a tutti coloro che hanno partecipato alla raccolta dei campioni biologici 2

3 SOMMARIO Finalità dell'azione... 4 Materiali e metodi... 5 Attività svolte nell'ambito dell'azione E nell'anno Azione E 1: Sensibilizzazione dei vari gruppi d'interesse ai conflitti tra fauna selvatica e attività produttive tradizionali e attività turistico-ricreative... 5 Azione E 2: Sensibilizzazione delle Pubbliche Amministrazione nei confronti delle problematiche relative alla conservazione dell'orso... 8 Azione E 3: Sensibilizzazione ed educazione della popolazione in età scolare Progetti di educazione ambientale nelle scuole Azione E 4: Sensibilizzazione, coordinamento, collaborazione degli organismi di gestione delle aree protette e delle Organizzazioni Non Governative Azione E 5: Sensibilizzazione del pubblico tramite la realizzazione di materiale informativo e divulgativo sui problemi della conservazione dell'orso bruno Materiale prodotto per l'attività informativa Azione E 6: Realizzazione di relazioni, incontri scientifici, pubblicazioni, documenti scientifici e pagine internet sulle attività tecnico scientifiche realizzate durante il progetto e partecipazione a congressi Altre attività svolte nell'ambito del progetto Life Attività svolte nell'ambito del progetto antecedenti al Azione E 1: Sensibilizzazione dei vari gruppi di interesse in relazione ai conflitti tra fauna selvatica e attività produttive tradizionali e attività turistico ricreative Azione E 2: Sensibilizzazione delle Pubbliche Amministrazioni nei confronti delle problematiche relative alla conservazione dell'orso Azione E 3: Sensibilizzazione ed educazione della popolazione in età scolare Azione E 4: Sensibilizzazione, coordinamento, collaborazione degli organismi di gestione delle aree protette e delle Organizzazioni Non Governative Azione E 5: Sensibilizzazione del pubblico generale tramite la realizzazione di materiale informativo e divulgativo sui problemi della conservazione dell'orso bruno Attività svolte Azione E 6: Realizzazione di relazioni, pubblicazioni, documenti scientifici e pagine internet sulle attività tecnico scientifiche realizzate durante il progetto e partecipazione a congressi Convegni e conferenze scientifiche Sforzo dell'attività di divulgazione e sensibilizzazione nei diversi anni del progetto LIFE Conclusioni Tabella riassuntiva delle iniziative realizzate e dei target coinvolti Elenco dei prodotti identificabili dell'azione E

4 AZIONE E: Sensibilizzazione del pubblico e divulgazione dei risultati Finalità dell azione La presenza dell uomo riveste un importanza fondamentale relativamente a tutto il processo di uso, di gestione e di tutela delle risorse ambientali, poiché le decisioni e gli orientamenti della collettività si ripercuotono, direttamente ed indirettamente, sull ambiente, latu sensu, e sulle sue diverse componenti. Proprio per questo motivo le attività di informazione e sensibilizzazione devono avere come obiettivo principale quello di indirizzare, sia a livello individuale che collettivo, i comportamenti e gli atteggiamenti che spesso derivano da una non corretta informazione. I metodi e gli strumenti scelti devono ovviamente essere adeguati al destinatario del messaggio, poiché un pubblico ben informato e adeguatamente motivato sarà in grado di condividere gli obiettivi, perseguirli correttamente, ed indicare anche eventuali strade alternative da percorrere per raggiungerli. L informazione e la sensibilizzazione dell opinione pubblica sugli obiettivi e sui risultati della tutela ambientale è quindi un aspetto fondamentale del processo di gestione e di conservazione, a maggior ragioni se il tutto è destinato ad una specie che fa parte dell immaginario collettivo fin dai primi anni di vita, se è il simbolo di un vasto territorio, e se è minacciato di estinzione come l orso bruno marsicano. In considerazione di questi aspetti è stato sviluppato, a partire uno specifico progetto di educazione e divulgazione denominato Nella pelle dell orso (allegato E.1) per invitare tutti i destinatari dell iniziativa a guardare il mondo con gli occhi (ecco perché nella pelle ) di un orso, concetto ripetuto dall ultimo recente cartoon della Walt Disney. Il progetto, destinato principalmente ai ragazzi di età compresa tra 6 e 13 anni, è stato pensato per migliorare le conoscenza complessiva dell orso bruno marsicano nell opinione pubblica e per sensibilizzarla verso i problemi di tutela e conservazione della specie e del suo habitat. Per raggiungere questi obiettivi si è ritenuto opportuno avviare un confronto diretto anche con le varie organizzazioni professionali e gli operatori dei settori produttivi che, per le ragioni più disparate, interagiscono con l orso e con il suo ambiente. Da ciò l opportunità, attraverso il progetto LIFE Natura 99, di produrre materiale informativo non solo sulla biologia ed sull ecologia dell orso marsicano; sulle principali specie della fauna selvatica che condividono l habitat dell orso e sulle finalità del progetto, ma anche sui principali conflitti che derivano dalla convivenza tra l orso bruno e l uomo e su alcune possibili soluzioni o modalità gestionali, cosiddette sostenibili, delle risorse ambientali. Questa parte del progetto è stata diretta, anche alle popolazioni ed agli Enti Locali, alle organizzazioni non governative (WWF, Legambiente, ProNatura, Italia Nostra, Ambiente e/è Vita) ed i fruitori occasionali del territorio (turisti). Perseguendo lo stesso obiettivo di aumentare la conoscenza dell orso bruno, del suo ambiente naturale e delle principali problematiche conservazionistiche, il progetto LIFE è stato anche un importante strumento di crescita culturale, relativamente agli argomenti citati, visto che ha consentito di operare anche nel settore della formazione. In particolare è stato realizzato un corso di formazione, rivolto inizialmente al solo personale del Corpo Forestale dello Stato, che successivamente è stato esteso anche agli addetti ed operatori di 4

5 molte aree protette, al personale della Polizia Provinciale, a volontari di O.N.G., studenti e tirocinanti. Anche in questo caso la divulgazione della tematica e l aumento della conoscenza si è tradotto sia in una maggiore sensibilità, diretta ed indiretta, verso tutte le tematiche di gestione e conservazione della specie; sia in una maggiore qualità dei rilievi e quindi migliore attendibilità delle segnalazioni. Materiali e metodi Tutto il lavoro divulgativo è stato realizzato direttamente dal personale dell Amministrazione Forestale, senza l apporto di tecnici e specialisti esterni, basandosi sulla ideazione e realizzazione di materiale inizialmente semplice, poster soprattutto, e poi via via più complesso ed articolato (depliant illustrativi, articoli scientifici su riviste specializzate, sito internet, cd rom, fumetto, etc.), senza tralasciare alcuni passaggi sui principali media. La divulgazione di tale materiale è stata fatta in diverse occasioni, quali convegni scientifici e manifestazioni di rilievo locale e nazionale che il Corpo Forestale dello stato ha organizzato o a cui ha partecipato, nonché durante i corsi di educazione ambientale svolti nelle scuole della provincia de L Aquila, che hanno fornito ai ragazzi nozioni sull orso e sulle montagne in cui vive. Per promuovere gli interventi fatti per migliorare l habitat per l orso si sono svolte alcune giornate denominate "Natura rivolte principalmente alle associazioni escursionistiche, durante le quali sono state effettuate escursioni in alcune aree del progetto Life. Inoltre sono state realizzate delle giornate studio o workshop con i rappresentanti delle diverse categorie professionali per individuare i principali conflitti tra fauna selvatica e attività antropiche. Aderendo alle iniziative proposte dall unione europea, il Corpo Forestale dello Stato ha organizzato in molti comuni dell area LIFE delle giornate divulgative del progetto rivolte al pubblico locale e ai fruitori del territorio (si sottolineano in particolare le giornate Green Days). Attività svolte nell ambito dell Azione E nell anno 2003: Azione E 1: Sensibilizzazione dei vari gruppi d interesse in relazione ai conflitti tra fauna selvatica e attività produttive tradizionali e attività turistico-ricreative Questa parte delle iniziative era rivolta agli operatori del settore agricolo e forestale, agli allevatori ed agli operatori turistici in generale, al fine di favorire un incontro tra le esigenze delle parti ed individuare possibili soluzioni per ridurre la conflittualità esistente soprattutto in alcun aree del territorio interessato dalla presenza dell orso bruno. L aspetto interessante che si ritiene di sottolineare è che spesso, come si può rilevare dal dettaglio delle manifestazioni, i vari incontri e convegni sono stati organizzati da Enti non direttamente coinvolti nella gestione delle problematiche di tutela e conservazione della specie, a testimonianza di una maggiore sensibilità verso la conservazione dell orso bruno e di un cresciuto di interesse verso tutta la problematica. 5

6 5 maggio 2003 Camerino: incontro informativo presso l Università di Camerino delle attività di ricerca svolte nell ambito del progetto Life 99, tenuto dal dott. G. Potena. Con l occasione alcuni studenti si sono interessati al progetto e hanno richiesto materiale informativo, da distribuire presso i Centri di Educazione Ambientale locali, inoltre alcuni docenti dell ateneo hanno richiesto in visione il Piano preliminare di conservazione dell orso bruno. In prosecuzione dell incontro il Prof. Pedrotti ha organizzato, nell ambito dello stesso corso di specializzazione una sessione pratica svoltasi dal 16 al 18 giugno interamente nelle aree interessate dalle azioni del progetto LIFE Natura 99, durante la quale sono stati affrontati molti degli argomenti connessi alla gestione e conservazione dell orso bruno. 5 giugno 2003 Avezzano, 1 0 Workshop sull orso (Allegato E.1) presieduto dal sig. Sindaco della città di Avezzano e finalizzato ad individuare linee di gestione dell orso sostenibili per l ambiente tramite il confronto con le varie categorie professionali. Durante l incontro sono stati affrontati alcuni problemi che la presenza di Lupo e Orso sul territorio causano. Gli allevatori hanno sottolineato l inadeguatezza delle forme di risarcimento, mentre le amministrazioni hanno segnalato la mancanza di strutture per la prevenzione dei danni ed il bisogno di una legge precisa e chiara in merito. 7 agosto 2003 Scanno: manifestazione Vivere le montagne d Abruzzo (Allegato E.1, 2) organizzata dalle Amministrazioni comunali di Scanno e Villalago e dal Consorzio Forestale alta Valle del Sagittario, in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato. Durante questa manifestazione è stato possibile visitare il Centro Mobile di Informazione Naturalistica del Corpo Forestale dello Stato, ed in particolare i bambini sono stati invitati a partecipare a dei giochi didattici sull orso. E importante sottolineare che in questa occasione, per la prima volta è stata realizzata una manifestazione divulgativa congiunta tra il Corpo Forestale dello Stato, Ufficio Foreste Demaniali di Castel di Sangro, e personale del Parco Nazionale d Abruzzo, Lazio, Molise. Nell ambito di questa manifestazione si è svolta una tavola rotonda sul tema Le aree montane tra conservazione e sviluppo presieduta dal dott. A. Cetrone, sindaco di Scanno. In tale occasione è emerso come la presenza dell orso sul territorio sia un attrattiva importante per il turismo locale, una delle principali risorse delle aree montane, ed è quindi necessario studiare delle modalità ecosostenibili per le attività antropiche. (Figura E.1). 6

7 Figura E. 1- Un momento dell incontro Le aree montane tra conservazione e sviluppo svoltosi l 8 agosto 2003 a Scanno 8 agosto 2003 Villalago: seconda giornata della manifestazione Vivere le montagne d Abruzzo organizzata dalle Amministrazioni comunali di Scanno e Villalago e dal Consorzio Forestale alta Valle del Sagittario, in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato. Anche in questa occasione sono stati organizzati in collaborazione con il Parco Nazionale d Abruzzo Lazio Molise, dei giochi per bambini finalizzati alla conoscenza dell orso e delle montagne in cui vive, ed è stato presentato il cd-rom interattivo Nella pelle dell orso. E stato possibile inoltre visitare il tir del Centro Mobile di Informazione Naturalistica del Corpo Forestale dello Stato. Nell ambito della manifestazione è stata stipulata la convenzione per l allestimento di una postazione del Sistema Informativo della Montagna e a tal proposito si è svolto il dibattito Il Sistema Informativo della Montagna: un opportunità di sviluppo delle aree interne. (Figura E. 2) 7

8 Figura E. 2- Il Tir del Centro Mobile di Educazione Ambientale del Corpo Forestale dello Stato a Villalago Azione E 2: Sensibilizzazione delle Pubbliche Amministrazioni nei confronti delle problematiche relative alla conservazione dell orso Uno degli obiettivi primari dell azione E, è stato quello di sensibilizzare tutti gli organi di controllo del territorio alle problematiche che la gestione dell orso incontra e creare quindi delle collaborazioni nelle iniziative di management. In questo caso la sensibilizzazione è congiunta alla formazione poiché la presenza di personale esperto all interno dei vari organi gestionali, (Corpo Forestale, Polizia Provinciale, Parchi) è sicuramente di fondamentale importanza per una collaborazione attiva nella gestione dell orso. Le attività svolte nel 2003 in merito sono state: Febbraio- Novembre 2003: in tale periodo si è svolto il corso di formazione Tecniche di monitoraggio dell orso bruno e del territorio rivolto al personale del Corpo Forestale dello Stato operante in Abruzzo, in Molise, nel Lazio, in Umbria e nelle Marche; delle aree protette e della Polizia Provinciale. Gli obiettivi del corso sono stati quelli di fornire informazioni sulla biologia, sull ecologia e sull etologia dell orso bruno; far conoscere le finalità del progetto LIFE e le sue principali azioni; insegnare a riconoscere i principali segni di presenza della specie anche per standardizzare i metodi di raccolta e archiviazione dei dati, creare un gruppo di lavoro per l interscambio di esperienze e professionalità. Al corso hanno partecipato oltre 500 iscritti tra cui 378 appartenenti al personale del Corpo Forestale dello Stato provenienti da ben 85 Comandi Stazione e 39 uffici territoriali (5 del Coordinamento Territoriale e per l Ambiente- CTA- per il Parco Nazionale d Abruzzo, Lazio, Molise; 14 del CTA per il Parco Nazionale della Majella; 14 del CTA per il Parco Nazionale Gran Sasso-Monti della Laga; 6 del CTA per il Parco Nazionale dei Monti Simbruini); 8

9 43 appartenenti alla Polizia Provinciale di Chieti, L Aquila e Roma; 79 addetti e tecnici delle principali aree protette dell Appennino centrale: Parco Nazionale d Abruzzo, Lazio Molise; Parco Nazionale Gran Sasso Monti della Laga; Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Parco Regionale del Sirente Velino; Parco Regionale dei Monti Simbruini; Riserva Naturale Parziale Montagne della Duchessa; Riserva Naturale Gole del Sagittario; Riserva Naturale Monte Genzana - Alto Gizio. Il corso è stato articolato in una lezione teorica di 4 ore (svolta in ben 10 sedi diverse), Vivaio Forestale Fonte Eremita di Roccaraso (AQ), Centro Visita della Riserva Naturale Orientata Monte Velino di Magliano dei Marsi (AQ), Centro Visita della Riserva Naturale Orientata Valle dell Orfento di Caramanico Terme (AQ), Centro CEDAP del Parco Nazionale Gran Sasso Monti della Laga di Montorio al Vomano (TE), Aula A. Alessandrini del Centro di documentazione del Parco Nazionale Gran Sasso Monti della Laga di Barisciano (AQ), Centro Visita della Riserva Naturale Orientata Monte di Mezzo di Vastogirardi (IS),Casa del Parco di Amandola (MC), Abbazia di S. Eutizio Preci (PG), Sede del Parco Regionale dei Monti Simbruini di Jenne (Roma), Scuola Forestale di Cittàducale (RI)), e una pratica di altre 4 ore (in questo caso tutti i partecipanti si sono recati nell area della F.D.R. Chiarano-Sparvera), per un totale di 70 ore per le lezioni teoriche distribuite in 20 giornate, e di 100 ore per le lezioni pratiche con 25 escursioni. Al termine della lezione teorica ai è stata consegnata una scheda di valutazione del corso. Dalle schede riconsegnate è emerso che il 29% dei partecipanti ha giudicato il corso ottimo, il 60% complessivamente buono, il 10% discreto, l 1% sufficiente, 0% insufficiente (Figura E.3). 60% insufficiente sufficiente discreto buono ottimo 29% 10% 1% 0% Figura E. 3- Rappresentazione grafica della valutazione complessiva al corso di formazione Tecniche per il monitoraggio dell orso bruno e del territorio. Tra i suggerimenti indicati dai partecipanti nella scheda di valutazione si è riscontrato più volte l incoraggiamento a promuovere altre attività didattico - informative per chi lavora sul territorio, in modo da poter svolgere al meglio il proprio lavoro di tutela e conservazione, con strumenti efficienti e tecniche appropriate. (Figura E. 4) 9

10 Figura E. 4- Corso di Formazione: Esercitazione pratica ai ramneti. Il corso è stato organizzato e svolto quasi interamente da personale interno all Amministrazione Forestale, i docenti sono stati il dott. L. Sammarone, Funzionario del CFS, il dott. A. Petrella, la dott.ssa I. Filippone, il dott. M. Romano tecnici delle Foreste Demaniali, unitamente al dott. M. Posillico, dell Università di Siena, ed al sig. Carlo Frapporti del Servizio Faunistico dell Amministrazione Provinciale di Trento. Nelle escursioni è stato coinvolto anche il Personale Forestale del Comando Stazione di Rivisondoli e del Posto Fisso di Civitella Alfedena, utilissimo per supporto in campagna per la notevole esperienza maturata nei vari anni di lavoro nel rilievo dei segni di presenza, nonché di altro personale dipendente delle Foreste Demaniali di Castel di Sangro. In occasione del corso è stata realizzata anche la guida Guida al riconoscimento dei segni di presenza dell orso bruno a cura del Sig. Carlo Frapporti, già curatore di analoga iniziativa per l orso bruno sulle Alpi, stampata in copie complessive e distribuita anche ad altro personale, ricercatori, appassionati e turisti. La guida è stata distribuita ai partecipanti al corso, unitamente ad una valigetta didattica contenente schede per la rapida identificazione sul campo dei mammiferi (Figura E. 5), e materiale per il rilevamento faunistico in montagna. 10

11 Figura E. 5-Una delle schede per la rapida identificazione sul campo dei mammiferi inserite nella valigetta didattica. Il corso ha conseguito certamente una parte dei propri obiettivi visto che nei mesi successivi è aumentata, per quantità e qualità il numero delle segnalazioni di presenza della specie, con raccolta di segni di presenza e/o indicazioni circa possibili frequentazioni di esemplari di orso. Azione E 3: Sensibilizzazione ed educazione della popolazione in età scolare L importanza dell educazione ambientale, soprattutto in età scolare, è stata sottolineata dalla Conferenza di Rio del 1992, dove si mise in evidenza il bisogno di modificare la relazione uomo-natura che attualmente domina soprattutto il mondo occidentale. Visto che le minacce per la sopravvivenza dell orso sono essenzialmente di origine antropica, (degrado ambientale, bracconaggio, bocconi avvelenati, incidenti), una corretta informazione sul rapporto uomo-natura, è parsa necessaria tra le varie azioni finalizzate alla salvaguardia della specie e soprattutto del suo habitat primario. A questo proposito, nel corso 2003 sono state organizzate una serie di iniziative, a largo raggio, destinate soprattutto alla sensibilizzazione dei ragazzi in età scolare, in modo da far crescere la cultura specifica ed aumentare la sensibilità verso aspetti del vivere quotidiano più o meno direttamente collegati alla conservazione dell orso bruno e delle aree montane interne. Le iniziative realizzate sono state: marzo 2003 Roccaraso: Campionati invernali studenteschi. Allestimento di uno stand informativo sul progetto LIFE Natura 99 per la Conservazione dell orso bruno nell Appennino centrale e presentazione a cura del Dott. Sammarone di una relazione divulgativa sulla biologia ed ecologia dell orso e sulle azioni svolte nell ambito del progetto. 11

12 30 maggio-1 giugno 2003 Pescara: Manifestazione Attenti al lupo!. Partecipazione del Corpo Forestale che ha allestito uno stand espositivo sull orso e una postazione multimediale per visionare e giocare con il cd-rom Nella pelle dell orso (Figura E. 6). Figura E. 6-Stand espositivo del Corpo Forestale alla manifestazione di Pescara Attenti al Lupo 6 giugno 2003 Avezzano: partecipazione del Corpo Forestale dello Stato che ha allestito uno stand espositivo sull orso e ha fatto attività informativa sul progetto LIFE alla manifestazione tenutasi ad Avezzano Insieme per l ambiente. 8-9 giugno 2003 Borgorose (RI) Quarta Festa Ecologica tenutasi nella Riserva Naturale Parziale Montagne della Duchessa. Partecipazione con lo stand espositivo sull orso (allegato E.3). 27 luglio 2003 Riserva Naturale Monte di Mezzo Vastogirardi (IS) Inaugurazione del sentiero per disabili Colle S. Biagio (Figura E.7). 12

13 Figura E.7- Stand informativo del Corpo Forestale dello Stato all inaugurazione del sentiero per disabili Colle S. Biagio alla riserva di Monte di Mezzo (IS). 30 gennaio 2004 Scanno: in occasione del convegno di cui sopra, in collaborazione con il Parco Nazionale d Abruzzo, Lazio e Molise è stato organizzato un incontro con gli alunni della scuola media di Scanno (AQ) presentando i risultati del progetto LIFE in maniera semplice ed adeguata ai ragazzi. Inoltre, grazie anche alla visione del filmato SOS fauna realizzato dal Parco Nazionale d Abruzzo, Lazio, Molise in collaborazione con il Parco regionale dei Simbruini e con il Corpo Forestale dello Stato, è stato offerto ai ragazzi un argomento di discussione da svolgere durante l anno scolastico dal titolo Orsi confidenti e bracconaggio: come affrontare il problema?. Progetti di educazione ambientale nelle scuole Marzo - giugno 2003: durante questo periodo si è svolto il progetto di educazione ambientale Nella Pelle dell Orso rivolto agli alunni della scuola elementare e della scuola media inferiore. Hanno aderito alla prima fase del progetto 3 scuole medie (Scuola Media di Barrea (AQ), Scuola Media Capograssi e Scuola Media Serafini di Sulmona (AQ)) e 4 scuole elementari (Scuola Elementare di Barrea, Villetta Barrea, Scontrone, Alfedena tutte facenti capo all Istituto Comprensivo di scuola materna, elementare e media di Barrea (AQ)) nelle quali sono stati svolti incontri per un totale di 144 ore di lezioni teoriche in aula. Inoltre sono state effettuate 16 escursioni guidate, per un totale di 80 ore, organizzate tutte presso l Azienda Sperimentale Demaniale Torre di Feudozzo. Le lezioni, della durata di due ore, si sono svolte con cadenza settimanale presso le diverse scuole con l obiettivo di fornire ai ragazzi le conoscenze di base (biologia ed etologia) sull orso bruno e sulle altre entità faunistiche e floristiche che vivono nei boschi dell Appennino abruzzese, illustrando i rapporti 13

14 intra e inter specifici che regolano l equilibrio dell ecosistema bosco. Sono stati illustrati i principali motivi d interazione tra l orso e l uomo, evidenziando le problematiche ed i conflitti che ne sono derivati in passato e quelli che ancora persistono presentando le diverse iniziative attuate dal Corpo Forestale e da altri Enti. Inoltre sono state fornite le conoscenze delle principali norme di comportamento da adottare per proteggere e rispettare la natura delle nostre montagne. Durante le lezioni sono state proiettate diapositive e videocassette, sono stati mostrati reperti biologici (peli d orso, lupo, cervo, cinghiale, camoscio, escrementi secchi d orso e di vari ungulati, palchi di cervo e capriolo, corna e cranio di camoscio, cranio completo di cinghiale con dentatura, artiglio di orso marsicano), ed è stato distribuito materiale divulgativo quali fumetti, poster, depliant. Le visite guidate all Azienda Sperimentale La Torre di Feudozzo hanno permesso ai ragazzi di sperimentare direttamente l emozione di scoprire e riconoscere le impronte degli animali, nonché di assimilare il concetto di Biodiversità, non solo grazie alla possibilità di conoscere da vicino diverse specie animali e vegetali ed i diversi ambienti in cui vivono (bosco, prato, lago, etc.) ma anche perché presso l Azienda di Feudozzo vengono allevati bovini da latte della razze autoctone inserite dalla FAO tra quelle minacciate di estinzione. Grazie alla verifica fatta sia con questionari a scuola dopo le lezioni che con domande sul campo durante l escursione, si è potuto constatare nel complesso un buon esito del corso (Figura E.8 e Figura E. 9). Figura E. 8- Un momento dell escursione alla Torre di Feudozzo con gli alunni dell Istituto comprensivo elementare di Barrea: visita della stalla 14

15 Figura E. 9- Un momento dell escursione alla Torre di Feudozzo : il dott. Carfagna spiega la caseificazione Ottobre 2003 giugno 2004: è attualmente in corso di svolgimento il progetto di educazione ambientale per le scuole dell obbligo Conoscere la natura e l ambiente per.. pensato come sviluppo ed integrazione della precedente iniziativa e realizzato in collaborazione con la Direzione Scolastica Regionale per l Abruzzo. Il progetto è articolato in due cicli: il primo dal titolo L orso bruno, il re della montagna e l ambiente naturale il cui obiettivo è quello di fornire le conoscenze di base sulle principali specie della flora e della fauna dell Appennino abruzzese, con un particolare riguardo all orso bruno, introducendo i concetti di ecosistema, di biodiversità, di rapporti inter e intra specifici, e i problemi legati alle attività antropiche. Il secondo ciclo dal titolo La materia: nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma vuole fornire ai ragazzi le conoscenze di base su aria, acqua, terra e fuoco, sottolineando gli stretti rapporti che intercorrono tra essi, indicando quali sono le principali cause di inquinamento e degrado, sensibilizzandoli alle tematiche della conservazione e della tutela della natura. Durante le lezioni sono state proiettate diapositive e videocassette in particolare sugli animali del bosco, ma anche sui principali fattori di degrado ambientale, inoltre sono stati mostrati reperti biologici e sono stati realizzati calchi in gesso di impronte degli animali trattati durante le lezioni. (Figura E. 10) 15

16 Figura E Realizzazione di calchi in gesso con gli alunni della scuola elementare di Villalago A questo progetto, attualmente in corso di svolgimento, hanno aderito 4 scuole medie e 11 tra Istituti Comprensivi e Direzioni didattiche Elementari della provincia di L Aquila. Attualmente sono già state svolte 495 ore di lezione in 19 Sedi Scolastiche (1 scuola media e 14 scuole elementari), per un totale di 87 classi e di circa 1000 alunni. A fine anno scolastico si dovrebbe arrivare ad un totale di 535 ore di lezioni teoriche e 122 ore di lezioni pratiche suddivise in 10 escursioni all Azienda Sperimentale Torre di Feudozzo, e all interno del Parco Nazionale d Abruzzo, Lazio e Molise una escursione nell area della Camosciara, 3 visite presso il Centro Natura di Pescasseroli, 1 escursione presso la Difesa di Pescasseroli, e una escursione lungo il Fiume Fondillo. Da una prima verifica fatta su un campione di 220 alunni, è emerso che le nozioni fornite sono state recepite ed assimilate in maniera soddisfacente (Figura E. 11). ESITO DEL TEST DI VERIFICA 46 risposte corrette 40-45risposte 7% 8% 4% 5% 21% 39-30risposte 29-20risposte 19-10risposte 55% 1-9risposte nessuna risposta corretta Figura E. 11-Percentuale delle risposte esatte (46 domande) su un campione di 220 test. 16

17 N W E S Legenda &#"" &/,!$ Scuole che hanno aderito al progetto di Educazione Ambientale " Nella Pelle dell'orso". "" )! " # $% $& " "'(! ) *'( # $#*$ &!& &! & "! ) "! ($+#$,,% $ - ) "#!. "! #! ) # " "" Figura E.12 Mappa delle scuole che hanno aderito al progetto di Educazione Ambientale Nella pelle dell orso. 17

18 Azione E 4: Sensibilizzazione, coordinamento, collaborazione degli organismi di gestione delle aree protette e delle Organizzazioni Non Governative E stato sottolineato più volte come la mancanza di un coordinamento, sia a livello tecnicoscientifico che politico-amministrativo, tra le principali aree protette, i vari Enti locali e le principali associazione ambientaliste operanti sul territorio, sia stata una delle minacce alla sopravvivenza dell orso bruno. In passato si è dovuto purtroppo registrare uno scarso scambio di informazioni che ha limitato la conoscenza sulla reale situazione della popolazione, con conseguenze negative sugli animali e sullo habitat primario. A fine di provare a superare tale situazione il Corpo Forestale dello Stato fin dall inizio dei lavori del progetto LIFE Natura 99 ha promosso, e poi siglato, dei protocolli d intesa con diverse aree protette, a partire dalla proposta del progetto che coinvolgeva direttamente la zona meridionale del Parco Nazionale della Majella che condivise l iniziativa autorizzandola nella sua fase preliminare. Analogamente al Parco Nazionale della Majella, l iniziativa venne proposta e condivisa dal Parco Regionale Sirente Velino, col quale già era in corso un attiva collaborazione per le precedenti esperienze LIFE attuate dai due Enti. In generale con i protocolli si è inteso perseguire le seguenti finalità: 1. creare un raccordo tecnico-operativo sul territorio al fine di interessare la maggior parte delle aree frequentate dall orso bruno nell Appennino centrale, con interventi coordinati e condivisi, sia nella fase progettuale che in quella esecutiva; 2. realizzare un censimento uniforme, per superfici interessate e metodologie applicate, della popolazione di orso bruno, ripetibile nel tempo, divulgando il risultati in modo da rendere partecipe e parte attiva le popolazioni locali interessate dalla presenza della specie, attraverso una banca dati comune; 3. realizzare un sistema di valutazione della idoneità ambientale relativamente alle esigenze ecologiche dell orso bruno con finalità applicative in campo gestionale e di tutela; 4. realizzare un monitoraggio sanitario sia mediante indagini dirette su esemplari di orso, che indirette su esemplari di altre specie della fauna selvatica e domestica, per la mappatura delle principali patologie importanti per l orso bruno; 5. divulgare i risultati emersi a mezzo stampa, tramite la realizzazione di appositi prodotti divulgativi, la partecipazione ad iniziative pubbliche quali congressi, mostre, conferenze, dibattiti, informazione sui rispettivi siti internet; I protocolli di intesa sono stati siglati con: il Parco Regionale dei Monti Simbruini; il Parco Regionale Sirente Velino; la Riserva Naturale Parziale Montagne della Duchessa; la Riserva Naturale Regionale Gole del Sagittario ; la Provincia Autonoma di Trento; il Parco Nazionale d Abruzzo Lazio e Molise. Lo stesso protocollo è stato proposto al Parco Nazionale della Majella, al Parco Nazionale Gran Sasso Monti della Laga, al Parco Nazionale dei Monti Sibillini, alla Riserva Naturale Regionale Zompo lo Schioppo, alla Riserva Naturale Guidata Monte Genzana Alto Gizio (Figura E.9), che per ragioni diverse hanno ritenuto di non ratificare formalmente l atto, anche se di fatto con tutti gli Enti citati sono state realizzate e condivise importanti iniziative, con la medesima logica e finalità illustrata in precedenza. 18

19 Trentino-Alto Adige W N N S S E E Trento Abruzzo Lazio N W E Molise S Legenda )- &,*0,,,$ &)$ 0!&,$)/ &)!)# ) &!" Figura E. 13. Mappa degli Enti con cui sono stati siglati dei protocolli di intesa Nel complesso quindi, soprattutto nel corso dell ultimo anno, si è registrata un accelerazione notevole nelle iniziative di raccordo e coordinamento tra i vari Enti, al fine di migliorare le azioni per la conservazione della specie. Le pietre miliari di queste iniziative finalizzate allo svolgimento di interventi coordinati e condivisi, che in parte sono state promosse proprio dalle diverse azioni del LIFE Natura 99 del Corpo Forestale dello Stato; possono a ragione essere considerate: 1. la riunione promossa dall Ente Parco Nazionale d Abruzzo Lazio e Molise il 12 marzo 2003 presso la sede di Federparchi a Roma per un incontro di raccordo e coordinamento finalizzato ad una rinnovata assunzione di responsabilità verso la conservazione dell orso marsicano; 19

20 2. la decisione del Ministero dell Ambiente, scaturita dall incontro del 12 marzo, di iniziare la stesura di un Piano d Azione per l orso bruno in Italia, che è ora in fase di ultimazione avendo raccolto le esperienze maturate da tutti gli Enti e le organizzazioni che nel corso degli ultimi anni hanno lavorato sull orso bruno; 3. l avvio formale, sancito definitivamente nello scorso autunno, di un unico coordinamento delle azioni a favore dell orso bruno nell Appennino centrale tra tutti gli Enti operanti, promosso dal Ministero dell Ambiente e dalla Regione Abruzzo che hanno individuato nel Parco Nazionale della Majella l Ente di riferimento. Nell ambito delle citate iniziative di raccordo delle attività previste dai vari protocolli d intesa, nel corso del 2003 il Personale delle Foreste Demaniali incaricato della gestione del progetto LIFE Natura 99, ha partecipato alle seguenti iniziative: 3-4 aprile 2003 a Spormaggiore (TN) Workshop internazionale sui grandi carnivori (allegato E. 1. Alla tavola rotonda è stato presentato il Piano preliminare di conservazione dell orso bruno nell Appennino centrale che ha suscitato molto interesse. Il giugno 2003 a Ortona dei Marsi (AQ) ed a Pescocostanzo (AQ) il Parco Nazionale d Abruzzo Lazio e Molise ed il Parco Nazionale della Majella hanno organizzato gli Stati generali dell orso in Appennino, due giorni di lavoro cui hanno partecipato tutti i principali tecnici ed esperti, nazionali ed internazionali, compresi Amministratori locali e di Enti territoriali. Il convegno, durante il quale è stata presentata anche una relazione sulle attività svolte dal Corpo Forestale dello Stato, è stata la prima occasione ufficiale, dopo moltissimi anni, per fare il punto della situazione sull orso: sono stati ufficializzati dati allarmanti sulla mortalità e sulle varie cause; sulla frammentazione che l habitat primario dell orso ha subito ed ancor più rischia di subire; sull opportunità di realizzare un coordinamento unico tra le varie iniziative di ricerca e tutela per la conservazione a lungo termine della specie. 4 luglio 2003 Roccaraso (AQ): riunione di coordinamento tra i partner del Progetto LIFE Co-op Carnivori e Zootecnia, promosso dal WWF Italia ed al quale il Corpo Forestale dello Stato collabora tramite l Ufficio Foreste Demaniali di Castel di Sangro. Il progetto ha la finalità di verificare lo status della azioni svolte per ridurre i conflitti derivanti dall interazione tra uomo e fauna selvatica, con particolare riferimento ai grandi predatori: orso bruno e lupo. Nell ambito dell incontro sono state illustrate le esperienze maturate dal CFS in merito al problema nel corso del progetto Life Natura 99 Conservazione dell orso bruno nell Appennino centrale e di precedenti attività nel settore. 2-3 ottobre 2003 Castel di Sangro (AQ): prima riunione di coordinamento tra il Personale CFS e quello del Servizio Faunistico della Provincia di Trento, previsto dal protocollo stipulato tra le due Amministrazioni per favorire lo scambio di informazioni e le sinergie per le azioni finalizzate alla salvaguardia dell orso bruno nelle rispettive aree di competenza. Durante l incontro sono state visitate alcune delle aree demaniali gestite dal CFS di Castel di Sangro, ed alcune strutture realizzate per la prevenzione e riduzione dei danni da 20

21 predazione; inoltre ci sono stati incontri con allevatori ed operatori del settore agricolo e zootecnico operanti nell Alto Sangro. Sono state visitate alcune delle aree interessate direttamente da azioni del progetto LIFE Natura 99, uno dei siti di cattura, e soprattutto è stata mostrata la tube trap, appositamente realizzata dal CFS, attivata nell area del Comune di Scanno(comune interessato nel periodo estivo autunnale dalla presenza di un esemplare di orso cosiddetto problematico). L incontro è stata l occasione per definire le attività programmate per i primi mesi del 2004 e per la definizione di un intervento comune da presentare al prossimo Convegno dei Biologi della Selvaggina che si terrà a Trento nel (Figura E.14) Figura E. 14- Un momento dell incontro con i rappresentanti dell Amministrazione Provinciale di Trento: sopralluogo in una delle aree di cattura realizzate dal Corpo Forestale dello Stato 13 ottobre 2003 Pescasseroli (AQ): presso il Centro Natura di Pescasseroli, si è tenuto un incontro organizzato dal Parco Nazionale d Abruzzo Lazio e Molise dal titolo Chi è stato? sul riconoscimento e l individuazione dei danni da fauna selvatica, tenuto dal dott. R. Fico, veterinario dell Istituto Zooprofilattico di Teramo. All incontro, rivolto al personale del Servizio di Sorveglianza del Parco, al Personale del Corpo Forestale dello Stato, ai ricercatori hanno partecipato circa 50 addetti e dal confronto delle problematiche riscontrate da entrambi gli Enti tra gli allevatori di bestiame in relazione alle predazioni da lupo ed orso è emersa la necessità di una normativa più realistica e chiara in merito al risarcimento danni bestiame e agli interventi di prevenzione attuabili, e di un coordinamento nel rilevamento dei danni da fauna selvatica; 21

22 Azione E5: Sensibilizzazione del pubblico tramite la realizzazione di materiale informativo e divulgativo sui problemi della conservazione dell orso bruno. Una corretta informazione estesa, diretta non solo alle popolazioni delle aree del progetto ma ad un pubblico vasto ed eterogeneo, è fondamentale per far crescere la cultura della conservazione delle specie minacciate di estinzione e sensibilizzare alla conservazione della biodiversità. Per questo motivo, oltre a partecipare a numerose manifestazioni nazionali ed internazionali per illustrare le attività del Progetto Life Natura 99, il Corpo Forestale dello Stato ha prodotto del materiale divulgativo necessario per supportare le iniziative di sensibilizzazione e divulgazione, differenziandolo per i diversi tipi di pubblico. Materiale prodotto per l attività informativa Stampa di circa copie del poster Progetto orso formato 50x70, delle quali sono state distribuite circa copie (prodotto identificabile). E il manifesto del progetto LIFE Natura 99, destinato a tutti, è stato molto utilizzato anche in locali pubblici per la semplicità del messaggio. stampa di circa copie dell opuscolo del progetto LIFE 94-96, contenente informazioni sulla biologia e sull ecologia dell orso e sulle azioni di miglioramento ambientale e di ricerca svolte per la conservazione della specie (prodotto identificabile). Destinato ad un pubblico medio per far conoscere l orso bruno marsicano e le iniziative realizzate per la sua conservazione. stampa di copie dell opuscolo informativo contenente un estratto della seconda relazione intermedia del progetto. L opuscolo, destinato prevalentemente agli addetti ai lavori e comunque a coloro che vogliono approfondire la conoscenza della tematica, contiene i risultati preliminari delle ricerche scientifiche relative alle diverse azioni del progetto LIFE (prodotto identificabile) e sintetizza le finalità del progetto. Stampa di circa copie del fumetto Nella pelle dell orso (prodotto identificabile). E il prodotto destinato ai bambini per far conoscere, in forma di fumetto, l orso marsicano, i pericoli che lo minacciano e le piccole azioni per la sua conservazione. Distribuito in tutte le manifestazioni, è stato utilissimo nell ambito del progetto di educazione ambientale rivolto alle scuole dell obbligo. Per la semplicità del linguaggio e la possibilità di arrivare in tutte le famiglie, è stato riprodotto in alcune migliaia di copie anche da società private operanti sul territorio che hanno sponsorizzato l iniziativa del progetto LIFE. Stampa di circa copie del cd rom interattivo Nella pelle dell orso (prodotto identificabile), integralmente derivato dal fumetto per lo sviluppo del progetto di didattica ambientale. Per questo motivo è stato realizzato con la doppia versione italiano-inglese, e con un gioco interattivo. Stampa di 1400 copie del Piano preliminare di conservazione dell orso bruno. E il documento tecnico, e per questo destinato agli addetti ai lavori, in cui vengono riassunte le principali minacce per la specie, e alcune delle possibili soluzioni. E stato realizzato in forma cartacea ed inviato ad oltre 700 indirizzi: Ministero competenti, Regioni, Province, Comunità Montane, Comuni, aree protette, Organizzazioni non governative, Istituti di ricerca, Università, tecnici, liberi professionisti, riviste specializzate, periodici, quotidiani, 22

23 tutte le associazioni di categoria direttamente ed indirettamente coinvolte nella gestione dell orso, con l intento di essere un punto di partenza per affrontare, e risolvere, la conservazione dell orso bruno nell Appennino centrale. Il documento è stato inoltre pubblicato sul numero 127 Ottobre 2002 della rivista Habitat con una tiratura di 5000 copie (prodotto identificabile) e inoltrato alla mailing list Vertebrati da cui sono poi pervenute circa 80 richieste da parte di utenti per il formato in.pdf. Il Piano preliminare, che sarà a breve disponibile sul sito del Corpo Forestale dello Stato nella versione definitiva completa delle indicazioni pervenute da una parte di tutti coloro ai quali era stato inviato, è stato ripreso in parte dai tecnici del Ministero dell Ambiente addetti alla stesura del Piano di azione per l orso bruno, ora in corso di completamento. Stampa di circa copie delle cartelline Progetto Life 99 Conservazione dell orso bruno nell Appennino centrale (prodotto identificabile) utilizzate per la divulgazione del materiale prodotto in occasione di convegni, incontri, manifestazioni. Stampa di 1000 locandine utilizzate per pubblicizzare le manifestazioni e i convegni organizzati nell ambito del progetto (prodotto identificabile). Stampa di circa copie del manuale Guida al riconoscimento degli indici di presenza dell orso bruno, di Carlo Frapporti (prodotto identificabile). E la guida destinata agli addetti ai lavori, a coloro che operano direttamente sul territorio ed agli appassionati, per il riconoscimento dei segni di presenza dell orso bruno. E stata distribuita in occasione del corso di formazione rivolto agli operatori. Produzione di 310 valigette didattiche (materiale esclusivo per i partecipanti al corso di formazione di cui al punto E 2).(prodotto identificabile). In aggiunta al materiale distribuito è stato realizzato anche uno stand espositivo apposito utilizzato per allestire lo spazio riservato al progetto in occasione dei mostre, convegni, manifestazioni, incontri divulgativi etc. Per completare l allestimento degli stand e dei vari spazi espositivi, sono stati realizzati anche 16 pannelli in forex, di diverso formato. Realizzazione di un video riassuntivo delle attività del progetto in cui sono riportate una parte delle riprese video e foto eseguite durante il progetto. Il video finale, realizzato sulla falsa riga di documentario, è destinato a tutto il pubblico interessato e sarà fruibile direttamente sul sito internet del CFS. 23

24 n. copie Poster Fumetto CD Rom Cartelline Opuscolo 94/96 Estratto II relazione Guida Altro Piano di conservazione Figura E.15- Materiale divulgativo realizzato nell ambito del progetto LIFE per le azioni di informazione e sensibilizzazione. Le spese sostenute per la produzione di materiale divulgativo sono variate negli anni, così come riportato nel grafico (Figura E. 16 ), decretando un decisivo aumento negli anni 2002 e 2003 a fronte di una richiesta sempre più esplicita di tale prodotto e dell impegno intrapreso per la divulgazione. Importo in euro Figura E.16-Spese sostenute per la realizzazione di materiale didattico e divulgativo. Tutto il materiale divulgativo prodotto nell ambito del progetto LIFE Natura 99 è stato distribuito non solo direttamente in occasione delle manifestazioni a cui ha partecipato il Personale del CFS, ma è stato anche inviato a molti enti locali, aree protette, università, associazioni ed operatori turistici, privati che ne hanno fatto richiesta dopo aver avuto modo di conoscerlo ed apprezzarlo, per la distribuzione diretta all interno delle proprie strutture 24

25 Si ritiene infine particolarmente importante sottolineare il fatto che il materiale prodotto, e le diverse iniziative collegate, hanno suscitato l interesse non solo dei vari gruppi cui erano dirette, ma come già accennato parlando del fumetto, anche di vari gruppi di interesse, che hanno ritenuto opportuno legare il proprio marchio alle iniziative di conservazione dell orso bruno marsicano promosse dal progetto LIFE Natura 99. Tale interesse si è estrinsecato attraverso la richiesta di produrre altro materiale editoriale, aggiuntivo a quello citato nel corso della relazione, per veicolare la propria attività insieme a quella della conservazione dell orso bruno. Particolarmente significative si ritengono a questo proposito le richieste pervenute dalla Ditta Pan dell Orso di Scanno (AQ), che produce un dolce tipico, e che ha inserito il fumetto all interno delle confezioni; e del Consorzio Incoming Abruzzo di Roccaraso (AQ), un azienda di promozione turistica legata a tutto il territorio dell Alto Sangro e della Valle del Sagittario, cioè il cuore del territorio frequentato dalla specie. Altre iniziative interessati sono state quella della Del Verde, uno pastifici storici di Fara S. Martino (CH) nel Parco Nazionale della Majella e della Vaude Meindl, una società tedesca specializzata nella produzione di abbigliamento e calzature tecniche da montagna che ha promosso la Guida al riconoscimento degli indici di presenza dell orso bruno marsicano. Altre aziende hanno sviluppato l iniziativa, a testimonianza sostanzialmente della bontà dell iniziativa per la conservazione dell orso, e della buona qualità del messaggio proposto. Azione E 6: Realizzazione di relazioni, incontri scientifici, pubblicazioni, documenti scientifici e pagine internet sulle attività tecnico scientifiche realizzate durante il progetto e partecipazione a congressi. La produzione di relazioni scientifiche e la partecipazione a congressi specifici nazionali ed internazionali è necessaria per avere un riscontro continuo e diretto su tutte le attività svolte: lo scambio di esperienze, di dati, nonché di informazioni e suggerimenti per affrontare le problematiche che si incontrano durante la ricerca, sono elementi di primaria importanza per ottimizzare gli sforzi del progetto e perseguire al meglio nel lavoro coordinato e condiviso. Questa azione svolta sempre con costanza in tutti gli anni del progetto, è stata sottolineata nel 2003 dalle seguenti attività: 6-8 novembre Riccione (RN): IV Congresso Italiano di teriologia presentazione di una comunicazione orale Idoneità ambientale e conservazione dell orso bruno nell Appennino, e di 5 poster relativi al progetto LIFE: Monitoraggio della produzione trofica: uno strumento per la gestione dell orso, Monitoraggio non invasivo dell orso bruno nell Appennino abruzzese, Orso, ghianda e faggiola: produzione trofica e fattori ambientali, Struttura forestale e densità del Capriolo nell Appennino abruzzese, Modello predittivo di idoneità ambientale per il cervo nell Appennino centrale (prodotto identificabile). 25

26 30 gennaio 2004 Scanno (AQ). - Progetto Life Natura 99: Conservazione dell orso bruno nell Appennino centrale. Come previsto nel fascicolo di candidatura del progetto LIFE Natura 99 è stato organizzato il convegno per la divulgazione dei risultati finali della ricerca effettuata. Al convegno sono intervenuti rappresentanti di vari Enti locali e delle principali aree protette interessate dal progetto LIFE, (prodotto identificabile E.6 locandina convegno, Atti del Convegno). Al convegno sono stati presentati i principali risultati del progetto, tra i quali particolare interesse hanno suscitato quelli del monitoraggio genetico che non aveva la pretesa, di arrivare a definire la consistenza numerica della popolazione di orso, ma come è stato rilevato ed apprezzato da tutti gli intervenuti il lavoro svolto è stato particolarmente utile per l avvio di una collaborazione di tutta l area interessata dalla presenza della specie. (Figura E. 17). In occasione del convegno è stata inoltre presentata dal Direttore del Parco Nazionale d Abruzzo Lazio e Molise Dr. Di Benedetto, l iniziativa congiunta promossa dallo stesso Ente in collaborazione col CFS e con il Parco Regionale dei Monti Simbruni, S.O.S. fauna. Una campagna di sensibilizzazione su vasta scala nei confronti dei gravissimi episodi di uccisione per arma da fuoco, avvelenamento ed altro, di lupo orso, che solo nel 2003 ha fatto registrare la morte di 3 esemplari di orso e almeno 3 lupi. (allegato E. 6) Figura E. 17-Intervento del dott. P. Susi, Presidente della Provincia de L Aquila (sinistra) e del dott. E. Randi, responsabile laboratorio analisi genetiche dell Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (destra), al Convegno Conservazione dell orso bruno nell Appennino centrale. Presentazione dei risultati del 30 gennaio 2004 a Scanno. 26

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